pezzo di specchio dentro un cassettaccio; nettò sopra il tavolino con il fazzoletto e
, ii-17: quand'ebbe terminato si nettò le mani nella criniera ispida e grigia
pulci, 12-35: e'maganzesi ognun nettò la soglia, / ché non ve
e non abbandonando l'opera intrapresa, nettò la piaga da ogni puzzo e sozzura.
diede in uno scoppio di pianto, e nettò in un lavacro di lacrime queu'allumacatura
era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da ogni puzza e
, e quivi mi purificò, mi nettò, mi mondò, girandomi intorno con teda
ottenuto il tempio, [giuda] nettò ogni luogo e con un muro lo
bugiardi e mentiti idoli a terra, nettò e ripurgò le cappelle lorde di sangue de
[elena] di postriboli cencio, / nettò dai vòmiti i letti. soffici,
sudore. gadda conti, 1-211: si nettò i baffi col dorso della mano.
delle bocche man- giafren la spuma / nettò ben tutta, intorno a lor rappresa.
mano; / alla coscia se lo nettò / a cantare, sfrondare, la bella
venuto un fante dalle stalle / che nettò un tempo il culo a brigliadoro.
era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da ogni puzza e
. saraceni, i-48: prese anco e nettò la rocca over cittadella già da antioco
di padova, il quale tutti i collegi nettò e all'antica forma ridusse.
: guarda come quel porco di sgombra nettò la strada subito che ebbe viste l'
da così laido e sozo costume la nettò. svevo, 5-52: improvvisamente il
. gli ristorò l'animo, lo nettò, lo rinfrancò. -rifl.
purificò, mi nettò, mi mondò, girandomi intorno con
faccia di storia. emiliani-giudici, i-321: nettò [il boccaccio] il decamerone di
bugiardi e mentiti idoli a terra, nettò e ripurgò le cappelle lorde di sangue
. aretino, 20-265: egli le nettò suso fino a un ditale d'a-
: fu di postriboli cencio, / nettò dai vòmiti i letti, / gittò nel
beni strumentali si ottiene il prodotto interno nettò). - prodotto nazionale lordo (
era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da ogni puzza e
loro bugiardi e mentiti idoli a terra, nettò e ripurgò le cappelle lorde di sangue
... il quale tutti i collegi nettò e all'antica forma ridusse. ulloa
11-68: fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti, / gittò
bugiardi e mentiti idoli a terra: nettò, ripurgò le cappelle lorde di sangue
venuto un fante dalle stalle / che nettò un tempo il culo a brigliadoro / e
, da così laido e sozo costume la nettò. -nell'esclamazione santa fedel,
ii-69: fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti, / gittò
d. bartoli, 6-5-119: si nettò il volto dagli schizzi del fango.
. emiliani-giudici, i-321: non solamente nettò il 'decamerone'di quello scialacquo di erudizione.
, e quivi mi purificò, mi nettò, mi mondò, girandomi intorno con teda
diede ih uno scoppio di pianto e nettò in un lavacro di lacrime quel- rallumacatura
lo sdegno del gusto..., nettò la piaga da ogni puzza e sozzura
mano; / alla coscia se lo nettò / a cantare, sfrondare, la bella
pulci, 12-35: e'maganzesi ognun nettò la soglia, / che non ve
da così laido e sozo costume la nettò. vico, 4-i-918: sì sozzi corrompimenti
quand'ebbe intriso il levarne, si nettò le mani stropicciandosele l'una con l'altra
lampedusa, 55: si alzò, si nettò a lungo le mani con uno straccetto
: e fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti, / gittò
bagnare. pulci, 12-35: maganzesi ognun nettò la soglia [se n'andaron tutti
e fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti, / gittò nel