una capace / e spaziosa grotta entra nel sasso, / di cui la fronte l'
silenziosa acqua verde. moravia, 12-461: nel giardino buio e angusto la folta edera
/ e di nebride coperto, / nel deserto / vo'cantar fra le baccanti.
una grande antilope color gaggìa guardava abbarbagliata nel sole, fra le rosse colonne d'
, cfr. fr. édicule (nel 1863). edicolante, sm
non edificare incontro a quello, perocché nel verno diventerà fortemente fredda cotale villa,
il cattolicesimo] edificare sugli animi, nel materiale splendore delle chiese e dei conventi
è detto è bene e se vi edifica nel bene fare: allora qual ch'è
: aveva edificato la gente assistendo i lebbrosi nel lazzaretto. -far buona o cattiva
a qualcuno: fargli aver prole (nel linguaggio biblico). bibbia volgar.
, e diventano sofistiche, distruttive solo nel fine. 3. figur.
, che si vuole edificato dai cristiani nel v secolo. d'annunzio, iii-2-183:
cascina era edificata. -figur. (nel linguaggio biblico). bibbia volgar.
, 41: io poi resto edificato / nel veder d'una capella / là nel
nel veder d'una capella / là nel fondo un uom stolato / con a piè
: su i marmi scoperti del 1845 nel letto del reno ricostruì mentalmente, a
tutto mondano e terrestre del guadagno, nel mercante, e l'ardore ascetico tradotto
l'ardore ascetico tradotto in passione edificatoria nel sacerdote. = voce dotta, lat
settembrini [luciano], iii-1-8: nel secondo secolo appunto la distruzione del vecchio
del metter le cose in ordine consisteva nel disporre l'una sull'altra in forme
che i giovani ogni anno siano mandati nel territorio a tenir discosto da'confini e'
essere fatto degno dell'ufficio del piombo, nel quale fece uno edificio da improntar le
è lo soprano edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'in- chiude
di ragione, ch'essa vuol innalzare nel cuore di tutti gli uomini? b.
non declina. / ma, se nel fundamento sta l'errore, / quanto
particolari, perché sapevo che cecilia, nel caso fosse costretta a mentire, lo faceva
venne; e sentìe riceversi simigliante infamia nel domandare il tribunato e lo edilàtico;
ed un tomento schiacciato colle articolazioni rotonde nel margine; tra le cui specie vi è
santo bartollomeo a'dì 11 di giugno nel mccclxxxv. leone ebreo, 102:
lunghe e tutt'altro che materiali fatiche nel raccogliere e nel vagliare notizie di quell'epoca
altro che materiali fatiche nel raccogliere e nel vagliare notizie di quell'epoca: cercatore
editore; cfr. fr. éditorial (nel 1895), dal- l'ingl.
, dal- l'ingl. éditorial (nel 1774; nel senso del n. 2
l'ingl. éditorial (nel 1774; nel senso del n. 2, nel 1864
; nel senso del n. 2, nel 1864). editorialista, sm.
a quanti sottomessi / popoli a sé nel grembo del mar stanno, / che portate
del pres. indie, edòce e nel part. pass, edòtto).
azioni umane, cioè il bene, nel piacere e precisamente nel piacere attuale,
il bene, nel piacere e precisamente nel piacere attuale, goduto nella puntualità del
meno inconsapevole. 2. nel linguaggio comune: ricerca indiscriminata del piacere
utile (utilitaristi). 2. nel linguaggio comune: chi fa del piacere
meramente personali o in quanto si considerino nel rapporto meramente personale. 2.
personale. 2. per estens. nel linguaggio comune: che mira soltanto al
; cfr. ingl. edriophthalmian (nel 1877). edrocèle, sm
= cfr. fr. éducable (nel 1845). educabilità, sf.
fra giordano [crusca]: educategli nel santo servizio d'iddio. sarpi,
..., s'era trasformato nel sentimento musicale, e vi educava meta-
[un'inclinazione] verso i fiamminghi nel nascere e nell'educarsi appresso di loro
: quaranta giovinette... si educavano nel collegio. 2. letter. assuefare
6-68: gli stessi barbari, entrati nel consorzio delle nazioni, si educavano alla
, iv-2-582: vi compiacete di educare nel vostro giardino un bel melagrano. baldini
o talia, che a te cantando / nel suo povero tetto educò un lauro /
perchè la sua profonda efficacia è tutta nel valore intimo di educatività.
nardi, i-29: piero de'medici succeduto nel governo al padre, e educato e
nato e educato, portò molte buone arti nel pontificato, fra quali erano una erudizione
sottoposti a fiere discipline, ed educati nel dolore e nel san gue
fiere discipline, ed educati nel dolore e nel san gue, doveano sofferire
plasmate, cresciute et aucte et educate nel clustro sidereo dallo opifero love. c.
, ii-620: pisacane credeva com'io credo nel dovere e nella potenza educatrice dell'azione
vicino a pescia fu alessandro bardelli, nel cui stile si ravvisa il gusto del curradi
); cfr. fr. éducateur (nel 1527). educatòrio, sm
d'infierire contro il prossimo, educandolo nel miglior modo? moravia, viii- 113
ricevuta in famiglia, nelle scuole e nel vivere sociale ci hanno snaturato in uomini
: l'educazione mentale non consiste tanto nel cumulo delle nozioni positive, quanto nell'ateducazione
un equilibrato e armonioso sviluppo di essa nel complesso della sua personalità. e.
api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell'educazione
per quelli [gioco e lussuria] nel corso della mia educazione, i riflessi
alvaro, 7-92: la buona educazione consiste nel passare inosservati, nel dare di sé
buona educazione consiste nel passare inosservati, nel dare di sé un'impressione di
nell'aumento de'prodotti della terra, e nel profitto che si ritrae dall'educazione e
); cfr. fr. édulcorer (nel 1690). edulcorato (part.
strutturali e funzionali subite da una pianta nel processo di adattamento all'ambiente. =
trionfo, rievocassero, vero o falso, nel loro più mordace e osceno stile,
dio ermete, è in realtà impegnato nel ritratto di un bell'efebo e pederasta
11-17: fate piuttosto ch'intensivamente io patisca nel purgatorio ciò ch'io dovrei per sorte
il criterio estensivo è più tollerabile che nel catalogo d'altri. montano, ix
illimitato, indefinito. -infinità estensiva: nel tempo. bruno, 3-388: quasi
). 4. che si estende nel tempo, che dura nel tempo.
che si estende nel tempo, che dura nel tempo. equicola, 218:
si calcolava che la produzione agraria che nel '96 era intorno ai cinque miliardi,
'96 era intorno ai cinque miliardi, nel 1910 fosse intorno ai sette, quantunque si
problema della trasformazione del ¦ latifondo consisteva nel sostituire alla coltivazione estensiva quella intensiva.
pensassi quel ch'io penso, / nel giorno eterno avria notte e non luce /
ojetti, iii-393: ha in ufficio e nel suo appartamentino di vicepresidente della camera a
) estensore riedificatore abbellitore di ferrara, nel cui tempo nasce e cresce l'ariosto
1102: il motivo della distinzione introdotta nel decreto dal suo estensore e relatore era
fr. exlenseur (1musale extenseur, nel 1654). estensòrio, agg
: è irato il furore del signore nel suo popolo, e hae steso la mano
anche il fr. exténuant è registrato soltanto nel sec. xx. estenuare,
mancamento di splendore e della tonda figura nel più limpido e più sgombro cielo,
stati moderni. borgese, 6-115: nel pomeriggio il sole si estenuò fra impercettibili titubanze
mal vestita e, per lo disagio, nel viso estenuata. dovila, 350:
tra la discreta schiera, / e nel cui corpo estenuato e stanco / de la
la guancia, i grandi occhi fermi nel vuoto. -di animali. domenichi
ancor, che subita magrezza / coglia nel verno all'agna, che dal figlio /
strappato l'amo. montale, 95: nel chiuso / dei meli lazzcruoli ove si
] è contraria la estenuazione; che nel greco potria chiamarsi 'tapinosis '.
d'un abituro e nelle pareti e nel tetto interiore ed esteriore fatto di paglia
persuadere, e fece allogare il cadavere nel muro esteriore accanto la porta della chiesa.
volta colla illuminazione dentro nell'intelletto e nel cuore dell'uomo, alcuna volta parla nella
di fanti di cui egli molto innanzi nel suo libro de l'arte militare diffusa-
che il conversare, e il communicar nel vivere. sarpi, i-374: il
massimo de'benefici, non è ella nel cuore di questo regno medesimo un giornaliero
di quella felicità la quale è riposta nel contemplare, tanto più perfetta quanto ha
, fosse concepita come storia della mente nel suo dispiegiarsi, ossia dello spirito,
, perché fondasi più che in altro nel sentimento. 5. ant.
, 5-237: questa lingua scritta ha sempre nel suo abito esteriore forme diverse da quella
2-114: si piccava ancora d'osservante nel culto della sua religione; gran segreto
7-95: la preoccupazione dell'esteriore comincia nel cinquecento, con l'inizio della vita
tutti [i cinesi]... nel loro cuore sono idolatri, e tutti
il naturalizzamento è nell'indole stessa o nel metodo della scienza. = deriv.
, un organo mobile dall'incisione praticata nel corpo del paziente (v. esteriorizzazione,
= dal fr. extérioriser (nel 1869). esteriorizzato (part
spostare al di fuori dell'incisione praticata nel corporei paziente un organo mobile (stomaco
. = dal fr. extériorisation (nel 1897). esteriorménte, avv
figur. fuori del soggetto che agisce, nel mondo esteriore. imitazione di cristo
di mestieri che... operi nel modo detto. 4. nell'
. 4. nell'aspetto, nel comportamento, nei modi o negli atti
rischiarandole l'intelletto, le traspare esteriormente nel volto. milizia, 1-190: la
esteriore', cfr. fr. extérieurement (nel 1501). esterminale, agg.
272: proibisse ogni altra religione nel regno di francia, fuorché la cattolica
immaginata dal signor keplero, e posta nel fine della sua dissertazione in proposito dell'
sotto forme divine. andiamo, e nel nome del nostro dio esterminia- moli.
pemizioso delle sottocoppe. 6. nel linguaggio biblico: alterare, estenuare l'
si veggano del tutto finiti e esterminati nel poter offender me, tuttavia non cessano
potuto ricuperare. 2. nel linguaggio biblico, epiteto di dio (o
dell'anno passato, contentandomi di riconoscerlo nel notabile intacco delle mie poche rendite.
seguono il corso di studi non vivendo nel convitto (cfr. esterno1,
. = dal fr. externat (nel 1829). esternazióne, sf.
nella critica mossagli, e che consiste nel fermarsi su particolari immagini e frasi e
cose trite e trasfigura il vecchio artefatto nel nuovo e sincero. = deriv.
esterna fosse indizio dell'incendio concentrato internamente nel cuore. delfino, i-337: interpetri
ajmerica meridionale. alfieri, i-46: nel finire dell'anno '62, essendo io
in una gnoseologia e in un'etica, nel mio caso molto più poveramente e meno
al torricelli... che il sostenersi nel voto l'argento vivo...
p. f. giambullari, 1-68: nel mondo celeste, da ogni esterna ingiuria
, diviene però intrinsecamente ed essenzialmente diversa nel valore, nel color, nell'effetto
intrinsecamente ed essenzialmente diversa nel valore, nel color, nell'effetto. cuoco, 2-ii-7
e si andò continuando anche la quiete nel futuro anno, il quale fu più pericoloso
opinione che dal fiore trapassi il seme nel frutto, quasi che il fiore non
patenti / fori l'esterno passi aere nel chiuso, / e quel che dentro si
della vista. -tenebre esterne: nel linguaggio biblico, inferno. tasso,
le tue fiamme, ed io le mie nel core. carducci, ii-2- 146
bonsanti, 2-220: cecco stava fermo nel mezzo dell'anticamera, ma guardava, voltato
tua anima femminile non può essere discesa nel segreto mio: tu non puoi né meno
, 1-126: questa italia si è svolta nel suo nero silenzio, come la terra
penso, gireremo gli esterni del film nel golfo di napoli. 8.
napoli. 8. sport. nel baseball, giocatore della squadra in difesa
iii-27-194: il libero commercio perveniva, nel '49, alla sua intera attuazione,
estera dimostrò disadatti nella qualità, esorbitanti nel prezzo. de sanctis, ii-15-208:
non esisteva. gobetti, 1-168: nel giuoco reciproco di nascondersi, la politica estera
che un nostro ministero se ne serve nel suo titolo, che italianamente potrebbe essere
azione importante che c'è da esercitare nel ministero dell'intemo. ojetti, iii-117
sorte di esteri aver uffici né benefìci nel regno. montecuccoli, i-532: queste
: il guaio fu che giovanni gorgone, nel maggio del 1895, essendo ancora molto
et egli, esterefatto, fitto il viso nel sembiante di cristo, con le mani
, attonito. scalvini, vi-98: nel career ti sveglia, esterrefatto / sbarrando
estesamente malefico. bocchelli, 12-31: che nel mondo degli schiavi ci fossero scambi ed
e s'intensificava l'unione delle genti nel nome e nella civiltà di roma; è
. 9. protratto, prolungato nel tempo. pallavicino, 7-46: non
; ma cfr. fr. esthète (nel 1882). estètica, sf
quella che fa risiedere il valore artistico nel piacere. b. croce,
un'estetica di vita e di atteggiamenti nel cinema; la ritraduce a modo suo in
da alexander gottlieb baumgarten (1714-1762) nel suo opuscolo meditationes philosophiae de nonnullis ad
philosophiae de nonnullis ad poema pertinentibus (nel 1735) col significato di « scientia
un'opera più ampia (la prima parte nel 1750). ma è stato
più antica ch'io ne conosca è nel libercolo di un tedesco italianato, di
elementi dell'estetica, pubblicato a firenze nel 1771 »; cfr. fr.
; cfr. fr. esthétique (nel 1753). esteticamente, avv.
estetico; cfr. fr. esthétiquement (nel 1870). esteticismo, sm.
più schiavo ad aprirsi una nuova via nel mondo. (l'esteticismo, naturale
è impressione, che l'immagine suscita nel poeta o nel lettore. carducci,
che l'immagine suscita nel poeta o nel lettore. carducci, iii-23-49: l'
.. questo astratto pensiero prende posto nel ritmo della vita spirituale non solo come un
ancora oggi dominante in italia, specie nel veneto e nel sud. 4
dominante in italia, specie nel veneto e nel sud. 4. volto al
non ti manca né ti mancherà, nel tuo ambiente, la soddisfazione dei tuoi
poesia muore, l'arte della poesia nel suo antico e puro significato di elaborazione estetica
molto sensibile. rovani, ii-404: nel volto [della donna] dal naso
: gli estetici moderni credono di aver trovato nel tipo la base della poesia, ciò
sentimento di trovarsi, mercé di essi, nel punto proprio dell'indagine, e come
poesia del pinelli, professore di italiano nel liceo d'udine e autore d'altri versi
estetismo... trent'anni fa raccolse nel ¦ convito » intorno a gabriele d'
spontanea fra noi, non arrossivamo più nel dare schietta espressione a quelle cose dell'amore
. piovene, 5-252: vi è nel popolo umbro un estetismo naturale, e
verità è nella contemplazione estetica e non già nel concetto. bocchelli, 9-235: non
piovene, 5-23: la stessa miseria nel veneto estetizza se stessa, la sua
si può stimare, da tenere nel dovuto conto. d. bartoli
stimare, reputare, giudicare; tenere nel conto dovuto, valutare, apprezzare,
mente il modo della casa e truova nel suo estimare come la casa sia migliore
mezzo di loro un lustrare grandissimo, nel quale, secondo che l'estimativa mi porse
a lo intelletto, le quali solo locate nel cerebro, cioè apprensiva,..
hanno tassativamente calcolato nella estimazione, ossia nel prezzo delle cose, l'intervento fattizio
cose: stimarle, pregiarle, tenerle nel conto dovuto. pallavicino, 7-7:
-essere in estimazione: essere tenuto nel conto dovuto, stimato, apprezzato.
intorno grandissimi arbori, che vi erano nel seguente tempo in grandissima estimazione. davila
ettaro, il cui ammontare viene iscritto nel catasto rustico. -tariffa d'estimo:
villani, 10-17: nell'anno 1327, nel mese d'aprile, si trasse in
estimo (un bene): registrato nel libro dell'estimo e gravato d'imposta.
viso / ella girommi umano, / sicché nel petto ogni paura estinse. boccalini,
rumore / della ricchezza, io estinsi nel silenzio. -domare, soffocare (una
su questo oggetto. tommaseo, 1-336: nel luglio ho estinto due cambiali di lire
la congregazione de'bianchi fu insti- tuita nel 1396 e fu estinta l'anno del giubileo
tempo stesso estinguendo nella mente, e nel cuore. cuoco, 2-i-198: quello
ultima tua; né mai s'estinguerà nel mio cuore quest'ultima dimostrazione d'affetto per
. de sanctis, iii-27: qui, nel pozzo de'traditori, nel fondo dell'
qui, nel pozzo de'traditori, nel fondo dell'infemo, dall'uomo bestia
esistere; finire; scomparire (anche nel ricordo). cicerone volgar.,
sé figliuoli, s'estinse in lui e nel suo ramo la progenie di roberto guiscardo
, lat. exstinguère * spegnere ', nel deponente 'cessare di vivere, morire
con l'immobile occhio estinto / boccheggiante nel bacino riguardava enrico quinto. de marchi,
: lasciò francesco un solo fratello, nel quale, essendo prete, rimane estinta
scendi e ricrea; rianima / i cor nel dubbio estinti; / e sia divina
si svolse modificò e constituì ben presto nel nuovo romanzo. pirandello, 5-379: lei
indebolimento che la luce degli astri subisce nel traversare l'atmosfera terrestre. 7
gruppi umani viventi sulla terra. - nel linguaggio comune: scomparsa per mancanza di
crescenzi volgar., 11-18: nel campo novale alla colti vata
nuova vita li calpestò come i grappoli nel tino, come le ulive nel torchio.
i grappoli nel tino, come le ulive nel torchio. estirpatóre, agg. e
e nobile, e con questo titolo scritto nel marmo, cioè: qui giace probo
di piccoli vomeri, che, penetrando nel terreno, lo dividono in zolle e ne
lavori di coltura in maremma, che nel dicembre e nel gennaio si ripulisce il terreno
in maremma, che nel dicembre e nel gennaio si ripulisce il terreno per la
, una estirpazione non si dovevano tentare nel corpo sociale, se era infermo,
umori, poteant'apportar la vera quiete nel suo regno. boccalini, iii-270: non
che già in quell'anno era entrato nel segno del cancro, nel quale,
era entrato nel segno del cancro, nel quale, secondo la divina disposizione delle stelle
3. in bachicoltura, procedimento consistente nel tenere le uova del baco da seta appena
del bocciolo. 5. procedimento consistente nel lasciare per più estati l'argilla esposta
stava sulla scena come un fior di magnolia nel cartoccio di foglie, e come un
: tu, mentre i genitori mietono nel campo estivo le spiche, custode sei,
. bocchelli, i-i-n: egli si rivide nel gran piano estivo del ferrarese, al
la vendemmia estiva, / la stortura nel corso / delle stelle. brancati, 3-104
che si ha il diritto di attingere nel periodo compreso fra l'equinozio di primavera
oggetto (persona o cosa) vicina nel tempo o nello spazio a chi
selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova la paura. petrarca, 29-25
'l giorno ch'io le luci apersi / nel bel nero e nel bianco / che
le luci apersi / nel bel nero e nel bianco / che mi scacciar di là
non pavé. boccaccio, vii-117: sì nel cor s'impronta esto penserò, /
d'esto limo terreno, / su nel sereno / de'lucenti giri. nomi,
ammaestramenti dei santi padri [tommaseo]: nel fine se diventiamo ciechi, non
. caro, 6-910: avvi [nel tartaro] la mensa d'oro / con
estoglier l'ignoranza;... gridar nel falso, beffarsi nel vero; dannar
... gridar nel falso, beffarsi nel vero; dannar il giusto, difender
/ né giamai vero in bocca have o nel seno? marino, 12-275: quest'
s'estolle: / si bee l'eternità nel divin sangue. menzini, ii-113:
l'audacia di costui nell'estorcere e nel frodare, gli impedimenti iniqui alla separazione
sul punto d'essere impalato, sputa nel viso a pietro il grande, il quale
: francesco solimena napoletano, n. nel 1657 m. nel 1747. cortonista,
, n. nel 1657 m. nel 1747. cortonista, giordanista, estorse
. abuso, angheria, che consiste nel privare taluno illegittimamente, mediante violenza o
2. dir. delitto consistente nel comportamento di chi, mediante violenza o
sp., 32-557: così, nel lungo e tristo periodo de'processi di stregoneria
fisiol. ormone follicolare che ha parte nel determinare la comparsa dei caratteri secondari della
voce dotta, dal fr. extradition (nel 1763): comp. da extra
= dal fr. estragon (nel 1564), alterazione di targon (
1564), alterazione di targon (nel 1539), dal lat. scient.
/ estramettendo la sua volontade, / nel sol voler di dio si diletti.
farsi legittimamente sì nell'intelletto e sì nel senso. = comp. di estraneo
. cecchi, 1-64: si rompeva [nel medioevo] l'estraneità e l'inimicizia
extranéité (registr. dall'académie nel 1932). estràneo (ant
domani sarà portato al cimitero, deposto nel deposito, in ima stanza estranea,
senza averne il diritto; chi si intromette nel rapporto affettivo di due persone, nell'
alvaro, 9-431: la signora dormiva nel suo letto, d'un sonno tanto profondo
alla ragione; come se queste fossero nel vangelo due dot trine estranee
ii-31: ebri [gli dei], nel riso / generante del ciel, privilegiati
, quantunque ciò non si scorga che nel progresso. manzoni, pr. sp
non fece mostra d'aver udito. nel trattar d'affari non ammetteva elementi estranei
difficoltà che incontrava [donna prassede] nel maneggio d'altri affari anche più estranei
un'estranea dolcezza, / che lasciava nel fine / un non so che d'amaro
, qualor novella / estrania luce su nel cielo appare, / che a riguardar sol
; ingl. estrangelo ed estrànghelo (nel 1730). estrania, sf
diversa ed estraniata da quelle apparse finora nel corso della storia; inventare nuovi metodi
dire il mio pa rere nel trattato, che farò de'vermi estraordinari del
solito mio candore l'ho detto nel trattato de'vermi ordinari del medesimo. goldoni
ci estrassero dalla terra? dormivamo quieti nel tepore umido delle radici. più fondi
la gianduia e il tumore duro piantato nel collo pare certamente una specie di scrofa,
, xviii-3-913: s'introdussero nuove difficoltà nel commercio delle vettovaglie... quindi
. instruzioni al cancellieri, 2-52: nel contado e altrove, dove si deve ed
riccati, 2-177: se per avventura nel lotto di vinegia venissero estratti i cinque
, 2, 3, 4, 5 nel loro ordine naturale ognuno farebe le maraviglie
4-159: mi sono detto: tuffiamoci nel gorgo, saturiamoci d'impressioni fin sopra
mai a facce 88 precedono queste parole nel manoscritto peiresciano, donde primieramente pub- blicollo
cavato dal ventre della madre, ebbe nel ventre un coltello con la punta eminente
protendono le braccine cariche d'emblemi fallici nel loro universo di cristallo.
a sorte. -anche sostant. (e nel gioco del lotto si dice estratto determinato
ha la celebrità che si merita: nel suo essa non poteva venire che da
. ma poiché non la potè trasferire nel suo reame, ne fece fare un estratto
trento sotto paulo e giulio, e nel presente ancora, e nella congregazione di
e più spesso al plur., nel linguaggio comune, il complesso di tali
parte del corpus juris canonici, aggiunta nel 1500 da giovanni chappuis, e costituita
una notabile estravasione che si è formata nel cranio. per rendere l'uscita ubera
una notabile estravasione che si è formata nel cranio. per rendere l'uscita libera
ed intorno a quella residua che decorrerà nel canale, anche dopo l'ultima estrazione.
istessa che tro- vansi molto copiosamente sparsi nel seno della natura, riesce però difficile
iii-22-201: l'estrazione del ferro, che nel 1886-90 era stata di 269. 923
stata di 269. 923 tonnellate, nel quinquennio seguente fu di 343. 362
grano alla sola mancanza della libera estrazione nel regno, e credono la mancanza del
. riccali, 2-177: se per avventura nel lotto di vinegia venissero estratti i cinque
2, 3, 4, 5 nel loro ordine naturale, ognuno farebbe le maraviglie
operare nell'estrazione della radice quadrata saranno nel presente capitolo dichiarati, uno per li
eguale a zero in grazia della semplicità necessaria nel regolamento sulle monete. d'azeglio,
natura loro dilaghi, oh come accusano nel furore dei pettegolezzi cianeschi e nella trivialità
cfr. fr. extrémiste (registr. nel larousse, 1922). estremistico
, simile al pendolo, prima di fermarsi nel mezzo, è necessità che oscilli da
2-137: i raggi della luce, nel passar ch'e'fanno rasente l'estremità di
intanto qualcosina attaccata alle estremità gl'impicci nel salto; difatti, riuscendo vano ogni
, intr., 5-1791: tenevasi beato nel giuoco, qualora gli potea venire in
delle pitture poetiche propriamente consiste... nel vivamente esprimere con parole e imprimere nell'
4 com'è scritto nel timeo '. né minor discordia è ne
sono nominati estremità, un mezzano; e nel vero non può essere altrimenti; perché
perché essendo il sillogismo un certo discorso nel quale noi intendiamo fare conclusione, e
che li fa de bisogno, pigliandolo nel modo che si ritrovano senza voltare la
lingua). giovio, 1-60: nel quarto era il cartiglio del signor suo
metu ', e girava l'estremità nel campo bianco dello scudo intra tal- loro
tunica del sopraumerale tutta di giacinto; nel mezzo del quale di sopra sie lo
marino, 7-22: la colomba or nel nido a covo geme, / or
allor dato è al veder libero varco / nel fondo estremo; e se più vago
la rabbia. anguillara, 2-81: nel mondo estremo la superba fronte / nascose
nelle cui estremità è l'amarezza, nel mezzo dolce. galileo, 3-4-240: l'
di quel secolo, conseguì la palma nel finimento delle linee estreme. 4
, 1-1-43: primo al ferir, ma nel ritrarsi estremo, / par dica:
anna, che gli chiuderebbe le palpebre nel momento estremo. -per simil.
con fermezza, avendo nelle due notti e nel giorno di preparazione, raccolte tutte le
il furore e 'l gran periglio / nel quale è feraguto e il re marsilio
io pongo. metastasio, i-204: ma nel cimento estremo / ricusarti non può.
inteso dire che la estrema avarizia alberga nel petto de le gran donne. p.
7-41: mi tengo sano coll'estrema regola nel vivere. pecchio, ii-1-67: l'
mondo cerchiamo. orsino, iii-288: nel mirar quel seren, da sé diviso /
ii-286: quand'ecco di repente si concitò nel petto mio estremo furore. verga,
confidenza nella sua 4 stella ', nel suo avvenire,... allo scoraggiamento
arti, et ogni estrema cura / poser nel vivo lume, in cui natura /
il mito, immergendo la realtà fantastica nel passato e nella lontananza. 18.
quali da lui sono chiamati, come nel vero si vede essere, estremi:
l'uno de quali procede dall'ecceder nel troppo, e l'altro nel poco
ecceder nel troppo, e l'altro nel poco. guiducci, i-3-4-52: d'una
d'una linea retta si può lasciar nel suo stato uno de'suoi estremi termini,
sono da essi volute, non sono nel loro programma, ma sono solamente pericoli a
che l'altro termine estremo sia contenuto nel termine medio. 23.
coscienza. -caso limite, unico nel suo genere. piovene, 5-184:
estremo del boa. pisacane, ii-172: nel 1672 vennero create le compagnie di granatieri
l'ultimo posto (nello spazio o nel tempo); l'ultimo individuo di
avventura iddio ebbe misericordia di lui e nel suo regno il ricevette. sacchetti, 21
del castigo chi non ha avuto giustizia nel distribuire i premi e le pene.
virtù ebbe la sua provveduta ed efficace eloquenza nel confortare i suoi con fitte suasioni,
sperar pace o ristoro, / poi nel bosco entra come disperato / e per sfogar
. 9. plur. nel linguaggio forense: dati di fatto,
effetti giuridici, che devono perciò prodursi nel caso concreto. -estremi di un reato
truffa. -estremi di un documento: nel linguaggio burocratico, il complesso di elementi
, il soggetto e il predicato; nel sillogismo, il termine maggiore e il
paruta, 124: ne'capi e nel popolo di famagosta era costantissima volontà di
esattamente come allora, nella neve e nel fango indurito, fino ah'estremo delle
buon gusto nello scrivere diventa buon senso nel sapere, esprimendosi da questa doppia dote
una bizza mal rattenuta le gorgogliava già nel gargarozzo. = deriv. da estrinseco
giunta a quel secondo stadio storico, nel quale il dramma è la vera estrinsecazione
per una gran prova, si sente essere nel rigoglio delle sue forze e nella pienezza
, lett. il., i-213: nel purgatorio le virtù sono estrinseche alle anime
espedito, e sanza altri estrinseci rispetti nel pigliare i partiti, che non volevono aggiu-
alle loro speculazioni, contraditoria com'era nel suo intrinseco, fu dichiarata tale anche
le uova nella pelle de'buoi, nel naso de'cavalli e delle pecore.
uova, allorché per le fauci entra nel ventre degli animali, produce in esso
le nasceva un estro festoso e, nel tempo stesso, una costante tristezza.
piaceva indulgere di tanto in tanto, specie nel viaggiare, don alessandro aveva voluto (
l'estro del compositore passava in lui e nel calore della passione creatrice gli bastava un
sfuggirmi. tecchi, 3-119: metteva nel giuoco un impegno, una serietà, una
: ci sono donne... che nel timbro della voce, nell'estro dei
della voce, nell'estro dei capelli, nel lampo degli occhi ci portano verso l'
o santa, e le melodi / nel musico pensier di palestrina. guerrazzi,
sottoprodotti. piovenc, 5-595: nel passato le mandorle erano commerciate da tedeschi
= deriv. da estro (nel significato biol.): cfr. estro2
sebbene non siano ancora stati scoperti quelli che nel nostro linguaggio chiameremmo i servizi e gli
contemplazione, fuori di se stesso (nel linguaggio dei mistici). d
l'individuo ha un potere liberatorio che nel linguaggio della psicologia d'oggi si potrebbe chiamare
s'estrude, e si vede solo nel fondo di quella cavemetta una piccola,
, tr. (usato quasi esclusivamente nel pass. rem. estrussi, nel part
nel pass. rem. estrussi, nel part. pass. estrutto e nei
estrusione del mezzo ambiente, il quale nel ricongiugnersi a tergo del mobile lo va premendo
all'esterno di magmi e lave rimaste nel cratere dal quale sono espulse.
dell'arme, / sul rogo estrutto nel mattin sereno / esser fiamma tra l'alpe
estuante, rinchiuso nelle ossa mie e nel cuore mio. sannazaro, 12-199: sotto
è il sole: s'arresta / nel suo giro e fiammeggia. / il cavo
sono alte e penetrano per lungo tratto nel corso inferiore del fiume, spazzando i
rono entrambi una diversa ma acuta angoscia nel punto di lasciar dietro di loro
lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo reame né i suoi suggetti.
e frugare con un filo di paglia nel suo profondo rifugio perché la tarantola venga
estuoso e gagliardo che s'ammorbidiva salendo nel crepuscolo. 5. figur.
e più vivi. gobetti, ii-43: nel pica, nel verdinois, nel ciampoli
. gobetti, ii-43: nel pica, nel verdinois, nel ciampoli e in cento
: nel pica, nel verdinois, nel ciampoli e in cento altri noi possiamo
1-134: le signorine non istavano più nel busto un po'per il gran ridere,
merenda divorata in faccia al sole, nel refrigerio dell'aria montanina. cicognani,
suo pensiero [di cattaneo] è stata nel secolo scorso meno esuberante di quella del
e godo moltissimo che v'accordiate meco nel pregiar questa qualità, più che l'
comisso, 5-329: la campagna era nel suo massimo splendore. esuberavano le foglie
. il soprappiù, esuberanza (nel linguaggio burocratico). = deverb
di maria carolina. pirandello, 7-801: nel bel meglio degli affari, compromesso nelle
. borgese, 6-42: i fratelli errano nel vento della vita come foglie esulate /
addarsene di ciò che lo percuote là nel suo asilo lontano. carducci, 493:
dava più novella. gobetti, ii-318: nel suo disprezzo crudele per la civiltà borghese
, / com'esuli pensieri, / nel vespero migrar. inibriani, 2-263: toma
dal suo mistero esule, / sparsa nel sonno, non sozza, vera.
imparai ni una certezza / mi assiste / nel punto di salpare ormai per sempre.
saratti allegrezza ed esultamento, e molti nel suo nascimento si rallegreranno. f.
l'allegrezza si esprime all'esterno, nel volto, nello sguardo, o al carattere
un'immensità di esultanza e di meraviglia come nel più acuto grido. palazzeschi, 4-181
signore, esultare a dio, esultare nel signore: rallegrarsi dell'essere in grazia di
dell'essere in grazia di dio (nel linguaggio biblico). leggende di santi
città, marte omicida, / che sol nel sangue esulti. -rallegrarsi nello spirito
amore paziente, lieta e forte concordia nel bene... in voi temendo
gerfalco allora esulta e rallegrasi quando è nel diserto. monti, 2-604: d'
esultano / su le larghe ale, e nel calar s'incalzano. leopardi, 16-2
via varia venenti, e concorrenti esultando nel piano. guerrazzi, 9-1-141: la notte
in maestà e in gloria (dio, nel linguaggio biblico). mamiani,
oltre le rive, i fiumi rientrano nel letto, lasciano per lungo tratto d'intorno
esultazione, ché come dice messer gesù nel vangelio, che gli angioli ànno in
, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non fuma, /
gabrielli, 16-89: et io nel cor exusto / dal desio d'aver,
maiuscola h) dell'alfabeto greco, che nel sistema vocalico del greco antico ha suono
e a l'umido, secondo che nel quarto de la metaura scrive alberto.
studio e d'onesta allegria, / parte nel mondo e parte ritirata. rovani,
della madre. petrarca, 23-1: nel dolce tempo de la prima etade, /
io vissi in libertade, / mentre amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe.
(che, per dante, ha inizio nel 250 anno). dante, purg
l'uomo possa avere dipenda dall'essere stato nel suo paese e fra'suoi almeno fino
qual con la lunga esperienzia suol far nel resto il giudicio degli omini più perfetto
vecchio vi mostrate; / benché punto nel viso non s'è spento / quel lume
iii-21-182: nato di nobil gente in parigi nel 1805, diè i primi anni allo
che me scaldava al suo bel sole / nel dolce tempo de mia età fiorita,
2-242: i più giovani si erano appartati nel lato opposto del salotto e si udivano
etate, / ond'io sarò come nel foco el ghiaccio / che si distrugge e
figliuolo picciolo, perché gli doveva succedere nel regno, fecelo allevare sotto le migliori
, 272: si valevano degli uomini nel fiore della loro età, che è
è da'diciotto a'trentacinque anni, nel quale tempo le gambe, le mani
comune a insegnar legge per cinque anni nel 1279. -avere una bella età
, 9-523: correva allora 1556, nel quale stesso tempo egnazio loiola, consumato
: ecco perché tu mi vedi inquieto nel viso, noiato, ripartire e tornare
[bibbia], 1-429: lesse nel libro... dallo schiarir del giorno
di non ferirsi mai, volontariamente, nel suo nobile e prediletto sé. -età
delfino, 1-554: entrasti intanto tu nel second'anno; / e perché l'
stabilita dalla legge (e fissata, nel diritto moderno, al compimento del ventunesimo
40: essa ginevra, al tempo nel quale sarà di legittima età, la detta
giorno trascorsi dal novilunio astronomico (e nel computo ecclesiastico viene invece contata dal primo
età fiorire, dove in contrario molti nel cercar d'aver più pane che bisogno
: io, che l'età solea viver nel fango, / oggi, mutato 11
ch'ella da tanti anni ha collocati nel mio cuore. [sostituito da]
giorno ch'io le luci apersi / nel bel nero e nel bianco / che
le luci apersi / nel bel nero e nel bianco / che mi scacciar di là
regime che le età tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo che queste leggende
del suono i, che è usato nel greco bizantino e moderno. -in senso
attendo. d'annunzio, v-2-50: nel santuario di deio il servente del tempio
cfr. fr. hétaire (hétaire, nel 1799; disus. anche hit ère
carducci, 366: qual vapor mattutino ei nel purgato / etera surto a l'appennino
campo. parini, ii-9: già nel polmon capace / urta se stesso e scende
a quel modo che la varia frequenza nel guizzar dell'aria fa la varietà de'tuoni
di mezzo, così la varia frequenza nel guizzar dell'etere fa i vari colori rosso
volatilità; cfr. fr. éther (nel 1730). etèreo1 (ant
fonte, e scende, / e nel borron de'triboli / vivida si distende:
che non dimorano in un sopramondo ma nel nostro mondo, vive e operose di
angeli sono quasi immagine anticipata del paradiso nel luogo della speranza...,
e fluidissimi, de'quali ha riempito nel mondo ogni cosa. montano, 293:
e scientifici. 2. nel medioevo bizantino, corpo di mercenari stranieri
e venne ricostituita con gli stessi scopi nel 1814). = voce dotta,
. fr. hétairie (hétérie, nel 1839). eteriarca, sm
come tendenze a ricadere nell'eterismo e nel matriarcato le difese o le esaltazioni della
esaltazioni della * femme ', che leggeva nel libro del michelet. = voce
cfr. ingl. hetaerism hetairism (nel 1860). eterismo2, sm.
da etere2; cfr. fr éthérisme (nel 1864). eterìstico, agg.
espansivo:... quando si trovava nel secondo periodo del riferire le cose mentalmente
dotta; cfr. fr. éthèrisation (nel 1846); v. eterizzare2.
che l'etemal dicea fuoco penace, / nel magnanimo voi mantua vincesti. saba,
, essa era distessa sopra un fianco nel suo letticciuolo con le braccia riverse fuori delle
i-1-267: le nostre mane auciden noi e nel fosso d'inferno ne gittan morti,
. 2. per sempre (nel tempo), perennemente; per un
perdo eternamente. leonida, iii-265: tu nel male eternamente agghiacci, / alma indurata
suon d'una cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente
buona imagine patema / di voi quando nel mondo ad ora ad ora / m'insegnavate
figlia. 2. durata infinita nel tempo, intemporalità come contemporaneità; peculiarità
è un assurdo. tutto quello che esiste nel mondo reale e nel mondo ideale si
quello che esiste nel mondo reale e nel mondo ideale si muove e si trasforma.
rio vuol dirmi che del par veloce / nel mar d'eternità mette la foce /
l'eternità. testi, i-135: ma nel rio d'ippocrene / più ricco in
immutabile come l'artefice lo aveva chiuso nel cerchio di quel metallo per l'eternità.
il poeta scherza un momento per rigettarsi nel tumulto della vita; l'eternità si
eternità. 8. locuz. nel giorno deweternità: in eterno,
in eterno, per sempre (nel linguaggio biblico). bibbia volgar.
lui sia gloria e imperio testé e nel dì dell'eternità. amen. =
sua memoria gli dedi carono nel tempio una statua. p. verri,
né avrà mai fine; infinitamente esteso nel tempo; eternamente presente (secondo vari
tutto eterna madre, alma cibelle, / nel materno sen fecondo / tosto accogli il
dell'eternità, che esprime presenza infinita nel tempo; durata senza fine.
, ix-486: per te salvo sia nel bel sereno / eterno, come fui
ettema di sigieri, / che, leggendo nel vico delli strami, / sillogizzò invidiosi
, universale, immutabile della natura che nel cuore di tutti gli uomini corra perennemente
5. che non ha fine nel tempo, imperituro, immortale (in
parla, / ogni parete un delator nel seno / nasconder può! compagnoni, i-54
a un tal grado di intensità simbolica nel significare il principio del fascino feminino eterno
lampada eterna: luce che ardeva ininterrotta nel tempio di atena ad atene e in quello
mal con moto eterno, / mi palpita nel seno. p. verri, i-147
in fila / salìan dal mare riscendean nel mare: / quindi l'eterno.
: da quel momento / ti odo nel fluire della mente / approfondire lontananze,
i-26: scritto è che noi pecchiamo nel nostro eterno. tansillo, 138
, e doppie branchie; è comune nel nilo. = voce dotta, lat
frutto'; cfr. fr. hétérocarpe (nel 1866). eterocèfalo, sm
coda'; cfr. fr. hétérocerque (nel 1866). eteròceri, sm.
; cfr. fr. hétérocère (nel 1839). eterochilia, sf
del fiore ciclico, che presenta, nel perianzio, distinzione fra calice e corolla
l. salviati, ii-1-32: sappiendo che nel numero dell'uno si dice 4 vena
. alcuni nomi adunque hanno doppia uscita nel minore o nel maggior numero. ricci
nomi adunque hanno doppia uscita nel minore o nel maggior numero. ricci, 3-111:
, ma muta genere ancora. imperciocché nel primiero maschi si mostrano tutti, e
mostrano tutti, e quarta declinazione; ma nel secondo,
per quinta quella di quegli eterocliti che nel singulare son maschili e finiscono in o.
a dire: forno delle grucce, e nel suo originale milanese è espresso con parole
'più eteroclito che tu sappia pescare nel giordani o altrove. bocchelli, i-444
cfr. ingl. heterochronia, heterochrony (nel 1876). eterocròsi, sf.
ricezione delle onde hertziane, che consiste nel sovrapporre due tensioni oscillatorie di alta frequenza
il 1925); ingl. heterodyne (nel 1908). eterodinàggio, sm
'dente'; cfr. ingl. heterodont (nel 1877). eterodossìa, sf
; cfr. fr. héterodoxie (nel 1690); ingl. heterodoxy (nel
nel 1690); ingl. heterodoxy (nel 1652). eterodòsso, agg
che la gente saggia giudica e compendia nel nome molto eterodosso di minchionerie.
); cfr. fr. hétérodoxe (nel 1667); ingl. heterodox (
1667); ingl. heterodox (nel 1619). eteròdromo, agg
generatrice che avvolgendosi lungo il caule, nel passare da una foglia a quella sovrapposta
corso'; cfr. ingl. heterodromous (nel 1770; come termine di botanica,
1770; come termine di botanica, nel 1870). eteroeducazióne, sf
malattia delle piante, la quale consiste nel mettere le piante delle foglie di varia
eterofillo; cfr. ingl. heterophylly (nel 1828). eterofillo, agg.
foglia'; cfr. ingl. heterophyllous (nel 1828). eterofonia, sf.
1828). eterofonia, sf. nel mondo ellenico, l'arte di accompagnare
; cfr. fr. hétérogamie (nel 1866). eterògamo, agg
; cfr. ingl. heterogamous (nel 1862). eterogeneità, sf
voto gridando a tutte le sue genti nel gran nome dell'isola madre, perché nell'
= cfr. fr. hétérogénéité (nel 1641). eterogèneo, agg
gli stimoli vomitivi, si scaricano anco nel sangue. campailla, 2-72: del
, lett. it., i-313: nel suo mondo epico-tragico- cavalleresco [del boccaccio
. gramm. di un sostantivo che ha nel plurale genere diverso del singolare.
eterogenei diconsi da'grammatici que'nomi che nel numero del meno sono di un genere e
di un genere e di un altro nel numero del più. b. croce,
'; cfr. fr. hétérogène (nel 1616); v. eterogeno.
origine'; cfr. ingl. hcterogenesis (nel 1854). eterogenìa, sf.
'generare'; cfr. fr. hétérogénie (nel 1866). eterogènico, agg.
voce dotta, dal fr. hétérogène (nel 1616). eterògnati, sm
ojetti, i-100: ero ancora nel primo periodo della nar cosi
nar cosi per etere, nel periodo di benessere e d'euforia che
= cfr. fr. éthéromane (nel 1890). eteromania, sf
'follia'; cfr. fr. éthéromanie (nel 1890). eteròmeri, sm
; cfr. ingl. heteromeran (nel 1842), heteromerous (nel 1826)
(nel 1842), heteromerous (nel 1826). eteromerla, sf
cfr. fr. hétèromyaires (nel 1924). eteròmidi, sm
. genere dei roditori eteròmidi, abitante nel texas, messico e america centrale.
forme cristalline e fra di loro diverse nel senso di non essere riferibili alla stessa
eteromorfo; cfr. fr. hétéromorphisme (nel 1866). eteromorfite, sf.
nella miniera del bottino in toscana, nel harz, in westfalia).
'forma'; cfr. fr. hétéromorphe (nel 1866). eteromorfòsi (alla greca
nome'j cfr. ingl. heteronym (nel 1697). eteronomia, sf.
uso'; cfr. fr. hétéronomie (nel 1866); ingl. heteronomy (
1866); ingl. heteronomy (nel 1824). eteronomicaménte, aw
b. croce, i-4-206: nel suo intrinseco, la storiografia medioevale non
eteronomia', cfr. fr. hétéronome (nel 1866). eteropetalìa, sf.
; cfr. fr. hètèropodes (nel 1873); ingl. heteropod, heteropoda
); ingl. heteropod, heteropoda (nel 1835). eteropolare, agg
ombra cfr. fr. hétérosciens (nel 1584). eterosepalia, sf
etero od omosessuale... dell'ammalato nel medico curante. = voce dotta
, il ricettacolo paleaceo, ed i semi nel pianta di due tipi di radici dall'
radici dall'aspetto e dalla disco calvi e nel raggio biaristati; così dette per cotesta
); cfr. ingl. heterostatic (nel 1867). eterostigmi, sm
; cfr. ingl. heterostyly (nel 1876). eterostilo, agg.
); cfr. ingl. heterostyled (nel 1876). eteròstraci, sm.
sf. psicol. suggestione che agisce nel soggetto provenendo da una persona o cosa
*; cfr. ingl. heterotaxy (nel 1854). eterotepalìa, sf.
; cfr. ingl. heterotopy (nel 1876). eterotòpico, agg
quello di altri elementi e che pertanto nel sistema periodico occupa un posto diverso.
'; cfr. ingl. heterotopous (nel 1876). eteròtrichi, sm.
; cfr. fr. hétérotriches (nel 1890). eterotrofia, sf
, sf. medie. fenomeno consistente nel fatto che, pur facendosi uso dei due
; cfr. fr. hétéroptère (nel 1839); ingl. heteroptera (nel
nel 1839); ingl. heteroptera (nel 1826). eteroxantina, sf
alcaline e acidi anche diluiti, rintracciabile nel succo delle barbabietole e nei prodotti di
estate i venti aquilonari; appunto / nel tempo stesso che li etesi fiati / soffiando
che partirono d'egitto, ieri approdarono nel pireo. carducci, iii-30-358: panni
fr. étésien (ant. étésies, nel 1539). èthos (ètos)
nozione di bene, ravvisato nella felicità, nel piacere, nell'utile, nell'amore
pratica coscienza che ha la sua espressione nel consiglio o nella sentenza. 2.
in una gnoseologia e in un'etica, nel mio caso molto più poveramente e meno
, sì come dice lo filosofo nel sesto de l'etica. idem, inf
{ ètico, ètichi). raro. nel gioco del tresette, scartare tutte le
* etiqueta 'casigliano, se ne valgono nel suo vero significato di regolamento, pratica
, ii-122: la corte era come nel secolo xv: lo stesso fasto, la
pesci, ii-1-559: pio ix era scrupoloso nel volere rispettate le regole d'etichetta.
218: penso del resto di venire nel tuo palco da me solo. v'
ricevette un foglio sottoscritto da esso, nel quale, omesse le formole dell'etichetta epistolare
ai propri casi. pea, 8-68: nel dire, prende fiasco, bicchiere,
voce dotta, dallo spagn. etiqueta (nel 1658) 'cerimoniale che si osserva
corti ', dal fr. étiquette (nel 1387) con il senso originario di
individuali. = cfr. etichetta1 (nel senso originario, che però è stato
etichetta2', cfr. fr. étiquetter (nel 1564). etichettato (part.
e era etico, cum una apertura nel petto. tasso, iv-103: entro ogni
. tasso, iv-103: entro ogni giorno nel bagno, come etico; ma s'
corpi etici e tisici cadere improvvisamente morti nel mezzo delle strade, spettacolo così lagrimevole
si curano: tal è la febbre etica nel suo principio. a. cocchi,
e'fisici dello etico, che, nel principio del suo male, è facile
curare e difficile a conoscere, ma, nel progresso del tempo, non l'avendo
come solvente nell'industria del petrolio, nel processo di raffinazione degli oli vegetali e
); cfr. fr. éthylamine (nel 1870). etilamminobenzoato, sm
= dal fr. éthyle (nel 1864), comp. da éth [
olefine, che si trova in piccola quantità nel gasluce e si produce nella distillazione di
è utilizzato come anestetico generale, soprattutto nel parto. tommaseo [s. v
; cfr. fr. éthylène (nel 1877). etilènico, agg.
etile; cfr. fr. éthylique (nel 1870). etilidencloruro,
etilico; cfr. fr. étylisme (nel 1890). etilisovalerianato, sm.
l'altro, nulla men faticoso e nel vocabolario della crusca sì trascurato, quello
ciò che fosse veramente tragedia andò poi nel corso degli anni sempre più annebbiandosi traverso
perché noi siamo fondati sotto marte, nel quale non truovo alcuna buona etimologia.
, che era incominciato a farsi sentire nel vico, era un indizio di ciò
ebraiche, secondo che pone santo isidoro nel primo libro dell'eti- mologie. guido
(216): scrisse isidoro, nel libro dell'etimologìe, che gli ebrei in
panciatichi, 173: il martini nel suo lessico filologico, et il vossio
, che era incominciato a farsi sentire nel vico, era un indizio di ciò
etimologia', cfr. fr. étymologiste (nel 1579). etimologizzante (part
. liburnio, 38: primieramente nel secondo libbre del sogno di scipione udiamo
dello aprastro, overo dall'arctio, nel quale sono molte concavità d'ali;
, v-18-64: cinocefali piacemi che segni / nel numer de'le scimie. /.
i miei giovani impararle comodamente, e nel tempo stesso conoscere e giudicare gli usi
ad evangelizzare. carducci, ii-21-169: nel tuo governo etiopico vi sarebbe luogo per
etiopico, conforme fu considerato da galeno nel glossario delle antiche voci. =
voce dotta, dal fr. hectisie (nel 1570), poi ethisie (nel
nel 1570), poi ethisie (nel 1755): in cui si è sentita
= cfr. fr. ethmoidal (nel 1701). etmòide, sm.
. formazioni scheletriche cartilaginee e ossee situate nel labirinto nasale dei mammiferi. =
roma, spesso usato in giudea; nel tardo impero, titolo proprio del comandante
. xvi); ingl. ethnarch (nel 1641). etnarchia,
= cfr. fr. ethnarchie (nel 1569); ingl. ethnarchy (nel
nel 1569); ingl. ethnarchy (nel 1641). etnèo (ennèo
; cfr. fr. ethnie (nel 1930). etnicaménte, avv.
iii-528: non ho niente di romagnolo nel mio tipo etnico e nel mio carattere morale
di romagnolo nel mio tipo etnico e nel mio carattere morale; e amo i
collettiva, ogni gruppo etnico ama trovare nel suo vicino i difetti che gli piacciono
geografia poetica, una etnografia stilistica dell'italia nel secolo passato. =
'descrivo'; cfr. fr. ethnographie (nel 1823). etnograficaménte, avv
fu principalmente di non aver cercato d'alterare nel visitatore una impressione estremamente grave e dolente
una popolazione. ojetti, ii-824: nel palazzo comunale... è collocato,
etnografia; cfr. fr. ethnographique (nel 1835). etnògrafo
etnografia; cfr. fr. ethnographe (nel 1835). etnologia, sf
trattazione'; cfr. fr. ethnologie (nel 1839). etnologicaménte, avv.
= cfr. fr. ethnologique (nel 1878). etnòlogo, sm.
= cfr. fr. ethnologue (nel 1878). etnomusicologìa, sf.
); cfr. ingl. ethnopsychology (nel 1886). èto, sm
regioni annesse, costituitasi, sembra, nel 323 a. c., a comune
; cfr. fr. éthologie (nel 1611; in senso moderno nel 1843)
éthologie (nel 1611; in senso moderno nel 1843). etològico, agg.
. -gi). ant. mimo che nel teatro rappresenta i caratteri e le azioni
viro capuano. carducci, iii-6-150: nel primo sonetto ognun sentirà l'eco della
l'eto- peia del tiranno si fieramente nel c. ii del secondo trattato 4
; cfr. fr. éthopée (nel 1690). etossiacetóne, sm
(promosso da alcuni dotti e antiquari nel secolo xviii). etruschi
collenuccio, 12: l'augurio che nel fondarla videno, che fu capi,
vide, giacente sopra un letto rilevato nel sasso, un guerriero, che in pochi
etruscologìa. bocchelli, 9-99: nel museo lateranense si vede la base di
èttaro, sm. misura di superfìcie agraria nel sistema metrico decimale, multiplo dell'ara
tutti, perché possiede mille ettari di terreno nel centro della sicilia. =
il cavolo a merenda, come pilato nel credo, come san buco in cielo,
étto, sm. abbreviazione di ettogrammo (nel linguaggio comune). viani
grammo, unità di misura di massa nel sistema metrico decimale, equivalente a cento
= dal fr. hectogramme (nel 1795), comp. dal pref.
litro, unità di misura di capacità nel sistema metrico decimale, corrispondente a cento
del metro, unità di misura fondamentale nel sistema metrico decimale, corrispondente a cento
cynapium, o prezzemolo salvatico, comune nel clima meridionale d'europa, è molto
crostacei decapodi della fauna abissale, abitante nel mediterraneo. = voce dotta, lat
; cfr. fr. eubage (nel 1755); ingl. eubages (nel
nel 1755); ingl. eubages (nel 1609). voce registrata dal d'
cela, è per li venti usanti nel tempo d'inverno sospetto a'navicanti.
bianco-grigio, con lucentezza metallica, cristallizza nel sistema monocromatico (e si trova in
(e si trova in svezia, nel cile, in argentina).
eucalipto', cfr. ingl. eucalyptene (nel 1885). eucalipto (anche eucalitto
volgarmente detto albero della febbre, perché nel secolo scorso si riteneva purificasse l'aria
dotta, lat. scient. eucalyptus (nel 1788), comp. dal
fiore; cfr. fr. eucalyptus (nel 1796); ingl. eucalyptus
); ingl. eucalyptus (nel 1809). eucaliptolène, sm
. tasso normale della riserva alcalina contenuta nel sangue (e corrisponde a una giusta
195: infermato poi enrico a bonconvento nel contado di siena e lì attossicato ne la
sentiamo veramente nell'uscire dal confessionale, nel partire dalla mensa eucaristica che dio può
; cfr. ingl. euchite (nel 1585). euciliati, sm
; cfr. ingl. euclase (nel 1804). euclèa, sf
di euclide (grande matematico greco vissuto nel iii secolo a. c.);
fu usata come antisettico nella difterite, nel trattamento di ferite, ecc.
verde'; cfr. ingl. euchlorine (nel 1812). euclorofìcee, sf.
al battezzato novello era assegnato luogo sublime nel presbiterio e nell'eucologio greco il nuovo
l'ordinazione, è messo a sedere nel primo luogo. -nell'uso comune indica
pietà. papini, 20-x: buttate nel fuoco messali, breviari ed eucologi e
; cfr. fr. eucologe (nel 1701); ingl. euchologion (nel
nel 1701); ingl. euchologion (nel 1651). eucommiàcee, sf
. buon equilibrio nella composizione e ^ nel comportamento dei quattro umori costituenti l'
cfr. ingl. eucrasy (nel 1607). eucrite, sf
cfr. ingl. eudemony, eudaemony (nel 1730). eudemònico, agg
; cfr. fr. eudémonisme (nel 1876); ingl. eudemonism,
; ingl. eudemonism, eudaemonism (nel 1827). eudemonista, sm
cfr. ingl. eudemonist, eudaemonist (nel 1818). eudemonistico, agg
, che pongono il fine della vita nel piacere, nel riposo, nella felicità,
il fine della vita nel piacere, nel riposo, nella felicità, nella beatitudine
. minerale di zirconio che cristallizza nel sistema rombico, può essere va
eudiometro; cfr. fr. eudiométrie (nel 1796). eudiomètrico, agg.
fr. eudio mètre (nel 1775). eudipte, sm
s. giovanni eudes a caen (nel 1643); pronunciano voti religiosi,
temperati e alcuni generi si trovano anche nel mediterraneo. = voce dotta,
eufemia; cfr. fr. euphémique (nel 1839). eufèmici, sm
), sm. figura retorica consistente nel sostituire, per ragioni di convenienza
; o anche nell'alterare e nel trasformare la parola propria, soprattutto
cfr. fr. euphémisme (nel 1730); ingl. euphemism (nel
nel 1730); ingl. euphemism (nel 1656). eufemisticaménte, avv
eufemismo; cfr. ingl. euphemistic (nel 1856). eufìa, sf.
e in accordo fra di loro nel corpo di una parola o fra due o
); cfr. fr. euphonie (nel 1561). eufonie a ménte
, cfr. fr. euphonique (nel 1756). eufònio, sm
); cfr. ingl. euphonium (nel 1865). eufòrbia, sf
; cfr. fr. euphorbiacées (nel 1839). euforbio, sm
spezie di ferula, il qual si ritrova nel monte tumolo di mauritania. è pianta
gli abitatori di quei paesi, legano nel ricorlo intorno a l'albero ventri di
. ojetti, i-100: ero ancora nel primo periodo della narcosi per etere,
primo periodo della narcosi per etere, nel periodo di benessere e d'euforia che gli
; cfr. fr. euphorie (nel 1750); ingl. euphory (nel
nel 1750); ingl. euphory (nel 1684). euforicaménte, avv
fondo ironico, quella cfr fr euphuisme (nel 1832). bonomia graziosa,
= cfr. ingl. euphuist (nel 1820). eufuistico, agg
-colli euganei: gruppo di colline situate nel veneto in provincia di padova, costituite
, 1-27: sen venne [antenore] nel più pro fondo golfo del
la nostra mu sica piacquero nel secolo decimosesto a tutta la società
= dall'ingl. euphuism (nel 1592), deriv. da euphues,
cfr. fr. eugénique (nel 1883). eugènico, agg
= cfr. ingl. eugenie (nel 1833). eugenista, agg
); cfr. ingl. eulerian (nel 1882). eulisite, sf
solubile; cfr. ingl. eulysite (nel 1868). eulitina, sf
nero, di lucentezza adamantina, cristallizza nel sistema tetraedrico e viene decomposto dall'acido
; cfr. ingl. eulytin (nel 1850). eulitorale, agg.
; cfr. ingl. eulogy (nel 1591), eulogia (nel 1751)
eulogy (nel 1591), eulogia (nel 1751). eulògico, agg
eulogia; cfr. ingl. eulogic (nel 1656). eulògio, sm.
); cfr. ingl. eulogium (nel 1706). eumalacòstraci, sm.
bruchi di altri insetti e li trascinano nel loro nido come cibo per le proprie
e il posto subordinato che essi hanno nel mondo. -biol. la facoltà
; cfr. ingl. eunomy (nel 1721). eunomiano, sm
eunomius, gr. eùvópos (morto nel 395 circa).
le fanciulle belle che potea / trovar nel tracio e nell'altrui soggiorno / da gli
e ne la polve / lo travolga e nel sangue. foscolo, xvi-427: per
i-262: io sono un donzello eunuco in nel palazzo del signore della terra, e
dovrà ella farsi così sbiadata ed eunuca nel dialogo tragico? g. capponi, 4-280
; / perché volerci eunuchi / anco nel cataletto? de sanctis, petr.
eunuchi; / e lui fè dottorar nel berrettaio, / per non tenerlo in
non sovveniva neppure l'ammattimento trascorso e nel lavoro di testa e in quello di
jv -7jvoc * nocciolo ', qui nel senso di 4 nucleo '. eupitècia
di ravoro, digitigradi, che vivono nel madagascar. occidentale. dicchio domestico,
b. croce, i-2-175: nel procedere della ricerca, considerando le altre
così effetto deh'euritmia è il portone nel mezzo d'una facciata, e il braccio
i-3-165: sono possibili, e si trovano nel fatto, uomini la cui virtù,
, negli usi, nei costumi, nel modo di vivere, di pensare,
costume ed all'uso europeo: specialmente nel nostro occidente. gramsci, 9-331:
del gruppo delle terre rare (isolato nel 1900 da demargay, ma già
1900 da demargay, ma già nel 1892 lecoq de bois- baudran ne
b. croce, i-4-170: il fueter nel dare... uno sguardo alla
euro [peo \ e [televisione (nel 1953). eurovisivo, agg.
l'unità della schiatta europea s'impronta nel suo verbo; perché tutti i nostri idiomi
di quella pietra della quale dicono che nel tempio di ercole in tiro è facta
separatista croato, fuorusciti dalla jugoslavia nel 1929 e organizzati all'estero da ante pavelié
reno eustatico: terreno che presenta nel corso di un anno un grado
voce dotta, gr. eùoxoxla 'destrezza nel dare il segno ', deriv.
', deriv. da eùoxoxéco 'do nel segno, congetturo, indovino ',
della famiglia diocto- fimidi; vive solitario nel bacinetto renale di molti mammiferi, ma
che la figuratività abbia ancora un senso nel campo delle arti visive? siete favorevole
; cfr. fr. euthanasie (nel 1771). eutanasiano, agg
una attempata dama che un giorno, nel suo salotto, lo invitava ad ammirare un
di eutiche. baldelli, 5-8-412: nel concilio calcedonico fu essami- nato terrore eutichiano
. sottoclasse di molluschi gasteropodi caratterizzati, nel sistema nervoso, da connettivi pleuroviscerali che
compatte, di color bruno; cristallizza nel sistema rombico (e si trova in
corruzione. caino, ingresso della morte nel mondo. papini, vi-680: la fama
della salvezza di adamo era così radicata nel mondo cristiano che la chiesa greca istituì
che a tutti i figli d'èva / nel suo dolor pensò? papini, vi-683
3. astron. pianeta telescopico scoperto nel 1876 da p. henry.
tornare a chiudersi nella fortezza colle trombe nel sacco. barilli, 2 * 149
arcadiche superfluità, che gli rimangono tuttavia nel corpaccio, mi lusingo che tutti potremo
sopprimere; cancellare, render vano (nel linguaggio biblico). cavalca,
tutte le ispezioni primarie di sanità o nel magistrato o nella congregazione dello stato,
, finire, non avere più luogo (nel linguaggio biblico). bibbia volgar
questi portatisi in utrecht quivi la conchiusero nel dì 11 d'aprile dell'anno 1713
ancora la vostra rogna, come se nel paese di coccagna si ritrovasse, non cerca
'vuotare'; cfr. fr. évacuation (nel 1314). evàdere, intr.
: accorse francesco domenico, e entrato nel corpo di guardia ove erano in arresto parecchi
vita stradale perpetua che ha tanta parte nel pittoresco di napoli, è spesso un
evadismo, sm. movimento nato nel secolo scorso, mirante alla parificazione assoluta
fu una religione; e la creò nel '41 uno scultore ganneau, il mapah,
. pea, 7-234: la luna nel declinare sul mare di alessandria passava dietro
montale, 1-65: trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro cerchio
trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro cerchio un'immagine ride. /
fosse fatto via via più profondo e ricco nel rinascimento e nell'illuminismo, e quello
se si può dire, avevano baluginato nel '76 e nell'82, celebrandosi con opposto
; cfr. fr. évanescence (nel 1877). evangeliàrio { evangelàrio)
carta bombicina. lanzi, iv-195: nel duomo di vigevano si conservano tre opere,
vangeli'; cfr. fr. évangéliaire (nel 1721). evangelicalismo, sm.
e sentenze di cui si fa menzione nel vangelo. dante, purg.,
. flaminio, 52: chiunque entra nel regno della grazia evangelica è giustificato per
che l'unità della fede si trovi nel più alto grado, o piuttosto assolutamente,
antico testamento e perfezionato da gesù cristo nel nuovo). bibbia volgar.,
movimento ecumenico, da f. heiler, nel 1907. sarpi, vi-5-160: deliberarono
, dopo alterne vicende, in parte nel movimento di riforma cattolica attuata dopo il
ezechiele: matteo nell'uomo, marco nel leone, luca nel vitello, giovanni nell'
uomo, marco nel leone, luca nel vitello, giovanni nell'aquila).
non deiettate el mondo né quello che nel mondo è ». dante, conv
decta, confermata dagli apostoli e dichiarata nel sangue de'martiri, illuminata con lume
tucti come testimoni a confessare la verità nel corpo mistico della sancta chiesa. savonarola
rovani, ii-17: gli evangelisti, nel nuovo testamento, rappresentarono concordi l'infedele
quegli evangelisti a venire, cambiando religione, nel grembo della madre comune.
evangelisti della nuova legge che si promulgò nel mondo letterario. carducci, ii-10-135:
dopo, poteva rammentare a dante, nel fumo dell'in- ferno, la
ed i miei giovani impararle comodamente, e nel tempo stesso conoscere e giudicare gli usi
canonici: perché inclusi dalla chiesa nel canone dei libri ispirati, e hanno
verità due parole che si contengono nel santo evangelio, cioè: « egli è
è bisogno che lo scandalo venga nel mondo »; e poi soggiunse:
comincia ha meritato *, è scritto / nel tuo santo evangel, benigno padre
mondo. sarpi, vi-3-257: si dice nel santo evangelio che la verità non
ha il bruscolo nell'occhio mentre nel suo ci sopporta una trave maestra
è prete... porta nel combattere ragioni che non sono da
del cristianesimo e non inclusi dalla chiesa nel canone dei libri ispirati. carducci,
egli udì alla messa uno evangelio, nel quale queste parole si cantavano: «
, evangelizzazione. -in partic. (nel linguaggio neotestamentario): la buona novella
, li nome de'quali son scritti nel libro della vita. felice da massa
135: non ritrova il misero / luogo nel diversorio: qual roman missionario, /
mercede / di sua molta virtù spera nel cielo. de sanctis, ii-15-259:
, i-281: tu digli allor che nel capo si ficchi / questa sentenza che sa
: oh risentirci come creatura / viva nel mondo saliente in noi / e l'
nell'inventiva lo spirito senza ingegno, nel metodo l'analisi senza sintesi, nella
, in ungheria, in slovacchia e nel madagascar. = deriv. dal nome
fusse così sottile che, messe l'unghie nel fuoco, subito evaporasse via. anguillara
molteplici umane esperienze e le piaceva, nel suo lento evaporare, fondersi con l'arte
umori. moravia, 1-8: così, nel silenzio, come l'umidità di un
cfr. fr. évaporer (nel 1314). evaporativo, agg
verzicano e vivono nell'ombra della notte nel tempo caldo, e fansi legno al
focose, da quell'angolo del mondo nel quale spesso lampeggeranno, dall'istesso prometteranno
successive variazioni della velocità, che risultavano nel riferire al sole il giro delle comete
2. dir. delitto consistente nel fatto di sottrarsi illegalmente allo stato di
mia figlia, d'un'evasione, nel campo dell'arte, dalla miseria corporea
vita a lungo / cercavi, fanciulletta, nel suo pallido / disegno; chi sa
beccaria, ii-629: l'intendente di como nel dare evasione ai quesiti propostigli è entrato
, iv-239: * evasione '. nel senso di 'risposta 'e nella locuzione
egli mi rispose freddamente ed evasivamente, nel senso, per quanto mi ricordo, che
del trimotore, inzuppata come un biscotto nel latte, non si distingue più bene;
come una volta, trovandone la ragione nel fatto ch'era una dolcezza evasiva,
evadere-, cfr. fr. évasif (nel 1787). evaso (part
creature de'suoi poemi? per ritrovarsi nel mondo suo, cui discinde dal nostro
); cfr. fr. évhémérisme (nel 1856). e veniènte (part
può dire meglio * all'occorrenza, nel caso, occorrendo ', ec. o
evenire-, cfr. fr. événement (nel 1549). evenire, intr.
la sede sua e stanza principale nel cuore, come fonte di tutte le
per morte. machiavelli, 802: nel regno si martella / fra marco e
. statist. ciascuno dei casi che, nel calcolo -pronto a ogni evento: disposto ad
, in quanto questa circostanza può entrare nel calcolo del valore probabile de'testimoni.
); cfr. fr. éventuel (nel 1718). eventualità, sf.
eventuale; cfr. fr. éventuellement (nel z737) '.,„
città, marte omicida, / che sol nel sangue esulti. carducci, 577:
]: * evezione ', ineguaglianza nel movimento della luna che deriva dall'attrazione
l'uomo avesse diligente riguardo ad entrare nel nuovo cammino, dicendo che 1 ne
molti altri evidentissimi segni, mi accade nel presente sonetto fare menzione di uno singularissimo
efficace, evidente, che spesso degenera nel rettorico e nel convenzionale. verga,
, che spesso degenera nel rettorico e nel convenzionale. verga, 1-68: certe situazioni
e di vena, evidente, e trova nel dialetto immagini e forme comiche belle e
se non fosse uno ciriegio che trovò nel detto campo, che era troppo evidente
però che ciascuno sapea il ciriegio essere nel campo di quello omicciuolo, e's'
l'arbitrarietà del taglio netto che si compie nel fatto reale quando si distacca il lupo
essere il primo di tutti gli esseri nel nostro globo. b. croce, i-1-20
similemente dissi che il leone era altisono nel ruggir suo e ch'egli spaventa le bestie
perciò che, non che il corpo nel vero più che l'animo degli uomini non
anche andar soggetta a errore, come nel caso delle illusioni ottiche). g
5: per evidenza del tutto, nel primo libro con un breve discorso descrivere la
si rappresentano, e sotto questa mise poi nel trattato delle figure de'concetti questa dimostrazione
e la predetta evidenzia si raccozzano insieme nel favellare, come ne'miracoli della madonna
: la forza e l'evidenza consiste nel destar l'immagine dell'oggetto, e
immagine dell'oggetto, e non mica nel definirlo dialetticamente. pirandello, 7-229:
nelli, provammo un turbamento non esprimibile nel veder manifestato e fermato per sempre con
leonardo, 2-146: imperò che, nel crescere e discrescere che fa il legname per
evidenza di verità -si confuse per sempre nel sogno violento che la dominava? cardarelli
. furono sconfitti li guelfi di firenze nel contado di siena. -in modo
galileo, 3-1-85: io veggo alcuni movimenti nel viso e nella persona del signor simplicio
la sottigliezza delle ragioni ch'egli adduceva, nel mettere in evidenza i loro errori,
evidenza i loro errori, chiarissimi a comprendersi nel contrario dimostrato. romagnosi, 10-37:
; cfr. fr. évidence (nel 1314). evidenziabile, agg.
e in rotondità evidenziante, e quasi nel vigore del travaglio, turgide di un
'superare'; cfr. fr. évincer (nel 1412).
eclettismo, che ha condotto tutta quella generazione nel fango della corruzione. periodici popolari,
macchia giallastra. bocchelli, 6-457: nel 'lapsus'di emilia operava, colla repressa
: empiricamente, si ha buona ragione nel distinguere tra errori di mala fede ed
depositato la somma fissata alla banca, nel conto corrente, evitandogli anche il disturbo
in tutto: e nella forza e nel volere, cercavano evitarsi perché la devozione sacra
uno o più congiunti dell'altro, nel periodo immediatamente precedente o successivo al matrimonio
venditore di tenere indenne 11 compratore nel caso che egli subisca l'evizione
ipoteca generale. de luca, 1-1-234: nel primo caso, la regola è
ii-7: talvolta mi si accendeva nel petto lo strano e tormentoso desiderio di
sito misterioso, enigmatico, evocante, nel suo nome, i velenosi ragni che danno
infanzia, come una lastra fotografica rivela nel suo nero un paesaggio inciso come in
lontananza, altre scene simili, percepite nel sonno. 3. raro. chiamato
o sortilegi (nell'antica magia e nel moderno spiritismo). -anche: il far
s'appartiene dare ad ogni seme, nel debito luogo gittato, accrescimento, tanto
= deriv. dal fr. évoluer (nel 1783); cfr. evoluzione.
corrispondenza. se si spezzava uno staggio nel calore d'una evoluzione, il corpo
crescita e dell'evoluzione della sua creatura nel mondo sensibile, poiché è tutto qui
significato ai quali va soggetta una parola nel tempo. 7. cambiamento di opinione
definizione esplicita di verità contenute implicitamente nel deposito della rivelazione. 9. statist
un fenomeno a crescere 0 a diminuire nel tempo. = voce dotta, lat
); cfr. fr. évolution (nel 1536, originariamente col signif. del
3. antrop. teoria, proposta nel 1871 dall'antropologo inglese e. b
evolutionism (coniato da th. huxley nel 1869) e fr. évolutionnisme (fine
cattolica. e. cecchi, 6-201: nel 1915, promosso dalla setta dei fondamentalisti
evoluzione; cfr. ingl. evolutionist (nel 1859) e fr. évolutionniste
) e fr. évolutionniste (nel 1876). cfr. arila, 210
mente da virtù esvolle / tutto quanto nel mondo si rivolle. benivieni, i-84
si cristallizza, ma l'individuo è fermo nel suo punto e non può essere né
. rovani, i-39: vedetelo là nel palco dirimpetto. è... un
della monarchia mercé del sostegno che troverebbe nel grosso degli ex-fascisti, che essa protegge
convitto. sbarbaro, 5-135: esco nel corridoio e, per ingannare l'attesa
dopo la soppressione del loro ordine decretata nel 1773 da clemente xiv. bettinelli,
poi alla finestra..., guardai nel mio ex giardino incantato...
sereno. un chiaro d'acqua, nel cuor di una vasca verde di muffe,
un'opzione. panzini, iv-240: nel linguaggio di borsa si dice ex cedola
. = dal lat. ex, nel signif. di * già, una volta
discorso: senza preamboli, entrando subito nel vivo dell'argomento. varchi, 18-1-387
amorfo, di colore bianco, scoperto nel 1813 nella lava del vesuvio. =
. lat. dalla cattedra (e nel linguaggio della teologia dogmatica si riferisce al
anche agli effetti del diritto civile) nel proprio territorio di un provvedimento (come
licenza. de luca, 1-15-1-87: nel regno di napoli non possono esercitar giudicature
arcidiaconale e incaricati di importanti mansioni nel governo della chiesa. = voce
, di poterle mostrare, non solo nel vocabolario, ma ben anche nel cimonio
solo nel vocabolario, ma ben anche nel cimonio, che trattò di questa materia *
, se questo aviene), ma è nel centro de la sua mole o
realtà] tutto è frammentario, mentre nel principio tutto è certo, evidente, inevitabile
e ciò pro cede anche nel caso, che il contraente col procuratore
: il che sicuramente si deve intendere nel caso della tentazione... che si
al quale la prammatica si afferra e nel quale vuole mantenersi e che contrappone al
, quando ha la pretesa di durare nel tempo, la nostra sopportazione è messa
prerogative, privilegi di cui godono, nel territorio di un determinato stato, le
virtù di cui la loro casa, nel paese ove risiedono in tale qualità, è
); cfr. fr. extraterritorialiti (nel 1865). extratropicale { estratropicale)
pass, (non documentato) di vertere nel signif. di 'volgere, volgersi
intere, facendosele proprie col solo trasportarle nel loro linguaggio. guerrazzi, 6-19: la
, iii-9-93: talvolta ancora venivano associati nel giudizio alle dame alcuni cavalieri: ed
6-32: michelaccio si vide innanzi, nel mezzo della stanza devastata, la moglie
ho fatto volentieri. sarpi, vi-3-107: nel secondo esempio viene insegnato al superiore con
dotta, lat. scient. aetiophillina (nel 1913), comp. dal gr
, sf. biol. pigmento che nel fenomeno dell'eziolamento produce la colorazione giallastra
« remote », e dell'altre dette nel linguaggio volgare « prossime »: cioè
cfr. fr. étiologie (nel 1611, specie nel linguaggio della biologia
fr. étiologie (nel 1611, specie nel linguaggio della biologia). eziològico
del farad, unità di capacità elettrica nel sistema giorgi. -anche: simbolo del
che 'l canto se pona; / e nel « fa » grave descende suave,
fra il settimo e l'ottavo nel movimento ascendente e fra il sesto e
e fra il sesto e il quinto nel movimento discendente (ha quattro bemolli in
il mare, / sedea dagli altri duo nel lito asciutto. / con fabrica eccellente
l'uso antico una torre, la quale nel di sopra è di fabrica scaligera.
fabbrica sotto terra infiniti pozzi profondissimi, nel fondo de'quali attorno attorno in volta
offerte da colui che le mandava, nel sacrificio di ercole; e per cagione
imitare traiano nella fabrica del cavallo posto nel mezzo del cortile, e che tiene sopra
bentivoglio, 4-899: in sicilia, nel regno di napoli, e da ogni lato
partic., in toscana, pena consistente nel lavoro forzato per la costruzione di livorno
qua dai monti (e fu costituito nel 1633). -soprastanti delle fabbriche:
in queste, altra nelle latine, e nel vero parrà la nostra architettura corintia,
animali diversi. redi, 16-vi-324: nel far notomia di queste bizzarrie, io ne
caffè], 307: sentendo a dire nel 1609 che un olandese avea fatto un
pietra e nobile fondamento della sua religione nel fondamento della santa umiltà, che è
costruito in forma di piramide tronca, nel mezzo della strada principale; tutt'intomo
o 'l moto, o la mondana fabrica nel sembiante mostrava. galileo, 3-1-20:
'l traeva della fabbrica, e percossegliele nel volto. g. villani, 4-2:
questa gelosa fabbrica delle monete facevano santamente nel tempio di giunone spalancato, perché il
fussero da quella massa di luce, che nel bel principio della sua fabrica l'eterno
la fabbrica libera donne e operai. / nel bel sole, qualcuno -il lavoro riprende
, 6-44: -giustizia sociale, suoi spettacoli nel vicino teatro adriano e che di notte,
, i-3-165: una scuola, che o nel corso di una costruzione di un edificio,
di seta e d'oro; fabbricherai nel mezzo di quello uno altare. guicciardini
, come in molt'altre cose così nel fabricar bene abbiano di gran lunga avanzato tutti
vita, e dovettero averli ad esempio nel fabbricare. cicognani, 3-5: ma
forse di potersi trasferire anche di fatto nel mondo della sua fantasia. buzzati,
operava quello che era bisogno a i frati nel predetto mestiere. -per estens
scriver sua figura / perché d'ognor nel cor me la vagheggio. lorenzo de'
in terra fosse, / là su nel ciel l'architettò natura, / e con
ma tardi questa usanza nacque, cioè nel tempo che già mancati erano coloro, i
mai. p. segni, 1-45: nel fabbricar voci nuove dobbiamo principalmente avere avvertenza
tavola, siccome / avrai veduto appunto nel paese / onde vieni? e dover
della poesia parve gran che un sonetto nel quale pieraccio seppe restringere come una ricetta
, e che non ne trovava sufficiente nel misero lavorio intellettuale dell'impiegato, si
, s'improvvisano scoperte di miniere aurifere nel giro di un'ora, nel punto più
miniere aurifere nel giro di un'ora, nel punto più comodo del mappamondo. sbarbaro
fabricata fu di quel piacere, / nel qual sempre vedere / tu mi facesti quella
arbori fruttiferi. boiardo, 1-3-32: nel mezo vide una fontana, / non
iii-195: david e tutto israel sollazzavano nel cospetto di dio in tutti i stromenti de'
, o abominoso ordigno, / che fabbricato nel tartareo fondo / fosti per man di
i-18: la facilità d'un lungo uso nel commercio, ovvero la scarsezza del denaro
questa mia composizione per diffet- tuosa tanto nel metodo, come fabbricata senza precedente disegno
f. giambullari, 1-68: sì come nel mondo celeste, da ogni esterna ingiuria
rende fuori di sé quelli greci rinchiusi nel ventre suo, e lieti si manifestavano
ventre suo, e lieti si manifestavano nel cavato legno costoro, cioè tesandro e stenullo
d'avorio non sono mai esistite fuorché nel cervello dei fabbricatori di tropi. -fabbricatore
di cose, nulla più rimane nel grande abisso da ridursi in macchine e
, così è il numero della musica nel gaudente e temperato vino. ottimo, i-376
solo i suoi prodotti, come era nel suo interesse, ma ingegneri e scienziati
: quantunque [il conte] vivesse nel suo guscio come una lumaca e non amasse