: ad es., le lingue neolatine rispetto al latino. gioberti, iii-65
quando siensi formate le lingue nuove o moderne neolatine, quando e come siesi formato il
della letteratura latina medievale e delle letterature neolatine, quasi sempre in versi di vario
, tipico dei primi secoli delle letterature neolatine, che tratta in modo scherzoso di
quella che studia le origini delle lingue neolatine. manzoni, 394: è
), per cui corrispondentemente nelle lingue neolatine abbiamo in tutti e tre i casi il
rapporti tra razze germaniche invaditrici e razze neolatine invase. 2. diretto a
fiorentino, è, fra le lingue neolatine, la più affine alla lingua madre
sostituito con il segno c; nelle lingue neolatine, analogamente, il segno k fu
suoi caratteri) e passò poi alle lingue neolatine, germaniche e altre. -scrittura latina
volgari dalle quali ultime derivano le lingue neolatine. dante, cono.,
legata della frase, tipica delle lingue neolatine, la richiede spesso anche dove sta
studioso, cultore di lingue e letterature neolatine; romanista. = voce dotta,
-filologia neolatina, storia comparata delle letterature neolatine, studio comparato delle lingue e delle
studio comparato delle lingue e delle letterature neolatine: filologia romanza. carducci,
fra gli storici e i critici delle letterature neolatine che riconoscessero la importanza dell'elemento popolare
l'altro di neoromana, giacché 'letterature neolatine 'si usa per 'letterature romanze
lingue germaniche e slave; nelle lingue neolatine ne è rimasta qualche traccia nella flessione
. settembrini, v-21: le lingue neolatine... apparirono quando il pensiero
interessa ed è diffuso in tutte le lingue neolatine (un fenomeno linguistico).
distinta da quella attiva, nelle lingue neolatine si ricorre a forme perifrastiche col verbo
nelle lingue classiche come nelle moderne lingue neolatine, ma diffusa in quelle ugrofinniche,
gliavini, 'le origini delle lingue neolatine ', bologna, 1972,
metro, come la poesia delle lingue neolatine e germaniche (e si differenzia da quella
. 2. studioso di lingue neolatine, di filologia romanza. pascoli,
romanòlogo, sm. studioso di lingue neolatine, di filologia romanza; romanista
, che si è imposta anche nelle lingue neolatine in tutta la sua convenzionalità: 'screech'