, v. nocello. nociménto, sm. ant. e letter.
perdizione morale (spesso nell'espressione far nociménto a qualcuno, a qualcosa) ',
tal cosa che neente / li farà nociménto. monte, xvii-652-10: là ov'ò
openione / per alcun detto non v'à nociménto. ristoro, ii-121: deano èssare
, per lo giovamento e per lo nociménto, e anco deano èssare per altre
dio passammo in mezzo di loro senza nociménto. passavanti, 173: un
passavanti, 173: un altro nociménto e danno fa la superbia all'uomo:
, ii-263: bene conosco di quanto nociménto bartolomeo è suto da un pezo in
, e vorrei sodisfare se io feci nociménto a persona! dell'uva, 105:
man, dunque quel petto / ch'a nociménto altrui non mai s'aprio, /
liberalità de'suoi cittadini se ricorderemo il nociménto che può ricevere dall'avarizia. tesauro
. bartoli, 7-4-135: di gran nociménto è ad ogni ben'intesa republica il sovente
? è figlia di mago, fa nociménto a chiunque. -ciò che provoca
coperta natura dell'acqua suole più occulto nociménto donare. s. maria maddalena
povertà della religione avessino a esser di nociménto alla sanità del corpo. gazola,
male, l'altro quando prieghi di nociménto... quando s'adimandano le cose