mirar voi, / la forma che nel cor m'impresse amore, / io mi
sembiante il destrier muove / che fin nel ciel marte ne teme e giove.
che i prìncipi temano di muovere discordia nel reame. leggenda aurea volgar.,
, / terse le stole candide / nel sangue di gesù. -far volgere a
muovere i fiori. soderini, i-363: nel primo quarto la luna è potente a
quarto la luna è potente a muovere, nel secondo a fruttare. -produrre
la gigia,... chiusa nel suo dolore, non gli avea mossa parola
influenzare o guidare qualcuno negli atti, nel comportamento, nei gesti o, anche
inusitate e nuove. vittorini, 5-25: nel gadda agisce la preoccupazione di non lasciar
vedere che lo muovono le cose. nel pasolini agisce invece quella di non lasciar
l'eloquenza? minturno, 444: nel narrar, poi, s'ingegnerà d'
è bellissima e muove a segno che nel leggerla mi sono sentito intenerire.
non ti porge? / moveti lume che nel ciel s'informa, / per sé
/ quando primier sì fiso / gli tenni nel bel viso / per iscolpirlo imaginando in
egli nacque, ché per ancora stava nel modo istesso come ch'era tanti anni
: sempre assorto in me stesso e nel mio mondo / come in sonno tra
un muover d'ala / e ventarmi nel viso e dir: 'beati / pacifici
ti stavi altera e disdegnosa / e nel mover de li occhi onesta e tarda
cino, iv-151 (7-3): sta nel piacer de la mia donna amore
la mia donna amore / come nel sol lo raggio e in ciel la stella
in ciel la stella; / che nel mover de li occhi 'l porge al core
? buonarroti il giovane, i-140: nel muover soave delle ciglia / e nel purpureo
: nel muover soave delle ciglia / e nel purpureo albor, l'alba somiglia.
. fra giordano, 2-148: nel movimento, secondo i savi, s'
quale) movendosi una ruota, fa che nel medesimo tempo soffino cinque mantici in altrettanti
gelli, 15-116: il loro essere consiste nel muoversi. onde muovendosi, vengono a
12-7: qual è quella mina, che nel fianco / di qua da trento
: si mosse una tempesta così grande nel mare che per molti giorninon diè luogo di
antenna. un panno colorato che si muove nel vento dà sempre piacere alla pupille.
ne fanno. algarotti, 1-vi-45: nel bel mezzo di giugno, appena incominciano gli
linea piana, che hanno una costola nel mezzo per lo lungo, et altre
, congiungendosi con questa nella punta e nel picciuolo, fanno una figura ovata: da
confida / in gente compra, non nel popol vero: / gente invilita pria,
, marte omicida, / che sol nel sangue esulti. 4. per
). tasso, n-72: nel piagato eroe giunge a tal segno /
lui, tanto più felice di me nel mondo della sua fantasia, e nascevano
. v. anche fr. homicide (nel sec. xii). omicidàrio
overo omicidiali voluntari non possano essere sicuri nel dominio di v. s.
omicidio-, cfr. fr. homicider (nel sec. xvi). omicidiariaménte,
, lxxv-m: nutrirmi [voglio] nel brivido omicidiario per una campagna di garofani
homicidiarius (panegirico di costantino, nel iv sec. d. c.)
o moralmente) natura di delitto (e nel linguaggio comune il termine è per lo
forte connotazione religiosa ed etico-emotiva negativa; nel linguaggio legale il termine designa qualsiasi
d'uno ebreo uccise uno egiptiano e nascoselo nel sabione. dipoi sentendo che l'omiccidio
pen. omicidio doloso (e anche, nel linguaggio comune, volontario o, semplicemente
comune, volontario o, semplicemente, nel linguaggio legale, omicidio): quello
pena edittale da tre a sette anni nel caso che l'uccisione sia volontaria e
volontaria e da due a cinque anni nel caso che l'uccisione sia preterintenzionale:
, sacrificio umano. -omicidio bianco: nel linguaggio politico-sindacale e giornalistico degli ambienti della
; cfr. anche anglo-americano homilete (nel 1875), dal gr. òfjuxt]
due parti. egli è probabile che o nel corso del progresso temporaneo o nella serie
insieme dei processi evolutivi che, iniziando nel terziario, hanno determinato i fanerantropi viventi
cui seguono poi gli umani, diversi nel tempo e nella distribuzione spaziale, dapprima
di parigi, giorgio montan- don, nel n. io del 'bollettino sa.
per il padre occupato il giorno intero nel suo ufficio. il piccolo omino aveva
in borghese, dinanzi all'idoletto, nel gelido, enorme salone del bargello..
. fr. colonna, 2-425: nel conspecto della divina matre e del volante
ommissióne), si. comportamento consistente nel mancato compimento di un'azione o nel
nel mancato compimento di un'azione o nel mancato conseguimento di un risultato che,
, tornerà subito la pace a rifiorir nel tuo cuore. messale romano, 296:
. dir. comportamento giuridicamente illecito consistente nel non tenere una condotta che si ha
essa richiamato (reato di ommissione: nel caso che il non tenere il comportamento
parla di reato di pura omissione', nel caso, invece, che il non
estens. atto o comportamento che consiste nel non compiere qualcosa che sarebbe necessario compiere
n'altra cosa simile che doveva esser nel foglio che egli si trovava davanti.
assicurate di essere stata completamente sincera; nel tempo stesso ho sicura notizia che in quella
in partic. a rendiconti), passata nel linguaggio comune come formula, talora scherzosa
segni critici che nei manoscritti segnalano mancanza nel testo: obeli, ancore volte in
); cfr. fr. omission (nel 1356) e ingi. omission (
1356) e ingi. omission (nel 1555). omissis, sm
di freccia. se ne incontrano fossili nel terreno di oxford; vivono oggi in tutti
atta ad accogliere numerosi passeggeri, che nel secolo xix collegava regolarmente determinati punti
settimanale di attualità politica e artistico-letteraria fondata nel 1937 da l. longanesi (1905-1957
. de robertis e che fu soppressa nel 1939 per il carattere spregiudicato e non
del grande settimanale d'attualità, destinato nel dopoguerra a immensa fortuna. -disus
. 6. stor. nel linguaggio parlamentare e giornalistico della seconda metà
), attraverso il fr. omnium (nel 1872 e nel 1935. nel signif
il fr. omnium (nel 1872 e nel 1935. nel signif. n.
omnium (nel 1872 e nel 1935. nel signif. n. 1, con
e, rispettivamente, al ciclismo; nel 1872, nel signif. n. 2
, al ciclismo; nel 1872, nel signif. n. 2); per
cfr. anche ingl. omnium (nel 1760). omnìvago, agg
perscrutare certi moventi del delinquere non dichiarati nel comune discorso,... quegli
viani, 19-665: se è scritto nel gran libro che tu devi affogare affoghi
-figlioli degli omini: quanti vivono nel peccato (contrapposti a quanti vivono in
'figlioli degli omini ': che vivono nel peccato. 'figlioli di dio': che vivono
-dizionario dell'omo salvatico: opera pubblicata nel 1923 da g. pa —
-region. omonero. -gioc. nel mazzo di carte francesi, fante di
la goletta, convenienti a una persona nel pieno e maturoquale è stretta di tal sorte
giamboni, 10-18: faccendosi omo e vegnendo nel mondo, tutte le dette pene ne
^, è presente nell'atlantico e nel meaiterraneo). = voce dotta,
sive de stellis, pubblicato a venezia nel 1538 da g. fracastoro (
); cfr. ingl. homocentric (nel 1621) e fr. homocentrique (
1621) e fr. homocentrique (nel 1690). omocèrco, agg
; cfr. ingl. homocercal " { nel 1838) e fr. homocerque (
1838) e fr. homocerque (nel 1866). omocheratoplàstica, sf
); cfr. fr. homocinetiqae (nel 1931). omocisteìna, sf.
omocromo; cfr. fr. homocromie (nel 1922). omocròmico, agg
'; cfr. fr. homochrome (nel 1920). omocromoisomerìa, sf.
'; cfr. fr. homodesmique (nel 1962). omoaesmòtico, agg.
'; cfr. ingl. homodont (nel 1877). omodontìa, sf.
'corso': cfr. ingl. homodromous (nel 1710) e fr. homodrome (
riferimento a popolazioni selvagge), sia nel corso di cerimonie religiose sacrificali, ove
'; cfr. fr. homophonie (nel 1752, per il n. 1
per il n. 1, e nel 1866, per il n. 3)
. 3), ingl. homophony (nel 1776, per il n. 1
, per il n. 1, e nel 1842, per il n. 3)
omofonia; cfr. ingl. homophonie (nel 1879). omòfono, agg.
, 26-27; eringi. homophonous (nel 1753) e fr. homophone (nel
nel 1753) e fr. homophone (nel 1827). omofòrio (omoforióne
e dietro dalla spalla sinistra (mentre nel rito siriaco occidentale è un panno bislungo
gli antichi vescovi di portare sugli omeri nel celebrare la messa, come divisa del
ne trovi un solo, è sicuro che nel piccolo spazio di terreno ed intorno al
omogamo; cfr. fr. homogamie (nel 1866). omògamo, agg
più omogeneamente e fecondamente... nel cinquecento. 2. in modo
omogeneo; cfr. fr. homogeneité (nel 1503). omogeneizzare, tr
: la bellezza di giulia... nel viso sbiadisce e si omogeneizza di epoca
. = dal fr. homogènéiser (nel 1845). omogeneizzato (part.
. fr. homogénéisateur, homogènèisatrice (nel 1907). omogeneizzazióne, sf.
particelle di una sospensione, onde protrarne nel tempo la stabilità e la conservabilità e
per evitare il permanere di bolle d'aria nel pezzo finito. 3. fis
; cfr. fr. homogènèisation (nel 1907). omogèneo (omogènio
ottenersi con la fusione, dirò così, nel gas primigenio e omogeneo, sì che
atomi omogenei. -sm. filos. nel sistema di h. spencer (1820-
indistinto coincide coll'omogeneo di spencer solo nel fatto che la materia di una formazione,
realtà fondamentale. mamiani, 10-ii-74: nel finito bisogna che... quello che
precipui di qualcosa; che si attua nel rispetto della natura di ciò a cui è
3-40: la forza nelle cose politiche sta nel concentramento a un intento d'elementi omogenei
= dal fr. homogène (nel 1503), dal gr. òfxoyevfy;
gemmazione (blasto- zooidij che si alternano nel corso riproduttivo sono simili (come avviene
.]: 'omografo ': scritto nel medesimo modo. arneudo [s.
[h ^ omoé ^ usios, nel sec. iv) 'simile in quanto
(e alcune specie si trovano anche nel mediterraneo) e sono caratterizzati da scaglia
cuvier e l'omola barbuta s'incontrano nel mediterraneo. = voce dotta,
qualsivoglia partizione). -in partic.: nel linguaggio medico, che è situato,
: che presenta uniforme distribuzione del tuorlo nel protoplasma; è contrapposto a uovo
agli atti societari destinati a essere iscritti nel registro delle imprese). = deverb
importanti atti societari destinati a essere iscritti nel registro delle imprese, sui concordati in
esercitato per esigenze di sicurezza, come nel caso dei veicoli a motore e degli
di certezza tecnico-convenzionale o legale, come nel caso dei prodotti industriali con caratteristiche uniformate
un'altra attività sportiva si è svolta nel rispetto delle regole che la disciplinano e
fiamma femminile che attacca le superfici avvolgendole nel morbidore, la terza fiamma che scinde
due cose sono omologhe quando sono analoghe nel loro modo di sviluppo. g.
aggiunto di 'suono ', che nel nostro sistema temperato è unisono di un altro
tasti, ed una piccolissima e quasi insensibile nel canto e negtistrumenti da arco e da
curcugiione, risponde il ruffiano: « nel frumento farò che tu ritrovi / curcuglioni
); cfr. fr. homonymie (nel * 582) -..
. v. anche omonimus (liutprando, nel sec. x) e fr
. x) e fr. homonyme (nel 1534). omonomìa, v
. composto solido, cristallino, contenuto nel legno di pterocarpussantalinus insieme con la pterocarpina.
); cfr. fr. homorganique (nel 1950). omoritmìa, sf.
, sul modello dell'ingl. homosexual (nel 1897) e fr
e fr. homosexuel (nel 1907). omosessualismo, sm
. homosexuality e fr. homosexualité (nel 1907, in m. proust [1871-
circa 80 km di altezza, e nel cui ambito la composizione chimica si mantiene
ingl. homosphere e fr. homosphère (nel 1962). omòsi,
= voce dotta, ingl. omostegite (nel 1870), comp. dal gr.
sterno '(passato nell'ingl. nel 1868); è registr. dal d
di un unico tipo di tallo (nel quale si differenziano ambedue i sessi)
. homothety e fr. homothètie (nel 1850). omotètico, agg
ingl. homothètie e fr. homothètique (nel 1873). omotipìa
differenze (particolar mente evidenti nel caso di asimmetria). lessona
dissi mili nella forma e nel volume (owen). è un caso
alcuni elementi chimici allo stesso gruppo verticale nel sistema periodico. = deriv.
'; cfr. ingl. homoptera (nel 1826) e fr. homoptères
1826) e fr. homoptères (nel 1866). ométto, sm
. etere dimetilico dell'omopirocatecolo, presente nel catrame di legno di faggio; si
carattere (che risulta cosi dominante nel prodotto della coppia). r.
altri dinanzi affrontavano cacciando dappresso, sicché nel mezzo sorprendessero l'onagro. gabrielli,
grossi sassi (e fu usata soprattutto nel periodo tardo dell'impero romano).
in greco, quali, sendo cacciati, nel fuggire con calci tirano sì gagliardamente i
scypio ^ 'selvatico'; l'uso metaforico nel signif. n. 3, proprio del
, cfr. fr. onanisme (nel 1760). onanista, sm
onanismo-, cfr. fr. onaniste (nel 1828). onanlstico, agg
precisamente, di massa) già in uso nel sistema ponderale siculo-italiota e adottata poi
, a 28, 35 §t (mentre nel sistema troy per le pietre preziose corrisponde
di volume per i liquidi, corrisponde nel sistema inglese a 28, 41 cm3 e
ancora usata talvolta in farmacia e, nel linguaggi ^) del pugilato, per
figlio. sappi dunque che la scrivo nel tempo che avrei dovuto prendere un par
di sai non è / nemmeno un'oncia nel tuo capo. d'annunzio, i-1106
uomo, ch'abbia due oncie di cervello nel capo, leggere le pagine ch'ora
fornito. / ed ancor questo fa nel bando dire: / ch'è sedici
occhi un molto acuto strale / m'è nel cor fitto, e oltre più d'
onciàrio1, sm. stor. catasto (nel regno di napoli). prammatiche
una specie, voncidiella nana, presente nel mediterraneo. = voce dotta
. numism. moneta d'oro emessa nel 1818 nel regno delle due sicilie, col
. moneta d'oro emessa nel 1818 nel regno delle due sicilie, col valore
non ho di posa, / come nel mare l'onda. chiaro davanzati, xxvi-3
diversi aspetti. se gitterai la pietra nel pelago di diversi lati, tutte tonde
d'acqua; e così de converso. nel massimo pelago solamente tonde vanno sanza refressione
divisono. una medesima onda, generata nel piccolo pelago, acquista tanto maggiore numero
idem, par., 26-139: nel monte che si leva più da l'onda
dell'orba selvosa / scerner tonde confuse nel po; /... / quello
. croce, iij-25-253: quel che nel voltaire erano stille di poesia nel manzoni era
che nel voltaire erano stille di poesia nel manzoni era un fluire di onde,
ch'egli restrinse e costrinse e compose nel calmo lago del suo romanzo. pirandello
, i due catturati entrano col brigadiere nel camerino del teatro. d'annunzio,
fede], / luce la fama, nel mondo non muore, / e dei
, 12-41: il mio cuore arda nel tuo amore,... e questo
: sentendosi... l'uomo essere nel profondo de'peccati e percosso dall'onde
tutta radiante di vezzi, si lancia nel suo palchetto, seguita da un codazzo
padre (son cortesi i giacobini) / nel palchetto d'un teatro morì al suon
vita più allegra, più agitata penetrava nel convento. verdinois, 243: si attaccava
, che cingeva il cimitero perduto lassù nel silenzio. alvaro, 8-29: la
262: il delitto non potrebbe compirsi nel segreto. l'onda dell'opinione avrebbe
minime monarchie con tanti re sempre chiusi nel ferro, ignari, intrattabili. onufrio,
ritornare definitivamente a casa, compiacendosi assai nel sentirsi cullato dalla morta onda delle nuove
, in un qualunque mezzo dielettrico o nel vuoto, di un campo elettrico e
e di un campo magnetico variabili entrambi nel tempo; la loro lunghezza varia da
muove certa cartilagine di certo timpano eh'è nel nostro orecchio. n. villani,
condutto, / l'attinge quindi e nel cervel lo sgorga. i. piccati,
lo spazio che il moto ondulatorio percorre nel mezzo in cui si va propagando,
sono piccole rispetto ad altre grandezze presenti nel fenomeno che si sta studiando. -
velocità di propagazione di un'onda considerata nel suo insieme. - velocità di fase
marconi non era se non uno sviluppo, nel medesimo campo, delle esperienze, prima
le onde che vi sono andate rotolando nel passato prossimo e remoto. 35
dei gas da una bocca da fuoco nel momento dello sparo (e poiché la
. onda sanguigna: il flusso del sangue nel sistema circolatorio. spallanzani, 4-iv-276
di raccolta, e che assumono, nel loro muoversi progressivo, una configurazione ondulata
parlava. de libero, 1-110: ora nel deserto che il sole / perpetua di
leonardo, 2-58: generavi nel mare subita tempesta con gran busso e
sudàr. graf, 5-287: lustrano nel diffuso, arcano lume, / vari di
salme. e. danti, 5-61: nel volere far star l'acqua in piano
1-9: godi se il vento ch'entra nel pomario / vi rimena l'ondata della
lì in mezzo. -milit. nel linguaggio relativo agli eventi della prima guerra
fasi successive di un bombardamento aereo, nel corso del quale le squadriglie di apparecchi
di apparecchi da bombardamento che si avvicendano nel bersaglio a maggiore o minore distanza di
gli steli e le penne, portando nel viso ai passeggieri zitti in fondo delle
sentii un ricordo sbocciar come un profumo nel cervello, un'ondata calda di sangue
riana si attenua e si stempra nel decorativo. tecchi, viii-41:
novecentesca. -ondata dei prezzi: nel linguaggio finanziario degli anni seguenti la prima
., i moderati ci avessero dato nel 1866 la vittoria. linati, 35-102:
-prendere il tempo con l'ondata', nel gergo marinaresco, approfittare del momento in
ondazione di vento si move, farà nel fondo contrario moto a quello della superfizie
assai. pindemonte, ii-155: qual nel materno chiostro, e pria che il
grave? petrarca, 211-14: nel laberinto intrai, né veggio ond'esca.
/ vener li disse, e lo baciò nel volto. caro, 1-590: ma
si lassa, / giaceasi il mar nel letto suo sì fermo / ch'io non
: le passioni fanno nella nostra mente e nel nostro cuore quel medesimo effetto che fa
in luogo: dove; in cui, nel quale, nella quale, nei auali
pisa, 1-97: ben dice dante nel sestodecimo canto della seconda cantica della sua
, 20-20: nde è questo desco nel diserto, nel quale non è via che
nde è questo desco nel diserto, nel quale non è via che gente ci
carducci, iii-17-12: gli abati furono nel secolo decimottavo quello stesso che nella e
doppo l'anno quarto, corrono pericolo nel 7 e nel 9. e l'
anno quarto, corrono pericolo nel 7 e nel 9. e l'anno 63 è
conti, i-38: ardea la terza spera nel suo celo / unde sì caldamente amor
/ credo lo vostro sia, / che nel meo petto stia / e abiti con
11. a indicare modo o maniera: nel quale modo, con cui. -anche
, 5-158: si menano a sandò. nel suo furore / oh chi sa che
, 3-i-30: i giornali fiorentini si accordano nel dolersi del governo; e certamente n'
in rosso, / tal orazion fa far nel nostro tempio ». cassiano volgar.
mantenghino. onde è da notare che, nel pigliare uno stato, debbe l'occupatore
. pascoli, 732: ma là, nel sole, molleggiò più goffa / sul
nostra ». d'annunzio, iv-2-422: nel combattere coi nostri servi noi ci assottigliamo
dovunque. 20. ant. nel caso che; qualora. romoli,
era molto grande in comune, cioè nel reggimento de la città; et amava
potrà osservare saranno alcuni cavalloni o ondeggiamenti nel luogo soprastante al pignone. segneri,
terra ad imprestito le verdure che si pingeva nel seno e la terra con bel ricambio
! e voi di nera / canape nel gran piano ondeggiamenti! marradi,
o dal calore rose e indebolite, nel più bello del giuoco per la forza
sparse di ville. carducci, iii-3-109: nel roseo lume placidi sorgenti / i monti
movimento a onde e volute dei capelli nel passo. carducci, iii-2-356: on
ondeggiamento del pungente fumo / coll'erranti nel fumo orride larve. 10.
fluire di un liquido, di un umore nel corpo umano; il propagarsi di una
degli antichi fisici, tutti i sentimenti nel toccare consistono e nel percuotere per questa
tutti i sentimenti nel toccare consistono e nel percuotere per questa o per quella via
vi troviamo altro filo che ci guidi nel labirinto del pensiero italiano a seguirne gli
circonda, si lusingasse di colpir sempre nel vero. piovene, 7-413: alcune
ondeggiare; cfr. fr. ondoiement (nel 1160). ondeggiando, sm
poco a poco dunque tacque ondeggianti, e nel lor moto / or sembravan crescenti,
si è traboccare, come si mostra nel fiume ondeggiante. imperiali, 4-168:
4-168: troppo dura impresa / quivi nel mezo a le latebre oscure / penetrar
tremende / di colline ondeggianti e crepitanti nel cielo / si frammettono prima del mare
dolcemente). patrizi, 2-28: nel... petto non si vede alcuna
o ignoranti? la mente è ancora ondeggiante nel proferire la sentenza. cuoco, 1-134
ondeggiante piena / di miste idée che nel pensier s'aggorga / tassi a se stessa
sommersa l'ondeggiante caravella / della vita nel mare delle tenebre. 21
pascoli, 489: forse allora ondeggerà nel mare / del nettare l'azzurra acqua.
, 11-423: la forma qui dee ondeggiare nel vago dell'infinito e del misterioso,
simile all'onda melodiosa che ti sveglia nel core ineffabili moti. carducci, iii-14-145
landino [plinio], 34: nel contado di rieti certe isole sempre ondeggiano
ne luogi detti mutinese, storionense. nel lago vadimonio e nell'acque dette cuti-
dei fiori, nell'ondeggiare dell'erba, nel mormorare del vento tra le fronde?
avertita, si faceva ondeggiare le poppe nel petto, con una certa maniera d'inganno
aveva un certo ondeggiare dèi seno, nel ben assestato respiro, la bric- concella
: 1 be'crin d'auro / scherzon nel petto per lo vento avverso: /
galleggiare nello spazio. -anche: muoversi nel cielo, percorrervi un'orbita.
ondeggiano lietamente i gabbiani. -apparire nel cielo in modo incerto; intravedersi.
sul mento. carducci, iii-1-265: io nel mutato / petto agghiacciarsi quel tremendo istante
g. l. cassola, 27: nel gir col volto inalberato e fero /
, 262: mentre ch'io ondeggiava nel mare di questi pensieri, e'mi
tempesta ondeggia il mio cuore, ingolfato nel flusso e reflusso del mar della ragione e
vi-187: il corpo legislativo ondeggiava immerso nel pensiero de'mali. c. bini,
(pensieri, sentimenti); essere presente nel pensiero, nella memoria; variare,
parte di coloro i quali hanno fattosi nel capo il magazzin delle figure delle superne
girandole. sagredo, 1-224: ondeggiavano nel senato i pareri e le opinioni con
: la memoria della madre morta ondeggiava nel suo pensiero. thovez, 1-114:
di abbandonare la città, i francesi nel secondo di levare il campo. bacchetti
agitare, far sventolare; far apparire nel movimento. caro, 9-1146: il
. ondoyer (ant. ondoier, nel 1160). ondeggiata, sf
capace d'ogni più gran vascello che veleggi nel mare stesso. 2. figur
, iii-122: qual ceraunio scoglio / cui nel marino ondifremente orgoglio / il tridentier nettunno
carducci, iii-4-313: le bionde criniere nel sole diffuse / azzurre le ondine si
. cfr. anche fr. ondine (nel 1550) e ingl. undine e
e ingl. undine e ondine (nel 1657). ondinatante, agg
frapposto ondisono cammino / ti guido volentier nel regio tetto. carducci, iii-3-193: ecco
/ incurva navicella. -che nuota nel mare. mazza, iii-83: con
linati, 20-157: il fiume scorreva nel fondo, ampio e ondivago tra vaste
foggiarsi un castello / spalti e torri nel cielo, quindi nel vento. quaglino
/ spalti e torri nel cielo, quindi nel vento. quaglino, intr.,
la cinghia di trasmissione lucida e ondoleggiante nel moto. savinio, 1-146: queste intra-
nella campagna fiorita, soleggiata e beata, nel celeste delle colline onduleggianti all'orizzonte.
: l'aquila è in alto: fulgida nel lume / del sole: preda ha
ant. e letter. che si trova nel mare; che abita, che vive
mare; che abita, che vive nel mare o in un fiume. boccaccio
ondoso. montale, 1-103: perdersi nel bigio ondoso / dei miei ulivi era
/ dei miei ulivi era buono / nel tempo andato. luzi, i-28: la
: la nera chioma ondosa / chiusa nel casco enorme. marotta, 1-256:
ungaretti, ii-87: come allodola ondosa / nel vento lieto sui giovani prati, /
. e. cecchi, 5-177: nel petto ondoso, negli atti delle mani
gnoli, 1-22: tremolare / nel verso, come cipresso / diritto e
la sostanziale differenza dei caratteri: lineare nel carducci, ondulante nel pascoli.
caratteri: lineare nel carducci, ondulante nel pascoli. 10. cucchiaino ondulante
dalla rugiada della notte, quando bolle nel meriggio, quando ondula al vento del
oriani, x-13-56: la ricchezza ondulò nel ritmo in un mercato universale.
); cfr. fr. onduler (nel 1746 e, con uso tr.,
1746 e, con uso tr., nel i877). ondulativo, agg
pubertà: e alquanto ondula - tiva nel volgersi o nel porgere. 2.
alquanto ondula - tiva nel volgersi o nel porgere. 2. che passa alternamente
allargava ondulata e verdeggiante / giù nel profondo la ricurva terra. pascoli
, con riferimento all'alternanza dei colori nel piumaggio. ondulatóre, sm.
dicesi moto ondulatorio quello di un mezzo nel quale ogni particella, allontanandosi pochissimo dalla
una forte striscia di cuoio, battesi nel centro con una mazza o bacchetta,
manuali principiarono a dar leva al tavolone nel tempo stesso che altri manuali stavano in
boscaglia ora s'era aperta, e nel cielo c'era ancora un po'di
morale di felicità, d'innocenza introdotto nel campo d'un quadro fisico, grande
, austero, e quasi terribile ci mettevano nel cuore un tumulto, il quale,
), dal fr. ondulation (nel 1680), deriv. dal lat.
, serpeggiante. santi, ii-418: nel percorrere le vicinanze di s. ca-
ondulare-, cfr. fr. onduleux (nel 1735). ondunche, v
ermete oneiropompo durante la mia prima notte nel roof? = voce dotta
. gravare di un onere (specie nel senso di peso economico giuridicamente garantito)
alla nave ancorata. / la salutammo nel porto / con ilare grido vedendo / il
; cfr. fr. onèraire (nel xvi sec.). onerato
dir. gravato da un onere (nel senso di peso economico giuridicamente garantito,
a una situazione soggettiva; e, nel senso di necessità legale, con riferimento
il libero godimento e non sono stati dichiarati nel contratto, il compratore che ne abbia
diritto ha una garanzia di natura reale nel fondo stesso (e tale istituto di origine
(in modo tipico nella donazione e nel testamento) e in forza della quale
, viene detto * onerato '(nel linguaggio giuridico tale clausola e il relativo
. 9. dir. neol. nel linguaggio della moderna dottrina giuridica, situazione
o differita, situazione che può verificarsi nel corso dello svolgimento del rapporto contrattuale e
svolgimento del rapporto contrattuale e che consiste nel sopravvenuto eccessivo costo o valore economico della
che la forza della prova non consiste nel padronato e nel possesso del presentare in
della prova non consiste nel padronato e nel possesso del presentare in generale, ma
: da poi ch'amore è nato'/ nel core de l'amante, / aiegro
essere oppresso. guicciardini, 2-1-356: nel pagamento grosso de'danari, vi furono
del decoro, della dignità, del pudore nel parlare, nel vestire, nel comportamento
dignità, del pudore nel parlare, nel vestire, nel comportamento; decenza.
pudore nel parlare, nel vestire, nel comportamento; decenza. compagni, ii-222
le cose la femmina dee essere temperata nel parlare: e questa è l'onestade
a terra e non guardare li omini nel volto. sacchetti, 85-42: io non
modestia, verecundia, onestade, che trionfano nel campo della puritade ed onore. tassoni
presso d'alcuno, tanta onestade giungea nel cuore di quello, che non ardia
tale vincolo; attualmente costituisce impedimento nel primo e nel secondo grado della linea
; attualmente costituisce impedimento nel primo e nel secondo grado della linea retta);
diritto naturale, può essere dispensato tranne nel caso che si tratti di matrimonio fra
, magistratura toscana (istituita a firenze nel 1415 e a lucca nel 1448,
istituita a firenze nel 1415 e a lucca nel 1448, ma presente anche in altri
. mediev. onestò e honestet (nel sec. x) e il provenz.
guadagnava onestamente / quello che poi spendeva nel peccato. leopardi, v-163: non
me come la scoperta di un nuovo orizzonte nel mondo islamitico. sbarbaro, 4-16:
la leverebbe. pallavicino, ii-384: nel tempo che i protestanti aveano mosse l'
, di onore; elevare una persona nel giudizio proprio e di altri (anche
il matrimonio e ristrignere la presunzion nostra nel vizio,... da questi
; cfr. anche fr. honnéteti (nel 1372) e spagn. honestidad.
: 'troppo onesto ', rispose, nel più nobile senso della parola. e
. / e d'un fattore, pur nel volto onesto, / che di figlioli
, 6-ii-540: vista la favorevole lasciata nel dalle
, i-128: né basterà agli uomini nel governo popolare godere i frutti onesti della libertà
e legislator di repubbliche, dover vedere nel 1512 la mina miserabile dell'onesto governo
se voi giudicate onesto che quel corpo nel quale io ho portati i figliuoli da
o poveri o ricchi, non è generato nel desiderio... ma dalla ragione
di torquato accetto, pubblicato a napoli nel 1641, sulla liceità di dissimulare le qualità
10 era giovane quando mi vi recai nel 18 ió. la prospe
256): ora uno del quale nel vero io non so il nome..
aventura, / o ne le borse o nel giubbon contanti. bellori, i-200:
: conferivano di studi, s'aprivano nel più intimo: e talora in capitoli,
quali nell'esercizio delle cristiane virtù, nel parlar onesto, nel vestir modesto,
delle cristiane virtù, nel parlar onesto, nel vestir modesto, nel silenzio in chiesa
parlar onesto, nel vestir modesto, nel silenzio in chiesa, nel frequentar i
vestir modesto, nel silenzio in chiesa, nel frequentar i sacramenti, hanno questa grande
. chiabrera, 1-iv-296: io, perché nel mio core / tezza, all'
il giovane, i-590: ella, bellissima nel semvella alla tavola di santi titi,
alla perarici, ii-275: queste / nel desiderio accendersi / di pure sona con
oneste, / e del serbato giglio / nel verecondo amor. alvaro, 17-487:
si astiene dai piaceri illeciti dellacarne, sia nel pensiero, sia negli atti; che ha
(1-iv-63): con onesto rossore nel loro viso apparito ne diede segno. leandreide
lezza nei gesti, nei comportamenti, nel linguaggio, nei modi, tali da
come ti stavi altera e disdegnosa / e nel mover de li occhi onesta e tarda
onesta e tarda! petrarca, 336-5: nel mio primo occorso onesta e bella /
bianchi toscani, cxvi-70: quando e'fu nel luogo andato / dove i panni avea
, 1-159: l'onesto significa, nel suo concetto, essenzialmente * ciò che piace
anche fr. ant. oneste (nel 1125). onestuòmo (onèst'
. abraham gottlob werner [1750-1817] nel 1812). dal ted. omphazit,
, diffuse nell'america centrale e nel madagascar; sono per lo più
punto carnoso che, quasi ombellico, sta nel centro del fiore stesso. più
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), lat. scient.
= voce dotta (coniata da bonsi nel 1794), comp. dal
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), lat. scient.
. punto antropometrico del tronco che cade nel mezzo dell'ombelico. = voce dotta
dei tessuti circostanti; è particolarmente frequente nel neonato dopo la caduta del cordone ombelicale
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), deriv. da
contrassegnato da una pietra sacra, situata nel santuario di apollo a delfi, che
nn. 1 e 2 furono introdotti nel 1828 e, rispettivamente, nel 1821.
furono introdotti nel 1828 e, rispettivamente, nel 1821. onfaloangiòpago, sm.
intestino. = voce dotta (creata nel 1749), comp. dal gr.
acheni, con semi rotondi e cavi nel mezzo. tramater [s.
denominata da'suoi semi rotondi e cavi nel mezzo. = voce dotta (
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1817), lat. scient.
sopra l'ilo d'alcuni semi, nel quale vanno a riunirsi i vasi nutritivi che
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), lat. scient.
, talora in forma enzootica, nel puledro e nel vitello, con infiammazione
in forma enzootica, nel puledro e nel vitello, con infiammazione del cordone e
= voce dotta (registr. da canini nel 1865), comp. dal
= voce dotta (registr. da marchi nel 1828), comp. dal
. pratica divinatoria consi stente nel predire il numero dei figli che una
base al numero dei nodi presenti nel cordone ombelicale del primo genito
che una donna dovrà avere ancora nel corso della sua vita, secondo il numero
= voce dotta (registr. da marchi nel 1828), lat. scient.
presente nell'embrione, può persistere nel feto e nell'adulto è rappresentata
= voce dotta (registr. da chambers nel 1749), comp. dal
del corpo assunta dai propri membri nel pregare, consistente nel fis
propri membri nel pregare, consistente nel fis sare l'ombelico mentre
eretici seguaci del medico basilio, che nel xii secolo infettarono la chiesa di costantinopoli
trassero tal nome dall'indecente loro positura nel fare orazione. diconsi più comunemente '
= voce dotta (registr. da omodei nel 1828), comp. dal gr
= voce registr. da canini nel 1865: cfr. onfalosita.
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), comp. dal gr.
detto onica: e che perciò posta nel fuoco è odorifera. = var.
argine minato, fa prima una palificata nel modo di questa, dipoi l'inchioda
nell'antichità per foggiare cammei, collezionati nel medioevo per le presunte virtù curative,
lavoro sarebbe degno de'migliori maestri, nel cavo delle quali erano rappresentate le teste
voi, cui teda nuzial congiunge / nel sospirato di, né la discinta /
protesero a bere nella fontana: e nel piccolo specchio d'onice dell'acqua in
solo una vena d'onice tremava / nel fondo, quale stelo alla burrasca.
. il fr. ant. onice (nel 1160). il termine, che
n. 1 è registr. da omodei nel 1821. onìchilo, v
pietra preziosa, di cui si parla nel pentateuco, di incerta identificazione, ritenuta
, 1-907: il corsuccio da sacorbaro, nel suo
; è registr. da canini (nel 1865). onicoclasi, sf.
= voce dotta (registr. da bonavilla nel 1819), comp. dal gr
immagini irreali. savinio, 12-246: nel regno magico della musicalità entriamo di colpo
dotta (registr. da sante de sanctis nel 1859), deriv. dal gr
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), comp. dal gr.
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), gr. biz.
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794). comp. dal gr.
= voce dotta (registr. da bonavilla nel 1828), lat. scient.
20-17: l'origano, il quale nel sapore è simile alla cunila,..
ama l'amor d'onnia clemente, / nel quale onnicosciente amore va
un ragionato e onnicomprensivo eurein esprimente roptimum nel sistema della realtà, dell'essere-divenire.
è orientato in tutte le direzioni (e nel linguaggio della tecnica si dice di dispositivi
ed onni direzionale. idem, 18-292: nel serbatoio la pressione del vapore è onnidirezionale
31: insieme ai missili veri circoleranno nel labirinto simulacri di missili in modo da
3-97: godeva dell'onnifeconda natura / nel novo suo sangue non tocco.
tutti i lati, si arresta ognora nel dubbio scientifico e pratico. idem,
sapienza e dottrina non andarono disgiunte mai nel pensiero di quest'uomo. =
portentosi... che passano rapidamente nel mondo sbalordendo colla precocità e l'onnilateralità
di esso. soderini, i-15: se nel nascere e nell'andar sotto [del
facoltà di agire sugli altri enti e nel compiere tutto ciò che è intrinsecamente possibile
l'onnipossente tuo padre nel volto. goldoni, xiii-827: sacro nume
la conoscenza umana ai fenomeni, intronizzò nel di là una volontà onnipossente che essendo
è la ragion prima della miseria regnante nel mondo. pirandello, 7-1059: non
santo antonio, che sono onnipotenti nel favellare, audaci e pronti. buonarroti
mazzini, 64-241: il re era subalterno nel campo. i volontari erano intenti ad
flaminio, 70: la meditazione consiste nel pensare a dio e alle sue perfezioni e
a distanza, sugli oggetti (e nel bambino deriva dalla mancata distinzione fra soggetto
meriggio, ecco, faccio la notte nel cavo della mia mano. cassieri,
155: gli aurunci, onnipresenti nel golfo, venivano oscurati da una seria
porpora diffonde / l'aureo splendido sol nel cielo azzurro, / m'invita a
. che vede tutto ciò che avviene nel mondo, con particolare attenzione al comportamento
fu più volte concesso ch'egli orasse nel conspetto del papa e del collegio de'
alcuna cosa che fosse da orare o nel senato o appo il popolo di suadere
5. fis. legge oraria: nel moto di un punto, relazione fra
casa e tornarvi la sera, di vederlo nel primo orario. carducci, ii-7-267:
gocciolìo di tre cannelle da me bene accordate nel contiguo lavabo. ojetti, 1-50:
di fabbrica o nei salari minimi o nel caroviveri, essi abbiano qualcosa di
anzi l'unico scopo della cura dovesse consistere nel conservare nel miglior modo possibile lo spirito
scopo della cura dovesse consistere nel conservare nel miglior modo possibile lo spirito e le
orgoglio della cupola cuo- pra la intersezione nel piano. 12. locuz.
e superbo percosse un de'figli di spatinfaccia nel volto con un pugno. marini,
e l'orgoglioso incontra, / e nel gran spazio della fronte il fere.
1-iv-383: si scorge nell'andatura e nel fischio di costui un'orgogliosa negligenza.
orgoglio; cfr. fr. orgueilleux (nel 1080). orgoglirc, intr.
vivente, e avrebbe una parte importante nel comportamento umano e in partic. in quello
alcuni dialetti sett. e in partic. nel senese (cfr. cagliaritano, 104
probabilmente attraverso il ted. oriane (nel 1695). oribasìa, sf.
entom. genere di acari, diffusi nel terriccio vegetale, che costruiscono fra i
le lavande... che s'infondono nel petto con siringhe, overo cristero oriculàrio
allo sbocco, in corona, pulite nel contrasto dei venti, le grandi montagne cen-
purg., 30-23: io vidi già nel cominciar del giorno / la parte orientai
alla divisione decisa dalla conferenza di potsdam nel 1945). -impero orientale',
nelle indie orientali le donne gittarsi volontariamente nel fuoco ove arde il corpo del morto
e la forma della celestiale conversazione, nel tenebroso occidente e nelle frodure della francia
: dicesi, ed è verità, che nel mezzo del mondo è un palagio d'
ciascheduna faccia sta una bellissima porta, nel quale palagio solo amore vi sta a
la declinazione [dell'ago magnetico] nel mar pacifico è orientale. -che
orientai pruova el suo nido, / vedrà nel chiaro suo sin- gular viso / visibilmente
: gli orientali, disdegnosi e trascurati nel viver civile, d'una sola libertà si
-tabacco orientale', qualità di tabacco prodotta nel vicino oriente, di colore chiaro e con
parendo ai nuovi uomini che il vivere nel mondo fosse uno stento, deliberarono fra
, l'influsso orientale nuovamente si diffuse nel nostro emisfero. -che guarda verso l'
oriente; tipico, nell'aspetto o nel carattere (indifferente, volubile, molle)
era natura essenzialmente 'orientale ': nel carattere del suo genio, nelle sue indolenze
in giorno. guasti, iii-89: vacò nel 34 il coadiutore per le lingue orientali
cinesi fondato da matteo ripa e riconosciuto nel 1732 dall'autorità pontificia; in origine
triennale di lingue orientali per ecclesiastici; nel 1869 fu riconosciuto come ente morale di
come ente morale di pubblica istruzione e nel 1925 fu elevato al grado di istituto
l'istessa maestà sua imperiale volle che nel 1742, colle stampe di firenze, si
o punto rumeno, che si esegue nel senso della lunghezza, prendendo quattro o
romantico ha diffuso nell'occidente, sopratutto nel veneto. 2. per estens
non solo nella divina commedia, ma nel convivio e nelle altre sue opere,
orientalistica. carducci, ii-5-19: nel libro del levi (ch'io conoscevo
anche il fr. orientalisme (nel 1838). orientalista1, sm
= dal fr. orientaliste (nel 1799), deriv. da orientai
periodo di più calorosa fiducia rivoluzionaria [nel messico] è successo un periodo di raccoglimento
le vele, i cannoni dopo disposti nel modo suddetto. un buon orientamento delle vele
ragazzi grandi che si cominciano a orientare nel mondo, niente altro che per prendere
, i-619: ©dentatissimo [il cane] nel mondo degli affari, vedremo subito quel
della luce (e ha importanza notevole nel caso degli edifici cultuali di talune religioni
, non era di quegli eloquenti che nel piacer del parlare perdono i sensi,
papini, ii-335: c'è [nel mio libro]... l'unità
si rituffava [de sanctis] prontamente nel particolare e nel determinato. -informazione nell'
de sanctis] prontamente nel particolare e nel determinato. -informazione nell'ambito di una
scritto: maledetto sarà ogni uomo che penderà nel legno. venuti, lxxxviii-11-699: quel
/ scurando i raggi suoi, mentre nel legno / pendea il sommo fattor,
medesma / dentro vi cade, e nel suo teso laccio / il piede s'avviluppa
: sotto la volta del noce aveva visto nel riverbero pendere i piedi di suo padre
per una lite che di ragione pendeva nel parlamento di parigi tra lui e madama
assedio. dottori, 58: sta nel mezzo fortuna, ancorché penda / il pubblico
'scarco 'delle pietre faceva un rialzo nel fondo della bolgia, e che l'
crescenzi volgar., 8-6: nel cominciamento che l'uve si maturano,
). d'alessandri, xcii-n-233: nel tirar ch'egli tacesse il colpo contro
, tanto così legati pendono, quanto nel duro petto dell'amiraglio pende qual pena
vita per fuoco finisse, comanda che nel prato siano posati, e quivi in accesi
d'annunzio, iv-1-46: egli pendeva nel dubbio; ma, ad ogni attimo che
le terre, a discrezione, pendendo sempre nel meno che nel più. b.
discrezione, pendendo sempre nel meno che nel più. b. davanzati, i-26:
, i-26: druso, che pendeva nel crudele, fece vibuleno e percennio a sé
credere che una delle mire del machiavelli nel principe si fu di svelare a'popoli
da prìncipi deboli, poveri e malfermi nel loro trono. pascoli, i-403:
francia. dottori, 58: sta nel mezzo fortuna, ancorché penda / il pubblico
: maggiormente penda [il monaco] nel giudicio dell'abate. 14.
tissima, svelta, che penda più nel lungo che nel corto. p.
svelta, che penda più nel lungo che nel corto. p. cattaneo, 4-1
e delle città, pendino sempre più nel magnifico che nel povero. b.
città, pendino sempre più nel magnifico che nel povero. b. cavalcanti, 2-347
, avendosi però riguardo a non cader nel verso e nel numero poetico. romoli,
riguardo a non cader nel verso e nel numero poetico. romoli, 279: gli
idiotismo, percioché egli è tanto frequente nel favellare ordinario che, mescolato fra le
una tale energia di voce che pendeva nel concitato. algarotti, 1-vi-98: ii.
un po'nello stupido / e molto più nel furfante. bacchelli, 2-xxiv-35: trattava
ragioni: delle quali una ne pende nel giallo, e questo non è per
, potrebbe alcuno dire ch'ella pendeva nel senato, e nondimeno era esposta alle
mammella. -pendere dal volto o nel volto, dal viso, dagli occhi,
in bilancia. -pendere in largo, nel troppo: abbondare, lar- gheggiare.
lavorìo;... pendi sempre nel troppo; sie presente e del villano
della testa, dalle radici ugualmente partendosi e nel sommo segnandolo con diritta scriminatura, per
virtù diverse. montale, 2-79: nel cielo della cava rigato / all'alba
dinanzi te ne sentirai qualche isprazzo o nel contado o nelle pendici della terra. cantari
anco più dell'antica,... nel pian compreso fra l'una e l'
mi trovai in perige; / salse nel mondo c'ha le gran pendige, /
si precipitava meglio che non si scendesse nel fondo di un burrone e io giù
: quando [le giovani] hanno nel cuore uno scapestrato (ed è lì che
castelnuovo, 195: alessandro, il quale nel suo taccuino teneva sempre uno specchio riassuntivo
pace e concordia chi spingea il mondo nel pendio del socialismo. amari, 1-1-18
ciolare a non riguardare altre cause nel progresso della storia che i vizi e
: i popoli, come gl'individui, nel pendio della loro decadenza diventano nervosi,
carducci, iii-23-281: cominciò l'opera nel pendio dell'età: vi lavorò quindici anni
della linea tangente al profilo dell'onda nel punto di inflessione fra la parte più
orizzonte della tangente al profilo dell'onda nel punto d'inflessione fra la cresta e la
. 1). -scala di pendio: nel metodo delle proiezioni quotate della geometria
: si faranno le cannoniere... nel pendio de'loro parapetti a scalini e
subito a saltar la siepe e entrar nel bel prato in pendìo. bettini,
di dietro, un campo a pendìo nel quale bortolo, giovanni, caterina e maddalena
alla base anche del fr. pente (nel 1300). pendìzio, sm
, 1285: la pendola oscilla / nel cuor della notte. de roberto, 4-68
calco sul fr. la pendule (nel 1664); la voce è già attestata
. 2. che si svolge nel tempo con andamento analogo a quello del
sua poesia. moravia, 22-222: nel movimento pendolare che contrappone nel mondo gli
22-222: nel movimento pendolare che contrappone nel mondo gli universalismi ideologici e culturali ai
, e il grande si con- raeva nel piccolo entrandovi senza residui. 4
4. che, non risiedendo nel luogo in cui presta o svolge la
scadenze regolari. soldati, 6-218: nel quotidiano moto pendolare tra l'uno e
. teorica della pendolazione: quella formulata nel 1907 da h. simroth, secondo il
asse con i poli nell'ecuador e nel borneo. = nome d'azione da
. = dal fr. pendulier (nel 1842), propr. * orologio a
rémiz pendutine e ingl. pendutine (nel 1802). pendolino2, sm
del lampadario. serao, i-138: nel salone di ricevimento... illuminato.
righi: dispositivo per tracciare le traiettorie nel moto risultante dalla composizione di due moti
corso d'acqua con la massa immersa nel liquido, usato per misurare la velocità
pendoli lunghissimi. stuparich, 3-168: nel silenzio, il pendolo dell'orologio martellava
noce. d'annunzio, iv-1-1040: nel silenzio, giorgio percepì di nuovo le
rebora, 3-i- 365: inesausti nel pendolo di arcana esattezza del creato inesauribilmente
.. regolatori della corsa del siluro nel piano verticale. 11.
specchio pendoloni alla cintola, e andarselo nel camminare battendo per le gambe. marino,
la spada mezzo sanguinata e mezzo investita nel fodero giacea sopra la bara. 2
325: le povere stringhe esiliate / nel giro de'calzoni / se ne stan pendoloni
. ojetti, ii-718: alla vendita nel giugno del 1911 la tavola stessa del banditore
alemanno che già gli aveva portata la pistolla nel pendone della spada. foscolo, ii-215
corta, gioiellata nell'elsa, fregiata nel fodero e nel pendone. bresciani,
gioiellata nell'elsa, fregiata nel fodero e nel pendone. bresciani, 6-iv-228: in
. campofregoso, i-47: era nel tempo quando l'ape parca / descaccia
per longh'errori. galileo, 3-1-464: nel medesimo esempio dei corpi pendoli si veggono
di sirene sconosciute. bartolini, 20-73: nel cortile dell'uva pendula.
. loria, 1-147: rattratto e pendulo nel giuoco delle funi, dava segno di
gadda conti, 1-404: colle gambe pendule nel vuoto ventoso, godeva di guardare le
: e un balbettìo di stelle su nel cielo profondo, / e la luna è
: fumi, la ines la rimirò nel volto, lasciando cader la mascella, a
opalina, nell'ombra. -vagante liberamente nel moto cosmico. g. l.
, ii-4: la stella che riluce nel cielo, e la stilla, pendula e
ed oscilla. -che aleggia nel cielo, che vi pare sospeso (
fa. 2. sm. nel gioco dei tarocchi, l'impiccato.
il dito in bocca a guisa di pene nel sesso per significarmi che potevo fare l'
indeuropea; cfr. fr. pénis (nel 1735) e ingl. penis (
1735) e ingl. penis (nel 1693}. penécchio, v.
di questo lago mette in mare e nel qual vivono gli uccelli detti meleagride e
dotta, lat. penelops -ópis (passato nel linguaggio scient.), dal gr
= deriv. da penelope *; nel signif. n. 2, c'è
de'numi, e specialmente alla loro imboccatura nel mare. lessona, 1102: peneo
, così che i tordi ed i merli nel girare che vi fanno per cercare e
... si contentarono di restarsi nel loro primiero stato. magri, 60
palmieri, 1-32-22: benché l'aria assai nel corpo vagli / che penetrabil sia lieve
5. che colpisce nell'intimo, nel profondo; che sollecita determinati sentimenti e
dardo. d'annunzio, iii-1-759: nel rombo de'miei polsi / udivo il
400 pagine -sopra un naso di marmo scoperto nel 'colombarium 'dei giuli e attribuito
, salette, angoli appartati, scavati nel tufo e nascosti dietro pilastri dove
un dì ch'io spargea voti / la nel tempio di giuno... j.
correte, e voi che muti impallidite / nel penetrale della dea pensosa. cattaneo,
. sestini, 291: esser pareami nel penetrai santo / del vicin tempio:
lasciava [il fieschf] la moglie chiusa nel più intimo penetrale. brente, 127
g. graziani, 197: giace nel sen del monte orrida grotta / circondata
c. e. gadda, 11-199: nel sotterraneo, le installazioni porcellanate con acqua
corpo. marino, 1-3-53: altamente nel cor mi sta scolpita / l'insidia
posso in mare, / ma non nel bosco mi si lascia entrare. / che
profondo fremito del cuore / sbocciando, nel tuo raggio, quasi fiore / meraviglioso,
qui, allo svolto del bosco / nel sicuro e nel fosco penetrale / d'un
svolto del bosco / nel sicuro e nel fosco penetrale / d'un albero sventrato
la sua rigogliosa erudizione perseguita gli autori nel parentado, ney penetrali della vita domestica.
. e. cecchi, 5-360: malferma nel contorno delle sue coste, la terra
: mi diedero tre ferite, due nel collo ed una nella tempia, tutte
allegri e ridenti e così grati e penetranti nel mirar. s. maria maddalena de'
di seta; penetrante sino a mirarmi nel cuore e ne'lombi. manzoni,
, vi-151: il padrone che stava seduto nel fondo del negozio, si alzò e
lettere. g. ferrari, ii-265: nel sogno... la realtà esteriore
onestà, cor paziente, / penetrante nel ben e continente, / i frutti
d'annunzio, iv-1-174: ella aveva nel conversare una fluidità mirabile; profondeva un
. una intenzione di realismo più penetrante nel pirandello, con una ricerca di particolari
fa più penetrante, allorché il poeta discende nel lezzo della città in cui visse.
il suono. scannelli, 346: nel palazzo della vigna pamfiglia si viene ad osservare
quale sta raccogliendo l'oro per mettere nel carcasso, dopo aver gettato via gli
strale d'amor con penetranza / passa nel core e vi si ferma.
, 1-xvi-3: temo assai forte che frattanto nel prode figlio di menezio penetrando le mosche
imbrattino il cadavere. montale, 2-16: nel breve / vano della mia stanza,
,... trattenutosi 40 giorni nel loro fiume, penetrò nell'interiore dell'
2. avanzare con una mossa tattica nel corso di una spedizione militare o di
molto sangue, si fermò ad abitare nel terreno di quegli. d. trevisano,
, 4-ii-109: essendo penetrati i turchi nel territorio di traù, vi trovarono così duro
su costantinopoli. 3. entrare nel sesso femminile, congiungersi sessualmente con una
fendea come una canna; / ma penetra nel vivo a pena tanto / che poco
calatran fu la lorica, / sì che nel ventre pe netrò lo stocco
petto fieri, e, reggendo lo sguardo nel mio, nessuno tremi quando penetrerà l'
e candido, come se il latte penetrasse nel color candido. 6. spostarsi
non si voleva che l'innondazione penetrasse nel villaggio. luzi, 9:
seduzione del fasto è penetrata talmente, nel corso del quattrocento, che nessun anonimo
della guerra e penetrando a poco a poco nel tempio come in un corpo putrefatto,
sconosciuto, mi penetrava per le nari nel cervello. comisso, v-152: egli
: aveva dapprima servilio sentito qualche rumore nel giardino e gli era poscia penetrato nel
nel giardino e gli era poscia penetrato nel cuore il grido che diede tersilla nel
penetrato nel cuore il grido che diede tersilla nel vedersi improvvisamente assalita e percossa. fr
allegrezza. betteioni, i-290: quivi [nel tempio] penetra... /
piccola borghesia, mentre pasolini è penetrato nel segreto del parlare schietto del popolino delle
: proseguì a scoprirgli quello che mulinava nel cuore, di che niun altro sapeva fuor
tentate-di penceràr « > col suo cervello nel corso defic-stelle e nelle altre grandezze del
penetrare. caro, 12-i-207: penetrandovi nel pensiero, mi pare di sentirvi argomentare
, lii-3-395: chi vuol ben penetrar nel cuore delli uomini guardi pur alle operazioni
, vi-159: io non arrivo a penetrar nel cuore, / ma mi par che
scrittore non conosce o non vuole penetrare nel cuore umano. guerrazzi, 2-300: pasquale
. insinuarsi nei sensi, nella mente o nel cuore in modo per lo più irresistibile
vostra beltà coi primi sguardi suoi / nel cor mi penetrò sì ratto e forte /
il vostro duol v'invita / meco, nel mio languir soverchio impietra / e rende
stupor mia vita: / via più nel cor quella doglia penètra, / che raggela
penètra, / che raggela le lagrime nel petto, / e l'uom, qual
3-i-40: penetrarono tali rappresentanze così bene nel cuore dell'uno e dell'altro de'prìncipi
prender moglie. lemene, i-30: nel mio cor già penetrò / di narciso
lo spirito di partito non penetreranno mai nel suo cuore? batacchi, ii-67: l'
e maliziosissimi adescamenti delle ballerine che penetravano nel profondo. -provocare irritazione o stupore;
, 9-204: mi penetrarono in guisa nel cuore queste parole d'albertino che io
ix-121: le tue menzogne / mi penetran nel cor. botta, 6-i-120: l'
tutti i misteri, a possedersi fin nel profondo, a penetrarsi, a mescolarsi,
la parte [delle travi] ch'entra nel muro sia penetrata di pece calda e
fuori dalla superficie, perdendosi i contorni nel fondo soavemente e generandosene il numero e
senza aura di venti / si drizzano nel sol che gli penètra. onofri,
dottori, 46: non mi cape nel seno / l'immensa gioia (i'lo
il calabrese antonio serra... nel seicento per primo penetrò e disse che
dei popoli non consiste nell'oro ma nel lavoro. -assol. giuglaris,
senti, pastore, / già ti leggo nel cuore; / e l'amore e
iii-495: i medici erano stati discordi nel giudizio; avevano parlato di anomalie nervose
di qui. malvezzi, 200: penetrossi nel campo che l'inimico aveva pensiero di
. locuz. -penetrare al, in, nel cielo: levarsi con grande clamore.
i gridi, / l'alta querela che nel ciel penetra? -essere esaudito da
acquatili? -penetrare fino al midollo, nel midollo: v. midollo, n
dotato di una grande penetrativa cordiale anche nel senso mondano e socievole. =
intelligenza vivace e pronta, di acume nel comprendere, di intuito; sagace,
muri. bernari, 6-81: penetrata nel già ristretto spazio, cadde sfinita su
il distretto suburbano e le ville poste nel contorno della città si debbono ben difendere
pi- sciotta, ci appare, penetrato nel mare, palinuro, come uno squalo
la parte [delle travi] ch'entra nel muro sia penetrata di pece calda e
: la finità dell'autocoscienza consiste ora nel non esser l'oggetto... quella
quella identità che è l'autocoscienza; nel non essere ancora tocco, dirò così,
posto assegnatogli: dalle pagine staccate balzò nel testo, si distese, s'allargò,
cogliere col suo pennello « l'infinito nel finito, l'astratto nel concreto, il
« l'infinito nel finito, l'astratto nel concreto, il sovrannaturale nel naturale »
l'astratto nel concreto, il sovrannaturale nel naturale », la cosa in sé nei
dalla situazione che lo determina; colpito nel fondo dell'animo da un atteggiamento o
, il quale... è necessario nel fuoco, e quando la penetrazione di
medesimo. marinetti, 1-98: scarto nel rendimento dell'elica, dovuto alla fluidità
di un aereo ad incontrare poca resistenza nel fendere l'aria. -per simil
per dimostrare che la preminenza della plastica nel medio evo fu il risultato di concessioni
allegoriche e che la preminenza della pittura nel rinascimento si accompagnò a una penetrazione del
cosiddetta * penetrazione economica 'per preparare nel momento e nel modo opportuno l'occupazione
economica 'per preparare nel momento e nel modo opportuno l'occupazione territoriale. bocchelli
ingegno: e fermo, il quale nel sentiero retto e facile di vita che
vani. a. cocchi, 5-1-16: nel l'un caso e nell'
quella guasta e mancante che è sparsa nel volgo dei medici, ma non lo è
croce, ii-2-45: altri non pochi, nel suo tempo e nel suo stesso paese
non pochi, nel suo tempo e nel suo stesso paese, trattarono le medesime
è la penetrazione che mi dimostrate aver nel mio medesimo animo. g. venier
velocità di raffreddamento. -penetrazione totale: nel trattamento di cementazione, distanza fra la
con la sua onnipotenza, s'inoltra nel capo d'annibale, sì che gli
5-3-8: n'andaste fin da principio nel vostro intendere sicure, e nella vostra
per un tempo di 5 secondi, nel materiale stesso posto in un recipiente a
caro, 1-7 n: era nel mezzo a la cittade un bosco / di
lig., dal fr. pèniche (nel 1804), prestito dall'ingl
prestito dall'ingl. pinnace (nel 1546), che è a sua volta
dovuta a a. fleming, che nel 1929 notò la scomparsa delle colonie di
una coltura inquinata dalle suddette muffe; nel 1943, negli stati uniti e in
2-xxiii-564: mi venne, l'idea, nel vedere, a non so quanti mila
ii-79: conoscendo il diligente medico esser nel petto molto sangue, non ardiscili chiuder la
italiani sono marinai, poiché sentono che nel mare è la grandezza eterna. prendiamo
sf. geogr. terra estesa nel senso della lunghezza e circondata su tre
d'acqua e che tende ad allungarsi nel senso della corrente.
pietre che... affermavano trovarsi nel capo di certi serpenti... nelle
iii-4-55: ecco: la verde sirmio nel lucido lago sorride, / fiore de
e golpone son voci che non corrono che nel contado toscano. nel resto della penisola
non corrono che nel contado toscano. nel resto della penisola sono proscritte: e
andò penitente fino ad anuradhapura, nel centro di ceylon, la roma
al penitente necessarie: candor di animo nel confessare le colpe; contrizione che stritola il
amico. giamboni, 10-103: cristo nel vangelio disse che molto è allegro quando un
che facemo di quel che perdemo nel peccato che commettemo. giu
« e vederai color che son contenti nel fuoco », della penitenza; e dice
marittima, xliii-299: vedete duomo pallido nel viso, / la persona e la carne
mia penitenzia, mi faceva entrare / nel mio buon letto, ed io, per
. cesari, 6-47: si rappresentò nel refettorio in una veste tutta lacera, a
sia uomo di penitenzia, crescendo i capelli nel capo suo in tutto questo tempo del
regola agostiniana, istituite da leone x nel 1520 a roma presso la chiesa di
: terziarie regolari cappuccine istituite in fiandra nel 1614 con una regola molto austera di
., ix-179: fu ioanne battezzante nel deserto e predicante il battesimo della penitenza
penitenzia, / bisogna prima ch'io nel gran deserto / col corpo mio ne
315: quel meschino subito s'inginocchiò nel letto, e con infinite lacrime ed
la penitenza / s'inizia fin d'ora nel cupo / singulto di valli e dirupi
le penitenze. 11. gioc. nel biliardo, punto segnato fra i birilli
hanno da forse dodici galee di condannati nel porto di marsiglia e lì d'intorno,
: giuseppe giusti..., attratto nel circolo di gino capponi, facea penitenza
giannone, 1-iii-139: furono mandati a carcere nel monastero di monte casino...
qualche perdono, / facendo penitenzia infin nel letto. cellini, 1-121 (279)
i pellegrinaggi pii, ma insegnare che nel cuore e nelle opere consiste il pentirsi davvero
pietà. bettinelli, 1-ii-383: fu nel 1260 che scoppiò la gran furia penitenziale
solo penitenziale, sm.): nel medioevo, ciascuno dei libri compilati per
delitto usuale presso i popoli germanici; nel sec. x, con lo sviluppo della
di importanza fino a essere soppiantati, nel sec. xiii, dai primi trattati
cerimonie di espiazione, in partic. nel periodo quaresimale (e si dicono versetti
4-129: clemente xi fondò a roma nel 1703 la casa di san michele,
civile, 1386: caparra penitenziale. se nel contratto è stipulato il diritto di recesso
ho veduto qualche volta donne gentili, nel toccar loro a penitenziare persona la cui
importanza ebbero quelli di roma, che nel sec. xiii si riunirono in un
: stava sua santità a sedere pontificalmente nel portico di san pietro:..
scaglie cornee, e hanno importanza determinante nel meccanismo del volo; molte di esse
di uccelli canori si concedeva una sosta nel suo volo trasmigratorio. -in espressioni comparative
da sé un leggio grande che era nel mezzo del coro, con una destrezza e
mi parea veder sospesa / un'aguglia nel ciel con penne d'oro. idem
luoghi dovetti prescrivere che versando il vino nel calice si facesse uso di un cucchiaino
penne canore, / di un tremulo raggio nel cuore, / di un nulla.
, ii-238: ponno portare... nel letto una coltre di penne per star
spiedi, che i toreadores lasciarono fitti nel corpo d'alcun toro, avevano de'razzi
v-1-300: la penna d'una freccia infìssa nel corpo d'un colosso che non muore
a guisa di freccia, e talmente bilanciato nel suo coppo di ottone che, posto
scrivere a mano con inchiostro (e nel linguaggio moderno il termine indica, in
esangue, / sì ch'io scriva nel cor quel ch'ei / sostenne. aretino
. frisi, xviii-3-311: vi era [nel museo] lo scheletro dell'orangoutan,
la mano e l'intelletto / rimaser vinti nel primier assalto. boccaccio, 9-72:
civinini] la penna molto leggera e felice nel comporre il quadro e nello scegliere tra
-eroe della penna: chi si distingue nel campo delle lettere (e ha una
rezasco, 788]: non compresoci [nel salari] quello facci la penna.
l'uomo alla penna ': significava, nel linguaggio delle galere, mandare un marinaro
avanti in tutti i locali di notte nel circondario romano, mangiare esclusivamente dalla mezzanotte
quasi tagliente, che poi s'ingrossa nel battente. 25. ant.
suddette cose. padula, 450: nel tirreno abbondano i testacei ed i zoofiti,
naturali, consiste [l'anima] nel fegato, la penna di questo fegato che
largo, c'hanno quattro penne, due nel ventre e due su 'l dosso.
filo una veste, quella non si abbruggia nel fuoco, anzi si monda e riluce
: la vostra destra... nel mover de la penna disperge la robba
penna disperge la robba degli eretici e nel dar de la fede rassicura le menti
ingegno su qualche fattarello della vita sociale nel secolo decimottavo non tolgono che quella società
la penna nell'inchiostro della maldicenza, nel fiele', scrivere con astio, con acrimonia
intingere]: 'intingere la penna nel fiele ': scrivere con amarezza e
che lo ingiuria; intinge la penna nel fiele. -lasciare in penna, nella
ma una trave mi par la penna nel trascrivere. pecchi, 13-73: la vecchia
le penne, / la fa morta cader nel proprio chiostro. -riscaldare le
*; cfr. fi. panachè (nel 1389). pennacchièra (ant
forma simile a un piccolo cono, nel quale è infilato e fissato il pennacchio
e. i. (che l'attesta nel 1825). pennacchino (ant.
color dorè e nero nell'ali, nel dorso e nel ventre; col capo
e nero nell'ali, nel dorso e nel ventre; col capo tutto nero,
tagli e 'l corsaletto indosso, / e nel cappello avea un pennacchio rosso. loredano
spada nobilmente guernita con gentil bizzarria e nel cappello un grandissimo pennacchio nero pendente da
che vanno alla guerra di troppa vanità nel vestire oggidì, che ci vuole altro che
differenze, i quali sogliono gli indiani mettersi nel capo come penacchi per vaghezza. tartara
cupola sono aperti i massicci de'pennacchi nel mezzo. maironi da ponte, 1-i-95
. tardo pinnaciilum (mediev. penaclum, nel 1250, a bologna),
= dal fr. pennage (nel 1525), deriv. da penne (
. moleti, 61: avvertendo che, nel mettere la carta nelle forme, se
). testi fiorentini, 62: nel mcclxxxviiij, il die de la sen-
disposti a varie finestre della torre, nel passaggio che fa da loro il cilindro
inchiostro che viene raccolta dal pennino immerso nel calamaio. baretti, 1-363: non
e. i. (che l'attesta nel 1804). pennati fòglio,
i-152: pennato e bianco augello / volò nel ciel. tasso, 8-6-1410: tal
! / quanto veloce e sempre / nel caminar ripigli più vigore! / timorosa imprima
quello le divisioni del quale sono intaccate nel bordo, con denti a sega,.
pinna (v. penna1), passato nel linguaggio scient. per il n.
forma; la voce è già attestata nel lat. mediev. penatus (nel 1252
attestata nel lat. mediev. penatus (nel 1252 a bologna e nel 1269 a
penatus (nel 1252 a bologna e nel 1269 a venezia). pennatofésso
r. longhi, 1-i-1-19: nel caso di rembrandt è il rinserrarsi nella
[a fromentin] il giudizio, nel caso di rubens è lo stesso banale
del mirabil ritratto che n'ha fatto ovidio nel secondo delle metamorfosi. mazza, iv-17
pennellare ': si usa dai marinai nel senso di impennellare e di appennellare,
tra una pennellata e l'altra, nel salotto. -per simil. pennellatila
. d'azeglio, 1-59: trovò nel suo manoscritto due pennellate su quest'argomento
ragioni: delle quali una ne pende nel giallo, e questo non è per noi
palazzeschi, 1-226: la politica non ammette nel suo quadro una sola pennellata del nostro
, iii-311: tutti gli attributi, espressi nel suo demo da xeuxide pennelleggiante, convengono
da xeuxide pennelleggiante, convengono a pella nel suo popolo così strano, come demo nelle
i-2: pittori (conforme plutarco) nel penelleggiare qualche figura disquisita bellezza e leggiadria
di luca, sarebbe stato l'istesso nel pennelleggiare e negli accordi. l.
dipinse in terra / il caro volto che nel ciel s'adora. b. fioretti
ambiente: guidandolo la sua coscienza artistica nel pennelleggiare sempre in modo diverso a seconda
casoni, 2-1-381: tutto il punto sta nel saper pennelleggiare e dare le botte nei
dai profeti. emiliani-giudici, i-240: nel paradiso... le figure paiono
persona). pratesi, 5-413: nel quadro del mio passato sporge più avanti
dissertare sul 'perché ', ma nel fatto hanno perduto il * come ',
le carni delle veneri e delle ninfe nel cospetto dei capolavori dell'arte antica.
sul viso la schiuma o il sapone nel corso della rasatura. pirandello, 8-710
(insieme ai pennelli da barba) nel cassetto dello specchio. comisso, vii-226:
che al mondo acquistasi gran fama / nel far de'ceffautti pe'boccali: /
chissà quanto si sarebbe indugiato e divertito nel ritrarre quelle palombelle annunziatrici di notte,
1-79: a questa guisa leggeva massimo nel gran libro della natura, stampato sotto
'pennello ', sostenere il filone nel mezzo e nella parte più profonda del
ancoretta a rinforzo dell'àncora di servigio nel dar fondo. -fare pennello all'
filippo degli agazzari, 44: subbitamente nel mezzo de la sala dinanzi a tutti
in suo pennello / l'agulin d'oro nel campo vermiglio, / pensando esser tradito
. niccolò del rosso, 353-2: nel auro cor che per for9a s'umilia
. pantera, 1-216: abbiasi l'occhio nel tem prar delle vele a
pennone); la voce è attestata anche nel lat. mediev. penelus (nel
nel lat. mediev. penelus (nel 1288 a bologna e nel 1306 a modena
penelus (nel 1288 a bologna e nel 1306 a modena). pennèo
e opportunamente sagomata, che viene innestata nel cannello della penna e la cui
: una mattina trovammo infìsso, nel palchetto della scansìa ov'erano ordinate le storie
d'oro, a credere d'un tratto nel romanzo? 3. figur
, le parole; e dice che nel 'canto dell'italia che va in campidoglio
del linguaggio degli alchimisti) pinitus (nel sec. xiv, a modena) per
'; cfr. fr. pènide (nel sec. xvi) e penidoin (
sec. xvi) e penidoin (nel sec. xiii). v. anche
da mussolini come aggettivi e come sostantivi, nel senso di 'chi mangia con i
voce dotta (coniata da b. mussolini nel 1934), comp. da penna1
garzoni, 1-307: il fegato sta nel destro lato sotto le coste superiori dalla
la folla, intruppava come per caso nel tipo, nel suo tipo. pasolini,
intruppava come per caso nel tipo, nel suo tipo. pasolini, 3-209:
la cittade chetamente e venero diritto nel mezo del mer cato de
stavano aggruppati intorno a un'asta fitta nel terreno: due di loro erano occupati
la prima squadra teseo marescotti, il quale nel cimiero portava un serpe con la coda
un pennoncello di taffettà bianco con la sega nel mezzo, con un motto che diceva
. anche fr. ant. penoncel (nel sec. xii).
, dov'era tre liopardi d'oro nel campo vermiglio. fatti di spagna,
pennone bianco e l'arma della sega nel mezzo. marino, 1-10-243: spiega
il sorprese e fedì di sua lancia nel costato per modo che il passò con
. giuseppe di santa maria, iii-19: nel rendere un bordo caricò un furioso nembo
anche fr. per{n \ on (nel 1138), che nel signif. n
\ on (nel 1138), che nel signif. n. 4 è sicuramente un
serene ciglia. redi, 16-ii-57: porto nel fianco l'infocato strale / che già
e gli scherzi venivano mandati e rimandati nel frastuono come il sughero pennuto colle racchette
frastuono come il sughero pennuto colle racchette nel giuoco del volante. 4. coperto
luna attraversa prima e dopo il transito nel cono d'ombra, e che comporta
poco a poco si rischiara e fiammeggia nel seno che volge al centro del sole
. e. cecchi, 5-109: nel tumulto d'una festa o d'una apoteosi
bagliori; v'erano masse che parevano sculte nel diaspro sanguigno; ad esse facevano contrasto
fatti o persone più o meno lontani nel tempo; indeterminatezza. pascoli, i-554
ne nasce. bacchelli, 3-230: nel 'parsifal 'sono alcune delle più mirabili
9-94: la novità di contenuto [nel firpo]... assomiglia a quella
); cfr. fr. pénombre (nel 1651). penombrato,
6-ii-296: all'indomani rimasi penosamente sorpreso nel veder fosca apparecchiata ad accompagnarci. marchesa
sceso al purgatorio e quell'altro rovinato nel profondissimo baratro del penoso inferno. l
provocando disagio e imbarazzo (una pausa nel dialogo). parini, giorno,
; solo, seguendo il nostro giovine nel suo penoso giro, ci fermeremo alle sue
oggetto. ma la pensabilità subbiettiva è nel soggetto stesso; dove è prodotta dall'
io, spendere dai sett'anni ai quattordici nel pensacchiare in latino. =
rettor., 9-16: poi che tulio nel suo cumincia- mento ebbe detto come molte
, / nef core me sta -e nel viso '1 dimetto. neri de'visdomini,
mente il modo della casa e truova nel suo extimare come la casa sia migliore
, 175: quantunque... nel suo primo subito e non deliberato nascimento
a notte udivo il suo canto materno nel quale l'anima pensosa si schiudeva, quasi
e tutta la gran famiglia italiana infiammare nel sentimento di nazione. pascoli, i-956
in altri per meno tempo che potete perché nel tempo assai nascono mille pensamenti. candido
con felice pensamento s'indurò il cardinale nel proposito di non partire quella notte dal
fuori di piemonte per farle organ- zinare nel paese. botta, 4-801: cresciute [
ha nome candia: / d'orlando nel suo cuor ha pensamento; / innamorassi
e fr. ant. pensement (nel 1260). p p
violente passioni, onde essi credevano pensare nel cuore. g. b. martini,
pensa e medita, tutta la differenza sta nel riempirlo nei primi anni di altre idee
lettor, se io mi sconfortai / nel suon de le parole maladette. boccaccio,
inanzi tutte le donne e donzelle k'avea nel suo albergo... ancora disse
gente. -di soggetti astratti: prodursi nel pensiero. b. croce, ii-2-140
e non soggettiva, del vico, nel quale quella scienza, per così dire,
, consumai la 'mpresa / che fu nel cominciar cotanto tosta. cavalca, 18-28
storici, iii-215: trecento milla turchi nel campo avia / che ancor pensando mi metton
zanon, 2-xviii-281: sovente l'opinione ripone nel rango degli atti di dispotismo le istruzioni
penso. b. croce, i-3-102: nel procedere teoretico lo spirito s'impossessa dell'
vi era suto riferito, e il mio nel vedervi creder cosa che non pensarò mai
4-77: mentre la cassa andava sparendo nel loculo buio, pensò che dentro quel legno
quello che si fa, messer roberto nel danzare non ha pari al mondo. p
all'arte di quel dio che, nel dì novissimo, rimodellerà i volti dei suoi
pensare, tanto più accendendosi quanto più nel pensier si stendea. verga, 8-530
ch'ora in pensarvi sembrano improbabili, / nel gran giro de'secoli il più strano
soave, / che mi tramuta lo color nel viso. idem, purg.,
mai caduto in mente poter avvenire che nel tempo medesimo avesse egli ad essere impedito
: avea più volte [farinata] nel consiglio dei ghibellini ricordato che si pensasse con
l. pirandello (1867-1936), composta nel 1917. pirandello, ii-2-265: pensaci
carducci, iii-12-133: prima di registrarlo nel vocabolario con l'esempio del poliziano,
quanto si definisce meglio nell'opinione, nel giudizio, a mano a mano che si
e legato / si vituperosamente / che nel porria pensar la mente. sercambi,
). giacomo soranzo, lii-3-57: nel mezzo della quale vi fossero lettere francesi
quanto io intendo. pensate ora voi nel rimanente. casalicchio, 541: non
prima per la cappella, eh'è nel palazzo, gli cascò di mano questa lettera
fa bisogno per la servitù, eccetto che nel tempo che ci viene il signor rondinelli
il gran valore mostrato da geus- sei nel ributtar gli spagnuoli dall'assalto di haerlemme
, 15-383: questa tragedia non fa nel suo tutto né inorridire né piangere;
, viii-340: niuno uomo pensi male nel suo cuore contro al suo fratello. batacchi
tasso, n-ii-509: accioché, vedendomi questi nel cuore, secondo il vostro bendisposto giudicio
mal pensa, mal dispensa '. [nel senso antico di operare; e nella
loco il suo pensiero stolto, / ché nel cor femminil può molto sdegno. vasari
di togliere la mala impressione che lascia nel più buon pubblico il sapersi che una persona
ammazzato, ovunque fosse trovato, o nel campo o nella via, nella città
, nella città, in casa, nel mercato, nel tempio, nel convito,
città, in casa, nel mercato, nel tempio, nel convito, spietatamente e
casa, nel mercato, nel tempio, nel convito, spietatamente e non pensatamente.
e più veramente i dottrinati e allegorici nel 'paradiso 'siano stati i primi
di duecento doppie da pagarsi al muratori nel caso che i manoscritti non fossero stampati
. -in partic. nelle espressioni entrare nel pensatoio: iniziare ad avere grattacapi;
pace, la serenità; mettere qualcuno nel pensatoio: procurargli difficoltà, angustie;
1-vi-64: e1 papa mi pare entrato nel pensatoio in su questo romore de'turchi
come un piglia moglie, egli entra nel pensatoio? v. borghini, 4-ii-309:
perché mi pareva vero, sì per metter nel pensatoio quegli che vi volevono mettere altri
dolutosi meco a cald'occhi, mi ficcò nel pensatoio. buonarroti il giovane, 10-906
pensatoio, sust., voce registrata nel vocabolario nel senso di cosa che dà da
sust., voce registrata nel vocabolario nel senso di cosa che dà da pensare
2. che è particolarmente versato nel campo delle attività intellettuali; che è
pendente dalla parte sinistra del petto, nel quale le donne, filando, passano
. pascoli, 323: rinfilata nel pensier la rocca, / filava in mezzo
filare, / con la ròcca infilata nel pensiere. = voce di area tosco-romagnola
guardare, / e vennesi a posar nel mio penserò. francesco da barberino, ii-157
egli, per lo maleficio da lui commesso nel pensiero impedito, poco mangiò. lorenzo
/ e chionque è stanco dentro nel pensiero: / non forza d'arme quivi
il borri dalla sua parte, meditando nel suo pensiero continui stratagemmi. casalicchio,
il pensiere si decompone nella coscienza e nel linguaggio. breme, conc.,
un tempo, e quante fole / creommi nel pensier l'aspetto vostro / e delle
organi dei sensi. pascoli, 33: nel cielo, oceano profondo, / dove
'. ciò è a dire che nel divino pensiero, ch'è esso intelletto
cerchiamo che dio regni sulla terra siccome nel cielo, o meglio che la terra sia
-contrapposto, in quanto facoltà razionale (nel senso di equilibrio razionale e in quello di
consolar l'anima spoglia / chi vede nel penserò alcuna volta / quale ella fue
selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova la paura! bruno,
/ ben mille volte ripetuto e mille / nel costante pensier, sostegno e cibo /
di c. lévi-strauss, nato nel 1908, il tipo di conoscenza proprio
;... il più del tempo nel piccolo circuito delle loro camere racchiuse dimorano
, / e quanti pensier buoni / nel cuor ti son venuti. poliziano, st
, uno attivo, l'altro passivo. nel primo caso rappresenta tatto con cui l'
della sua intelligenza sopra un oggetto. nel secondo rappresenta l'effetto di questa operazione
iv-1- 126: sentì più grave, nel salire, la sua stanchezza; i ginocchi
intelligenza, 5: lo primo pensier che nel cor sona / non vi saria,