, lat. evangelista, dal gr. neotestamentario eòayyextatyjf; 'annunciatore del vangelo '
. -in partic. (nel linguaggio neotestamentario): la buona novella; l'
d. c.), gr. neotestamentario yéevvoc, dall'ebr. ge-hinnom 4
metànoia, sf. relig. nel linguaggio neotestamentario, pentimento e capovolgimento radicale della
(e in partic., nel linguaggio neotestamentario, indica il fedele dileggiato o ritenuto
prudenza alle giovanette. -nel linguaggio neotestamentario, prudenza del mondo, del secolo
vuoto '), tramite il gr. neotestamentario paxà 'stupido '; cfr.
indeterminata di felicità); nel linguaggio neotestamentario e nella successiva elaborazione teologica, oltre
e sacerdote insieme. -nel linguaggio neotestamentario, indica genericamente tutti 1 fedeli che
-spirito di questo mondo: nel linguaggio neotestamentario, modo di pensare secondo la prospettiva
delle loro stoltizie. -nel linguaggio neotestamentario e teologico, designa la sapienza umana
(v.), sul modello di neotestamentario. vetivène, sm.
cielo novembrino. novotestamentàrio, agg. neotestamentario. www. larchetipo. com [