cose). cavalca, 18-104: nel levitico si dice: non declinate ai
era la opinione che del suo secolo nel fatto delle lettere io avea, benché
e galeotti, / declinano il marchese nel battello. crudeli, 1-84: veggio
boiardo, 1-19-n: il crudel brando nel petto dichina, / e rompe il sbergo
'l debil guardo, / ma intrepido nel sol l'affissa e ferma, / è
grande avviso recar. cattaneo, ii-1-44: nel congresso si propose un atto, il
di caso in caso, altramente profferendoli nel genitivo, e altramente nel dativo. caporali
altramente profferendoli nel genitivo, e altramente nel dativo. caporali, ii-71: poiché
genitivo. p. verri, i-72: nel secolo decimo settimo poi gl'italiani,
nella memoria l'imsione feroce dei miei condiscepoli nel ginnasio pratese quando per la prima volta
dichini a lei, e non caggi nel sangue tuo in perdizione. boccaccio, i-181
perciò il principe tralasciar la sortita, nel declinar della notte verso quel giorno festivo
gozzi, 1-93: come le selve nel declinar dell'anno mutano le foglie.
declinare del ciglio; pel rimanente rimane immobile nel volto, come se fosse stato di
declinata. pirandello, iv-321: vengono nel giardino dove la luce del giorno già declinata
, iv-1-43: [le scapule] nel perdersi dentro i merletti del busto avevano non
ha innalzato il soggetto al sommo; nel sommo, sinoché non 10 vede declinare
bentivoglio, 5-ii-287: ora che siamo nel decimosesto [giorno di malattia] è in
, 23-307: voi dite non osservarsi nel mondo alcuna considerabile varietà rispetto al mondo
mandar via le febbri, data a bere nel tempo della declinazione del parossismo. foscolo
, chiamata da lui senettù, incominciando nel quarantacinquesimo anno, e dovendo essere altrettanta
qual affanno non fui io oppressa nel conoscermi di soli nove anni lontana da
dall'equinoziale. sassetti, 187: vedrò nel viaggio la declinazione, che e'dicono
, aggettivo, pronome, articolo) nel genere, nel numero, nel caso,
pronome, articolo) nel genere, nel numero, nel caso, per esprimere
) nel genere, nel numero, nel caso, per esprimere le relazioni di
caso, la flessione si verifica soltanto nel genere e nel numero. -anche:
la flessione si verifica soltanto nel genere e nel numero. -anche: paradigma dei vari
: quattro sono le declinazioni de'nomi nel toscano idioma. buommattei, 94: perché
: perché tutte le cose naturalmente, nel girare e mutarsi, vanno calando al
sola forma pei nomi sostantivi distinti solo nel genere, una per gli adiettivi,
! de roberto, 129: nel gruppo degli uomini, ripeteva [il principino
la spinse costringendola a scendere di precipizio nel vialetto in declino. bocchelli, 9-303
s'adagia sopra il declino d'uno scoglio nel mare, bianca, moresca e marina
, e orione in declino, stavano nel cielo. landolfi, 2-37: il declino
e storici si chiesero perché e come nel secolo seguente cominciasse a prodursi un rapido
deledda, iv-328: ora l'accompagnava nel lento declino d'una vita che era esclusiva-
'scrivo'; cfr. ingl. declinograph (nel 1883). declinometro, sm
le variazioni che la declinazione magnetica subisce nel luogo di osservazione. = voce
fr. déclinomètre, ingl. declinometer (nel 1858). declive (
mesta giorni risursero, / o ebe, nel tuo dolce lume / agognanti di rinnovellare
folla si rimescola e seguita a scorrere nel declivio dolce e potente della vita. d'
: il fluente della mia pescara già era nel mio sogno puerile un declivio di deità
leggera discesa. baldinucci, 2-6-104: nel suo principio [la fogna]..
altro, non ha bisogno di declivio nel fondo dell'alveo. rolli, 522
è la declività del sito e letto nel quale viene contenuto il corpo fluido:
differenza delle altezze di due punti, quanto nel rapporto di tal differenza alla distanza orizzontale
di cura della tubercolosi, che consiste nel fare sdraiare per molte ore l'ammalato
comprensibili ed espliciti. 2. nel linguaggio dell'elaborazione elettronica dei dati,
. nardi, 108: ei furono tutti nel mezzo della piazza battuti con le verghe
sul serio se la vita si raccolga nel teschio o nel torso di un cadavere.
la vita si raccolga nel teschio o nel torso di un cadavere. 2
a giacere / ed una staffa perdé nel cadere. c. e. gadda,
, lat. decollare 'decapitare '(nel linguaggio giuridico), da collum *
staccarsi dal suolo o dall'acqua nel partire (un aeromobile). panzini
. panzini, iv-183: 'decollare'. nel linguaggio degli aeronauti, la manovra per
. = fr. décoller (nel 1382) propriamente * scollare ',
, 1-339: dipinse san gennaro, nel mezzo alla strage de'santi martiri suoi
che fosse ordinata, come si truova scritto nel mitrale de offizio. vasari, iii-124
. monti, i-22: il padre fusconi nel suo famoso sonetto sopra la decollazione di
); cfr. fr. décollation (nel 1268) e décoller (già nel
nel 1268) e décoller (già nel sec. x). decòllo
'. e. cecchi, 5-47: nel cielo spalancato e sul mare color alluminio
cfr. ingl. decolor ant (nel 1864). decolorare, tr.
ingl. to decolorate e decolour (nel 1618; ma più comunemente dal 1882
. to decolor ize e decolorizalion (nel 1836). decolori metro, sm
= adattamento del fr. décolleté (nel 1700), propriam. part.
) 'colletto'(e cfr. colleter, nel 1580, con il senso di *
la forma corrispondente ingl. decomposable (nel 1784). decomponibilità, sf.
deriv. dall'agg. decomposable (nel 1784). decomponiménto, sm
mandarono a perdizione il popolo italiano, nel quale, corrotti, si decomposero.
ogni sozzura prima che questa si decomponga nel sole ardente. savinio, 182
lezzo delle materie alimentari che si decompongono nel suo epigastro. 8. scomporsi,
che il sole tinge d'umido oro nel mattino / e inargenta la luna, /
su ricalco del fr. décomposition (nel 1694); anche ingl. decomposition
); anche ingl. decomposition (nel 1659). decompósto (part
ungaretti, i-30: riposa / nel camposanto d'ivry / namento '
d'ivry / namento '. nel figurato più noti che nel proprio, ma
namento '. nel figurato più noti che nel proprio, ma sobborgo che pare
« con te, marcio, decomposto fin nel corpo dalla nazione, ma la nazione ha
iii-25-112: la gene può nel moto contrario a quello dove vuol generare la
è anima quale vestita posite (nel 1622). della parola di
nera olona delle tintorie gallaratesi a intrefolarsi nel fiotto decumano della vet- tabbia, cui
: il maggior male delle offese consiste nel dolore ch'elle ci recano,.
dolore', cfr. fr. dolorisme (nel 1919). dolorista, sm.
dolorismo; cfr. fr. doloriste (nel 1936). dolorìstico, agg
ogni volta che un uomo, anche nel più ozioso vagabondaggio, prende a destra
e. gadda, 2-38: penetrati nel tempio con maschere a gas, recuperarono
recuperarono dal buio e dal fumo quanto nel fumo e nell'acqua sarebbe potuto così
l'uno male e l'altro lo tengono nel letto e lo fanno dolorosissimo. manzoni
, inf., 17-53: poi che nel viso a certi li occhi porsi,
/ di consolar la dolorosa amante, / nel suo cuore ostinossi. chiabrera, 204
-misteri dolorosi: quelli che, nel rosario, ricordano la passione e morte
per simil. baldinucci, 2-4-197: nel primo, che fu una palma,
palma, rappresentò i misteri gaudiosi; nel secondo, che fu uno spino,
fu uno spino, i dolorosi; nel terzo, che fu un rosaio finto d'
destra, con gli occhi strabuzzati, sbarrati nel vuoto, con un mugolìo doloroso,
i modi, / che tenuti io ho nel tempo doloroso. g. gozzi
autunni languescenti, gli inverni dolorosi, nel buio e nel gelo dei quali rigermina
gli inverni dolorosi, nel buio e nel gelo dei quali rigermina e si rintegra l'
un poco di raggio si fu messo / nel doloroso carcere ed io scorsi / per
ti son mostrate in queste rote, / nel monte e nella valle dolorosa / piu
marito si venne accorgendo che ella, nel confortare lui a bere, non beveva però
foglie, sorelle foglie, / vi ascolto nel lamento. -esci. monte
questo beemot tanto più duramente tiene l'uomo nel peccato, quanto sotto spezie di bene
... come ordinerà il musico nel concerto, la qual musica vuol essere flautizzata
, ecc.). -far domanda: nel linguaggio comune, presentare richiesta scritta di
per lo più nella citazione e talora nel ricorso) con cui una parte (
sopr'agli altri, diventerai più vile nel dimandamento. fiore, 14-4: schifo,
: questo disir, ch'a tutti sta nel core, / de'fatti altrui sempre
si dimandò se aveva il coraggio di annegarsi nel naviglio. montano, 68: il
veglio, / che gli assessini ha messi nel cammino, / per domandar la
nato è, quasi da natura dirizzato nel debito fine,... fugge dolore
intrinsechi quegli che sono nell'animo e nel corpo, e estrinsechi la nobiltà,
machina maravigliosa che mondo si dimanda, nel bel mezzo di quest'ampio anfiteatro volse
ginevra, e benissimo atteggiavo il cavallo nel dirle addio colla mano. c. e
? -angiolina! -chiamò una donna che nel frattempo s'era avanzata dal fondo del corridoio
16-4-7: niuno scrive i suoi benefici nel suo quaderno, né come avaro dimandatóre a
-è una risposta vera, e atta nel tempo stesso a lasciare a bocca aperta
dimane, domane), avv. nel giorno immediatamente successivo all'oggi.
8-3-990: oggi leggiadro amante / è nel più verde e più sereno aprile / de
e doralice ringraziò il pastore, / che nel suo albergo l'avea fatto onore.
benissimo che neppur codesta fortuna stazionaria [nel gioco] può durarti, e che a
vi-140: io fui colui nel mondo primerano, / il qual col freno
i-128: la libertà cristiana è posta nel domare il senso, nel contrastare alle passioni
è posta nel domare il senso, nel contrastare alle passioni, nell'eguaglianza deltanimo
il ruscello era domato dal sole e nel suo greto secco, spaccato dall'arsura saettavano
campo. pascoli, 1201: custodìano, nel domar la rude / terra, l'
. collenuccio, 288: fu temperato nel vivere, e massimamente circa l'uso
una regola contraria a quella che corre nel paese dove nasce, cioè che si domi
[il cervo] alfine dallo strai nel bosco, / lo dismembran le linci
tesoro i d'un casto nome / nel gran momento / seppe lasciar.
1-378: -a rivederci domattina! -olissimo nel separarci un'ora dopo; né quel primo
; principal faccenda è quella, che nel dì della domenica c'è comandato che
112: navicato sempre verso occidente, nel qual viaggio andavamo perdendo sempre del giorno
, / e s'ima- gina che nel paradiso / ogni giorno sarà / domenica.
regioni contro il toscanesimo accentrato a roma nel 4 fanfulla '. -eccles
, tranquillità, o anche agghindata ricercatezza nel vestire e nel comportarsi). pirandello
o anche agghindata ricercatezza nel vestire e nel comportarsi). pirandello, 5-111:
i poveri / amanti hanno sepolta / nel cuore, senza piangere, la piccola
sulla marna, domenicali, in corsa nel dì della tua festa. pavese, 4-181
3-333: passòe di questa vita felicemente nel millesettantatré, incominciandosi dalla domenicale incarnazione.
è un 4 pater noster '; nel quale a una o più parole del-
fidanza, cioè quella che 'l signore ha nel suddito. de luca, 1-12-1-187:
. carducci, ii-12-158: lesse nel 'fanfulla'domenicano ultimo le bestemmie e gli
me incrudelire. segneri, iv-216: nel porre il primo piè sulla soglia di
il cuore. panciatichi, 150: nel primo spazio, si rappresenti...
uomo, senza temere la sua presenza; nel modo proprio degli animali domestici, con
dì arrieto anche un leprotto / laggiù nel me'bacìo presso al pantano; / e
gutturale, ch'era il segno del contento nel loro gergo bizzarro di tenda e di
; cfr. fr. domesticità (nel i960). domèstico (ant.
che al quindecimo giorno ella sia quasi nel tutto sicura a lui. colombini,
chi fa parte della famiglia (intesa nel senso più lato, comprendente non solo
serse... prima che nel suo cospetto venisse, a la lingua
trovarci nulla che non fosse già prima nel senso comune. alvaro, 15-277:
un occa domestica tanto che... nel bagno et in publico, e di
possono allevare animali domestici, che si ritrovano nel restante del mondo, perché servano per
dimestico, cominciammo questo dì a entrare nel deserto di babilonia. pulci, 19-93:
dimestico trovando. grazzini, 368: nel domestico i campi lavorati / con ordine
sec. xiv; come sostant., nel sec. xvi). domévole
abitare. - in partic.: nel diritto commerciale, indicare quale è l'ente
cittadino di cremona. 3. nel diritto canonico, relativo al domicilio in
istessi nomi. lanzi, v-385: nel giro di pochi anni si è preparato
utili della città. giordani, i-io: nel mezzo del foro, quasi centro al
: quando quelle cento fanciulle saranno entrate nel santo domicilio di messer imeneo, io ho
domicilio: delitto consistente nell'introdursi o nel trattenersi contro la volontà dell'avente diritto
imperio proprio e diretto, mentre nel primo stato delli sette re furono
carattere dominante e fatale si riconosce: nel fatto che quell'ignoranza, dall'una
il suo pensiero, che quella figura dominante nel quadro, piena di maestà sopra l'
. gozzano, 1185: francesco dominante nel mezzo, come in ima gran rosa
fotografia a colori, il colore che nel negativo appare predominante in tutte le zone
.. consiste nell'orientamento generale, nel motivo dominante, nell'intonazione della nuova
con notevole distacco (per lo più nel ciclismo, nell'ippica, nell'automobilismo)
; spadroneggiare. davila, 379: nel consiglio del gabinetto, ove la regina
senza dipendenza cogli altri, e domini nel suo cantone proprio. -far
domina allegro, come / la risorta nel mille itala gente. baldini, 1-795
ojetti, i-616: per dominare gli uomini nel nome di dio bisogna prima con pazienza
ogni passione, risplenderanno come le stelle nel firmamento, e non gli dominerà più la
che non sanno far nulla, i difettosi nel corpo, gli inetti, gli oziosi
da vinci ci vien addosso, ed entriamo nel giuoco dei suoi canali d'aria,
gradini tutti sconnessi, vado pian piano nel giardino alto, da cui si domina
cavalier, che già su lei / medita nel suo cor future imprese, / le
verri, i-43: saffo, trattenuta nel suo delirio dalla presenza di sua sorella
dominato, attenuandosi in un breve sorriso nel suo volto insignificante. pratolini, 9-496
evidenza di verità -si confuse per sempre nel sogno violento che la dominava? bocchelli
] sia regolata dal reggimento coniugale, nel quale il marito è signore alla moglie
, per dir così, dominativo, nel quale il padrone comanda al servo.
passò davanti a casa sua, ch'era nel mezzo del villaggio, e, attraversatolo
del mondo. ronza, i-209: nel concilio niceno i del 325 non intervennero
signore, manda l'angiolo tuo buono, nel timore e tremore della magnitudine del tuo
dominazione inglese, il paria non poteva comparire nel campo visivo d'un bramino o costui
occupato). giamboni, 105: nel detto cielo empireo, là ove t'ho
2. in frasi interrogative o dubitative e nel linguaggio familiare: diamine, mai.
. dominus 'signore ', per antonomasia nel lat. cristiano * signore 'gesù
della vita mia, non mi lasciare nel consiglio sconsiderato di coloro, e non
l'abito de'cristiani e, gittandosi nel mezzo di lor, gridòe, e
fidanza, cioè quella che 'l signore ha nel suddito; però ch'è signore temporale
impero per libidine di dominio ci calcò nel cranio il triregno papale armato di punte;
per leone, / suo figlio e successor nel gran domino. castiglione, 490:
l'insurrezione contro il dominio russo scoppiò nel '63, violenta, governata da una vasta
usciva dalla bocca alcuna cosa che fosse nel dominio del solito e del comune. fogazzaro
. b. croce, 1-1-430: nel dominio animale, il ragno gli era simbolo
perché la massa lavoratrice ritrovi se stessa nel suo dominio specifico, la produzione.
ordine di un mercante, passano subito nel dominio del mandante, per mezzo del commissionario
vento). beltramelli, ii-687: nel giorno che seguì, per mutato dominio
quando l'effetto sarà tristo, la coglieranno nel dominio di saturno, e quando sarà
8. stor. tributo che, nel medioevo, i sudditi erano tenuti a
, in cui poder castella / son, nel contado, ed, in città,
che forse ha portate gran tempo ascose nel cuore. d'alberti, 330: *
così per simiglianza al detto camauro venne nel secolo xviii in francia chiamata quella nota
= dal fr. domino (nel 1505), nome dato anticamente a
(per il ballo in maschera), nel 1739. dòmino3 (dominò)
dominos 'gioco di domini '(nel 1771), così detto per il colore
tasso, 8-6-490: i buoi rinchiusi nel più freddo tempo / entro le calde
serrate e i cigli rannuvolati, / tal nel mio petto l'amore, o
/ ma dico tanto ben, che nel meo domo / con voi sovente gioì prendo
qualifica nobiliare (per gli ecclesiastici, nel medioevo era riservato ai prelati, agli
comuni nei mari caldi, e anche nel mediterraneo), con conchiglia ovale o
quali poco innanzi avea ripieni di donamenti, nel regno d'aderbale avere pose tutto il
. boccaccio, i-112: però là dove nel mio consiglio, il quale giusto al
2-ii-295: io dopo averne uccisi due nel calore della fuga, fui vinto dalla
ad una languida quiete, che, apparsami nel sogno un'ombra di giovane donna,
, 43-174: quei decii, e quel nel roman foro absorto, / quel sì
morelli, 457: da se stessi, nel tempo d'anni quattro, volle ire
inizio del sec. iv ed estintosi nel sec. v con l'invasione dei vandali
insieme della stampa de'suoi dolori, nel ritratto di cui abbiam preso a parlare
quali azioni astenendoti, tu possa governare nel miglior modo cotesta città e cotesto regno.
donato2, sm. ant. nel medioevo, testo di grammatica latina o
grammatico autore dell'ars gramatica, vissuto nel iv secolo d. c. donato3
altro diritto patrimoniale (ed è configurato nel diritto vigente come uno specifico tipo di
un diritto reale al donatario, o nel rinunciare, a suo favore, a
in tempo s'erano fatte alle chiese nel corso poco meno di due secoli,
iii-227: la generosità donchisciottesca del lamarmora nel ricusare l'offerta cessione della venezia riduceva
nella mia mente / sen vien colei nel cui celeste volto / la mia salute sta
pensiero? pindemonte, 260: bello nel seno / di dio rientra, donde
il tuo sol declina, / sentirai nel rinchiuso orto del cuore / piovere un'
chiunque alla beltà rivolge il core, / nel profondo del sen cova pensieri, /
te'l farò conoscere se sono esperto nel fatto de l'armi, e che cose
campagna, e si lasciomo una via nel mezzo donde le fanterie passavano, le quali
testa ha l'uomo la bocca, donde nel corpo passa ogni sorte di alimento.
: tanta è l'angoscia ch'i'nel cor mi trovo, / donde la mente
volte in sul penser mi tira, / nel qual pensando assa'lagrime piovo. boccaccio
il punto capitale della somiglianza è appunto nel farsi lavinia moglie a enea; donde
con cui, con qual mezzo, nel qual modo; in qual modo,
sovente con durissime spronate / spesso melanconia nel cor mi fede. boiardo, 2-17-47
vi-1203: ecco il sarcofago vuoto / nel campo: sull'orlo siede / una fanciulla
con lunghi movimenti di oscillazione; dimenarsi nel camminare (o anche nella cadenza della
trovasse qualcosa di strano, di sospetto nel volto, nel vestito, erano untori.
strano, di sospetto nel volto, nel vestito, erano untori. guerrazzi,
. pirandello, 7-918: ora, nel silenzio, gli arrivavano i secchi tonfi
oziosi. gramsci, 8-332: nel « tempo » dante ferraris pub
implori, o voce d'oro, / nel cielo sonnolento. negri, 2-716:
sul lustro elastico dell'acqua, / nel breve porto [il piroscafo] impone,
que'bottoncin rossi / con un dondol nel mezzo, recherollo. g. gozzi,
davila, 454: il conte, rinchiuso nel dongione, luogo strettissimo con pochi difensori
terribili conseguenze. brancati, ii-233: nel suo dongiovannismo, caro paolo, c'è
tutte le bestie che si trovano in nel loro comune, intendendo vaccine, bovine,
-a indicare lo stimolo sessuale (nel maschio), i piaceri amorosi,
sua donna, ed ho la mia nel cuore. d'annunzio, i-373: levasi
salme, / e nove mesi fu nel tuo santo alvo, / sempre serbando il
, 8-3 (244): essi lavorano nel moni- stero delle donne di faenza.
bellissima fanciulla, e si trova ora nel monastero delle donne... non
alcune, che presumon sole / esser nel mondo: e se ne stanno in donna
inchina e cole. 14. nel gioco degli scacchi, la regina; nel
nel gioco degli scacchi, la regina; nel gioco delle carte ognuna delle quattro figure
, per imprudenza o per delazione, nel letto d'una donna di malaffare nella strada
ha del virile (nell'aspetto, nel comportamento, nella risolutezza, nel senno
, nel comportamento, nella risolutezza, nel senno). cicognani, 6-65:
baldini, 8-36: la donna-maschiettaccio non è nel mio calendario, dove pure ci sono
, o certi donnoni si dovrebbero mandare nel reggimento dei granatieri. ojetti, i-
donnìssima: femminile all'estremo (sia nel fisico sia nel morale). fagiuoli
all'estremo (sia nel fisico sia nel morale). fagiuoli, 1-5-58:
cattivi costumi, sgraziata nei modi, nel vestire; donna di malaffare.
forse / qualche interno dissapor donnesco / nel tuo donnàio? = deriv.
. = deriv. da donna (nel significato di 'signora, pa
. = deriv. da donna, nel significato di * signora, padrona '
per quel che è di squisitamente superiore nel tuo nobile spirito.
tanto più vaga e gentile ora che nel primiero incominciamento suo non fu, quanto ella
8: adunque la bellezza assolutamente ha luogo nel corpo umano, e massimamente nel donnesco
luogo nel corpo umano, e massimamente nel donnesco, peroché estrema- mente diletta gli
beghine. moravia, i-209: dritta nel mezzo del salotto, in un vestito
e di tutte sue pertinenze tanto nel contado aretino, che nel castellano
tanto nel contado aretino, che nel castellano, aggiunto ancora il suo donnicato
aggiunto ancora il suo donnicato posto nel luogo detto brolio presso il donnicato della
consumar nelle dispute della religione che nel filare. moneti, 46: al
che v'era / da far benon nel valdamo di sopra; / dove gli uomini
è donno, / or che incomincia nel sangue a tuffarla. pirandello, 6-407:
femminile scorno troppo grande sarebbe stato, se nel pregiato dono della castità si fosse lasciato
del 'trovare 'e si facesse esperto nel 'trovare 'era sicuro di divenir
han trovato forte e degno, / nel suo più alto segno, / che ciascun
guadagno infino a die x uscente febraio nel lxxv, in fiorini, lib.
;... /... nel suolo le pupille, sempre / di
dono. petrarca, 336-8: sì nel mio primo occorso onesta e bella /
, e per la fretta imbrogliarsi le dita nel filo. montale, 1-31: dove
, maggior di santimonia, / stava nel tempio. a. f. doni,
della misericordia che ti faccia costantemente accompagnare nel disastroso viaggio dalla giocondezza, dall'intrepidezza
benigne ore, poi, del riposo, nel fervore implacato di mezz'agosto, quando
dóppo), prep. indica posteriorità nel tempo (ed è unito direttamente al
. che dopo la dea io sola nel mondo fossi donna della sua mente. mazzei
altro cielo (lo terzo), nel quale è posta una stella sola, grossa
. di tempo. indica ciò che segue nel tempo: poi, poscia, in
ritornerà un'isola di quete case, nel porto delle alpi dolomiti! montale, 104
-sm. ciò che segue (sia nel tempo sia nello spazio).
pulci, 27-148: rinaldo dopo a te nel mondo resta, / per difender di
gonfalone. -venir dopo: vivere nel tempo futuro (i discendenti, i
, i-381: quelli che vengon dopo hanno nel mezzo il tempo, il quale ci
; serata. dossi, 180: nel dopo-cena di ieri, il dottore si avvicinò
. dopo il pasto di mezzogiorno, nel primo pomeriggio. -anche sm.
l'america, esclude un pericolo fascista nel dopo guerra, perché la produzione vi è
, durante il loro tempo libero, nel dopolavoro. -anche, in senso lievemente
di promuovere, coordinare e controllare, nel quadro delle istituzioni e dell'ideologia fascista
io le sedevo tra i piedi, nel prato dove le donne in cerchio si
). dopopranzo, avv. nel primo pomeriggio. percoto, 26
oro coniata a milano da carlo v nel 1548, con peso medio di gr
doppia coniata a torino per la sardegna nel 1768 e nel 1773. boccardo,
torino per la sardegna nel 1768 e nel 1773. boccardo, 1-370: anteriormente
oh doppiamente vili! dossi, i-185: nel ritornare al suo rinsaccante ombroso bidetto,
, 5-186: ma il lungo inveterar nel tenerume / che in noi doppia il
o terra ascolana, / fondata fosti nel doppiato cerchio / sì che hai mutato
',... la traslazione, nel film parlato, del dialogo da una
attore (o attrice) che, nel doppiaggio, impiega la sua voce per
uom non mi pare intero, / che nel parlar doppieggia; / come si sia
scale, ed usciti dalla porta che dà nel giardino..., alla strada
al candelabro con sette bracci che ardeva nel tempio di gerusalemme. marino, vii-384
cfr. lat. mediev. duplerius (nel 1288) e doplerius (nel 1319)
duplerius (nel 1288) e doplerius (nel 1319); fr. ant.
', un doppietto, e si rotola nel sangue. 2. fis.
: nella grossezza, nella doppiezza e nel lattato delle campanelle fatevi pur conto che [
non è riposta la bontà del cavallo nel freno dorato, nella sella trapunta o nelle
. barilli, 2-39: a volte, nel nereggiante fondo della conca balenano sotto il
le anime male non nascono mai sole nel mondo, bensì si trovino quasi sempre
; a doppia chiave / ti chiuderò nel sen d'ora in appresso. deledda,
non s'abbia a pensare a provvedersene nel tempo del lavoro. tommaseo, 3-ii-
sono trasformati in fiori ligulari, come nel crisantemo). soderini, ii-228:
stra- doppio, nato due anni sono nel giardino di castello, di sopra trecento
della vista in una donna, consistente nel raddoppiamento degli oggetti seguita dopo la depressione
villani, 8-59: è vero che furono nel verno malattie di freddo, e nella
che quantità giorno per giorno, e nel medesimo quader- nuccio descriver la seta che
filosofico sistema di contabilità che primi introdussero nel mondo i commercianti italiani. e. cecchi
, doppia opzione, doppio premio: nel linguaggio borsistico, contratto con il quale
loro speculazioni, contra- ditoria com'era nel suo intrinseco, fu dichiarata tale anche
doppia misura: comportarsi con grande parzialità nel giudicare e nell'operare. manzoni
per la vicina maternità della signora clessidra, nel resto del villaggio si tirava giù a
: il ladro non era condennato se non nel doppio. g. bentivoglio, 4-489
galileo, 5-225: l'ariosto ha superato nel doppio il tasso quanto all'invenzioni.
di piante. soderini, iii-273: nel mezzo [del giardino] sia lo spazio
resti di una macchina tessuta di corde intrise nel catrame, avvolte a molti doppi,
urli. alvaro, 2-178: apparve nel riquadro della porta a testa alta: brandiva
accosto a'miei patemi lochi: / nel mio popol già son, nella mia cura
di fare in roma con le campane nel monastero di santa caterina de'funari.
di fitto a dar de la testa nel pagliaro. 7. ant.
ripetizione dei vespri (sia alla vigilia sia nel giorno della festa) e, nelle
per ognuno. 12. sport. nel tennis, incontro fra quattro giocatori suddivisi
giocatori suddivisi in due coppie (si svolge nel campo allargato e può essere doppio maschile
zio. barilli, 3-34: nel vuoto polveroso silenzio dei corridoi, delle camere
rivoluzionario, era un assoluto doppione, nel fisico, del prefetto di polizia di
v.]: * doppione '. nel giuoco del dominò dicesi quella tessera la
cadere. latti, 10-133: or ficcati nel naso i tuoi doppioni, / o
'; cfr. fr. dorade (nel i539) » dal provenz. daurada
= deriv. dal fr. doradille (nel 1755), dallo spagn. doradilla
g. villani, 10-174: nel detto anno 1330 si cominciarono a fare
, ella mi si rivelò solo allora nel suo giusto elemento vitale, ebbra d'
mani / e porta il proprio altare nel suo cuore. baldini, i-555: chi
, fra le cartacce inutili buttate via nel cortiletto -la stessa corona dorata in cima
ii-414: molte arti mancano del tutto nel nostro paese, come l'arte delle
una immagine dorata sopra le immagini, nel luogo dove altri teneva la signifi- canza
ella i dorati capelli con sottile artificio mise nel dovuto stile, e, sé di
quando muore testate. baldini, i-195: nel pomeriggio dorato ma gelido le acque del
sua maestà e ottenne di potersi recare nel nuovo mondo. -falso, ingannevole,
drago i contrassegni suoi / tutto vermiglio nel campo dorato. tasso, n-iii-1055:
augusto suo successore mutò l'insegna, portando nel campo dorato l'aquila naturale, cioè
tipogr. carattere dorato: quello disegnato nel 1890 da william morris per una ristampa
doratura, che dal giallo si avanzava nel rosso metallico più acceso. oriani,
indovino il pomeriggio. m'è rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del
dotta, lat. scient. dorcopsis (nel 1842), dal gr. 8ópxo
cavarne dai semi olio da ardere. fiorisce nel luglio. detto anche 4 miagro falso
; cfr. fr. dorelle (nel 1556). dorèma1, sm
chim. chetone sesquiterpe- nico olefinico contenuto nel dorema. = deriv. da dorema
non mi son riguardato ben due volte nel primo dell'iliade, ove quésto medesimo doricismo
le parole pronunziavan largo. e perciò nel pugnere non doricizzavano, ma atticizzavano amaramente,
articolo to3 e -ri) <; nel secondo caso non viene da 6 né
viene da 6 né da fi che usiamo nel retto: i graffiatici lo deducono dal
impostati sul terzo grado della scala; nel medioevo cristiano, il primo tono autentico
ii-55: l'architettura greca era semplice nel dorico, ma piena di forza,
2. astron. asteroide scoperto nel 1857. 3. plur. mitol
doride'; cfr. fr. doris (nel 1839). dorìdidi, sm.
, gr., ii-620: l'àncora nel fiume / gitta la donna, ove
ritornar di nuovo alla faccenda. nel trascorrere i doriferi del grano,
beatrice / anima argiva, / ti rapirò nel verso. 2. appartenente
stile dorico. prati, ii-252: nel dorio nappo / mi sprema il grappo
a letto, / pensava l'affetto nel letto pusare: / ecco i pensieri,
sentimento, la mia mente muove lavorìo nel quale s'affatichi. beccati, xxx4-
volgar., 3-94: dormendo la ragione nel dormiente corpo. alamanni, 4-1-30:
bruscamente / gli sciami del sole dormente nel ferro. -i sette dormienti:
, che nulla si ritrovava che stesse nel luogo suo. pananti, ii-231:
non producessero di più dei capitali dormienti nel placido grembo della madre terra, chi
alla dormente nave, / che sempre sogna nel giacere in secco, / portaste ognun
cavalca, ii-232: nel refettorio disse [il demonio] che
per fare troppo o poco mangiare; e nel dormentorio, per fare troppo dormire e
g. villani, 11-1: nel primo sonno di quella notte [l'acqua
albeggiava appena, quando il generale comparve nel nostro dormentorio e ci svegliò.
cintola della nostra donna, e fecela mettere nel dormentoro, che v'avea dentro paramenti
contadino. slataper, 1-99: qui nel treno che mi porta a sant'ellero
). -far dormiente: espressione usata nel descrivere il percorso d'una manovra corrente
anche in momenti inopportuni; chi indugia nel letto più del necessario (o almeno
braccio il dormiglione e l'andarono a riporre nel bosco, nel punto dove l'avevano
l'andarono a riporre nel bosco, nel punto dove l'avevano preso. -persona
nella mente, e non ripenserei niente nel cuore mio di quelle cose che voi
: ben diverso è lo stato dell'anima nel sonno e ne'sogni da quel
d'error. svevo, 4-943: nel suo letto puro... dormiva di
svegliata fra li spirti eletti, / ove nel suo fattor l'alma s'interna.
non avete altro bene. -trascorrere nel sonno un periodo di tempo. boccaccio
trombe che vi deono destare dal sonno nel quale finora pur troppo supinamente avete dormito
a lasciar dormire il proprio giudizio quando nel giudicare d'alcuna cosa possono risparmiarsi faccenda
sue funzioni con fermezza e non dorme, nel possibile caso che milano rimanga scoperto.
botta, 4-473: dormivano le armi nel genovesato, vegliava il delitto. leopardi
perdere forza e concentrazione (uno scrittore nel corso della sua opera). equicola
certi ne andranno in brobbio sempiternale, nel quale luogo staranno mai sempre. bibbia
i... i perché mi prenderà nel suo gran letto /...
folengo, ii-198: una barchetta ch'ivi nel suo nido / dormia, fa ornar
trovò gente nella loggia d'ingresso e nel vestibolo, parte della servitù appisolata sulle
la si lasciasse, la contcssina, ruzzolar nel fieno e accavallarsi con questo e con
vita nuova, 12 (54): nel mezzo de lo mio dormire...
ronzino, verso una fiumana... nel menò. s. degli arienti,
ora l'anima o operi, come nel vegliare, o non operi, come nel
nel vegliare, o non operi, come nel dormire, sempre è atto del corpo
-dormire sottoterra: esser sepolto; giacere nel sepolcro. -dormire in pace, dormire
sepolcro. -dormire in pace, dormire nel signore: andare cesarotti, ii-80: o
: il frate talaleo dopo tre dì dormì nel signore. arici, i-253: il
della grossa: dormire sodo, essere nel momento culminante del sonno. verga,
della morte il sonno. -dormire nel peccato, dormire nel letto del peccato
. -dormire nel peccato, dormire nel letto del peccato: persistere nel peccato
dormire nel letto del peccato: persistere nel peccato. fra giordano, 1-206:
fra giordano, 1-206: i peccatori dormono nel peccato e però sono degni di crudele
sol- licita la guardia a non dormire nel letto della negligenzia, ma prudentemente vegghi
ma di ciò non pensate: / nel letto del peccato vi dormite / e non
vecchia. / nessuno la vide aggirarsi nel giorno. / sovente la gente la trova
o quattro volte nella loro vita, nel mutare che essi fanno altrettante volte la
bachi. 2. nottata passata nel letto di una persona dell'altro sesso
e dal primo uomo e nostro padre adam nel libro del 4 genesis ', vedi
. verri, i-7: « v'è nel caffè », soggiunse il giovane,
indovino il pomeriggio. m'è rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno
bibbia], 1-802: iona era sceso nel fondo della nave, e giaceva,
la notte medesima s'apprese il fuoco nel monastero delle donne della trinità in campo
(156): gertrude, appena entrata nel monastero, fu chiamata per antonomasia la
signorina; posto distinto a tavola, nel dormitorio; la sua condotta proposta all'
, insinuandosi sotto 11 letticciuolo della bella nel dormitorio femminile. = voce dotta,
vero sonno in un vero letto: nel suo. d'annunzio, iv-2-805: pensò
dormivano ancora, la pianura era ancora nel dormiveglia sotto una cortina di nebbie leggiere.
d'intelligenze vive contro una folla abbrutita nel dormiveglia secolare di una razza scaduta.
sbarbaro, 3-76: una luce si fa nel dormiveglia / della mia vita. baldini
2. figur. morte (nel linguaggio mistico). bibbia volgar.
; cfr. fr. doronic (nel 1425). dorotèe (anche
'dorso'; cfr. fr. dorsal (nel 1314) come agg. ('
xvi-217: la sua figura magra, attillata nel dorsè di taglio impeccabile dominava elegantissima sopra
medesimi lapponi, se vedessero le nostre dame nel più crudo inverno farsi martiri della vanità
fraticello di san domenico, e un arlecchino nel musetto. alvaro, 12-142: due
è simile affatto / ne'piedi, ma nel dorso apre due fosse / eguali a
che fanno le dita e i tendini nel dorso della mano. verga, ii-54:
: sola sul dorso del mare / nel mezzo del cerchio lontano / sta sotto il
, mettendo il dorso delle linee torte entro nel monte. -dorso del ponte: l'
il giorno d'ira e di abiezione, nel quale i popoli portano le catene come
interne. = fr. dosage (nel 1812), da doser 4 dosare '
. g. raimondi, 3-24: nel quale racconto l'alternarsi dosato, e quasi
agitava / e le versava a gocce / nel cavo della mano, e le fiutava
mano di filippo [brunelleschi], nel dossale dello altare della sagrestia di santo
del canapè, nascondeva ancora la faccia nel fazzoletto e continuava a singhiozzare. carducci
ungere la spina del dosso a'suoi fanciulli nel giorno in cui nascevano con certi grassumi
, / con frecce molte, fitte nel suo dosso. pulci, 14-77: l'
, 1-165: altre mura non vi aveva nel detto borgo, se non il dosso
questo nostro polo, ella cadrebbe là oltre nel mare oceano, a punto in su
in sul dosso di questo cerchio, nel cielo di venere, del quale al presente
diletto. ariosto, 37-98: avea nel mezzo un rilevato sasso / ch'un'
di monti / si sono coricati / nel buio delle valli. -geogr. piccolo
-in partic.: collinetta sabbiosa (nel novarese e nel veronese) che emerge
: collinetta sabbiosa (nel novarese e nel veronese) che emerge dai piani alluvionali;
le lasciano, al cessare della piena, nel mezzo del proprio corso: ond'è
per avventura molte stazioni ne'dossi e nel fondo più alto, e poche ne'
matta speranza, / la qual dimora nel tuo capo grosso, / non faccia pur
significa elogio, lau- dazione, usato nel linguaggio liturgico per significare così il 4
che terminasi la recitazione di ciascun salmo nel divino ufficio, distinguendosi la prima con
altre de'benefici e delle pensioni, nel ripartimento tra il predecessore e il successore
vantaggio patrimoniale (stabilito mediante apposito patto nel contratto di dote) sull'importo della
sopravvivente; e consisteva per il marito nel diritto di tenere per sé una determinata
quota della dote, e per la moglie nel diritto a ottenere, oltre alla restituzione
matrimonio: ma di ciò si tratta nel libro sesto della dote e de'lucri
(2-1): i'doto voi, nel mese di gennaio, / corte con
di bovi, / l'uno le mani nel carpo dell'altro, danzavano in volta
più giovine fratello del marchese, marito nel 1180 a maria chera figlia di manuele
sorelle marina ed emilia, l'una nel conte michele di prata, l'altra nel
nel conte michele di prata, l'altra nel conte giovan daniele di montereale;.
, la gentilezza dei modi signorili, pur nel vivere gramo. -stor. territorio
, vi-1-175: il conte si era ritirato nel contato di salma (non dipendente dal
di s. marco, illustre nel mondo, e negletta. oriani, x-4-295
, 1-115: so bene che le donne nel porre i vivuoli non mancano di questa
non si puoté la notte, / e nel suo cuore giva immaginando: / -chi
viste le ritorte. fiore, 16-6: nel giardin me n'andai molto gicchito /
, n-iii-1041: il signor marco velsero nel libro de le cose d'augusta e
2-24 (i-907): aveva il cognato nel castello, del quale non bisognava aver
lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo reame né i suoi suggetti, acciò
aspetta; / non è baron di cui nel mondo dotti. cantari, 38:
, e fu molto dottato e temuto nel paese. g. quirini, ix-15:
. paolieri, 2-69: stavano sempre laggiù nel solito villino isolato, fuor delle mura
ostruzioni del fegato o di concrezioni biliose nel coledoco 0 nel dutto epatico, nulla
o di concrezioni biliose nel coledoco 0 nel dutto epatico, nulla però [ecc.
cucitura del duodeno: il quale, nel suo tratto inferiore è legato inscindibilmente alle
san pietro in ginevra. -complicato nel funzionamento. boccalini, ii-104: per
infiniti / e visioni altere / crea nel vago pensiere, / per naturai virtù,
con arte gentilissima a mostrarsi / dotte nel ballo, e intanto obbedienti / muovono
mano. tasso, 5-25: loco è nel campo assai capace, dove / s'
adulta geometria. parini, 587: nel comune uso di favellare, sotto al nome
porci eunuchi; / e lui fè dottorar nel berrettaio, / per non tenerlo in
arti. 4. locuz. dottorarsi nel buezio: studiare senza profitto.
so dire, studiar per dottorarsi / nel buezio! = deriv. da dottore
il pontefice possa fallare, eccetto che nel determinare in cattedra le cose della fede.
con tanti splendori, / quanti ha nel ciel la stella mattutina; / e,
la chiesa catolica, ambrogio ed agostino, nel battesimo di esso agostino, a vicenda
il revocarle. bottari, x-iioi: nel tempo di san girolamo, dottore massimo
, iv-25: allora si levò ad arringare nel concilio un grande fariseo dottore della legge
9-120: ecco ch'ella il vede nel tempio questionare con le dottrine de i
un amoruccio. 3. nel linguaggio comune: medico. sacchetti,
far complimenti coi suoi clienti, e nel casolare di nedda non c'era anticamera,
torazzo bolognese, a dir lunghe filastrocche nel dialetto della città rappresentata dalla loro maschera
l'autorità delle loro dottrine; nel tardo medioevo come grado e titolo universitario,
... la dottrina imparaticcia era nel loro cranio pronta alla presa fra indice
de le arti. sarpi, vi-3-107: nel secondo esempio viene insegnato al superiore con
materialismo dissimulato come dottrina, e ammesso nel fatto e presente in tutte le sue
'l modo e dottrina detto di sopra nel mese di gennaio. frezzi, iii-1-17:
e delle capanne da salvare il fieno, nel suo luogo si riserba a trattare.
, si suole volentieri rifiutare, così nel pensiero comune come nella dottrina, la storicità
9-120: ecco ch'ella il vede nel tempio questionare con le dottrine de i pontefici
e dai suoi discepoli, o contenuti nel testo che ne raccoglie i princìpi fondamentali
persone. fortis, xxiii-459: dicesi che nel principio di questo secolo i morlacchi pastori
accademico (in contrapposto a giurisprudenza, nel senso di interpretazione del diritto compiuta dall'
n'abbiano molto a spaventare e impignerci nel timore di dio, se savi fossimo questa
il poeta non cade nell'allegorico e nel dottrinale, è altamente subbiettiva: rare
né racchiudente una regola pel futuro, nel quale gesù con una semplice esposizione del
ingrosso, sono andate, in mare, nel modo seguente ». -scientifico,
esuli tedeschi in inghilterra, in francia, nel belgio. -sm. opera di dottrina
i filosofi antichi [epicuro] aborrì nel suo dottrinale da ogni ornamento del dire.
crederebbe che intralciamenti maggiori si riscontrino ancora nel fatto delle paci e delle soddisfazioni,
dottrinari: congregazione religiosa che ebbe origine nel 1747 dalla fusione di tre altre congregazioni
= cfr. fr. doctrinaire (nel 1787): in senso religioso e
: siam di necessità nelle transazioni, nel dottrinarismo, nel giusto-medio. pesci, ii-1-443
necessità nelle transazioni, nel dottrinarismo, nel giusto-medio. pesci, ii-1-443: a
e di empirismo plateale, doveva soccombere nel grande problema di roma. =
a desiderare. maestro alberto, 124: nel cuor con vigor grande / vive radice
mente il dottrineggiante: egli piantò lì nel migliore un suo bel periodo per
il nostro mazoni reclama e s'incrudelisce nel lib. 3, cap. 69.
in luogo in dove \ disus. nel compì, di moto da luogo la
con quelle forze che sono in me, nel vero picciole, ma pure dalla mia
: se, qualora, quando, nel caso che. bartolomeo da s.
deno rifiutare a padre voi, e nel sepulcro ispogliarsi a vostra fine, rifiutando voi
pietà!, comprendo lo strazio che nel pericolo dee avere una madre. pirandello
redenzione. leopardi, 30-85: che se nel vero, / com'io per fermo
ma il cielo... prevale nel caldo; adunque il centro del mondo
più rimota da lui, dee prevalere nel freddo. gravina, 106: né si
interno. p. verri, i-320: nel vestirvi non abbiate poi premura che tutto
il mondo, io non esitai un momento nel dar la palma a quest'ultimo.
un ideale ordine delle cose); nel passato, esprime la constatazione del divario
quella tua vena / che ci si ruppe nel tuo cuore, o madre!
si vedeva un po'di luna luccicare fiocamente nel cielo nero e stellato. dovevano essere
l'uso si generalizza con gl'infiniti, nel senso di 4 dover fare, eseguire
ingegni di porgere aiuto all'altro amico nel tempo che egli ne ha maggior bisogno
, 7-257: santa cosa è ispirare nel popolo il sentimento del dovere, ma
perciocché le gabelle e l'entrate pubbliche nel principato del duca alessandro e poi erano
varca, / onde, a chi nel mio cor siede monarca, / sono importuno
so che trascurasse il suo servigio, e nel pagò troppo doveri a queste dame
foscolo, xiv-240: se verrai nel tuo palco, aspetta questa batté
65: * dovere 'nel senso di * complimento, cerimonia, atto
come è giusto, secondo il merito; nel nuovo successore. d. bartoli,
a esprimere lo zelo, la sollecitudine nel compiere un'azione). cesarotti,
della gallia, e soli de'galli nel prim'anno senza ribellarsi mantenner fede.
al dovere il torbido bellegarde. -rientrare nel dovere, tornare al dovere: emendarsi,
reticella abbor- rita, io rientrava immediatamente nel dovere, tremando. -venire alle
singola, la esigenza di un doveressere nel volere suo. = comp. da
donare. g. villani, 8-1x6: nel detto anno fu grande dovizia di pane
, iv-2-48: le poppe sussultavano urtando nel busto a fiorami; tutta quella dovizia felice
bibbia volgar., v-241: spera nel signore, e fa bene; e abita
pallavicino, 8-153: per essere vario nel dire, conviene avere gran dovizia,
senza ambagi, senza spine, modellò nel suo più bel fiore la lingua francese
notatore. magalotti, 24-317: così nel vestire: cappello con piuma, che
consueto. pea, 7-581: rideva nel vederlo silenzioso: umiliato guardare le suppellettili
una domenica mattina d'agosto si incontra nel mezzo del sagrato largo e lungo nel
nel mezzo del sagrato largo e lungo nel sole dovizioso colla cognata. 3
ebanista; cfr. fr. ébénisterie (nel 1732). ebanite, sf.
e difendere il portavoce di ebanite nera nel quale parlava e dal quale le si
stesso. simintendi, 3-34: nel mezzo della spilonca è un alto letto
colore, coperto di nero coprimento; nel quale giace quello iddio, co'membri
simile al corno brunito, e che nel romperlo sia denso, al gusto mordace,
aretino, ii-30: taccio la manifattura loro nel viso, ritirandosi prima la pelle con
si faceva grande tratta per le americhe nel sec. xviii e sul principio del xix
: l'ebbio è caldo e secco nel terzo grado, e le cortecce delle sue
più tenere, ma non dà fiori che nel mese di luglio. pascoli, i-879
acquatici al passaggio di una corrente elettrica nel mezzo che costituisce il loro ambiente.
d'essere un sacro lampadario / che nel suo cuore chiude / come in un vaso
estasi ed elevamenti ammirabili nell'orare e nel meditare. l. a dimari, 1-23
terzo strato male culto e peggio calcato nel conflitto de'due popoli primi, ebbero a
di cesaree mura / ammantellata, che nel varco alpino / eleva sopra i barbari
, cioè cantare e sonare canzoni sacre nel tempio, con un zelo, e fervore
quello... di elevarci a contemplazioni nel cui labirinto noi dobbiamo necessariamente perderci.
. einaudi, 1-319: il giorno nel quale io elevassi il saggio dello sconto dal
le piaghe che per lo suo amore sostenesti nel mondo angoscioso, acciò che più tosto
deve esser la forza che lo muova nel piano elevato; il che tenteremo noi
inclinato, ma parallelo allo orizzonte arrivano nel tempo medesimo al piano sottopostoli della terra
i cieli. de sanctis, 7-361: nel 1848 gli odii si cumulavano sul maresciallo
fortuna invidiosa gli apparecchia, / tanto nel ben d'altrui lieto si specchia. equicola
di pio iv, elevato al pontificato nel 1559. cuoco, 1-160: vespasiano
questo dipintore della natura riesce meglio assai nel rappresentare i caratteri del popolo, che riesca
trovar simpatia nei cuori femminili, e, nel toccarne le più recondite fibre, svegliarli
luogo di queste delle piattaforme che mantengono nel trasporto una posizione orizzontale.
(1801; in senso tecnico, nel 1871). elevatòrio, agg.
consistono nell'elevazione di genuflessione, e nel toccarsi sovente ora gli occhi, ora
inferiore. carducci, iii- 13-361: nel 1810 gli antichi repubblicani della cispadana elevarono
vi durò ben poco, fu abbassato nel 1814. -il sollevarsi, il
per la porta spalancata sul pendio e nel piano sottoposto, vide dalla balaustrata del
, nella chiesa, sul 'pendio, nel piano, una calca non interrotta, come
troppo alta, e lei era stata tanto nel peccato che non poteva stare troppo salda
iii-176: l'ambizione è sì forte nel cuore dell'uomo, vi è tanto
il coro popolare come un'eco formidabile nel bacino di san marco. baldini,
...: lo quale chiaro appare nel mappamundo, considerando le elevazioni de'segni
: di giugno 1495 andarono a partito nel consiglio grande... quegli cittadini che
,... si dovesse un altro nel medesimo modo rifarne; ciò è.
legge, che ogni anno si mandassero nel consiglio grande a partito, per acquistare
apparecchiandomi per essere a suo tempo tutto nel servizio loro. parini, 404: poi
questi santi apostoli si canta questo vangelio, nel quale si fa menzione della elezione e
piante e si prolungano, si sprofondano nel verde a perdita d'occhio: le forre
stuparich, 5-331: stiamo morendo, anche nel refettorio. che sia adesso la volta
, pare, per calare senza strappo nel nulla. savinio, 10-276: « dorita
quelle interne lacerazioni, infilò il mignolo nel ricamo di filigrana del panciotto e,
modo di essere diverso da quello, nel qual vediamo essere tutte le altre cose
parte a'lunghi dell'astore... nel picchio e nel filunguello n'ho
... nel picchio e nel filunguello n'ho veduti de'simili a quello
quello dello storno... e nel germano reale, quasi degli stessi, che
v-3- 356: un filunguello cantava nel cimitero. pea, 7-17: -mòri
del regno di napoli ordinata da filippo iv nel 1643, sulla base del codice di
. = dimin. di filippo nel senso di 4 moneta '.
macedonia e divenuta poi di uso corrente nel mondo ellenistico e romano fino ai tempi
coniato a torino da filippo di savoia-acaia nel xiv secolo. filira, sf
nemico e pauroso del nuovo; rinchiuso nel cerchio delle idee acquisite. suona spregiativamente
: forse dimenticavano troppo una sentenza scritta nel libro d'oro della saggezza filistea, e
< duxicmouoi, dall'ebr. pèlishtim. nel suo senso figurato il termine (ted
) fu applicato per la prima volta nel secolo xvii dagli studenti tedeschi ai loro
solo in etere o alcool, contenuto nel phyllanthus niruri. = deriv. da
depresso, protetto da ali che, nel loro insieme ricordano un'ampia foglia;
opistobranchi marini, fosforescenti, comuni nel mediterraneo; hanno corpo trasparente e appiattito
funzioni di una lamina fogliare (come nel pungitopo e nelle gigliacee), ma
guisa di foglia, come per esempio nel genere 4 phyllanthus '. = voce
cui si esprime il concetto di foglia nel senso più ampio, non limitato alla
, protetti dal freddo non muoiono nemmeno nel pieno inverno e han tutto il tempo
. filme, nei dialetti toscani e nel romanesco; meno raro il plur. filmi
posdimani sera. idem, iii-446: nel filme olandese 4 pubertà ', tutto
alvaro, 7-99: nella pubblicità e nel film, quasi sempre la vita campestre,
. = fr. film (nel 1889), dall'ingl. film (
1889), dall'ingl. film (nel 1845: 4 pellicola speciale, preparata
7-173: un filo di refe sottile sbrigato nel capo della saetta si leghi. iacopone
o no dotato di rivestimento isolante (e nel linguaggio tecnico è detto reoforo, quando
uno scheggiale fatto di fila d'oro, nel quale avea coricate da ottocento pietre preziose
e il confessional! pascoli, 47: nel cielo di perla dritti, uguali,
cui va attaccato il filo per menarli è nel bel mezzo del cervello.
piatto che resista al fuoco e mettete nel fondo alquanto di sugo colato, con prezzemolo
dee., 10-6 (439): nel giardino entrarono due giovinette d'età forse
tabacco / al tuo gesto si spengono nel piatto / di cristallo, al soffitto lenta
verde, con uno filo di violetta; nel mezzo fiori gialli, e seme lungo
s'intreccia e s'incavicchia fra gli acini nel grappolo dell'uva. marino, vii-408
dì, da selva a selva, nel suo colle, / strappando qualche fil
: noi lo stesso giorno siamo condotti nel sole con le mani dietro il dorso legate
1-57: nel paese nuovo, oggi, il primo oggetto
i fiumi sono più veloci, cioè nel filo dell'acqua, si mantengono più profondi
incendia l'aria, viene a ferire nel lido. baldini, i-196: sul filo
: sono infermo di un catarro cadutomi nel fondo del filo delle reni. de
come il più straziante e dolce coltello nel fil delle reni. cassola, 4-154:
sì destro et agii era, / che nel margine estremo trovò strada; / e
iii-1-650: così certa / è la morte nel filo di quest'arme / che ho
filo di quest'arme / che ho nel pugno, com'è certa la vita /
la smarra imparando a segnare i colpi nel giuoco della scherma si essercita. p
fresco era un gusto a farsi strada nel grano con la falce in filo che mordeva
boglienti, aprivano un foro, fattole giù nel fondo, tal che ne scolava un
: in un angolo dentro una vasca abbozzata nel pieno macigno geme un filo d'acqua
di riso che fa spicco, isolato nel silenzio della vasta casa. soldati, iii-174
verissimo che svizeri sono in facto grossi nel ducato di milano e che franzesi ne stanno
tuo caro frate / che mise teco roma nel buon filo. bandello, 2-2 (
vi 1-66: ognuno crederà facilmente che nel condurre i dodici libri della sua continuata
cui era innamorata, a non smarrirsi nel labirinto); bandolo. fazio,
dalla mia minerva, né sono entrato nel laberinto senza il filo datomi dalla mia
da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità. 12
voluto per impiego della mia letteratura, nel bel mezzo d'un racconto già bene avviato
sport. nella scherma, azione consistente nel tirare una stoccata sul ferro in linea dell'
'a filo, / noi daremmo del becco nel mar rosso; / e ciò
tira ». morante, 2-124: nel creato tutte le cose sono così ben fatte
che vada sempre e sempre, ed entri nel suo magazzino e ne esca,
ii-260: in cima a monte mario, nel cielo alto, due fari versavano di
agg. e sm. neol. che nel conflitto ideologico e politico tra l'unione
sino al 1943; poi era entrato nel partito socialista sulla fine del '45, niente
socialista sulla fine del '45, niente nel 1946, indipendente nel '47, filodemocristiano nel
'45, niente nel 1946, indipendente nel '47, filodemocristiano nel 1948, democristiano
nel 1946, indipendente nel '47, filodemocristiano nel 1948, democristiano nel '49 e adesso
'47, filodemocristiano nel 1948, democristiano nel '49 e adesso parrocchia, curia, vescovo
, filodoxìa), sf. filos. nel linguaggio kantiano: l'atteggiamento filosofico
e più spesso mugolavano i drammi lacrimosi nel castello del vecchio spinetta nemico di castruccio
, qualcosa di filodrammatico, quell'enfasi nel dire anche le cose più comuni.
alle quali egli si era lasciato andare nel modo che si è visto. =
dottrina ciò che del volgare era toccato nel convivio per affezione, ed è il primo
, per cui molti nomi, che nel grado positivo sono di genere femminino,
. panciatichi, 173: il martini nel suo lessico filologico, et il vossio
son detto: -molti immagineranno che, nel formare questo tipo psicologico, nello schizzare
, si trovino pur tuttavia uomini ostinati nel difenderla a dispetto della critica, la quale
che si attenga alla vita dell'uomo nel mondo. 3. figur.
zool. vermi nematodi vivipari che vivono nel tessuto connettivo dei vertebrati; hanno il
pazzi del mondo nominan pazzia. nel luogo della filosofia bisogna metter in
. in quanto tempo e come meditato? nel correre di una settimana: sette accademici
gli strati o panconi che s'incontrano nel cavare i pozzi. io procurerò di servirmi
: un ruzzone di monte che nasconde nel sottosuolo un filone di marmo bianco
in linea retta, trovasi il filone nel mezzo, ma in quelli che descrivono linee
, i-540: il marecchia, che nel primo tratto ha un letto amplissimo,
alla vera scienza: ogni scienziato sta nel suo cunicolo e segue il suo filone e
inebriante sensazione d'essermi immerso anch'io nel filone centrale della storia del mio tempo
. tecn. pietra lunga che viene collocata nel centro dell'apertura della fornace.
nella svizzera, si conficca e s'impema nel mare mediterraneo, mediante la cuspide della
un pozzo, benché si dovesse cavar nel sasso vivo, e farlo profondo quaranta
tutto, m'era passato un brivido nel filone della schiena. -secondare il filone
(plur. filiréte). sport. nel tennis, è il caso che si
; 'amico 'e semita (nel senso ristretto di 'ebreo ').
perdere la connotazione negativa che aveva generalmente nel passato). -anche con uso
alberto haller; eccone il passo: « nel più rimoto / confin s'intana ardita
filosofante il primo piano della scena, nel fondo o nel dietroscena altri pensatori,
piano della scena, nel fondo o nel dietroscena altri pensatori, e anche quegli
1-274: il divino filosofo... nel fedone... con vilissimo nome
non annega la filosofia nell'empirismo o nel misticismo, ma, richiamandola dagli spazi
sostant. iacopone, 38-33: despiaceme nel prossimo si vive scior- denato, /
intraveggo, una filosofia ch'io vagheggio nel mio animo come una bellezza misteriosa, e
, 1-196: la filosofia... nel sistema del reale si propone di dimostrare
fu l'ultima virtù degli antichi. nel pieno disfacimento d'ogni principio morale e
. g. villani, 9-218: nel detto anno 1323, all'uscita di
ad un viaggiatore. bettinelli, i-i-xm: nel secolo trapassato la buona filosofia levò il
carducci, iii-22- 452: cercare nel fantoni le suture dell'uom vecchio col
processo cioè intimo del mutarsi la società italiana nel finiente secolo decimottavo. -filosofia
partiti diversi, il torto dei quali consiste nel dare il merito della totalità e della
come un maestoso fiume, che raccoglie nel suo placido corso i spumeggianti torrenti,
dell'età moderna, è da riporre nel carattere del pensiero antico non meno che
storia, che si manifesta così splendidamente nel primo di que'giudizi, aveva senza dubbio
meno da fare, ma era ugualmente necessaria nel secondo. pisacane, iii-245: la
oriani, x-23-259: troppo si abusò nel passato della filosofìa della storia, perché
di perfezione (benché trasferito dal passato nel futuro). -filosofia sensistica: sensismo
sacre; la quale, essendo ricevuta nel petto de l'uomo, cacciane via il
disutile desiderio, e tutto il conferma nel guemimento de la perfetta virtude, e
legge il gran manoscritto della filosofia divina nel libro dell'universo, non sono altro
mini, che l'un contrario, nel fatto degli elementi, sostiene l'altro
della pittorica filosofia, che tutta sta nel pensar profondo di ciascuna parte della professione
, i-623: tutto va bene, nel mondo, a saper prendere le cose
che sia nell'animo, come una ventosità nel corpo. = voce dotta,
vasari, i-703: chi non sa che nel situare gli edifizi bisogna filosoficamente schifare la
è anche più difficile dell'averla filosoficamente nel cervello. 5. con rassegnazione
g. villani, 10-41: nel detto tempo, a dì 30 di settembre
tempo fuggir la tempesta, debbono, nel premiare gli scrittori, dar sempre loro
tra cotanta primavera, / salir mi fe'nel gran monte parnaso, / dove la
! non potea, / prima avvezzo nel ben, frenar poi tosto / i suoi
. a. neri, i-xvi: nel servizio... dell'arte destillatoria
, v-1-796: ei s'è ficcato / nel cervello, il no- str'eaco
di gettare il cadavere di cesare nel tevere], di impostare sulla rinuncia o
volgar., ii-1-13: il filosofo nel settimo livro della politica prova per quatro
usare con femmina... essendo nel tempo di troppa giovanezza. savonarola,
tr'uomo, per quanto scrive lattanzio nel terzo, nominò la filosofia amore di
g. villani, 8-10: nel detto anno 1294 morì in firenze uno
accettino né il bianco né il nero nel numero de'colori, perché l'uno è
, delltnghilterra empirista, dell'italia artista nel centro e nel settentrione o di quella
empirista, dell'italia artista nel centro e nel settentrione o di quella filosofa nel mezzogiorno
e nel settentrione o di quella filosofa nel mezzogiorno. 7. locuz. -alla
alla filosofa di raso pagonazzo. -dar nel filosofo: atteggiarsi, pretenderla a filosofo
. allegri, 151: chi dà nel filosofo sia nominato matto, come chi
sia nominato matto, come chi dà nel matto filosofo. -fare il filosofo
: può aspettarsi che un giorno venga nel nostro clima qualche nazione superiore d'ingegno a
gherardini [s. v.]: nel 'fedone '... così favella
non è lucido né chiaro in nel suo aspecto. piovano arlotto, 87:
peso. 2. gioc. nel gioco del biliardo, il colpo mediante
1-167: diffidente, il cieco si fermò nel largo del bivio e stette con le
-sport. filtrare la palla: nel gioco del calcio, lanciarla in profondità
o per qual mirabile meccanismo il cibo nel ventricolo cangi natura: come frammisto al
: come una nuvola / mi filtro / nel sole. 5. intr.
/ sempre più addentro, sempre più nel cuore / del macigno, filtrando /
luna piena e silente..., nel tuo raggio filtra torpido il tempo dei
angelica / tra le quadrate case / addolcita nel rantolo / di un'ancora in un
colpa,... era già filtrato nel popolo e nella poesia nostra fino dal
nazione artificiale. 9. sport. nel gioco del calcio, scattare in profondità
). fogazzaro, 1-156: uscii nel giardino dell'albergo a contemplar il fioco
e sé, giovanni la ricopriva. nel torpore della febbre, lo sguardo filtrato fra
-filtrato dolce: mosto parzialmente fermentato, nel quale la fermentazione è stata arrestata mediante
, di freddo, fra i lupi, nel pozzo di una miniera inondata, innocente
, e il becco di questo introdotto nel collo di una bottiglia. quest'ultimo
: ci toccherebbe soffermarci fino alla mezzanotte nel laboratorio annesso a qualche cantinone, tra
solari. 3. sport. nel gioco del calcio, compito dei giocatori
dal lat. mediev. filtrum (nel linguaggio degli alchimisti), come variante
francone * filtir, che aveva dato feutre nel fr. ant., sec.
ant., sec. xii). nel tardo lat. filtra, che una glossa
, / sciogliea già i sensi; e nel divincolarsi / quel misero, tra i
era, gli aveva versato di straforo nel suo boccale qualche goccia di « poculum
rive. tecchi, 11-129: vedevo, nel sogno, il paese di mia madre
; cfr. fr. philtre (nel 1381). filtro3, sm
anatomici chiaman 'filtro * quel seno superfiziale nel mezzo superiore delle labbra, che soggiace
quel setto superficiale o fossetto ch'è nel mezzo superiore delle labbra e che soggiace immediatamente
nostra, e fu trasportato in italia nel secolo dodicesimo, si dice che due monaci
in terra, arraffa intorno, fa sparire nel sacco come rubasse. anche oggi i
i filugelli / che tu tenesti, nel tuo seno, in cova.
forati, nati o da nascere, nel detto dominio non se ne possa estrarre
e li gettano poi... nel letamaio. 3. filaticcio di
. de marchi, ii-389: stava nel suo letto distesa..., morta
sacchetto, membrana, guscio '; nel significato del n. 4 è registr.
. nieri, 328: si fece accomodare nel tegame colle su'ulive, due filze
: ordinò per divozione che fosse posto nel convento di s. iacopo in palmella.
-matassa. ariosto, 34-89: nel primo chiostro una femina cana / fila
sì molti vocaboli che non si truovano nel petrarca. cacciate mano al vostro buono
piedi, per poterli al bisogno allungare. nel senso dichiarato della crusca dicesi * imbastitura
. pulci, 27-35: la lancia nel petto giugnea, / tal che di
dicella'; cfr. fr. ficelle (nel 1564, ma prima, nel 1350,
ficelle (nel 1564, ma prima, nel 1350, fincelle: da funicella
il phymatodes lividus, che si sviluppano nel legno tagliato non scortecciato di castagno,
il sangue da questo ventricolo è spinto nel gran canale arterioso dell'aorta. carena
. capponi, 2-381: mal guadagno farebbe nel conto finale, perché al lavoratore abbondano
fuori posto, come urtata e smossa nel trambusto d'una grande scazzottatura finale.
antonino, 2-41: la quale continuità nel peccato finale è bestegna nello spirito santo
del compenso delle povere mie apostoliche fatiche nel gran giorno dei finali conti. gentile,
pigna / matura alla cesta gettata / nel canto: ne cadono a terra / le
villani, 1-2: avendo per cominciamento nel nostro principio a raccontare lo sterminio della
quartetto finale', d'un atto, nel dramma per musica; * nota, cadenza
me uno dì dell'anno nel quale nacque, si ripigliava di febbre.
fosse cosa che venuto alla finale etade, nel rimproveri, ma la cui proposizione
che qualcuno di noi mettesse la finale energia nel forzare onda di suoni aveva chiusa, come
s'imprime una linea orizzontale, ingrossata nel mezzo, e assottigliata ai due capi.
il fine al quale ogni essere tende nel suo divenire (e, nella filosofia
miei affari. botta, 5-374: nel trattato nissuna riserva di ratifica era stata fatta
delle negazioni incostanti, perpetuo e prevalente nel senso comune. d'azeglio, 1-465
tredici. carducci, iii-17-231: se nel fatale suo andare il poeta è disceso al-
bisognava far sentire le finali, tanto nel recitare, che nel cantare. algarotti,
le finali, tanto nel recitare, che nel cantare. algarotti, 1-249: niente
cantanti] di mangiarsi le finali, e nel tenero lor palato dimezzar le parole.
finale... deve esser cambiato: nel calore dello scrivere non mi riuscì di
. tutti si prodigavano nelle prime battute e nel finale; le prime battute fiduciarie assopivano
forma posto in fondo a una pagina, nel frontespizio, nelle copertine e sui dorsi
invocato quasi angosciosamente da giovanni pascoli è nel fatto che il poeta scrisse i *
scrisse i * canti del risorgimento 'e nel maggio del 1911 cominciò a spedire a
topi. 7. mus. nel canto gregoriano, la nota intorno alla
esauriente di ogni evento è da ricercarsi nel fine al quale l'evento è diretto;
= cfr. fr. finaliste (nel 1829). finalìstico, agg.
iii-14-86: cercando invano con dottrinali preoccupazioni nel 'furioso 'una finalità epica, scoprì
; cfr. fr. finalité (nel 1865). finalìzie, sf
clara s'era già stabilita a venezia nel palazzo frumier presso i nipoti: ma finallora
conv., iv-vn-9: l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta,
sarebbe stato finalmente una perla di più nel mare eritreo. magalotti, 1-71: vero
filebo e del suo eroe improvvisatore: nel che ognun vede che io aspiro poi finalmente
si spera di poter effettuar questa levata nel settembre, s'interpose un altro impedimento
da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità. -in
tutto del suo erario, umore stagnante nel corpo politico, dicono i mercanti; cassa
ciò è curioso che avessero già visto nel sale uno strumento di finanza.
, della nobiltà e del popolo, nel quale si comprendono tutti gli officiali di
la quale devastava ogni germe d'industria nel popolo. pananti, ii-128: pressato
finanza e devo visitare tutto ciò che entra nel regno. abbasso i vostri fagotti.
, nello sfruttamento delle risorse economiche, nel movimento dei capitali. -mondo della finanza
= dal fr. finance (nel 1283) * pagamento ', poi *
dal gruppo vickers nella direzione tecnica e nel finanziamento. moravia, viii-90: c'
. aveva salvato l'italia dal gettarsi nel baratro della guerra franco-prussiana, l'aveva
privati, nella trattazione degli affari, nel movimento dei prezzi, dei capitali e
inflessibile senso dell'onore, che vige nel mondo finanziario, negli affari di borsa
decina di milioni... il finanziatore nel migliore dei casi realizza il quinto di
3. marin. imbarcazione usata un tempo nel veneto dalle guardie di finanza per la
monete furono chiamate 'monete erose 'nel linguaggio economico e finanzierò a distinzione della
che i tristi si servano gratis et amore nel secolo decimonono? in un secolo,
per primo dal tipografo parigino pierre moreau nel 1641). -numero finanzierò: carattere
. iacopone, 24-149: non è nel monno tempo che piaccia, i e
la parolaccia di 4 finca ', e nel plurale 4 finche '...
in margine a un foglio e la riportava nel registro nuovo ordinando le cifre sulle finche
voler gli svelse. leopardi, 29-31: nel fianco / non punto inerme a viva
manette. 2. mentre, nel tempo che, per tutto il tempo
trovò in fondo ad una scala tagliata nel monte, ripida, stretta, e
. punto che segna il termine (nel tempo) oltre al quale un'operazione,
vita nuova, 14 (60): nel fine del mio proponimento mi parve sentire
mi parve sentire uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi
guiscardo. albertano volgar., 1-3: nel principio, nel mezo, 'ne
volgar., 1-3: nel principio, nel mezo, 'ne la fine sia
così chiamò i figliuoli e fece testamento nel quale vi messe l'ultimo grillo della sua
, 2-11: tutta la vegetazione moriva nel sole pallido di fine ottobre e nel
moriva nel sole pallido di fine ottobre e nel silenzio della campagna umida.
. p. della valle, 53: nel fin della strada si trova come uno
annotazioni degli editori a essi frammenti, nel fine, e, se vuoi, la
per fine candellieri di marmo, e nel mezzo l'arme di papa giulio, e
gaza è la città de la giudea nel fine. /... / del
i-575: narra enea com'elli vidde nel sonno ettor, sanguinoso el viso; e
mondo, visse assai, / se ben nel fior de gli anni il suo fin
aretino, ii-115: tacerò? parlerò? nel tacere è la mia morte, e
tacere è la mia morte, e nel parlare il suo sdegno, perché scrivendole
con affanno, / e farà che nel fine albergo e fossa / neghi a
v-704: colui che non ha pietade nel suo cuore d'altrui disavventura e d'altrui
. carletti, 245: quando si erra nel principio non ne può mai seguire buon
loro fine. aretino, iv-1-55: nel leggere le rime che questo o quel
riuscirlo prosperamente a fine pone grandissimo studio nel raccorre tutta la nobiltà della provincia,
mostra il famoso vino di cui parlammo nel fine dell'ante- rior libro, il
ante- rior libro, il qual facea nel veronese, e si dicea retico.
de misser ludovico e per avere sentito nel fine de la narrata novella cum indiscreta
detta opera in molti luoghi, massimamente nel suo fregio all'intomo: e fatto
del debito fine, e lui condamnò nel prezzo. m. villani, 5-51:
per indicare l'annullamento dell'accreditamento nel caso che la partita non sia incassata.
intenzione, dello scopo che si propone nel suo operare un essere intelligente. mazzini,
atto o vero forma; e platone nel filebo chiama la prima infinito, e la
fanno al buon fine, ancor che nel principio così non apparisca, paghi della
vivere e morire col fior di speranza nel cuore. -a fine di, per
e sorelle, si conclude in genere nel raggiungimento di un titolo di studio che dia
, deliberò di farlo, ma perseverando nel suo proposito di non mostrare fine di
come ciascuno officiale ordina la propria operazione nel proprio fine, così è uno che
grazie le quali idio diè a adamo nel tempo della innocenzia sua, le quali tutte
tiberio e senza opposizione, non fé'sostituire nel tribunato persona di nome, ma un
disegni loro. -nella fine, nel fine: da ultimo, al termine,
uno ne la fu all'animo, nel quale ella pose tutta la sua speranza.
, anzi el varcar del ponte, / nel qual mal passa chi dal ver si
per tutta l'estensione nello spazio o nel tempo, da cima a fondo.
un libro grande in foglio, con notare nel medesimo da principio al fine, sempre
in esse. boccaccio, iv-166: nel quale [capitolo] madonna fiammetta parla
viene liquidato alla fine del mese, nel giorno stabilito dal calendario di borsa (
di borsa (ed è locuz. usata nel linguaggio tecnico della borsa con funzione aggettivale
fine prossimo: quando la liquidazione avviene nel mese successivo. -porre, mettere fine
ella piglia, perché non pone fine nel suo volere, ma della fine dell'uno
-portare a buon fine una cosa: compierla nel modo voluto, con pieno successo.
fine o beata, / già coronata nel superno regno. s. girolamo volgar.
arrivi a chiunque pensa il fatto solamente nel principio. ser giovanni, i-274:
nazione, scopo, finalità '(anche nel linguaggio della filosofia e dell'etica)
, de'quali ne son parimente tre filari nel mezzo del palato, ed altri ne
. nieri, 146: quando risiamo nel solito punto, eccoti il lamentino,
, furbo, abilissimo nell'ingannare, nel frodare; malizioso, sagace, arguto
di credere che dio debba far loro bene nel bene o male nel male. moneti
far loro bene nel bene o male nel male. moneti, 84: o popoli
esplorare insieme, nella sua faccia e nel suo contegno, come stesse dentro di sé
un odorato finissimo, e questo tanto nel buono che nel cattivo; ma altro
finissimo, e questo tanto nel buono che nel cattivo; ma altro è il finissimo
con sottigliezza (e anche con eleganza) nel segno (un giudizio, un'osservazione
., 9 (146): nel vasto tesoro dell'induzioni erudite, ce ne
. fogazzaro, 1-57: si capisce che nel suo silenzio di caprera ha fatto una
v. borghini, 6-iii-279: i nostri nel principio... lo batterono [
fino, / poca fidanza t'ha nel petto miso / cotal sospetto.
un pensiero fino e un'espressione fina nel discorso, un'armonia fina nella prosa
finezze del tono, del tocco de'passaggi nel colorito, nelle tinte, ne'tratti
faldoni e panciera, / e un palmo nel petto al saraino / gli misse d'
manco. fontanella, iii-364: attuffato nel ghiaccio, esposto a l'oro / generoso
tutte le altre (la donna amata, nel linguaggio amoroso dei poeti).
alcamo, 121: se tu nel mare gittiti, donna cortese e fina,
non hanno assai discernimento per ben penetrare nel fondo di qualsivoglia componimento determinato, né
fine1), passato all'uso aggettivale nel significato di 4 estremo, eccellente '
cenere. alvaro, 8-9: ecco, nel cavo della vasca formata in breve dall'
io nacqui corsi e serra'gli la finestra nel
i gangheri. verga, 4-11: nel silenzio, si udì un rovinìo, la
4-26: tutte le finestre si sono accese nel cortile. ogni finestra trasmette i suoni
, una volta per sempre, / nel tepore dell'ultimo sonno: l'ombra
. / tanto alfin ne recide che nel mezzo / v'apre un'ampia finestra.
., 4-45: percosselo con la sanna nel petto, e fecegli una grande finestra
cieco, / fenestra aver volea ciascun nel petto. giulio strozzi, 8-80: l'
mammiferi. -finestra otturata: apertura situata nel cinto pelvico dei mammiferi, limitata dall'osso
uscio, ma per le finestre entrati nel consiglio fussero), proibirono che a
e che vado a por l'uova nel lor nido. giusti, i-417: se
dai finestrozzi esigui. soldati, 2-20: nel raggio di sole, giallo, caldo
indi [avemmo] una primavera bella nel suo principio, ma poi cattivissima e mostruosamente
prime ore cantate e ogni stella parea nel cielo, quand'io giovinetta, non vinta
io darò modo che lui cautamente entrarà nel suo orto drieto a casa tua alle
. nella guarnacca alla finestrella, e nel mantello e alla gonnella dove la donna
che le dà risalto, e impaginata nel corpo di un altro pezzo. 5
aia il gallo. / e gracidò nel bosco la cornacchia: / il sole si
caso lo sguardo ad un finestrelle mezzo nascosto nel fogliame di un melo tirato a spalliera
/ che aver, secondo socrate, nel petto, / un fenestrin da poter
finestróne, dirò così, novellamente aperto nel norte, per cui la russia guarda in
= dal fr. finette (nel 1519), deriv. da fin '
tolomei, i-84: ciascun di costoro nel grado suo e nello stil suo,
in voi si sprezza, / non è nel vostr'aspetto / di natura difetto,
certa finezza e civiltà ne'pensieri e nel cuore degli uomini, che non ve
tenca, 1-120: egli coglie [nel marco visconti] la natura ne'suoi
avesse potuto indovinare quello ch'ella avesse nel cuore. de sanctis, ii-15-379:
parole il dolente pianto, ma piangendo, nel l'animo savio diliberò di
mal talento, infino che fortuna la ritornasse nel pristino stato, che miseramente cercare
pulci, 22-87: colui che meco nel catino intigne, / mi dèe tradire,
segno di ciò: chi abbia profetato nel nome di dio e predetto, e
nuove verisimile, perché, essendo già nel concetto degli uomini, si truova facilmente chi
, / per non scoprir, ciò che nel petto cela. c. campana,
onda sommovi, e pesca / insidioso nel turbato stagno. giusti, 3-145: a
mio ritorno, / forse com'io or nel tuo destro corno / colei rimiri ond'
non solo ne la scelta, ma nel ritrovamento, o si prende da l'istorie
quantunque poco acconcia e malagevole a caper nel verso, egli molto spesso ora le
fea pronto, e questi capei tingi / nel color primo, che di fuor la
. tomitano, 7: lo nel ricercare la perfetta forma del toscano scrittore
che saprai molto ben fingere la donzella nel guardare, nel parlare e negli atti
molto ben fingere la donzella nel guardare, nel parlare e negli atti. l.
ancella. -imitare nella forma e nel colore (un oggetto, una gemma
liane fingevano loggiati e gallerie e colonnati nel bosco, dove alti e leggiadri,
, e l'anima dello spettatore erra nel solco d'amore e di voluttà che
forza. landolfi, 3-136: qui [nel gioco] non si finge [l'uomo
con più destro artificio i sensi sui / nel teatro del mondo agli occhi altrui.
non si può mentirlo quando non esiste nel cuore. = deriv. da
: cerca l'intelletto nostro sempre augumentarsi nel vero, né lasciarsi appressare le maschere
favole che si raccontano! ma così veraci nel mittologico ad instruirci, come curiose nel
nel mittologico ad instruirci, come curiose nel fingimento per ricrearci. salvini, 6-23
in rima; e come stato fingitore nel mondo, arreca in comperazione le finzioni
terminazione di vocale. carducci, iii-15-77: nel 'messaggio 'i quattro settenari alternati
il finire, il giungere al termine nel tempo o nello spazio; il desistere
ahi, che grave dolore / mostrar nel finimento / del suo dur paramento /
. g. bentivoglio, 4-806: nel finimento dell'una e dell'altra [
un irritamento, che fa la bile nel finimento dell'intestino duodeno e nel principio