fede. grazzini, 2-191: nencio, dettole che non la manicherebbe, nella
non potendo affatto sgozzare quella dormita che nencio aveva fatto con la moglie, stava
fanciulla, che compagnia stanotte t'ha fatto nencio? - bonissima, rispose la pippa
fuoco, aspettò tanto che il nencio ci voltasse il sedere, e
-chi ha più tempo, voi o nencio bui? / -la vecchiaia è un mal
non potendo affatto sgozzare quella dormita che nencio aveva fatto con la moglie, stava
prendesi alor gli umidi arredi, / nencio, in un suo madièllo; egli comincia
. tozzi, vii-438: egli è nencio dell'ulivello, madonna. -davanti a
possedere carnalmente. grazzini, 2-191: nencio, dettole che non la manicherebbe,
da platea o da palchetto, il più nencio fra gli scrittorelli da gazzetta teatrale potrebbe
di montalcino. giuliani, i-128: nencio è tanto che mi secca, ch'io
bevuto alquanto ella, la pippa e nencio, e fatto le parole, da mona
mona mea con brevità li disse come nencio era il marito della pippa e che venuti
venti per piero ciacchi per la ricompera fece nencio da lui. mercati, 70:
... sarà il cacio di nencio, / che senza vender, lo finì
riuscire a dimentica mita che nencio aveva fatto con la moglie, stava anziché
? » « date qua », disse nencio « io me le berrò ».