di lavoro. -attività lavorativa determinata nel tempo. bernari, 6-215: i
lomazzi, 4-ii-179: santo girolamo, nel libro delle vesti di fabiola, dice
sode, molto apprezzate; è comune nel mediterraneo, lungo le coste, e
boni pesi. ramusio, i-71: nel lago si piglia gran copia di pesce e
particole d'argento e d'oro sguscianti nel fondo del periglioso mare. = lat
3-15-85: dice egli dunque [cicerone] nel terzo dell'oratore parlando del numero proprio
dell'oratore al temerario dire / sentì nel cor la bella polinesta / suscitarsi gli sdegni
un sovrano con l'incarico, limitato nel tempo, di discutere questioni specifiche, di
l'ave maria almeno, quando sonava nel popul suo. detti del beato egidio
si propone. - anche: usato nel pronunciare un'orazione. landino, 79
belle lettere... potrà mai riempire nel principato il suo proprio dovuto scopo.
in iscena nei campi di battaglia, nel foro, nelle piazze e su le
vediamo sorgere a volta a volta, nel corso dell'elaborazione, le nostre simpatie
il pericolo di cadere nell'oratorio o nel lirismo. -che usa uno stile
, ostentato. piovene, 8-55: nel libano quella grande passione mi è sembrata
, la quale è decta e celebrata nel detto ospitale; e degga venire nel
nel detto ospitale; e degga venire nel decto oratorio ad udire la messa. beicari
1-141: la maggior parte del tempo stava nel suo oratorio, che aveva in camera
): era un sacro oratorio, nel quale per concessione di divina potenzia si
di andarsene nell'oratorio della dea viriplaca nel borgo chiamato palazzo. g. bassani
g. rucellai il vecchio, 22: nel detto orto v'è uno oratorio d'
: movimento di clero e laici uniti nel desiderio di una riforma radicale della vita
, sorto a genova intorno al 1497 nel cenacolo di s. caterina fie- schi
fondata da s. filippo neri a roma nel 1565, eretta canonicamente nel 1575 e
a roma nel 1565, eretta canonicamente nel 1575 e definita con una regola nel
nel 1575 e definita con una regola nel 1612, i cui membri, detti padri
di federazione. carducci, ii-6-13: nel 1818 gli lasciava per legato allo spedale
gli amministratori del quale vendevano il tutto nel 1833 alla congregazione dell'oratorio. i
alla congregazione filippina, fondata a parigi nel 1611 da pierre de bérulle con lo
nella polemica sul giansenismo, fu soppressa nel 1792 e risorse nel 1852, riprendendo
giansenismo, fu soppressa nel 1792 e risorse nel 1852, riprendendo la propria attività.
specie dal romanticismo in pou, sorta nel periodo della controriforma nell'oratorio di roma
pananti, i-18: che bell'opera avrem nel carnevale? / che oratorio si fa
, pallida e senza raggio, pure spiccava nel campo immenso d'un bigio ceruleo,
duo vivi soli hanno oriente, / nel mare il sol tramonta e '1 giorno
lo za- frano è caldo e secco nel primo grado e ne sono due specie,
dell'oriente. saba, 25: nel sonno sognavo l'oriente / barbaro;
e... sono più belle nel suo colmo che nel cominciare a montare
. sono più belle nel suo colmo che nel cominciare a montare o nel calare.
colmo che nel cominciare a montare o nel calare. testi, ii-160: a me
iii-540: essendo ormai vicino il tempo nel quale s. chiesa celebra la festa dell'
alla nascita. casoni, 112: nel sangue ostie purgate, / olocausto innocente,
, / alme a cristo sacrate / nel lor primo oriente, / or tra
padre. -appellativo del demonio, nel linguaggio della magia e delle scienze occulte
occidentale in seguito alla morte di teodosio nel 395 e alla divisione fra i due
durò fino alla conquista islamica di costantinopoli nel 1453). a. griffi
a. griffi, lii-14-17: nel 1453 questa città, che fu il
d'oriente. -questione d'oriente: nel corso del sec. xix, insieme
delllmpero ottomano, dal sorgere delle nazionalità nel suo interno e dal conflitto di interessi
uno strano silenzio come una farfalla crepuscolare nel calice venato di un gran fiore.
scemo, / così quella pacifica oriafiamma / nel mezzo s'avvivava. 4
quando, dritta qual rustica orifiamma / nel sol che l'aure indora, /.
, lo succhio de l'origano mettigli nel naso e incontanente parlerà. crescenzi volgar
: l'origano è caldo e secco nel terzo grado e per altro nome è detto
: quella pizzeria era diventata famosa anche nel mondo elegante. ai suoi tavolini di
, lat. origanum e origànus (passato nel lat. scient.), dal
quell'aiuto contra la sete, trovando nel corpo loro certe vesiche di saluberrimo licore.
abbondante in tutta la penisola arabica e nel medio oriente e oggi ridotta a sparuti
ginocchio; lo afferrò e lo fece scomparire nel gran pugno, sotto l'origemmante filza
così poco tempo appresso volse sua ruota nel contrario... e l'originale cagione
da legittima cagione erano quelli che vantarono nel tempo successivo i vescovi, ma gli
la parola democrazia non significa altro, nel suo originai valore, che il potere
dal generale, che per ordinario risiede nel monasterio originale di cisterzio.
fiore di italia ',... nel quale si trattano le magnani- mitadi
4-46: de'membretti che vengono appresso nel testaménto di s. gregorio veggonsi le originali
fiere,... non ha nel suo greco originale menzion mai d'anfiteatro
, ma del volgarizzamento toscano, contenuto nel nostro plumbeo codicetto e di altre sue
se oggi marcella può leggere madame bovary nel testo originale... ecco, lo
dettato innanzi tratto in latino e tradotto nel greco che fu sempre riputato l'originale.
accorgete che io mi studio di dare nel bernesco, per farmi strada a parlarvi
salvini, 30-2-45: essendo la fedeltà nel tradurre una delle più ricercate e necessarie
di farsi credere originale e nuova cometa nel nostro secolo. cesarotti, 1-v-65:
stile della vita nuova, si studiò nel convito di dare alla nostra prosa l'
un pensatore. algarotti, 1-x-142: nel petrarca, per esempio, piacciono,
: la prima pesca originale che otterrò nel frutteto la battezzerò antonia. -con
. 11. che mostra bizzarria nel comportamento, nell'aspetto, nel pensare
bizzarria nel comportamento, nell'aspetto, nel pensare o nel parlare e suscita meraviglia
, nell'aspetto, nel pensare o nel parlare e suscita meraviglia e sorpresa;
ii-203: egli entra nell'animo e nel cervello di chi ha scritto, gli si
, come voi ben vedete, è nel cielo. -fonte di ispirazione, in
. magalotti, 3-82: petrarca, nel sonetto: 'come 'l candido 'ecc.
possanza e di qual sapienza sarai tu mai nel tuo grande originale, se tanto sai
che il compositore riproduce coi caratteri tipografici nel comporre le pagine. carducci, ii-9-
ntese el supernaturale, / se eccetto che nel suo originale / posar mai possi l'
19. locuz. in originale: nel testo del documento primitivo, autentico (
di ricchezze. -alla sorgente, nel tratto iniziale. benivieni, 84:
che li anima e che ci attrae nel suo circolo e che ci commove, nel
nel suo circolo e che ci commove, nel gusto che il loro vagheggiamento ci procura
testimonio di gravissimi istorici) ebbi incominciamento nel mondo, la qual non prima del
'di dante è immedesimata... nel presente e nell'avvenire de'tempi in
, 2-ii-90: meno felice sarebbe un dominio nel quale non si cercasse di abilitare l'
anche autentico, non imitato, unico nel suo genere. labriola, i-35:
loro destino: sanno che adottandolo entrano nel mestiere del libertinaggio, e uscir devono
... questa sopraumana virtù, nel nostro serenissimo principe originaria, già divinamente
; ammetteva immediatamente l'immanenza dell'essere nel pensare, cioè la conoscenza originaria della
la cerca nell'intelletto e chi in vece nel sentimento; chi la vuole originaria,
di questa patria. manni, 2-207: nel favellare della famiglia capece, una delle
quella gran felicità. -che preesisteva nel sito di una città attuale. d'
. v. borghini, 6-ii-42: nel libro suo, ove si tratta della
, e si può agevolmente credere che nel testo originario... mancassero alcune
del medesimo diritto (come avviene invece nel modo derivativo di acquisto o acquisto a
caso originato dal capriccio di quegli antichi nel comporre quei loro discorsi e frottole.
carducci, iii-13-283: in reggio, nel settembre del 1473, nicolò ariosto condusse
di elementi, per lo più collocato nel passato, da cui prende inizio una
origin non si trova, / perch'ognor nel tuo popul mal rinnuova, / il
di mantova secondo ce le canta dante nel xx dell''inferno '. -per
di un fenomeno storico o culturale durevole nel tempo; primordi. -per anton.
] una e diversa. eran palesi / nel suo corpo le origini divine / e
loro ceppo e principio... nel bel paese di mugello... dalla
del qual personaggio parlano molto il bucheto nel libro della vera origine della famiglia regia
novamente dalla creta umana. si rifoggia nel fango dell'origine. -condizione primitiva
malpighi, 63: essendo svanita la sanguificazione nel fegato, li flussi epatici hanno altra
giannone, 38: insegnava [cirillo] nel pubblico a'suoi discepoli il trattato *
conoscenza e l'emozione originaria della vita nel mistero del suo svolgersi (e vi
22. locuz. -all'origine: nel luogo di produzione; al momento della
una concessione ch'ebbe la prima origine nel pontificato di pio iv. -ispirarsi
altro popolo, il che i veneziani osservano nel conoscer i figliuoli de'nobili. chiabrera
il granone dalle larghe foglie allungate rivelava nel caldo tutta l'esuberanza della sua terra
d'origine. cassola, 2-8: nel 1930... un gruppo di comunisti
: era quasi fatale che in lui [nel papa] fussino origine a cose nuove
sfilando le corna, / e origlia nel pertugio della grata. -presentarsi,
i-194: quando l'annunciatore / verrà nel suo conspetto / recando il bacio e
. origuéla, sf. radice usata nel sec. xviii nella fabbricazione delle tabacchiere
il tenere per un poco il pene immerso nel latte tiepido, e poi così pure
e con la destra introdurre il cannello nel canale dell'orina; e quando è
materiali e perfino di metalli preziosi, nel quale si orina; vaso da notte.
avermi forato l'orinale e fattomi pisciare nel letto. tassoni, 10-52: i medici
] non confessavano, / un orinai nel ceffo » guadagnavano. -scherz. grande
larga. ricettario fiorentino, 1-97: nel quale [piano] si fanno tante buche
a bagno maria...; e nel castello della stufa con orinali e di
insieme li dolori che dall'ulcera fatta nel collo della vesica o nel canale orinario
dall'ulcera fatta nel collo della vesica o nel canale orinario nascer sogliono. malpigli,
; cfr. anche fr. urinaire (nel 1560). orinata, sf
(v. oriza), passato nel lat. { orinda).
oriuolo', la var. origolaio (attestata nel 1608) è registr. da 'lingua
al colore del piumaggio), passato nel linguaggio scient. come oriolus.
toro e dei gemelli ed è visibile nel periodo invernale anche alle nostre latitudini (
nostre latitudini (e la sua comparsa nel cielo un tempo era collegata con la stagione
orire, intr. (attestato soltanto nel condizionale e nei tempi composti; part
à messo velia / questa mala menda nel tristo mondo. -formarsi, manifestarsi
tien presato / che non fu roma nel so masor stato. p. zambeccari,
genere di insetti imenotteri che scavano fori nel legno per deporvi le uova e le
come quella risuona di dentro. è piano nel toccare e tosto frangibile.
coniglio e a una cavia e scavano gallerie nel terreno sabbioso (e nelle classificazioni moderne
quanto un porco d'india. entrambi abbondano nel capo di buona speranza.
trattazione cfr. ingl. oryctology (nel 1753). orittològico (oritològico
, ii-406: il p. abate soldani nel suo 'saggio orittologico 'ci dà
lungo il piccol torrente riluogo, che nel suo alveo e nelle sue ripe offre interessante
come si suol dire, il pepe nel culo al di pascuale: esasperando il
tantasei anni e 'l paralitico ch'ella ha nel collo, onde gira sempre la testa
: meridiana. castiglione, 2-ii-153: nel punto del centro, dove s'intersecano
orivuolo... a sole, nel quale l'ombra dell'umbelica del sole che
primo palco su cui stava, e cadde nel palco inferiore senza farsi alcuna lesione.
, 5-2-88: per testimonio di vitruvio nel nono libro dell'architettura, fu ctesibio
spazio di terra fra due paralleli, nel quale si muti sensibilmente l'oriuolo,
. ma l'oriolo / canta ancora nel suo piccolo cuore. -persona che
un vermicello minuto o un'anguillula nuotante nel liquido (e gli antichi ritenevano nata
pani, la qual capita in cades, nel rio de sibilia, e de lì
, sf. biochim. proteina contenuta nel seme del riso. = voce dotta
un grano di riso che si trova nel liquido sinoviale e nelle guaine tendinee.
gh, sega la linea orizontale éf, nel punto k. galileo, 1-1-368:
g. grandi, 5-15: se nel corpo 'fadeg ', appoggiato sopra un
corpo eretto. cesari, iii-540: nel plenilunio, levando la luna e '
moti contrari, c'è un momento nel quale ambedue questi pianeti, toccando ciascun
paix- ax1 hans, incaricato nel 1809 di battere dal lido un bric inglese
inglese,... si fissò nel proposito di studiare il modo per cui
a. boito, 82: sì! nel giorno del lieto funerale, / quando
: va una vela spiegata, e nel silenzio / la guida un uomo quasi
. e. cecchi, 6-15: nel 1930, in nuova york, il traffico
coricato. govoni, 7-113: nel prato vicino * / si fondono in un
musica del meridione è orizzontale, stesa nel sole che la brucia e la fa sbandare
del diametro d c, cne termina nel toccamento c, sia perpendicolare o vogliamo
. e pr.... segnatamente nel fig. serve a noi ritrovarsi,
, che sopra l'orizzonte orientale salivano nel coricare del sole, abbiano passato il
l'orizzonte è quella circunferenza circulare intesa nel cielo che con l'occhio nostro,
non sono in orizzonte, ma sono nel mezzo del cielo. boiardo, canz
mezzo la terra, ha il centro suo nel centro del mondo. baldi, 26
quando si fosse introdotta tutta la brenta nel nuovo alveo, l'acqua del fiume
vi conviene affirmarvi all'origionte, cioè nel luoco ove voi ritraggesti quel vivo..
mai un corpo circolare senza quel punto nel meggio. -linea dell'orizzonte:
umana è stata dal grande iddio posta nel mezo tra la natura angelica e la ferina
in un orizzonte assai più vasto, nel quale essi dominano più larga estensione,
orizzonti troppo vasti. gobetti, 1-i-952: nel nostro secolo il primo insegnamento dell'industria
al pensiero dell'autore e si metta nel suo orizzonte: il che pochi sanno
orizzonte / si aprì davanti all'umanità, nel campo degli affari. -avere
arrighi, 3-81: andava a bottega nel centro e orlava cappelli da uomo. de
alla pianura, dopo essersi ottuso il senso nel guardare il fossato rettilineo che orla la
presenta all'estremità un motivo ornamentale ricavato nel tessuto stesso o ricamato, o una
azzurro cupo, o bianco, nero nel lutto,... orlata con galloni
e di vetri colorati. -costeggiato nel senso della lunghezza. cattaneo, v-3-100
i pallini da caccia, che consiste nel ripiegare la parte superiore su un dischetto
la parte superiore su un dischetto o nel pieghettarla, per lo più in sei spigoli
, 13-511: la segui con gli occhi nel suo rapido andare rasente la bianca orlatura
regime orleanese. faldella, 9-296: nel 1833 la francia or- leanese dichiarava che
avrebbe tollerato la presenza di truppe straniere nel belgio, nella svizzera e nel piemonte
straniere nel belgio, nella svizzera e nel piemonte. -per anton. l'
. seguace del partito monarchico francese che nel sec. xix sosteneva i diritti della
francia dopo la caduta di luigi filippo nel 1848. cameroni, 1-42:
in su l'orliccio, / li traevan nel fondo orrendo e sozzo. bresciani,
che si forma intorno al taglio praticato nel tronco delle piante legnose; cercine di
un orliccétto di pane abbrustolito ed inzuppato nel brodo. -vezzegg. orlitciuzzo.
pucci, cent., 85-77: nel detto tempo vennero in fiorenza / di
orli dell'opera, altre sian collocate nel suo vistoso a formarne il campo.
sono una gran lastra di marmo murata nel pavimento, ricca d'un orlo finamente
corno a forza tolti / fùr portati nel fiume a gran tempesta: / restàr gli
monti e potendo fuor d'impedimento adoperare nel collo dell'italia le loro spade,
salviati, 1-1-330: altri segni s'adoperano nel margine del libro: così gli orli
pascoli 'nell'orlo o esergo, non nel piano, come le altre.
. -orlo di presa', collarino che nel fondello del bossolo di taluni tipi di
è costante se non come a dire nel centro di quel centro; al di là
in sostanza sono cose che i ragazzi nel ghetto imparano prima di studiar l'orlustro
e conoscere forme degli piedi di cristo nel luogo onde andò in alto. boiardo
si satollava, ma chi metteva le zanne nel cacio vi rimaneva forma.
, la cui pudicizia è violata? nel tuo letto è orma d'altro uomo che
-anche: presenza più o meno protratta nel tempo di una persona o di un
determinata disciplina o arte o anche semplicemente nel ricordo. meo di bugno, xxix-91
alma di sua gloria mostra torma / nel corpo suo secondo sia perfetta / come
conti, 87: una madre / nel suo figlio lo spirito rispetta / e torme
rispetta / e torme d'onestà scorte nel padre. manzoni, ii-104: nui /
e dietro altorme di lui saffo involta nel manto per religiosa verecondia. -andare
, l'orgoglio di stampare torma latina nel suolo inospite. -conferire, infondere
tanto luminosa e profonda da convertirla quasi nel genere testé nominato dei beni partecipabili senza
io feci, può lusingarsi di dar nel segno più presto che tenendo altra via
camminare su la stessa orma, / nel solco acceso della stessa lode, /
solco acceso della stessa lode, / nel fulgor del medesimo destino. -conformarsi ai
compresso e ben composto petto, / nel qual di due pomette vi fa l'
avesse di mercurio tale, / non lasciava nel corso orma o signale. b.
lingue romanze e che ha un parallelo nel passaggio dal genov. ciùsma al tose,
o, anche, da questo punto, nel prossimo futuro. chiaro davanzati,
origine. 4. per indicare che nel momento in cui si parla o si
/ la vista consueta ai miei vecchi / nel chiaro calmo / s'allineano le vele
usmàr, merid. osemà), sia nel neolatino occidentale (fr. ant.
o rimburchiare le navi fa vedere che nel porto era poco fondo. guerrazzi,
il signor giacomo a recarsi con esso lui nel medesimo schifo a terra. stuparich,
l'acqua fosse più bruna, per entrare nel mio fiume a ormeggiarmi.
il termine è passato dall'ital. nel fr. (ormeger) e, attraverso
, attraverso il venez. armizàr, nel serbocroato e nel neoellenico: cfr.
il venez. armizàr, nel serbocroato e nel neoellenico: cfr. b. e
donna mia. tasso, 6-62: nel palagio regai sublime sorge / antica torre
tanta facundia che dire potesse ciò che nel pensiero mio se ne ragiona. idem
brutti non solo nello atto, ma nel pensiero e nelle parole bruttissimi, disonestissimi
che non potesse: la voce moriagli nel pensiero come sotto top- pressione di un
-col, dentro al, in, nel, per pensiero: mentalmente. -neppure
fu sì smarrita / che sospirando dicea nel penserò: / -ben converrà che la
fame non sen sazia, / ma dice nel pensier, fin che si mostra:
silenzi, e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo. idem, 25-42:
dolcezza, ogne penserò umile / nasce nel core a chi parlar la sente. idem
-teol. peccato di pensiero: consistente nel volgere la mente a quanto è proibito
bene venire i molti e laidi pensieri nel cuore, a'quali neuno può resistere che
pensiero. di giacomo, ii-676: nel 36, quando inquisivasi a morte anco
inquisivasi a morte anco il pensiero, nel giornale di novara 1 " iride ',
né presentito la morte di mennone, nel quale egli aveva posto tutti i suoi pensieri
e freddo il soccorso del padre, nel quale fin'all'ora aveva fondato maggiormente
seguitò poi il buon pensieri: / nel monte cristo sì si fé romito,
, / ch'i'non ardisco di star nel penserò. trissino, 2-1-1: divino
che ha l'anima invisibile e concentrata nel profondo pensiero di chi l'imprime, impenetrabile
noi onoriamo e ubidiamo come maggiore, nel quale ogni pensiero stea di doverci a
tutto abandonato. giamboni, 116: nel detto luogo staranno mai sempre...
pensieri di varia umanità 'fu edito nel 1903 a messina. slataper, 2-339
attenzione mentale. -avere fermo nel pensiero: avere ben chiaro in mente
s. v.]: 'ho fermo nel pensiero 'è immagine che denota la
. il buonanni fiorentino anch'egli ebbe nel suo comento il pensiero a scisma.
or di pregio e di valor intero / nel creder vostro, auor negletto e vano
-cadere in pensiero a qualcuno, nel pensiero a qualcuno: venirgli in mente
dee., 1-7 (1-iv-72): nel pensiero di messer cane era caduto ogni
donasse vie peggio esser perduta che se nel fuoco fosse stata gittata. s.
, iii-5: altro desiderio non cadeva nel suo pensiero che l'acquisto della virtù
pavia er alcuna cosa: io nel manderò con voi. nardi, ii-63:
questo, quasi maravigliandomi apersi la bocca nel parlare de la proposta canzone.
fare stare in pensiero. -fermare nel pensiero: proporsi fermamente. forteguerri,
, 30-2: tanto più che fermato ho nel pensiero / di tenerla a ciascun sempre
, benché grandissime, spesso si nascondevano nel frodare i pregi: ma le ricche
dolere, / dè om metter pensere / nel ben che vene, ed obriar doglienza
certo astutaccio che mettea ogni suo pensiero nel fare dell'altrui suo. -prendere
un anno, in finora, che siamo nel mese di de- cembre, non ha
alcuni pensieri o pensieracci che mi turbano nel mio lavoro. bonsanti, 2-27: si
quando questi pen- sierucci tristarelli mi raspavano nel cuore, io rideva d'un gusto
guisa che sia vergine nell'anima e nel corpo. 3. che richiede
falconetto il cor tile pensile nel palazzo del podestà, da altri male attri
. -con riferimento alle piante coltivate nel balcone di casa.
su una base, che sta sospeso nel vuoto (con partic. riferimento a un
: so che vorreste veder la via lattea nel suo cielo stellato di tommaso, quella
sul modello del fr. pensionner (nel 1340, e raro fino al sec.
servita d'impetrarmi dal re alcuna pension nel regno di napoli, la quale per
fanno altra cosa che l'assister ciascuno nel suo abito, o nero o di colore
grandi catafalchi siderurgici e chimici nazionali, nel fondo dell'economia di una crisi sentita e
di una crisi sentita e sofferta più nel nord aziendale che nel sud pensionario,
e sofferta più nel nord aziendale che nel sud pensionario, parte ancora da sottozero
sud pensionario, parte ancora da sottozero nel lombardo-veneto e non nel reame borbonico il
ancora da sottozero nel lombardo-veneto e non nel reame borbonico il nuovissimo artigianato della moda
= dal fr. pensionnaire (nel 1300 e, per i signif. n
. n. 4 e 5, nel 1596 e, rispettivamente, nel 1680)
, nel 1596 e, rispettivamente, nel 1680), deriv. da pension
ricoperta. sarpi, ii-418: nel concilio era buon numero di vescovi pensionati
esistono classi numerose senza una funzione essenziale nel mondo produttivo, cioè classi assolutamente parassitarle
: al solito tavolo di mezzo stava, nel gruppo dei suoi amici occhialuti, gabriele
edificio opportunamente strutturato e attrezzato) nel quale sono alloggiati gli studenti di un
: il matteucci saviamente accetta il collegio solo nel caso in cui il padre sia astretto
. = dal fr. pensionnat (nel 1788), deriv. da pension
pensione a tutti li signori che sono nel paese a lui sog getto
clero in seguito alla soppressione dei conventi nel periodo rivoluzionario. cavour, iv-253
. 2. onere (consistente nel pagamento, al superiore ecclesiastico o a
pecunia numerata; che ogni contratto fatto nel beneficio si reputa simoniaco. estinguere la
gualandi, 18: venuto il giorno nel quale i romani riscotevano la prima pensione
privato, o chi per esso (nel caso dei datori di lavoro diversi dallo
già ofiziale italiano, il quale, nel 1814, abbandonò la milizia, e confidando
per un determinato spazio di tempo (nel qual caso si chiama ancora pensione di
bel gruppetto di ufficiali sia in pensione nel tal ristorante della tua città.
la metteremo in pensione, / puck, nel solito museo, / accanto allo scarabeo
provenz. pensiv e fr. pensif (nel 1050), deriv. da penser
confermai ancora di più in questa idea nel rileggere di seguito e posatamente l'egregio
che andar mi fa pensoso / porta nel viso la vertù d'amore. idem,
ché li tormenti che tu porterai / nel secol, che t'è già tanto
, 114: le fere or qui nel bosco antiniano, / mentre che la
occhi pensosi. ojetti, ii-552: nel confronto, tra i due, tra il
talor t'avviene / di notar, nel pensoso ozio fecondo / dei solin- ghi
bel monte pensoso. camerana, 7: nel cielo e dentro l'
trascorso nella meditazione, nella riflessione, nel raccoglimento, o nell'attività intellettuale (
fr. ant. pentacol, pendacol (nel 1328), di origine incerta:
galilei, 1-104: bene è vero che nel diatonico dia- tono si trova in ciascuno
il consiglio dei cinquecento costituito in francia nel 1795) -
di crinoidi peduncolati fossili, molto diffusi nel giurassico e nel terziario (e ora
fossili, molto diffusi nel giurassico e nel terziario (e ora presenti, solo
. dal d. e. i. nel signif. n. 2 (attestato
signif. n. 2 (attestato nel 1831). pèntade1, sf.
. i. (che l'attesta nel xix sec.). pentadecasìllabo
e. i. (che l'attesta nel 1927). pentàdico, agg.
e. i. (che l'attesta nel 1865). pentaedrale, agg
cinque 'e 9
e. i. (che l'attesta nel 1829). pentafòglia, sf
forma della città pentagonale equilatera, posta nel piano, con tre porte o entrate.
sei angoli retti. sacchi, 115-93: nel cerchio inscrivendo il pentagono e di poi
pentagono [il rimpatrio dei marines] nel suo rapporto sul massacro di beirut del 23
così dire, a quella facciata aggettava nel cortile. era una specie di gran
quattro lati inaccessibile e molto forte altresì nel quinto. de pisis, 1-408:
novità e di libertà universo, non inscritta nel pentagramma, non conclamata dal coro,
. dal d. e. i. nel signif. n. 2 (attestato
signif. n. 2 (attestato nel 1829). pentameróne, sm.
dall'esametro con il quale si alterna nel distico elegiaco; e si dice pentametro
418: la cesura non solo è nel verso pentametro, ma ancora nell'esametro
esametro. muratori, 7-iv-266: seguitano nel medesimo codice ambrosiano le favole d'esopo in
di due emisticchi ana- pestici, e nel principio di ciascuno abbonda una sillaba.
e. i. (che l'attesta nel 1865). pentàngolo (pentàgolo,
. animale bruto. ottimo, ii-47: nel pen- tangolo è 'l quadrangolo,
: vitruvio stesso descrive un pentàgolo nel circolo inferiore del l'imo
trasmessagli dallo specchio, la rende visibile nel mirino senza capovolgerla o invertirla.
le fresche pareti appena finite di verniciare nel pentastanze del moralista fanatico. = voce
che ne fa testimonio apertissimo moses nel suo pentateuco. segneri, iv-196: conviene
. - pentathlon moderno: quello introdotto nel secolo scorso in svezia, che comprende
anco a giorni nostri si costuma che nel pèntathlo si suoni il piffaro. d'annunzio
: in quelle dame matronali e fornite nel centro della faccia di rostri autoritari,
e letter. atleta che si cimenta nel pentathlon. caro, 5-30: chi
, dal nome del genere pentatoma (nel 1829), comp. dal gr.
. i. (che l'attesta nel 1865). pentatònico, agg
sopra apostoli e discepoli di gesù riuniti nel cenacolo cinquanta giorni dopo la resurrezione (
, grande, solitario e chiuso, nel qual come buoni religiosi e uomini santi
giorno doppo la pasqua degli azzimi, nel uale gli ebrei celebravano quella solennità
, v-9: ce- xere è caldo nel primo grado e zova a le postieme.
, dal lat. mediev. pentoma (nel 1005, a roma), di
. i. (che l'attesta nel 1903). pentimèmero, v
ochino, 261: quelli che sono nel regno di cristo hanno di core pentimento e
pentimento ed il dispiacere di aver smarrito nel passato alcune di queste carte. manzoni
. d'annunzio, iv-1-771: quando nel suo animo ebbe la certezza di essersi lasciato
., testificano la sua perenne incontentabilità nel limare i suoi versi. carducci, iii-13-126
ante, inf., 11-42: nel secondo / giron convien che sanza prò
pentitismo, sm. neol. nel linguaggio giornalistico, il fenomeno dei pentiti
se 'n vano amor giovan'essuta / son nel mi'tempo, o fatto ho cosa
stampa », 25-v-1982], 11: nel giro neofascista deve aver contato, il
se fu alcun che commettesse / in ciò nel mondo pur qualche follia, / e
); cfr. ingl. pentode (nel 1919). pèntodo2 (pentodónte)
tre denti in mano. e mettealo nel laveggio o paiolo o pentola; e
paolo] la pertinacia de'figliuoli tumultuanti nel deserto e sospiranti per le pentole d'egitto
: giuoco di pegno che si fa nel seguente modo: si attacca sospesa in
grande onore / sopra l'elmetto e nel scudo dipinto / febo che porta a pentole
-correre alla pentola: essere molto solleciti nel curare i propri interessi e bisogni materiali.
romperà la pentola: per indicare, nel rapporto fra due persone, lo stato
frequente, usata, in partic., nel folklore carnevalesco di alcune regioni per ottenere
3. pentola di terracotta usata nel gioco popolare omonimo, il quale consiste
gioco popolare omonimo, il quale consiste nel colpire, con un lungo bastone e
se possa coglierla. arbasino, 11-72: nel salone da ballo i camerieri spazzano i
secolo xv, lxxxviii-n- 647: nel concestor delle nove sorelle / maccheron sanza
corte alla volta di pisa, ed io nel mio solito e tranquillissimo quartiere ritornerò a
perché da prima i denari usò mettergli nel pentolo, o perché servono a far
zenobia sospettò l'amoretto che le bolliva nel pentolin del cuore. 8
4. prov. ruma, ruma nel pentolo, imbianchino: per invitare alla
carducci, iii-27-359: ruma, ruma nel pentolo, imbianchino. 5
moltissima roba... è affatto rientrata nel pentolone del caos. moravia, ix-178
sf. patol. presenza di pentoso nel sangue. = voce dotta, comp
cinque atomi di carbonio, largamente diffusi nel regno vegetale sotto forma di polisaccaridi complessi
sotto forma di polisaccaridi complessi e, nel regno animale, negli acidi nucleinici.
dotta, lat. scient. pentstemon (nel 1748), comp.
ingl. persj ^ temon (nel 1760). le forme pentstèmone, penstèmone
è della loro bocca uscito, hanno avuto nel l'animo mille pentute,
nascondimento fosse trovato per li savi, nel penultimo trattato si mo- sterrà. idem
che se in simil guisa fosse comparsa nel mondo, considerata si sarebbe non come
. carducci, iii-14-6: in fine, nel penultimo di giugno, un'altra rappresentazione
si rannoda infine alle scorrerie de'musulmani nel bacino centrale del mediterraneo un episodio di
che giove a'mortai faccia ingiuria / nel voler loro aspetti seperare / per la
della parola della dottrina. -ritenutezza nel parlare. f. f. frugoni
venir in pensiero che vi possa essere nel mondo fortuna migliore di quella che diede
. -fare penuria di qualcosa: limitarsi nel consumarlo. beicari, 4-160: prendi
el tuo cibo. -non prodigarsi nel fare qualcosa. bembo, 10-vii-21:
stato enuriante trovi il proprio utile nel ricevere il soccorso ell'altro.
stagnando in diversi luoghi e scaturendone altre nel circonvicino paese, lo rendono in alcune
anno è penurioso e... nel ferrarese v'è grandissima carestia di grano.
diocesi]. bacchelli, 2-xi-97: nel t8, la disdetta personale s'era
disdetta personale s'era coronata e sperduta nel disastro della sconfitta generale, negli anni
penzane di stelle. = voce attestata nel lat. mediev. (nelle forme penza
nelle forme penza, a bologna, nel 1259; penzea, a ferrara, nel
nel 1259; penzea, a ferrara, nel 1476; penzeda a massafiscaglia, nel
nel 1476; penzeda a massafiscaglia, nel 1370), deriv. da pendere,
adattamento del fr. ant. pendiller (nel 1265), deriv. da
l'edera fiorita penzolante da un crepaccio nel muro vermiglio. pirandello, 8-209:
ricadere verso il basso, da ciondolare nel vuoto; penzoloni (le gambe).
alto; pendere verso il basso, nel vuoto. plutarco volgar.,
scompostamente. -spenzolare, dondolare nel vuoto. redi, 16-iii-98: egli
flessuoso / boa giù da'rami allungasi nel pieno / sol tropicale e penzola ozioso
.. scavalcò il bracciolo, penzolò tragicamente nel vuoto. brancati, 3-309: sdraiato
a'quali per la grande percossa sostenuta nel capo, le pallotte degli occhi fuori delle
/ grido la patria, e penzolò nel vuoto. pascoli, ii-121: in un
, iii-155: penzolata alla ringhiera tuffava nel buio pandemonio sottoposto l'occhio acceso di desiderio
senza centro e senza perché. specie nel ristorante all'ultimo piano, penzolato nel
nel ristorante all'ultimo piano, penzolato nel vuoto con immense vetrate concave.
inferiore con un occhio a radancia, nel quale si può incocciare un paranco,
altra a quello di trinchetto, avente nel mezzo una gassa o stroppo per incocciarvi
qualcosa o tenuto in modo di gravitare nel vuoto. -anche con uso avverb.
/ ve n'è una [campana] nel chiostro penzoloni. soderini, i-485:
/... me la vo'cucir nel terraiuolo / o tenerla dinanzi penzolone.
po'annoiato. -ciondolante, pendente nel vuoto (un corpo, gambe,
ondeggia con abbandono, che si abbandona nel torpore o nel sonno o in un accesso
, che si abbandona nel torpore o nel sonno o in un accesso morboso (
. 4. che si sporge nel vuoto. -anche con uso avverb.
schiavitù, tale lavoro forzato si trapiantò nel sud degli stati uniti, dove perduro
peone2) cfr. fr. péonage (nel 1868). peóne1 [peón
o meticcio dell'america latina, costretto nel periodo di dominazione spagnola al peonàggio.
la peonia si è calda e secca nel secondo grado... ha virtù occulta
voce dotta, lat. peonia (passato nel linguaggio scient.), dal gr
su larghe peote che andavano a rovesciarli nel mare aperto, di là dal lido
brusoni (16la-1686 circa), scritto nel 1662 e facente parte ai una trilogia
venezia la voce si è diffusa anche nel fr. (péotte e piote, nel
nel fr. (péotte e piote, nel 1694). peòta2 (peòtta
peotillomanìa, sf. abitudine morbosa consistente nel titillamento del pene senza masturbazione. =
anche troppo entrantina, salata e spiritosa nel parlare « quella è una pepa!
hai letto quel sonetto l'altro giorno nel 'ravennate 'saprai che dante stesso se
sulfuree. 4. gioc. nel gioco dei tarocchi, l'asso di
il rosso pepato dei mattoni lombardi ritorna nel muretto. -irritante; che accende
eroismo scioglie un po'della sua durezza nel mio sentimentalismo pepato di odio.
, molto piccante; è una spezia nota nel bacino del mediterraneo fin dalretà ellenistica,
fruttifica sotto il segno del cancro e nel primo clima ov'è molta adustion di
briganti, 108: il pepe nero, nel proprio luogo dove nasce, si compra
luoghi che si possono questi grani raccogliere nel suo naturai essere, i sarraceni che
semplicemente 'pepe 'una pianta recataci nel secolo xvii dal perù nel paese chiamato molle
pianta recataci nel secolo xvii dal perù nel paese chiamato molle. i suoi rami
i pezzetti di queste guaine, fatte bollire nel brodo, sono condimento eccellentissimo. massaia
di grande smercio. -avere il pepe nel sangue: essere particolarmente caloroso.
gente questa che deve avere il pepe nel sangue, per andar così seminuda in
confesso tuttavia che in quella settimana gongolai nel sentir ripetere al dottor loero con molta
: che malamente si può far da molti nel freddo grande. passeroni, 5-128:
arme! -mettere il pepe nel culo a qualcuno: stizzirlo, indispettirlo
, come si suol dire, il pepe nel culo al di pascuale: esasperando il
italiano. -mettere un granello di pepe nel cuore di qualcuno: eccitarlo, irritarlo
qualcuno aveva messo un granello di pepe nel suo cuore. -non mettere in
sprizzante dagli occhietti appuntiti, entrò nel salotto il professor almirante.
. pepè, sf. plur. nel linguaggio infantile, lescarpe. dossi,
per una nave che paté naufragio nel viaggio de alessandria l'altre ne lasciassero
la lussuria il muso e piedi, beuti nel vino, dillo sciaco, pur con
i-65: il peperino, chiamato pur nel paese 'sasso morto 'e
abbine cura che col tempo mangerai cose squisite nel loro genere, messer peperonàio mio.
raddoppiò forza alla mano, / rosso nel volto come un peperone, / perché dionigi
peixè \ rón e fr. poivron (nel 1785). peperonétto, sm
= dal venez. pepiàn, attestato già nel lat. mediev. (domus fiedeplana
calco sul fr. pèpinièriste (nel 1690); voce registr. dal d
e. i. (che l'attesta nel 1839). pepinili,
e. i. (che l'attesta nel 1830). pepita1, sf.
si era accorto che nella bellezza e nel carattare di concetta si perpetuava una vera salina
idem. iv-2- 580: rigida nel suo peplo tinto di croco ella abbandona
intorno a quella che rideva illusa / nel ricco peplo e che morì di fame,
fatta coniare a bologna da taddeo pepoli nel 1338. pepolina [peporina),
volara, il quale, essendo annuvolato nel cervello da senno, s'immaginò un
chioggia, e con la testa andava urtando nel naso di questo e nel naso di
andava urtando nel naso di questo e nel naso di quell'altro. =
applicati contro alle sue pareti, lasciando nel centro una vasta cavità, alle pareti
sotto la gola e sul petto e bianco nel ventre, con ali lunghe circa io
o digestione de'cibi o degli umori nel corpo altri la dicono 'pepsi ',
pepsina '. la pepsina fu scoperta nel 1839 da schwann; fu studiata da
enzimi; cfr. fr. pepsine (nel 1855). pepsinasi, sf.
mentare la produzione della pepsina nel sugo gastrico secreto, e di
tenerezza, non meno digestiva dei peptoni nel bicchiere. 2. vezzegg. peptoncèllo
peptone-, cfr. fr. peptoniser (nel 1923). peptonizzato (part.
. dutto pequeziano: quello che nel basso ventre raccoglie il fluido della
aggiunto dato a quel dutto che nel basso ventre racco glie il
per la porta a san gallo usciti e nel mu- gnon discesi cominciarono a andare in
venire a dirittura l'esercito spagnuolo, nel quale s'era alloggiato il re medesimo
per tutto il corpo lo spirito generato nel cuore. salvini, 39-i-6: la
tempo. -a indicare l'incorporeità nel mistero dell'incarnazione di cristo (secondo
grimaldi di genova... venne nel mare di fiandra con sedici galee bene
, 7: il misericordioso iddio ci mandò nel fare del giorno un venticello fresco per
7-5: l'albero è utile che ingrossi nel pedale per le tavole, le quali
dante, inf., 1-2: nel mezzo del cammin di nostra vita / mi
quando le spie de'nemici nascostamente sono nel tuo campo, comanda che catuno torni
, comanda che catuno torni per die nel suo padiglione, ed incontanente piglierai tutte
tutte le spie. pieri, 1-21: nel 1238 per calen eli gennaio si fu
conte. g. villani, 10-194: nel detto anno per la pasqua della natività
acqua e spirito santo non potrà entrare nel regno di dio. macinehi strozzi,
e la gloria che gli eletti godono nel paradiso, non si può meglio esprimere
, non si può meglio esprimere che nel modo che l'hanno espressa alcuni demoni
massime se le loro radici hanno preso luogo nel nostro intelletto per mezzo dell'educazione.
non chiuse occhio. castelnuovo, 47: nel vano d'una finestra, il signor
tra cremonesi. nardi, 50: ancora nel territorio de sabini non fu l'essercito
7-345: all'alba andavamo per funghi nel bosco di argentee betulle e di rossi
cortesia, vegga alcuni segni da me fatti nel margine e rimpetto ad essi, altri
margine e rimpetto ad essi, altri fatti nel corpo. a. f. bertini
parlò più ad lungo, e prese, nel rispondermi, monsignore d * àlbì per
specchio pendoloni alla cintola, e andarselo nel camminare battendo per le gambe. lippi,
greci per segno di allegrezza mangiano pesce nel giorno dell'anunciazione venendo nella quaresima e
dee., 9-6 (1-iv-817): nel pian di mugnone fu, non ha
: vectorio terso... fu avelenato nel sacrificio del calice per uno suo diacono
unica forma che negli scritti, non nel parlare, abbia vita è: 'feci quello
una maniera sconosciuta, impresso a londra nel 1817 per john murray. panzini,
. panzini, iv-504: 'per ': nel frontespizio dei libri, invece di '
vi recaro, e rottolo per membra nel mercato, spaventati per lo romore delle
e pennino / de l'acqua che nel detto laco stagna. idem, inf
cielo di chiare stelle tanto splendido e nel mezzo la terra dai mari cinta, di
/ fu spento dal figliastro sù nel mondo. cavalca, 20-418 [var.
trovai / largo di ripe e cupo nel fondo. boccaccio, dee.,
, conv., i-in-io: virgilio dice nel quarto de lo eneida che la fama
avvenimento e per guanto lontano dal tempo nel quale viviamo, noi lo tenghiamo per
se sia venuto da un seme maturato nel campo stesso, o portatovi dal vento.
. iper-); per l'uso nel compì, d'agente, cfr. fr
mezze. oliva, 685: aveva agostino nel giardino domestico pera assai più colorite,
calando giù lo scandaglio con il sevo nel fondo del piombo fatto a pera,.
della materia che vi è nel fondo, lumachelle, sabbia o fango
, nativa della virginia. vive bene nel nostro suolo e si propaga per mezzo
pera. 5. gerg. nel gergo dei tossicodipendenti, l'atto di
], 167: 'pera': nel gergo tossicodipendente è il 'buco '.
all'usanza di servire tale frutto cotto nel vino al termine del pranzo).
david umilimo negli ochi propri e magno nel cospecto dello altissimo dio, nella sua
-anche: ossiacido derivato da un elemento nel suo più alto stato di valenza.
andavano in giro, era anche espresso nel chiamarle 'ore da peracottari ', cioè
lat. scient. peradorcas -adis (nel 1904), comp. dal class,
croce, 309: el mio padre è nel suo campo e desiderando de chiuder un
a sé presente / chi per fama nel core avea già fitto. var
e. i. (che l'attesta nel 1802). peraiuòlo, agg
forti concentrazioni di sali nella soluzione circolante nel terreno (una pianta).
voce dotta, lat. perambulare (anche nel signif. 'frequentare, visitare '
veneziane. = voce turca, passata nel gr. mod. trépocj / xx-axo <
diffusa nell'australia orientale, ottima scavatrice nel ricercare larve e lombrichi [perameles nasuta
in alcune specie molto grandi; la coda nel maggior numero è brevissima e scarsamente coperta
stanno nelle località montuose, scavandosi gallerie nel suolo. vivono socialmente, e sono
dotta, lat. scient. perameles (nel 1804), comp. dal class
, lat. scient. peramelidae (nel 1841), dal nome del genere perameles
del margravio ernesto di brandeburgo (morto nel 1642), per indicare che la
= voce di area pugliese (cfr. nel dialetto martinese peràscene), deriv.
. peratologìa, sf. filos. nel pensiero di ardigò, la parte della
dell'osservazione degli eventi straordinari che appaiono nel cielo. tramater [s.
perbene. 4. avv. nel modo più adatto e conveniente; bene
ci riserbino questi ventun giorni di sottomatrimonio nel paese del perbenismo. palazzeschi, 6-432
all'italia perbenista... chiusa nel mito di se stessa, all'italia 'umanistica
appiede del perbio. bianchini, 2-62: nel 1329... fu ordinato..
e. i. (che l'attesta nel sec. xix). perbòrico
pananti, i-35: l'istesso santo giob nel caso mio / tirerebbe due moccoli perbrìo
voce dotta, lat. perca (passato nel linguaggio scient.), dal gr
per influsso del fr. perche (nel sec. xii); cfr. anche
percasar (fr. ant. parchacier, nel 1080), comp. da per
periodici popolari, i-io: la poveretta nel più rigido verno non si aveva indosso
', attraverso tingi, percal (nel 1618), il fr. percale (
1618), il fr. percale (nel 1701) e lo spagn. percal
e. i. (che l'attesta nel sec. xix). percarbonico
percento; cfr. fr. percentile (nel 1950). percènto, sm
boccardo, 1-1065: generalmente, nel commercio bancario non si hanno a calcolare
sul modello del fr. pourcent (nel 1845) e ingl. per cent (
1845) e ingl. per cent (nel 1568) a loro volta ab- brev
sul modello del fr. pourcentage (nel 1839) e ingl. percentage (nel
nel 1839) e ingl. percentage (nel 1789). percentualista, sm.
sm. (plur. -t). nel gergo del giornalismo politico, funzionario corrotto
percipere), che ha continuatori nel ir. (ant. perceivre,
perceptus; cfr. fr. perceptible (nel 1372). percettibilità, sf
= cfr. fr. perceptibilitk (nel 1760). percettiva, sf
s. v. percettivo]: nel linguaggio filosofico potrebbesi anche sostantivo: '
pire. tarchetti, 6-i-447: nel primo giorno che si trascorre in
. = dal fr. perceptif (nel 1370), ingl. perceptive (nel
nel 1370), ingl. perceptive (nel 1656), agg. verb.
: il primo apparire del pensiero consiste nel vedere gli oggetti, il quale atto del
, 1-13-2-44: si debba attendere il tempo nel quale il titolare abbia avuto il possesso
, cfr. fr. perception (nel 1361). percezionismo, sm
percezione; cfr. fr. perceptionnisme (nel 1882). voce registr. dal
mi disse che la signora grassa singhiozzava nel suo camerino. perché? non lo
mai? borgese, 1-225: sequestrò filippo nel vano della finestra e, quasi mettendogli
entrata ah'improvviso, non so perché, nel vento dell'elica. beltramelli, iii-39
porte a chiavistello, / perché quaggiù nel piano è la tregenda. fagiuoli,
martini, 1-iv-372: chi sa che nel mostrarsi a me così proclive a seguire
-gioco del perché: gioco di società nel quale si deve rispondere con prontezza a
pourquoi (ant. per quei, nel 1080). pèrchia, sf
perforato, traforato. -punto perciato (nel lavoro di ricamo): punto a
, / infin che l'altro sol nel mondo uscio. boccaccio, dee.,
. tasso, 9-67: non perciò nel disdegnoso petto / d'argante vien l'ardire
dire, e di questa tratta tulio nel suo libro; l'altra insegna dittare,
, si. nne tratterà lo sponitore nel processo del libro. chiaro davanzali,
apparisse perlomeno improduttiva a chi non tenesse nel debito conto la mira dell'attuale presidente
v.]: 'percipiente ': nel senso psicologico. 'il soggetto percipiente
); cfr. ingl. percipient (nel 1662). percipiènza (percepènza,
; cfr. ingl. perchlorate { nel 1826). perclorico, agg.
; cfr. ingl. perchloric (nel 1818). perclorilazióne, sf
; cfr. ingl. percolator (nel 1830) e fr. percolateur (nel
nel 1830) e fr. percolateur (nel 1856). percolàzia, sf
attestata dal d. e. i. nel sec. xiv. percolazióne, sf
): cfr. ingl. percolation (nel 1613). percome (pèr cóme
sapere) era una palla di fuoco nel vuoto; e per un po'l'ando
'; cfr. ingl. percomorph (nel 1885). e registr. dal
, vedendosi scritto con una parola intiera nel mezzo e una per parte.
. voce registr. da stratico (nel 1813). percontràrio (percontràdio
. - tabella di percorrenza: prospetto nel quale sono riportate per ciascuna tratta in
dipinte; si acuiva... nel percorrere il giardino immoto sotto la luce
al piano di sopra percorre una voluta nel cielo ampio del giardino. -riempire
come placida, come riposante, come oziante nel negozio è la fatica dell'erudito,
fatica dell'erudito, che non s'impegna nel dramma umano né nella diffìcile intelligenza e
del goethiano wagner, gode gioie celestiali nel percorrere e consultare volumi. 9
cadere su questa. -esprimere, nel proprio sviluppo e nelle diverse manifestazioni,
cervello: e renzo... nel sentiero retto e piano di vita percorso
102: un'atmosfera di silenzi freme / nel riposo degli alberi, percorso / da
. carducci, iii-23-399: il sainte-beuve nel 'national 'del 21 gennaio '33 annunziava
, paesaggio attraverso il quale si passa nel corso di un viaggio. e.
il percorso del nutrimento o della bevanda nel vostro corpo, in modo da potervi identificare
senso, che era rimasto sempre uguale nel percorso di tanti anni, era però stato
simili a quelli che possono essere affrontati nel corso di un'azione militare (come
. pen.: delitto consistente nel comportamento di chi percuote qualcuno senza però
se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito
voi donne, quando una, ponendo nel grembo de la compagna la testa,
si desvia, / e 'l destro fianco nel passar gli fiede, / ed è
lanciò [all'ammiraglio] la spada nel petto, ma, reiterando i colpi e
ci vedea, un naso largo e schiacciato nel viso, con una percossa a traverso
... oh quanto meglio starebbero nel pubblico museo di san marco. un luogo
per la gran percossa che egli ebbe nel saltare, incontinente si morì. b
. del papa, 5-65: i gravi nel cadere fanno tanto maggior percossa quanto più
colla percossa. marchetti, 5-255: nel resto, qual de'fulmini l'interna
vi-48: fu questa rotta una percossa nel cuore alla città. n. franco,
anche lui aveva avuto le sue percosse nel mondo. onufrio, 21: anna
panni, erasto e filene, ai quali nel maggior loro bisogno la fortuna ridente e
. 18. insistenza, ostinazione nel rivolgere una preghiera o una richiesta.
: aveva dapprima servilio sentito qualche rumore nel giardino e gli era poscia penetrato nel
nel giardino e gli era poscia penetrato nel cuore il grido che diede tersilla nel vedersi
nel cuore il grido che diede tersilla nel vedersi improvvisamente assalita e percossa. g
sedere il percussore e il percosso andando nel medesimo modo a provedersi di nuovo luogo
il lavorante primo: soverchio / gli parve nel mondo un fratello: / truce rise
per le ambagi della reggia il nome nomato nel grido del gorgo; e vi si
ariosto, 41-30: orlando riccamar fa nel quartiero / l'alto babel dal fulmine
lo più grossa, calda la state nel giorno, agitata da'venti boreali nel
state nel giorno, agitata da'venti boreali nel verno, col suo territorio di 40
: l'erbolina... tremola nel ruscello percosso dal sole. carducci, iii-6-
frammisti così armoniosamente agli indefinibili colori serici nel tappeto persiano del xvi secolo, scintillavano
. abbattuto. bellori, i-240: nel profano tempio cade tara percossa coi vasi
/ ma rilucente con vaghi colori / dànno nel ventolar sì bella vista / che 'l
dell'assalto,... dubitando che nel più fervido della pugna potesse il gatta
cadono in terra alle volte i percossi nel capo necessariamente, quando il nocumento è interiore
sentendosi... l'uomo essere nel profondo de'peccati e percosso dal- l'
grandissima apprensione che la mossa delparmi ecclesiastiche nel parmegiano minacciasse irreparabile giatture alle fortune del
tornielli, 487: da vario amore nel seno percossa, / a un tempo
superbo de l'amore materno, percosso nel core / da quella festa immensa che l'
in se stessa la contemplò, rapita nel miraggio dell'antichità percossole in faccia dalla
. buonarroti u giovane, 9-96: nel cader poi l'una o l'altra
volgar., vii-389: le abominazioni saranno nel mezzo di te, e saprete ch'
per altro) si era alquanto aperto nel fondo. p. piccolomini, iii-61:
disciolsono. p. cattaneo, 1-2: nel discorso che fa del fuoco [lucrezio
quei due 'gli ', troppo spiacevole nel vero, non fosse stato ritenuto di
non avresti in tanto tratto e messo / nel foco il dito, in quant'
sere ellino grandi e pieni di carne, nel percuotersi le natiche feciono uno scoppio
fortuna i mostra, / poi scende nel pantano ove con denti / se tronca
uno di que'malandrini alquanto colla lancia nel braccio ritto. giov. cavalcanti,
quelli malandrini e col polso della lancia in nel fianco a madonna biancia percosse per sì
e volendo andare contro aiolfo, percosse nel famiglio ch'era morto. ariosto,
ruggier percote / ne la fronte, nel petto e ne la schiena.
227: fece percuotere con la scure nel campo esquilino quelli che si attribuivano il
la macchina. malpighi, 40: nel moto dei fluidi l'arte ha le sue
con lungo gemitio che, percotendo / nel voto sen delle spelonche, assorda /
idem, par., 18-100: nel percuoter d'i ciocchi arsi / surgono innumerabili
finestra dandoli per lo petto e in nel chiasso l'ebbe gittata. brasca, 140
toccassi un lastrone di sasso, quivi nel mezzo disteso... ma io che
con questo martello si comincia a perquotere nel mezzo della piastra. scamozzi, 3-i-3:
non gli riuscisse più debole, percosse nel mezzo. -smuovere, agitare una
: battere ritmicamente i piedi a terra nel corso di una danza. centurione
ebono di sentita, mossonsi e venono nel nostro tereno asalire i nostri fanti e
par., 5-92: come saetta che nel segno / percuote pria che sia la
seconda parte d'alcuna semibreve sincopata posta nel grave..., ma non
e li denti, e che la lingua nel maneggiarsi percuota, come la suole,
, 12-5: qual è quella ruina che nel fianco / di qua da trento l'
gran piova. xjgurgieri, 144: nel pelago è uno sasso lontano a rimpetto
dio per li perduti / suoi cittadini, nel disastro avvolti / che la percosse.
molesta. m. palmieri, 2-7-46: nel gran pelago l'onda si fracassa,
per cui reflexion tremuli lampi / danzan nel tetto, al suon de tacque mote.
saturno insù quel segno anch'esso / e nel medesmo albergo avea ricetto / ed
(432): quando il sole è nel cancro, s'inforza la state e 'l
. ariosto, 10-35: percuote il sol nel colle e fa ritorno. ghirardacci,
teste, / forte percossi 'l piè nel viso ad una. a. pucci,
è maraviglia / come non si smarrisce nel penserò, / o. ccome non
trasse. galileo, 3-1-179: la palla nel percuotere in terra presso al segno.
e le pistoliere, una pistola percosse nel suolo e prese fuoco. calandra, 4-178
l'anno, / e stetti ventitré giorni nel letto, / colla paura ognor di
fa che percuotere e fugge; / sol nel passato è il bello, sol ne
perciò che gli è impossibile che nel senso dell'uomo non trascorra el mosso
mani ingiuriosamente percuotere e la nostra lingua nel più bel fior degli anni suoi,
giusta il percuotere che fanno la tesi nel generale ovvero nel particolare in via diretta
che fanno la tesi nel generale ovvero nel particolare in via diretta o indiretta.
. papini, iii-59: quando, nel paradiso terrestre, dante è percosso dalla
ad altro mirando, coglie più forte nel segno. de sanctis, iii-46: l'
a lavorare. carducci, iii-23-277: nel 40, la conoscenza delle dottrine e
in terra / per una luce che nel cuor percosse. filicaia, 2-2-254: alla
non è maraviglia che voi percuotiate or nel sasso, or nel legno. tarchetti
che voi percuotiate or nel sasso, or nel legno. tarchetti, 6-ii-178: la
il mento; e l'altra parte percuote nel comincia- mento della gola.
stata impedita da una creatura che, nel troppo amarla, v'arìa forse fatto
): altre cento navi seguenti vennero nel detto luogo, ma non percossone in
siena, ii-54: molti scogli si trovano nel mare di questa tempestosa vita, ne'
1-816: questo fu la percuotitura del piè nel capo suo. = nome d'
mio negozio amoroso per farmi alla fine nel tranquillo percupito porto della grazia della mia
leonardo, 2-86: ogni cosa percossa nel resistente obbietto risalta da esso obbietto con
dalla percussione dell'aere fatta dal contrapeso nel canale dove egli l'avea rinchiuso all'invenzione
olio. leonardo, 7-i-33: lo scultore nel fare la sua opera fa per forza
intoppo eh'una lettera faccia nell'altra nel proferirsi. 17. cristall.
. medie. tecnica semeiologica che consiste nel battere leggeri colpi su una determinata superficie
o cinque classi eli strumenti, differenti nel timbro del suono: strumenti ad arco
, 1-3-240: la voce... nel perseverar della sincopa perde quella vivacità c'
della costa d'avorio su una zattera nel lago di bolsena? = deriv
, il percussore. -che, nel gioco dei 'ricordi ', tocca con
ad una donna al giuoco de'ricordi, nel qual giuoco chi ha la mestola in
lancilotto, / spingendo il suo destrier nel percussore / e di punta il ferio
. tasso, 20-97: che far dèe nel gran caso? ira e pietade /
suoi guerrier accelerar le mosse: / nel percussor ritorser le percosse / e rilanciàr ne
, 5-113: se il percuziente a urtasse nel corpo b fermo ed infinitamente maggiore di
: sto en paura / per che raro nel vincere se acquista / quanto ched in
a pérdida) e fr. perte (nel 1080). perdanza, sf
passati in due che contendevano di precedenza nel giuoco delli scacchi: l'uno finalmente
valore attenuato: che appare manifestamente inferiore nel corso di una battaglia o di un
perso. orazio capponi, xcii-1-133: nel mutar luogo l'insegna vincente sia portata
, / ond'i'ò perdimento / e nel tutto perdenza. iacopone, 62-5:
riferimento a un'imbarcazione affondata o danneggiata nel corso di una battaglia o di una
, armi, masserizie abbandonate o sottratte nel corso di una disfatta, di una
seco. gemelli careri, 1-ii-35: furono nel ritorno rubati da'rattari, che tolsero
perdé ierusa- lemme, / quando maria nel figlio diè di becco! -con
cavando. lorenzo de'medici, 7-99: nel tempo ch'ogni fronde lascia el verde
): aveva la luna, essendo nel mezzo del cielo, perduti i raggi suoi
il pregio ch'avea inanti / perde nel cor di tutti gli altri amanti.
uno sta ne la viltà e l'altro nel caso. caro, 12-i- 295
di quella riputazione e di quel rispetto nel quale solevano esser tenuti i santissimi predecessori
, poco rileva che non sia comune nel sangue. cesarotti, 1-xl-1-30: ho perduto
: io vado perdendo i giorni interi nel considerare mentre cusce, legge, ricama
persona o cosa; non averla più nel proprio campo visivo. dante,
lo ritrovò fra gli atomi scherzando / che nel lucido raggio il sol movea. jovine
: quando fuma la pipa in disparte nel sole / se lo perdo non so rintracciarlo
costui? -non avere più nel proprio cielo una determinata costellazione.
perdettono la via. boccaccio, vili-1-166: nel qual [sonno mentale] ciascuno che
, / tapino a perir vada / nel pelago d'amore / tra le stinche e
e molti generosi e memorandi fatti restano sepolti nel fondo de l'oscura oblivione. castelvetro
otto, e di trovarsi a malpartito anche nel secondo. -assol. landolf
. -con riferimento a un pezzo nel gioco degli scacchi o della dama.
servi di jhesù christo scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di
santa paulina, ii-12: può il cavallo nel far la corvetta, o perdere il
in determinati giochi di squadra, come nel calcio, nella pallacanestro, ecc.,
, mi concederai insieme seco di potere nel tuo presepio dimorare. pavese, 5-116
amore, / luna, arridesti qui, nel mesto letto / or lo sogguardi,
subito s'incaglia / e si perde nel filo traditore. -estinguersi in una
di vena perenne) la zancona (fiumiciattolo nel monta- miata), non si perde
iv-vii-3: così come l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta, e
fiume; sfociare in un lago, nel mare. c. campana, iii-93
iii-93: esso fiume zagiura, perdendosi nel medesimo tibisco con due rami, forma in
ella era / all'ampio fiume, che nel mar si perde. bertola, 182
, poco prima che questa si perda nel reno, vengono congiunte da un ponte
dei ranocchi] vasi, visto massimamente nel microscopio solare, ha sembianza di rapidissimo
a tanto che si vanno a perdere nel troncone capitale. -figur. avere
nondimeno se stessa: l'individuo vanisce nel genere e rimane nondi meno
color dell'alume, né si perde nel fuoco. 45. venire a
torna il verde, / nello spazio e nel tempo ogni mio gesto, / ogni
studi il tempo or mi si perdej nel dispetto e l'oblio.
f. scarlatti, lxxxviii-n-547: chi nel mondo co'vizi sta verde / el
, 31 (537): anche nel pubblico, quella caparbietà di negar la peste
leonardo, 2-186: se ti porrai nel mezzo d'una dirittura e riguarderai molte
più distinguibile nei propri caratteri esteriori (nel corso di una metamorfosi, di una
in piedi tuonando ordini che si perdettero nel trambusto. beltramelli, iii- 336
e si perde davanti alla mia casa / nel fragoroso mastichio d'una trebbiatrice.
5-865: qui, dove si perde / nel querceto ogni via, / su questo
nella landa, la landa si perdeva nel buio. vittorini, 2-162: c'era
cecchini, 1-82: più crepature che nel medesimo edifizio si ritrovano,..
cupole, dentro e fuora, scendono nel tamburo, continuano sotto di quello per
ci lasciammo rotear dalle giostre, sballottare nel castello magico, precipitare dal piano inclinato
precipitare dal piano inclinato; ci perdemmo nel labirinto. -essere disperso.
oh! fossi io teco; e perderci nel verde. moretti, ii-949: mi
mi fece segno di perdermi con lei nel buio di certe scalette che portano quasi
di paese. montale, 1-103: perdersi nel bigio ondoso / dei miei ulivi era
/ dei miei ulivi era buono / nel tempo andato. -non venire recapitato
-disperdersi, innalzarsi nell'aria, nel cielo; diffondersi (un suono)
gli uomini / amo or di lidia nel guardo languido. gozzano, i-1284: il
/ mi perdo a rimirare / se nel profondo nasce una luce. -tr
l'ampio fiume curvandosi, perdei / nel sublime spettacolo me stesso. -fissarsi
cento congetture, senza mai dar nel segno, anzi senza neppure andarci vicino.
, non sulla sabbia, / ma nel voto dell'aria e fra le nubi?
la repubblica [8-xi-1983], 3: nel campo di beddaui sono rimaste solo le
-perdere i denti: invecchiare, logorarsi nel compimento di una determinata attività.
se non ha moglie e si annoda nel vincolo soave che gli fa perdere la pazienza
perduto il mio cervello, / ho nel seno un mongibello, / e il mio
della prontezza e della vivacità che trovava ognuno nel mio spiritoso e modesto contegno.
ti ricordi, che del- l'arnoldi nel suo cuore non c'è più traccia.
fanfani, i-135: 'perdia': modo usitato nel contado di alcuni luoghi di toscana,
di alcuni luoghi di toscana, e specialmente nel pistoiese, a modo di affermazione giurativa
. poesie musicali del trecento, lxxxiv-16: nel bosco senza foglie / cacciando una perdice
quali coturnice e perdice), diffusi nel continente antico e nell'oceania.
nievo, 388: io mi precipitai nel castello gridando a perdifiato: -giacomo!
giorni e giorni. / ma l'altro nel quartiere più lontano / ha chiamato a
utilmente il pro prio tempo nel lavoro o in attività redditizie;
comp. dall'imp. di perdere (nel senso di * distruggere ') e
, 21-139: buona cosa è aver pazienza nel danno e perdimento di beni temporali.
o nell'abbreviamento della vocale lunga o nel perdimento d'una sillaba o nell'abbreviamento
o nell'abbreviamento della vocale lunga e nel perdimento della sillaba insieme.
longo perdimento di tempo che si fa nel corteggiare i signori m'è molto molesto.
, la immagine delle quali si vede riflessa nel bicchiere, tutta lavorata di mezze tinte
: il punto grande della difficultà consiste nel seguire, alcune volte sì ed alcune volte
, / ond'i'ò perdimento / e nel tutto perdenza. iacopone, 1-89-22:
uccideranno te e biasimerannoti; e morrai nel perdimento delli uccisi nel cuore del mare
; e morrai nel perdimento delli uccisi nel cuore del mare. benvenuto da imola
fame, sete, perdimento di stato nel mondo, nudità, freddo, caldo,
amore, corrado non volge il capo nel partirsi ebro di lontananza e di perdimento
rere la notte nella veglia anziché nel normale riposo (con riferimento polemico
. guerrini, 2-565: il delitto cadrà nel grave oblio / in che ornai tutto
quei maledetti zingari, perdio, / nel valdarno di sotto, a santacroce /
imprudenza, ecc.) del possessore nel compiere le operazioni stesse o per imprevedibili
perdita nascosta: quella che viene occultata nel bilancio e negli altri documenti contabili di
annuale di un'impresa o altro ente e nel quale sono analiticamente esposti i dati riguardanti
di fattori e perdite e ma'debiti nel detto tenpo di 12 anni. sercambi,
. giambullari, 119: il bolgaro, nel proposito suo ostinato, non solamente non
infelici isolani nella perdita delle loro proprietà, nel dubbio della loro esistenza siansi fra loro
di guadagnar meno, contrapesando l'utile nel gran spazzo che ne faranno con la
ne faranno con la perdita che facessero nel meno venderli, poiché di essi si
perdita del profitto che causa al neutrale nel frastonar- gli il cammino. -dispendio
genitrice e signora: è miracolo che nel camino buio di morte io non seguitassi
materiali subita da una delle due parti nel corsq di un'operazione militare, di
presso a grumento con annone cartaginese, nel uale uccise più di due migliaia
scoppi popolari fomentati dalla demagogia che nel 1882 portarono all'occupazione dell'egitto da
bini, 1-62: muore, perché nel suo speciale organismo in certi dati casi la
b. croce, ii-6-455: già nel corso dell'altra guerra, nel 1917
già nel corso dell'altra guerra, nel 1917, il filosofo simmel vedeva nel tramonto
nel 1917, il filosofo simmel vedeva nel tramonto del -1 " idea europa '
realtà fisica (energia, ecc.) nel luogo o nella condizione (stato fisico
esperimento, in un processo industriale, nel funzionamento di un impianto (e si
confisca. 'perdita totale ': nel linguaggio delle assicurazioni marittime, perdita dell'
, balzello, imposizione a perdita: nel sec. xvi e in partic. a
a firenze, contribuzione forzosa non iscritta nel debito pubblico sebbene lo stato prevedesse un'
. -perdita degli atti: a firenze nel sec. xvi, cessazione del diritto
., differire la perdita degli atti nel dì 20 d'agosto. 18
. levi, 3-147: ed ecco, nel centro di una grande conca di monti
sonetto] un componimento... nel quale le menti vaste e feconde si trovano
glio seguire, smorzate le nocive fiamme nel casto petto accese, a ciò che
: andai nelle terre del mio marito nel paese di caux e pensai che, stando
cui propriamente spetta ciò che si chiama nel linguaggio delle scritture la perdizione dell'anima
che l'inferno della perdizione si trova nel luglio e nell'agosto sulle rive dei mari
mandarono a perdizione il popolo italiano, nel quale, corrotti, si decomposero.
a perdizione è la 'metua 'nel loro anno nuovo, per indovinare il
deficienza di amor patrio era più perdonabile nel più antico federigo, perocché soltanto la
. anche fr. pardonnable (nel 1100). perdonaménto, sm
non perdonamento, egli non sia perseverato nel peccato. i. alighieri, 249:
., x-265: transpor - tocci nel regno del suo diletto figliuolo, per il
anche fr. ant. pardonement (nel sec. xii). perdonante (
. carducci, iii-4-243: qui, nel conspetto a dio vendicatore / e perdonante,
avanza / segnor che perdonanza / usa nel tempo che si può vengiare. g.
il pontefice sospese le censure, ammesso nel concistorio, dimandò umilmente perdonanza. roseo
., 29-120: ma tale ucce! nel becchetto s'annida, / che se
= dal fr. ant. pardonance (nel 1120), deriv. da pardonner
, non vuole che ella si rappresenti nel suo commune, accioché il popolo, udendo
interpretava le sue proprie azioni ed emozioni nel senso più sfavorevole, e non sapeva
adornano la porta romana di milano rifabbricata nel 1167 fan perdonare la loro rozzezza col
comprensione; riaccettarlo nella propria amicizia o nel proprio amore; riconciliarsi con lui.
se io sono presuntuoso e troppo familiare nel parlare mio. aretino, v-1-156:
, 16-2-14: conciossiacosaché al valoroso uomo nel pregare caggia la faccia e tutto arrossisca,
del trecento, lxxxiv-302: lo sperar nel tuo pietoso senno, / donna gentil,
alfine questo bizzarro e faticoso ingegno morì nel 1484 e fu sepolto in san francesco.
lat. mediev. perdonare (nel sec. x), diffuso dalla chiesa
. anche fr. pardonner (nel 980). perdonato (part
secondo la tradizione del pessimismo cristiano, nel rigore e nella strenua milizia spirituale dell'
simon fariseo, essendo dimandato da cristo nel convito qual di quegli debitori, a'quali
', forma di cortesia, anco nel semplice contradire o fare un'obbiezione:
chiesto perdono. boiardo, 1-29-31: nel regno nostro è legge manifesta / che
aderenze. botta, 6-i-482: offerivano nel medesimo tempo il perdono a tutti coloro
pena restrittiva della libertà personale non superiore nel massimo a due anni ovvero una pena
anni ovvero una pena pecuniaria non superiore nel massimo a lire diecimila, anche se congiunta
non doversi procedere, enunciandone la causa nel dispositivo. -disus. legge del
come religiosi, coll'osservanza della castità nel campo, collo udire ogni dì messa
vintitré de mazo cominciò dicto perdono in nel prefato tempio [della mecca].
: tratta l'ironia da quando, nel dì della perdonanza, uno s'accosta
o simile che altri lascia sull'altare nel dì del perdono, onde per similitudine
-ciò che si compra e si vende nel corso di tali manifestazioni religiose.
, spietatamente. bisaccioni, 1-20: nel contagio delle rivoluzioni chi non ha la
; cfr. anche fr. pardon (nel 1135). per
perduellióne, sf. dir. nel diritto romano di età repubblicana, qualsiasi
dore..., trovandosi in padova nel mccxxiv, ne promulgò ivi alcune [
. ant. che ha lunga durata nel tempo; assai durevole, persistente. -
anche fr. ant. pardurable (nel sec. xii). perdurabilità,
ordinamento del creatore, poste e perduranti nel luogo od atto lor proprio, debbono
l'odio suo contro gli oppressori perdurante nel dolore. pascoli, i-527: collaborate
. lisi, 1-17: rientrata, nel perdurante giro dei millenni, lungo l'
, v-1-1066: c'è qui, nel vespro, un incendio di anime,
breve miglioramento, e tessere entrato migliorando nel secondo settenario, qualche po'di speranza
cosa è le cose lodevoli cominciare che nel buono proponimento perdurare. frachetta, 3-105
carducci, iii-12-319: i devoti perduravano nel loro istituto: giovarsi delle armi stesse
l'altra. piovene, 14-176: nel teatro resiste una recitazione magniloquente, e
riesce più agevole perdu rare nel sonno che incominciarlo. imbriani, 3-227:
anche fr. ant. pardurer (nel sec. xii). perdurévole
di che fa men zione nel testo, cioè lacedemona e atene, fecero
in un piccolo seno di mare, nel quale poco avanti a loro li rodiani stati
essere perdutto a uel tempo della perfezione nel quale veggia lo verbo ivino siccome
., i-444: disse [temistocle] nel parlamento ch'elli avea proveduto lo liberamente
parte di loro, quella che, nel perdutamente amarla, nel sollecitamente servirla e
quella che, nel perdutamente amarla, nel sollecitamente servirla e nel farle tutti i
perdutamente amarla, nel sollecitamente servirla e nel farle tutti i buoni trattamenti, mostrarono
caproni, 5-22: in eco. / nel battito già perdutamente / dissolto di una
rivolse, si diede a fuggire perdutamente nel folto come un daino sbigottito.
. sercambi, 2-ii-252: dormito in nel borgo la notte e la mattina partendosi
, credettero l'occasione opportuna per rimettersi nel perduto. -con partic.
3-406: gelida cade la minuta pioggia / nel lago, a cui sull'increspato flutto
rapito da un infernale spirito e gittato nel fuoco, a gran pena da'suoi
! o qual m'ingombra / tema nel rischio di'si gran fortuna! /
defunto. sercambi, 2-i-96: in nel contado di perugia, apresso alla terra
in roma, garibaldi ebbe uno scontro nel quale per quattro perduti da parte nostra
-abitualmente inutilizzato. milizia, vii-360: nel fondo di questi riguardi deve essere un
l'andar vedendo con varie spe- rienze nel voto, se le operazioni loro riuscisser contrarie
astutac- cio che mettea ogni suo pensiero nel fare dell'altrui suo
trascorso, terminato, concluso; lontano nel tempo (un periodo, un'età
. gozzano, i-106: poi che nel tuo bacio ultimo spensi / l'ultimo
d'annunzio, iv-2-47: non si udiva nel frastuono che il latrato rabbioso di vespa
l'orientamento in una regione sconosciuta, nel deserto, in mare, ecc.
bambino). pavese, 10-42: nel nuovo ospedale -lettucci di ferro imbiancato -
di vite, / vagano in eterno nel vuoto / sterminato dei mondi / perduti
1-140: aveva un corpo scarnito, perduto nel vestito d'un'estrema lindura e
, e, con gli occhi perduti nel vuoto, cominciò a recitare mollemente dei
rimase immobile, con lo sguardo perduto nel vuoto. -che è cultore appassionato
un tal umor burlone / e perduto nel gusto del beffare. tecchi, viii-51:
). bellori, 2-262: eravi nel mezzo un quadro, figuratavi la città
disperar i buoni che opportune a ricuperar nel grembo della chiesa i perduti, ai quali
. -decaduto dalla condizione di perfezione nel paradiso terrestre. testi fiorentini,
pirandello, ii-1-120: la madre, nel sentirle dire così, sopraffatta da un
agl'iddii. davila, 738: erano nel risban sessanta soli soldati, e questi
giaponese, dopo essere stato ottanta anni nel ventre di sua madre, che è nel
nel ventre di sua madre, che è nel vero una incomoda gravidanza, venne canuto
di pessimo nome e allegro non solamente nel vizio, ma nella infamia medesima,
incorreggibile in un comportamento moralmente riprovevole, nel vizio, in un errore. -
usa soprattutto nell'ambito artistico e consiste nel modellare l'oggetto in cera attorno a
a un'anima di terra refrattaria, nel rivestirlo quindi con un secondo strato di
, esce da un foro appositamente praticato nel rivestimento e nella cavità così ricavatasi viene
propria di tutte le religioni che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario
: pochissimi essere quegli uomini a'quali nel peregrinàggio di questa nostra vita mortale.
ha necessità di chi gli mostri la via nel peregrinàggio del mondo ov'è straniero affatto
, i_i5 " 37: piacenti intanto nel suo sacro scoglio, / poiché trovato
peregrinante da troia in italia per fondare nel lazio un nuovo regno, per certo
finché in compagnia delle sue valli finirà nel mare, universale bassezza e unico riposo
gozzano, i-1324: qui e là, nel mio ultimo peregrinare, ho sentito parlare
lei / ben ferma gitti l'ancora nel porto / di vita fortunata.
zeus cronide, / con chiusa l'offerta nel cuore. ferrerò, 1-32: tace
secolo maggiormente non consiste in altro che nel dispensare queste poche ore di vita,
tasso, 13-i-368: vede se stessa nel cristallo eterno / quasi 'n ispecchio, e
vasari, i-775: nella medesima casa nel peregrinàrio è una storia dipinta da lorenzo
cagion de perder quella luce j tanto nel tuo voler fur consacrate.
, anco vestita ai abito virile, nel presente secolo tanto corrotto, intatta conservata
, nell'orazione, nell'elemosina, nel digiuno e nella peregrinazione religiosa.
imbastardisca e corrompa. 4. nel mondo classico, condizione di chi era
che zerbino, / fratei di lei, nel regno non si truove, / ché
apostolo pietro. chiabrera, 1-i-384: nel divoto soggiorno / di questa valle alpina /
a opere o testimonianze di culture lontane nel tempo o nello spazio. carducci,
umano (qualunque si mostre mentre è nel corpo) per quel medesimo che fa
sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità nel rammorbidire i colori stranieri: ove questa
, mentre accetta / sempre ciò che nel seno / peregrina potenza gli offerisce.
prìncipi tutti sono tenuti a comparire alla udienza nel palazzo apostolico come gli altri uomini,
, 1-586: la freschezza, l'entusiasmo nel mondo non si spengono mai; tutto
15. altamente originale e ingegnoso nel manifestarsi, neltesplicarsi, nell'operare con
teoremi arditi, / sai tu perché, nel volgere / dei secoli infiniti, /
fino, / e li fece menar nel tenitoro / dentro quello steccato peregrino, /
: tingono l'ale i zefiri / nel profumato crine / e sulla fronte ondeggiano /
pretura, non molti anni dopo, cioè nel 417, volle anche partecipare a tal
caviceo (1443-1511) e pubblicato a parma nel 1508: dedicato a lucrezia borgia e
e. i. (che l'attesta nel 1875). perèlcon, sm
. = dal turco peramagi, passato nel gr. mod. 7repapàp7£;
nom. [perenno). perpetuarsi nel tempo, conservare la propria attualità.
spiriti del machiavelli e nell'ariosto comici, nel rabelais, nel molière.
nell'ariosto comici, nel rabelais, nel molière. 2. bot.
. 3. tr. tramandare nel tempo, eternare. rosmini, 2-180
cristiana, la memoria di un giovane perito nel fior degli anni. =
eternamente, che non ha fine nel tempo. -anche con uso iperb.:
alto cianciando. d'annunzio, i-347: nel vespro il tevere splende: / tonda
perenne- mente. pirandello, 8-667: nel sogno così, anche a occhi aperti
durata illimitata o, comunque, lunghissima nel tempo. bacchetti, 19-322: in
più perentemmo'. al più presto, nel minore tempo possibile. nuovi testi
8-872: gli manda un biglietto, nel quale perentoriamente è scritto che, o
del richiesto: e se non comparirà nel termine a. llui assegnato, abbiasi
, overo a cella, e non comparirà nel termine a. llui assegnato, un'
nella perentorietà, come quella dello sgherro nel ceffo. = deriv. da
angelini, 1-56: luca... nel descriverla [la casa] adopera gli
papini, 27-63: le tentazioni di satana nel deserto erano una commedia per sviare i
quest'ultimo con una sentenza di rigetto nel merito (un mezzo processuale difensivo)
sig. r luigi soncini professor nel liceo, o ginnasio che sia, di
2. avv. nella trama, nel contenuto. parini, 549: io
) previsto dalla legge (e mentre nel diritto romano la mancata decisione del giudizio
limitare la durata delle cause giudiziarie; nel vigente codice di procedura civile, è
impositiva, tributaria o delle imposte: nel linguaggio politico e legislativo contemporaneo, distribuzione
che ci sia stata finora, e nel senato incontra vivissima opposizione la legge sulla
introduce [la contadina] il capezzolo nel piccolo ombuto, preme dolcemente con le dita