quel fazzoletto sulla testa della contadina, nitido e bianco, era adorabile.
po regale, / l'onda del nitido mincio correa: / apriva l'anima pensosa
-carattere aldino: a corpo piccolo, nitido, elegante. monti, iv-4:
. d'annunzio, ii-103: il nitido capo / dai riccioli corti...
l'alito maschile / osi appannarne 11 nitido cristallo, / né dama convitata unqua presuma
corallo] / dell'avorio il candor nitido e bello. d'annunzio, iv-1-199:
balena, / onde l'eletto e nitido / parlar, che l'alme affrena,
fervore del solleone. 4. nitido, pulito, senza macchia. ber
. cecchi, 5-257: tutto è nitido, oggettivo, bilanciato, ed è temprato
sale il rumore del torrente, / nitido fra brontolio di tuono. moravia, i-322
balena, / onde l'eletto e nitido / parlar, che l'alme affiena,
calligrafiche. manzini, 10-67: l'arco nitido delle sopracciglia, la palpebra vasta,
. monti, 24-797: dal nitido canestro automedonte / pose il pan su
aulente; e poi nel canovaccio / nitido e grosso avviluppava il tutto. ojetti
30-71: qual pennello potrà rendere il nitido squillo di questa frasca di querciolo nella boscaglia
bianca, in mezzo a un pacco nitido, faceva impressione. piovene, 5-175
gola al carraio che risale / il colle nitido di luna, lento / tra il
degli uomini. 17. figur. nitido, ben delineato (un disegno);
tondo. -con timbro puro e nitido (un suono). d.
. manzini, 10-67: l'arco nitido delle sopracciglia, la palpebra vasta, curvata
serotina, che è il più vivo e nitido colore che derivi dal conchilio.
ma correnti. 8. nitido, che pare scorrere con nervosa rapidità
con l'alito maschile / osi appannarne il nitido cristallo. lastri, 5-5-36: ivi
: deh, come ride nel cristallo nitido / lieo, l'eterno giovine!
esortarlo al pensiero esatto e allo scrivere nitido e, insomma, ad accrescere in sé
favola di esopo] sembrami il modello più nitido; e non vi vuol meno che
qualche settimana si sarebbe riaperto rinnovato, nitido, trasparente. moravia, xii-183:
dettagli, ma ricordava tutto l'insieme nitido sorridente, con tanto colore italiano sulle
5. figur. chiaro, netto, nitido. viani, 14-295: non si
rocciosa. bertola, 256: un nitido ordine di vigneti, fasciando il
ant. rendere limpido, chiaro, nitido. -per lo più al figur. -disappannare
. ant. reso limpido, chiaro, nitido. -per lo più al figur.
. ant. il rendere limpido, nitido, chiaro, manifesto. lancellotti
dai sensi. -in partic.: nitido, chiaro, limpido (un'immagine,
presenta alla vista terso, chiaro, nitido, in tutto il suo splendore.
. sannazaro, 11-189: ben può quel nitido uscio d'elefanto / mandarmi in sogno
gratissimo balena, / onde l'eletto e nitido / parlar, che l'alme affiena
parlo pur espedito. 6. nitido, chiaro, evidente, ben visibile,
soltanto quello, rilucente di squillante argento nitido, degli uliveti, rimane vivido e
. poche tinte sulla tavolozza. disegno nitido e copioso. un colore sommario, e
sicuramente delineato; chiaro, netto, nitido, terso; preciso, esatto.
: un fresco, dolce, chiar, nitido fonte / ivi surgea dal mio sinistro
acqua, s'era sentito fioco, ma nitido, sul vento un urlo di richiamo
1-109: il suo stile è chiaro e nitido sufficientemente, ma floscio e lento anzi
avesse consentito a dipingere fuorché nel più nitido punto focale di consapevolezza e di maturazione
). lucidato, lustrato; scintillante, nitido, terso (un oggetto di metallo
di rilievi (un'opera figurativa); nitido, tagliente, immediato (lo stile
mi piacque [quella calligrafia], nitido fregio su una busta azzurra.
« don juan » aspettava già tutto nitido e lucente, nelle acque di ortona.
, iii-199: chi voglia avere un nitido specchio di tali ordini [popolari],
gozzano, 1129: sopra l'astuccio nitido di lacca / una fascia di seta giavanese
ginocchi smisurata. bontempelli, 8-31: era nitido [il toro], la giogaia
, / onde l'eletto e nitido / parlar che l'alme affiena, /
, risale ad una forma precedente gnudo < nitido < * nludu < nudulus » (
illimpidisci). rendere chiaro, nitido, trasparente; rischiarare, rasserenare
, agg. reso chiaro, nitido, trasparente. angelini, 1-44
purificarli, a questo cielo lontano così nitido oggi e immacolato. boriili, 5-147
arma imprecisa. 4. poco nitido, privo di risalto (un colore)
pensieri più segreti. -fotogr. nitido (un'immagine, una fotografia).
azzurro spazio, / come un globo di nitido topazio, / lentamente sorgea l'
graf, 3-137: al ciel che nitido s'indiamanta / la chiesa gotica sospira
vetroso e di gelido aspetto; così nitido che le rupi, le piante e
gli occhi e i capei di puro e nitido oro / eran dardi, ond'ebb'
visibile, precisarsi alla vista; divenire nitido. d'annunzio, v-1-242: i
gusto degli spettanti. -chiaro, nitido, leggibile (una scrittura, un
specchio d'acqua,... così nitido che le rupi, le piante e
, e l'inzaffira, / pari al nitido ciel, l'onda tranquilla. d'
gratissimo balena, / onde l'eletto e nitido / parlar, che palme affiena,
, d'una lontana broncografia. quel nitido labirinto bianco era il cammino della tosse.
gozzano, i-355: sopra l'astuccio nitido di lacca / una fascia di seta giavanese
-per estens. chiaro, distinto, nitido. pirandello, 6-715: ridestava in
una macchina che si lanciò sull'asfalto nitido della litoranea. i fari accesi smorivano
294: al cielo, tutto splendidamente nitido, alla freschezza, all'azzurro dell'aria
, uno scritto); agile, nitido, scorrevole, aggraziato (lo stile
luminoso ingegno /... / nitido fonte ove le nove suore / trovan d'
parini, xix-66: l'eletto e nitido / parlar, che l'alme affiena,
/ lume e d'un liscio e nitido lepore. = voce dotta,
fare. 7. chiaro, nitido, distinto (ma non privo di
che si distingue perfettamente; che spicca nitido e luminoso. montale, 3-234:
dalla caligine terrena che tu possa veder nitido e chiaro su la finissima linea che
arte di esprimere i pensieri in modo nitido ed efficace, con elegante scelta e
di fetido e virulento umore; io nitido, splendido e tutto vezzi.
, di un madrigale / sovra il nitido avorio? pirandello, 8-1014: ricorrevo
/. frugoni, i-2-85: siedi al nitido cristallo / sotto il pettine leggiero /
freschi tipi, dai bianchi margini, / nitido, bello, / che manda un
gola al carraio che risale / il colle nitido di luna. brancoli, i-222:
l'alito maschile / osi appannare il nitido cristallo, / né dama convitata unqua presuma
bel sonettone, ma un bello e nitido sonettino del genere medio, e tutto
« thomas jackson & son » incisa in nitido stampatello dorato nel marmo bianco, aveva
estens. acuto, sonoro, squillante, nitido, secco e breve. -anche:
in serie, di stile finto rustico, nitido, pulito, ordinato, ma al
, di un madrigale / sovra il nitido avorio? butti, 80: gli confidò
altri minuti incomodi. 36. nitido, chiaro, limpido, distinto (la
più vigore al cammino erto, ma nitido. e. cecchi, 5-416: che
. era uscito dalla crisalide, era nitido, a fuoco. né infame né eroe
inaia e coltivato nei giardini per il nitido candore delle corolle mul- tipetale e per
la parte ricurva e lucente e nitido, il vento alzava mulinelli di polvere.
al carraio che risale / il colle nitido di luna, lento / tra il
precipitoso. = cornai, di nitido. nitidezza, sf. limpidezza,
poetica. = deriv. da nitido. nitidità, sf. letter.
, lat. nitiditas -stis. nitido, agg. (superi, nitidissimo)
i. frugoni, i-2-85: siedi al nitido cristallo / sotto il pettine leggiero,
del po regale, / tonda del nitido mincio correa. d'annunzio, i-182:
, i-182: mi brilla nel calice nitido il sangue / che per la grande tua
in fondo alla breve china, era così nitido che gli occhi si slargavano a
/ lume e d'un liscio e nitido lepore. casti, 2-83: incredibil dirò
raggio. aleardi, 1-163: il nitido rubino, / quasi impietrata gocciola di sangue
gola al carraio che risale / il colle nitido di luna. 3.
gli occhi e i capei di puro e nitido oro / gran dardi ond'ebb'io
quella esca d'un mar tranquillo e nitido, questa s'immerga in uno che
, / tranquillo è il cielo e nitido, / e pur lampeggia. codemo,
294: al cielo, tutto splendidamente nitido, alla freschezza, all'azzurro dell'
/ sul turchino del cielo, compatto nitido fìsso. baldini, 9-4: contro toro
fìsso. baldini, 9-4: contro toro nitido del mattino veggonsi sporgere dall'allineamento col
, 1-527: il tramonto fu lento e nitido, senza nuvole. -limpido
vigorose, la schiena leggera, l'occhio nitido e vivo. 5. segnato
bianco e violetto dei monti lontani appariva nitido e pieno di luce. e.
, 9-510: l'arco delle ciglia nitido, che sovrasta quel mondo di pensieri inespressi
, d'una lontana broncografia. quel nitido labirinto bianco era il cammino della tosse
bontempelli, 19-87: a noi piace vedere nitido e toccar solido. sinisgalli, 6-192
mie cose ch'io vedo così nitido. 6. fiorente, florido
, 711: abbonda il grano / e nitido biondeggia. 7. chiaro
: il suono delle campane arriva più nitido, più vibrato. d'annunzio, iv-1-481
dalla valle sale il rumore del torrente / nitido fra brontolio di tuono. cassola,
foscolo, gr., iii-315: nitido il verso suonerà al poeta, /
inviai, vivi nel rustico / ozio del nitido patrio ricovero. bocalosi, ii-103:
pascoli, 166: nel canovaccio / nitido e grosso avviluppava il tutto. onufrio,
. angioletti, 1-31: un caffè nitido come un salotto, dove farebbe bene sorseggiare
, / onde 'eletto e nitido / parlar, che l'alme affrena,
2-388: voi scrivete caldamente e con nitido stile. carducci, iii-14-145: facciamoci così
queste cose serenamente, col suo linguaggio nitido, asciutto, pulito, senza residui di
algarotti, 1-ix-182: l'un poeta è nitido, puro, scelto e porta nella
comincino di punto in bianco con un nitido e astratto giudicio? 13.
più vigore al cammino erto, ma nitido. dalmatico, lxxvi-75: pare /
è velato, e il passato traspare nitido dietro un vetro. -vivace.
aretino, 18-48: il parvoletto, nitido non altrimenti dopo il gustar di tal
: io ho di lei soltanto questo più nitido ricordo. tecchi, viii-151: com'
'risorgesse con un aspetto nuovo, nitido, così diverso da tutte le ombre e
ciò che sapeva di liuba era in me nitido e vigoroso, e sprigionava come un
come isole verdi nella boscaglia, con nitido fervore operoso. 15. netto
debito, non rimanga uu immenso valor nitido, un immenso pegno di crescente prosperità.
lordo, ma solo 6 milioni di nitido. = voce dotta, lat.
, nitìfichi). letter. rendere nitido, chiaro. c. e
), agg. letter. reso nitido, perspicuo. c. e
opera d'arte, ecc.); nitido, polito, essenziale (l'esposizione
morti tori ripararle ancora. -chiaro, nitido (un concetto, un pensiero);
-che presenta un contorno o un profilo nitido, netto; che si percepisce in
un'offesa fantasia. -reso meno nitido, disturbato, impedito, ostacolato (
. cecchi, 5-257: tutto è nitido [nel bronzo di donatello], oggettivo
mi piace. è dolce, appassionato, nitido e semplice. tutti pregi dei quali
e woodrow wilson. e tutto verniciato, nitido, olimpico all'americana.
una superfìcie leggermente più scuro o meno nitido. -per simil. lieve scurimento
. rubino, 101: protendono sul nitido lavacro / gli orti le loro opulenze
su due zampe, protendono il musino nitido e vispo in cui il naso umido brilla
i corridori intorno ai carri / il nitido pascean orzo e l'avena / l'
giro, / a segnar come in nitido papiro / evangelicamente i suoi versetti.
ho sulla cannetta un pennino che scrive nitido, vorrei condurre il lettore per un
-essere rappresentato in modo progressivamente sempre meno nitido; sfumare (per lo più rispetto
e i crini / acconsentiva e il sen nitido a tutti / perfidamente con egual misura
perspicue. -vivo nella memoria, nitido. albertazzi, 350: in fretta
li templi e lagrimoso / pianse il nitido avorio e sudò il bronzo. govoni,
: il tuo piede scalzo / rivedo sili nitido ponte. quasimodo, 1-47: non
57. fonol. che si presenta nitido per sonorità, durata e colore (
splendida. graf, 4-74: sotto il nitido ciel, cui di tranquilla / luce
. foscolo, gr., hi-315: nitido il verso suonerà al poeta. leopardi
scritto); molto espressivo e colorito, nitido e realistico (uno stile o un'
idea del sacrilegio. -chiaro, nitido, preciso (il significato, una sensazione
idolatrico. piovene, 10-408: il nitido azzurro del mare, il rosso dei
: ancora su le prode che fiesole nitido ingemma / medita adolescenti sublimi il buonarroti
su due zampe, protendono il musino nitido e vispo in cui il naso umido brilla
opera del lotto, è un tardo ma nitido rimando dossesco in carlo bonone.
e regolare; che riflette in modo nitido e chiaro l'immagine (uno specchio
visibile per la limpidezza del cielo, nitido. buonaccorso da montemagno il giovane
lettera, uno scritto); piano, nitido, elegante (lo stile);
queste cose serenamente, col suo linguaggio nitido, asciutto, pulito, senza residui
15. che si ode distintamente, nitido, chiaro, non disturbato da rumori
dalla caligine terrena che tu possa veder nitido e chiaro su la finissima linea che
romana. -trasparente, terso, nitido. bandelio, 1-16 (i-184)
algarotti, 1-ex-182: l'un poeta è nitido, puro, scelto, e porta
gli occhi e i capei di puro e nitido oro / eran dardi, on- d'
: forse non era arte, ma un nitido e implacabile illusionismo, da cui ciascun
contende invano / il più ramoso e nitido / corallo americano. santi, iii-395
esecuzione. poche tinte sulla tavolozza. disegno nitido e copioso. -fretta eccessiva,
: tutto, in questo capolavoro, è nitido, oggettivo, bilanciato, temperato nella
in modo vago, indefinito o poco nitido, fatti del passato lontano o quasi
); che è riprodotto in modo nitido, senza alterazioni o aberrazioni (un'
più vivido (un colore), più nitido e luminoso (la percezione di un
(un ricordo); ritornare vivo, nitido (una sensazione, un sentimento)
che non è mia più di questo nitido vano di clinica. montale, 1-65:
onde rifulga / sovra le piume sue nitido il sole. gnoli, 1-270: brune
un fresco, dolce, chiar, nitido fonte / ivi surgea dal mio sinistro
opera del lotto, è un tardo ma nitido rimando dossesco in carlo bonone. g
stanza stefano, davanti al letto rimboccato e nitido, pensò ai piedi scalzi di concia
. in partic.: reso terso, nitido (il cielo, l'aria)
l'aventino, il palatino, e il nitido profilo dei monti. 5. balaustrata
e al figur. il rendere terso e nitido. sbarbaro, 1-13: la spazzola
294: al cielo, tutto splendidamente nitido, alla freschezza, all'azzurro dell'
ameno e piacevole o, anche, nitido e terso (un paesaggio).
, me risplenda il crine. -apparire nitido, florido (l'epidermide).
ostaggio dei romani. 10. nitido, netto, distinto (un suono)
colpo solo di rivoltella rimbombò, secco e nitido, nel silenzio. moravia, vi-52
spianato d'un giardino, sorge, nitido e robustamente sagomato, il palazzo dossiano.
anni taciti e fuggitivi fansi rubbatori del nitido colore e delle bionde chiome degli afflitti
mondi ». aleardi, 1-163: il nitido rubino, / quasi impietrata gocciola di
naturale a te mi mìa, / nitido fonte, bel, tranquillo e chiaro,
valle sale il rumore del torrente / nitido fra brontolio di tuono. -con
invidi, vivi nel rustico / ozio del nitido patrio ricovero: / così morrai da
fulvo. aleardi, 1-163: il nitido rubino, / quasi impietrata gocciola di
di là dal cielo, grigio, nitido duro, / moriva chiusa una luce stanca
gozzano, ii-540: sopra l'astuccio nitido di lacca / una fascia di seta giavanese
sanguinaria setta! / macchiar cercasti un nitido cristallo, / un alma in ben
rendere pallido, meno vivo o meno nitido. guerrazzi, 2-266: piuttosto che
disperse, scarmigliate. -offuscato, poco nitido (un astro). c
mi piace. è dolce, appassionato, nitido e semplice. tutti pregi dei quali
di scatola: il carattere grande, nitido e ben leggibile usato anticamente dagli speziali
il lume, / la gentil sopra il nitido volume, / china la faccia bianca
/ stuolo tutt'ilare scherzavi, e nitido / parevi astro che asconda / l'
chiara (un suono); diventare più nitido (la voce). lancia,
(un vetro, un cristallo); nitido, limpido (uno specchio d'acqua
. gozzano, 1129: sopra l'astuccio nitido dilacca / una fascia di seta giavanese /
. tiscrofolosa. -irregolare, poco nitido (la stampa di un testo).
più vigore al cammino erto, ma nitido. mazzini, iv-375: noi protestiamo sdegnosi
. gadda, 6-181: oh! il nitido filo del tempo, del tempo albano
nuvole o nebbie; limpido, terso, nitido (il cielo, l'atmosfera,
espongono delle realtà importantissime in un linguaggio nitido e preciso. rovani, 3-i-39:
un'apertura. bocchelli, 2-xxi-202: nitido sul mare e solitario a segnarvi il
4. figur. chiaro, evidente, nitido. carducci, iii-7-200: giuseppe mazzini
dell'imposta prediale, ossia del reddito nitido. codice napoleonico [principato lucchese],
bontempelli, 19-87: a noi piace vedere nitido e toccar solido. 29.
bel sonettone, ma un bello e nitido sonettino del genere medio. -vezzegg
anni taciti e fuggitivi fansi rubbatori del nitido colore e delle bion
non temeva. il suo vetro era nitido, la sua voce composita e non
per uso e per costume, / nitido fonte olimpo, o santo fiume,
15. disturbato da rumori estranei, non nitido (la qualità del suono di un'
, 15-10: con un tono, ancora nitido alle mie orecchie, srotolato nel tempo
scritta 'thomas jackson & son'incisa in nitido stampatello dorato nel marmo bianco, aveva
, un'immagine, una persona); nitido come se fosse presente. sannazaro
per li templi e lagrimoso / pianse il nitido avorio, e sudò il bronzo.
dei due veglianti nel quale / carpisco nitido il suono. -per estens.
obliato di avvolgere il neonato in un nitido tovaglio, al quale ha sovrapposto un soppedaneo
, secondo alcuni, di poco nitido (un dipinto, un disegno).
gozzano, i-355: sopra l'astuccio nitido di lacca / una fascia di seta giavanese
..: mai era apparso tanto nitido e tutto svisceràbile nella aria cristallina.
rocce. -che riflette in modo nitido e chiaro un'immagine (uno specchio
nostri colli. -nettamente delineato, nitido (un'immagine). linati,
sgombro di nuvole (il cielo); nitido (la luce). de amicis
vedere, in modo più o meno nitido, ciò che è posto al di là
d'una franchezza, d'un candore tutto nitido, tutto trasparente. cicognani, 9-192
delle stelle). graf 5-605: nitido più ch'orientai zaffiro, / tutto di
. -che appare sfocato, poco nitido per il calore e l'umidità (
/ stuolo tutt'ilare scherzavi, e nitido / parevi astro che asconda / l'altre
5. sbiadire, scolorire, divenire meno nitido (un colore), attenuarsi (
è velato, e il passato traspare nitido dietro un vetro. piovene, 7-281:
. gozzano, ii-540: sopra l'astuccio nitido di lacca / una fascia di seta
di piropo in guisa. graf 5-605: nitido più ch'orientai zaffiro, / tutto
, senza fili, dotato di uno schermo nitido e ben leggibile. 2.