lemene, ii-291: vedrò così / tornar nel ha l'arte. petrarca, 99-2:
lasciando ronfine maggiore e 'l mezzano, se nel cagion: per te indugiai
altri menati schiavi; il grezza nel bel viso. che finalmente toma
, fare al caso (in partic. nel è stato, può tornare
né il poeta francese, né il filosofo nel pigliare dai forestieri tortora, i-320
parte, entrando se mi è lecito nel merito, non si vede punto a che
romane, quelle medesime che edrisi adopera nel capitolo della sicilia e che rispondono,
cioè il color pallido, che di fuor nel viso mi pinse viltà di cuore,
, tornò palido, e, oppresso nel segreto petto di varie cure, quasi
basso. bellincioni, i-18: cupido nel mondo sempre venne / per far tornar,
dito e pigiare un poco, e'tornavano nel colore della biacca. -mutare col
. -riassumere una determinata espressione (nel volto). latini, i-230
nasconde. 27. sport. nel gioco del calcio, ricuperare la posizione
calcio, ricuperare la posizione abitualmente ricoperta nel campo dopo aver sviluppato un'azione.
-ricondurre un animale alla stalla o nel gregge. p p storia
». 29. riammettere qualcuno nel corpo militare di appartenenza. colletta,
roma. 30. riportare qualcosa nel luogo di provenienza. birago, 563
, perché con riverenza lo tornasse alla chiesa nel sacrario. -rimettere, sistemare
. -rimettere, sistemare nuovamente qualcosa nel posto abituale da cui si era o
, or questo capello, or quello nel suo luogo tornando. boiardo, 1-46:
deliberato di tornarli nello stato di prima; nel qual durarono fino al 1553. buonarroti
spirituale, ecc.) perduta; risanare nel fisico, nella mente, nell'animo
suo splendore. -ristabilire la natura nel suo aspetto originario, ricondurla alla causa
se mai l'amo d'amor nel cor ve prese / velato stando de sotto
animo, un fatto) per lo più nel suo opposto (con riferimento sia a
. bisteghi, xcii-ii-338: accadendo mai nel bocchiare che si rompere una qualche bocchia
= dal fr. tournesol (nel 1201) e spagn. tornasol, calco
ant. tornado), sf. ritorno nel luogo dal quale ci si è allontanati
, e la fioritura del melo sfarfalla nel tramontato. -il verificarsi periodico di un
ultima parte, come m'insegna dante nel suo amoroso convivio, si chiama generalmente
buona tornata: tornare presto, velocemente nel luogo dal quale si è partiti.
mi è necessario fra picciol tempo ritrovarmi nel teatro cogli altri iddii. 9.
, agg. verb. da tornare, nel signif. originario (v. tornare
divina sotto figure e velamenti parlando, corno nel vangelo in mateo della vigna, del
tornatùra, nome d'azione da tornare, nel signif. originario (v. tornare
= voce di area seti, attestata nel lat mediev. (tomatura nel 1046
, attestata nel lat mediev. (tomatura nel 1046 a bologna), deriv.
leopardi, 412: ti vidi / nel castel de le suore al tomiamento / e
davanti, è paladino; / porta nel biavo la luna de argento, / sir
-in partic.: sfera celeste (nel sistema tolemaico). giamboni, 8-i-113
la più salda sustanza, è assisa nel miluogo di tutti i cerchi e di
, così l'uomo lo quale non puote nel parlare costrignere lo spirito suo.
, lii-4-309: nell'armeg- giare e nel torneare si è veduto che ha più grazia
li santi cerchi mostrar nova gioia / nel torneare e ne la mira nota.
ucciderà le tue figliuole, che sono nel campo; e tomierà te con grande armadura
armadura, e porterà l'ag- gere nel circuito, e alzerà contro a te lo
= dal fr. ant. torneier (nel xii sec.), deriv. dal
li usci e le camere serate, in nel quale luogo non stava persona alcuna.
, cfr. fr. ant tornoieor (nel 1160). tomeggiaménto, sm
nell'aria tomeggiare. si trovano nel primo dialogo della seconda parte de''furori
in forma simili agli altri, che sono nel medesimo dialogo; voglio che vi piaccia
origine milan., deriv. da tornare nel signif. di 'girare'.
in giostre... niuno v'era nel paese che quello valesse che egli.
lucini, 11-126: h tempo era passato nel naturale torneo delle stagioni. i campi
corrispondente fr. tournoi, turnei (nel xii sec.). tomerìa
.. a sinistra la tomeria; nel centro, tre riparti montaggio cambi. l
mila tomesi dall'o tondo, accennati nel contratto di nozze). calvino [queneau
. moneta di rame di modesto valore coniata nel regno di napoli dalla metà del sec
tasso], 159: ola, rimettetevi nel pagliarotto, che già terremo i tordi
simili cose, che trattate dagl'italiani nel modo corrente riuscirebbero seccaggini insopportabili, e
, 6-102: il toro si portò via nel collo mezzo lo spiedo, e il
.]: 'tornichétto': denominazione usata nel linguaggio comune per indicare il 'molinello d'affor-
con cui si comprime un vaso sanguigno nel punto in cui si è estratto sangue
, cfr. lat mediev. tornerius (nel 1369), fr. ant tornier
a rotondità quanto più perfetta si possa, nel girar velocemente sopra i medesimi poli del
doveri della maternità, arrivano a gettare nel tomo i loro bambini. s.
cui intima efficacia consiste nel tornio, nella testura, nei meandri,
, nelle ondulazioni del periodo, e nel modo con cui le idee vi sono disposte
la grammatica di shakespeare che pessoa, nel tornio del suo ragionamento, applica alle
: si tirano li sacchi del grano su nel detto molino per via d'una corda
fan che scappando / lo scarpel dà nel quadro e dà nel goffo. l.
lo scarpel dà nel quadro e dà nel goffo. l. pascoli, ii-206:
tra la ressa piu occhiuta volle tornire, nel modo che gli pareva più baronale,
al contatto de'suoi lavori il tornitore nel contornarli, e il piallatore con la pialla
di alta caratura letteraria, va assaporato anche nel timbro stilistico incluso alla pagina: la
sostiene due grandi paradossi, l'uno che nel buon tomo si parlasse 'correttamente.
favellato; l'altro che la nostra lingua nel buon tomo si chiamasse fiorentina la qual
quantità approssimata in partic. nell'espressione nel torno di: all'incirca, più o
di ghaddo figliuolo che fue di tebalducio nel tomo di lv fiorini d'oro. boccaccio
povero si crede che componesse [omero] nel tomo di tredici volumi variamente titolati,
io sono vecchio, e posso avere nel tomo di cento anni: è bene settanta
la quale fu chiamata guda, avendo nel tomo di cinque anni, fu giunta a
, vi-159: e così sta sempre nel torno di due ore ogni mattina, tanto
: tredicimila spagnuoli furono uccisi quel dì e nel tomo i ottocento presi. vinta
dove oggi egli abita, che può valer nel tomo di mille scudi.
o incombenze. -agric. avvicendamento nel prelevare acqua per irrigare il proprio fondo
mondo a tomo a tomo, / e nel cielo ancor tra la tesse ma'
dal bel viso adorno, / che è nel mondo unica fenice: / e chi
che cristo fu battizzato, si n'andò nel diserto sopra uno monte, lo quale
vari'di s. betti stampato dal torelli nel '56 o '57 o sul quel
l'altre sono buone, che sono nel tomo da xxxviii acque. 14
imbottitura posteriore degli abiti femminili in uso nel sec. xviii e alla fine del xix
tesori. parini, 410: nel dolce tempo dell'età dell'oro, /
due fiumane / giaci e, fiso nel gran murmurc, guardi / teridano, che
al tiranno falaride, che gettava nel simulacro rovente le sue vittime (i cui
marino, 1-11-180: intanto marte era nel toro entrato, / casa dov'abitar suol
laudino [plinio], 215: è nel contado d'avelate piccolo uccello che mugghia
allenamenti per i rodei. 10. nel gergo borsistico, tendenza al rialzo nel mercato
. nel gergo borsistico, tendenza al rialzo nel mercato azionario. -per estens.:
dell'accezione borsistica per 'tendenza al rialzo nel mercato azionario'e anche, per 'operatore
che, secondo me, nerazzini sbagliava nel credere, non che possibile, utile
al toro, perché filippo ii morì nel 1598 e il caro era morto trentadue anni
caro era morto trentadue anni prima, nel 1566. pavese, 11-i-607: il fatto
sperar alcun auxilio / mi pro- cumbo nel toro, e sento un flumine / nascermi
di uranio e torio, che cristalizza nel sistema tetragonale. = comp. da
gummite; cfr. ingl. thorogummite (nel 1889); voce registr. dal
. = dal fr. toron (nel 1690), deriv. dal lai torus
utilità delle vie ferrate e dei canali, nel trasporto delle merci pesanti.
li occhi suso a questecose, tenendoli fissi nel fango de la vostra stoltezza! passavanti,
quanto colui che non sa essere consequente nemmeno nel perseguire la sua utilità. vittorini
per il piacere di superare difficili bugne nel tronco e inforcature. -econ.
modello dell'ingl. utilitarian, coniato nel 1781 dal filosofo e giurista j. bentham
criterio unico dell'azione: già presente nel pensiero filosofico greco, ebbe la sua definitiva
, sul modello del fr. utilitarisme (nel 1842) e dell'ingl. utilitarianism
anche sul modello del fr. utiliser (nel 1792). utilizzato (pari
delle diatribe, la salute è forse nel lavoro inutile e inosservato: lo stile
uti possidetis, sm. invar. nel diritto romano, interdetto proposto dal pretore
utilizzare-, cfr. fr. utilisation (nel 1798). utilizzo, sm
: la isola degli utopii, larghissima, nel suo mezzo si stende dugentomila passi e
iii-22-274: il salvemini... nutriva nel fondo dell'anima idealità mazziniane di equità
, in odio al presente, confida nel futuro. 3. agg.
, sul modello del fr. utopiste (nel 1826). utopisticaménte, avv
relig. setta ussita boema, sorta nel xv secolo, che rivendicava per i laici
. i. (che l'attesta nel 1949). utraquizzato (part
registr. dal dei (che l'attesta nel 1949). ùtria1, sf
vasco, 551: tra fratelli si succederà nel modo seguente. gli utrinque congiunti escluderanno
giovanetto, che sguizzò come una anguilla nel ricevere il colpo. = voce
alla rota, e com'è cacciato nel pozzo ciò che si trae in una
ut sic, locuz. avverb. nel linguaggio della filosofia scolastica, per indicare
riferisce alla setta anabattista, fondata nel xvi secolo da hu- ter (morto
xvi secolo da hu- ter (morto nel 1536), che praticava il comunismo assoluto
. riportando una osservazione che egli fece nel 1657 di certa uva quercina.
sole, da esso tosto si sottrasse, nel mezzo era diventato nero, sicché rassembrava
, alla nostra veduta si presenta, avrà nel suo nero mischiato qualche poco di dorè
il suo frutto, il quale si matura nel mese di settembre. sbarbaro, 1-62
uvula-, cfr. fr. uvulaire (nel 1735). uvulària, sf
che indico essere meglio uxorare il figliuolo nel regno, che fuori de quello et altamente
si usa, come aggettivo, quasi esclusivamente nel linguaggio ecclesiastico, in riferimento ai sacerdoti
'vestito indossato sopra il surcot', adattato nel lat. mediev. nelle forme ultia,
de'bottai. il corpo a gonfieza nel mezzo di una botte o simile. carena
'uzzo': il corpo o gonfiezza nel mezzo d'una botte e simile.
riforma ortografica proposta da gian giorgio trissino nel xvi sec., che si impose compiutamente
opere gramdischi che la donna porta incastrati nel labbro inferiore e in maticali o
venturo). carducci, iii-28-13: nel libro v occorrono più che 140 w
. civutà delle macchine, 36: nel 1942 il v2 fece il primo volo
una stretta valle. va, nel sistema di numerazione romana, segno grafico
capaccini un impiego vacabile a giugno, nel quale non sarà difficile di trasferire qualcuno dei
: c'era vacante il posto di retorica nel ginnasio qui del comune. bacchelli,
condizione della chiesa o di una diocesi nel periodo che intercorre fra la morte o la
i cardinali avessero tratto dal detto castello nel tempo di sedia vacante ducati ottantamila per le
scuola italiana prevede tre di tali periodi nel corso dell'anno: le vacanze natalizie o
l'impiego del seminario non toccupa che nel solo dopo pranzo, talché gli restano
espressione coniata dal deputato socialista léon blum nel 1927). migliorini [s.
... tutti uei beni che nel rassettare essi fiumi verranno incorporati nel sco
beni che nel rassettare essi fiumi verranno incorporati nel sco... come cose vacanti
d'ore vacanti / da'servizi opportuni nel permette, / sollazzare e godere, or
, avante 7 che si divalli giù nel basso letto / e a forlì di
. locuz. dare in vacante, colpire nel vuoto; non produrre alcun effetto.
vacanzia, che già non avessi segnata nel mio libro la persona a cui io
penna, 1-27: è bello lavorare / nel buio di una stanza / con la
nenni si salvò così, in silenzio, nel paese [cogne] in cui vacan-
vacanza. vacanzière, sm. nel linguaggio giornalistico, chi va in vacanza
vacato. carducci, ii-2-126: vaca nel liceo di firenze, per morte del prof
. g. villani, iv-4-5: nel detto berlinghien e alberto suo fi- liuolo
confidentti. guicciardini, 2-2-155: e se nel processo del tempo ne vacherà nessuno o
, 11-41: non cesso di rivolgere nel cuore mio li romori delle cose temporali
, non che vescovo ne fusse, ma nel converso molti s'adoperarono. de luca
el detto camarlingo. saraceni, i-105: nel dare vacazione o immunità dalla milizia
che troia, ella lo vuol tutto nel tondo, e vi fa suso scaramuccie stupende
e vi fa suso scaramuccie stupende, e nel cavarlo fuori lo lecca, lo palmeggia
l'espressione è usata in partic. nel linguaggio giornalistico con riferimento alle trattative in
, che le fa il foco, che nel correre giù lavavano la roccia, tal
mungerla'. -stare o sistemarsi nel ventre di vacca: condurre una vita
sei venuto con l'idea di sistemarti nel ventre di vacca della cosiddetta grande città,
= deriv. da vacca, nel sigmf. n. 2, col suff
tremava di febbre accanto al fuoco, nel casolare. de amicis, xi-279: a
anni a melense farneticazioni progressiste (sviluppando nel suo seno, insieme ai vecchi cardinali ignoranti
= dal lai mediev. vaccaricia (nel 1289), deriv. dal class,
per il signif. n. 1, nel sec. xvii. vaccarino,
mi consigliò, con gaia ironia, che nel comporre la mia seconda prosa di romanzi
stupida e fresca. veramente egli disse nel suo italiano giocoso: vaccarella.
riempiesi dell'ultim'acqua che si trova nel salire. einaudi,
vacca-, cfr. fr. vacherie (nel xii sec.) e sp. vaqueria
. vacchecta e bacchecta (a roma nel 1349 e 1363) e vacheta (a
1363) e vacheta (a ferrara nel 1476). vacchétta2 (vaccheta
, vaceta. = voce attestata nel lat. mediev. { vaceta),
in modo che i garretti si toccano nel camminare. tommaseo [s. v
infezione romantica spendeva tutto il suo tempo nel tradurre e frequentare i latini: tutto
che vi si abbandonano dovrebbero rileggere, nel 'wallensteins lager5 dello schiller, la predica del
vaccino2-, cfr. fr. vacciner (nel 1801). vaccinaro, sm.
trasmettono al prefetto l'elenco dei vaccinati nel proprio comune. la natura [24-viii-
papini, 27-1205: la tragedia, nel mio pensiero, era la vaccinazione contro
e. i. (che l'attesta nel 1932). vaccinifórme, agg
i. che l'attesta in audouin (nel 1831). vaccinista, sm
non si può comprare bestia vaccina se non nel mercato. documenti dett'amiatino tre-quattrocentesco,
in modo che i garretti si urtino nel camminare. = voce dotta, lat
, 1-iii-4539: 'vaccinoterapia': metodo terapeutico nel quale s'impiegano delle emulsioni di bacilli
vagillaménto), sm. movimento malfermo nel camminare, incapacità a reggersi in piedi,
era subito arrestato, offrendole il braccio nel vacillamento che l'altra non riusciva ancora a
. figur. indecisione, titubanza, esitazione nel prendere una decisione, nel compiere un'
, esitazione nel prendere una decisione, nel compiere un'azione, nell'ade- rire
un'azione, nell'ade- rire o nel professare una fede; irresolutezza, incostanza
per l'etade e vacillanti / vincer nel corso le veloci damme? fucini,
alla luce vacillante di una candela posata nel mezzo della tavola l'ingegner campieri e il
. figur. che è indeciso, irresoluto nel prendere una decisione (per lo più
.: incerto, incostante nella fede o nel comportamento virtuoso. - anche sostant.
di loro connesse. muratori, 8-ii-172: nel sì fattamente legarsi alle opinioni di un
disus. incertezza, indecisione, irresolutezza nel decidere, nell'agire e, in partic
voglia e non voglia, / il treno nel partir vacilla: / quel suono ci
farneticare, sra la mente nel contemplarti mi vacillava. barilli, 9-136:
tutta la giornata, finché ci fu luce nel cielo e furore nei cuori.
vacillava, con chi si tirava indietro nel momento del pericolo, il partito era
esitante neltaderire a una fede o incostante nel professarla, nel seguire delle indicazioni morali
a una fede o incostante nel professarla, nel seguire delle indicazioni morali o nel tenere
, nel seguire delle indicazioni morali o nel tenere un comportamento virtuoso.
voce dotta, lat. vacillare (usuale nel lessico di cicerone e passo).
, 2-8: questo ser mazzeo, venendo nel tempo della non attestata precedentemente),
. figur. incertezza, titubanza, esitazione nel prendere una decisione o nel compiere un'
, esitazione nel prendere una decisione o nel compiere un'azione; tentennamento, irresolutezza
vi entrò per la sua vacillazione. perseverate nel ben fare, se volete avere le
vacuare. vacùf, sm. nel diritto musulmano, usufrutto su immobili costituito
e. i. (che l'attesta nel 1937); per il signif. n
. = dal fr. vacuisme (nel 1771), deriv. da vacuiste (
che l'attesta in francesco celotti (nel sec. xviii). vacuità
un brivido per ogni vago alito indistinto nel silenzio arcano che riempiva la sterminata vacuità
campanili. d'annunzio, vi-145: entrò nel platano vacuo ('la sola corteccia')
è vacuo e le stelle si muovono nel vacuo. 14. mus. ant
manganelli, 3-107: ci troviamo noi nel deserto del dopopunto, nello spazio nudo,
che il gran vacuo del vocabolario è nel linguaggio scientifico. 21. mus
compiuto (un'azione); finire nel nulla (un proposito). sanudo
che determina la comparsa di vacuoli nel citoplasma di una cellula (un agente
regressiva delle cellule con formazione di vacuoli nel citoplasma o nel nucleo. -sistema vacuolare-
con formazione di vacuoli nel citoplasma o nel nucleo. -sistema vacuolare-, vacuoma.
, cfr. anche fr. vacuolaire (nel 1877). vacuolizzante (pari
sf. biol. formazione di vacuoli nel protoplasma cellulare, come evento normale o come
e. i. (che l'attesta nel 1906). vacùolo, sm.
1906). vacùolo, sm. nel linguaggio scient. e tecn., ciascuna
2. biol. piccola cavità nel citoplasma delle cellule, contenente in genere
. scient vacuolus (in m. greenvood nel 1894), deriv. dal class
fr. e ingl. vacuole (rispettivamente nel 1842 e nel 1853).
ingl. vacuole (rispettivamente nel 1842 e nel 1853). vacuolóso, agg
lat. scient. vacuoma (in guillermond nel 1934), deriv. da vacuolus
e. i. (che l'attesta nel 1950). vacuòstato [u +
il duca di sassogna / s'ostinerà nel fiero suo proposto, / e se ne
da giornali e trascrivendo periodi da riviste nel suo grosso vademecum di conferenziere. fanzini
satana, parole con cui gesù respinge nel deserto il diavolo tentatore).
sanudo, xxxiv-175: è necessario questo ordine nel levar de le vadie de repromesse e
vadimònio, sm. dir. rom. nel diritto romano classico, promessa del convenuto
annunzio, ii-381: stava / immota nel vado la dipinta / carena e il simulacro
capo dei galli senoni e conquistatore di roma nel sec. iv, in risposta ai
conserva nell'abr. vafre, vafrone e nel ca- labr. mafruni 'uomo astuto'
in realtà insufficiente per la sussistenza (e nel diritto italiano attuale tale modo di vita
meta precisa. verga, iv-235: nel largo viale, la città arriva ancora col
. = dal fr. vagabondage (nel 1767), deriv. da vagabond (
che erano stati vagabondi prima d'entrare nel lazzaretto, vagabondavano quivi come potevano;
ii-329: li figliuoli vostri andranno vagabundando nel diserto quaranta anni. tecchi, 14-127:
subito interrompesti il mio vagabondare a tentoni nel passato. = denom. da vagabondo
, ove l'istruzione si è diffusa nel popolo, la vagabondità ha cessato.
isconto della vita vagabonda, che fo nel resto dell'anno. nievo, 295:
graf 5-340: tosto il vento vagabondo / nel lontan vanisce. -che descrive
mal umore, come se lo avessero offeso nel sentimento più sacro. papini, v-290
albero vagamente fiorito. misasi, 6-i-172: nel verde della campagna velata di roseo,
. corrente vagante, corrente elettrica presente nel terreno a causa della dispersione di linee elettriche
giungesse nella seconda quindicina di questo mese nel quale io saro va- gatore delle alpi
in luoghi diversi; l'errare ramingo nel mondo. s. gregorio magno
, 2-525: e da notare che virgilio nel iii libro dell'eneide, inducendo enea
necessità griderò: « dio, intendi nel mio aiuto ». detti di fra silvestro
avrebber finito per cavarsela, travide, nel vagellamento, col proverbio che dice gli
il saper positivo, è sembrato che rifuggirsi nel sentimento a proposito anche di religione cuopra
febbre. nieri, 307: vagellava nel letto con un febbrone che la tramutava.
volgar., i-249: missero lo veneno nel vagello del vetro nel qual era lo
missero lo veneno nel vagello del vetro nel qual era lo vino che doveva bere benedetto
prove di tuffar seta di vari colori nel vaggèllo, dove si vedde la seta
. quasi la metà n'è incassata nel terreno; l'altra metà rimane esposta nel
nel terreno; l'altra metà rimane esposta nel fornello, dove si suol riscaldare con
sola carbonella accesa, che si depone nel piano di esso fornello. -acer
iii-457: odio il torrido lequame dell'incinta nel giacimento e l'ansito del vagente.
del cupido e del pater nostro d'ambracane nel capo. tapini, 27-653: nessuno
ambizione della madre, invece, era riposta nel vagheggiamento di un matrimonio...
, / per darli ayta, pietà nel cor scende, / et anche luy trovò
ed erbosa avea la fronte, / vide nel mezzo d'un angusto piano / duo
nullo amadore prende compiuta gioia, ma nel suo aspetto contentan la loro vaghezza.
6-2: marchese aldobrandino da esti, nel tempo che ebbe la signoria di ferrara
, i quali sogliono gli indiani mettersi nel capo come penacchi per vaghezza.
le vaghezze e le dulcedini, profuse nel 'pastor fido', che, cullando l'anima
miracolo, che giotto avesse tanta vaghezza nel dipignere, considerando massimamente che egli imparò
: vari nomi sortirono gli accennati ornamenti nel canto figurato, espressi da taluno coi termini
dante, par., 1-21: entra nel petto mio, e spira tue / sì
donna di circa 30 anni una delle quali nel suo solito sito naturale, et un
dotta, lat. scient. vaginèlla (nel 1802), deriv. (con diverso
. i. (che l'attesta nel 1831). vaginismo, sm.
con poveri panni, vagìo e pianse nel presepio. marino, xiii-65: ecco vagisce
espressiva; cfr. fr. vagir (nel sec. xvi).
. calandra, 3-57: abbiamo tutti nel passato cotesti amori di fanciullo, vagiti
. -anche: valido, esperto eccellente nel suo mestiere, nella sua arte;
tempio con gran proweden- za; / nel mezzo una colonna di gran vaglia. boccaccio
possibili assicurazioni, ma non scade che nel venturo novembre, e nella romagna né
prestatemi, e delle quali ora nel nmborsarvene, vi ringrazio cordialmente.
, che agitare e scuotere il grano nel vaglio. verga, 8-19: la baronessa
grano. bacchetti, 19-75: cantavano, nel vasto magazzino, in maggior numero donne
. dura cosa / a saperla e vagliarla nel cuore. piovene, 16: penso
punto di terra. redi, 16-iv-266: nel fondo di un vaso di rame ho
, /... / lo presero nel branco, e buona notte.
. uno vagliatore a linari in vaidensa nel contado di firenze, il quale aveva nome
separarli secondo le dimensioni (e, nel caso di grano o granaglie, per
e le pietre e 'l grano rimangono nel vaglio. alamanni, 5-2-20: né
acqua col vaglio, ritenere l'acqua nel vaglio-, fare cosa inutile, sprecare
vano il credere potersi ritenere l'acqua nel vaglio; mi risolsi scriver al principe,
mangiato la biada, trae dei calci nel vaglio, solamente perché in certa sua stampa
di s. alessandro. -pisciare nel vaglio: fare cosa sciocca e inutile.
cheti, e al proposto parve aver pisciato nel vaglio, tanto che quasi per vergogna
piccino; e gli parve aver pisciato nel vaglio. buonarroti il giovane, 9-188:
in sen la serpe: / quel che nel vaglio piscia. -tenere come il
esasperavano la sua tristezza, gli suscitavano nel cuore un timor vago, non so che
saranno i vostri figliuoli vaghi e profughi nel deserto, e porteranno i vostri peccati,
vere conclusioni. -che ha moto nel cielo (un astro); che non
una relazione sessuale); non consolidato nel matrimonio. - in partic. nell'
le leggi a'mariti / e 'ntagliaro nel rovere le leggi. a. cocchi,
travaglio maggiore forse di quel che provai nel drizzare la mente vaga alle filosofiche meditazioni
; versato in un'attività, assiduo nel praticarla; che è cultore, ammiratore
vaga verghetta, che già fusti avolta / nel candido e bel dito de costei,
delle figure; e quanto più è vago nel colorare, tanto più rende l'istona
: il vago loggiato attorno al cortile nel cui mezzo è la vasca con la statua
. poliziano, st., 1-8: nel vago tempo di sua verde etate, /
, 11-423: la forma qui dèe ondeggiare nel vago dell'infinito e del misterioso,
simile all'onda melodiosa che ti sveglia nel core ineffabili moti. soffici, v-2-49:
, v-2-49: un prolisso elo- cubrare nel vago e nel vuoto. sinisgalli, 6-252
un prolisso elo- cubrare nel vago e nel vuoto. sinisgalli, 6-252: una pittura
mica sempre possibile restar lì con le vecchie nel carrozzone a fare un cazzo, e
insieme accolto / fa vener albergar nel suo bel volto. ciro di pers
adorno. 20. locuz. -dare nel vago: rimanere sulle generali, non
scorso filato si confondono e danno nel vago. -lasciare nel vago:
e danno nel vago. -lasciare nel vago: non indicare, non individuare
lasciate con tutti quei che chiedono le cose nel vago. piovene, 15-109: per
fronte al mondo la data del matrimonio nel vago. -rimanere nel vago:
matrimonio nel vago. -rimanere nel vago: non essere precisamente definito.
del superuomo] rimaneva nell'indeterminato e nel vago, non sapendosi veramente che cosa
veramente che cosa fosse venuto a fare nel mondo, e tra gli uomini,
aparea di tal brigata onesta / e nel moto e negli ochi tarda e grave,
sensi: aureola che poi da rossa nel nero si rischiara, si colora d'un
all'uscio. 2. trascorrere nel cielo (le nuvole). de
popolo incerto, al popolo che vagola nel buio, le designazioni politiche, non
ungaretti, xi-179: ci hanno chiusi nel vagone della funicolare e incominciamo a salire
t t, che trascorre nel cielo (le nuvole).
volgar., 5-28: colgonsi le giuggiole nel tempo della vendemmia quando dimostrano rossezza o
le olive, alcuni tipi di susine) nel momento in cui sono prossimi a maturazione
gonfaloni erano queste:... nel sesto di porte san piero...
, v-9. malba è umida e freda nel primo grado, zova ala formica e
parti dell'etiopia, come pure anco nel brasile, e nell'indie peruana, e
una fissità continua, spasimosa e spaventevole, nel pallore del volto emaciato e pur gonfio
. e. i. l'attesta (nel signif. n. 1) per la
1) per la prima volta nel 1929, senza specificarne la fonte.
con suff. dimin., che nel vi sec. diventa sostant nella forma femm
, 6-285: gli feci la solita incisioncella nel braccio, alla quale applicò le filacce
, cfr. anche fr. varioleux (nel 1771). vairóne (varióne,
montagna, le cui acque si gettano nel desso, e sono fecondissime di pesce chiamato
dal fr. vairon, véron (nel 1576), che è da un lat
le altre parole del ragazzo si perdettero nel rombo che piombava. una valanga di rombi
costante crescita. -uscita a valanga: nel calcio, uscita precipitosa e irruente del
= dal fr. avalanche (nel 1500), che conosce le var.
, che conosce le var. avalange (nel 1835), valange (nel 1762)
avalange (nel 1835), valange (nel 1762) lavange (nel sec. xvii
, valange (nel 1762) lavange (nel sec. xvii), lavartene (
sec. xvii), lavartene (nel sec. xvi), corrispondenti al savoiardo
., che l'attesta a venezia (nel 1279) e a forlì (nel
nel 1279) e a forlì (nel 1259). valcatóre, sm.
, che l'attesta a forlì (nel 1359). valcheraro, sm
femminile inviata dal dio odino per accompagnare nel cialhalla gli eroi morti in battaglia.
nibelungo', rappresentata per la prima volta nel 1870. savinio, 12-125: in
religioso che ne trasse ispirazione e che nel 1582 aderì alla riforma calvinista organizzandosi in
relig. movimento di rinnovamento religioso sorto nel xii sec. in reazione alla corruzione
di piemonte per le loro liti, impetrarono nel 1792 di esser posti nella giurisdizione del
, e fa'che sempre mai / nel tuo cor sia stabilita. parini, 1-xxiii-
, ha dato ottime prove di fermezza nel dovere, ha una madre vedova e un
di mindanao vivono uomini pelosi, valenti nel combattere e nell'impiego dell'arco.
e coraggio, che ne dà prova nel compimento di un'impresa, in partic.
dalla nobiltà fu innalzato al regno, nel quale valentemente e saviamente si mantenne. leopardi
giordani, ix-79: aerane si crede vivuto nel secolo vii, quando i monaci si
dimostrò la sua valentia nell'intessere trecce, nel rigirarle e fissarle sul capo con gli
nuovo padrone alcun saggio della lor valentia nel mestiere dell'armi. nievo, 613:
. ha fatto oggi di belle valentie nel campo! m. adriani, iv-236:
vanti, e teneva troppo del soldato nel millantare le sue valentìe, e davasi in
costituito da sesquiossido di antimonio, cristallizza nel sistema rombico ed è dimorfo con la
con la senarmontite. rinvenuto in francia, nel delfi- nato, è utilizzato nell'estrazione
= dal nome dell'alchimista basilio valentino (nel sec. xv). valentino1,
tipico della città francese di valence, situata nel dipartimento della dróme. d'
che furono da me introdotti a ragionar nel precedente mio libro eran di pari singolarmente
moneta di poca valenza / non abia corso nel terreno stallo. -somma di denaro
, come acqua, ammoniaca ecc., nel momento in cui si legano ad un
xix sec. e, rispettivamente, nel 1884). valènza2, sf
gran temenza incominzai / non credendo caper nel vostro regno, / ch'io già
: ora vedrai quello, che io vaglio nel polito e vezzoso scrivere. guicciardini,
. davanzati, ii-298: chi più valeva nel dire era di più magistrati, poteva
nulla. metastasio, 1-ii-363: giudica tu nel canto /. qual più vaglia di
si lascia andare col capo in giù nel canale per salvarsi nuotando. d'annunzio,
aver parlato, / quando tu nel bel guarda e nel bel riso / mille
/ quando tu nel bel guarda e nel bel riso / mille cose più grandi
ii-880: plu- ton tant'ostinato sta nel male, / che de l'error pentirsi
giustiniani, lxxx-3-1071: egli è introdotto nel consiglio secreto più per onore che per il
tu tórrai uno dente massellare e bagnarlo nel bere o nel mangiare, tutti che berranno
dente massellare e bagnarlo nel bere o nel mangiare, tutti che berranno di
principe degli scribi loro primo presidente / riceve nel cortile della casa gli scribi ospiti /
venuti da occidente. 2. nel linguaggio cristiano, la salvezza eterna.
2-30 (ii-12): l'abito fatto nel male ora è più potente a ritenerlo
male ora è più potente a ritenerlo nel peccato, che non sono valevoli l'essortazioni
corte, le cui larve si sviluppano nel legno in decomposizione. =
forese travestito: non ficcherete il punteruolo nel sacco del capitano nemo che valica per la
pe'quasi si dimostrava / paffezion che giaceva nel petto / e dopo quei rinnovava il
innanzi qui solamente dirò che dante disse nel canto 16 del paradiso 'e sostener lo puzzo
poter passare su qualche torrente o fiumicello. nel mugello, panchetta. in firenze,
io passi sopra l'abisso e non affoghi nel vuoto? 3. venat.
quanto interessato dal frequente passaggio di uccelli nel corso delle migrazioni o della selvaggina da
ladre di pecore; se c'entrano nel prato, non si levan più. tommaseo
migliori cittadini di firenze, e come giugnevano nel palagio, a uno a uno gli
un segretario attivo che potesse validamente aiutarmi nel disbrigo degli affari inerenti alla commissione stessa
4-ii-256: cinquanta turchi... pittando nel medesimo tempo molte granate dentro le pallizate
, 6-xiv-138: forse nulla induce a validare nel romano l'inesplicabile fame di grandi cose
per tramite del fr. valider (nel 1411). validato (part.
misurazione. -in partic.: nel linguaggio informatico, controllo della validità e
servo, oggidì quasi mai sono sentite nel foro. g. m. casaregi,
. -per estens.: periodo di tempo nel quale è valido un documento, un
ii-143: il limite della validità poi è nel significato di esercizio e di ingannevole notazione
ostinata resistenza. parini, 391: perché nel mar di procellosa vita / men dubbia
all'uom, valido schermo addita / nel sano maritai giogo soave. leopardi,
città della galilea. sanudo, 148: nel mezo è una roca validissima, dieta
tasca m'hanno voluto vedere e cercare nel seno. bandello, i-27 (i-347)
sacco, molto più lungo che largo, nel quale riavvolgono le biancherie, le vestimenta
oriente: servizio postale e passeggeri istituito nel 1835, che collegava la gran bretagna
di trasporto marittimo, nella manica e nel mediterraneo, e ferroviario in quello terrestre.
ch'egli non s'ha a porre nel numero di quei grassi e stolti, i
= etimo incerto: la voce, attestata nel lat. mediev. nella forma valisia
tributo annuale imposto, a partire dal 1683 nel regno di napoli e in seguito diffusosi
ai cittadini o ai sudditi non risiedenti nel territorio dello stato o ai forestieri che
; lo stato di neutralità le lascerà sussistere nel loro pieno vigore. = nome
cavo alto per simile quello da levante e nel mezo mostra una vallata. boiardo,
profondità del burrone, o mi recavo nel folto dei boschi che si protendevano verso il
la vedo vallato di volumi come faust nel suo studio. 3. medie
i-45: l'anima,... nel solo dio à posta la sua fiducia
che la costeggiano da ogni parte; lasciandole nel mezzo una pianura di larghezza forse d'
par., 16-66: sarieno i cerchi nel piovier d'acone, / e forse
. storie pistoiesi, 130: cavalcò nel valdarno di sotto. bandello, 2-21 (
di gran monte avallare, / e nel valle affondare, / sentina a tutto male
, avrà luogo il giudizio universale; nel passo si parla di una valle del
-phaf), re di giudea vissuto nel sec. ix a. c.
la valle de iosafat e fuorsi per averne nel dì del iudicio più vero testimonio.
avere a rincontrare più in terra, ma nel mondo di là. 4.
. 13. maggior valle: nel linguaggio dantesco, il mare meaiterraneo.
miglia in alto, cerchiato tutto. nel quale luogo vi sono dodici vailette intorno.
. vallèra, sf. stor. nel ducato di parma, dipartimento amministrativo del
vallo1. vallerano, agg. nel canton ticino, valligiano. - anche
. lat. mediev. valaranus (nel 1327). vallesano1 (ant
, 6-129: anche a nord, anche nel vallese,... i vallesani
della fiat, alla cui riorganizzazione cooperò nel primo e nel secondo dopoguerra.
alla cui riorganizzazione cooperò nel primo e nel secondo dopoguerra. g.
7: quando il feretro, avvolto nel tricolore, sostenuto dai valletti del senato e
cfr. lat. mediev. vallivus (nel 1333). vallo1, sm
gran cavallo, / le genti sparse raccogliea nel vallo. alfieri, iii- 2-259:
/ che prò? se t duce mio nel vallo chiuso / de'suoi ch'egli
. abbracciavacca, xxix-36: chi sta nel monte reo vada 'n nel vallo,
: chi sta nel monte reo vada 'n nel vallo, / tanto che trovi loco
trovi loco meno reo, / e chi nel vallo simel poggi a monte. boccaccio
, iii-20-133: ordinò a'suoi si accogliessero nel vallone di rovito... i
discendere / fino al vallo estremo, / nel buio, perso il ricordo del mattino
. che appartiene alla congregazione benedettina fondata nel sec. xi da san giovanni gualberto.
ornato / d'erbe e di fior, nel qual, cantando, addita, /
le cascatelle, / precipita la scena nel vallone di niel. d'annunzio, iii-1-852
nei mari tropicali e subtropicali, presenti nel mediterraneo con tre specie che vivono a
e. i., che l'attesta nel sec. xx. valoniàcee, sf
sparge e diffonde del suo bel valore / nel cor che ad amar quello in tutto
/ sovviemmi dirvi (anzi l'avea nel core) / d'una a cui patria
in quel tempo un tantino in ribasso nel valore fisico. -capacità di un organo
., 5-3: s'io ti fiammeggio nel caldo d'amore / di là dal
, col tuo gran valore, / nel far beato altrui fai ricco amore. s
quali a voi note invio, sì che nel core, /... / nova
una certa quantità di altri beni (e nel linguaggio si distingue tra un valore d'
d'una cosa e quello d'un'altra nel concetto d'un uomo'. leopardi,
una cifra iscritta sulla stessa (e nel linguaggio dell'econ. è definita più precisamente
essere 'eminente'. gramsci, 1-185: nel sistema logico si introduce l'elemento passionale
del 'comeché'posto in vece del 'come': nel qual valore, se non siamo ingannati
azione assume nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi degli eventi. metastasio, 1-iv-696
un verbo a seconda che sia vista nel suo cominciare o perdurare, o in
pregiudizio? può essere tante cose; nel nostro caso [di nazisti] vuol dire
24. plur., nel linguaggio della critica d'arte: gli elementi
arte fiorentina in piero della francesca e nel signorelli. -valori tattili-, il
azioni meritevoli, in gesti insigni, nel lodevole esercizio di attività o di cariche
valor, di leggiadria, / ma alessandro nel sen desio nutrendo / di terminar quella
. 2. che è abile nel mettere una persona nelle condizioni di esprimere
, doti, ecc., o nel fame risaltare i pregi e i meriti.
. pucci, cent., 47-27: nel detto tempo certi de'donati / giovani
. e. cecchi, 9-93: nel gruppo sparuto ma valoroso che iniziò il
ascoli, 1390: grandezza d'animo è nel conseguire / le valorose cose dello mondo
che vogliono, e lasciano lo valsente nel luogo medesimo in questa mercanzia. giovanni dalle
3. stor. tassa straordinaria, istituita nel 1432 a firenze, sulla proprietà e
regione del trentino percorsa dal fiume brenta nel tratto superiore del suo corso. - anche
prodotto. visconti venosta, 15: nel leggere poi qualche libro di storia patria
ventura, / no poner cura - nel tosto voltare, / cum'più pò stare
, 1-43: 1 sabini portavano nel braccio manco anella d'oro e pietre preziose
perdono d'un colpo le posizioni mantenute nel corso dell'estate. -valuta di
essolei e credo l'abbia presa in uggia nel puzzo dell'eresia. -valuta libera-
4. -valuta fregiata: quella favorita nel cambio perché di paesi con valuta forte
. manzoni, iv-46: per valutare nel nostro caso particolare il grado di clemenza
furcifer, proscimmia notturna e arboricola diffusa nel critico, di valore;
non come -ciascuna delle due parti, unite nel dorso, in cui il reale oggetto
valve del libro aperto come un'ostrica nel guscio. anche sostant. beltramelli
(lo salvatica,... nel grano grosso. sguardo).
a'cancellieri, 39: fu determinato che nel contastanza ove ogni lieve /
fatto meccanico è concepito delle valve nel frustolo delle diatomee. come mero
criteri di valvassino, sm. stor. nel sistema politico e sociale valutazione puerili e
altro: conservati insieme 3. nel linguaggio scolastico, attribuzione di un voto
re), sm. stor. nel sistema politico e sociale feudale, vasd'annunzio
, venuti con gli ottoni a impiantarsi nel breve territorio che sta fra lucca e la
. i. (che l'attesta nel 1932). vàlvola (ant
a modo suo. castri, iv-156: nel fondo convesso di questa [secchia]
convesso di questa [secchia] e nel mezzo vi sia una valvula, la quale
assai più angusta nell'origine, che nel progresso e col privare la vela di
); cfr. fr. valvule (nel sec. xvi). valvolame,
a ciascuno mostrava il suo carnet, nel quale a ogni polka, mazurka e valzer
, di opinioni. -in partic. nel linguaggio politico, improvviso mutamento di indirizzo
. = dal ted. valzer (nel 1781; e walzende tanse 'danze strisciate'
1781; e walzende tanse 'danze strisciate'nel 1760), deriv. da walzer 'strisciare'
). savinio, 20-75: con nel portamento quel che di rigido e di
(e tale tipo ebbe particolare risalto nel cinema muto americano ed europeo degli anni
vamp. = voce anglo-amene, (nel 1911), abbrev. di vampire (
panni che aveva, allora li gittò nel fuoco e sopra di quelli passò l'accesa
la notte quali elastiche automobili / vagano nel profondo, e con i fari /
-foro di vampa: quello presente nel fondo del bossolo. -anche: nei
la voce che cotanto amava; / nel core e nella faccia viene un foco
i-285: l'immagin bella, che nel core stampa / la bianca mano,
ardente. segneri, iii-1-203: accesa nel cuore dell'infelice una vampa intollerabile di
paro degli antichi maestri, e di levare nel mondo una più gran vampa di ammirazione
è un ragazzo naturale. lo abbiamo visto nel suo comportamento con elisa. egli aveva
ardente flama vampa, possa / che nel desio sento sopercla angossa, / per che
un allegro fuoco. graf 5-664: alto nel ciel quieto / vampa il vesuvio e
per raccogliere un grosso sasso che lanciò nel cumulo degli altri. 4
. betocchi, 6-11: vampano, nel corridoio, voci / rare, quasi
, davano indizio del bollore che ferveva nel sottosuolo. 5. successo, scalpore
biondissime e vivaci. pascoli, 1194: nel focolare arse più chiaro il fuoco,
/ e quando le spighe mature vampeggeranno nel solleone / le mieterò io stessa con la
la santa e sesta stella / spiri nel vostro cor e sacri ardori, / e
. de roberto, 8-293: ma se nel verga c'era un siciliano intento a
sua terra, c'era anche un italiano nel quale il concetto dell'unità della patria
'lezioni accademiche', che stamparonsi in firenze nel 1746. denota questa un'opinione insorta in
. = dal fr. vampirisme (nel 1746), deriv. da vampire (
montale, 1-131: nulla di te nel vacillar dell'ore / bige o squarciate
ii-275: un sottil vampo di rossor nel viso / corse all'eroe.
, 4-5- 27: tosto uscì fuora nel campo / un forte cavallier menando vampo
credetti: / tu se'venuto a mieter nel mio campo, / e 'n sul
di piombo contenente cloro, che cristallizza nel sistema esagonale e da cui si estrae
di cui, fino a quel tempo, nel mondo delle vernici non si era mai
mezzo secolo queste belle vanaglorie taceranno dimenticate nel mio sepolcro. nievo, 70: anima
per morte, acciò che elli si vanagloriò nel grande novero. corona de'monaci,
lorenzo ae'medici, i-50: promettemmo nel proemio, quando venissimo alla esposizione de
marinella, 248: omero dell'odissea nel libro nono, mostra che ulisse era
comandamenti). citolini, 299: nel decalogo saranno le due tavole, i dieci
. g. bassani, 5-107: nel diffuso disagio che seguiva ad ogni sua
princìpi monarchici ed ecclesiastici. -anche, nel linguaggio giornalistico: città, regione,
nome del dipartimento della francia occidentale che nel 1793, durante la rivoluzione francese, insorse
. dante, inf, 18-5: nel dritto mezzo del campo maligno / vaneggia
largo e profondo. guiniforto, 416: nel dritto mezzo del campo maligno, nel
nel dritto mezzo del campo maligno, nel mezzo di quel luogo vaneggia, vacuo
e profondo. marino, 11-26: nel dritto mezzo vaneggiava un piano / cinto di
/ vaneggiando fra 'rami, / nel susurro felice, /... anch'
e non so ch'e, sì nel veder vaneggio ». 8.
che vaneggi? a che stai neghittosa nel sen tra le mie furie / a dar
e. i. (che i'attesta nel 1511-1512 nell'opera di l. g
. vanel e vanella 'pavoncella'a parma nel 1316. vanènte (part.
, iii-1-333: trapassati oltre, entrammo nel campo acherusio, e quivi trovammo i semidei
colori. soffici, iii-553: entrambi seduti nel salotto sullo stesso divano, gli occhi
veggio esser vanezza / tutto ciò ch'è nel mondo. leopardi, 348:
, 348: e cura inquieta mi sentii nel petto / che area dolce, ma
col piede per far penetrare la lama nel terreno. giacomino da verona,
suoi fagioli. d'annunzio, v-1-781: nel muro grigio viveva l'eco della lamentazione
guasta. largioni tozzetti, 12-4-300: nel mezzo dell'inverno... si pongono
le fave. -sulla vanga: nel terreno appena vangato. giornale agrario toscano
sendo fatta accorta dalla necessità, pisciai nel manico della vanga. costo, 1-46:
vi manca però fra que'diletti / chi nel maro palustre, ove si giace,
: senza badare al cane, entrò nel campicello, posò in terra la scodella
strozzi, 1-168: -tu sei / nel giardin oggi entrato? -io non vi
movimenti con cui si pianta la vanga nel terreno per rivoltare le zolle. paganino
innanzi come sopra, poi riprendendo la puntata nel medesimo posto, chiamano 'a vanga sotto'
v.]: gli diede una vangata nel petto, e lo stese in terra
parti] che nella primavera semineremo, nel tempo d'autunno dobbiam cavare, acciocché
ii-404: i contadini stavano tutto il giorno nel campo, perché il tempo s'era
del vangelo. cavalca, 20-638: nel quale [monastero] aveva molti santissimi
degli autori dei quattro vangeli canonici contenuti nel nuovo testamento; evangelista.
sì con la calcina dei miei giuramenti nel credere di altrui che avereste detto « costei
, e che la chiesa ha inserito nel canone dei libri autenticamente ispirati da dio
del cristianesimo e non inclusi dalla hiesa nel canone dei libri ispirati. laude cortonesi
: magdalena decta stesti / dal castel nel qual nascesti: / marta per sorore avesti
: / marta per sorore avesti, / nel vangèlio asai lodata. fra giordano,
le vivande / che nodriro il batista nel diserto; / per ch'elli è glorioso
giov. cavalcanti, 5: si dice nel vangèlio: « chi si umilia fia
., iv-xvi-10: e però si legge nel vangèlio di santo matteo - quando dice
gesù cristo. -in partic.: nel linguaggio neotestamentano, l'annun
nobile quattro volte ripetuta dalla stessa crusca nel suo vocabolario. fogazzaro, 13-351: per
[garibaldi] si avventurò tra nel terreno. in mezzo alle file
terra; e, a questo scopo, nel sopraluogo successivo, mi munii a controcuore
di lama ripiega- bile nel manico, fornita in dotazione ai soldati di
col piede per far penetrare la lama nel terreno. soderini, ii-8:
(138): il console, stando nel suo campo, col mento in una
appoggiato sul manico della vanga mezza ficcata nel terreno, e con un piede sul vangile
e. i. (che l'attesta nel 1831, nell'opera di audouin)
me d'un cantico di pace / vaniente nel mite aér sereno. lecchi, 11-61
mai statica, ma non mai vanificantesi nel senso del fenomenismo, essa ha la
= dallo spagn. vainilla (passato nel linguaggio scient.), dimin.
frutto; cfr. fr. vanille (nel 1693). vanigliato, agg
degno silenzio e taci- turnitade che versano nel campo de la prudenza, continenza,
posizione o, anche, sparendo di colpo nel nulla (un oggetto, una persona
/ s'apre ogni volta e scivola nel viso. dannunzio, i-827: un molle
: il cordiale aroma dell'incenso vaniva nel gelo notturno della casa di dio. c
, dissiparsi, sfumare, venir meno nel pensiero, nell'immaginazione (un sogno,
, e poi vanisce lasciandoci della grazia nel cuore. rapini, iv-1142: ogni
la voce passa, vanisce, è nel solo potere / del mare umano, e
vanitate, / che innata han le femine nel core, / di fare altrui veder
vanità della vita, di elevarci a contemplazioni nel cui labirinto noi dobbiamo necessariamente perderci.
quelli che rimasero amici al piccolo libro nel trentennio e che divennero tali poi,
par persona. pascoli, 251: nel cuore sono due vanità nere / l'ombra
morta, particolarmente diffuso nella pittura olandese nel sec. xvii, caratterizzato dalla presenza
biblica vanitas vanitatum 'vanità delle vanità', contenuta nel libro delt'ecclesiaste'. vanito
popolo nettunio / dalla città vanita su nel vuoto / d'un plenilunio. bontempelli
prepotente / del misero soggiorno / gli fa nel cor ritorno. 5. che
merito, e al prò che avea fatto nel popolo. tarchetti, 6-ii- 323
. v. colonna, 1-12: nel mio bel sol la vostra aquila altera /
. anche milan. manino 'maia- letto'nel 1216), dal lat. tardo hocannivus
sentenza, che 'il rimedio vero sta nel riunire in una sola opinione tutte le
il semplice tenue, e sono andato nel gretto e nel vano. -ant
, e sono andato nel gretto e nel vano. -ant. sconclusionato,
o non viene o non può essere impiegato nel modo adeguato (un oggetto, uno
piacevoli penne eresitene; quelli domanda mangiare nel sonno, e mena la vana bocca ed
giovane da san severino... era nel secolo un giovane vanissimo e mondano,
i-534: lui era... vano nel vestire e io trasandato. -sostant
i diletti mondani, / messo sarai nel fuoco tenebroso / del giusto inferno,
gnolo o del migliore che si ritruovi nel paese, perché n'è del nuovo
quando il seme è tutto tuffato (nel vino), quello vano vien a galla
, e si cova in seno o nel letto. pavese, 3-115: vedi la
carta in guisa di breve, che nel calar giuso si raggirava in se stessa,
franto / dall'error lungo; e nel suo cuore è vano / ciò che gioì
. dante, lnf, 17-25: nel vano tutta sua coda guizzava, / torcendo
si sentì venir rimbombando dall'alto, nel vano immoto dell'aria, per l'ampio
4-ii-12: ella teneva li occhi smarriti nel vano, e nel vano la preghiera si
li occhi smarriti nel vano, e nel vano la preghiera si smarriva con un susurro
... buttando i corpi flosci nel vano, per non perder tempo.
fondo; / né saper, se nel pieno, oppur nel vano, / immobil
saper, se nel pieno, oppur nel vano, / immobil stia, si aggiri
infinito; l'una pone il moto nel vano, l'altra nel pieno.
pone il moto nel vano, l'altra nel pieno. 22. parte interna
, 4-109: il suo passo cadde nel silenzio del luogo corridoio in cui non
non s'accoglie mai sole, come nel vano delle campane immote. -cavità
, 2-126: una volte affamata, visti nel vano di una quercia certi pezzi di
... detto a quattr'occhi, nel vano d'una finestra, che il
e ridere, anche senza di lei, nel vano d'una finestra o sopra
filarete, i-1-409: vero è che nel mezzo di queste mura feci uno vano
uno vano d'uno braccio e mezzo, nel quale veniva a essere una scala d'
da piè, braccia 2: nel quale vano si metta le scale per potere
e, quivi, sola / lasciandomi nel mezzo, / ite con l'altre in
ogni sorte di ricche mercanzie; siccome nel vano della piazza tutto ciò che può desiderarsi
ne han morti migliaia, / e nel campo hanno fatto di gran vani.
vano-, v. invano. -perdersi nel vano: risultare inutile, non avere effetto
sforzi generosi fin qui miseramente perdersi tutti nel vano. -trovarsi in vano: ridursi
e. i. (che l'attesta nel 1831 in audouin). vantaggiare (
. morelli, 103: pochi paesi vedrai nel nostro contado che vantaggino questo di grandezza
tose. sopravanzare, lasciare indietro qualcuno nel cammino. ugurgieri, 22: quella
consolazione quando io il posso mettere bene nel vostro amore. 7. ottenere
, sul modello del fr. avantager (nel sec. xiii). vantaggiataménte
e del timore], che, nel riguardare i principi, l'uno sia
maggiori fiorentini; e per questo staremo sempre nel loro amore. 6.
e potenza. 8. sport. nel tennis, punto ottenuto da chi effettua
imprendibile. -regola del vantaggio: nel calcio, regola secondo la quale l'
. pagnini, i-52: si usavano nel conteggio fiorini di due differenti denominazioni e
esperto rimedia col pigliare il dovuto vantaggio nel mirare. 15. maggiore quantità di
bel gherardino, lxxxv-2-20: ra- guardandol nel visaggio, / sì [la reina]
. pucci, cent., 69-73: nel detto carlo re finì il retaggio / del
secondo la convenienza o l'esigenza, nel modo richiesto dalle circostanze (anche con
lettere a tutto ciò che vi ha nel mondo di buono o di bello..
era assai vantaggioso della persona, ma nel suo incedere, ne'suoi moti,
bellori, ii-48: dirò solo che nel colorire a fresco vi sono parti le
, sul modello del fr. avantageux (nel sec. xv).
, avevan splendide case e belle ville nel tusculo. d'annunzio, v-1-893:
: a tale eran le cose, quando nel 1861 (?) l'edificio sacro
dal secolo xvii vantava una iscrizione apposta nel coro. -annoverare con vanto un
opera. stigliani, 240: io nel mio 'mondo nuovo', immitai il solo
, abbandonando venezia, corsi a cercarla nel seno della romagna già libera. b.
non aveva niente da vedere con la fantasia nel senso filosofico, scientifico o tecnico della
per vantarmi, gli avevo salvato la vita nel fiume. -ant. dichiarare con
. con la particella pronom. ant. nel linguaggio cavalleresco, fare il vanto.
quale resta scornato da le brighe che piglia nel credersi pur essere ciò che gli ha
vantata pace? cacciar la spada, non nel fodero, ma su nelle viscere dei
qualità di quartier mastro delle truppe nazionali nel 1820. vantatóre (ani vantadóre
, sul modello del fr. vanterie (nel 1235). vantévole, agg
. p. cattaneo, 2-2: diodoro nel suo terzo libro aà il vanto al
toscani, 223: sospiro e pianto è nel vanto. = deverb. da vantare
guidotto com'è nella stampa antica, nel testo marciano, nella ristampa del masi
: questa potente invenzione si va propagando nel mediterraneo, e tende a renderlo un ameno
ni seppe trarre il carme superbamente indeterminato e nel carme introdurre insieme co * i vaporamenti
la terra dolce, la quale abbonda nel caldo dissolvente e nell'umido vaporante, spessamente
aurora / si spazia; e di e nel linguaggio comune, stato cui perviene l'acqua
ai poggi, o serchio. nel superbo mare suo elemento, le venne voglia
pietro ispano volgar., 2-11: nel principio non usare cose va- porative.
, ove sieno cotte rose e cannamellis nel volto coperto. = deriv.
, motore termico brevettato da james watt nel 1775. panzini, iii-296: la
. 8. materiale gassoso generato nel sottosuolo dalla combustione interna della terra,
li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino. cecco
di vapori. pascoli, 46: nel campo mezzo grigio, e mezzo nero /
. -vapori trionfanti: le anime tripudianti nel paradiso dantesco. dante, par
dolce e doloroso canto / l'organo scioglie nel silenzio, e denso / s'alza
legato il senno suo, ed è affogato nel suo celebro per molti vapori di vino
vapori di vino che li sono montati nel capo. campanella, 1067: chi
344: avendo mescolato non so che nel vino, il quale egli aveva con picciolo
del lago, ovvero delle fonti aggiugne nel luogo de'paludi, conviene che stia sotto
, sf. tess. operazione che consiste nel sottoporre filati e tessuti all'azione del
tommaseo. b. croce, ii-3-402: nel de sanctis quell'atteggiamento aveva una giustificazione
legno verde, quando arde l'uno capo nel fuoco e gieme dall'altro, e
scuola di furto o là, magari, nel circolo del braciere, per averne onore
. iv-145: 1 nobili stipularono nel 1139 di dare all'architetto l'annuo
(v. varo2), conservato nel sardo, provenz., catal.,
i. che l'attesta in oudin (nel sec. xvil). vara3,
ha fatto ingresso nella terminologia scient europea nel xix sec. seppure fosse già apparso una
seppure fosse già apparso una prima volta nel fr. ant varain (nel 1374)
volta nel fr. ant varain (nel 1374). varano2, v
dal lat mediev. varare (a venezia nel 1224 e genova nel 1243),
varare (a venezia nel 1224 e genova nel 1243), denom. dal class
l'armistizio: così si spiega che nel 'ig, le navi varate raggiunsero 7
delle persone, come il verbo 'uscire'nel presente indicativo; o se è me
mina, / che giace in costa e nel fondo soperchia ». bettini, 41
varca, / tanto ch'eo sto nel gardino dig folli, / eo mi sento
lucia, 522: i mali già consumati nel passato divenivano un soggetto di commemorazione e
: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso; io ch'era assai destro in
e co'mesi e co'dì cresce nel seno / il bel disio nutrito.
guado estremo, e prima / che nel gorgo leteo l'alma trabocchi, / lascia
varco, / e tengo ogni or nel mal la voglia ardente. parini, 696
guardi al varcato ticino, / tutti assorti nel novo destino, / certi in cor
, quei cittadini vì- niziani; che nel principio della guerra nella romagna contro
, 7-65: specialmente di notte, o nel buio artificiale d'un ambiente chiuso,
cadute dal muro. -fenditura provocata nel terreno dalla crescita di una pianta o
non s'apre ornai securo varco / nel mar mediterraneo a i saracini. assarino,
pentimento; / che rimarrà così tutto nel core. solaro della margarita, 311:
voce il pastor. meninni, i-487: nel vetro lusinghier l'aspetto antico, /
sua che sì risplendea / quale l'acqua nel sol vardando il fondo.
f. degli atti, 133: nel mese di febragio mcccccxv se abru- sciò
. = lai mediev. varea (nel sec. xiii), forse dal gr
2. stor. a trani, nel medioevo, risarcimento, indennizzo pubblico di
. lat. mediev. avarea (nel 1312 a ragusa), varea navigii (
1312 a ragusa), varea navigii (nel sec. xvi ad arbe) e
ad arbe) e anconetano varea (nel 1397). varèa2, sf
. = dal fr. varech (nel 1160) 'relitto gettato sulla spiaggia', che
varietà pregiata di razza bergamasca allevata nel territorio di varese. 2. sm
cambiamenti più o meno repentini e profondi nel corso del tempo, a causa di
-soggetto a modificarsi, a evolversi nel corso del tempo a seconda dell'ambito
anche è variabile l'altezza del mercurio nel barometro. einaudi, 3-22: non
naturalmente è variabile negli appetiti, profondo nel cuore, mutabile nei pensieri, incostante
di una o più grandezze che intervengono nel suo funzionamento (un dispositivo).
capacità o la possibilità di subire mutamenti nel corso del tempo o a seconda delle
soggetto al divenire e che può modificarsi nel corso del tempo o essere diverso in
si compongano: come ben dice tolomeo nel suo quadripartito, nel proemio. rosmini
ben dice tolomeo nel suo quadripartito, nel proemio. rosmini, 2-2-169: l'invariabilità
proprietà di una grandezza che può variare nel suo campo di definizione. -campo di
un documento. siri, vii-1487: nel concilio di trento per compiacere a filippo
quintilio varo, generale di augusto che nel 9 d. c. fu sconfitto dai
incontro a modifiche, alterazioni, trasformazioni nel corso del tempo. f.
al piano regolatore-, modificazione settoriale introdotta nel piano regolatore di un centro urbano,
, può assumere per la sua posizione nel contesto. 8. sport. nell'
la nuova tavola dell'altar maggiore ritrasse nel volto della vergine la giovane suora,
l. salviati, ii-ii-32: dico nel medesimo numero, perciocché da quel dell'
e produca pure egli e altri, e nel latino idioma e nel greco, intorno
altri, e nel latino idioma e nel greco, intorno a questo, esempli di
disidera di variare. tasso, 1-6-3: nel secol mutabile e leggiero / costanza è
, anche sentimentali, con persone diverse nel corso del tempo. casti, i-1-115
a trasformazioni; presentare un aspetto diverso nel corso del tempo o a seconda dei
che i grammatici hanno attribuiti al nome nel variarsi. -presentare rivolgimenti, evolversi
l'imagine che di voi mi stampò nel core la dolce mano de l'amicizia venti
, 326: in cotal guisa andarono nel friuli le cose dei viniziani variando. varano
sostant. tasso, 8-7-666: benché nel pian la terra avampi, / e tepidisca
/ io veggio: dunque, pur nel primo insisto. boccaccio, dee.
a paese. -discordare da altri nel resoconto di un fatto. degli oddi
matto... introdurre una novità nel nostro circolo... tanto da variare
variamente. giamboni, 4-233: nel corpo dell'uomo si conosce la lebbra,
variate penne [della oggetti imitati nel resto eccellentemente e variatissimamente. fagiana
fessi e partiti in cinque dita siste nel non ripetere più volte in un breve contesto
peri. variatissimo). che ha subito nel corso del tempo colore delicato. modifiche
cielo stelle alte e stelle basse, e nel corso del tempo (la sorte).
. dico dunque, che escluse quelle, nel costruir dore era tenuto giusto signore
: dèono elegger balie, che sieno temperate nel aspetti, di caratteristiche; che non
prodotto dalla lucida fantasia toscana, qui [nel 1-171: io stimo lei come
canzoniere abruzzese'] si faccia limaccioso, nel semplificarsi, e robusti e variati
in ombra pare non quello che è nel chiarore. lancellotti, 469: quando si
, 272: quale fosse la sua sorpresa nel sentire i rilievi che si facevano a
delle mutazioni che i fatti amministrativi producono nel valore attribuito al patrimonio. -mutamento
mine sta nel liberare i produttori, che lo desiderano,
un'equazione algebrica, cambiamento di segno nel passaggio da un coefficiente al successivo.
un vocabolo, sia nella fine, sia nel principio, sia nel corpo del vocabolo
nella fine, sia nel principio, sia nel corpo del vocabolo stesso. 19
riquadro di marmi variegati, incassato preziosamente nel fondo del portico. buzzati, 6-164
. boccaccio, viii-i- 10: nel tempo nel quale la dolcezza del cielo riveste
, viii-i- 10: nel tempo nel quale la dolcezza del cielo riveste de'suoi
di modificazione, ma non di essenza nel fondo dei pensieri. -discordia, dissidio
seguendo o non seguendo consonante, sempre nel numero del meno in tutti i casi
tutti i casi abbia luogo 'la'e nel più le'. trissino, i-26: certamente
vario che si possa immaginare. ha nel suo cuore la foresta umbra, con faggi
e stato socio / fido ed amico nel corso di vari / giorni e di varie
botta, 6-ii-475: travagliandosi le armi nel modo che siamo andati finora discorrendo con
/ e le variomacchiate esose membra / scorge nel vetro. = comp. da vario
e spinge le barche e i pattini nel mare o si tuffa o sguazza dove ci
fosfato biidrato di alluminio, che cristallizza nel sistema rombico. = dal toponimo lat
egli pensò i vari delle navi che scendono nel mare sollevando neh'attrite le fiamme;
dal lat. mediev. vairolus (nel 1173 a venezia), deriv. dal
varrone, in modo semplicistico e arbitrario, nel 'de lingua latina').
. i. (che l'attesta nel sec. xx). vas,
, quasi in lemica col vasari nel 1553. r. longhi, 1-i-1-314:
organizzò [eliogabalo] un bagno pubblico nel palazzo imperiale, e insieme decretò l'ingresso
di metallo smaltato, fissato o incassato nel pavimento, nel quale ci si immerge
, fissato o incassato nel pavimento, nel quale ci si immerge per lavarsi.
vasca. perciò sono mordenti vini e buoni nel verno. soderini, i-463: il
d'acqua, usato negli impianti nucleari, nel quale vengono immersi i residui del combustibile
a base di cloro, ed hanno, nel fondo, dei coltelli girevoli che continuano
nuoto una piscina una o più volte nel senso della lunghezza. -per estens.:
. m. medici, 189: nel nuoto, 'fare una vasca', espressione gergale
le acque di rifiuto nel quale, in fasi successive, avvengono
gas acidocarbonico. pratesi, 3-355: nel mezzo scaverebbe un gran vascone profondo,
inglese di cinquanta cannoni venne a navigare nel golfo di napoli. -in espressioni
. calandra, 1-100: si vedeva nel mezzo una vaschettina con pesci rossi e
pesci rossi e vivace spillo d'acqua nel centro. = dimin. di vasca
con le vicine e i bambini, nel tumulto della strada. = deriv.
nero comincia invece ove finisce il precedente, nel sistema capillare generale. d'annunzio,
e. cecchi, 8-195: sopratutto nel gruppo del 'giove e ganimede', il
6-283: 'liolà'è una farsa, ma nel senso migliore della parola, una farsa
tessuto che non ne conteneva, o aumento nel numero di quelli che esistevano prima.
e molto maggiore che non si richiede nel calice e nell'altre vasella ecclesiastiche.
del vino per la proprietade del vasello nel quale è messo, così l'anima muta
si affrettavano ad intingere la bella manina nel vasello dell'acqua santa. 2
e seminare questa parola incarnata di cristo nel campo dell'anima. -persona
. = dall'ingl. vaseline (nel 1874), comp. dal ted.
.. tenace ed avaro fece asportare nel torrione del carmine vari mobili preciosi e
diligenzie, e'si debbono tenere ciascuno in nel suo vasellino di vetro o di terra
a'ricchi; perciò che colui che mette nel vasello pieno, sparge. s.
: 'bisogna vedere che vaseria è nel giardino de'semplici'. jahier, 63
massiccia a spine poco distanziate, diffusa nel mediterraneo. = voce dotta, lat
e. i. (che l'attesta nel 1906 in bilancione). vasifórme,
sul modello dell'ingl. vasiform (nel 1935); è registr. dal
e. i. (che l'attesta nel xx sec.). vasìglie,
.. non abbia strappato un vasistas nel sipario. panzini, iv-730: 'vasistas':
cultura neolitica dell'europa nordoccidentale sviluppatasi nel iv e iii millennio a. c.
un sepolcro antico con vaso di rame nel cimitero della certosa, mi recai per le
. boccaccio, 9-82: aveva io nel vaso d'oro porto il veleno ad
alla base e colmato di terriccio, nel quale si coltivano piante e fiori.
nutrimento loro. foscolo, viii-131: nel commento scritto da esso alle proprie rime [
in par-persona di grande dottrina e sapienza (nel tic. con riferimento a
quattro, dove a tutte fiore e nel medesimo tempo si fanno le lezioni.
: 1 rami accidentali... nel principio della rotta che fanno col colmo
non faceva prima, mentre si muoveva nel gran vaso delle chiane. cattaneo,
fontana. boiardo, 1-11: fece nel cantone del tempio un vaso d'argento
argento capace di sei cento anfore, nel quale beveva il popolo di delfo nel
nel quale beveva il popolo di delfo nel giorno festevole a theofania. p. cattaneo
, 2-i-213: il sangue perfetto dall'uomo nel vaso naturale della donna disceso, il
7-18: vaso chiamano le veni che sono nel corpo, però che sono vasi ove
nei lor vasi conduttori e nella linfa e nel sangue a stabilire l'unità della persona
allarga nella parte superiore, come vedesi nel capitello corinzio. 14. bot
argani per tirarla o vararla, se nel servirsene, si rompessero, o si guastassero
destinate ad affliggere gli uomini, recato nel mondo dalla prima donna e aperta per malizia
della messa; tiene la patena avvolta nel velo in tempo del canone.
. alfieri, 1-120: io, nel rendere poi dopo ragione a me stesso
; cfr. ingl. vasoconstrictor (nel 1877). vasocostrizióne sf.
; cfr. ingl. vasodilator (nel 1881). vasodilatazióne, sf.
vassallàgio, vassallàio), sm. nel rapporto feudale, assoggettamento di un uomo
il proprio calibro e di intervenire così nel controllo della pressione arteriosa e di altre
del corpo, in par- tic. nel cervello. = comp. da
(e tale rapporto fu proprio, nel sec. xix, delle province cristiane
dichiara il modo che si debba osservare nel dare il vassallaggio e la obedienza a giesù
somiglia molto più che un napolitano quando è nel parlamento. 2. per simil.
oro,... e cinquemila nel valsente di tanti beni immobili. -con
o, anche, le granaglie scuotendole nel vassoio. tommaseo [s. v
o castagne dalla loro mondiglia, ugnandole nel vassoio. giuliani, i-293: le
di legno. 3. contenitore nel quale i manovali portano la calcina ai
è sicuramente applaudito e raccoglie soldi assai nel vassoino. bianciardi, 4-190: una squadra
piazzano sul vassoino di cartone, le involgono nel cellofan e poi richiudono con saldatore elettrico'
, dal lat mediev. vastasius (nel 1291 a venezia) e bastasius (nel
nel 1291 a venezia) e bastasius (nel 1214 a curzola), che è
che senza re, senza governo, immersa nel lusso e nelle ricchezze e divisa in
europa, non vi è maneggio, nel quale ella non s'interessi. =
, iii-957: l'anima tua vàgola nel vasto mondo, abbagliata, addolorata!
di corpi a pien'anima presi / nel silenzio vasto / che gli occhi non guardano
e picciol rio / adria o tirren nel vasto sen riceve, / così s'assorbe
l'arsenal, zercha se- menar canevi nel vasto di padoa e trevixo.
sotto di me a rimbalzi interrotti e fragoreggiando nel vasto, mi fu dimostrato che lo
terzo ciel lucida diva, / che nel bel monte d'erice in bel tempio /
d. bartoli [tommaseo]: perduto nel vaso d'una selva, nascoso nel
nel vaso d'una selva, nascoso nel cupo d'una caverna. ticano dal punto
la vaticana, sf.): costituita nel sec. xv da niccolò v, è
del fiorentino rustico di filippo che leggesi nel vaticano 3793. idem, iii-15-401:
d'annunzio, i-1053: la tua fama nel vaticinare / ben conoscevamo noi; ma
l'altezza dello spirito vaticinatóre è raddolcita nel vecchio dalla pietà paterna e dalla carità per
statue dedicate agli eroi e agli iddii nel santuario. stuparich, 5-381: noi
. boccaccio, viii-2-25: come nel processo apparirà, secondo il vaticinio [
] morì cieco. boiardo, 1-10: nel principio di tanta impresa deliberò di fare
. oliva, 302: descrive egli, nel capo undecimo de'suoi vaticinii, i
coll'indipendenza ch'io aveva quando, nel 1832, io la proferiva vaticinio, come
. satiriche, che successivamente si evolse nel genere della 'pochade'(per cui cfr
e ferro, bivalente, che cristallizza nel sistema tri- clino; ha splendore vitreo
li romani antichi aveano uno palagio in nel quale si riponea tutto il tesoro di roma
più del tempo si stava per la vechiaia nel letto. firenzuola, 203: mi
casa da un banchetto morì in parigi nel 1803 di vecchiaia e d'indigestione un abate
e cadente, segnato dall'età avanzata nel corpo e nello spirito o, anche
morir se vede / dal colpo che nel core gli donasti / alotta ch'un'ora
] arossi- scono per la vecchiaia. nel cavallo diventano più bianchi. l'età
passeggiata mattutina. bemari, 3-274: entra nel salone, che è dopo la cucina
pisis, 3-211: seduta davanti, lì nel mètro c'era una vecchiettina striminzita.
della infanzia e della vecchiezza sono spesi nel sonno, un terzo ne consumiamo nella
cacciato, venne per grattarsi la rogna nel muro, dove pendea la corda della campana
. ant. l'insieme degli uomini vissuti nel passato, le loro credenze, ciò
compiacque sotto gli occhi di agata, nel mostrar tutto il suo affetto filiale,
te. guicciardini, 2-2-5: vìsitomo nel ritornare bernardo de nero, cittadin già
detto regno, fu tratta del monistero nel 1192, e data in moglie ad
in partic.: vecchio cristiano: nel regno di spagna, quelli che erano tali
e operato anticamente o, comunque, nel passato. lomazzi, 4-ii-232: vogliono
un quarto. -passato, remoto nel tempo (un periodo, un'epoca)
periodo, un'epoca); ambientato nel passato (un soggetto letterario).
colorito del tempo. soldati, 2-20: nel raggio di sole, giallo, caldo
1. -disus. commedia vecchia: nel teatro greco, genere di commedia fiorita
, genere di commedia fiorita ad atene nel v sec., imperniata su temi
5. 15. lasciato, eliminato nel corso della muta annuale (la pelle
. -da, secondo vecchio: nel modo proprio delle persone anziane; per
già trova il suo riscontro in persia nel vecchio della montagna, suscita in china la
china la gran riforma di ouang-an-chi preparata nel 1008 sotto tchin-nong coi prodigi dei taxo-sse
leone, a cui ne fu fatto carico nel processo innanzi all'imperatore enrico vi.
22. plur. le persone vissute nel passato, in età remote; gli
orazio ed io l'avevo un po'nel sangue. -le persone anziane generalmente
le ginocchia, le donne ululano come nel parto maligno. e. cecchi, 2-99
o appena usciti) di carica, nel periodo in cui erano sottoposti a sindacato
caro avvocato, getterei la mia vecchia nel lago. cassola, 2-467: gli
. - anche: marroni secchi cotti nel vino. redi, 16-vii-47: queste
acqua, poi fatte rasciugare e disseccare nel seccatoio. = acer, di
la guerra. pavese, i-46: nel gran silenzio entrò un vecchiotto malvestito,
mi par quella vecchiuccia, che portando nel cesto in capo l'uova da porre,
dunque, voi altri della crusca mettete nel vocabolario questi vecchiumi, per non dire arcaismi
passeroni, 7-9: lessi a caso nel boccaccio, / che ne'dì di carestia
e d'eccolo', si dice tutto giorno nel favellar domestico. = comp. da
delle diverse posizioni che il sole assume nel suo moto apparente. soderini, i-13
quivi comparte / vice ed officio, nel beato coro / silenzio posto avea da ogne
, attraverso l'ingl. veda (nel 1734). vedano, sm
e che trovò la sua espressione intellettuale nel sistema vedanta. = adattamento di
minore. giov. cavalcanti, 217: nel paese circostante a lu- cardo, in
tura, da signor guidata, fece / nel spazio la comedia universale, / dove
padre 0 chi ne fa le veci: nel gergo disciplinare scolastico, indica chi è
vece. dante, inf, 33-145: nel fosso su... de'malebranche
questi lasciò il diavolo in sua vece / nel corpo suo. antonio di meglio,
non mi lice / di condur meco voi nel grave esiglio; / e prego che
tante notti il suo piccolo pianto, nel sentirmela sul petto abbandonata da te.
cordia, / nell'occorrente tempo e nel preterito, / che mentre cercon d'
per li modiali; e epr questo averano nel mezo li anconi, zoè uno ferro
l'insieme di tali opere, considerate nel brahmanesimo come frutto di ispirazione divina.
. bibbia volgar., iii-47: nel tempo passato così soleva dire in israel
socchiusi gli occhi, sto / supino nel trifoglio, / e vedo un quatrifoglio /
, 30-77: li occhi mi cadder giù nel chiaro fonte; / ma veggendomi in
, vii-801 (1-1): io sto nel limbo e spero di vedire / la
lui l'assenso diede, / vide nel sonno il mirabile frutto / ch'uscir dovea
diè tanto d'orrore / a chi nel teatro stava a vedere, / ch'ognuno
: facesse consegnar loro i primi luoghi nel teatro a vedere gli spettacoli. verga
e allora mi raddoppiami la gioia che provo nel vedere i tuoi caratteri. c.
/ a le piaghe mortali / che nel bel corpo tuo sì spesse veggio, /
anche da vedere quanto scrive ermanno ugone nel suo crudissimo libretto. galdi, ii-
che segue. 12. gioc. nel poker, controllare, verificare il punteggio
a vedere e non vedere l'ha cacciata nel monisterio. ix-1481) [in
vecchio ha fatto entrare / la figliuola nel letto, ed ei si vuole / riposare
d'ateleta. dunque, voi potete, nel frattempo, sparire. cercate di non
nascere. così lungamente doveva maturare, nel diavolo, il frate: papini.
: non ti vo negar il vero, nel giorno della mia dimenticanza fecero la sentinella
7. ant. ciascuna delle finestrelle praticate nel muro di una fornace per controllare lo
partic. donna, di grande successo nel mondo dello spettacolo, in par- tic
, 46-4: co l'occhi c'aio nel capo -veio 'l divin sacramento; /
, 2-224: sia vago ispesse volte, nel tuo andarti a sollazzo, vedere e
colà, e ne fanno un intero, nel quale considerando i veditori e gli ascoltatori
7. nella repubblica di genova, nel secolo xvii, magistrato che si occupa
stato più anni, non mi ricordo se nel perù o nel messico. =
, non mi ricordo se nel perù o nel messico. = nome d'agente
che, nella repubblica di genova, nel secolo xvii, si occupava del mantenimento
diadema reale, rifiutò il patto: ma nel suo vedovaggio perdé gli altri figliuoli oltre
avara, non mi permisero di metter piede nel luna- park, come, del resto
. carducci, iii-7-183: bologna, nel mezzo... da ravenna, vedovata
-figlio unico di madre vedova: nel linguaggio burocratico militare indica una condizione che
della beltà ed abbia lasciato a consumarsi nel duolo e nella tristezza i vedovi genitori.
e note, / deh! qual sentì nel cor novella doglia / al raggirar de
la grazia come fanno le nostre acque nel sacramento del battesimo. s. borghini,
. fanzini. iv-732: 'védova': nel gergo francese 'veuve'= ghigliottina. épouser
maschi, dal piumaggio prevalentemente nero, nel periodo degli amori hanno alcune penne della
numerose macchie nere del suo piumaggio. nel maschio sono notevoli le penne della coda per
(latrodectes mactans), diffuso soprattutto nel continente americano, il cui morso provoca
la vostra vedovetta. viani, 19-213: nel paese rendeva l'anima a dio qualcuno
vedova nera fingi, black widow (nel 1963). vedrétta, sf
. g. vasari, 4-ii-370: nel vero non si può dire agevolmente quanto questo
la sua vita,... come nel centro d'un pianeta spento. -rappresentazione
rurali, che ebbe ampia diffusione in italia nel sec. xviii. -anche: la
, diffuso in partic. in italia nel xviii sec. vedutista, sm.
3-436: i rami accidentali... nel principio della rotta che fanno col colmo
tempo e tenesse degno di sé il 'latrar nel caldo borro', com'e'dice,
gli errori che essi commettono, gli commettono nel più e con più veemenza, faccendo
, fervore o, anche, aggressività nel parlare, nel trattare un argomento.
, anche, aggressività nel parlare, nel trattare un argomento. guicciardini, i-119
un panorama d'anime e d'anni nel giro di così poche parole.
sono più legnose: ma tutti hanno veemenzia nel sapore. tra questi sono le pastinache
secondo sensibile, ad animale; atto, nel quale non partecipa nulla lui, è
] nella passività, nell'abulia vegetale, nel nascosto desiderio di autodistruzione. 4