grasso vecchio giova molto alla tosse, nuoce alla vista, ed abbacina gli occhi.
li vostri inganni mi vede, assai mi nuoce, e niuno aiuto mi porge,
e annichilato. arici, 144: nuoce all'armento / la molta piova, il
: a'fanciulletti... troppo nuoce l'ozio, empionsi per ozio le vene
il giardino: mi spaventa, non nuoce. -dare addosso: assalire,
sta auggiata. onde, siccome l'uggia nuoce al campo seminato, così dice di
, così dice di costui, che nuoce al cristianesimo. crescenzi volgar.,
). che aduggia, danneggia, nuoce. salvini, vii-571: il noce
giova, che di adulatore, il quale nuoce dilettando. goldoni, iii-170: ecco
e l'acqua nociva; e taira mi nuoce con perfida tristizia. fazio, i-2-57
seneca volgar., 3-384: tanto ci nuoce l'agevolezza e la buon'aere dell'
grasso vecchio giova molto alla tosse; nuoce alla vista et abbacina gli occhi.
. bene tu sai che l'alcole nuoce. -bene tu sai -ripetè colui, canzonando
riceve il vino ne'sacrifizi, perché nuoce a'piccioli bambini. buonarroti il giovane,
. leopardi, ii-410: l'allegro nuoce al passionato, spegne o raffredda la
19-3-2: perdona al prossimo tuo che nuoce a te, e allora...
altro mantenimento. spolverini, 1-1-614: nuoce del pari l'amariccia [acqua] o
ma guardate se il mio amarore giova o nuoce. petrarca, 360-92: ei sa
, a tutte le vertuose operazioni nuoce. tausilio, ix-605: chi vuol
[crusca]: cotale maniera di cibo nuoce a'troppo frequenti andatori di corpo,
piccola piagolina a uno tenero rampollo più nuoce che due grandi squarciature a uno annoso
: a noi italiani... nuoce la scuola del negativo alla quale ci educò
). antistatale, agg. che nuoce agli interessi dello stato; che rifiuta
. idem, i-1409: il capro nuoce anzi distrugge la vigna; così fanno
alberti, 400: spesso più nuoce uno raportamento di quelli assentatori in tuo
convien saver ch'ell'è e quanto nuoce. dante, purg., 31-18:
mente e la ritiene immobile, più nuoce di quello che giovi. cattaneo, iii-4-224
de'sudditi, giova l'ignoranza, e nuoce definitivamente e mortalmente l'introduzione dei lumi
, 644: alle volte nulla più nuoce d'un biasimo inopportuno. b. croce
nome lancialotto... -più mi nuoce tuo nome che la tua prodezza. -perché
. leopardi, ii-410: l'allegro nuoce al passionato, spegne o raffredda
agli occhi e al capo; quello nuoce al petto ovvero allo stomaco. dante
vostri inganni mi vede, assai mi nuoce, e niuno aiuto mi porge, anzi
la coda, perocché sanza finire incominciare nuoce. boccaccio, dee., 2-5
la coda, perocché sanza finire incominciare nuoce. -entrare nel capo: immaginarsi;
/ il cappero crudel ch'a tutta nuoce / la vicinanza sua. mattioli [dioscoride
. leopardi, i-1409: il capro nuoce, anzi distrugge la vigna. prati,
carbone: una persona molesta, che nuoce in vari modi. g. m
la suzzacchera, massimamente quando se gli nuoce. b. davanzali, ii-143:
di capricorno. spolverini, xxx-1-15: nuoce / sempre del pari infievolirsi ogn'anno
ombre della morte, pure credo questo nuoce affa quiete et tranquillità dell'animo,
.. alquanto meno senza fallo ci nuoce. aretino, ii-17: ed abbracciato il
si chiama benigna madre; in quanto nuoce, ingiusta matrigna: l'ima e l'
, / che 'l tuo qui star ti nuoce e non ti vale. carena,
lezione. in generale l'abitudine della cattedra nuoce agli scrittori e li vizia, o
col disprezzo. cattaneo, ii-2-242: nuoce a molti- anche soltanto l'animo inamabile
fumo al capo salendo, al celabro nuoce. s. bernardino da siena,
, tosta mente osta e nuoce allo viso. = voce dotta
costumi il legnaggio chiaro? o che nuoce il legnaggio vile a chi di nobil
della sua matergli lascia chiocciare, e nuoce loro. pascoli, 505: le galline
fa o interviene con insufficiente energia, nuoce al prossimo. forteguerri, 20-79:
e tanto nocque alle cittadi, e nuoce. -per ciancia: per scherzo,
.. alquanto meno senza fallo ci nuoce. redi [in pasta, 105]
. alberti, 23: pure credo questo nuoce alla quiete e tranquillità dell'animo,
o froda di bugia colorata / nuoce a costoro, o lor mal- vagitade
ti lasciano adrieto, e spesso più nuoce uno raportamento di quelli assentatori in tuo
pepe, o sale, / o nuoce al capo, o ti fa male a'
, / che vede che colui poco le nuoce; i non porta lancia né spada
sua dappocaggine. cattaneo, ii-2-242: nuoce a molti... anche soltanto
e al convitto umano, a niuno però nuoce più, che allo stesso giudice.
inciviliti. un eccesso di forza fisica nuoce per lo più alle facoltà dello spirito
bene. alberti, 23: credo questo nuoce alla quiete e tranquillità dell'animo,
orecchio i custodi dei luoghi, commento che nuoce al testo come quelli fatti a dante
il troppo acceso / fimo vi nuoce. cattaneo, ii-1-30: ma l'esperienza
cuoce; / dall'altra ancor mi nuoce / tante amor più quante più grazia
bandello, 4-6 (11-686): nuoce [il vino] al cervello, offende
peccato. ariosto, 23-1: chi nuoce altrui, tardi o per tempo cade
/ sia qual si vuol, poco gli nuoce o giova: / sì ne
a dio, piace al diavolo e nuoce all'uomo, e quanto all'anima,
/ cui lo appetito a lo intelletto nuoce, / e lungi da le nozze erra
, ed ivi fanno quel devasto che tanto nuoce alla bontà e alla quantità di quel
di quei bassi scrittori, ma non nuoce alla purità. 3. disus
-trice). chi diffama, chi nuoce alla reputazione di qualcuno sparlandone o divulgando
e con lunga dimora / tanto più nuoce quante più diletta. berni, 261:
dì punto non ti specchi, / che nuoce molto al mal del dilombato. strascino
cose, non è male, e non nuoce e talora giova; ma l'oblivione
4 nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri '; ma bensì nel
.. di mortifere malinconie, mi nuoce assai, più che ogni disagio del
, lui, che il clero non gli nuoce. se per disavventura poi morte s'
perché l'uggia di questi alberi salvatichi nuoce loro infinitamente, e si vede che
procuri qualor vivi a disegno, ti nuoce almeno il cercarli. 22.
il procedere dell'una cosa all'altra nuoce: ed avvi un'ignoranza più felice
intra i solchi la terra non lavorata, nuoce a'frutti e distrugge l'abbondanza delle
soprabbondante dovizia delle monete... nuoce al commercio, e però alla felicità.
però se questa economia di parole non nuoce alla retta intelligenza. monti, v-536
. pallavicino, 7-168: assai manco nuoce al mondo la tenacità, o eziandio la
l'empia turba de'sette pianeti mi nuoce, e ciaschedun d'essi smania della nostra
alcuno ceretano, poco però essa non nuoce. malvezzi, iv-273: questo avviene perché
che crudo verno ostil lor non più nuoce, / né la lor pasta emugne e
tesifone affatica, alla quale la fortuna nuoce, e la quale megera insania. ovidio
. / ma se nulla a te non nuoce, / ecco, esaudi quanto chiedo
: in generale l'abitudine della cattedra nuoce agli scrittori e li vizia, o li
un impaccio; / la coda sempre nuoce e mai non giova. moravia, ii-48
pace, / il quale al corpo nuoce, a l'alma giova, / o
; e il troppo acceso / fimo vi nuoce: ché il bollir soverchio / evaporar
giustizia impedisce; e nella terza parte nuoce a cui contra si parla, avvegnaché,
, come di sopra è detto, nuoce a sé ed a colui cui crede servire
sia qual si vuol, poco gli nuoce o giova: / sì ne la fatagion
suoi troppo, figliuoli miei, troppo nuoce. machiavelli, 695: io vi
caldo natorale mutato in accidentale, e nuoce alla operazione naturale, cioè al bere
per ciò che [il vino] nuoce a'febricitanti, che sia malvagio? ottimo
/ che tesser senza te troppo mi nuoce. b. tasso, ix-89: deh
me andasse l'ira / che altrui nuoce per la mia bellezza! / che colpa
né le vivuole pungono, né il paradiso nuoce. giovio, ii-53: questo tanto
la coda, perocché sanza finire incominciare nuoce. milizia, 11 * 56
. marino, i-251: non mi nuoce l'essere stato sindicato con oltraggiose e
ed originali, non ci vuole, anzi nuoce, il tempo dell'entusiasmo, del
: or, se il tacer mi nuoce / ed accenti formar non mi è concesso
, 683: tanto è sconvenevole e nuoce il voler porgere sul bel primo le
forteruzi et agli altri tutti troppo nuoce l'ozio. = voce dotta
tanto la vostra fortuna, quanto mi nuoce la mia sciagura. -per estens
istraniero. cavalca, ii-183: non nuoce chi pur percuote colla lancia 0 con
in collusione con altra persona) che nuoce o tende a nuocere agli altrui diritti
9. prov. chi con frode nuoce per frode perisce: chi agisce fraudolentemente
suoi signori; perocché chiunque con frode nuoce, per frode perisce.
guardandosi dalle loro fumosità, che sempre nuoce e fa danno [al vetro]
galenica, / che il mutar aria nuoce, e non rinsanisca. d'alberti,
: l'acqua stagnante e dei gemitìi nuoce loro [agli alberi], più
lascisi loro stare addosso, che non nuoce, anzi giova; ma se ghiacci,
a ogni modo: il tentar non nuoce. varchi, 24-13: farei ogni
. montigiano, 92: la giuggiolena nuoce allo stomaco, e quella parte masticata
bandello, 4-6 (11-686): nuoce [il vino] al cervello, offende
e secco è certo ancora a lor non nuoce. boccamazza, i-1-407: se [
-troppo grattar cuoce e troppo parlar nuoce: l'esagerazione deve sempre essere evitata
troppo grattar cuoce, e troppo parlar nuoce. = dal germ. * krattón
grilli. spolverini, xxx-1-77: nuoce il germe bambin... /.
delle sue foglie [del noce] nuoce a'prossimani arbori. pascoli, 329:
, al capo salendo, al celabro nuoce. mattioli [dioscoride], 266:
[s. v.]: 'nuoce più la pace finta, che la guerra
la nobiltà de'tuoi, / non nuoce a me l'ignobiltà de'miei.
la tua imbecillità. frachetta, 827: nuoce alla riputazione di un prencipe il considerarsi
: quanto al peccato dell'avarizia, nuoce e fa danno e male l'uomo
mente e la ritiene immobile, più nuoce di quello che giovi. 3
carducci, ii-5-97: quel che gli nuoce, panni, è la 'immoderazione '
è promessa, e s'ella più nuoce a te che non giova a colui a
m'ha detto che 'l vino mi nuoce alle gambe, ond'io l'incamino alla
casa di commercio; forse anche gli nuoce il non esser padrone della lingua inglese.
voglia. machiavelli, i-iii- 1134: nuoce ancora assai a questa parte il vedere il
intristire. targioni tozzetti, 1-8: nuoce [il libeccio] agli orti e
: affermano che la varietà della coltura nuoce anziché giovare all'uomo di governo; come
che ogni tristo seto e corrotto gli nuoce. campanella, 1062: per cacciar
n-2-513: l'aria di luoghi palustri nuoce assai più a chi vi dorme, che
è formidabile, e... mi nuoce nella salute indicibilmente. d'annunzio,
giustizia. gioberti, 1-ii-1: assai più nuoce il crollar le basi della pubblica sicurezza
... indotta al male più nuoce che altra cosa. 6. ridotto
suo vino si mantiene gran tempo e non nuoce punto alle forze. =
madre per me di mortifere malinconie, mi nuoce assai più che ogni disagio del corpo
che a nessuno perdona e a tutti nuoce. cebà, ii-76: con essa [
tenta le reni e i nervi, nuoce alle membrane e particularmente a quelle che
299: lasciate pure stare s'e'vi nuoce il troppo scrivere, e perdonatemi della
del bene altrui, che a te non nuoce. palladio volgar., 1-29:
superiore. simintendi, 3-18: ora nuoce la gloria a molte? certo ella
troppo fuori del senno, il quale nuoce allo innocente. boccaccio, dee.,
nievo, 644: alle volte nulla più nuoce d'un biasimo inopportuno, massime presso
4 arti insalubri', il cui esercizio nuoce a chi vi si adopra, e nuoce
nuoce a chi vi si adopra, e nuoce a'luoghi vicini. = voce dotta
tesifone affatica, alla quale la fortuna nuoce e la quale megera insania. egloga
]: con questo vizio insidiosissimamente si nuoce a colui al quale si rendono grazie
l'umiltà non solamente non giova ma nuoce, massimamente usandola con gli uomini insolenti
e dedicato alla voluttà in molti modi nuoce a sé e nuoce agli altri.
voluttà in molti modi nuoce a sé e nuoce agli altri. giov. cavalcanti,
, perocché la gronda delle sue foglie nuoce a'prossimani arbori. lito da carrara
saltellante, ineguale, ovvero intralciato non nuoce alla purità. carducci, iii-8-124:
] di marzo il più delle volte nuoce ai buoi, facendogli il capo intronato,
lxii-2-vi-132: quanto [il demonio] nuoce anco a'corpi,... e
patisce segreto, cui anzi il segreto nuoce, perché invelenisce le nostre piaghe.
mitigare la quale prima corrompe colui che nuoce che chi è nociuto. alberti, i-324
molta polpa, la quale irrita e nuoce; e perciò era costretto a darlo limitatamente
ciò che giova e fuggir ciò che nuoce, ma anco fa germogliare in loro una
e 'l lebore le cotomici, e nuoce all'uomo e alquanti animali. crescenzi
la fiera moglie più ch'altro mi nuoce. boccaccio, dee., 2-2 (
48: di chi m'insidia e nuoce tanto mi lagno a torto, /
calda e mal agevolmente si smaltisce; nuoce alla vescica. di capua, 57:
. ventura rosetti, 1-40: [nuoce agli occhi] mangiar troppo lattuche. ricettario
e 'l lebore le cotornici, e nuoce all'uomo e alquanti animali. =
pane di spelta è linitivo dii ventre, nuoce al stomeco. marsilio ficino, 4-46
, quando anche non penasse a capire, nuoce ai più begli effetti di qualunque scrittura
o non fare tutto ciò che non nuoce direttamente ad altrui, è per noi
lo stesso, non è vietato, né nuoce al bene dell'intero stato. balbo
cieca di gloria... gli nuoce sommamente [al letterato]. tommaseo
parlare della licenza; ma se questa nuoce, (il che è fuor di
a molta polpa, la quale irrita e nuoce; e perciò era costretto a darlo
: la lode giova al savio e nuoce al matto. ibidem, 203: dio
perdono alla cafria; e chi a lei nuoce, / o nuocer vuole, a
, ha poco luogo in agricoltura, o nuoce. landolfi, 15-38: guardie,
balbo, 1-118: il lusso smoderato nuoce sì al corpo e all'anima del lussurioso
nel popolo chi ne approfitta, non nuoce al popolo, all'incontro di ciò che
s'io ci penso ben poco mi nuoce, / poiché ho libero man, bocca
] a star cheti, / che troppo nuoce in così pura parte / di lor
magagna. targioni tozzetti, 1-8: nuoce [il libeccio] agli orti e
corpo. burchiello, 32: se ti nuoce il mal della magrana, / fa
incuria; ed è più grave / se nuoce, e il mal rimedio alcun non
-tanto è il mal che non mi nuoce, quanto il ben che non mi
tant'è 'l mal che non mi nuoce, / quanto è 'l ben che non
ben predicare e malfare è cosa che nuoce molto alla chiesa, di dio, sì
se stai sempre / malsano, perché nuoce fuor di modo / il ber così
. ibidem, 1-26: uno malvagio nuoce a molti giusti. proverbi toscani, 60
, 65: giova a chi ti nuoce, per vincere la malvagitade co'l
un vocabolarista. cattaneo, ii-2-242: nuoce a molti l'eccesso di fiducia o
e 'la suzzacchera', massimamente quando segli nuoce. a. f. doni, i-132
: quella rugiada quasi untuosa che tanto nuoce alle campagne. = deriv.
la insulsa e naturale / melensagine mi nuoce? guerrazzi, 2-267: su cotesta faccia
, tenta le reni e i nervi, nuoce alle membrane e particolarmente a quelle che
balanino] mena del corpo, ma nuoce allo stomaco. 19. concepire
amico, il mal ridirmi che gli nuoce, / ma dinanzi ha un'immagine
in acqua, perché l'acqua non nuoce e serve per il mestruo da cavar la
cose, che troppe: perciocché lo soperchio nuoce. 5. agric. disus
maligni miasmi. botta, 5-129: se nuoce agli assaltatori l'aria infetta di miasmi
assaltatori l'aria infetta di miasmi pestiferi, nuoce ai difensori la fame facilmente indotta.
regolarità minuale e quasi manuale del compito nuoce all'ingegno. = voce dotta,
una data misura di virtù: la troppa nuoce, quanto la poca, alla causa
, la quale prima corrompe colui che nuoce che chi è nociuto. donato degli albanzani
le lor leggi i regni, / cui nuoce a tutti oltrepassar. rosmini, 5-1-55
la fiera moglie più ch'altro mi nuoce. cavalca, 16-2-221: un molto
madre per me di mortifere malinconie, mi nuoce assai più che ogni disagio del corpo
e massime di polvere et arena, che nuoce loro assai, come il luogo che
a la quale il carrico degli anni nuoce, che me ne trovo trenta per natica
, ossia lo stato organico insolito che nuoce in vario grado all'adempimento delle funzioni
è in estrema miseria, ogni cosa nuoce. -dove va la nave può
3. che reca danno, che nuoce; infesto, nefasto; nocivo,
, imperocché col becco rodono, e nuoce il loro sterco. crescenzi volgar.,
amico chi a sé è nemico: chi nuoce a sé non può essere di aiuto
362: quello che giova al nimico nuoce a te, e quel che giova a
te, e quel che giova a te nuoce al nimico. brusoni, 307:
. giamboni, 8-1-180: l'acqua nuoce al petto ed allo stomaco ed a'
che grazie alla proprietà de'vocaboli non nuoce alla chiarezza, anzi l'aiuta.
ad essi produce grande utile e poco nuoce alle imprese militari de'combattenti; s'astengano
mentr'io veggio lei, nulla mi nuoce '. e altri infiniti. e dicesi
, 5-18: il noce è detto perché nuoce, imperocché la sua ombra è nocevole
m. savonarola, 1-73: de la nuoce diremo che anco la pregnante di quella
. -trice). ant. che nuoce, che reca danno, che fa del
operazion nocivo. 4. che nuoce, che reca danno; malsano, insalubre
2. danno che mina o nuoce all'integrità fisica di una persona o
che può la natura soffrire, le nuoce assai più che se ne uscisse quaranta
io giacqui / del molle error che nuoce, / pensa, o signor, che
può anco significar dalle lettere cosa che nuoce. -e quando s'usasse la voce
. bandello, 4-6 (11-686): nuoce al cervello [il vino],
nudo e svelato, quanto questo non nuoce se non a chi già lo ama,
nuocèsti],, nàcque [nocètte, nuoce], nocémmo, noceste, nàcquero
la fiera moglie più ch'altro mi nuoce. maestro alberto, 64: veramente le
ieri mi nocque, or non mi nuoce; / quello che mi toccò, più
sé o più pudica. e non nuoce che bisogna che per una bugia, per
capitano. bocalosi, ii-142: mai nuoce il popolare governo. mazzini, 14-100:
mazzini, 14-100: forse anche gli nuoce il non esser padrone della lingua inglese.
innanzi al cibo e afaticarsi alquanto non nuoce, ma straccarsi non giova. leonardo,
piace ventosa [l'aria] e ci nuoce stupida. parini, giorno, ii-567
più giovi. botta, 5-129: se nuoce agli assaltatori l'aria infetta di miasmi
l'aria infetta di miasmi pestiferi, nuoce ai difensori la fame facilmente indotta.
e l'un soverchio e l'altro nuoce a l'api, / ch'amano il
, lo sterco si adopra per medicine. nuoce a questo animale la pioggia, il
gioberti, 1-205: nulla tanto nuoce alle ragioni del vero quanto le improntitu
impers. pananti, ii-323: si nuoce alla invenzione, alla novità, al
ha infiamà. savonarola, iv-135: che nuoce a l'uomo essere scancellato della tavola
: l'aritmetica... mi nuoce col tenere troppo conto delle ingiurie e delle
temo di trovarlo e al par mi nuoce / il non trovarlo. saba, 168
amico, il mal ridirmi che gli nuoce, / ma dinanzi ha un'immagine
la bocca, ma il suo fiato nuoce / ed occide ciascuno. ghirardacci,
dannaggio. garzo, xxxv-11-297: biasimo nuoce / sanza fuoco cuoce. libro di
libro di sentenze, 1-26: uno malvagio nuoce a molti giusti. niccolò cieco,
. niccolò cieco, lxxxviii-n-186: tanto nuoce 'l mal quanto 'l ben giova. grazzini
provare a ogni modo: il tentar non nuoce. proverbi toscani, 60: un
proverbi toscani, 60: un uomo nuoce a cento, e cento non giovano
cane, se occorre. tentare non nuoce. borgese, 1-76: quelli poi che
sia l'ombra degli alberi, che loro nuoce, o la mancanza della rugiada,
orti, imperocché col becco rodono e nuoce il loro sterco. sercambi, 1-i-56
ii-7: la lingua... molto nuoce, perché da presso e da lungi
viziosi, esso ancora si corrompe e nuoce. -caratterizzato (un periodo storico
dentro, anche non volendo, si nuoce. -figur. incorrere in errore
dato a provare ciò che nel mondo nuoce. luca pulci, 1-1-85: ohimè lassa
, quand'è diretta alla persona, nuoce e all'offensore e all'offeso. palazzeschi
vii-138: l'abuso d'ogni passione nuoce all'uso, ed il fuoco che prima
lor leggi i regni, / cui nuoce a tutti oltrepassar. -omettere,
illustre. 3. figur. che nuoce o danneggia. f. f.
loredano, 1-16: la bella creanza nuoce ai privati ed ai prencipi, pregiudica
molto grandi, è più rustico e gli nuoce in sua operazione, e se
spirito operante a cacciare la superfluità che nuoce a sé. -adibito all'uso
168: il vino dolce non tanto nuoce perché sia dolce quanto perché è di
tarda penetrazione e però è oppilativo e nuoce al fegato. 2. figur
che l'armi e indotta al male più nuoce che altra cosa. egidio romano volgar
studi pratici e di cognizioni di fatto nuoce all'attuale organamento dei comuni, ai
del suo odore e gravità al cerebro nuoce. 4. mancanza assoluta di pregio
l'una; la fiera moglie mi nuoce, dice l'altro. il che è
male minacciare / colui che non ti nuoce, / dinanzi a questa vergine ospitale
rimembra, o signor, che troppo nuoce / negli amorosi cor lunga e ostinata /
saba, 273: ogni veleno cercavo che nuoce. / scuri pensieri con malinconia /
provato non ha la guerra prima; nuoce più la pace finta che la guerra
, guardandosi dalle loro fumosità che sempre nuoce e fa danno, massimo nelle fornaci
l'uomo ignorante a niun giova, nuoce a tutti, offende gl'iddii e mangia
o si sconturbi, / ché chi nuoce al compagno in fatti o in detti
ché alle orecchie de'vecchi il raglio nuoce. c. arrighi, 3-79: il
: troppo grattar cuoce, / troppo parlar nuoce. proverbi toscani, 117:
bandello, 4-6 (11-686): nuoce [il vino] al cervello, offende
198: il benefare a molti tale ora nuoce perché ad alcuni grava; e dove
di marzo il più delle volte nuoce ai buoi, facendogli il capo intronato,
dànno del pecoreccio. battista, ii-215: nuoce alla chiarezza della favella la lunghezza,
grave e orribile odore è pessimo, nuoce al cervello e grava e percuote la
, 168: il vino dolce non tanto nuoce perché sia dolce, quanto perché è
penetrazione, e però è oppilativo e nuoce al fegato. romoli, 331: l'
: onde il fummo salente dallo stomaco nuoce al celabro e la mente percuote.
poi di orribile odore arguisce gravità, nuoce al cervello, percote la mente. papi
. giusti, i-323: la trattoria nuoce alla borsa, alla salute ed è un
che a nessuno perdona e a tutti nuoce, perciò che non è core, pure
, 60: chi perdona a tristi nuoce ai buoni. ibidem, 86: la
/ eh'a paesani e a peregrini nuoce. castelvetro, 8-2-94: omero..
corretto la deviazione dal perpendicolo che tanto nuoce nel trasmettere ad un'asta verticale il
[guevara], iv-69: molto più nuoce e persegue la lingua adulatrice che la
s. c., 39-5-6: nessuno nuoce pertinacemente e diligentemente all'uomo dispregiato.
. crescenzi volgar., 2-13: nuoce [l'esalazione del letame] più
, vii-47: niuno nella chiesa di dio nuoce più di quello che colui fa,
mazzini, 12-364: il clima mi nuoce lievemente alla testa; quest'atmosfera greve
del suo odore e gravità al cerebro nuoce. romoli, 294: le amandole e
piccola piagolina a un tenero rampollo più nuoce che due grandi squarciature a uno annoso
/ a nulla giova mai, ma spesso nuoce. gualdo priorato, 10-vi-136: il
e del corpo, ed essendo picciolo nuoce meno alla testa. della porta, 9-61
fatti suoi troppo, figliuoli miei, troppo nuoce. leonardo, 2-336: non sono
flegma: e chiamasi pipita e massimamente nuoce. tansillo, 3-240: si sa
, se gran pistolènza di tempo non nuoce loro, imperocché una volta l'anno o
flegma: e chiamasi pipita e massimamente nuoce tra la battitura e la vendemmia. soderini
, se gie fa bene, anche che nuoce sa lo intelligente: e spesso sia
e se pur fussero, non gli nuoce il lor veleno. mitiga, masticata,
altrettanto giova alla sanità la politezza quanto nuoce la sordidezza. manso, 1-190: in
professione, un po'di polizia non nuoce. pratesi, 5-445: d più del
con vino... il porro riciso nuoce a'polli. anonimo fiorentino, iii-448
ii-147: quindi vedete voi mai quanto nuoce / il non dar poppa la sua madre
tutto purpurino: il suo morso non nuoce, perché non ha denti. tramater
ricettario fiorentino, i-à-iv: la scamonea nuoce assai allo stomaco: e lei per
le fa acchiocciar molto anzi, ché gli nuoce, e se se gli dànno ortiche
dazeglio, 2-267: nei governi assoluti si nuoce agli uomini che si voglion portare.
/ e trovat'ho quel che sempre mi nuoce. piccolomini, 1-21: il simil
nella penisola, pur non giovando, nuoce; e non accrescendo alla vita,
agg. che procura danno, che nuoce; dannoso, pregiudizievole.
, agg. e sm. che nuoce, che reca danno. crusca,
divina natura decenti. 4. che nuoce a qualcuno riducendolo in una situazione sfavorevole
causa di malattie. -anche: che nuoce al benessere di un animale.
agg. dannoso, pregiudizievole; che nuoce a qualcuno. b. segni
se creatura ve runa ti nuoce, lo premette iddio per purgare le peccata
cristo volgar., i-7-3: non ti nuoce se tu ti sottoponi ad ogni persona
sottoponi ad ogni persona, ma molto nuoce se tu ti preponi pure solamente a
, / tanto tesser lontan mi pesa e nuoce. verga, 1-338: 1 '
sanno / gli op- pressor che lor nuoce la pressura, / che il trono a
/ che in un gusto a tutti nuoce, / non arebbe il mondo indegno
: la procerità soverchia dell'incremento organico nuoce alla longevità e alla forza, che
. r. longhi, 632: nuoce ai teleri delle 'storie della croce
la qual quanto giova al sapere tanto nuoce all'immaginazione. delfico, i-209: io
. romoli, 236: il latte nuoce a'denti e mangia e consuma le
mancamento era segretto, e il propalarlo nuoce assai alla buona fama di chi 10
che grazie alla proprietà de'vocaboli non nuoce alla chiarezza, anzi 1'aiu- ta
vadino prospere ti giova, il contrario ti nuoce. flaminio, 87: tutte le
rintrillando, bramito giugnemmi: / non nuoce, ch'e'non è ben grandileo;
la sua tratta... non nuoce a quello in favor del quale furono liberamente
, anco il più lieve / travaglio nuoce a sanità. foscolo, vii-230: acciocché
è da dir giovanni a tal che nuoce /... / né veracie chi
ii-7: la lingua... molto nuoce, perché nuoce da resso e da
lingua... molto nuoce, perché nuoce da resso e da lungi, ed
un poco di salsedine, e perciò nuoce allo stomaco. g. æl papa,
per giovare, / a me poi tanto nuoce / con pungolo sì atroce?
sia salute, / ché ciò che nuoce ha pur qualche virtute. machiavelli,
essere la quantità delle ricchezze quella che nuoce, ma essere la qualità. genovesi,
celerai / la grazia, se 'l non nuoce, / ma dove è mal,
che il conservare una rancida ortografia che nuoce alla spedita intelligenza senza che verun vantaggio
volta a questa falsa sensibilità che vi nuoce; sarete così sempre un vecchio ragazzo?
il nostro popolo ed ha nociuto o nuoce al pubblico costume. bocchelli, 1-i-66:
ché alle orecchie de'vecchi il raglio nuoce. berchet, 1-186: sento ancora
bell'agio, / ché tesser sì randagio nuoce spesso. machiavelli, i-vm-65: quando
nelle volte di palazzo manierili. gli nuoce più tardi la sua incredibile rapacità culturale
natura. busca, 200: il fiume nuoce alle ripe con la rapidezza del corso
parti. crescenzi volgar., 2-13: nuoce [l'esalazione del letame] più
! / che tesser senza te troppo mi nuoce. - / per questo il destrier
sé o più pudica. e non nuoce che bisogna che per una bugia, per
sentenze, 1-20: la tristizia nuoce a molti e non ha in sé
ch'a paesani e a peregrini nuoce, / e fin al cairo, ognun
giovanni / tesser suto rettor tanto mi nuoce. ghirardacci, 3-74: essendo tomaso
21-145: il ghiaccio per sé solo non nuoce all'ambra, ma, alterato con
quella di latte vaccino è megliore e non nuoce all'uomo sano. casoni, 1-3-373
. landino [plinio], 234: nuoce alle pecchie il rimbombo, il quale
, una finestra sgangherata o rimpasticciata non nuoce alla solidità della casa. rimpasticciatura,
: si è già detto, né nuoce rimpolpettarlo, che verso la fine del
piaga rinovata si fende: piccolissima colpa nuoce a l'infermi. carducci, ii-9-53:
fagiuoli, xiii-60: il mutar aria nuoce e non rinsanica. -rendere salubre
come legno. magazzini, 27-150: nuoce [il libeccio] agli orti ed alla
landino [plinio], 234: nuoce alle pecchie il rimbombo, il quale
, 2-54: quando... si nuoce a qualcuno fuor d'ogni pensiero e
59: il riscaldarsi per gli altri nuoce alla salute ed alla fortuna. -riprendere
vi rimanga nulla sozzura, perché molto nuoce alla faccia e agli occhi; e
: questa ritarda- zione di moto non nuoce punto alla mia dottrina, per avere
la mente e la ritiene immobile, più nuoce di quello che giovi. codice dei
ritrillando, bramito giungemmi: / non nuoce, ch'e'non è ben grandileo:
diabolica. desideri, lxii-2-vi-132: quanto nuoce anco a'corpi... e
magno volgar., 4-14: molto ci nuoce quando i carnali affetti ci riverberano la
sinopia. romoli, 236: il latte nuoce a'denti e mangia e consuma le
landino [plinio], 17-24: nuoce spesse volte agli ulivi et alle viti
con man atroce / che stringe e nuoce, / oscura e tura / di nube
'rosolida': pianta sospetta, corrosiva; nuoce a'bestiami che se ne pascolano. il
volgare della drosera rotundifolia, la quale nuoce ai bestiami che se ne pascono. tramater
e la marina a la quantità de una nuoce. anco vale la somenza del bambao
torre / ch'a paesani e a peregrini nuoce / e fin al cairo, ognun
fatta cenolenta, tostamente osta e nuoce allo viso. = pari.
4-47: il fummo salente dallo stomaco nuoce al celabro e la mente percuote. capuana
che lievi me ancor; poco gli nuoce / che porti il corpo, poi
ancora è salpiga appellata, / che nuoce assai sanza muover le ciglia.
nocumento apparente, ma il sugo suo nuoce allo stomaco per la sua salseza.
mi sia salute, / ché ciò che nuoce ha pur qualche virtute. b
): negli altri [vizi] non nuoce niente l'umana compagnia, anzi giova
francesco ser tossa, ai vermi nuoce et è util al figato e a la
sanguinella. tanaglia, 2-619: nuoce lor [alle pecore] se pascon sanguinella
usa in tempo di sanità, mai ge nuoce alcuno veneno, né se trovano molto
e un conte di villaggi ignobili non nuoce al publico, e appena gli anima
g. manfredi, 147: nuoce anche a leprosi e scabiosi, perché il
landino [plinio], 17-24: nuoce spesse volte agli ulivi et alle viti
fatte etimologie, e l'ignorarle non nuoce: ne ho scritto perché la pedanteria grammaticale
g. manfredi, 147: il coito nuoce alli febricanti e leprosi e scabiosi.
o se almeno / a l'interesse tuo nuoce il tagliarle / fin da l'ima
: è la ragione perché la scamonea nuoce assai allo stomaco e lei per essere
composto. savonarola, iv-135: che nuoce a l'uomo essere scancellato della tavola
qualità che ogni tristo seto e corrotto gli nuoce. assarino, 2-i-120: riusciva oltre
letti più forteruzzi e agli altri tutti troppo nuoce l'ozio. empionsi per l'ozio
coniglio / e qualunque animai che meno nuoce, / lo scogliato, con burbero
facciano le mieparole: il che, se nuoce alla mia riputazione, giova alla causa
febbre grande. ariosto, 23-1: chi nuoce altrui, tardi o per tempo cade
un ostacolo. ottimo, i-142: nuoce il demonio all'uomo violentemensiri, xii-1024
il tempo, il sangue / e tutto nuoce pungendo / con l'acre scoratézza d'
quando anche non penasse a capire, nuoce ai più begli effetti di qualunque scrittura
scuote le molli penne, ma ampoi nuoce esser il petto bagnato d'amore.
sedentari. carducci, ii-11-94: mi nuoce questa vita troppo sedentaria che mi conviene fare
seguir ciò che giova e fuggir ciò che nuoce, ma anco fa germogliare in loro
ciò che giova e fuggir ciò che nuoce. del! uva, 183: chi
è troppo fuori del senno, il quale nuoce allo innocente. a. f doni
se sentiva. machiavelli, 1-i-20: nuoce a tutto quello stato, tramutando con li
sodomito, / e quanto può allicani sempre nuoce. livio volgar., 4-175: alla
, quando anche non penasse a capire, nuoce ai più begli effetti di qualunque scrittura
ventosa [l'aria] e ci nuoce stupida, ci attedia nuvolosa e serena ci
vapori nocivi. tanaglia, 2-624: nuoce lor [alle pecore] se pascon sanguinella
siero, il porro reciso nuoce a'polli. crescenzi volgar., 9-72
: il radicalismo astratto... nuoce a molti nobili spiriti, li porta
quelle rosse / son qui sotto e ognuna nuoce; / queste assai più lunghe e
aspro e feroce, / giusta spada che nuoce / a'rei e 'buoni essalta
: l'empia turba de'sette pianeti mi nuoce eciaschedun d'essi smania della nostra morte.
ufficio, gli [al letterato] nuoce sommamente. collodi, 231: l'
, / e quanto può alli cani sempre nuoce. testi fiorentini, aleardi,
corpo, suffocando il calor naturale, nuoce al cervello, alla nuca e ai
quello che può la natura soffrire, le nuoce assai più che se ne uscisse quaranta
, 21-8: molto [l'ira] nuoce al prossimo e al proprio soggetto.
passa agosto, / ch'ai sollion la nuoce sempre mai. soderini, iii-
, e quello che giova e che nuoce al buon governo politico, possa valersene
, 1-235: il geccato non sol nuoce a colui / che 'l fa, ma
a colui / che 'l fa, ma nuoce ancora a le rigate. a
altrettanto giova alla sanità la politezza quanto nuoce la sordidezza. lancellotti, 4-277:
: guarda non dar la substancia, perché nuoce molto al corpo umano.
/ ché alle orecchie de'vecchi il raglio nuoce. foscolo, sottovóce2, sf. in
ben predicare e malfare è cosa che nuoce molto alla chiesa di dio: sì
a ribattere ciò che altri ha osservato, nuoce all'orga
la libertà dei vari sistemi ortodossi non nuoce alla sopreminenza di una teorica più universale
-visione soprannaturale. ottimo, i-142: nuoce per secondo modo il diavolo all'uomo
/ se lui attendi, non ti nuoce il seculo. serdini, 1-7: tu
/ o froda di bugia colorata / nuoce a costoro o lor malvagitate.
ancora è salpiga appellata, / che nuoce assai sanza muover le ciglia; / e
sprezzabili siano, ma perché ad essi nuoce assai meno il far come fanno. fenoglio
. letter. con dedizione e che sprolungamento nuoce alle cose che sono apparecchiate. sprofondati
piccola piagolina a uno tenero rampollo più nuoce che due grandi squarciature a uno annoso tronco
e poi di cacio fresco, lo stagionato nuoce. b. del bene, 2-327
soderini, iv-134: in molti luoghi nuoce il fieno a'cavalli stallìi, e massime
quando anche non penasse a capire, nuoce ai piu begli effetti di qualunque scrittura
lo stranuto e la tosse ancor mi nuoce. leopardi, v-271: se la superstizione
paese stationese, alle quali il fuoco non nuoce. = voce dotta, lat statoniensis
aria non ci piace ventosa e ci nuoce stupida, ci attedia nuvolosa e serena ci
sostant. alberti, i-361: più nuoce il troppo stercorare che non giova il
più molto ^ iova assai stercorare che non nuoce il troppo. folengo, i-51:
burocratiche. 5. persona che nuoce in quanto è causa di corruzione morale
innanzi al cibo e afaticarsi alquanto non nuoce, ma straccarsi non giova. landino
giamboni, 8-i-180: sappiate che l'acqua nuoce al petto, ed allo stomaco ed
.. non ci piace ventosa e ci nuoce stupida, ci attedia nuvolosa e serena
interamente agli artefici la direzione de'lavori nuoce alla esecuzione, essendo pochi coloro che nella
spirito operante a cacciare la superfluità che nuoce a sé. -eccesso patologico di
mente e la ritiene immobile, più nuoce di quello che giovi. bacchelli, 19-
. f. doni, 9-41: tanto nuoce la troppa tardità quanto la troppa prestezza
in tempo di sanità, mai ge nuoce alcuno veneno. -tempi d'oro-,
, tenta le reni e i nervi, nuoce alle membrane, e particularmente a quelle
669: andate via: il tentare non nuoce, se no, penseremo a qualch'
. scalini, 1-26: il tentare non nuoce. algarotti, 1-ix-98: certo si
cane, se occorre. tentare non nuoce. = dal lat. popol
o figliuola carissima, a costoro non nuoce la visione delle di- monia, però
/ con man atroce / che stringe e nuoce. 3. squallido, ripugnante,
prospere ti giova, il contrario ti nuoce. tasso, 1-17: dio messaggier mi
trasimeno vicino a perugia, che tanto nuoce a castiglione, a passigna- no mezzo
tutti gli altri veleni, ch'egli nuoce a molte cose. 3.
suoi troppo, figliuoli miei, troppo nuoce. bembo, 10-vii-112: noi tralasciamo troppo
tribolazioni e tempestazioni, e non lo'nuoce perché stanno atac- cati al tralcio de
terra tosto. machiavelli, 1-i-20: perché nuoce a tutto quello stato, tramutando con
/ che in un gusto a tutti nuoce, / non arebbe il mondo indegno /
libro di sentenze, 1-20: la tristizia nuoce a molti, e non ha in
piccola piagolina a uno tenero rampollo più nuoce che due grandi squarciature a uno annoso tronco
/ che tesser senza te troppo mi nuoce. cesari, iii-553: or qui troppo
sovrabondan- za e quel gonfio che mi nuoce scrivendo mi aiuterebbe parlando...
, siccome v'ho detto, mi nuoce molto alla vista. botta, 5-81:
giata. onde, siccome l'uggia nuoce al campo seminato, così dice di
seminato, così dice di costui che nuoce al cristianesimo. tanaglia, 1-363: agli
lor leggi i regni, / cui nuoce a tutti oltrepassar né ardiva / io vietarti
], 657: ii vino vecchio nuoce ai nervi... il nuovo gonfia
la ptisana: ma usandola troppo, nuoce alla vescica, e a gl'intestini.
voce satira. galluppi, 4-i-106: ciò nuoce alla chiarezza del linguaggio, che il
vepri. 4. persona che nuoce, che è causa di corruzione morale.
moscato, / e solo a quel che nuoce il genio inclina. baretti, 3-414
grandi è più rustico, e gli nuoce in sua operazione: e se la sua
'l vermine al legno, così la tristizia nuoce al cuore, ed è morte d'
, e è cosa generosa, ma talvolta nuoce. pallavicino, 8-65: le vere
e se tu vedi cosa che ti nuoce, / qual, verbigrazia, è l'
. baldelli, 5-3, -145: nuoce alle membrane, e particolarmente a quelle,
ieri sera. carducci, ii-10-60: non nuoce a me nulla la gita a m
illusione? ma se l'inganno ti nuoce: - che monta? se il disinganno
., x-14 (136): non nuoce la villananza ad avere la purità dell'
, 10-67: di contra, nuoce, imperocché disecca. bembo, 10-vi-348:
al le vivuole pungono, né il paradiso nuoce. crescenzi volgar., ciocché egli vizia
confidar soverchio / e il soverchio temer nuoce del pari. proverbi toscani, 317
ma, sto per dire, mi nuoce, poiché mi ha cagionato una tale inappetenza
corriere della sera [6-vi-1995]: nuoce al film un montaggio disorganizzato, un'
[klein], 262: il marketing nuoce alle comunità non solo nel momento in
bene a noi vecchiacciuoli ogni piccolo travaglio nuoce. = vezzegg. di vecchio.
. (femm. -trice). che nuoce, che reca danno. bruno
, agg. invar. scherz. che nuoce gravemente ai polmoni. r