a tutti i popoli primitivi, formato, nel tipo più semplice, da una corta
infiammazioni locali, ecc. e consistente nel far passare poco sopra la parte del
perkinismo': maniera di curare che consiste nel far passare molte volte sopra le parti
, e caduto in disuso. consisteva nel far passare due specie di fusi, fatti
= dall'ingl. perkinism (nel 1798), deriv. dal nome del
, sf. prodotto che si forma nel mantello di alcuni molluschi, per lo
se si sconciassero. pertanto si trovano nel fiume in mosella e in alcuni altri
perfezionato dei quali, messo a punto nel 1913 dai giapponesi mishukawa e mikimoto e
ago a goshako, consiste nell'introdurre nel mantello di una meleagrina martensi un globulo
tratto. a. neri, 1-xxiii: nel vetro li colori celesti, di gazzera
/ nell'iridi profonde, divampante / nel vivo frutto della bocca esperta / chiara
-pupilla. popini, v-647: nel volto, d'un pallore appena morato,
casa] la chiudono le nubi / nel giardino di perle della pioggia, / e
da un lampione (vista in lontananza nel buio). sbarbaro, 1-69:
su perle. -ciò che, nel proprio genere, appare più valido e
figlio del mare, / garda amoroso / nel tuo riposo, / garda terribile /
tuo riposo, / garda terribile / nel tuo furor? calvino, 10-93:
geografico (ed è epiteto frequentemente usato nel linguaggio pubblicitario). nievo, 1-vi-210
un esempio. una di queste perle, nel grande oceano perlifero che è la divina
. papini, ii-985: siamo sdrucciolati nel canoro recitativo d'annunziano, in quella
versi vari di anonimi, xxxvi-274: nel lido già d'arbia cara perla si
csaba: uva bianca da tavola selezionata nel 1904 dal viticoltore ungherese m. stark
nell'arte greco-romana e successivamente ripreso nel rinascimento). guarino guarini, 1-231
perna1); il fr. perle (nel 1100) è dall'ital.
. scient. perla, già attestato, nel signif. n. 2,
così perlacea e oscillante che pare appuntata nel cielo con uno spillo. de pisis,
verifica in certi animali, in partic. nel vitello, manifestandosi con lo sviluppo di
. perlaceus e ingl. perlaceous (nel 1777). pedàggio, sm.
: poi vidi i nibbi... nel sangue del cielo diventare barchette d'argento
e. i. (che l'attesta nel xvi secolo). perlaro (ant
inverno ch'ogni fiore asconde, / nel tempo novo dolce 'nnamorato / ritorneranno li
anni e 'l paralitico ch'ella ha nel collo onde gira sempre la testa come in
col sorriso fallace, ma vi tuffaste nel profondo per non udirne i lamenti.
sempre manuscristo perlatto: e quello, nel caldo e ne le grande febre,
nel mattin periato e freddo / de le stelle
(lettere) ': lettere in uso nel secolo iii, presso i latini e
con un alterco fra loro due, nel letto grande dalle lenzuola di lino periato.
venere. quaglino, 3-76: lucifero nel ciel perleo s'affonda. =
freddezza... nasce... nel raddoppiamento, quando s'accozzeranno insieme due
perlessè 'carne cotta tra la brace') e nel marchigiano (prelesà 'dare un bollore')
, i-38: una di queste perle, nel grande oceano perlifero che è la divina
perla1 e impregnante (v.), nel signif. di 'gravido'.
cortile; / ma tu ne avevi nel grembo altre file, / ne avevi quante
perlina. palazzeschi, 10-84: nel grigiore perfino dell'alba / ferma e
. pe [a \ rlite (nel 1833). perlitico, agg.
sf. metall. trattamento termico consistente nel mantenere l'acciaio, nel corso di
termico consistente nel mantenere l'acciaio, nel corso di un raffreddamento da temperatura superiore
le terre di questi signori stanno situate nel wasterwald, perlocché, essendo esposte alle
i. (che l'attesta nel xx sec.). perlóna
, perlónghi). ant. prolungare nel tempo, prorogare, protrarre oltre il
traparola, lft-260: quanto più nel fondo lo perlongo, / tanto più
: pigliasi in quel lago, quasi nel mezzo di lui, dove più profonda è
e di terra, con somma armonia nel politico vivere perlucida a'mortali.
ghirardacci, 3-138: s'incontrarono nel mercato in dio nisio di
. anche ingl. to perlustrate (nel 1535). perlustrare2, tr.
r. longhi, 1-i-1-484: tutto conforme nel fare è l'altro telone più vasto
accertare la presenza di forze nemiche e, nel caso, per raccogliere tutte le informazioni
la guerra deve mandare uomini di lettere nel paese nemico e de'confidenti, i
cfr. anche ingl. perlustration (nel 1640). pènna, sf
coniato da s. w. muller nel 1943), comp. daperma [nent
, indocilità. pirandello, 8-900: nel desiderio acutissimo di scoprire qualche cosa,
di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco s'imbizzisce e mordeggia. bocchelli,
disordini permanenti. carducci, iii-18-287: nel '45 infine nuove condanne politiche in romagna e
tentare di confutarlo. -sm. nel gergo delle caserme, chi svolge il
). d'este, 17: nel mese di decembre dell'anno 1780, il
maschili) ottenuta modificandone la struttura molecolare nel seguente modo: si applica sui capelli
che non si altera o deteriora nel corso del tempo; inalterabile (
le granella e, con rena messa nel mosto ovvero nel vin cotto, fa il
e, con rena messa nel mosto ovvero nel vin cotto, fa il vin grasso
11. che non subisce oscillazioni di valore nel tempo (un cambio monetario).
uomini non sono permanenti nell'operare e nel coraggio, poiché variando lo stato di
anche se gli effetti prodotti si protraggono nel tempo: reato istantaneo con effetti permanenti
con effetti permanenti), ma perdura nel tempo provocando il pari perdurare di una
reato e inoltre la successione delle leggi nel tempo, la legittima difesa, l'
la querela, ecc.; anàlogamente nel diritto civile si parla di illecito permanente,
condizioni che ne caratterizzano il funzionamento hanno nel tempo un carattere stazionario (e ad
permanente quando la sua velocità è costante nel tempo). 22. polit.
. g. sacchi, i-58: nel 1805 si contavano cinque milioni di pecore
gran mistero che... si contiene nel sagramento del matrimonio. fu. buonarroti
. esistenza continua e durevole; persistenza nel tempo di un determinato fattore o fenomeno
... che il primo architetto nel principio della successiva durazione o vicenda delle
: ha [il vetro] fusione nel fuoco e permanenzia in quello: anzi,
del perfetto e lucido metallo dell'oro, nel fuoco si affina, pulisce e fassi
alla sua [della poesia] permanenza nel tempo, alla sua eternità e divinità
potuto acquistarsi di fronte ad essi una permanenza nel loro stesso tempo, costituirsi una specie
l. pascoli, ii-59: rimase nel vederli [i quadri] maravigliato e
esercizio di una carica pubblica; protrazione nel tempo di un potere. caimo
permanenza / l'amore ogni fiata / nel mio voglioso core. 6.
core. 6. collocazione protratta nel tempo di cose in un luogo.
pirandello, 6-409: il principe restò sconcertato nel notare la permanenza di quel sorriso su
. permanenza del reato: la protrazione nel tempo, che ancora sussista, di un
: il principio, formulato da hankel nel 1867, che regola l'estensibilità ai
dotta, lat. mediev. permanentia (nel 1319), nome d'azione
fr. ant. parmanance, permanence (nel sec. xii). permanére
concavità o un forame largo chiamato 'piscide', nel quale entra l'estremità rotonda superiore delle
prima di tutto una quarantina di chilometri nel polverone della pista per san pedro.
6-148: pensò alle piste di neve nel mezzogiorno di aprile. -per simil
/ poi ti ho perduto e ancora nel miraggio / ti rincorro estenuato sulla pista /
pista / del giorno che ti rotola nel cerchio. 3. spazio più
ecc.). -in partic.: nel golf, tratto di terreno compreso fra
o all'atterraggio (detto anche, nel primo caso, pista di lancio e,
caveranno molti commodi et utili... nel dividere l'acque correnti per gl'infiniti
acque correnti per gl'infiniti usi che hanno nel far lavorare macine di molini, cartiere
diric- ciare le castagne e che consiste nel batterle a lungo con bastoni (ed
, attraverso il fr. piste (nel 1579), che è a sua volta
. savonarola, 12: in nel tempo caldo boni sono da usare li aranzi
limoni, mirto, berberis ditto crespino; nel caldo, i pignolli preparati, mandole
. targioni tozzetti, 12-8-42: era nel 1727 un boschetto di pistacchi, i quali
con quello che gli pare mettinlo pure nel dritto e nel rovescio, ché non te
gli pare mettinlo pure nel dritto e nel rovescio, ché non te ne darei
= dal lat. mediev. pistachius (nel 1289, a venezia), per
lungo gli orli de'collari delle maniche nel vestir militare. bresciani, 6-viii-67:
. i. (che l'attesta nel 1831). pìstica, sf.
del genere falco... e presentano nel loro centro un corpiciattolo subsferico, che
i-311: in mezzo agli stami e nel centro del fiore finalmente si trova il
quei fiori gialli di tussilaggine che lasciano nel cadere un globo di pistilli bianchi?
gelo, che fan scattare il collo nel saluto in marcia, rientrando, fieramente
che esercita la propria attività a pistoia o nel territorio circostante. - anche sostant.
la più antica fatta da un fiorentino nel 1324, quando dante, e il
erano alloramai tollerrati, e l'altra nel 1333 da un pistoiese sovra un codice avuto
abitanti; che si parla a pistoia o nel territorio circostante. carducci, iii-18-295
. dialetto parlato o scritto a pistoia o nel territorio circostante. 4. territorio
la pistola quanto per altro che avenne nel dare la pistola a pilade. c.
... come a pieno si scorge nel primiero libro delle pistole di pietro delle
licenziosa invettiva, la qual si legge stampata nel principio della « sampogna ». c
che si richiedevano il suo testamento, nel quale, come dice s. pagolo nella
pistola e, oltre a ciò, nel proemio della bibbia, nacque quel proverbio,
noi, / ch'essempro ci possa esser nel futuro / a poter miticar gli affanni
prima volta dall'americano s. colt nel 1835): era un'arma con
con il brevetto del francese houiller (nel 1846) e con i successivi perfezionamenti
, esplodendosi ad un tempo due pistole nel viso. -militare che ha in
pistola che difende chi la tiene bene nel pugno. 3. membro virile
tondo della circoncisione, gli era sembrata nel complesso 'del tutto normale'. 4
anche uggioso, caparbio, prepotente, sleale nel gioco. idem, 7-18: barocco
terzi d'aria atmosferica, che rimangono nel vaso e serve a produrre una detonazione
vietate dalle leggi. viani, 19-84: nel 'palazzo'era proibito, come le
= dal fr. pistole 'piccolo archibugio'(nel 1544), che è dal ted
; cfr. anche ingl. pistole (nel 1570). un tempo, la
v e quello di francesco i, nel 1544, la prima volta e con vantaggio
giovanna la pazza e di carlo v (nel sec. xvi); in seguito
spagn. pistola e ingl. pistole (nel 1592). pistolare1, agg
avuto per augurio a delfo che elli edificassono nel paese di ponto una città consacrata ad
. pucci, cent., 5-89: nel dett'anno fu la pistolènza / del
cose degne di misericordia di nuovo avenute nel tempo della pistolenziosa mortalità, tacesse che persone
una frase sgradevole, tanto per rientrare nel cliché del genero ostile alla suocera: «
sanesi e samminiatesi. sercambi, 2-ii-262: nel tempo che pistoia vivea a comune in
tempo che pistoia vivea a comune in nel quale si facea l'officio delli ansiani
pistoiese: pregiata varietà di castagno coltivata nel mugello, in romagna, ecc.
un galantuomo spacciato a colpi di pistoiese nel bel mezzo della via. imbriani,
lat. mediev. pistorensis stochus (nel xiv sec., a modena) e
uso recipr. viani, 4-135: nel duello tra la legge che vieta, juen
sul modello del fr. pistoletter (nel 1811). pistolettata (ant.
. = dal fr. pistoletade (nel xvi sec.), deriv. da
= dal fr. pistoletier (nel xvi sec.), deriv. da
per influsso del fr. pistolet (nel 1546). pistòlfo, sm.
. i. (che l'attesta nel xvii sec.). pistolièra,
marsala e le pistoliere, una pistola percosse nel suolo e prese fuoco. =
, per influsso del fr. pistolier (nel xvi sec.). '
landino [plinio], 555: è nel quarto luogo pistolochia, più sottile che
e di fusti tenerissima, la quale nasce nel principio della primavera insieme con la chelidonia
eroina dickensiana e platinata, già cavallerizza nel far west, e che al pistolone
f. doni, pubblicata a venezia nel 1552. a. f. doni
[a. f. doni] stampando nel 1552 i suoi 'pistolotti amorosi'li
. gozzi, i-28-201: ora leggete voi nel pistolotto dell'accusatore, ch'io vi
scena aperta (e particolare spicco assunse nel teatro ottocentesco il pistolotto finale, enfatica
pistonàggio1, sm. resistenza incontrata nel fare scorrere all'interno di un foro
ragione che per non darsi il vuoto nel luogo che occupava la mazza o pestone
della tromba, quella cioè che entra nel tubo o corpo della tromba e che pel
al corno si deve al tedesco bluhmel nel 1813, ha permesso a tale classe di
feriti e de'nostri sopra 60, nel qual conflitto giovarono molto i pistoni introdotti
e 2, del fr. piston (nel 1648; ma già nel 1534 col significato
. piston (nel 1648; ma già nel 1534 col significato di 'grosso pestello'
grano aveano e di gittarlo dal campidoglio nel campo de'galli assedianti per dar loro a
-óris, in origine 'chi pestava i cereali nel mortaio', nome d'agente dapinsére (
e fr. ant. pestour (nel sec. xii). pistorégio,
per adattamento dal fr. bistourin (nel 1564). pistre (pistra,
e balene e nomi mille, / che nel fondo del mar stanno secreti. tasso
da'greci dromone, fabricata dall'architetto argo nel golfo pegaseo... fu detta
767: ma in grandissima riputazione è nel delubro di gneo domizio nel circo flammeo nettonno
riputazione è nel delubro di gneo domizio nel circo flammeo nettonno; item tetis et
/ chi balza in aria e chi nel mar si corca; / altri portato è
7-550: il diavolo s'è cacciato dentro nel molino e pistrino. muratori, 7-iii-278
, che il volgo chiama aloe e nel paese pitte e che con i spunzoni delle
= dallo spagn. americ. pita (nel 1541), adattamento di una voce
. anche fr. pite e pitte (nel 1599) e ingl. pita (
1599) e ingl. pita (nel 1698). pita2, v
e. i. (che l'attesta nel 1915, negli scritti dell'entomologo a
. busini, 1-4: avendo fatto qui nel popolo la sepultura di bello marmo di
divisi in molte classi, perché era nel tempo istesso egualmente interessante e moltiplicar quanto
circolarmente. gravina, 196: perché nel platonico ovvero pittagorico sistema il petrarca tutto
che « le [parole] allegate nel discorso non pare che sieno le convenienti »
grado di condizionare la vita politica) fondata nel vi secolo a crotone da pitagora di
fatto. d'annunzio, v-2-673: ora nel convento di francesco michetti pittore e pittagorico
. a forza di limare e calibrare, nel miraggio d'una compiutezza meticolosa e povera
cfr. anche fr. pythagorique (nel sec. xvi) e ingl. pythagoric
. xvi) e ingl. pythagoric (nel 1653). pitagorismo (pitagorismo
i pitagorici possono essere considerati i fondatori nel mondo ellenico), il richiamo a
; cfr. anche fr. pythagorisme (nel 1700). pitagorista (pittagorista)
pelo. mascardi, 1-47: aristofane nel « pittagorista » dice che amor in cielo
esser divisi in molte classi, perché era nel tempo istesso egualmente interessante e moltiplicar
. = dal fr. pythagorisant (nel sec. xviii), pari. pres
. i. (che l'attesta nel sec. xx). pitaista,
e. i. (che l'attesta nel sec. xx). pitaìstico
sulle pareti del santuario di delfi, nel cosiddetto tesoro degli ateniesi).
. i. (che l'attesta nel sec. xx). pitale
, 9-388: nascosta la calvizie sifilitica / nel pitale teutonico di ferro con il chiodo
il suo verso, come il suo nome nel nostro dialetto: 'pitanèlla'. oriani,
dallo spagn. e portogh. pitanga (nel 1662), adattamento di una voce
terracotta. ramusio, cii-iii-171: nel mezo della sala dove il signor siede
pittaro, di tenuta d'una botte, nel quale vi è il vino.
e mettetelo [il sapone] poi nel suo pitarèllo di vetro vetriato. =
pitèr, vicentino pittàr), attestata nel 1399 a padova, dal gr.
attraverso la var. grafica pétar (nel sec. xvi). pitartamo,
un granel di pitàrtero e lo pose / nel basso centro invece de la terra.
partic., roman., attestata nel lat. mediev. (pitartima, a
mediev. (pitartima, a roma, nel 1025), forse di origine gr
corrisponde alle forme femm. petàccia (nel sec. xvii) 'straccio, cencio',
la 'pitcaimia splendens'fu introdotta in francia nel 1835. = voce dotta, lat
orticultore ingl. w. pitcaim, nel cui giardino ne fu osservata la prima specie
fossili scoperti a trinil (giava) nel 1891-92: tali reperti furono tutti attribuiti
protendono le braccine cariche d'emblemi fallici nel loro universo di cristallo. sembrano mummie
dotta, lat. scient. pithecanthropus (nel 1891), comp. dal gr
dell'ingl. pithecanthrope, (termine coniato nel 1866 dal darwinista e. h.
; cfr. anche fr. pithécanthrope (nel 1895). pitechiro (pitechèiro)
e. i. (che l'attesta nel 1865). pitècia, sf
in branchetti fra le cime degli alberi nel più folto delle foreste, pigre e
lat. scient. pithecia (desmarest. nel 1804), plur. del class
selva oscura non ce l'ho messo io nel mio essere, ma non per questo
dotta, lat. tardo pithécus (passato nel 1795, a opera di geoffroy e
a opera di geoffroy e cuvier, nel linguaggio scient.), dal gr.
, maschera grottesca di pitecoide, sentiva nel sangue un guizzo gelido di ripulsione e
. pithécoide e ingl. pithecoid (nel 1861). pitecologìa, sf.
, sf. tose. il due, nel gioco della briscola. nieri, 3-151
nome che si dà al due di briscola nel gioco delle carte, cioè una carta
a. adimari, 2-171: nel primo combattimento pitiade v'intervennero gli dei
alle olimpiadi, facendone iniziare la serie nel 582 a. c., anno in
= dal fr. pithiatique (nel 1901), deriv. da pithiatisme (
= dal fr. pithiatisme (nel 1901), comp. dal gr.
; che avviene, che si svolge nel loro ambito. -anche: che vi
che si spargono nella persona e particolarmente nel viso; lentìggine. nieri, 3-151:
e registr. per la prima volta nel 1731 nel manoscritto del
registr. per la prima volta nel 1731 nel manoscritto del
. i. (che l'attesta nel sec. xix). pìtio2
lat. pityocampa o pityocampè (passato nel linguaggio scient.), dal gr.
e. i. (che l'attesta nel sec. xix). pitiònico,
salvini, 39-vi-189: pindaro... nel principio della prima ode de'pitionici o
dotta, lat. tardo pityriàsis (passato nel linguaggio scient.), dal gr
cfr. anche ingl. pityriàsis (nel 1693). pitirià§ico, agg.
voce dotta, lat. pityùsa (passato nel linguaggio scient.), dal gr
che il segreto del mio successo deve consistere nel gareggiare di pitoccheria, di sordidezza con
sulla via mendichi laceri e macilenti invecchiati nel mestiere, fra i quali molti si
. plur. stor. nobili fiamminghi che nel 1566 si ribellarono al regime assolutista del
. che innanzi all'anno 1815, nel quale uscirono i primi quattro inni sacri,
e litigiosi, i servitori che spadroneggiavano nel mulino.??
: la sapienza agricola di questi consisteva nel fare il burbero coi contadini, nel sorvegliare
nel fare il burbero coi contadini, nel sorvegliare da pitocco la divisione dei generi
signori, non da pitocchi. ospitatela nel grande palazzo della vostra memoria: non
e. i. (che l'attesta nel sec. xx). pitogène$i
origine'; cfr. ingl. pythogenic (nel 1862). pitognóne, v
: febo, un piton novello / là nel paese tosco / spento ci ha pur
indovinare per virtù di spirito che avesse nel ventre. g. b. martini
dotta, lat. python -ónis (passato nel linguaggio scient., nel signif.
(passato nel linguaggio scient., nel signif. n. 2), dal
; cfr. anche fr. python (nel 1803, per il signif.
. = dal fr. piton (nel 1382), propr. 'chiodo con occhiello
. pitonissa, pitonéssa), sf. nel racconto biblico (i° sani.
i sembianti, / i cui nomi nel marmo il fabro scrisse, / d'indovini
, profetico. cavalca, 23-85. nel levitico si dice così: o uomo o
dice così: o uomo o femmina nel qual si trova spirito pitonico, cioè da
. i. (che l'attesta nel 1865). pitonini, sm
; cfr. anche ingl. pythonomorph (nel 1880). è registr. dal
e. i. (che l'attesta nel xix sec.). pitónto
australia, nelle molucche e persino (nel caso della specie pitta angolensis) sulle
; cfr. anche ingl. pitta (nel 1840). è registr. dal
e. i. (che l'attesta nel xix sec.). pitta2
resinosa ottenuta da k. von reichenbach nel 1833 mediante distillazione del catrame e caratteristica
; cfr. anche ingl. pittacal (nel 1835). pittàcio, sm.
. = voce dotta pittacium (passato nel linguaggio scient.), dal gr
e. i. (che l'attesta nel 1826 e, rispettivamente, nel 1830)
l'attesta nel 1826 e, rispettivamente, nel 1830). pittàgio, sm.
pietanza. del tufo, 148: nel proporvi tante cose e tante / pittagi,
mi sento cadere e rivolgere le budelle nel corpo. cinquanta, xxxiv
, pittime da me sempre tenute occulte nel cuore. boerio, 514: 'pitima sul
area mediterranea, in africa settentrionale e nel subcontinente indiano; moschettone, pantana.
diritto; coda alla base bianca, nel rimanente di color nero uniforme; unghia del
, coda bianca alla base, nera nel resto; ascellari candide, senza macchie:
il piede in modo che si trovasse sempre nel mezzo del lastrone, pregava tutti i
s. v. j: 'pitto': nel linguaggio fanciullesco si chiamano pitti i polli
. = dal fr. pictographie (nel 1877) e ingl. pictography,
; cfr. anche fr. pictogramme (nel 1950) - pìttoma,
quelle che erano adunate per suo ordine nel fiume ligeri, e a quelle che
. innumerevoli pittorastri, poc'anzi immersi nel nulla di un volgare accademismo, saltaron
pregi più famosi e noti / si fanno nel vedersi originali / che mal copiati da
, pubblicata in due volumi a firenze nel 1550 e sensibilmente accresciuta nella successiva edizione
edizione delle quali si fece in firenze nel 1550 in due tomi, e poscia
e poscia la seconda in tre tomi nel 1568. -con uso aggett.
e le opere dei pittori bolognesi pubblicata nel 1678 da c. c. malvasia.
in due tomi e stampata in bologna nel 1678. fu questi il più dichiarato impugnator
due versi che non lo pongono certo nel rango dei grandi pittori di battaglia.
de'luoghi più maravigliosi di dante, nel quale sì in opera di poesia pittrice
. carducci, iii-23-399: il sainte-beuve nel « national » del 21 gennaio * 33
straordinario fascino, di particolare perfezione nel suo genere. tommaseo [s.
pittore! ': di cosa bella nel suo genere, sottintendendo: a arrivarla,
1-vi-286: a confermazione di questa sublimità nel pittoreggiare egli cita la cintura di venere,
navegar pitorésco: opera pubblicata a venezia nel 1660 da m. boschini (1613-1678)
paolo orosio e paolo diacono che non nel petto, ma nel braccio ella morder
diacono che non nel petto, ma nel braccio ella morder si fece. e questa
, lorrain, poussin, venne contrapponendosi nel sec. xviii all'ideale neoclassico,
ha poche stanzucce,... sorge nel punto più pittoresco dell'isola. borgese
d'annunzio, iv-1-174: ella aveva nel conversare una fluidità mirabile;...
, dai due ai sette anni, nel quadro pittoresco del suo tempo. -storia
rappresentativo e l'elemento concettuale non possono nel giudizio storico separarsi, e neppure propriamente
dell'ospedale san carlo è perfettamente inquadrabile nel quadro di disorganizzazione in cui si trovano
suo pericolo continuo è quello di dare nel descrittivismo pittoresco che è il vizio della
espansivi, conviviali, goliardici e pittoreschi nel parlare. -insolito, bizzarro,
: abituati al disordine pittoresco... nel quale gli altri tre o quattro anziani
sia di pittoricità. 2. nel linguaggio della critica d'arte, il prevalere
gray, così vincenzo monti della pittorica nel canto primo del suo 'bardo', unico canto
pitosfori. soldati, x-175: rientrammo nel giardinetto, dietro la siepe dei pitosfori
. moravia, 24-102: ho guardato nel giardino. si vedeva il solito viale
de le cose cotporee che non solo rappresenta nel piano la grossezza et il relievo de'
della natura. piovene, 7-257: nel grosso volume « les contemporains »,
della società moderna, nella filosofia, nel pensiero scientifico e nel modo di vivere.
nella filosofia, nel pensiero scientifico e nel modo di vivere. 2.
lubecca, con le sue sentenze scritturali nel muro formate col carbone. algarotti,
rozza pittura. ungaretti, xi-176: nel 1755 fu fondata l'accademia ercolanense che
più colorita e geniale della vita giovanile nel mondo greco-romano. landolfi, 8-18:
-gioc. gioco della pittura: consistente nel descrivere pregi spirituali femminili con espressioni
.. fu usato... nel formare la perfetta bellezza dell'animo, iscegliendo
e di già putride o di già scheggiate nel tempo, nel vaporare eguale degli anni
o di già scheggiate nel tempo, nel vaporare eguale degli anni. -in
parti vergognose a modo come si costuma nel golfo di paria e altri luoghi di
intrinseca apprensione da quel modo di statura nel quale tal cosa è posta, si
salvini, 49-iv-2-258: ognuno sa quanto donatello nel suo san giorgio si segnalasse e come
di mortifero cipresso / picciol feretro: e nel più basso loco / con pover culto
si fanno bianchi. tasso, n-ii-217: nel verno, nel quale l'uomo s'
tasso, n-ii-217: nel verno, nel quale l'uomo s'empie di pituita,
fondamentali dell'uomo ed ha sua sede nel naso. = voce dotta,
temperamento pituitoso. tasso, 11-ii-217: nel verno, nel quale l'uomo s'
. tasso, 11-ii-217: nel verno, nel quale l'uomo s'empie di pituita
altro errore peggio, ed è che hanno nel cervello (quei medici che dànno simili
, chiamate volgarmente vitelli marini, fanno nel dormire così alto ronfare che sembrano muggire
4-ii-32: il lume che più percuote nel corpo s'esprime con linee che rilevano più
. metastasio, 1-ii-363: giudica tu nel canto / qual più vaglia di noi
si fanno segar le vene delle braccia nel medesimo tempo: seneca di più quelle
ferrara bruto provedoni, tornato da poco tempo nel suo paesucolo con una gamba di meno
3. per una più lunga durata nel tempo; ulteriormente, ancora. -anche
, 10-4: perché non mi uccidesti nel ventre della madre mia?...
, che neuna miseria d'uomo potesse nel mondo più montare? chiaro davanzati,
bassani, 4-25: che cosa nascondeva, nel cranio? una macchina calcolatrice? mazzanti
di efficienza mnemonica era pronto a segnare nel suo registro nove, perfino nove più.
alimento che neuno degli altri; e nel ventre suo è posto il ninfemo per
selva selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova la paura! / tant'
relazione con sempre, indica incremento progressivo nel tempo. foscolo, iv-326: i
ricca reina che neuna che si truovi nel mondo, e quella c'ha i piue
corona porti. buti, 2-502: nel mezzo al più su che possa montare
grand'ombra nero / io mi sedeva nel calor più ingrato. mazzini, iv-4-249:
principale. gravina, 192: abbracciò nel suo 'canzoniere'quasi le più principali parti
ma più. guicciardini, 2-1-8: nel governo degli ottimati è questo bene che,
iacopo da pilaia, lxxxviii- ii-303: nel mie cor mi rimembra sospirando / l'antica
/ l'antica spina ch'io portai nel petto / più e più anni, lasso
vero di poterne versare il di più nel primo essere che ci avviene d'incontrare
, iii-4-277: la odierna fu riprodotta nel più de'giornali. -i più
più. luigi martini, ii-418: nel vecchio governo uno comandava a tutti.
che via ella essere possa più vaga o nel numero del più o in quello del
l'ovo de la gallina e uove nel più. castelvetro, 8-1-21: s'è
8-1-21: s'è parlato delle favole nel numero del più, dicendosi jj. u$ou
alle quali questa voce iati, posta nel numero del meno, non può avere
], ii-4: non disse cristo nel numero del meno: padre, perdona a
, perdona a quello; ma disse nel numero del più: perdona a quelli.
sfavorevole, la più lontana o vicina nel tempo o nello spazio, ecc.)
al caso; come chi non coglie nel punto. pirandello, 8-1096: ci fu
camonica e pennino / de l'acqua che nel detto laco stagna. g. villani
con orlando a far niente, / che nel malanno ti metta gesùe: / di
essere? -per indicare un ulteriore protrarsi nel tempo. dante, purg.
: già ti sento, o signor, nel petto mio: / udite, udite
, il sofista, / ma vivere nel tuo borgo nativo. /...
: fu introdotta questa peste in francia nel principio, già venti anni o poco
parte più e meno altrove. / nel ciel che più de la sua luce prende
meno. deledda, i-443: tutti, nel mondo, pecchiamo, più o meno
che... l'ostinazione e prontezza nel difendersi dovesse farsi maggiore negli animi de'
: altra ellissi accennante alle cose espresse nel precedente discorso: 'dovrebbero esser modesti,
tommaseo]. ibidem, 337: nel più c'è il meno. ghislanzoni,
ché la vera è sotterra, anzi è nel cielo, / onde più che mai
piucchetanto quell'intruglio de'mutui, venne nel pensiero di comprare un qualche podere.
montale, 2-35: una botta di stocco nel zig zac / del beccaccino - /
attende il vento di morte / come piuma nel dorso della mano. tecchi, 11-157
molto la sua femina, la quale aiuta nel nutrir dei figliuoli, e quanto ha
. frugoni, 1-600: rise, nel sen della notte, l'aria soave al
attrista. -allude metaforicamente al diffondersi nel cielo della luce diurna o dell'oscurità
: il ritmo è ciò che soffiando nel nostro cuore solleva a un tratto la nostra
e morbida, che fu molto apprezzata nel sec. xix. -per estens.:
peloso, con una piuma di fagiano infilata nel nastro. -figur. ornamento esteriore
in tanto aspro travaglio gli soccorre / che nel medesmo letto in che giaceva, /
(ché 'l corpo ancora ardea) nel maggior fiume, / gli dièr sepolcro
piume; aggirarsi sulle piume: rigirarsi nel letto senza poter prendere sonno.
che cos'è? poerio, 3-448: nel colmo della notte affaticavo / inquieto le
e gli occhi insonni / s'aprivano nel buio. carducci, iii-2-54: gemeva
pania: la vittima designata è caduta nel tranello apprestato. bibbiena, 2-30:
tribune più penne pennacchi piume e piumoline che nel cóm di sandaleh o nella garzaia di
di bronzo incavato che lo riceve e nel quale può agiatamente girare. il suddetto
che avea una notte 'l beato francesco nel capo e negli occhi prese...
di penne e puoselsi al capo, nel qual pimàccio, come l'ebbe sotto
: ritornando la donna sensa lume in nel letto e posto l'una delle gambe sopra
ammiraglio che se le celebrassero solenni esequie nel duomo, siccome prima pratìcavasi; ed avendo
coltre e piumaccio: esserne assillato persino nel sonno. buonarroti il giovane, 10-787
miglior vita e più tranquilla. -fitto nel piumaccio: dedito all'ozio. lomazzi
parco / pe 'l popol ornai fitto nel piumaccio. -portare via anche il
trita, e ogni mattina spuzzar loro nel muso della malvagia o greco, e
mattina e da sera fargli lentamente passeggiare nel corso in che hanno a correre con il
: toppaglietto da chiudere le piccole falle nel vivo del naviglio. 7.
bisogno; tondi i forami d'essi; nel mezzo uno di questi si saldi nella
splendore è aperto. idem, 15-928: nel distico 'è l'amore...
divisa militare. comisso, ii-322: nel calice della loro mente, questo incontro
= dal fr. plumage (nel 1265), deriv. da. piume
= dal fr. ant. plumer (nel 1150) e provenz. plumar,
: pallottola di piume che si mette nel gozzo ad alcuni ucelli, come a falconi
uccelli, 2: de'vermini nati nel ventre degli uccelli e d'alquanti modi
392: ci è ancor un'altra difficoltà nel pelarle [le folaghe], perché
sparato quattro colpi a piumétto, tutti nel centro. = deriv. da
di piuma. tozzi, vii-430: nel letto non vi mancavano la coltrice e
. per estens. sorta di lanugine presente nel fiore di alcuni vegetali. - anche
: lagurus ovatus, graminacea annua spontanea nel bacino del mediterraneo; anche coltivata come
6-31: amianton è pietra filosa e lucida nel colore, a somiglianza dell'alumine piumosa
e pisis, 46: nubi piumose nel grigio di perla. -che presenta
e. i. (che l'attesta nel 1829). pi uri
e di sentirmi tutta mia anziché sperperarmi nel così detto mondo. moravia, ix-164:
foscolo, vi-265: l'arte sta nel tempo e nel luogo o piuttosto neba piena
: l'arte sta nel tempo e nel luogo o piuttosto neba piena deb'idee
dei loro errori. boccalini, iii-8: nel vero fu cosa maravigliosa il veder che
. plutòt (ant. plutost, nel 1200). piuttostoché (piuttostocché)
sacchetti, v-121: la maddalena non fu nel luogo piuvico, ma, benché ella
dallo strumento omonimo), da cui nel sec. xvi derivarono varie composizioni per
'piva': apparato vibratorio che si pone nel foro di uno strumento a fiato per produrre
-io gli rimetto ogni cosa e gli voglio nel loco de figliuoli quando da lor non
da lor non manchi. -e noi, nel loco di padre accettandovi, vi domandiamo
di tolomeo. -con le pive nel sacco, con le pive in tasca:
tornavano dopo aver riposto il loro strumento nel sacco, cioè nella sporta o bisaccia
-mettere, riporre, tornare le pive nel sacco: tacere, arrendersi alle argomentazioni
e di tornarsene addietro con le pive nel sacco. brusoni, 6-303: se
che l'ha rimandato indietro con le pive nel sacco. g. gozzi,
che toccò all'altro di mettere le pive nel sacco e andar via confessando ch'egli
2-568: tu mi ritorni con le pive nel sacco: non sei riuscito neh?
era venuto... con le pive nel sacco. -dare fiato alla piva;
ch'avea le pive più gonfiate / nel dir mal delle donne sconoscenti, / (
origine gergale, si è dittusa recentemente nel linguaggio comune attraverso il gergo militare.
tutto di funi il pivetto impiccatoio, nel mettergli il nodo scorsoio intorno allo scroto
. lat. mediev. piverius (nel 1316, a parma) e il fr
. pluvier (e piovier, plouvier, nel sec. xii).
per vigore d'alcun valsento o sustanzia, nel bel paese di mugello, cioè nel
nel bel paese di mugello, cioè nel pioviere di san cresci, nel populo
, cioè nel pioviere di san cresci, nel populo di santo martino a vaicava.
di chio era nella diocesi aretina, nel vicariato di castiglione, nel piviere di s
aretina, nel vicariato di castiglione, nel piviere di s. biagio di montecchio
cfr. lat. mediev. pleberius (nel 1334, a orvieto).
= da piva, n. 2 (nel signif. metaforico di 'membro virile')
in gabardine e sandali, / pizie assorte nel fumo di un gran falò di pigne
principe de'poeti lirici..., nel « ierone » (ch'è la
. carducci, iii-27-176: io veggo volentieri nel libretto del mazzoni giovine la leggenda evangelica
, 7-46: vedendosi una catinella ricaduta nel cuocersi e ridotta più propriamente a una
area centro-merid., peraltro largamente attestata nel lat. mediev. (pizza nel 997
attestata nel lat. mediev. (pizza nel 997; pizzas de pane, nel
pizza nel 997; pizzas de pane, nel 1201 a sulmona; piza panis,
1201 a sulmona; piza panis, nel 1531 a pesaro), di etimo
comp. dall'imp. di pizzare (nel senso di 'attaccare') e guerra (
il pizzaiolo generoso ammiccava e lasciava cadere nel giornale tre o quattro cornicioni, che
voce di area bergamasca e bresciana, attestata nel lat. mediev. (datium
lat. mediev. (datium pizamanteli, nel 1431), comp. dall'imp.
pizzardo. pizzardóne2, sm. nel sec. xix, nome con cui
dorso e che spesso se pone il dicto nel naso e che se spavente nel sompno
dicto nel naso e che se spavente nel sompno e che se lamenta ch'el
. qualità di uva da tavola coltivata nel piacentino. = dal piacentino pizarèl 'pene
e. i. (che l'attesta nel 1836). pizzaròlo, v
andava a mangiare egli stesso, giù nel quartiere di porto, dove era la
, e si mise in un angolo nel fondo della piazza, presso una pizzeria
, fu il primo che mangiasse polpette nel schidone, entroponendovi lardo, spezie, salvia
pizzicarolo! = voce largamente attestata nel lat. mediev. nelle forme pidgarolus
. mediev. nelle forme pidgarolus (nel 1359, a forlì), pizzigarolus (
1359, a forlì), pizzigarolus (nel 1425, a roma), pizzicarolus
, a roma), pizzicarolus (nel 1573), pizicaiolus (nel 1334,
pizzicarolus (nel 1573), pizicaiolus (nel 1334, a orvieto), pizegolus
, a orvieto), pizegolus (nel 1319, a verona), pidgolus (
1319, a verona), pidgolus (nel 1506, a bassano), pizzicarellus
, a bassano), pizzicarellus (nel 1296, a perugia) e nel deriv
(nel 1296, a perugia) e nel deriv. pizigoleria (nel 1295,
) e nel deriv. pizigoleria (nel 1295, a bassano), deriv.
e. i. (che l'attesta nel 1872). pizzica quistióni,
: deh! la man benedetta, / nel pizzicar, nel battere divina, /
man benedetta, / nel pizzicar, nel battere divina, / non perdoni a l'
nell'astuccio, tanto che lui la seguiva nel percorso a zig zag fra le signore
odore del sangue, saltò di subito nel letto, e quivi nel primo sonno si
saltò di subito nel letto, e quivi nel primo sonno si pasceva della più soave
mensa! stancate la natura ormai esausta nel provedervi delle più deliziose vivande! fumino
, 5-141: mi augurerei la medesima facilità nel pizzicare quel signor barone, che si
i nostri sono già lontani un bel tratto nel bosco. 7. aggredire
uso reciproco. priuli, li-1-390: nel presente stato ognuno attende a pizzicarsi da
si ritraeva come una lumaca in guscio nel sussiego della terminologia ufficiale. -con
2-313: né erano stati i finti sposi nel letto una mezz'ora che o fusse
era prefisso introdurla sotto il suo patrocinio nel movimento politico, artistico, letterario,
di una voce assai gradevole ed estesa nel registro acuto: il solo, peraltro,
'gazza ladra'. nello staccato, nel pizzicato del suo periodare c'è il
fanciulla prende una lucerta, la soffoca nel vino, fa che il sole la dissecchi
sbarbaro, 1-240: adattata la falsariga nel foglio intestato, qui fece la corrispondenza
della sua vita; mise in quarantena nel ripostiglio l'oggetto in soprannumero da trafugare
: giuoco di pegno che si fa nel seguente modo. disposta la conversazione in
in giro a sedere, il maestro nel mezzo passeggiando con un piattino da caffè
d'acqua, e sotto il piattino nel sedere sia tinto di nero o di altro
facendogli delle boccaccie o scorci; e nel lasciarlo, col dito indice bagnato di
indice bagnato di quell'acqua, lo tocchi nel viso ove vuole: e a quello
cardo. cicognani, 1-93: cacciarsi nel vivo le unghie, e sùbito a casa
continuo pizzicore. -formicolio avvertito nel corpo, in partic. negli arti
, mi sentivo i piedi dentro, ficcati nel suolo, che dovei mettermi a scalciare
pigliano in mezzo, innocenti zimbelli, nel loro eterno minuetto. 3.
perché fedelmente ogni mattina, / entrando nel presepe / pieno del pizzicore dell'orma
o da un sentimento che si manifestano nel corpo o nell'animo. foscarini,
sentiva un po'di pizzicore., nel sangue... perché, diciamo pure
mettevano loro continuamente maggior pizzicore di andarsi nel dominio avanzando. commedia intitolata sine nomine
l'arsenale, e diceva che, nel vedere i pettorali, le picche, i
teatro, si sentisse nelle mani e nel petto un generoso pizzicore. baruffaldi,
andato / e mi ha lasciato il pizzicor nel core. -risentimento. biondi,
. fossero loro a mettergli quel pizzicorino nel cervello. soldati, 6-32: siamo
de amicis, i-884: io ero entrato nel corso già infarinato della materia: in
fondare un periodico bisettimanale... nel quale rifacevo le lezioni ad uso dei
, 204: non consiste l'eccellenza nel solo tirar quattro sfilati capelli né in imitar
a contemplare il gioco degli ultimi raggi nel pizzo delle felci. -motivo ornamentale
-figur. particolare inventato o falsato nel riferire una notizia, nel riportare le
o falsato nel riferire una notizia, nel riportare le parole altrui. de marchi
a pescare i pensieri profondi e scuri nel centro della terra. pirandello, 5-590:
tommaseo [s. v.]: nel plurale pizzi si dicono altresì quella parte
s. v.]: il pizzo nel petto de'tacchini. 4. gerg
, linee longitudinali dorate; si trova nel mediterraneo e nell'atlantico ed è apprezzato
pizzo: riunire i polpastrelli delle dita nel gesto di chi sparge il sale, come
guardia al loro posto: ima scatola intatta nel taschino della giacca, in alternativa
legno poi lungo e funesto, / fatto nel focolar sodo e pizzuto, / l'
, passato poi dall'ingl. piak (nel 1473) e allo spagn. placa
aretino, vi-622: si è mostrato terribile nel detto / tulio, perché la punizion
il re de l'ombre sin laggiù nel centro, / qual non tentava memoranda intanto
aura mossa dai grandi vessilli di battaglia nel ripiegarsi come le ali della vittoria dopo il
gregorio magno volgar., 4-26: sacrifichiamo nel suo altare l'ostia placabile, conoscianci
, conoscianci non potere contendere con lui nel giudicio. bibbia volgar., ii-28:
, comità, amorevolezza, che versano nel campo de la gratitudine e fideltade.
avviene attorno all'anno 1880, e nel lustro fra l'8o e 1 * 85
con partic. riferimento a quelli emanati nel 1521 dall'imperatore carlo v contro la
origine 'rivestimento di porta, parete'(nel 1410), deriv. da plaquer (
prima attestazione della voce fr. in italia nel signif. di 'manifesto affisso al
« fu introdotta questa peste in francia nel principio, già venti anni o poco più
\ yaffaire des placards, gesto scandaloso provocato nel 1534 con l'affissione di alcuni manifesti
da lui nell'onore, negli stati e nel sangue, tentava al possibile di placarli
. bianco da siena, 97: nel suo sangue vermiglio / lavato m'ha quel
di lirismo passatagli su lo spirito, nel nome di maria, aveva coperta l'
pensiero e lo sublima pago e tranquillo nel suo creatore. -dare un senso
. d'annunzio, i-207: placasi nel suono continuo l'anima nostra, /
. g. bassani, 5-228: nel * 25... la scalmana,
. ma certo parlando, qualcosa si placa nel cuore. emanuelli, 1-130: io
vecchi troni non erano più, e nel cielo placato splendeva l'iride della terza italia
saluzzo roero, 3-i-81: le ritorna nel cuore addolorato / suo lungo vaneggiar,
di s. marco, 170: nel disegno da w. ee. approvato
d'arrivare a porta romana videro luccicare nel buio le placche dei carabinieri. tombari,
-quadretto con comici dorate e un cristallo nel mezzo, adorno di viticci collocati nella parte
dorate che sostenevano cerei accesi, e nel piano istavan disposti con ottima simmetria ed
secentesca. rusoni, 4-ii-252: nel giorno appresso fu ritrovato da'nostri un
pseudo-membrane che si formano sulle superfici mucose nel corso delle infiammazioni a carattere fibrinoso.
. = dal fr. plaque (nel 1562), deverb. da plaquer (
placcàggio, sm. frances. nel gioco del rugby, azione compiuta da
a terra. -per estens.: nel gioco del calcio, azione fallosa tendente
poppelline nascenti. 3. nel gioco del rugby, fermare un avversario
proprio come nel rugby, la fuggìasca attenzione dell'utente.
. = dal fr. plaquer (nel 1200), che è dal medio oland
stiratore di pelli. 2. nel gioco del rugby, il giocatore che effettua
della lavorazione del cuoio, operazione consistente nel pressare e rendere lucida la superficie di
nome. = fr. plaqué (nel 1802), part. pass, sostant
= adattamento del fr. plaquette (nel 1752), dimin. di plaque
piacere1); per un uso, nel vernacolo fior., delle locuz. del
in cui l'uovo è inserito normalmente nel corpo uterino, ma il corion si sviluppa
quella in cui i villi s'infiltrano nel miometrio e giungono fino alla tunica sierosa
: inserzione parziale o totale della placenta nel segmento inferiore dell'utero con ostruzione più
la fierissima troia era pregna... nel corio non vi era né placenta né
tarterie de l'utero prodotti, / nel sen de la placenta interiore, /
0. targioni tozzetti, 2-i-28: nel seme, così detto 'a serendo', s'
. emerge vitale e creativo e perverso nel contesto di un altrove metropolitano remoto dal
lastra'); cfr. fr. (nel 1654) e ingl. (nel 1677
(nel 1654) e ingl. (nel 1677) placenta. placentale
cfr. fr. e ingl. (nel 1843) placentaire. placentato, agg
la struttura od il luogo che occupa nel frutto la placenta ma sì la disposizione
cfr. fr. e ingl. (nel 1760) placentation. placenticida
. sostanza della categoria degli anticorpi presente nel siero di animali che abbiano ricevuto ihiezioni
alle bolle pontificie, perché abbian vigore nel proprio stato. carducci, ii-13-67: l'
stesso voto favorevole (o sfavorevole, nel caso di non placet) così espresso.
non durerà fatica a riconoscere ch'egli nel dir questo nulla dice. foscolo,
mi maraviglio del non esser caduto immediatamente nel pensiero dell'eccellentissimo signor liceti.
magalotti, 21-56: così vien a crescer nel vaso placidamente l'argento. targioni tozzetti
o borussi. -comodità, agevolezza nel compiere una determinata attività. milizia
7. moderazione, talvolta anche eccessiva, nel valutare un fenomeno o una circostanza o
valutare un fenomeno o una circostanza o nel cercare di porvi rimedio; senso della
, x-7-39: conservò [ballanche] nel nuovo ardore religioso la vecchia placidezza platonica
, piuttosto volgarmente, lo stesso argomento nel quadro della sagrestia del redentore a venezia
); cfr. fr. placidité (nel 1444). plàcido (ant.
pacato nell'animo, negli atteggiamenti, nel modo di comportarsi; che ha un
ascoltate. b. segni, 11-126: nel conversare e nel vivere insieme e nella
segni, 11-126: nel conversare e nel vivere insieme e nella compagnia de'ragionamenti
conforme al suo gentile stato / era nel fior d'ogni virtù sovrano: /
a coltivar; / e quel che nel sembiante / mostra valor guerriero. /
ellere, / l'aratro lucido / lascia nel solco? alfieri, iii-1-171: qual
de'sommi, 47: così anco nel suono delle parole, ora aroganti et ora
e l'altra di queste idee s'accordano nel produrre una certa serena e placida gioia
chiarezza prosaica dell'esistenza e ti attirano nel regno de'misteri, al di sopra
tranquilla nella sua esistenza senza madre, nel suo tranquillo vuoto di memoria e nella
lunghi sguardi così dolci, così affascinanti nel placido lume dei suoi grandi occhi color
: m'è pure avvenuto di trovarmi solo nel mio gabinetto colla mente placida e libera
francesco paolo, il sedicenne figliolo, fece nel salotto una irruzione scandalosa.
sospiri ardenti, / o pensier sempre nel bel viso fissi, / ché qualche
di così placido riposo, così chiaro nel viso, così palesemente libero da ogni
il perché di tante cose e sopirebbe nel suo materno cullamento i piccoli vagiti dispettosi
un convento. carducci, iii-3-109: nel roseo lume placidi sorgenti / i monti
infido, / naufrago ritornò, / nel rivederlo placido / lieto discioglie rancore, /
fanciuiletta sola a lavar panni, / nel suburbio, alla placida corrente, / non
sui nostri campi? galanti, 1-ii-217: nel novembre cadde molta neve, l'inverno
ai suoi animali. onofri, 14: nel placido tinno d'una campana che solo
o brivido! rammento d'aver intraudita nel mio ultimo sonno dell'alba, tu ti
undicesimo [giorno] i polsi, che nel principio erano esili e frequenti, si
); cfr. fr. placide (nel 1495). placire e placiri
priuli, ii-178: fu dichiarato e prexo nel mazor conseglio che a li predicti corectori
od autorizzato onde far rimettere le cose nel pristino stato. placitazione, sf
proveniente dall'archivio di montecassino, che nel latino notarile inserisce la formula testimoniale in
volgar., x-545: iddio ha dato nel cuore di loro acciò che facciano quel
pesci fossili del siluriano superiore e scomparsi nel devoniano, con corpo fusiforme e robusto
prof. owen crede dover meglio allogarsi nel suo ordine di rettili sauropterigi. il
. n. villani, i-4-25: nel fruttifero pian, che si dislaga /
i goti e disegnar la plaga / nel cui grembo i lor morti esser dèn
vento. m. palmieri, 1-19-1: nel mezo quasi delle stelle vaghe / lampeggia
. gatto, 4-91: dalla nube che nel cielo varia / alla luce spiovente allontanare
della poesia. gnoli, 1-205: nel marmo candide, ignude / tra le
mus. modo, tono piagale; nel canto gregoriano, ciascuno dei quattro modi
: quando in questa nota finale si cade nel basso, coh'intervallo di quinta per
plagiato. magazzino italiano, xl-287: nel nostro « magazzino » non troveranno le anime
= dal fr. piagiat (nel 1697), deriv. da plagiaire (
sei fori e di suono dolce, usato nel mondo antico e specie in età ellenistica
sm. dir. rom. delitto consistente nel ridurre in schiavitù o nel vendere come
delitto consistente nel ridurre in schiavitù o nel vendere come schiavo un uomo libero,
uomo libero, o anche nell'appropriarsi o nel vendere uno schiavo altrui.
filangieri, ii-92: basta leggere nel corpo del romano diritto le varie leggi
2. dir. pen. nel linguaggio giuridico del secolo xix, delitto
giuridico del secolo xix, delitto consistente nel ridurre una persona in schiavitù o nel
nel ridurre una persona in schiavitù o nel privarla comunque stabilmente della sua libertà,
in contrapposizione a plagio politico, consistente nel consegnare un cittadino a uno stato straniero
quello di riduzione in schiavitù, consistente nel sottoporre una persona al proprio volere, in
e diffuse l'uso del termine, anche nel linguaggio comune, per significare, talora
psicologica, fu abolita dalla corte costituzionale nel 1981). codice penale,
una parte di essa, consistente rispettivamente nel pubblicarla con il proprio nome o nell'inserirla
altri, quanto dal piacere di mettere nel suo 'harem', e possedere nella loro
obliqua ovalare con asimmetria delle semicurve laterali nel quadrante anteriore (plagiocefalia frontale) o
part. pass, di * plaitare (nel senso di 'contendere in giudizio'),
pressione diminuita, e quel nuoto planante nel silenzio assoluto. 3.
funzione non solo morale ma moralistica, nel senso di norma astratta quasi planante sul
dell'acqua. tomizza, 3-164: nel luogo dello scandalo vespe e mosconi ora
= dal fr. planer (nel 1532) 'sostenersi in aria', deriv.
correnti de'fiumi e de'fondi ed anche nel mare, o dalla loro forma piana
di alcune forme solenni, in uso nel medioevo; sommario. = voce dotta
comando di una nave, situato generalmente nel settore centroprodiero più elevato e con visuale
s. v.]: 'plancia': nel linguaggio delle caserme, tavola larga poco
carne al mercato (e a palermo nel sec. xv si diceva gabella dei planchi
che è dal ted. plankton (proposto nel 1887 da hensen); deriv.
tosto colloca la chioma [di berenice] nel grembo della venere celeste, che qui
cassola, 6: colloca... nel centro del mondo planetario immobile il sole
la terra occuperà ancora lo stesso posto nel nostro sistema planetario. d'annunzio,
il planetario [orologio] poi, qual nel presente esempio è fatto con le linee
vi-424: il conti crede che la venere nel cui grembo casto zefiro posa le chiome
dei rotismi stessi, in partic. nel differenziale degli autoveicoli). 7.
planetario. -impianto di proiezione ideato nel 1924, che riproduce con buona precisione
cecchi, 6-21: si può scendere nel turchino sotterraneo del planetario, dove il
a un'altra rappresentazione che ha luogo nel giardino dell'albergo excelsior, dinanzi a
, ii-402: questa cometa [leopoldo] nel planetario regale lasciò in eredità a ferdinando
dal d. e. i. (nel signif. n. 1)
; cfr. anche fr. planimetrie (nel 1550). planimetricaménte, aw.
su 'l pulpito della scena, ma nel piano dell'orchestra i mimici strumenti ponevano
, che andava con fernando magellanes e morì nel viaggio, e anco dui planisferi di
celesti ed è da tolomeo chiamato planisfèrio perché nel detto strumento è l'ottava sfera ridotta
il re. bocchelli, 1-ii-543: nel mio planisfero geuranico, in cui ho
della virtù e di congiunzione massima, nel trino del merito, avendo l'aspetto
sul planisfero. gozzano, i-405: nel silenzio considero quella tonsura grigia ed occhialuta
e decorrono alle planizie del deserto, entreranno nel mare morto e usciranno del giordano e
, 78: passando alle piante maggiori nel genere degli arbori, il primo delle indie
, platan e plantan [e \ (nel 1555). plantare1, agg.
aponeurosi plantare dicesi quella ch'è collocata nel mezzo e su i lati della pianta,
provocata normalmente stimolando la pianta (e nel caso di lesioni delle vie piramidali si
dicesi di quegli animali i quali, tanto nel camminare come nella stazione, appoggiano sul
quando il catoblepa -la bestia plantigrada nominata nel 'morgante'del pulci, « che va
e colla bocca » -fa una buca nel mollicchio grufolando e m'insegna che quella
; cfr. fr. plantigrade (nel 1795). plantiniano, agg.
: è la parte che trovasi liquida nel sangue vivo, circolante nel corpo degli animali
trovasi liquida nel sangue vivo, circolante nel corpo degli animali. lessona, 1152
plasmazell, coniato da w. waldeyer nel 1876. plasmacellulare, agg.
grave anemia e aumento delle cellule nucleate nel sanmie. = deriv. da plasmacèllula
sciolta nella soluzione suddetta, viene reintrodotta nel circolo sanguigno). = comp
. biochim. ciascuna delle globuline contenute nel plasma sanguigno. = comp.
, sf. biochim. albumina contenuta nel plasma sanguigno. = comp.
, sm. biochim. fosfolipide presente nel citoplasma di numerose cellule. =
, sf. biochim. proteina contenuta nel plasma sanguigno. = comp.
primo uomo (con riferimento a dio, nel racconto biblico della creazione di adamo)
: iddio plasmò e fece l'uomo nel principio del limo della terra a sua immagine
un po'moderne e 'coquettes'che plasmava nel secolo xviii la stecca rapida e viva
ii-228: quelle abbominevoli scarpe mi plasmavano nel cervello l'idea fissa d'una miseria ereditaria
lessona, 1152: 'trasformazione piasmatica': caso nel quale una produzione morbosa, di
o poco irregolari, che si trovano nel tessuto connettivo trattato coll'acido acetico;
lacopone, 92-115: chi sta nel terzo stato del novo adam plasmato,
membro lungamente plasmato e l'osso riposto nel suo proprio luogo sia conservato da una
dell'uomo (con riferimento a dio, nel racconto biblico della creazione di adamo)
sbalzi e rilievi da far dire che nel bronzo ha plasmata e come incorporata,
e nella ruota della volubile obbedenzia, nel fuoco della sua privazione: et è da
maggioranza stragrande) poltre indifferente e atomica nel mestiere, sotto la pressione economica e
e capace di riprodursi in modo autonomo nel citoplasma. = deriv.
presente nel midollo osseo, in cui aumenta per
maligna che si localizza per lo più nel midollo osseo e ha come sintomi dolori
spontanee, deformazioni scheletriche, la presenza nel siero di un'immunoglobulina in elevate quantità
patol. aumento del numero dei plasmociti nel midollo osseo o anche nel circolo sanguigno
dei plasmociti nel midollo osseo o anche nel circolo sanguigno, che si verifica in
sanguigno, che si verifica in partic. nel plasmocitoma e in talune malattie infettive e
sf. biol. contrazione dei vacuoli nel citoplasma di cellule vegetali immerse in una
. dal d. e. i. nel signif. del n. 1
, e fu l'architettura che le accolse nel suo seno. a. boito,
plasticarlo in un giovine malinconico e bello nel volto e nelle membra, ma in succinto
qualche volta il verbo è stato usato nel senso di 'collocare una bomba confezionata con
. = dal fr. plastiquer (nel 1940), denom. da plastique
butti, 103: attilio fu tutto preso nel laccio del nuovo sentimento, e con
nell'attore indica la capacità di immedesimarsi nel personaggio, talora anche la solennità della
che il benessere collettivo mi ha impressionato nel mio viaggio la sua plasticità: intendo
quasi inarrivabile. 5. nel linguaggio della critica d'arte, effetto
castità tradizionale di lingua e delicatissimo artificio nel numero poetico. b. croce,
, prive di plasticità: svaporano sempre nel 'cantabile'. 7. embriol.
e a riprodursi o anche, come nel caso del sangue, a favorire tali processi
corpo pietroso, quale si sarebbe formato nel mare di materia crostacea. giannone,
annicchiate. onofri, 80: stretta nel buio plastico d'un seme, / la
statuario che, avendo trasportato la sera nel tempio i simulacri dei numi ancor caldi
sulle lettere, sulle dottrine estetiche, nel periodo che va dal direttorio alla restaurazione?
mistico; essa è un momento plastico, nel quale la poesia interiore prende, non
bel discorso, / ma crea, nel mutevole corso / dei lucidi cieli, un
le impressioni esteriori, venendone interiormente modificato nel concreto svolgersi dell'esperienza. d'annunzio
, / eppure hai tanta forza plastica / nel corpo gentile. de pisis, 1-272
genio tutto plastico e reale. mirabile nel dipingere le anomalie e le superfetazioni sociali
aristotele, è esposta con plastica evidenza nel ritratto senofonteo. savinio, 12-115:
permesse dalle circostanze presenti, introducendo, nel miglior modo che si può, dei
unito a un ferro di cavallo, nel quale le capocchiette dei chiodi erano sostituite
cui i combattenti si difendevano ci è tornato nel secolo scorso dalla francia sotto forma,
argento', di cui si trovano attestazioni nel lat. mediev.; piata (v
. ant. piate d'argent (nel 1220). piata2, sf.
e. i. (che l'attesta nel 1831). platàlea, sf.
landino [plinio], 183: nel gange, fiume d'india, sono
voce dotta, lat. platanista (passato nel linguaggio scient.), dal gr
: se medesimo avea rinchiuso... nel fondo di un grandissimo pedale di platano
fiore, il qual producono assai picciolo, nel bianco gialleggia. il frutto è ritondo
impiastrate, aiutano non poco ai flemmoni nel nascimento loro. la corteccia e parimente
impiastricciati degli attori. ghislanzoni, 1-24: nel massimo teatro, le panche della platea
platea sedevano. milizia, i-121: nel mezzo di questo recinto [del teatro]
rosario. -atrio che, nel teatro classico, separa il portico dalle
che il vocabolario della nazione è ancora nel grembo dei possibili futuri contingenti? foscolo
in piazza, cioè nei mercati o nel comune commercio, diverso da quello ch'
. difetto di pronunzia, che consiste nel parlare aprendo eccessivamente la bocca.
si trova in un segno e l'altro nel segno opposito apunto...,
, li-2-589: prezzi delle robe che vagliano nel messico... platìglia 26 reali
: quest'ultimo, mobile anch'esso nel tipo più vecchio, detto anche pedalina,
'osmio': nuovo metallo trovato da tennani nel minerale della platina. = dallo spagn
. = dal fr. platinage (nel 1838), deriv. da platine (
platino-, cfr. fr. platiner (nel 1845). platinato1 (pari.
prezioso scanno... il quale nel pede era exangulo, opportunamente ascendendo gracile
sf. industr. operazione che consiste nel rivestire di uno strato di platino, mediante
di platino, mediante elettrolisi o immersione nel metallo fuso, una superficie metallica per
modo platìneo resupi nava, nel mediano insculpta una formula circinata.
ma solubile nell'acqua regia; cristallizza nel sistema monometrico ma l'abito è raramente
= dal fr. platinotypie (nel 1890), comp. da platine (
. i. (che l'attesta nel 1942). platinotìpico, agg
. dal d. e. i. nel signif. n. 2 (attestato nel
nel signif. n. 2 (attestato nel 1829). platipodìa
fu il mazza nelle odi musicali e nel poema 'sul bello armonico', che poi
negli 'asolani',... nel fine platonicamente e cristianamente tratta del vero
e trasparenzia. liburnio, 39: nel sesto volume platonico alcibiade... affermava
belva [l'orango]. non nel senso del satiro e fauno libidinoso e
il più platonico dei musici, sia nel senso largo di questo aggettivo, sia
suoi e dell'amata ti si muove dinanzi nel paragone delle formiche, che un bel
, che per le madonne / amate nel platonico supplizio, / edificaste il nobile
, vota di genio, / segna nel limo de la falda oscura / magri
cristiani alle riscoperte della filosofia platonica nel rinascimento, fino alla loro riproposta nel
nel rinascimento, fino alla loro riproposta nel secolo scorso come reazione al positivismo e
tempo il monachismo. delfico, ii-263: nel rinascimento delle lettere essendo risorto il platonismo
dell'offerta d'un mazzo di fiori nel 'lys dans la vallèe'. balzac doveva illudersi
tante stigmate di misticismo da sconfinare facilmente nel plotinismo, e proprio nel rinascimento!
sconfinare facilmente nel plotinismo, e proprio nel rinascimento!) doveva fatalmente cozzare col
3-xiv: non sincero il caldeo, che nel suo apostolato contro la 'decadenza latina'accozza
platone-, cfr. fr. platonisme (nel 1672) e ingl. piatonism (
1672) e ingl. piatonism (nel 1570). platonista, sm.
argomenti furono ciecamente abbracciati in quel tempo nel quale la dominazione dell'autore dell'*
.. e così platone omerizzando e, nel tratto stesso, platonizzando omero, resero
'piata'(moneta), al tempo nel quale gli spagnuoli introdussero molte altre loro
lo più intagliate e dorate con specchio nel mezzo. ventola. = cfr
un folto gruppo di popolo plaudente, entrammo nel paese. d'annunzio, i-765:
: fu piaudito anche radestchi quando entrò nel palchetto reale. gadda conti, 2-137:
o anche gli angeli e i beati nel paradiso). benvenga, 85:
. benvenga, 85: vidde, nel punto stesso che l'aquile del celio
sarebbero stati fra i plauditori sono, nel secondo caso, tra i suoi insultatori.
pregare la vergine ss. di proteggerle nel nuovo loro stato, non mancano come
motivo, si buttò da una finestra giù nel brenta. pirandello, 5-419: quanto
plauso che rivelavano l'ebbrezza della vittoria nel popolo milanese. 2. per estens
denigratoria la lussuria adulatoria. disus. nel linguaggio scolastico e universitario: lode,
giovani che orazio impromette cantanti a venere nel delubro di paulo massimo...
-con riferimento al carro trionfale descritto nel purgatorio dantesco. dante, purg.
farsi medicina, / pria sé chiudendo nel virginal claustro, / del mal che
di verso il freddo plaustro / entrar nel campo i dieci suoi contrari. baldi
salvini, 6-169: questo è posto nel secondo libro delle quistioni plautine. carducci,
non al modo di chi s'immerge nel fango della plebaglia senza farsi apprezzare od
. i. (che l'attesta nel 1749). plebanìa, sf.
la costoro mattìa, che vi fu giorno nel quale, non sapendo proprio più che
sempre paura. castiglione, 207: nel volteggiar... a cavallo,
squadroni in battaglia, com'è stata nel far guerra sì empiamente alle sacre immagini
libertini, nati prima in virginia e nel massacciusset, appoco appoco si propagarono anche
, iii-17-11: la plebe è, considerata nel processo storico, il vivaio delle forze
all'asinara. oriani, x-13-34: se nel popolo vi è un istinto superiore al
fra materia e spirito si esprime sempre nel trionfo della materia. onofrio, 166:
assai, e dolente e coraggiosa, nel pagarne i debiti. pasolini, 13-147:
ariosto, 18-178: il crudel pagan nel sonno svena / la nostra gente e
apparenza comune. papini, i-279: nel fondo, dietro la città, poggi e
e ferma sul quale si stacca, sola nel biondo sole, la candida cittadella del
tutte mal creata plebe / che stai nel luogo onde parlare è duro, / mei
travolte, troncate loro malgrado, poi annichilite nel trivio; la cui generosa natura fu
la cui generosa natura fu trattenuta, spenta nel suo sviluppo.. ant
, grossolanità (nell'espressione letteraria o nel comportamento). è. fioretti
farebbe / e in casa e fuori e nel teatro e al corso / ruttar plebeiamente
piccolo guasto o errore che si verificasse nel lavoro degli altri e mio.
zucchero e il gazzettiere universale, bellissimi mezzi nel suo cervello plebeamente gigantesco alla monarchia
vero ne scrisse plebeiamente, ma platone nel suo convito divinissimo. oriani, x-2-221
sicilia. -l'uso di espressioni popolaresche nel parlare e nello scrivere. migliorini
e plebeia: ma come v'ha nel giappone tanta dovizia di case reali, e
le figliuole, anna e cristina, nel pregiudizio che due sieno le varietà della specie
ove stagnava il fiotto plebeo in ebollizione nel mercato e nelle strade maggiori. gozzano
materia s'è degno d'esser chiamato gentile nel sangue chi sarà plebeo ne la vita
pensier vile e plebeo, / come nato nel mezzo del bordello, / mostrava quanto
che desti degnamente a quei plebei, / nel cor sculpite cum mirabil scampo. campofregoso
1-510: quei... si lordano nel pantano delle lascivie o almeno invaniscono nelle
inspira. di giacomo, ii-634: nel quartier vicaria, che è precisamente plebeo
mal investita'. salvini, 41-266: nel vocabolario truovo 'toccato', ma 'tocco'
costume. faldella, i-4-34: si risvegliano nel villaggio le paure, gli errori popolari
faceva per rendere a dio grazie, nel quale, sacrificando animali minori d'uno
parimente l'altare del sangue e mettevano nel fuoco le reni, il grasso e la
). carducci, iii-19-355: nel 1870 vide per forza di fati benigni
di libertà. faldella, i-4-238: nel discorso del 18 maggio 1883 egli [
punto, fra otto o dieci signore nel cui centro stava luisella, per moto plebiscitario
in pratica, tale istituto è stato usato nel corso degli ultimi due secoli, a
, 609: esito splendido del plebiscito nel veneto, cioè voti 641. 758 pel
del plebiscito. faldella, i-4-67: nel 1867 guidò i volontari che varcarono la frontiera
che l'assemblea dichiari la sua fiducia nel governo. e necessario che segni i termini
un cartellino recante tanto di 'sì'infilato nel nastro del cappello. 3.
, senza che questo, diversamente che nel caso di referendum, sia effettivamente posto
. i. (che l'attesta nel sec. xix). plegàdidi
di acutezza notevole anche undici (galileo nel 1610, con il suo cannocchiale,
il mele dall'aria, e massimamente nel nascimento delle stelle e specialmente nel tempo
massimamente nel nascimento delle stelle e specialmente nel tempo della canicola, né mai innanzi che
le vergilie o vero pleiade che sono nel segno del tauro. sannazaro, iv-70
: agostino bertani... fermentò nel suolo lombardo, ricco di succhi,
... il burchiello si sbizzariva nel suo bislacco ermetismo e il beicari e il
e a destra dell'altare splendeva, nel suo fascinoso antico fasto, una pleiade di
la langue fransaise'di du bellay pubblicata nel 1549 come risposta polemica all''àrt
), specialmente quella che può verificarsi nel complesso primario dell'infezione luetica.
particolare importanza in quanto si riconosceva, nel sorgere di quelle stelle a maggio e nel
nel sorgere di quelle stelle a maggio e nel loro tramontare a ottobre, un equivalente
= voce dotta, ingl. pleistocene (nel 1839), comp. dal gr.
dio: quello è il tuo dio, nel quale tu credi trovare queste cose,
]. d. bartoli, 2-4-532: nel foglio bianco, apparecchiato allo scrivere del
. i. (che l'attesta nel 1749). plenàrio (plenàrio
suo nobile esperimento, fatto il segno nel nome di gesù cristo, subito la
petronio,... poi portato nel palagio alla renghiera, diede la benedizzione
plenario e fr. ant. plenier (nel xii sec.). plenestìa
non alla luna e a bacco e questo nel tempo del plenilunio. roseo, iii-76
iii-76: guardisi di piantar ogn'uno nel plenilunio, che è quando la lima è
, s'egli accaderà che la luna nel suo plenilunio si truovi ne l'eclittica,
se la luna nella sua opposizione, cioè nel plenilunio, sarà rossa, dinotarà vento
vento era stato sempre contrario agl'inglesi come nel plenilunio, sì che, essendo ora
nella pasqua. leopardi, v-323: nel tempo del plenilunio o della luna crescente
del bianco fonte alto zampilla / e dolcemente nel silenzio canta. pascoli, 622:
d'annunzio, i-194: dormono tacque nel plenilunio / di giugno. i grandi
i grandi scogli rilucono, / chiudendo nel tacito sasso / la sconosciuta vita del
borgese, 1-374: il plenilunio era steso nel cielo come un'ala di cigno.
/ delle sue mani / penetrata / nel mio silenzio / ho scritto / lettere
i ponti rovesciati / e il plenilunio pallido nel sole: / barche sul fiume,
: pallante si unì con loro, allora nel plenilunio della grazia di messalina.
2. scherz. che è nel pieno possesso delle proprie facoltà.
la prima difficoltà sul maneggio s'incontrò nel riconioscimento delle facoltà o plenipotenza del re
tanta plenipotenza diresse le cose che, nel breve pontificato del zio procurando lunghe fortune
mentre sguainavan le spade ad occiderlo, nel proferir 'ave maria', gli usciron di
: il rossi alla sua volta, nel linguaggio della vecchia politica, proponeva un congresso
. croce, iii-22-128: il corti, nel congresso di berlino, dovè, solo
solida densità. onofri, 12-155: nel consenso delle anime s'adempie / plenitudine
che sia felice il tempo nostro, nel quale abbiamo avuto per cristo la plenitudine della
perfezione di cristo] niuno perverrà altrimenti nel tempo che dee venire, se non
potea, come pura femmina, comprendere nel suo corpo la plenitudine de la divinitade
cui si trova il peccatore pienamente immerso nel peccato. cavalca, 21-96: dio
poi, trovandogli in plenitudine de'peccati nel dì del giudicio, gli punisca etemalmente
spirituale, tu vedrai centuplicato il guiderdone nel commutamento di questi affetti. la coscienza
: imaginate la plenitudine di queu'anima nel contrasto delle necessità comuni e delle infiammate
roccia, pel declivio di una collina, nel folto di una selva, in una
podestade, a tucti coloro e quali nel presente anno millesimo ccc° da la festa
potere politico-statuale risiede nella sua interezza nel parlamento, la cui competenza a legiferare
: cfr. ingl. plenum (nel 1772) e ted. plenum.
= cfr. ingl. pieochroic (nel 1864) e fr. pleochroique; voce
colore'; cfr. fr. pleochroism (nel 1900) e ingl. pieochroism.
ingl. pieochroism. e registr. nel significato del n. 1 dal d.
. i. (che l'attesta nel 1880). pleocromàtico, agg
= voce dotta, ingl. pleon (nel 1855), che è adattamento arbitrario
pronominali, specificazioni), assai frequente nel linguaggio quotidiano. -anche: riempitivo,
, dalla 'regularis'... nel dire ripetutamente quel che per la chiara
una volta sola (pleonasmo), o nel dire in un luogo quello che l'
ling. designazione ripetuta della stessa funzione nel medesimo sintagma, presente soprattutto nelle lingue
toscano, che oggi forse sopravvive appena nel contado: « tu sei più matto (
voialtri interventisti volevate forzare la storia, nel tempo stesso in cui proclamavate...
pienezza divina. gioberti, 4-2-185: nel pleroma dei valentiniani si trova un'idea
fu mutata in vita / d'umanità risorta nel tuo nome. = voce
, da cui l'ingl. plerome (nel 1875). pleromorfò$i, sf.
e. i., che l'attesta nel dizionario universale delle arti e delle scienze
dell'insieme delle file, compatto o aperto nel centro, occupato in questo caso dagli
i lati. nomi, 5-71: nel mezzo stringere / è impossibile il plesio in
e. i. (che l'attesta nel 1865). plesiosàuro, sm
dotta, lat. scient. plesiosaurus (nel 1825), comp. dal gr
verga dello strumento è cava, e nel suo interno si trova una matita, o
e. i. (che l'attesta nel 1865). plessimètrico, agg
e. i. (che l'attesta nel 1865). plessìmetro, sm
. celiaco. -plesso cervicale: situato nel collo, innerva la cute della nuca
que'plessi [dei nervi cardiaci] o nel cuore, potrà seguire o per soverchio
contrazione de'nervi... distrazione nel mediastino. a. cocchi, 8-237
plessi nervei i quali diffusero la vita civile nel corpaccio dell'europa feudale. mazzini,
; cfr. fr. plexus (nel 1560). plessuóso, agg.
professore mosso della università di torino, nel 1875, che serve a studiare la
. piethysmographe e ingl. plethysmograph (nel 1872). pletismogramma, sm
: tutti quei corpi che si contengono nel sangue vengono compresi sotto nome di sangue
bicchierai, 225: e notabile che nel tempo di tal sospensione coerentemente all'indole
circostanza della pletora mensuale eranle nuovamente comparse nel volto alcune pustolette. 2. boti
soverchia moltiplicazione del numerario si sono sperimentati nel portogallo e nella spagna, e si
idee nuove e ardite che si affollavano nel suo cervello rivoluzionario, [diderot]
cosa di turgido e di congestionato era nel suo volto arrossato, qualche cosa che non
no, non vuol rispondere, si ostina nel suo turgido, pletorico silenzio.
annunzio può tentare d'accomodar la nazione nel civile e pletorico statuto del camaro e
possono spingere la disciplina fino a riconoscere nel duce il superuomo. arbasino, 19-231
incerto; cfr. ingl. piethron (nel 1623). plètro2, v
dal dolce ospizio suo, di cui nel medio / sovente movi il plectro tuo
va lodato, mentre altri si agitarono poscia nel vuoto, come il campagna. carducci
, / che ammorzan quasi il plettro nel mio seno. -per indicare un
e ne facilita l'escursione di volume nel moto del respiro, distinta in due
alla pleura fattasi doppo qualche infiammazione seguita nel tempo dell'infreddatura strapazzata. tramater [
tegumento o porzione laterale del corpo, nel torace o nell'addome degli artropodi o
. fr. colonna, 2-189: nel circulo nell'area contento, notase una
cfr. anche fr. piòvre (nel 1552). v. « lingua nostra
= cfr. fr. pleural (nel 1868); voce registr. dal d
... denominato dal luogo nel quale si genera, dove, essendo il
. fr. pleurisie e pleurisie (nel sec. xiii). pleurite
luoco, overo avuto riguardo al luoco nel quale s'è l'indisposizione generata,
filistione lo cuoce [lo stafilino] nel latte, e contro gli stranguglioni dà oncie
malpighi, 1-235: e osservazione certa che nel sangue de'pleuritici si ritrovi una quantità
: i prudenti pratici antichi ottimamente distinguevano nel loro sistema le lodevoli e le ree
. pleurétique e ingl. pleuriti (nel 1570). pleuri??
are, tr. chirurg. ricoprire, nel corso di interventi sul polmone, con
e < puxxo <; 'foglia'(qui nel senso di 'branchia'); è
è assimmetrico, ambedue gli occhi trovansi nel medesimo lato, mentre l'opposto è
. medie. ortopnea associata a dolori nel torace. tramater [s.
. v.]: 'pleurospasmo': spasimo nel petto o nel fianco, altramente detto
: 'pleurospasmo': spasimo nel petto o nel fianco, altramente detto pleurostotono. lessona,
curvatura del corpo sul fianco, osservabile nel tetano. tramater [s.
spira saliente, columella senza pliche; nel bordo verso la spira òvvi un piccolo
caldi e temperati. hanno rappresentanti fossili nel terreno senoniano. = voce
scolta com'ei [il feto] sta nel corpo in plica. / sta genuflesso
vostra eccellenza. sarpi, i-2-101: nel tempo che m'arrivò il plico, si
deriv. dal nome della città di pliensbach nel wiirttenberg; è registr. dal d
che è dall'ingl. piymouthism (nel 1876), deriv. dal nome della
è sostanzialmente una 'historia'(non solamente nel senso pliniano ma in quello moderno).
dal nome plinius 'plinio'; nel signif. del n. 2 è registr
simulacro, spogliato degli ornamenti, bagnato nel mare; tardivamente posta in relazione con
una pratica di propiziazione magica, diffusa nel mondo antico anche per altre divinità.
i sacerdoti praxiergidi celebrano alcune segrete cirimonie nel venticinquesimo di settembre. spogliano la dea
. fr. colonna, 2-257: nel piano inferiore dii nichio era uno plinto
sopra un plinto di cuscini, pareva, nel mezzo della camera, un pezzo raro
. figura rettangolare, disposta a palo nel senso dei lati maggiori, anche in fascia
ricchissimo di fossili di san colombano. nel veneto sono pliocenici molti depositi a cemento
cemento calcare durissimo da bassano a spilimbergo nel friuli. in piemonte le principali località
piemonte le principali località sono nell'astigiano; nel parmigiano a vigolano e borgone; in
romagna a monte mario e sinigaglia; nel napoletano a otranto, e reggio;
= dall'ingl. piiotron (nel 1918), comp. dal gr.
del vetro pesto con pelo di vacca nel fodero delle navi per preservarle dal tarlo
e. i. che l'attesta nel sec. xix. piómbo e
ti pronuncia quest'impeto insensato, / nel nome mio, ma fuor di
amore da me. -disteso nel gesto di chi implora. viani,
su lento, plorante, ma fatale nel canto dei rematori del volga.
tempo more. tasso, 12-90: lei nel partir, lei nel tornar del sole
, 12-90: lei nel partir, lei nel tornar del sole / chiama [tancredi
corsini, 6-32: la meschina è nel letto e langue e plora, /.
). pulci, 1-3: era nel tempo quando filomena / con la sorella
, germano, amico, sposa / nel buio della tomba... / scenderan
, dal d. e. i. nel signif. del n. 2.
tante stigmate di misticismo da sconfinare facilmente nel plotinismo. pioto, sm. omit
. i. (che l'attesta nel 1836). plotóne { plutóne
al detto ospitale, eleggano fare scrivere nel registro del detto ospitale. documenti dell'amiatino
. (che attesta le due accezioni nel 1839 e, rispettivamente, nel 1831
accezioni nel 1839 e, rispettivamente, nel 1831). plumàrio1, agg
di certi artefici la cui abilità consisteva nel rappresentar coll'ago sulla tela ogni sorta
, nella forma della seconda variante, nel 1831). plumbàgine, sf.
: prodotti di sughi petrifici, i quali nel fuoco si fondono e si rassodano in