roma / cadean. pascoli, i-266: nel mezzo, il comandante (era fosco
; / non trovo loco, ca porto nel core; / la remembranza me fa
la mia dolce voce / sempre risuoni nel tuo cor virile. capilupi, ix-280:
quel giorno sopra una croce invisibile piantata nel mezzo della terra. sotto quella croce
gli saracini, vedendo questo, noi sotterrarono nel moni- mento con gli altri califfi passati
buchi neri, le croci dei campanili vacillanti nel cielo caliginoso. d'annunzio, ii-865
rimasto / neppure tanto. / ma nel cuore / nessuna croce manca. montale,
della gaggia grida ad alta voce: / nel campo bianco una vermiglia croce. tasso
benedetta, o elena di francia, / nel mar nostro che vide san luigi /
croce filettata, con i bracci filettati, nel lembo esterno, di altro smalto;
. g. villani, 6-39: nel sesto di san piero scheraggio, il
giallo, ovvero a oro... nel sesto di borgo,... il
e quando / son per le fiere nel mercato nuovo / fomiti i cambi,
collana? che oggi dì una croce nel petto, o altre cose co tali
poeti). -anche per simil., nel linguaggio ancora regina. e. cecchi
mistico. quasi dimessa, aveva, nel suo borghese conformismo, ojetti, ii-508:
gesù ha da essere il suo cavaliere. nel nome di lui ella aveva
fuoco passi in francia, ché, verretton nel core; / fa ch'ella mora d'
); amante. -anche: fidanzata (nel lindi carità prestando la propria opera in
per mani vengono le amiche mie che stanno nel collegiodolore il cor se gli divide, /
mano dell'operatore. piovene, 5-408: nel il nome della sua dama a
petto a destra. 8. nel gioco delle carte: la carta detta comunemente
tra gli odori cremosi delle pasticcerie, nel riverbero rosso delle sue mura e torri
. note al malmantile, 1-6: nel giuoco di tavole o sia di dama
a dama. -la pedina raddoppiata nel gioco della dama. -far dama:
d'una gran dama: ma, toccata nel vivo, la perde per cadere o
della capitale. nievo, 1-350: anche nel verno so che non mancano..
larga, verniciata di bianco, istoriata nel mezzo da figurine di cavalieri in parrucca
il gioco della dama) è registr. nel 1562. dama2, v
, dimin. damare, tr. nel gioco della dama, riuscire a condurre
. tavola ritonda, 1-122: nel quale contastare tristano senza damare riceveva da
2. damare la pedina: nel gioco degli scacchi, farsi restituire dall'
casella. = fr. damer (nel 1562) * far dama '(voce
damaschi di seta, con disegni broccati nel tessuto. damascatura, sf.
di indecifrabili maculazioni: le quali, nel loro autentico ermetismo, tiravano al barocco
5-121: tale informa l'angelico tutore / nel campo damascen l'uomo formato. baretti
queirimpetuoso fomite cacciato loro nell'anima e nel corpo dal loro stesso creatore il dì
stesso creatore il dì che plasmò adamo nel campo damasceno. 2. figur.
in levante. ojetti, iii-261: nel salottino... v'è un divano
d'oro o d'argento nell'acciaio o nel ferro tagliato e preparato per ricevere l'
damaschino. f. buonarroti, i-xix: nel collo [d'una patera] ha
: particolare tipo di melone che matura nel mese di agosto. canti carnascialeschi,
meli] fanno bene, et insetati nel cedro non falliranno mai. -rosa
g. rucellai il vecchio, 22: nel detto orto v'è un oratorio d'
anticamente al telaio. brancoli, 3-251: nel salotto parato di damasco rosso, un
ed i genovesi hanno conquistato l'industria nel medio evo ». è voce intemazionale
: i damerini mostravano caracollando l'abilità nel maneggio e il vigore dei destrieri, e
bembo, 1-5: dove essendo [nel castello] ella questo settembre passato a'suoi
colla sua bacchetta tutto ciò che era nel castello..., governanti,
il giovanetto bianco e bello, / nel viso colorito e delicato, / ne gli
e delicato, / ne gli atti e nel parlar dolce e iocondo. poliziano,
, 35-63: vien fiordiligi, et entra nel rastrello, / nel ponte e nella
, et entra nel rastrello, / nel ponte e nella porta; e seco prende
. = fr. dame-jeanne (nel 1694): 'signora giovanna', nome
caverne e sassi, / sempre avendo nel cor l'acceso dardo. ariosto, 1-34
mugnai di gradiscutta; finché si mosse nel cuore un certo brulichio che molto somigliava
. arrivavi spesso cammi nando nel girello o tenuto, per le dande,
dandismo, andai ad abitare qualche tempo nel luminoso sobborgo. e. cecchi, 5-291
i versi per lola di valenza, inseriti nel volume delle « fleurs » suonano quasi
traduzione del libro del brandes, pubblicato nel 1915 in danese e perciò rimasto poco accessibile
consentiranno che siano ricevuti gli articoli concordati nel colloquio,... perché vi sono
agostino volgar1-3-61: avrebbe seguitato il sacerdote nel tempio, tanto più dannabilmente, quanto più
i nemici negli altri luoghi assaliscono, ma nel mezzo spesse volte dànno dannaggio. guittone
1-4: quelli, che hanno gli occhi nel cuore, cognoscon ben quella cosa,
puro simulacro, e che il moto nel riscaldante è causa di calore, sieno due
essendo assente da quelli di cartagine fue nel capo dannato. guittone, ii-214:
sovra di te l'ira sua, e nel tempo della vendetta della sua ira ti
. tasso, 8-v-627: così avverrà nel consumar del mondo, / che gli angeli
la maggior paura ch'hae l'uomo nel mondo si è di dannare nelle opere sue
e radoppi / anzi che 'l fine nel mondo c'intoppi, / levandoci ogni aliar
che più ci danna / e che nel secol la più parte inganna. s.
l'angelo... gli era riapparso nel momento in cui era stato ferito,
questa galera e volendo uscirne dovrei gettarmi nel mare: così sto aspettando ora migliore
come una canna; / ma penetra nel vivo a pena tanto, / che poco
il quale si dannava l'anima perché nel « palazzo » era proibito, come
: cerco, proscritto tuttavia e dannato nel capo dalla monarchia vostra, l'unità della
dannati. moneti, 51: oh quanti nel profondo dell'inferno / già dannati ritien
pure che io abbia riputato gran mancamento nel p. grassi di avere egli aderito
genti. idem, ii-23: se nel tribunale de la giustizia talora sedessero non
villaggio di san bernardo », dipinto nel 1929. si tratta d'un quadro bene
di queste difese che pretenderebbero gareggiare, nel loro decorativismo fastoso e massiccio, con
, con la solita fontana rinascimentalmente decorativa nel mezzo. palazzeschi, 3- 29
riferisce a una visione in profondità: nel linguaggio della critica artistica); che
, l'arcadico pozzo coronato, che sta nel giardinetto appiè di una scala scoperta,
. alvaro, 7-99: nella pubblicità e nel film, quasi sempre la vita campestre
di fiori primitivi. ungaretti, xi-191: nel frattempo è descritto fra due nudità simmètricamente
, 139: uscii al vivido gelo, nel grande rettangolo di piazza san carlo,
unito al titolo di * can 'consiste nel non potere il gran signore condannare al
maggior illusione impiega lumi nascosti che dieno nel fondo per rendere le lontananze più vaghe
imbianchino, e la sua opera consisteva nel dipingere una ghirlanda di fiori in mezzo al
voce fr. décorateur è docum. nel sec. xvi. decorazióne, sf
sulla sua tomba. govoni, 3-162: nel mio paese, tutto giganteggia / per
comuni, perché questi ancora si approfittino nel lavoro d'altri due terzi. algarotti,
si credette supplire con una regolarità maggiore nel dramma, cogli artifizi della poesia, co'
décoration è attestata 4 nel sec. xiv. cfr. panzini,
dagli empi / tuoi sgherri il fai nel career trarre? e contra / il decoro
/ una tarda caduta, / lascia nel mondo alle città sepolte. magalotti, 1-363
e l'onore d'italia consiste principalmente nel fare all'amore alla bembesca.
/ fu ch'evandro tenesse. uscì nel mezzo / di tutta gente; e
del modo che si formano i figliuoli nel ventre, se la brevità di questi
fìgur. anguillara, 3-101: venga nel suo decoro e seco porte / le
che fu innestato o egli stesso innestò nel suo idealismo italiano lo fa più singolare e
e nelle cose e nelle parole e nel tutto e nelle parti dee aver molto
si ingegnarono di servare il decoro, nel quale consiste una bellissima parte dell'architettura
. tasso, 12-607: ma perché nel poema eroico si dee aver riguardo non
egli dà di capo nella probabilità, nel decoro, nella moralità, in tutto fuorché
le parti. monti, ii-25: nel momento in cui ti scrivo io so che
decoroso della persona, e ravvolto poi nel mantello come in atto di farsi ritrarre
sulle gale e non perdere la maggioranza nel vivere sfoggiatamente. carducci, ii-7-91:
spranga metallica che dovrebbe decorrere in alto e nel mezzo per tutta la lunghezza.
decorrono alle planizie del diserto, entreranno nel mare morto, e usciranno del giordano,
d'argento, venti mine quando dal fiume nel lago decorre. lecchi, 342:
imperfette, onde le acque decorrono tutte nel canale di mezzo, senza spandimento,
, e l'assemblea ancor oura, e nel momento istesso in cui scrivo odo gli
salari). cantini, 1-29-99: nel tempo e termine di tre mesi,
indizione x, che cominciò a decorrere nel dì primo di settembre di quell'anno.
l'istrumento frontoni,... e nel chiedere che farà loro i frutti decorsi
compenso delle spese che avrebbe dovuto incontrare nel viaggio. serra, iii-86: per altro
altro sì salutevoli, se si mescolano, nel decorso, col l'acque
: tale fu la loro operazione, che nel decorso di pochi anni tutto il rimanente
è al presente. beccaria, ii-622: nel decorso di 14 armi sarebbe cresciuta la
fine provincia desolata del popolo romano. nel decorso delle quali fortunate ingiustizie durava sempre
b. croce, i-4-95: certamente, nel corso di un'azione, noi siamo
catalogo di verbi che si pentiva avere nel decorso di tutta l'opera usati senza
, iv-612: voi avete scorto già nel decorso di tutta l'opera, come tre
aver dato eccessivo prezzo all'onore, nel decorso del ragionare un altro se ne verrà
ei tien carissima questa particella; perocché nel decorso del suo libro usurpa tuttavia per
di cui si va servendo l'autore nel decorso di queste tragedie, mi paiono
volo, o che verranno a chiarirsi sparsamente nel decorso di questo scritto.
si staccò come pelle di serpente, calò nel mare, scoprì dietro a sé una
piedi un raffreddoraccio, che ho annegato nel miele e nel decotto di fior di
, che ho annegato nel miele e nel decotto di fior di malva. giusti,
in fu. ugolini, 118]: nel linguaggio legale trovasi 4 decottore ',
] si cuocono con acqua, alcune nel fuoco s'arrostiscono... e questa
felicità e dalla immortalità, che gettano nel mondo le vestimenta. -per estens
4 scoppiettare '; voce docum. prima nel fr. décrépiter. decrepitato
mani, tutto squinternato, evidentemente finito nel mucchio per decrepitezza. moravia, i-639
, 7-298: io vedo con gioia nel cattolicismo i segni, non dico della decrepitezza
decrepito di pensiero, guasto di corpo, nel vivere accanto a quella bambinella, la
dopo lunga schiavitù, è l'eccedere tanto nel biasimo quanto nella lode; la memoria
, e la decrepita età, che appariva nel passeggere, mossero a compassione abramo.
senti la tiepid'ora? / ma nel giocondo ariete / non venne il sole ancora
dispute enormi. moravia, iii-27: nel frontone... gesticolavano statue di
cina era troppo vecchia ormai per rinnovarsi nel miracolo, ancora così poco capito, de1
decrescevano insino al decimo mese; e nel primo dì del decimo mese apparirono le
secondo l'età. rovani, ii-371: nel silenzio della notte produceva uno strano effetto
genero, ve lo avea esercitato decrescendo alquanto nel vigore; e par che il ricci
letterati scrittori incominciò poscia ad abbondar roma nel suo primo decrescere. gioberti, i-260
galileo, 3-3-154: all'incontro, nel voltar del sole, e nel decrescer
incontro, nel voltar del sole, e nel decrescer la luna, tornano a vedersi
trave, per il decrescimento dell'acqua nel mare discese. leonardo, 7-i-5: la
v.]: vita dello spirito decresciuta nel rigoglio de'sensi. decretale
gregoro, / quand'egli dimorava giù nel mondo, / fe'compilar il nobile
a ristorarci del digiun, siccome / nel decretai papa innocenzio scrisse. sarpi,
del tutto benviso, ch'egli fondasse nel fondaco una chiesa di patronato, da
finalmente in vano. delfino, 1-226: nel decretar la guerra, / se fu
la fame / ai poveretti che cercan nel mondo / un ideale. bocchelli, ii-310
che fin dall'eternità non decretasse di produrla nel tempo. delfino, 1-458: e
padrone di casa, e decretò che nel tiro del sasso, ercole di alcmena era
faldella, iii-98: un uomo veramente grande nel suo posto, -al quale, quando
a me, ignote a tutti, nel tormento d'un'impotenza decretata dai tempi
suo lume fa 'l ciel sempre quieto / nel qual si volge quel c'ha
sione a tutti li giudei che sono nel mio reame. = lat.
sazia, ma sanza decreto / porta nel tempio le cupide vele. g
: -perché da me fu rotto / nel mondo ogni statuto e li decreti,
previo contraddittorio con la controparte) sia nel corso di un processo per far fronte
male promesso rompe la fede: e nel malo voto muta decreto. boiardo,
: io certo avea / fatto un severo nel mio cor decreto / di non porla
decùbito, sm. posizione del corpo nel letto (soprattutto in caso di malattia
in caso di malattia); il giacere nel letto. -piaghe da decubito: piaghe
pressione e sfregamento per il giacere del paziente nel letto. pirandello, 8-1143: ora
nel costituire lo spazio sacro del templum celeste;
gra zioso caffè si apre nel punto più centrale della città,
più centrale della città, quasi nel perno, lungo la via flaminia (l'
decumana. = voce dotta (riesumata nel linguaggio storico-archeologico), lat. decumànus
diedono, pensandosi essere i germani entrati nel campo, che ogn'un corse alle
in inghilterra si è decuplato e nel 1825 era giunto oltre gli otto milioni di
il fr. décupler è docum. nel 1584. cfr. decuplo.
4. la più piccola circoscrizione amministrativa nel regno longobardo (e anche in altre
di cui ne fu data la descrizione nel giornale di parma l'anno
tutti un serrato drappello, si cacciano nel mezzo de'nemici. 2. stor
onorato sia. cuoco, 1-253: nel perù tra dieci famiglie si sceglieva l'uomo
: 'decursióne'. corsa che si faceva nel circo. -rappresentazione di tale parata militare
debito per effetto di parziali rimborsi; nel linguaggio economico, del potere d'acquisto
.). panzini, iv-184: nel linguaggio bancario 'decurtazione 'è la '
-decussazione piramidale: incrocio (che avviene nel midollo allungato) delle fibre nervose costituenti
procurar diletto / a'membri stanchi; ma nel regio petto i il magnanimo spirto unqua
, 1-430: non fu de'proci nel cospetto giunta, / che s'arrestò
dèdalo1, agg. letter. abile nel creare opere d'arte; dotato
2. abile al volo, capace nel volo. -fare qualcuno dedalo: insegnargli
c. e. gadda, 2-12: nel dedalo e nei rigiri de'fiumi i
, ii-173: nei paraggi, nel dedaletto di viuzze intorno all'arteria
lesbio e attese a scrivere epistole. nel 734 probabilmente pubblicava il primo libro di
un nome caro alle lettere, ed elevato nel tempo stesso. foscolo, vii-259
a la città sovrana, / nel tempio pria, che dedicò sulpizia / per
all'isola sferia, / che tu nel tempio dedichi la zona / a
le reliquie d'una colonna antica, raccolte nel fango, e poste in alto per
io povero d'ogni protezione: onde nel dedicarle questo dialogo non faccio a lei
, nello svolgimento di un'attività, nel compimento di un'opera, nell'attuazione
sp., 22 (372): nel 1580, manifestò la risoluzione di dedicarsi
specialmente con le forme di cacio, nel quale era diventato alla fine una sorta di
campione. moravia, 1-68: rinchiusosi nel bagno si dedicava a una toletta che
. — non dedicare un calcio nel muso: non degnare di uno sguardo
mano, nessuno gli dedicò un calcio nel muso, e si riprese allegramente la corsa
(forma parallela di dicére): nel significato originario di 'mostrare, indicare
di un santo (un giorno, nel calendario liturgico). serdonati, 10-28
giovedì prossimo, dedicato a san fermo nel calendario romano, cadrà il decimo sesto anniversario
città, dedicata ad un ministro che nel 1814 i milanesi avevano massacrato.
del papa, pe'tipi del brugiotti, nel 24. ojetti, i-732: il
, e gli faceva una grande dedignazióne nel conspetto di qualunque); l'altra
a lei dedicati. palazzeschi, 7-35: nel buio di quell'ora dedicata al sonno
signore per tale dedicazione che fu fatta: nel qual dì, tutte le chiese di
; ma sua madre, sepolta viva nel seggiolone, non lo lasciava padrone di
ammassati trenta mila soldati, ma preintesa nel camino la dedizione, s'allestirono all'
da'positivi, era cosa inutile il registrarli nel vocabolario loro? cesarotti, i-30:
prore ai lati estremi, / nel valor delle braccia ambo securi, / avean
trenta colonie. carducci, iii-16-16: nel quale anno fu dedotta in milano una colonia
l'articolo too e ri) <; nel secondo caso, non viene da ó
ó né da v) che usiamo nel retto: i grammatici lo deducono dal
, 2-204: il metodo analitico si adopera nel comporre un corpo di scienza, deducendolo
: nelle cose pratiche il rigore logico nel dedurre le applicazioni da un principio,
, come noi solo volevamo provare, nel sen materno. gemelli cateti, 1-iv-146
tu vuoi ch'io mi diduca / nel fare a te ciò che tu far non
pascoli, i-153: smettiamo di oltraggiare nel tempo stesso la scienza e l'
ragazzi, invitandoli a dimostrare (niente meno nel secolo di darwin!) con
? beccaria, i-252: noi veniamo nel medesimo tempo a risparmiar la fatica a
molto istruito e reso edotto, essendo nel tetro caso mio scaturite le più inattese
alberti, 286: 'deduzione ', nel commercio, vale * sottrazione, defalco
a opera di una delle parti, nel procedimento civile, di una domanda o
alterare, né muovere, se non nel fabbricare il nuovo dazzaiuolo per l'anno
cinquecento: / numero già segnato / nel volume del fato, 5 e in
che si giunga a decidere una causa nel suo merito, o, in genere
'; cfr. fr. déféquer (nel 1583). defecazióne, sf
era stata prescritta la defecazione di servizio, nel gabinetto di servizio. 3
; cfr. fr. défécation (nel 1754). defedaménto, sm.
epiciclo, e nella sommità del deferente nel celestiale toro, non molto lontana al sole
deferimento di giuramento: atto con cui nel processo civile la parte (nel caso di
cui nel processo civile la parte (nel caso di giuramento decisorio) o il
giuramento decisorio) o il giudice (nel caso di giuramento suppletorio) propone alla
l. ghiberti, iii-37: alacen nel quinto capitolo delle imagini della forma della
bene. deferriz$azióne, sf. nel processo di depurazione delle acque, operazione
vicini, e né meno * defezione 'nel significato medesimo. soffici, v-3-368
, accusi la causa efficiente per deficiente nel suo effetto, e che occupa gli nobilissimi
a'nuovi significati, s'adopera spesso nel linguaggio scolastico per * debole, scadente
serbare i rami di pubblica rendita che nel suo concetto potevano aumentarsi; e da
0 di molti, tutte concordano pure nel farsi base del « deficit »,
: ho fatto i calcoli, / e nel totale / non trovo « deficit »
. fr. déficit (docum. nel 1589, in senso moderno nel 1771)
. nel 1589, in senso moderno nel 1771). deficitàrio, agg
disponere similmente a defìgere li miei occhi nel sole, come faceva ella.
del corpo defigge / l'alma, che nel mio cor per voi posseggio.
= dal fr. défigurer (docum. nel sec. xii). defìgurato
= deriv. dal fr. défilement (nel 1803); cfr. defilare.
fila '; anche se défiler nel linguaggio militare. defilato (part
calvino, 1-469: di là, defilato nel vano d'una porta, come volesse
detto fin qui pruova, che si possa nel definire i nomi prendere un definitivo men
dio in iesù cristo nostro signore, nel quale avemo fidanza e accesso per la
queste idee sia ben definita e circoscritta nel suo significato filosofico e politico, cioè
arrivava senza che io stesso non sentissi nel mio interno un'impressione difficile a definirsi
decisa ripugnanza. rovani, ii-98: aveva nel corpo quell'eleganza poderosa e accentata del
lalli, 2-2-89: or di queste nel mezzo un largo piano / fu scelto
attengono al testo samaritano preferendolo all'ebraico nel definir il tempo della seconda età,
un nuovo dogma senza essersi assicurato che nel farlo egli è in comunicazione vitale colla
colla chiesa. bocchelli, 13-133: nel sinodo di verona [il papa] ha
machiavelli, 1-iii-1558: commecteranno la cosa nel ministro generale, il quale con tre
il detto fin qui pruova che si possa nel definire i nomi prendere un definitivo men
di un lavoro d'arte, trovare nel definitivo le tracce del provvisorio. bontem-pelli
possedette, d'un progresso troppo definito nel passato e troppo indefinibile nel futuro,
troppo definito nel passato e troppo indefinibile nel futuro, il suo credo ateo ed
l'essempio, ch'altri direbbe essemplare, nel quale niuna cosa manchi e niuna soverchi
manchi e niuna soverchi di quelle che sono nel difinito. torricelli, 123: le
in vivere con una persona, non nel rinunziarvi, ottieni di mettere dalla parte
delli corpi de'due visibili distinti prevenienti nel viso. delineazione, tracciato (di
e in effetto le più vengono corrette nel corso del lavoro e nei ritorni del
, colli occhi levati e defissi; nel naso dimostrano lo despetto, e ne li
7-227: la tempesta si accumula e deflagra nel giro di un giorno. calvino,
ardere'; cfr. fr. déflagration (nel 1732). deflatòrio, agg.
cui si è modellata inflation (docum. nel 1920). deflazióne2, sf
una data miscela di liquidi: consiste nel porre, prima del condensatore, un
del nord vero in un certo istante, nel quale il giroscopio non ha ancora raggiunto
avrei fatto senza deflettere dalla mia intransigenza nel compiere tutto quello che la coscienza mi
di guidare meglio le correnti d'aria nel brusco cambiamento di direzione. =
di deflorar con violenza le vergini e nel tempo medesimo, acciò consentino a disonestà
una zittella. gemelli careri, 1-v-125: nel paese di tanaffari, si usa farle
ancora all'altare ma non più fissi nel tabernacolo, non potè a meno di
d'aque, fornita dalle alpi e regolata nel suo deflusso dai laghi. cantoni,
c. e. gadda, 6-194: nel vello del fuggente, niveo gregge [
liberi di tutti gli ostacoli che forse nel tempo li avrebbero deformati e avviliti. pea
alla propria pronuncia storpia e deforma perché nel suo vero accento, che è il
di libro noi trapassiamo a poter leggere nel libro della vita, vi conosciamo le
hai avute ora per saperle ancora giudicare nel loro concreto valore. hai deformato tutto
montale, 1-65: trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro cerchio
trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro cerchio un'immagine ride. /
inferno dei gentili operate dal sentimento popolare nel medio evo. bontempelli, 7-191:
di resistenza al dolore: e possono consistere nel tatuaggio, in cicatrici rilevate o cheloidi
adulatori inganni / lidia tracciando forme / nel volto suo deforme / cerca emendar di
per cattivo gusto o per scarsa abilità nel farlo); crollante, cadente,
» rotondo tempio infernale con un macigno nel mezzo, un deforme ambone per la
irretorto. de bosis, vi-1227: nel cuore è l'angoscia, / unghiuta
riti, del tutto deformi al modo nel quale iddio voleva essere adorato e onorato
manifestazioni poco composte, come si diceva nel gergo del collegio, allungandosi pizzicotti,
appetito, allora con fidanza prediciamo che nel futuro non più commetteremo un simile errore
5-i-86: consiste dunque il buon gusto nel conoscere, distinguere e assaporare il bello
e assaporare il bello poetico, cioè nel saper giudicare in teorica e in pratica
riuscirà sempre deforme e ributtante, mancando nel complesso e nell'ordine. pindemonte,
in questa imitazione d'esser troppo mordace nel riprendere; mas simamente le
d. bartoli, 9-31-1-16: nel prendere ch'essi [i grandi]
gli rribili effetti dell'avarizia che entra nel core d'un ministro del santuario,
perfetta della natura, consigliandosi con questa nel rappresentare sì la leggiadria, bellezza e
, dice il poeta, anzi maggiore avverrebbe nel mondo, se la morte ne rapisse
congenita, cioè riferirsi a cause insite nel germe o attive durante la vita embrionale
alcuni teologi, quali l'awertirono che nel terzo capo della dottrina, dicendosi li
di facile defraudazione. cassola, 2-193: nel tradimento delia non vedeva affatto un'offesa
abatti ciascun quando l'hai giunto / e nel maggiore stato ha'l'uom defunto.
miei presi e defonti / saranno e posti nel baratro oscuro. 3. compiere
comp. di fungi 'compiere ', nel senso della propria esperienza: 'sopportare,
ah dunque non voler ch'egli, nel punto / che andrà fra i versi miei
. svevo, 2-427: scopriva che nel defunto scultore l'ar tista
arzenti, 249: di poi siamo nel colloquio de defonti entrati, e de virtù
e spaventata. cicerchia, 1-146: nel visaggio tutto era defunto. 5. bernardino
che l'anime cura / e discendendo nel mondo defunto, / dette mi fuor di
lunga e larga, la quale gittasi nel fondo degli stagni o delle paludi,
si separano gli idrocarburi superiori contenuti nel gas naturale. = comp.
solenne, quasi apostolica, talvolta degenerante nel rettorico, perché non sempre si ha
: la continuazione ne i piaceri fa degenerare nel soldato la fatica e la virtù.
, 1-142: troppo alta ci sta nel cuore l'idea della poesia, perché non
, 1-ii-305: avea ricevuto una ferita nel braccio destro, la quale essendosi mal
non sanno far nulla, i difettosi nel corpo, gli inetti, gli oziosi
.., si preparavano per scendere nel ducato di milano. p. f.
nei vecchi, nelle loro rughe, nel colore della loro pelle, nella lacrimosità
: a divenire null'altro che cenci nel mondo. bartolini, 16-166: si trattava
o clinica (ed è usato particolarmente nel linguaggio burocratico). panzini,
: 4 degente *. è voce usata nel gergo burocratico e vale 4 che presentemente
coniglio mannaro, attualmente ricoverato e degente nel manicomio provinciale di ferrara? c.
di quell'ingegno, che ha superato nel tessere le deità medesime? vico, 136
che simigliantemente siano e nell'anima e nel corpo puniti. guittone, i-10-88:
badasse ne lo schiavo suo, e nel più brutto e vile de la magione,
meditazione sopra valbero della croce, 1-92: nel secondo frutto ripensi la benignissima e degnantissima
. papini, 6-10: si aggirarono nel giardino alla francese, dietro al palazzo
quattro fui pur costretto a lasciarmi trascinare nel salotto e a ¦ degnare »,
signore mio, io ti dirò la verità nel cospetto tuo, di questo popolo lo
degnò guardare, / e vennesi a posar nel mio penserò. dante, vita nuova
amar se non donne che nell'aspetto, nel parlare e in tutti i movimenti suoi
sopra l'albero della croce, 1-6: nel secondo frutto ripensi la benignissima e degnatissima
mente l'atto, sebbene prendasi anco nel senso d'abito. ma sempre
: fuggì soletto... / giunse nel campo in region remote. / nobilissima
, distolga dal seguire virilmente il pensiero nel suo logico cammino. c. e.
memorevole scrittura a la digna istoria soccessa nel regno di castiglia tra 'l cavaliero e
: ma le cose eccellenti, che nel petto / mi chiude un dolce affetto
, pose a sedere il piovano arlotto nel più degno luogo della tavola e innanzi
cose nobile e generose, e alogiatoli nel palazzo del vescovato cum onore e degna
chiara e vera esperienza / m'assecura nel dir, come persone / degne di fede
papini, 20-60: io sono voce gridante nel deserto. dopo di me verrà uno
era qualcosa di volgare, addirittura degradante nel suo modo di ballare.
alfonso e bandinello, per sentenza data nel concistoro pubblico, privati della dignità del
. baldinucci, 2-6-599: vien figurata nel terzo quadro... una gran
la grossezza de'pilastri inferiori che degrada nel secondo piano. cuoco, 2-ii-213:
destinato a fare l'esperimento di entrare nel fuoco fusse concorsa nel luogo medesimo,
esperimento di entrare nel fuoco fusse concorsa nel luogo medesimo, all'espettazione del miracolo promesso
all'uomo] pur troppo di incorrere nel suo male e nella sua degradazione per propria
nostra napoli, un tempo repubblica, indi nel giro de'secoli resa soggetta al mal
professori di paesi premevano... nel buon disegno di ciò ch'e'volevano in
a dire nell'invenzione,... nel componimento,... nella prospettiva
non potranno senza degrado di condizione impiegarsi nel traffico, o in arte ingegnosa,
umiltà pregando, e sempre si trova nel principio del parlare. dolce, 2-104:
, che si scrive con l'aspirazione nel fine, e non nel mezzo; e
con l'aspirazione nel fine, e non nel mezzo; e va comunemente in principio
e profano / furor, sanza veder nel sangue frutto, / all'arme prima
. -popolo deicida: popolo ebreo (nel linguaggio della vecchia polemica religiosa).
formano nelle cellule vi venti nel corso del metabolismo (e concorrono a
corteccia della capsula surrenale (e agisce nel metabolismo degli zuccheri). = voce
la nostra orazione ebbe potenzia d'entrare nel cospetto di dio? o vero il signore
pianto per dolcezza di dio, e nel sacco del digiuno e la penitenzia si
, 30: qualche granata batté sotto, nel conoide gretoso della deiezione, e allora
cumulo bianco fumò; qualcuna sopra, nel terriccio del prato: allora un cumulo
. pallavicino, 7-367: il cibo sacramentale nel nutrir noi non corrompe noi, perché
non riconoscere la potenza collettiva, cade nel puerile. deificazióne, sf.
1-81: l'origine, da cui nel gentilesimo la superstizione de'lari si propagò,
loro deificazione del pontefice e del principe nel papa persuase ai più la necessità di frenare
persuase ai più la necessità di frenare nel cattolicismo i troppi eccessi idolàtrici. pascoli,
poggio i vecchi deiformi / stavano, immersi nel silenzio e torvi / guardando in cielo
: dice s. dionisio che male, nel demonio, è appetito e atto contra
b. croce, ii-12-26: [nel settecento] la religione stessa variamente si
deista insieme e spinozista, di essere nel sistema di pope, di non aver parlato
, 82: e dice che nel detto principio si è tre persone, siccome
si agguagliava e placava nell'unica fede, nel culto infrangibile della deità di cristo,
taciuto. boccaccio, v-5: metti nel petto mio la voce tale, / quale
soi eccelsi onori / la produsse qua giù nel mondo errante, / per mostrar ciò
/ le plebi de'mortali e sbigottita / nel conspetto di lui tacque ogni mente.
universo il tuo responso santo, / fonte nel quale ogni cosa s'aggira, /
grandi della terra e mi splendesse pure nel cuore una perenne primavera, fossi tranquillo
basso. casti, 288: nel mestier della musica voi siete / un
, 1-252: ogni parete un delator nel seno / nasconder può! colletta, iii-23
altro soggetto l'incarico di compiere un atto nel suo interesse; procura; la rappresentanza
borgese, 1-284: c'era sì, nel cassetto dello scrittoio, un libretto di
.]: * delegare ', dicesi nel linguaggio de'giuristi per assegnare al proprio
quel liceo. piovene, 5-105: qui nel settimo secolo giunsero dall'oriente fondandovi un
la religione pagana e l'eresia ariana nel popolo longobardo. -amministratore delegato: v
è nulla: la virtù che essa ha nel poema è la virtù a lei delegata
scomunicazione maggiore coloro i quali parti- cipano nel favellare collo scomunicato da lui? sarpi,
del papa. botta, 4-143: nel che se gli abbati fossero negligenti,
nella seconda metà del secolo diciasettesimo e nel seguente è una lotta continua ora subdola
dell'ordine di cristo e delegato apostolico nel 1831, seppe rattenere le vendette degl'
organo legislativo della monarchia austro-ungarica, istituito nel 1867 (ed era composta da due
. delegato); la circoscrizione territoriale nel cui ambito egli esercita le sue funzioni
sue attribuzioni gl'impiegati che lo seguono nel medesimo ordine gerarchico. b. croce
quali, poi che con lui miseramente nel campo epiceno furono deleti, a porre freno
cassato, aspento e deleto del libro nel quale mi sentiva sì dolcimente cibare; per
fare poi più certo deletto quando, nel praticargli con l'esercizio, si conoscessero quelli
durò il deletto, si conservò altresì nel suo splendore la gloria militare. pisacane
gloria militare. pisacane, iv-168: quindi nel fare il deletto, la preferenza l'
lenta e grave procede, e tal nel viso / che la delfica annunzia aura
rossetti, vi-36: volle in me punir nel truce orgoglio / con ceppi e morte
mio delfico metro, / tosto quieti, nel custode vetro, / quella tremula tua
nell'oceano artico, nell'atlantico e nel pacifico settentrionale). d'alberti
. bencivenni, 4-71: si legge nel libro delli animali, che il dalfino
ne raguna molti, e piglianlo e portanlo nel fondo di mare, et ivi lo
, / eh'alle borse, piuttosto che nel mare, / tempesta induce. note
che il pesce delfino predica la tempesta nel mare: e perché questo pesce pare
molta fama / entra [l'invidia] nel cuor, che del delfin di vienna
. stor. macchina bellica, in uso nel medioevo sulle navi, consistente in una
dalfino), sm. ant. alfiere nel giuoco degli scacchi.
figli; / piogge porta in aprii, nel luglio nebbia, / gran pruine all'
e come de la gloria de'beati / nel mortai corpo parte si delibi. tasso
le bellezze della lettera mia: io delibo nel segreto del- l'anima la voluttà della
al fine di attribuire a essa efficacia nel nostro ordinamento giuridico (cfr. delibazione
al fine di attribuire a essa efficacia nel nostro ordinamento giuridico. codice di
effettua nell'esecutivo per mezzo del municipio, nel giudiziale per via dei giurati, nel
nel giudiziale per via dei giurati, nel legislativo colle assemblee deliberanti o consulenti.
e da uno deliberante... nel corpo deliberante, i singoli stati saranno rappresentati
immaginativa; le quali creano mille dubbietà nel deliberare, e mille ritegni nel- l'
: la camera... deliberava nel suo esordio, colla soppressione delle corporazioni
le faccende più importanti del suo stato nel supremo magistrato dei pregadi. rosmini,
, 2-33: hanno il secondo luogo nel teatro fra'cervelluzzi, quelli, che
: non è buono il porsi a deliberare nel fervor dell'affetto: perocché allora ogni
, ii-234: l'abito della prudenza nel deliberare esclude ordinariamente la facilità e prontezza
operare. soffici, v-3-384: alcuni ufficiali nel chiaro dei fanali di un'automobile in
è nato un problema nuovissimo, che nel secolo scorso grandi pensatori politici avevano dichiarato
più profittabile sermone non era che quello nel quale si commendava la persona che s'amava
sì ha deliverato / che io venga nel monno all'om ch'è desformato, /
, le quali sono state da me trapiantate nel mio poema da'buoni libri antichi,
di legarlo alla fune e di collarlo nel pozzo. parini, 413: soggiunge
leopardi, iii-130: ma io già nel mettermi a scrivere ho deliberato d'esser
la circondino. settembrini, 1-33: nel 1832 pochi animosi deliberarono di levarsi e
intensiva, e determina. e segnatamente nel linguaggio familiare in certi dialetti è frequente
simintendi, 3-11: lo vecchio giudice sedette nel suo monte, e diliberò gli orecchi
renzo, questa volta, si trovava nel forte del tumulto, non già portatovi
, vollero con sicura baldanza, già nel successo superbamente chiamarla il fine della guerra
assemblea. gemelli careri, 242: nel divano ha per consultori sei altri visiri
anche nominato da noi. egli interverrà nel consiglio d'istruzione pubblica tutte le volte
cioè deliberativo, giudiciale, e dimostrativo. nel deliberativo s'appartiene persuadere o dissuadere,
due cose. peregrini, xxiv-150: però nel deliberativo e nel giudiciale, dove si
, xxiv-150: però nel deliberativo e nel giudiciale, dove si ha per fine d'
, assiduo; -nel deliberare grave, nel deliberato costante. b. croce,
roma, passò con tutto l'esercito nel regno di napoli e in preda a
: quand'ecco di repente si concitò nel petto mio estremo furore, sbalzai dalla infame
folle prendon lena nell'insolenza, deliberazione nel rumore e animo nell'efferatezza. alvaro,
prefato lamberto fusse a gran tradimento ucciso nel bosco. tasso, n-ii-416: per
tempo dei re aveva una parte grandissima nel governo. bocchelli, 12-41: cesare
deliberazione presa, intorno al mandato, stamani nel nostro consiglio. machiavelli, 101:
prencipe non mettesse cosa nissuna in deliberazione nel conseglio di stato. diodati [bibbia
insieme legati per lo cocchiume s'appendano nel vino, e quivi alquanti dì si
d'annunzio, iv-2-580: guardarono allora passare nel sogno vespertino, su l'acqua delicatamente
suono leggero. stuparich, 3-168: nel silenzio, il pendolo dell'orologio martellava
onore, che noi vulgo delicatamente osserviamo nel mantener le promesse, non è sentito
presti. beicari, 6-403: io era nel fiore dell'etade molto dilicatamente nutrita.
: ahi spettacolo abbominevole de'gladiatori, nel quale erano poste cure più diligenti che
gentili si tosano uda volta l'anno nel solstizio di state, per far crescere e
di questo viso elegiaco e trasparente, nel voluto contrasto del turgido torace, dei
, discrezione; estremo scrupolo di coscienza nel compiere il proprio dovere, o determinate
per altro che per gettarmi più presto nel sepolcro. de sanctis, ii-15-399:
vera vedova e abbandonata, abbia speranza nel signore, e stia in prego e in
eccesso di delicatezza, e di sontuosità nel comodo, e nello splendor della vita atteso
delicatezza di cibi, di vestiti, nel diletto di canti, di suoni in diverse
d'avere simili delicatezze, sì che nel loro cibo il dolce, il salso,
il giovanetto bianco e bello, / nel viso colorito e delicato, / ne gli
e delicato, / ne gli atti e nel parlar dolce e iocondo. sannazaro,
: doh, villan poltrone, profumato nel litame! pàrt'egli avere carni da
, e d'ogni sesso, e nel donnesco più debole, dilicatissime vergini,
. g. morelli, 178: nel parlare dilicata, piacevole, con atto onesto
3-431: era molto dilicato e pulito nel vivere in ogni cosa. p. fortini
che li nobili e gentili sono, nel parlare e ne l'opere, quasi com'
. buzzati, 4-121: spentisi poi nel pubblico i primi fanatismi, egli era pur
fratello, e a moglie che dorme nel seno suo. boccaccio, ii-7-68: ma
senza dubbio sorprendere anna a letto e nel momento delicato di un risveglio improvviso.
mangiar e ber pur dilicato, / nel corpo abonda molto nodrimento / che per
tezza di gusto che si esprime nel circondarsi di raffinatezze e di agi
taffetà. di costanzo, 1-196: fu nel vivere modestissima, e di bellezza più
ciò che sentiva d'asprigno e ruvido nel suo fare. 4. figur
gelosia. non ti fa delìco nel cuore il sospetto d'un rivale.
limitato, circoscritto (nello spazio, anche nel tempo). b.
stesso, lucente, ma appena delimitato nel tempo..., gli toglieva di
fuor della rigida delimitazione delle parti, nel significato più largamente e universalmente nazionale,
). bruno, 3-16: se nel ri trare vi par che i colori non
. paleotti, l-n-144: nel delineare una semplice imagine molto minore diligenza
ix-17: un mahdi, ancora informe nel granito, / delinea le sue braccia
respirante / fra il sonno della notte nel mio petto, / la riscopro al fruscio
verri, i-407: pure dai fatti accaduti nel 1630 viene delineato a caratteri di sangue
, 1-127: la terra si delinea bassa nel biancore del sole. 5
sensazione che ormai si delineava sempre più nel mio animo rabbioso e disgustato assunse il
.. li quali restano impressi e delineati nel bianco della pelle non affumicata. g
quell'enorme gigante caduto supino in battaglia, nel cui profilo delineato entro al cielo profondo
ora languidi e poi d'un subito stralucenti nel sorriso, dalle spalle delineate con ogni
gli altri vivono una vita luminosa anche nel dolore. -figur. abbozzato;
piccolissima italia. magalotti, 7-74: nel vedere quei rami così senza aprirgli,
di una ingenuità, dirò così, nel dipingere senza pari, direi quasi ch'egli
d. bartoli, 9-23-59: io rappresenterò nel seguente discorso con alquanto più distesa delineazione
puoi? si tragga a forza / nel carcere più nero il delinquente. /
circostanze rilevanti, ritiene che esso riveli nel suo autore una speciale inclinazione a delinquere
: e fece quello ch'era diritto nel cospetto di dio, secondo quello ch'avea
suo padre, fuori che non entrò nel tempio del signore; e anco il
allo stato liquido in seguito a soluzione nel vapore d'acqua assorbito dall'atmosfera.
deliquio d'animo grandissimo, tramortito cadde nel pulpito, onde l'orazione rimase imperfetta
di mente. baruffaldi, ii-99: nel chiuso mantice / per l'ingozzato esofago
m'innondò tutte quante le membra appunto nel momento che il chirurgo mi chiudeva la vena
boccalini, 1-54: onde con ragione nel consiglio di tiberio si disputava, se
= deriv. da delirare; ma già nel lat. tardo deliràmentum.
eterna. b. croce, iii-32-364: nel libro... non si troveranno
gioberti, 1-iii-234: quando io scrissi nel mio primato che il sommo pontefice dee
di ermengarda che presso a morte delira nel giardino del monastero di san salvatore in brescia
insensate, assurde, 11 desiderio, / nel sonno, di non essere mai nati.
fatto, che non delirava di un millimetro nel tracciar i solchi. 7
. letter. dire, immaginare, sognare nel delirio. berchet, 7:
, agg. letter. immaginato nel delirio, fantasticato. mamiani,
febbri talvolta la levavan di sé; e nel delirio vedeva cose pietose, e quando
di visioni incantevoli. verga, 2-224: nel delirio dell'ultimo momento, guardando ad
delirio di vendetta, cacciò una mano nel cesto, strinse convulsa il collo dell'anatra
degli altrui deliri / ognun clori ha nel cor, lilla ne'labbri, / ognun
wagner. d'annunzio, iii-1-1075: nel delirio orgiastico della musica egli riconosce e
, 3-48: via giulia ha, nel suo andamento rettilineo, lo stesso rigore
già mentovato come la parte retrograda, nel delirio della vittoria, avesse immolato all'
ed ebbre. / si traduce / nel delirio della luce / l'alta febbre.
magre e spiumate, davvero sembrano fervere nel delizioso delirio, ancora un po'acre e
che il volo smarrisce; / rapita nel gorgo immemore / de'tuoi non saziati
. modo di terminare dell'infiammazione, nel quale questa cessa all'improvviso, prima
tre categorie); illecito penale costituente (nel nostro vigente ordinamento) la prima delle
motivi politici. -in partic., nel linguaggio comune: atto anche moralmente lecito
, arsioni, tutt'i delitti registrati nel codice penale con le circostanze più gravi
delitti di sangue. -delitto perfetto: nel linguaggio poliziesco, studiato e preparato nei
piccolo defitto fu quello di demolirne, nel dopoguerra, uno dei migliori esemplari, il
ai delittucciacci del tempo nostro, tempo nel quale non si sa fare, come va
nonna nella forma e nella sostanza, nel sospetto che generava, considerata la lettera
dolori / del- l'anime che son nel mondo cieco; / piagneva le delizie
2-102: ma la madre d'amor, nel cui bel viso / ogni delizia lor
tutta, dentro in abbellimenti, e nel giardino di fuori in delicie naturali e
[motti proverbiali] che sono sparsi nel morgante, e nel malmantile, che pur
che sono sparsi nel morgante, e nel malmantile, che pur da più d'imo
catena di ghirlande di fiori, colti nel giardino dell'eteme delizie, che mollemente
, dalla terra divelti, ci traspianti nel cielo. -paradiso di delizie, paradiso
la lezione tutti e due ce n'andavamo nel bosco reale, luogo di delizie celebrato
era in fatti l'edificio. restaurato nel secolo xvn e da ròcca feudale trasformato
, più che se fussero mille volte nel secolo. lorenzo de'medici, i-83:
de le chiese di dio, e nel culto de la religione. marino, 12-193
] in delizie, disegnando di goderlo nel seguente carnovale. buonarroti il giovane,
equicola, 45: l'anima nostra discesa nel corpo, guidata dah'amor celeste per
favellando delle delizie provate dalla mia lingua nel gustar la salsiccia, giacché nella lingua
d'italia ci spande un'arcana delizia nel petto. nievo, 246: quanto
bertesca? = da delizia, nel senso di * cosa squisita, prelibata '
, 5-78: dicono i santi che nel paradiso diliziano, intra molti altri pomi
elli formò l'uomo, e miselo nel paradiso diliziano. ottimo, iii-188:
signore!... quivi [nel mare] sono li animali piccoli con li
aspettano che a loro doni il cibo nel tempo. foscolo, xiv-14: fra gli
. cuoco, 1-195: il deliziarsi nel sangue, il gustare a sorsi tutto il
uomo ghiottone, del quale dio disse nel vangelio, che mangiava ciascuno giorno diliziosamente
il povero creditore schernito e ridotto alla povertà nel vedere il suo debitore strascinato indolentemente in
di san domenico, e un arlecchino nel musetto. sbarbaro, 5-28: anche
infiniti / e visioni altere / crea nel vago pensiere, / per naturai virtù,
, 1-95: ah il giuoco dei cannibali nel canneto, / i mustacchi di
cantastorie, la quantità delle parole nel canto epico. landolfi, 2-72
: sette ore adamo ed èva dimorano nel paradiso delizioso. -iron.
. degli a rienti, 69: nel magnificentissimo delubro de san petronio nostro.
agricoltori, posato in un delubro, nel folto di un bosco. banti,
cum porticibus designata; e servio (nel commento all 'eneide) riconnette la voce a
, 9-211: non fa che attraversare, nel suo solco tortuoso e profondo, la
arila, 148: 'delusione'. 'nel vocabolario della lingua parlata 'si nota che
molte delusioni, e disinganni; ma, nel momento del pericolo, non posso disertare
per le strade di genova -ci camminavo nel mezzo e cercavo un po'd'erba
avea, accioché insieme andassero a cercare nel luogo mostrato a lui, il quale egli
si è eccesso o levamento di mente nel corpo vegghiante; fantasia si è contemplazione non
camere di commercio e le congregazioni, ordinate nel reggimento austriaco a mera parata e a
: ogni volta ch'egli si presenta nel mondo, vedendosi respinto, il suo amor
stanco e deluso. bocchelli, i-238: nel vagone tutti risero o sorrisero, anche
possono causare lo scoppio delle mine deposte nel mare. = = comp. da
. démagnetiser, ingl. to demagnetize (nel 1842). demagogia, sf.
de sanctis, 7- 288: nel 48 sorsero statuti da ogni parte, egli
demagogia » vuol dire parecchie cose: nel senso deteriore, significa servirsi delle masse
); cfr. fr. démagogie (nel 1791). demagogicaménte, avv.
: egli vorrebbe nominato tra essi [nel 'qa ira'] anche napoleone: del non
demagogo'; cfr. ingl. demagogie (nel 1734), fr. demagogique (
1734), fr. demagogique (nel 1791). demagogismo, sm
demagogo; cfr. ingl. demagogism (nel 1824). demagogite, sf.
demagogo alcibiade, perito quant'altri mai nel governo della gran bestia. gozzano, 156
'; cfr. fr. démagogue (nel 1688), ingl. demagogue (
1688), ingl. demagogue (nel 1648). demagogume, sm
demaniale. demànio, sm. nel linguaggio comune, il complesso di
e la spagna, diede per limite nel 1493, lasciando agli spagnuoli tutte le scoperte
giovani negre: la bocca sembrava incastonata nel volto, come se fosse d'una
. = fr. démarcation (nel 1752), dallo spagn. demarcación
f. buonarroti, 2-69: presso plauto nel cureulione del servo palinuro si uniscono insieme
. = dal fr. démdter (nel 1680), deriv. da mdt 'albero
casa, ove donne dementi che cantano nel sonno e ragazzini ebeti che dormono con
con gli occhi sbarrati, erano mischiati nel riposo con gli assassini ubriachi, loro
il rosso pappagallo alla catena, / nel clima ossessionante / di demente erotismo /
a dire: -brucia milano; -forse nel segreto terrore che il detto avrebbe cavato dalle
quelli d'egitto, e aveali, dimersi nel profondo del mare. castelli, 209
rio, / e perché l'uomo nel suo operare / potesse meritare e demertare.
; colpevole. pallavicino, 2-586: nel conflitto celeste i maggiori serafini avanzarono tutti
bellico. = fr. démilitariser (nel 1892), comp. di militariser
), comp. di militariser (nel 1845). demilitarizzazióne, sf.
illimitato. = fr. démilitarisation (nel 1892), comp. di militarisation
), comp. di militarisation (nel 1876). deinineralizzare, tr.
), comp. di minéraliser (nel 1751). demineralizzazióne, sf.
), comp. di minéralisation (nel 1751). demiocràtico, agg.
errore consiste, in questi scritti, nel nominare il nome di dio troppo spesso
mai'). dovutaménte, avv. nel modo dovuto, se condo
g. villani, 10-18: nel detto parlamento piuvicò non dovutamente papa giovanni
propongasi di dover situare proporzionata e dovutamente nel piano digradato come sopra, e g
forza. moniglia, 1-i-470: quei che nel vaso chiuse / con tacque mescolando sughi
nelle più occulte operazioni della natura e nel saperne fare le dovute esperienze. magalotti
risulta necessariamente. guglielmini, 30: nel primo tempo la velocità sarà la dovuta
acqua morta, sciacquii e fruscii misteriosi nel limaccio. = italianizzazione del venez.
: camera presa in affitto (e nel prezzo è compresa anche la somministrazione del
dicendo: io non son degno che nel mio povero alberghetto s'inchini la vostra
la sua virtù; ma poi, nel corso della narrazione, e talvolta per
qua, ott'anni sono, mirabile nel suono di liuto. pallavicino, 1-119:
coniata da vittorio amedeo ii di savoia nel 1692, più tardi ridotta al valore
dotta, lat. scient. dracunculosis (nel 1870), da dracunculus medinensis,
sappi dire a l'altre genti. / nel celabro del drago acerbo e rio,
, il quale... racconta ritrovarsi nel cervello de'dragoni una pietra, draconite
geme al tempo della canicola un liquore resinoso nel vii secolo a. c.),
, i-669: mentre li guardava, scoprì nel mare, a non grande distanza da
la gomma arabica et el dragante si pestano nel medesimo modo. cellini, 522:
xiii), fr. draguant (nel 1622) e dragati (nel 1677)
draguant (nel 1622) e dragati (nel 1677), spagn. dragante.
. fazio, ii-13-34: apparve allora nel mio grembo un drago, / ch'era
secondo la moda intorno all'800, nel quale si vedevano alcuni grifi, o
, 17-63: sopra il tetto, nel sereno / splende il drago d'una
e nell'uno era dipinto un castel bianco nel campo vermiglio, e nell'altro un
vermiglio, e nell'altro un drago verde nel campo vermiglio con una sbarra azzurra in
i buoi dal troppo caldo offesi / nel proibito mar voller tuffarsi, / e tu
verdi di draghi. 5. nel linguaggio biblico e ascetico. demonio,
, 1-i-150: figurò il santo patrono nel mentre calca sotto i piedi l'attorto drago
cervo volante. algarotti, 1-ix-92: nel funicello dei draghi volanti che vanno nell'
; si nutre di farfalle che ghermisce nel volo; e vive sugli alberi,
queste parole: il serpente marino è tanto nel capo quanto nel colore simile al congro
serpente marino è tanto nel capo quanto nel colore simile al congro, ma più scuro
dando un colpo in un ramo o nel tronco d'essi, che sono molto
drugomanno), sm. interprete addetto nel medio oriente alle ambasciate, ai consolati
xiii) al fr. drogman (nel 1553); cfr. turcimanno.
. magalotti, 24-317: così nel vestire: cappello con piuma,.
repressione dei calvinisti delle ce venne iniziata nel 1680 dai dragoni francesi per ordine di
= deriv. dal fr. dragonnade (nel 1708). dragonato, agg
. p. della valle, 1-iii-118: nel giardino ho alberi e da ombra e
3). lancéllotti, 497: nel mese di luglio del 1396 cominciò in
vetusto. parini, 341: v'è nel nilo un fier dragon, che,
spolpate lagrimando. cattaneo, iii-3-151: nel suo seno vivono grosse testudini e crocodili e
-ordine del dragone: ordine cavalleresco fondato nel 1886 da dong kan, imperatore deltannam
. -ordine del dragone doppio: fondato nel 1882 da kuang-hsii, imperatore della cina
come la conversione d'essa luna fatta nel suo dragone ha per centro il centro
quel che incontra. 5. nel linguaggio biblico: demonio. -anche:
l'anime devora, / che brami teco nel dolore eterno / tutto 'l mondo poter
il dragone, volendo rimettere la spada nel fodero, alza la mano diritta che tien
tien la spada già con la punta nel fodero. tasso, n-iii-1084: il
, grande dragone, il quale giaci nel mezzo de'tuoi fiumi, e dici:
, dove si infossa nella sabbia e nel fango; è conosciuto anche come *
lo strozzi li introdusse in francia; nel secolo xvi si trasformarono in un'arma
per porsi a cavallo in mezzo e nel voto dei battaglioni, per quindi tirar
portolu. -farsi dragone: arruolarsi nel corpo dei dragoni. c.
colori, e liscio, di modo che nel tutto rappresenta un serpe: sono le
, 23-129: veder l'ingiuria sua scritta nel monte / l'accese sì ch'in
parte. forteguerri, 5-13: come nel legno verde a dramma a dramma /
si credette supplire con una regolarità maggiore nel dramma, cogli artifizi della poesia,
: inaugurava un tentativo di dramma storico nel giovanni maria visconti. alvaro, 9-222
nelle scuole, sparita dalle parole, rimasta nel modo come sono concepiti i personaggi che
: non aveva conosciuto il dramma familiare nel periodo oscuro del disordine, essendo allora troppo
giornali, quei drammi che già sono preparati nel nucleo familiare in cui non v'è
bisogno, la città fu effettivamente italianizzata nel sangue. non si ebbero drammi di
i latini che una ben piccola idea nel drametto della * podagra * lasciatoci da luciano
naturale. carducci, iii-12-36: anche nel * lamento 'bolognese, come in quello
... che quella liricità era, nel tempo stesso, epicità e drammaticità.
ormai troppo remoti perché riusciamo a rivivere, nel nostro pensiero, la drammaticità delle lotte
4. mancanza di spontaneità e naturalezza nel modo di comportarsi; esagerazione, esibizionismo
che bisogna far sentire le finali tanto nel recitare che nel cantare. da ponte
far sentire le finali tanto nel recitare che nel cantare. da ponte, xxiii-47:
si crederia. varchi, v-700: nel primo caso può darsi per esempio una
, ciò è rappresentata co'gesti: nel secondo un poema eroico drammatico e uno
teocrito, ma è riportato o inserito nel racconto. d'annunzio, v-2-313:
dramatica studioso destituire una compagnia di laudesi nel seno della pia cicogna. bocchelli,
, 7-88: la modernità di caravaggio nel seicento non è soltanto la sua vena
, palpitanti come la stella di venere nel cielo nero. idem, 3-187:
d'un discorso, e farlo suo nel riferirlo, non è proprio che d'un
artisticamente impersonare e drammatizzare la sua polemica nel dialogo. 2. per estens
col titolo di drammaturgia apparve a roma nel 1666. il termine si diffuse soprattutto
altezze sproporzionate alla capacità loro, cadono nel tronfio, nello sforzato, nel ridicolo come
cadono nel tronfio, nello sforzato, nel ridicolo come si vede nei drammaturgi e
glorificazioni del passato, per i drappeggiamenti nel fasto delle epoche sepolte né per la
cliente che la sapeva lunga: agilissime nel drappeggiare stoffe sulle persone delle signore,
drappeggiare stoffe sulle persone delle signore, nel puntare e levar spilli, nello stringere e
il posto; ma essa preferiva drappeggiarsi nel suo mantello, per recitare con voce
non quale ei drappeggiò con riso infido / nel mantello di pari il suo dolore,
al grido. idem, iii-12-165: nel 'filostrato '[il boccaccio] vestì
rotonda e dei paladini, e per converso nel 'filo- copo 'drappeggiò classicamente il
che lo porta pare che ancora fiuti nel vento odore di battaglia. calvino,
dell'abito. bartolini, 5-207: nel quadro « la morte della vergine »
mie bizzarre rappresentazioni, si era piantato nel teatro. carducci, 737: oh non
falene. il candido drappello staccava netto nel formicolio nero della gente. de roberto
una volta. sannazaro, 8-119: nel fruttifero autunno le folte caterve di storni
d. bartoli, 4-1-321: li ricevette nel proprio suo brigantino, sotto un tendale
di calimala, i quali fierono eletti nel mese di gennaio prossimo che verrà anni
sf. piccola bietta di legno inserita nel foro del martello. tommaseo [
calzolai quelle biettine di legno che mettono nel buco del martello, a contrasto colla
. da porto, 1-139: teneva medesimamente nel dosso un saio fatto alla francesca,
seta la chiesa. carducci, iii-12-281: nel formato in 8° uno [esemplare]
e dolce il mare intorno / diffondevasi nel sole, / come un drappo suntuoso
tolù è vulnerario, ed è unito nel drappo inglese che si adopera nelle ferite
elettrico: raccolta delle correnti elettriche vaganti nel sottosuolo per protezione contro le corrosioni elettrochimiche
, 1-701: al fine del 1855 eravi nel belgio un corpo composto di 53 drenatori
, in seguito (nello spazio e nel tempo). bibbia volgar.,
posteriore, ultimo (nello spazio e nel tempo). andrea da barberino
(driblare), tr. sport. nel gioco del calcio, schivare l'
gravissimi e molestissimi dolori, e nel luogo della morsura rilevate vesciche: dalla piaga
, e tutti e'predetti frutti convertire nel dirizzaménto, perfezione e fornimenti del detto
le quali cadmo rendette nell'ordine e nel suono simili all'ebraiche, e finalmente
basti ad assicurare un capo di rivolta nel suo diritto, a drizzargli e afforzargli le
altri, come fanno spesso li principi nel fabricar fortezze, drizzar strade o voltar
4: io sono una voce che gridai nel diserto, e dico: dirizzate la
che s'ha a fare in palagio nel dirizzare lo stato, e 'n che
costumi, se la grazia non opera nel soggetto. -intr. (anche
volgar., 1519: arsenio, stando nel palazzo suo, pregò domenedio che 'l
ve espetta, / ed a cui più nel mondo star diletta / drizati il viso
le raunò da tutte parti / e dirizzone nel vivere alquanto, / mostrando loro e
tua partenza da pesaro ho dirizzato colà nel passato ordinario il solito foglio ben lungo
subietto / che sia materia a me nel terzo canto. boterò, i-134: perché
rilevò che morto sarebbe di 75 anni nel 1576 in un giorno determinato. baldini,
abeti senza aura di venti / si drizzano nel sol che gli penetra, / sola
ch'elio mira: e molte volte nel dirizzare di questa linea, discocca l'
quali fu eccellentissimo il petrarca non pure nel canzoniere, ma anco ne'trionfi, e
e savio, eran dricciate / da lui nel tempio ad esser adorate. torricelli,
ricordati, 1-472: fu il conte, nel principio del suo reggimento, uomo molto
: declinaste come le bestie del sacrificio nel profondo; e io sono dirizzatore di tutte
dei capelli in due bande divise, nel mezzo del capo; il solco bianco che
campanello. de roberto, 299: nel pomeriggio: drlin, drlin, un tintinnio
. beltramelli, iii-605: affondava le braccia nel sacco del sale o drogava il rosso
meglio per il suo aroma, ch'entra nel latticinio e nel siero come, col
aroma, ch'entra nel latticinio e nel siero come, col fumo, ci droga
droga; cfr. fr. droguer (nel 1554). drogato (part.
camera, del fuoco d'allegre legne nel camino, dell'eccellente vin caldo drogato
di droghe (in partic.: nel linguaggio sportivo). = deriv
. = dal fr. droguet (nel 1554) * stoffa di lana 'assai
filòsofo può, cioè in stile-droghiere, nel quale e'volea insegnare scienti
droga', cfr. fr. drogueur (nel 1462). droghista, sm
droga-, cfr. fr. droguiste (nel 1549). dròma, sf
cinque denti laterali e tre davanti; trovasi nel mediterraneo e nel mare delle indie,
tre davanti; trovasi nel mediterraneo e nel mare delle indie, si copre di alcioni
a pantellaria, vi colse un dromone, nel quale, oltre i soldati greci,
'rugiada'; cfr. fr. drosera (nel 1804). droseracee, sf.
ghiandole che producono un liquido vischioso, nel quale restano impigliati gli insetti.
nullo amadore prende compiuta gioia, ma nel suo aspetto contentan la loro vaghezza.
tua druda t'avrei piantato un pugnale nel cuore. d'annunzio, iii-2-252: o
e la gran lancia in mano: / nel corso l'arrestò quel baron drudo.
le questioni. caro, 12-iii-238: nel terzo [quadro] i druidi, maghi
l'aggruppamento o di natura diversa; nel primo caso è la base stessa che,
in cristalli, costituisce la drusa; nel secondo i cristalli sono semplicemente attaccati al
(sanscrito, greco antico, specialmente nel dialetto attico, paleoslavo, ecc.
si fa, come dice protagora, nel dare al nome il suo genere,
si dipartì. la quinta si fa nel rendere i numeri, cioè il singulare,
i greci, e per isprimererlo, così nel nome, come nel verbo (e
per isprimererlo, così nel nome, come nel verbo (e qui intendo nome cheunque
panzini, iv-209: * dualismo ', nel parlare comune, vale * contrasto,
duale; cfr. fr. dualisme (nel 1755). dualista, sm.
di ciascun stato sono, l'uno nel confronto dell'altro, separati, indipendenti
le parole punto e retta [dualità nel piano) o retta e piano [dualità
tutta la metodologia di fantappiè ricordiamo che nel campo della geometria esso fu scoperto da
esso fu scoperto da poncelet e pubblicato nel 1822. 4. stor.
tridentino). sarpi, iii-301: nel decimosettimo [capo], dove è proibita
emozioni. de sanctis, 11-255: nel purgatorio non ci ha grandi individualità,
'duale'; cfr. fr. dualité (nel 1585; ma, in senso moderno
scritto che gesù fu menato dallo spirito nel deserto acciocché fosse tentato dal diavolo,
delle genti / che son qua giù, nel viso mi dipigne / quella pietà che
e l'immaginativa] creano mille dubbietà nel deliberare. tommaseo, 3-ii-104: è
fannoci molte dubietà, per modo che nel diliberare c'è bisogno fare interpretazioni che
loro discordare non mi gravasse; e nel seguitarne le dubbiezze a quelli m'attenni
a ciascuno, sono disutili dipoi, nel tempo dubbio, per tutti. tasso
in breccia al ministero, e cresce nel pubblico il sospetto di reazione; e
... du- bitoso è quello nel quale o la sentenzia è dubbia, o
2-84: e come suona la fama nel mondo, / il dubio proteo e la
accheti. salvini, 15-1-103: quinci nel dubbio cielo le tempeste / pronosticar possiamo,
mercenarie... le quali poi nel ma neggiare trovando dubie et
che ha l'anima vegetativa solamente, nel quale sono l'erbe e le piante
rallegrarsi; per che quasi smarrita rimasi nel mezzo del mio parlare. savonarola,
par., 1-94: s'io fui nel primo dubbio disvestito / per le sorrise
38: rianima / i cor nel dubbio estinti; / e sia divina ai
un paio, di quei soldi: nel dubbio, per non sbagliare, la sorella
qual mano fu / sospinta d'improvviso nel silenzio? /... / e
zanella parve fuor dubbio che il parini nel * giorno 'avesse avuto innanzi agli
, 6-21: è fuori dubbio che nel disinteresse con cui la si guarda e
30-53: l'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, / per dubbio di ruggiero
dechiarazione di tutti li dubbi non solo nel foro ecclesiastico, ma ancora nel secolare
solo nel foro ecclesiastico, ma ancora nel secolare, così nelle cause civili, come
: sospensione volontaria (o sistematica, nel dubbio cartesiano) dell'assenso a una
nella precisione scolastica; non sono tampoco nel dubbio di descartes. -il metodo
. verri, i-204: il saggio trovasi nel mezzo di questi due estremi, e
non ho trattato per ancora cosa nessuna nel mio negozio d'india, non fo perciò
anderò promovendo alcuni dubbietti che mi nascon nel progresso del sarsi, i quali v.
lo sguardo, fu tutto maravigliato, nel veder l'aspetto di quell'uomo..
stimasse di non conoscere più sé stesso nel suo presente. cicognani, iii-2-197: non
biosissimo). che è nel dubbio; incapace di giu
aspettativa. d'annunzio, v-1-75: nel mio cuore quest'azione temeraria era dedicata
: mia suocera... non credette nel mio amore neppure quando la stessa augusta
. loredano, 1-6: la vittoria nel soldato è dubbiosa, nell'amante è incerta
7-v-4: insorsero talvolta dei lagrimevoli scismi nel seno della stessa italia... per
renzo, qualche ora prima, che, nel forte d'una tal ricerca, al
: cominciò a spargiere le dubbiose voci nel popolo. petrarca, 128-102: voi siete
[ammiano], 102: molti, nel cavarsi le frecie della carne e dell'
uguale nell'agricoltura a quella di lasciare nel terreno già coltivato e governato le piante
tralascio alfin de l'animal rinchiuso / nel laberinto la dubbiosa forma. pallavicino, 7-42
quali il volgo chiama androginos, come nel più delle cose è più agevole il
i-126: nasceva talvolta un dubbioso diletto nel rimirare intorno di sé nuovo cielo,
cioè la miseria e il dubbioso stato nel quale egli si ritrovava. botta, 4-173
, che a poco a poco si estendeva nel cielo e nel mare seco portando più
poco a poco si estendeva nel cielo e nel mare seco portando più fresco e più
di far che gli articoli da esaminarsi nel concilio si riducessero a que'pochi che
molte cose avverse rivoltante, come nave nel gran mare è portata. -sostant
lo quinto e l'ultimo verso, nel quale, dirizzando le parole alla canzone,
viva... s'adatti maestrevolmente nel muro con gesso e matton pesto e
le notti e i giorni; / oggi nel vano dubitar si stanca / la mente
questo 'fiaba 'sia voce antichissima nel latino, perduta nello scritto, conservata nel
nel latino, perduta nello scritto, conservata nel volgare fino a noi. montano,
dubito che, se quel secolo, nel quale scrisse il boccaccio, avesse avuti
nostro error? ma quale errore / può nel certo cader? merope è sola.
: perché quel fiumetto, dove sbocca nel grande, è largo assai,.
... dubitai di qualche ineguaglianza nel fondo, corrodendo alcuna volta i fiumi
del paese, e l'altro giorno entrò nel bosco cacciando, non si dubitando di
, ii-168: -voi siete tutto cambiato nel viso. -io? -voi. -dubito,
volgar., 1-1-58: né volle rimanere nel paese, né fuggire altrove, anzi
? -questa riflessione dubitativa, nata nel travaglio del decifrare uno scarabocchio che veniva
dove fondano questa dubitazione, ritraggo che nel maneggio della causa di civitanova è parsa
oltremodo mi cominciai a maravigliare, e nel mezzo dell'allegrezza mi sursero nella mente varie
i danari, lasciasse finalmente le cose nel grado medesimo: della quale fraude se
di renzo]. settembrini, iv-495: nel fondo dell'anima mi sta un pensiero
sia. sarpi, vi-1-121: essendo precipitato nel fosso per mal conseglio, non vede
sé mi tenga il dubitoso piato / che nel fóro usar suol garrulo e lento.
poi vidi cose dubitose molto, / nel vano imaginare ov'io entrai; / ed
. g. bentivoglio, 6-2-391: nel soprascritto del medesimo breve e della medesima
101: con le predette cose ancora entrò nel mondo il duca e facitore di tutti
impedire a un ducotto di parma di rientrare nel suo paese, esponesse la reai milano
leggi, decreti); che ha corso nel ducato (moneta).
, iv-265: fu dichiarato pittor ducale nel 1631. calvino, 2-199: vide
. numism. moneta d'argento coniata nel 1140 da ruggero ii di sicilia per
moneta d'argento emessa a venezia nel 1665. = dimin. di
fermata per sacramento, sì lo investì nel ducato di puglia. fazio ii-29-
vi-6-175: il conte si era ritirato nel contato di salma (non dipendente dal ducato
il duca di parma sprovvistamente ha posto nel suo castello di piacenza mille fanti,
castello di piacenza mille fanti, fatti nel ducato di castro, che è antico patrimonio
molto attenuato. speroni, 1-3-134: se nel ducato della milizia di quello illustre dominio
ottimo, i-14: ultimamente l'autore ritorna nel suo buon proponimento e referisce grazia alla
una moneta d'argento coniata in puglia nel 1140 e nel 1156, poi quella coniata
argento coniata in puglia nel 1140 e nel 1156, poi quella coniata a venezia
1156, poi quella coniata a venezia nel 1202 dal doge enrico dandolo (chiamata
oro purissimo emessa dal doge giovanni dandolo nel 1284 (detta poi zecchino); in
argento coniata da carlo v a milano nel 1551 (e questo tipo di moneta
figliuolo di abobo, era posto duce nel campo di ierico, e avea molto ariento
al duce e serrata, ma doverebbe restar nel secreto. gemelli careri, 2-ii-144:
par., 25-72: quei la distillò nel mio cor pria che fu sommo cantor
battistrada. d'annunzio, iv-2-619: nel giorno della festa una torma di giovini
congedo de la nobil duce / poser nel lido desiato i passi, / e
dictus est quod sit ductor exercitus ». nel signif. politico di « dittatore »
avere udito / la fama che di voi nel mondo corre; / e questa è
, / o porta de'sacrati, sorridi nel florido arco! d'annunzio, v-2-221
. boccaccio, iii-1-77: fuggiensi adunque nel castello tututte [le amazzoni], /
punisce quattro generazioni di peccatori, e nel due una, e nel primo una.
peccatori, e nel due una, e nel primo una. -con riferimento alla
(sing. e plur.). nel computo del tempo e nelle date:
due non fanno le tre. -rimanere nel due: stare nel giusto mezzo.
tre. -rimanere nel due: stare nel giusto mezzo. pallavicino, i-75:
fede dall'unità, non si potè rimaner nel due, ma per necessità si passò
colmo: che edifizi e finestre, nel paesaggio suddetto, si presentano in « prospettiva
). perticari, i-319: nel duecento poi ebbe la gloria d'un
che ritrovasse rodomonte. machiavelli, 353: nel fondo del fosso ogni dugento braccia vuole
, ovver di luglio al fine / era nel mille dugencin- quantotto, / quando
vediamo noi quante parole nate o allevate nel nostro paese, cioè nella lingua latina;
consultivi. -anche: magistratura fiorentina istituita nel 1532, che decideva le questioni private
l'avviso perappunto fu, / che nel dugento sono stato ammesso, / grado
fassene alle volte nomi, e diconsi nel numero del più, e sono voci
la truce / lancia cognata si vibràr nel core. calvino, 3-55: il cavaliere
due guerrieri saltavano e, duellandosi, ora nel mezzo di essa, ora su i
. e. cecchi, 6-156: nel corpo a corpo, un'umoristica goffaggine di
primo fischio che diede impresse mortai contagio nel cielo tanto che morti alla grazia in un
è che tanto male riescono per lo più nel mestier deu'anni questi uomini risentiti e
cotal modo tanta celebrazion di bravura, che nel punto del duello vien fatta da'nostri
hanno detto che sì fatti giuocatori paiono nel duello del giuoco ciò che parvero in
i parenti non seppero che attitudine prendere e nel duello delle cortesie di convenienza lasciarono all'
1 nostri cavalieri a sfidarsi a duello, nel quale spesse volte uno di essi resta
la smarra imparando a segnare i colpi nel giuoco della scherma si essercita. alfieri,
appigli. pirandello, 5-17: io, nel tuo caso, farei un duello,
sei conti di maganza se n'andò nel bosco del magno, e misesi in un
a. adimari, 2-379: nel quale [mese] si celebrava l'
cassieri, 74: anch'essa nel quadro, col culetto incriccato nel duepezzi
essa nel quadro, col culetto incriccato nel duepezzi fantasia, la grossetana vicina di capanno
in due punti sovrapposti che, introducendo nel discorso una pausa, spiega o giustifica
il complemento. imbriani, 3-15: nel 1821 pepe aveva il malvezzo di percuotersi
canto a due voci insieme ', nel parlar familiare passò a vario senso ironico:
= dimin. di duo, nel senso musicale. duétto2, sm
. moneta di rame, in circolazione nel granducato di toscana, del valore di
due. duino2, sm. nel gioco dei dadi, il punto minimo
due tre, o due quattro, nel trare de'dadi, e duino, cinquino
di spada; pronti a infilzar la spada nel raggrinzito cuore dei padri nobili e a
= dal nome della città di dum-dum, nel bengala occidentale, dove furono fabbricate
bengala occidentale, dove furono fabbricate nel 1890. duméto, sm.
soffusa da natura di tal ostro / che nel tuo lampegiar il mondo alumi.
lasciare il sentiero e s'inoltrarono nel fitto. inciampicavano negli sterpi nascosti
amore proprio, ma con amore ineffabile, nel quale amore cerchiate voi per dio,
perché ristai? / perché tanta viltà nel cuore affette? / perché ardire e
gi- smondo castrucci quello che mi serrò nel fondaco? gaetano, iii-286: un
fr. cfr. duodècima! (nel 1801). duodècimo, agg.
masticati da'denti degli animali e nel loro stomaco ritritati e cotti e
cfr. fr. duodénum (nel 1514). duodèno2, agg
dol porta. petrarca, 23-4: nel dolce tempo de la prima etade, /
vissi in libertade, / mentre amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe. boccaccio
: l'aprirsi e 'l dar del ciotto nel calcagno a calandrino fu tutto uno.
tutti / perderà i suoi: ma nel ventesim'anno, / solo e ignoto a
col rapido volo / tutti ne getta nel profondo oblio, / d'ond'altri
. m. villani, 11-27: nel detto anno del mese d'ottobre il
duolo che all'undicesimo giorno, e nel dodicesimo, sacrificato che avevano a cerere,
le darsene lontane, squallide come selve brucate nel fogliame, sono folte di alberi su
giovedì prossimo, dedicato a san fermo nel calendario romano, cadrà il decimo sesto
compiuto con una cortese forza da me appresa nel dialogo di san gregorio: non per
venuto, nella formula predisposta dal pretore nel processo civile romano del periodo classico,
paralizzare la replica. 2. nel processo civile moderno, mezzo di difesa
. livio volgar., 4-211: nel più delle cose è più agevole il
. b. croce, iii-26-198: nel conoscere, non si duplica nulla, ma
. carducci, ii-7-300: io scarseggierò nel duplicare le traduzioni; ma farò un'
ch'egli [l'elefante] usa nel mangiare, rifiutando le misure dupplicate.
femina che fusse, n'essiva duplicato nel sesso, cioè maschio e femina. crescenzi
: generalmente dicono che quando è posto nel titolo di alcuno salmo 'alleluia 'duplicato
/ tu fra gli opposti lidi / nel duplice emispero / scorrevole ai mortali apri sentiero
nello stesso tempo; e non soltanto nel corpo ma anche nell'espressione e nei
duplicità d'animo, e non vacillare nel cuor tuo in isperanza. carducci,
... con dupla velocità si passa nel medesimo tempo doppio spazio. grandi,
pucci, cent., 57-74: nel detto tempo fu grande freddura / per tutta
. disus. persistente; che si protrae nel tempo, lungo; cronico (un
: il valore dei fondi si risolve nel valore dei frutti e degli usi,
al principio dell'inverno, e quasi come nel suo proprio natio paese, sino a
freddura e abbondanza di neve che fu nel tempo del verno, per modo che il
3-119: il quadro di sagliano rappresenta nel primo piano due brutte smorfiosette, mal
adunque i nuovi fuochi della santa dea nel petto mio, avvenne un giorno che.
durante. pirandello, 7-595: aveva nel testamento disposto che la proprietà più che
prima posta; dove poi giunto, nel tempo che si cambiava i cavalli,
cambiava i cavalli, io volli scendere nel cortile. verga, i-41: arricciava
che voglia efficacemente operare consiste perciò nel cercare sé medesimo, nell'indagare le proprie
lui deposte il corso della realtà così nel momento della sua nascita come durante il
, / di cui la fama ancor nel mondo dura / e durerà quanto il mondo
pavesi, 14: ogni donna c'infonde nel sangue qualcosa di nuovo, / ma
del popolo. 2. estendersi nel tempo, continuare, protrarsi, andare
fine, come trovare si potrà appresso nel suo tempo, vennero a final pace e
francesco da barberino, 12: sia nel suo mangiare ordinata e cortese, e
cicerchia] lesse, e nelle torte e nel pane con altre generazioni di biade per
: chi la dura la vince; ma nel male del tisico, chi la dura
forza di opporsi, costanza, perseveranza nel combattere; resistenza. giamboni, 8-i-99
che si riferisce a un'azione considerata nel suo svolgersi continuato senza indicazione di inizio
sia ogni mia fatica e ogni mio affanno nel longo camino durato per costei, dulcissimo
d'ogni sporciccia, / malvagi, e nel durato error perduti! duratóre
ant. il durare, il prolungarsi nel tempo; conservazione, mantenimento con caratteristiche
). che è atto a durare nel tempo senza logorarsi o mutarsi o venir
. 2. che si prolunga nel tempo; molto lungo nel tempo (
si prolunga nel tempo; molto lungo nel tempo (un evento); persistente.
; durata; attitudine a conservare intatte nel tempo le proprie caratteristiche, resistenza al
e callosità d'essa erano bene compenetrate nel muscolo così da renderla morbida e uniforme.
a cambiare, appena s'è allogato nel nuovo, comincia, premendo, a sentire
piuttosto sorvegliante d'una piantagione di caffè nel brasile... basta un po'di
appunto quell'alterigia e durezza, con cui nel commercio degli altri popoli serba pertinacemente anche
prescindono, non rappresentano ancora il peggio nel fatto delle usurpazioni della filosofia sull'empiria.
nei tratti; eccessiva rigidità o secchezza nel disegno. imbriani, 3-57: il
che il muzzi in un suo opuscolo nel quale denunziava circa quattromila vocaboli ommessi dagli
circa quattromila vocaboli ommessi dagli accademici cruscanti nel primo foglio dell'edizione in corso del
in granaio, infilar la sua vecchia giacca nel salir le scale. panzini, iv-210
verso la musica l'orecchio duro, con nel collo le grinze lunghe come bargigli.
nievo, 1-210: savio e diligente nel mestiere, duro alla fatica, nemico
quando la dura sentenza del medico mi rovesciò nel buio,... dalla prima
botta, 4-195: stettero maggiormente duri nel loro proposito a non essere contenti, che
stato, i se 'l nome tuo nel mondo tenga fronte. idem, purg.
: tremendi segreti al sacerdote / affidavi nel tempio, innanzi all'are / religiose,
una sola voce. -consonanti dure: nel polacco, nel russo e nel bulgaro
. -consonanti dure: nel polacco, nel russo e nel bulgaro, tutte le
: nel polacco, nel russo e nel bulgaro, tutte le consonanti non palatalizzate;
, tutte le consonanti non palatalizzate; nel linguaggio comune, sordo (s e z
selvaggia e aspra e forte, / che nel pensier rinova la paura! velluti,
sovente con durissime spronate / spesso melanconia nel cor mi fede. giov. cavalcanti,
stando ritti, l'unghie si sodino nel duro. lorenzo de'medici, ii-120:
e nessuno di quei baci, che nel * 910 avrebbero lasciato col batticuore una
. palazzeschi, 3-26: si levavano nel frastuono le grida dei venditori ambulanti:
oppure che in mare grosso è lenta nel rialzarsi dal cavo dellè onde.
del molino macinante l'orzo, mischi nel vaso del vino e lascialvi star per un'
in un panno lino inzuppato nell'aceto o nel vino... ammorbidiranno, ripigliando
verso la metà del secolo xvi; nel secolo xix questo nome fu dato alla
due laterali e una più chiara, nel mezzo, che va fino alla radice
tenerezza o duttilità, ha avuto sempre nel credito universale qualche preferenza. carena,
neu'afferrare il nocciolo delle questioni, nel sciogliere situazioni intricate; spirito di adattamento
egizian duttor, porrate chiome, / rallegrossi nel core, en vista come / si
aparasse et ornasse uno spettaculo navale, nel quale fusse grande moltitudine di concertatori e