= voce dotta, dal lat. negligere * trascurare ', con perdita della
perdita della velare sonora postonica; v. negligere. neghettóso, v. neghittoso.
, di neglegére; v. negligere. neglettóso, agg.
-èntis 'negligente '. negligere, tr. (usato per lo più
ozio corporale e mentale si è insieme negligere li atti debiti de la mente e le
loro un sacro dovere che non potrebbero negligere senza commettere peccato. -in relazione con
inculcare ad ognuno dei fratelli di non negligere ove e quando possa d'istruirsi nel
in cui la forza dei sentimenti fa negligere la toletta in modo che alle volte si
tanto dal fatto bruto, reale, negligere gli aspetti e i concatenamenti della vita
più esatti nell'osservare ha dimostrato che il negligere quanto più si può questi mali ne
esagerata preoccupazione dell'opinione pubblica, di negligere per anni e anni un qualche forte
, ad amare d'annunzio e a negligere pascoli e poi ad amare pascoli e
e poi ad amare pascoli e a negligere d'annunzio. -lasciare da parte
nicolò erizzo, lxxx-4-742: per non negligere poi affatto le potenze maritime, doppo
= voce dotta, lat. negligere, var. di neglegère. negligévole
= agg. verb. da negligere. nègo, v. niego1
. mettere in noncuranza: trascurare, negligere. buonarroti il giovane, 9-82:
a. cocchi, 4-1-103: il negligere quanto più si può questi mali ne è
uno catolico diminuito in suo regno dovean negligere le loro cause, non pilgiare la
per inculcare ad ognuno dei fratelli di non negligere ove e quando possa d'istruirsi nel
amorosi in cui la forza dei sentimenti fa negligere la toletta in modo che alle volte
uno catolico diminuto in suo regno dovean negligere le loro cause. = voce dotta