uomo di corte, lo quale era nesciente appo lui. cino, iv-228 (106-46
! / che core è ben tanto nesciente e fello, / che 'n donna laida
guittone, 14-4: core è ben tanto nesciente e fello, / che 'n donna
gabbo e non laudo, laudar l'om nesciente. chiaro davanzali, lii-10:
uomo di corte, lo qual era nesciente persona appo lui, e avea avute
trarre licore di morbido olio, chi fosse nesciente di queste cose o non mi schernirebbe
, i-22: la mente incauta, nesciente et ignorante, innanzi che vigilando resurga
nuova dottrina: di che egli (nesciente lui) gli riempié roma e il suo
. 2. locuz. a nesciente di qualcuno: a sua insaputa.
6-iii-193: salvo che questa fa a suo nesciente e per modo di senso ciò che
gaeta. = comp. di nesciente; per la var. nescientremente, cfr
nuova dottrina; di che egli (nesciente lui) gli riempié roma e il suo
dopo lungo temporale sia corrotta a sé nesciente. libro di sydrac, 311: tutto
uomo di corte, lo qual era nesciente apo lui e avea avuto robe.