sì agiato... che li potessi notricare. g. villani, 11-94
giovanni, e voglio cha 'l facci notricare in casa tua, e noi dare altrimenti
re] il fece [il figliuolo] notricare e guardare in tenebrose spelonche. dopo
/ fuor della culla in figlio a notricare. savonarola, 24: ma che debbo
colui che lo ricogliesse, il potesse notricare per suo figliuolo. caro, i-263
foro trovate / che devessoro le infantine notricare. s. antonino, 2-128
parturito achille, ella lo diede a notricare a chirone centauro ed a maestrare.
notrico. = deverb. da notricare. notriménto, v. nutrimento
vanità nutricanti? nutricare (nodricare, notricare, nudricare, nudrigare, nutrigare)
romanzo di tristano, 7: lasciatelo notricare a governale di gaules, imperciò ch'
fuor de la culla in figlio a notricare. ottimo, i-126: quando la
che ogni uomo che à fanciulli fae notricare uno montone a onore degl'idoli. boccaccio
che bisogna notricarlo, il volere; e notricare è parola di fanciullezza. betuda,
'); le var. nodricare e notricare presuppongono o una forma * nutritóre,
: ohi, quanti piccioli figliuoli ho da notricare! dante, inf., 5-113
marchesi di civitella, 252: dèla notricare a leggie de buon lavoratore e omni
t'avrà rilevata del parto, di notricare ciò che tu avrai partorito.
, xxviii-812: allora il re il fece notricare [il figlio] terreno con il
, i quali tengono tante mogli quante possono notricare, che la nostra legge sia troppo
novellino, xxvii-812: il re il fece notricare e guardare in tenebrose spelonche. cavalca
travallia / ke. tti farebbe altre redi notricare. b. accolti, 283: