tu non solamente zappi nella rena, ma nutrisci un serpente, pianti l'aconito,
trassi. baldi, i-19: tu nutrisci, o teron, cavalli e cani /
per pastura fresca dei bestiami, i quali nutrisci bene, come avvertì virgilio (bucol
nutrisco], nutrì [disus. nutrisci], nutre [disus. nutrisce]
a bologna molto originale dell'ariosto e nutrisci poi la stampa ogni mese regolarmente,
pensieri vaghi e di speranze prompte / nutrisci chi ti segue. b. tasso,
pellamento. marino, 1-10-226: forse nutrisci, o mincio, entro le vene