suff. dei verbi frequent. nomanza, sf. ant. rinomanza,
credono montare in grande dignità per sua nomanza, ma quelli che è veramente di
re pelegono padre de asteropeo, la nomanza del quale avemo udito tra i famosissimi
127: indegno eravate a poter sostenere la nomanza di filosofo. folengo, i-124:
quale fu mai (né mai sarà] nomanza / di forza immensa, d'animo
una. 3. locuz. fare nomanza di qualcuno: parlarne in modo adeguato
di cui già far non si porria nomanza, / tanto siet'avenente, gai'e