; un modesto, àrrido; un nescio, bono; un scelerato, prudente;
anagrafe, al posto dell'espressione latina nescio nomen 4 non conosco il nome ')
dell'abbreviatura n. n. = 'nescio nomen *. onde dicesi talora,
(probabilmente dall'iniziale del lat. nescio 4 non so, ignoro ').
enim iuno " hpa appellatur. et ideo nescio quis filius eius secundum graecorum fabulam f
favorito da tante donne dovea essere un nescio e da poco omo in effetto; perché
, / che 'l core non volea, nescio fallando. s. bernardino da siena
libero; un modesto, àrrido; un nescio, bono. tesauro, 4-219:
usa dire, 'egli è un nescio ', come a chi è uscito de'
nescire 'non sapere cfr. anche nescio. nescìbile, agg. filos.
favorito da tante donne dovea essere un nescio e da poco omo in effetto.
largo con grazza copiosa, / lo nescio, ben saccente sermonando, / lo
libero: un modesto, àrrido; un nescio, bono; un scelerato, prudente
ah! mi provoca al riso questo nescio, ignorantello, senza cervello. f
questa formai parola ch'egli era un nescio e che però aveva avuto questa ventura
contado, con l'occhio imbambolato e nescio e il passo armentale. 2
del gonzaga il quale scriveva che, nescio antecedentemente del fatto, era stato poscia
versaglia. bresciani, 67: tu se'nescio appieno del futuro. -caratterizzato
3. locuz. -fare del nescio: non riuscire a nascondere la propria
filosofo, tante volte avete fatto del nescio. -fare il nescio: fingere
fatto del nescio. -fare il nescio: fingere ignoranza o indifferenza per evitare
magalotti, 9-1-135: voi fate il nescio e gli altri fanno a indovinare.
, v-385: si dice 'fare il nescio, far lo 'gnorri ':
/ ma fanno il sordo e il nescio tutti quanti. bresciani, 6-xv-294: sa-
pea vivere cogli amici e fare il nescio. = voce dotta, lat
.). nesio, v. nescio. nesioti, sm. plur.
'avvoltoio'. nèsscio, v. nescio. nessecità (nessecitade),
: 'fare il noferi: fare il nescio o lo gnorri '. in questa locuz
.), sul modello del lat. nescio quid: cfr. fr. je
sanudo, vii-45: fo secreto, 'nescio quid ', ma fo cazà
; un modesto, arrido; un nescio, bono; un scelerato, prudente.
, largo con grazza copiosa, / lo nescio, ben saccente sermonando, / lo
, iii-365: ahi crudel gienti! / nescio se son giudei, turchi e marani
largo con grazza copiosa, / lo nescio, ben saccente sermonando. seneca volgar.
conti, 2-225: il carrèga chiamò il nescio per farsi portare la sua fisarmonica,
mia. = comp. di nescio. nesting / 'nesting /,