, languido iniando, / gli occhi pascea ne la beltà divina. =
de le appellazione qui che non procedi ne la causa. guicciardini, 13-i-295:
fare non mi maravigli assai che lui ne abbi fatto querela. sarpi, ii-26:
volgar., 1-8-167: ma che se ne sentisse platone in queste e di queste
non lascia inordinata alcuna, / ma ne fabrica e tesse in mille modi / anella
: contra virtude, lasso, chi ne mena? / non altro che l'inordinata
. gli uomini più austeri bisogna che ne risentan subito il significato, giacché (almeno
tra idea e immagine;... ne accusava il carattere inorganico, la satireggiava
inorgoglirsi per l'ono- ranze ch'egli ne riceveva. siri, vii-944: non correre
queste lettere], poco biasimo me ne può seguire, come che in istile
d'incrostature, io per me non ne veggo. segneri, iii-1-220: ad una
, 570: l'ombra delle virtù morali ne gli eretici serve d'inorpellatura (per
vanzia e defecto de l'altra se ne avesse a patire e fare. bisticci
il color de le viole / altre ne tinge, altre il purpureo inostra.
questa nostra etate / quanta altra mai ne fu,... /..
imperla or s'inostra, / or ne le rose ed or ne le viole /
, / or ne le rose ed or ne le viole / d'un bel viso
ascoltai con gusto erudito que'piacevoli placiti ne i quali fanno pompa eloquente gli avo-
dovevano raccogliere schiere di volontari e tanti ne accorrevano desiderosi di essere inquadrati e condotti
estens.: la composizione fotografica che ne deriva. -anche: la scena (
dal francese * inqualifiable = qui ne peut se qualifier. se prend surtout
otto vie serie leggiadra / ed otto ne contien per ciascun verso. 3
inquartare. siri, x-448: se ne professava vie più contento il papa contribuendo
ci ammonisce. gelli, i-46: voi ne dormite ancor voi la metà [della
: qualunque avesse facto arte di lana ne la città di siena sopra sé,
, ii-304: senza che nostri sudditi ne possano giamai esser perseguitati, inquietati né
perché sono inquietato continuamente e non me ne trovo più alcuna. oliva, i-1-150
sia il meglio, e non ve ne state più a inquietare. b. fioretti
turba, in un medesimo tempo se ne ridono e compassion gliene portano. donato
cittadini, ed i felici progressi della guerra ne calmarono poi le inquietezze, non avendo
mèta, / tra le mandre affondate ne l'erbe gigantesche. 5.
bene? fammi saper qualche cosa, te ne prego. mazzini, 14-72: mi
, la prima accenni alla seconda che ne venga, e questa mette l'ale e
guicciardini, vi-285: non parve se ne risentissi né curassi persona di qualità alcuna
, ma per alloggiarci a tempo, ne concede iddio l'albergo nel mondo mentre
impurità. malpighi, 1-234: ne l'inflammazioni delle parti si rendono differenti
la viltà e la prudenza, non se ne possono viver sicuri, venendo pur ricercati
degno; or questo inquiro / che ne sie precettore a tempo certo. ramusio,
uno sguardo penetrante e inquisitivo. clara ne rimaneva affascinata. e. cecchi,
ma empimento di fiorini nella sua mano ne dovesse procedere, come fece. ariosto,
bacchelli, 2-v-674: l'inquisito se ne stava meravigliato e quasi fuor di sé,
... mostrava di non se ne accorgere. de luca, 1-14-1-102:
ore, ci si annoiava e ce ne andammo. landolfi, 14-166: fissò la
fede), condannando e punendo chi ne fosse stato ritenuto colpevole (e a seconda
folti rami; / ma s'un ne sbranco, un altro il capo estolle,
preda a sì fatti,... ne tengono ancora vituperio in memoria.
. scamozzi, 89: ne facevano per inrottare le condotte delle legne
pirandello, 5-654: giustino s'insaccò ne le spalle e uscì cucciolo cucciolo dallo
6-225: il collo gli s'era insaccato ne le spalle: come se un apostolo
, inf., 7-18: così scendemmo ne la quarta lacca, / pigliando più
saco, e tu lo rinsachi perché ve ne capi più: così insacca la parola
. f. bertini, 1-210: ce ne son dell'altre delle voci, che
registri di quelli, che nulla mai se ne potette vedere. = deriv.
di senza-idee, non che veramente non ne insaccóccino, ma inquantoché, non trovàndosi
, non si facciano, non se ne puote mai far nulla. e tali sono
terzo il predicto gentile uomo uno quarto ne ritenne per sé, e di quello parte
ritenne per sé, e di quello parte ne mangiò e parte ne insalò. benvenuto
di quello parte ne mangiò e parte ne insalò. benvenuto da imola volgar.,
/ se non minestra, che se ne va al mare / per insalarsi, secondo
perciò bisogna che l'anima di esso ne sia ben fornita, se vuol insalare tanta
e'vogliono alzare il fianco, e'se ne vengon giù con la scusa di qualche
tuo, geva, pieno, / me ne potresti dare una menata. -nel
d'un dante, se quel ruscello ne avesse fatti stampare (poiché egli ha
grazzini, 4-411: -ma voi glie ne fate pagare a cento doppi. -egli
è il limone, che si spreme ne le coradellette soffritte ne la padella,
, che si spreme ne le coradellette soffritte ne la padella,... e
questa libertà profana e falsa, / tosto ne segue al cor tormento rio, /
più fastosi di roma. vitruvio se ne arrabbiò tanto che non li chiamò pitture
. raffaello (anche raffaello dormì) ne insalsicciò le logge vaticane. =
insalutato ospite. savinio, 197: me ne andai 4 all'inglese 'come dicono
insanabil fantasia de'cinesi seco un'altra ne trae. salvini, 16-406: a noi
: ma colui che falso / volontario ne dice spergiurando / con testimoni e la
purg., 5-99: arriva'io forato ne la gola, / fuggendo a piede
sazio / se noi traea, se non ne facea strazio. marino, xiii-6:
a quel si lancia, / e ne l'orecchio attacca il crudel dente,
... scatenatamente imperversando, se ne corressero [i suoi furori].
è bastato questo, che in bologna ne ha fatti ritenere dua altri, pe'
per ogni via e modo quelli scandoli che ne potes- sino nascere, o che loro
nostra irrazionale insania, [la natura] ne causa puoi magiore dolore e affanno.
maligna insania / cercar cibi ti fa ne l'altrui desco? buonarroti il giovane,
frutto, e lui distese, / ne l'aspra cruce, l'una e l'
tempio pria che dedicò sulpizia / per spegner ne la mente fiamma insana. b.
). ottimo, i-494: non ne sono [de'metalli] se non due
per entro all'acqua insaponata, / e ne solleva a raggirarsi al tetto / palla
avete messo fra'denti, che io ne sono tutto insaporato. marinetti, iii-559:
i-188: una matura oliva che sta ne la sua salamoia / a insaporirsi; e
rimanenti paesi o fanno silenzio o ne discorrono come inesperti e insaputi. =
man tenea, fra tanto immerse / ne l'acqua adam, ch'è in mezo
già comprate in venezia, ella se ne fosse volata al campo, e quivi avesse
n'ebbi due sole copie. una me ne rubò con la sua noiosa insistenza,
all'armi. guazzo, 1-196: ve ne sono alcuni [mariti] tanto difficili
del cielo qualche uccello di mare se ne va; / né sosta mai: perché
: uno [vaso] che se ne trovasse, il quale reggesse a martello,
mira. pananti, 11-68: filinto se ne uscì fuor del capanno, / e
grazzini, 4-60: -ed io che far ne posso? -andar là, e
... andate là che dei quattrini ne avete anche troppi '. idem [
309: eh va là! non te ne sei accorto che qui a fratta sei
labre erano già pallide, la facia ne diveniva obscura. ariosto, 183: mirar
labbro, 'doppio ', se ve ne sono due; * complicato ',
prima con le prime labbia / tanto sol ne sorbì, quanto n'attinse.
-balenò. / e mille e cento ne '1 varco eletto / de 'l bel labbrétto
parole cominciano da questa lettera, se ne fa un dolcissimo composito che da'greci
che offrono colla bocca degli animali. ne porgono esempio la salvia, la menta,
di abbonati, che pagavano quando se ne ricordavano ed erano quasi tutti di labile
mide che, come che alcuno vestigio ne sia, cenere tutte con vengon venire
avemo messo in questo labirinto, e noi ne l'avemo a cavare. a resi
l'orecchia], / né minor che ne l'occhio ha studio in essa,
e nei chimici laboratori, gran colpa ne ha la storia. colletta, i-180
piazzi, 1-28: alle riferite 51 costellazioni ne furono aggiunte in vari tempi molte altre
: la previdenza della natura due particelle ne distribuisce alle mammelle della madre, l'una
era un sentiero sghembo, / che ne condusse in fianco de la lacca,
i parasoli di carta dipinta, se ne stava tutto il giorno a poppare una
lacchè d'ognuno e paggio, / ne farò qui una corta filastrocca. galileo,
che vollero i lacchè, e se ne fuggirono. magalotti, 26-36: i bordelli
su margherita luisa d'orléans, 105: ne derivò la di lei risoluzione d'insidiare
gioia, godimento (e ciò che ne è causa: ma contiene sempre l'idea
il quale cocen- dola o arrostendola se ne deve cacciare fora. giovio. ii-82
mascalcie,. 1-10: quando si vegono ne le latora di fuori del capo del
, s'avvide del mal suo e ne mise appresso al re la madre in sospetto
spettacolo lacerante lo attendeva, e però se ne andava malinconico e il più lentamente possibile
conduttore di una macchina elettrica, se ne promuove una scintilla fragorosa o scarica
. strappare malamente, in modo che ne risultino aperture con orli ineguali e discontinui
dell'infanteria che la seguitava, ma ne lacerò molti col calpestio de'cavalli.
e scalfivano coll'ugne, ma spesso ne faceano tanaglia, da strappare le schianze
. panzini, ii-513: le tenebre ne erano [dall'urlo di guerra]
gridino / in sino al ciel ch'i'ne dò lor licenzia. tasso, ii-534
stroppiano le mie composizioni e me che ne sono l'autore. salvini, 41-322:
voi stesso lacerarvi? tutti gli amori, ne i princìpi paiono dubiosi e scarsi e
, / altrui de fama vesti e ti ne privi. savonarola, i-260: debbe
la gola, una smorfia di ribrezzo ne scosse tutte le fibre al pensiero dell'inno-
era assalita da emicranie sì violente che ne diventava come pazza. si lacerava i
aurea volgar., 202: ignudo ne stette sei mesi e tutto n'uscì
lacerato da'granchi. botta, 6-ii-457: ne fur viste delle schiacciate [donne]
: le cose mie... se ne vengon da voi, pur testé nuovamente
e aver trovato la casa mia e io ne son venuta in carcere, stiava e
. redi, 16-iii-349: difficilmente se ne possono staccare [certi vermi] senza
un'altra! panzini, i-552: ne ebbe come una lacerazione, e balzò.
vociani e dei lacerbiani e la stima che ne aveva concepito lo portarono un giorno ad
lo raccolsi / tra queste braccia; ne lavai le piaghe / con queste mani
moroni, lvi-317: qua passando / ne la ventura etate / lo stanco passaggier
di nuovo, ma ogni palla da trentasei ne portava per aria e stritolava fascine,
, ii15- 327: se la danimarca ne uscirà un po'lacera, suo danno
e conquassate, [attila] se ne ritornò per allora nella pannonia. a ssarino
8-1077: ambe le parti mosse / se ne gian per urtarsi, e d'ambe
runciglio, / sì che, stracciando, ne portò un lacerto. buti, 1-575
, xxxviii-59: l'opra mia fincta infiniti ne scorna / e sotto mi tal cum
in giro: ognuno col coltello affilato ne taglia il boccone che più gli sembra
e se da vantaggio vuol laconeggiare, ne levasse di più quelle parole: è
nel tessere l'encomio del loiolese e ne 11'annoverare i torti della sviata sua
si sarebbe potuto profittare di ciò che ne avea scritto questo autore. foscolo,
questi sensi: « vide (disse) ne te spes occidat »: guarda bene
primi [cuccioli] sono maschi; ne gli altri [le cagne] fanno scambievolmente
summum ', monologhi e laconismi quanti ne vorrete; comparse mai, o quasi mai
, che bagna gli occhi e talvolta ne sgorga in seguito sia a irritazione
! -esclamò annetta commossa - e io ne sono la causa? e. cecchi,
: partitomi da lui, mi ritornai ne la camera de le lagrime. idem,
centromeridionali, e i vini che se ne ricavano (come: lacrima di puglia
, esplode in minutissimi frammenti se se ne spezza la punta. redi, 16-vi-335
sfasciarsi subitamente in minuzzoli, dove se ne rompa la coda esilissima. gl'inglesi
d'amaritudine, e quasi per compassione ne lagrimò. benzio, xxxvi-144: lasciommi (
scettro a'regnatori, / gli allór ne sfronda, ed alle genti svela / di
per gli altrui dolori ', non ne sente pietà. -non aver più
perché mi privi? / tu te ne porti di costui l'etterno / per una
gettar quattro lagrimette, che le lagrime ne gli occhi d'una donna bella sono
e poi del rosso / non se ne parli e tanti e tanti; e tutti
. trissino, 2-1-183: io nacqui già ne finfelice gnazia, / quivi sempre abitai
gnazia, / quivi sempre abitai, quindi ne vengo, / e fui testor di
la lagrimante e dolente donna tenuta aveva ne le braccia,... la
, / lagrimando a colui che sé ne presti. buti, 2-312: 'lagrimando',
colui ', cioè iddio 'che sè ne presti ', cioè conceda sé a
ella cessò di lagrimarlo, né il lutto ne depose. d'annunzio, vi-1123:
quasi volessi dire: / « io me ne vo, ma resta il core intanto
dubitare, / ma forte vile è creduto ne l'uomo, / se non ben
mi fue sollenato questo lagrimare, misimi ne la mia camera, là ov'io potea
facultà dell'adulare non è così avanti ne gli uomini scelerati passata, che dicano
d'una lacrimazione, che di continuo ne piove, mi toglie il poter far niuna
di me. carducci, iii-3-38: ne la patria del goldoni / dopo il dramma
incanto e a piccol pregio, per chi ne volesse comperare. oliva, 84:
spine e selci il doloroso letto / ne l'egra valle, col rotar de l'
complete ', lacrimose, dio ce ne guardi, e sentimentali. landolfi, 8-105
grigio principia a piangere testate che se ne va. papini, iv-78: nella
rallegrati che il molle gennaio / se ne va lagrimoso e assonnato. -figur
laghi o sulle loro rive, che ne solca le acque (popolazione, flora
i liguri avi da le belve / ne le disperse stazion lacustri, / qui
strisce di cuoio alle piante, che se ne imbevono, e con un coltello lo
: contuttociò di queste male erbe dapertutto ne va sempre pullulando, e massimamente
aretino, v-1-224: la vertù è fondata ne la pura bontà de l'intenzione e
bontà de l'intenzione e la litteratura ne la scrupolosa malignità de la ladraria.
ladra pessima, sì che no te ne venissi pensiero di torla. ca'da
e le adocchiava il ladro mortuario che ne avrebbe rubato il nastro la notte.
mare, ogni sovrano del luogo se ne può, anzi se ne deve, far
luogo se ne può, anzi se ne deve, far giudice, per la manifesta
: lo sottil ladro [amore] che ne gli occhi porti / vien dritto a
, 207-8: non so s'i'me ne sdegni; / che 'n questa età
ti ruba l'anima che tu non te ne avedi. lorenzo de'medici, ii-209
superiore. così il liquore entratovi non ne esce se non levando il pollice;
, come questo accresce la fiaccola, o ne fa una seconda, struggendo più olio
lei, di desiderarla ancora. me ne vergognai in cuor mio come un ladro.
e di tue opre ladre / non me ne incresce, ma sol del tuo padre
io ti voglio un bene ch'i me ne muoio! verga, 3-52: -si
figur. con riferimento a cose materiali, ne pone in risalto con icasticità il valore
ad azioni o a condizioni esistenziali, ne sottolinea incisivamente e con cruda efficacia gli
che mai passi giorno che non se ne senti qualcuna. g. gozzi
scuse ritrovava, cominciai dubitare ch'egli ne volesse fare qualche gran male. cammelli
ed opponendo vivo contrasto alla violenza che ne sentiva. 4. gioco dei
quanti costui con questo ladronesco suo genio ne averà fatto miseri. tommaseo [s.
dato guccio s. xl... ne la casa da petriuolo la grande,
coccodrilli, che qui domandano lagarti e ne fanno per tutti questi rii della costa
mangiato, da ivi a venti dì ne fece trecento. palladio volgar.,
bottiglia, della quale presso alcuni popoli ne fa le veci. = voce
in pannocchie ascellari o terminali; se ne conoscono numerose specie che vengono utilizzate a
di una trina. gli indigeni se ne servono per fame dei manichini e delle
, purg., 9-54: dianzi, ne l'alba che procede il giorno,
allogiare in quello di monte- chio e ne le circostanzie coloro che erano deputati là
barcaiolo, don malachia in sessantacinque anni ne aveva vista arrivare delle barche. panzini
. rossetti, vi-37: di quanti ne soffrirono orridi eccessi / lagnamci men di lui
mia sorte (non solo non me ne lamento con altri, ma non me ne
ne lamento con altri, ma non me ne scontento). non posso lagnarmi.
con la complicità delle tenebre, altre fucilate ne partissero. gozzano, i-359: l'
. montale, 1-26: un mondo gnomo ne andava / con strepere di muletti e
dice * lago chiuso ', ma se ne riceve delle forestiere, o tramanda le
e con istride / dumila e più ne misse in tristo lago / questa reina
solo iddio, e fecionlo però mettere ne lago de'leoni. bibbia volgar.,
, ammoniaca e vapore acqueo; se ne trovano in toscana, nella zona dei
, ché allora si ritrovano alle prode e ne gli argini di detti luoghi. b
vino ristagna il corpo... nasce ne i solchi de gli orti e nelle
per l'aroma di vaniglia (e ne esiste anche un tipo rosso).
minuendo secondo che gli aggradiva. onde ne fece alcune dove entravano tacque tanto alte
/ quel petto ch'è crisciuto / ne la infema lacuna, / quanto più
saggia scorta, e in se tesoro / ne fé 'l gran tosco. g
tua perduta dolce compagnia, / meco ne ven, che piango anco la mia:
i vaghi de la luna / fan lai ne l'aria mite. moretti, i-657
dante, purg., 9-13: ne l'ora che comincia i tristi lai /
monaci dal laicato, di quello che ne infondessero essi nel gran corpo dei cittadini.
possedeva un amico nell'episcopato cattolico, ne contava poi troppi altri nel laicato canaglia
ridicola prosaicità di chiamarlo un contratto, ne offendeva al tempo stesso il carattere di
, acciocché gli laici siccome gli alletterati ne possano ritrarre frutto e diletto. sacchetti,
livio volgar., ii-1-181: che ne pensano quelli che questa ontosa compagnia hanno
, nelle parole, nel portamento, ne gli atti, di tal fatta uomo che
, 4-7: carlo di borbone non ne avrebbe presa la menoma suggezione per frenare.
ridicole, l'austria... ne sarebbe lietissima. -in partic.:
delle ciglia d'un uomo, tu ne leveresti picciola cosa, ma tutto il
picciola cosa, ma tutto il corpo ne sarebbe più laido. guittone, 44-11:
che gli possedea già da lungo tempo, ne può far fede la loro vita laidissima
posa 'r curtello... / -non ne vo'più di 4 vesta laida vita
laldabile. cellini, 768: tutto ne proviene immortale e laldabile gloria a sua
nero, / negli atti soi tu te ne accorzerai, / per fermo, eh'
l'oblia / veggiando come 'l ciel tutto ne plalde. 2. laude (
ariosto, vi-502: tre lame, ne le quali io abbia a scrivere / con
messa a lame, che alla prima vista ne parvero d'oro perché così ci dicevano
mincio] trova una lama, / ne la qual si distende e la 'mpaluda;
conoscerete voi di tutti quanti, / che ne la lama giù tra essi accolti.
china. morto, l'uno se ne cerca un altro che quello somigli, acciocché
è caratteristicamente 'lamartiniano '-e nessuno ne ha ereditato il segreto. linati,
gli dii? non accade ch'io ve ne faccia qui la pittura, poiché ne
ne faccia qui la pittura, poiché ne vagheggiate in coteste 'dame '..
lambiccante imaginativa: tutto l'estratto che ne caverete varrà meno assai, nell'opinione
, e che l'algore / ricevette ne la rimota parte, / comincia a poco
né polli, né paperi, né porci ne vorranno. ma sapete quel che ne
ne vorranno. ma sapete quel che ne farei, s'io fossi voi? una
né di fumo né di bruciaticcio, ne riportano seco il sapore e l'odore
con l'acque de'cavati pozzi, ne risultava un misto non ingrato al gusto
tirando fumo e liquor ben digerito, ne fa fiori, li quali sono la parte
sile sempre stentato, che la lettura ne riesce increscevole e agghiacciante. gioberti, 1-ii-218
unì il succo di certe erbe misteriose e ne distillò poche gocce verdastre che raccolse in
meno ricco, / che men piace e ne risuona, / io son sempre nel
infedeltà del gatto dalla palpabilità di chiunque ne riporta col nutrirlo ed accarezzarlo, in vece
tanara, 2-44: la lambrusca, chi ne potesse avere vendemmiata tardi, fa vino
continua guerra, ed un'infinità se ne consuma nel tempo che rimangono fra noi.
parini, giorno, ii-807: ognun ne chieda / il dolente marito; ed ei
di san pietro [il pontefice] ne faceva lamentanza e protestazione al governo di napoli
fue sollevato, questo lagrimare, misimi ne la mia camera, là ov'io
desir che tal ordine servi / che ne la prima observi / quel lamentar e doler
mi lamento mai / per pena ch'io ne senta o per rancura. dante,
è in grazia, da poi / che ne conobbe, a dio et a la gente
-amici trovato. petrarca, 84-4: ne convenne / lamentar più l'altrui che 'l
cinque parti di sopra raccontate, se ne truova un'altra chiamata grecamente * crommo '
a luglio-agosto, e la chiesa cattolica ne ripete lunghi brani nella liturgia del venerdì
la signora trova naturalissimo che non se ne parli più e continua le sue lamentele
di viltà non sonon inferiori a quanti ne siano mai stati, lamentevoli, sdegnosi
iii-21-288: i terremoti e lo spavento che ne seguitava: tra i quali fu memorabile
rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene. tortora, ii-228: la
su le selvagge / cime trascorre e ne tragge / un lungo e dolce lamento.
in un giorno, i fornai che ne compravano,... a questi si
fu tale che egli quasi che se ne morì di dolore, contrastando la sua persona
di carattere politico o religioso; se ne trovano presso tutti i popoli e in
bello stradone lungo lungo, / ce ne andavam giù giù canterellando / il lamento di
, 18-12: di tal rapina / ne fecero doglienze e gran lamento / col vecchio
morì. pirandello, 8-443: non ne mosse lamento; e forse nessuno lo
come mazze pesanti, e al loro tocco ne usciva un suono stridente, quasi lamentoso
e le dibatte, com'egli se ne potesse servire, quasi che fossero due ali
sotto tenue membrana [il naso] ha ne l'interne / cavità un folto stuol
], 9-16: de li pesci piacti ne è una generazione la qual, in
marmoree colonne sostenenti candida lamia, se ne lieva uno tra le correnti onde di sarno
il bevere l'aqua d'orzo, ne la quale smorzata è la lamina d'oro
ed acqua una stomella- trice / ritta ne 'l mezzo canta e pesca anguille, /
corpi diafani di estrema sottigliezza, o ne viene riflessa. i colori delle bolle di
ottone per far oro pello, e chi ne laminava per far quello che si fanno
. biringuccio, 1-71: allora ne agiognarete, per ogni libra d'argento
strettamente aderenti come nel mezzo, onde ne resulta quella sostanza spugnosa che ne'suoi
giovanni da verazzano, lix-179: quello ne volevano dare ci mandavono, continuo gridando
mai che 'l ciel benegna- mente / ne porga i tuoi bei frutti, o bianca
. serdini, xxxix-i-83: io te ne obsecro per quella sentilla / del superno
excepto la celesta lampa / la qual ne trasse da infemal vampa / col precioso suo
il core ardente e l'anima fervida ne i vostri servigi. del bene,
/ pari al tuo pio buglion, che ne fu lampa, / e insegnò l'
che sua lampa, / perché d'alto ne scende, / alta divampa.
splendente lampa / del giorno è spenta già ne tonde salse. del bene, 4
o per grossezza d'elmo se ne scampa. / dunque si debbe il cavalier
tante lampade d'intorno, / che ne fu l'aria lucida e serena. galileo
recipiente nel quale svolgesi idrogeno, che ne esce per un beccuccio e si accende
la chiesa cattolica; si alza e se ne va dal teatro. ma quell'uscita
pure una lampada, onde trovarlo chi non ne sapeva il dove. foscolo, iv-403
là, donde il di l'alba ne porta, / vennero ad adorar l'umil
, 1-133: in qualche piccola chiesa se ne veggono ancora lampadi, lampadari, vasi
molti testimonii; ma quand'anche non ne avessimo alcuno, basterà, io credo
, o si maina o si braccia. ne sono forniti i quattro fusti maggiori:
e mezzana delle fregate e dei vascelli. ne son forniti talvolta anche i pennoni maggiori
sol primaverile / su le superbe, e ne la nera chioma / mettea lampeggiamenti.
4-ii-85: li sbarbagli de 'l sole tremano ne la salsedine aspra come lampeggiamenti di pupille
degli edilìzi loro e di quelli che ne fossero stati gli autori, vorreb
: perché lo spagnuolo sbuffava che io non ne facessi stima del suo tartufo, te
ariento battuto, con punte d'oro ne i tagli,... lampeggia come
egli a sé michele, il qual ne tarmi / di lucido adamante arde e lampeggia
stesso aspro e selvaggio / pur lampeggiar ne l'una e l'altra stella / scorgo
ogni bel fiore / si vede lampeggiar ne l'erba fresca. b. davanzati,
cime ardui lampeggiano / di candor pario ne l'occaso roseo. onufrio, 25:
corso tremolante ondeggia / quello splendor, ne la cui luce viva / mio cor sospeso
in una guaina di tela cerata, se ne è andato con l'aria d'uno
generalmente notturne e luminescenti; le lucciole ne sono i più noti rappresentanti.
i-293: picciolo spazio stette, ch'egli ne cominciò a scendere un'acqua pistolenziosa.
bellissimo. tasso, 9-26: veggion ne l'ombra i naviganti / fra mille lampi
fosse possibile, quasi temendo che cecilia ne uscisse con la rapidità del lempo e
lucente il sol feriva, / e ne traeva fuor lampi e lumiere. artale,
perdendosi di vista [le galee], ne diano segno con battere il focile,
terribili cannoni. aleardi, 1-55: ne le notti /... più vivo
d'oro, / che io me ne moro. bruni, 248: io sol
. carducci, ii-9-325: il bonghi ne sa tanto e poi tanto, e ha
fuori. fogazzaro, 2-245: se ne avvide, n'ebbe un lampo di piacere
: di treni, del resto, stamattina ne passano molti, perfino di quelli '
tuono. -dopo il lampo, ne viene il tuono: alle minacce seguono
. v.]: dopo il lampo ne viene il tuono (dopo la minaccia
profumate; di facile coltivazione, se ne ottengono numerose varietà, fra le quali
, i-ii: moscadello e lamporécchio / cha ne vuol lo beva a secchio.
sassi e si nutre di pesce; ne esistono tre specie principali (marina,
di tela et tirarlo fora pianamente che ne venga tutto sano senza rompersi, perché
facendo carne di bue in vicinanza, ne fece ammazzare uno di quelli che aravano
. giamboni, 8-i-160: sapiate che ne la riviera del mare rosso è una fontana
cotale natura, che li montoni che ne beono incontanente cominciano a mutare la lana
nell'anno domini mille trecento otto, ne la indiczione sesta. targioni tozzetti, 9-255
vento; e quando la lana ch'è ne gli oppi, vola. soderini,
ruinosa, dilava il terreno, e se ne va, e fa talora più rumore
18-3-32: ordinò... che non ne potessero tener bottega [di panni fini
, or che librato il giorno / ne la lance d'astrea più fresco riede.
se non il foletto cupidineo pianta i dottori ne gli studi, e le dottoresse sendo
come gli egiziani, una lancetta che ne avrebbe segnato senza fine il vano ripetersi
de'lancettoni... è bene che ne abbia in ordine due affilatissimi. d'
le loro botteghe lunghe tanto che ve ne possono far di grandissime. tassoni,
or, ch'ai primo tratto / quanti ne tocca da la sella caccia, /
1-4-69: a chi te piace de'tuoi ne dimanda, / benché anch'io sappia
lagrime. petrarca, i-4-57: molti altri ne vidi a cui la lingua lancia e
: alle donne... ultimamente parte ne misero in nelle lancie in modo di
/ e vostra lancia, e'se ne può promettere / ogni cosa. b.
quali il davila, per averne pratica, ne conosceva la maggior parte. segneri,
più che una volta la tramontana e ne pareva molto bassa sopra il mare,
vedere in tempo molto chiaro, e ne pareva sopra il mare l'altezza di una
alcune stirpi de'gentili la lancia colorata ne la pelle, quanto a ciascuno de la
era mossa a ferire, che molti ne presero ed alcuni ne uccisero. parini
ferire, che molti ne presero ed alcuni ne uccisero. parini, giorno, iii-289
di cambiar lancia venne, / e ne fe'inchiesta, e la richiesta ottenne.
fondamento; / e quel tanto sonò ne le sue guance, / sì ch'a
certa mia turbolenza, onde, non ne avendo ricuperati dopo molti anni che alcuni pochi
che nardella si levasse di cucina e ne venisse a la camera, con animo di
di far gran cose, e non ne conchiuder veruna. 21. dimin
disdegnoso giunge e minacciante, / chiuso ne l'arme, il capitan di francia
accordi, la vanno isminuzzando, e mai ne perdono una che non lancino la fantasia
altri l'onore. tasso, n-iii-892: ne l'arte ancora, o in molte
tanto in tanto rumorosamente, e qualcuno ne usciva lanciandosi a precipizio per la scala
, a la percossa intento, / se ne sottrasse e si lanciò in disparte.
sono a lanciarsi così destre che ancor ne gli arbori, fino all'altezza d'
e regalmente adorno, / elena tutta lieta ne l'aspetto / con gran prestezza se
il ragno si scaglia a lo animaletto dato ne le sue reti; e se bene
lancieremmo più animosi nel bel sentiero, e ne faremmo deposito sacro alla nascente generazione!
direzione voluta e con velocità adeguata; ne esistono due tipi: l'uno adatto per
fatto mal. ramusio, iii-149 se ne servono poi [del balsamo] per le
lodole] d'ogni tempo che se ne trovi, la notte con la lanciatoia,
prodotto commerciale. pirandello, ii-2-1011: ne ho qua le bozze, guardi,
, dato un lancio, a terra ne mini. e. cecchi, 2-153:
poche alabarde, ma lanzoni, et ne sono da 400 schiopetieri. ariosto, 22-65
, che la corrode in modo che ne fa cadere la carne, i peli e
adopera per dinotare il carbonchio sintomatico, e ne ripete l'etimologia dal lamento (lagno
bisso, / viva l'imperio che ne tra'di langue! '.
egro e languente, / tu te ne stavi, e avevi sol d'attomo /
, il seme ardente / de la fiamma ne trasse, e lo raccolse, /
altri de 'l verso che russa / ne le canzoni grasse de la languente rima;
cui vitruvio, apelle e fidia vive / ne l'eterna memoria de le genti.
. tutti siamo fiondi che languidamente caschiamo ne lo autunno. f. f. frugoni
spolpate nel viso languidamente caduco, e ne ammiravano sempre più vigorosa la lena.
: antioco, fissando languidamente lo sguardo ne gli occhi della sua vita, stette alquanto
e dal timore / resa in quel punto ne l'amor più ardita, / gli
. loredano, 5-226: venere, ne lo scender di carretta, / sovra la
morte su la fronte, la languidezza ne gli occhi. manzoni, pr. sp
a me si strinse: / voluttuosa ne l'atto languido / tra i gotici archi
nardo stillano le chiome nitide: / ne li occhi languidi l'amore tremola.
dicendo, suono troppo languido e malpieno ne riuscirebbe. -troppo sdolcinato, troppo
vien languida e la vicina robusta, onde ne accorgerne della distanza. c. i
cantano per la freschissima selva / dormente ne la vasta luce plenilunare. bechi, 2-290
prima di fuore / e s'impriman ne l'alma acri e mordaci. pirandello
fermar nella memoria / le divine parole; ne rimase / appena un'eco languida.
, quando ella fusse troppo continuata e ne fusse quasi tessuto il corpo dell'orazione
anche stimati molto in architetture. se ne veggono alquante presso l'eccellente girolamo molin
stati fin allora illesi dal morbo, ne vivevano in continuo timore. serao,
l'oriente un nuvolo irraggiato, / va ne la nube il sole. lemene,
, fra i travagli delle membra e ne gli aneliti di morte, diede quell'
loco. aretino, v-1-181: il maschio ne i dodici e i tredici anni comincia
che chi l'ha generato e partorito ne languisca. i. andreini, 1-114:
gesù vital conforto, / mentre langue ne l'orto. mascheroni, 8-255: poi
/ udendo '1 popol ciò, forte ne langue. -costruito transitivamente: compiangere
dolcissime e scherzevolmente morsicandolo, pareva che ne le braccia di lui languisse.
225: ben vuole iddio che ogn'uomo ne viva innamorato e languisca di lei [
, / perché lo fai? non te ne puoi bla- smare. petrarca, 174-12
mente sana, che con sana mente se ne tornasse, non che l'inferme sanità
[tommaseo]: il ricco tremebondo / ne vive in gran langura. fiore di
colore o per la leggenda che ne attribuiva la produzione a questo animale
della persona del lanino,... ne segue che con questo mezzo [del
fra le piante componenti siffatto genere ve ne ha una, cioè la lantana involucrata
essa alligna, le mangiano e se ne servono per preparare delle bevande rinfrescanti.
piccolina, / e chi col torchio giù ne la sentina. r. borghini
falde simili a quelle che si veggono ne le lanterne di carta, che si
alcuno di telescòpio, ma al più se ne potrebbe dedurre qualche specie di lanterna magica
tirar a gli uomini, e massime ne gli assalti per le batterie, si essequirà
o 15. lastri, 1-4-83: ve ne sono certi [semi] vestiti di
in fiocchi;... ippolita ne prese uno ch'era punteggiato di vermiglio nella
, senonché quasi una lanugine di musco ne ricama poche prominenze degli angoli meridionali.
venuto, /... / ne fece quel che del gregge lanuto / sul
ferrucio, e subito li roppeno e ne fecero assai prigioni. canti carnascialeschi,
postale: vuoi aspettare a quando me ne manderai altre due, se pur giungeranno
non campo, / sì gran pensier ne cresce a lo coragio. anonimo, 486
molti altri sanza novero, laonde non ne è fatta menzione. anonimo, i-495:
con quelle ossa dello pesce, non se ne troverebbe tanta altrove, come i fiumi
dal vento,... non ne verrebbe mai a una conclusione. tramater [
interni spesso fomiti di un granello che ne occupa la superficie esterna, e dallo
strade, nei campi, ec. se ne adoprano in medicina le foglie e le
., 504: levatosi un romore ne la città di tessalonica, furono lapidati
tra questi lapidari e antiquari, e ne ho trovato un pezzo poco minore di
ne'pianeti e ne'celestiali segni e ne gli alberi e nelle pietre preziose per
pietre preziose per certe proprietà loro altri ne reputarono maschi e altri femine.
... sebastiano senza frezze; lorenzo ne la graticola non arso et incotto,
, ma bianco. battista, vi-4-248: ne cada io mai / filisteo lapidato in
cestoni, 452: si quiei crustacei lapidefatti ne ho veduti di molti su certe colline
certo egli è che vari popoli antichi ne ebbero il vanto, e distinta ricordanza ne
ne ebbero il vanto, e distinta ricordanza ne fa la storia, specialmente in favore
mente innanzi alla morte corporale, se ne liberi il nostro signore gesù cristo per
se si pongono alcune cose, se ne ritirano dopo qualche tempo pietrificate.
esattamente, e si adopera subito, ne risulta immediatamente una sostanza della maggior consistenza
quali predominano nei medesimi corpi fossili e ne costituiscono l'essenza. spallanzani, iii-266
tal leggiadria gli dipinse una mano che ne restò stupefatto. galileo, 1-2-192: ho
pagina bianca, prese un lapis copiativo, ne bagnò la punta in bocca e riprese
chiama lapis aceti, di che se ne trae l'aceto. ricettario fiorentino,
il giovane, i-419: uno spezialmente ve ne ebbe [de'vasi], di
quale è una pietra azzurra che se ne fa l'azzurro oltramarino. corsali,
903: vi avevo pregato che me ne tenessi avvisato quando di laggiù ne intendevi
che me ne tenessi avvisato quando di laggiù ne intendevi cosa alcuna, e che questa
fare agli scredenti, / perché te ne struggei come la cera: / e quasi
frondi e i cui torsi si cuocono ne i cibi. domenichi [plinio],
sperare qualche soccorso. lo ruppe e ne uscì fuori un pasticcio di sei uccelli lardellati
cui è fissato in modo da non se ne poter distaccare. 4.
che nostro padre comperò mezzo maiale. ne cavarono due pancette, due lardi, due
so'buon begolardo, / tu me ne tien'ben la lancia a le reni;
s'eo mordo 'l grasso, e tu ne sugi 'l lardo. fr. martini
, smisuratamente, o pure, avendola, ne sia avarissimo. -avere il
. alamanni, 7-ii-331: non se ne vada; e dove? forse che
per loro, che tanti oggi ve ne sono / che molti di loro di
giorno, iv-551: oh qual dimane / ne i genitor, ne'convitati, a
/ se la tua colma il mio che ne trabocca, / se l'innocenza è
del suo beneficio, tanto largamente in quella ne mette quanto apparecchiata è a riceverne.
amor vetro, / e, 'chi ne cresce, ch'io pur ne dimagro;
, 'chi ne cresce, ch'io pur ne dimagro; / tal con- dizion no
si qui tu 'l largì e se'ne mandato, / serai traslato con santa gente
la ciurma possa sostaner la fatica, specialmente ne i viaggi lunghi; e sarà quella
aveva... largheggiato assai con tutti ne gli trattamenti. g. gozzi
, tempestando il mare sì furiosamente che ne andava alle stelle. 10.
piana o in un solido, ne individua, insieme rispettivamente con la
vi produrrete un'altra linea a squadra, ne nasce la larghezza. brusoni, 93
donare, anzi è nel podere e ne la volontà di colui che dona, secondo
. della valle, 139: ritrovo / ne l'antico uso e novo / che
mi fu grazia largita / d'entrar ne l'altra rota che vi gira, /
e sì sublime / accorgimento, e ne lasciò l'uom privo? / fu la
inf., 5-41: come li stomei ne portan l'ali / nel freddo tempo
possano. alamanno rinuccini, 1-259: se ne fece la scrittà... mi
122 ducati d'oro larghi, e 14 ne ho avuti qui. aretino, vi-698
i barbari costumi de la nazion sua e ne la larga e uni- versal monarchia ebbe
quella sola vertù per maggiore, che ne i susurri de le calunnie de le due
degli albizzi, ii-46: il marchese se ne dolse con noi, e con assai
mie ragioni et aperte, che lui ne restò capacissimo. c. malespini,
, 3-7 (325): se io ne parlo alquanto largo ad utilità di voi
largo sii tu di frutti, a me ne la breve stagione: / ai miei
... andando per ostro, ne viene a rimanere a man sinistra, benché
giorno, ii-675: pale amica / latte ne preme a larga mano, e tónde
opinione, aristotele nella poetica brevemente se ne passa. -alla lontana (con
e tanti servi che delle rendite sue ne potesse vivere alla larga e maritare le
lo interrogai alla larga: che cosa ne sentissero a bologna? bocchelli, 1-i-208:
largo nei dintorni dei due paesi, ne sentiva d'ogni sorta. -tenersi sulle
i loro onori che la vostra memoria, ne la quale rivano tutte l'istorie antiche
scandendo burlescamente in suo nome, se ne andava sempre serio e indifferente, come
... pur niente di manco ne li dài largo s'e'volesse esser gattivo
assai evidente e chiara, io me ne tacerei e confesserei di largo niente saperne
d'insistere su tal punto, me ne passo da largo. carducci, iii-11-248:
puntando un remo alla proda, se ne staccò; afferrato poi l'altro remo,
qualche quattrino. -mira che largaccio; più ne bisognano. = voce dotta,
agli edifizi e a sostentare ogni peso; ne dan segno i porticati di vinegia.
possibile che lui, solo lui se ne tornasse adesso di là. -per
/... / lo amante ne la amata si transveste, / il che
, / l'adatta così ben, che ne par vero. = frequent. di
bernardino da siena, 184: poi se ne va alla casa e dice alla donna
è proprio parola nostra, benché incerta ne sia la etimologia, probabilmente dal lat.
, babbioni e vilissimi adulatori; e non ne salva pur uno, vedete. settembrini
esca. aretino, 20-96: se ne girono saltellando nella foggia che saltellano i
/ non saltar, laschettin, ne la padella. = deriv
lasciare un podere, sull'ultimo non ne hanno più cura, e tirano a approffittare
ii-150: quando poteva li lasciava e se ne fuggiva solo a disegnare in campidoglio e
vista de 'l cerulo mare tra'pini / ne l'albe fredde, ne li occasi
pini / ne l'albe fredde, ne li occasi rutili; / e traggono,
angel che con tanto gioco / guarda ne li occhi la nostra regina, / innamorato
, i-2-164: oh! oh! come ne andiamo velocemente! ecco già che lasciamo
e lega d'ogni parte che non ne caggia, e lascialo cinque dì e più
parerà bon colpo di fortuna se se ne uscirà per la maglia rotta, senza lasciare
prese, sul principio, la peste; ne guarì, e si rimise, con
molte altre cose; ché non se ne curò di scrivere altro che di cose
del tesoro / che s'acquistò piangendo ne lo essilio / di babillòn, ove si
ella non lascia il ridere, e me ne viene dolore e danno, ché in
las- siam costoro che a velia se ne vanno, / che sentirete poi ben
loro patrizi, quando lasciano un magistrato, ne fanno maggior festa e sono più conspicui
del tuo amore, / volentier te ne feci un bel presente. trissino, 2-2-219
star pregne, e quando partoriscono e ne fanno molti, si convengono elegger quelli
altri gitterai via, perocché quanti men se ne lascia loro, tanto nutricandogli diventan migliori
lasciava, acciò che gli altri non ne sbigottissono. fra giordano, 96: questo
desiderio di lasciare erede, ora non ne ho più bisogno né voglia, perché il
, perché il mio figliuolo, che ne la presa de la mia patria persi,
mi togliesse molte cose, ella me ne lasserà più ch'ella non me ne
ne lasserà più ch'ella non me ne potrà torre. boccaccio, dee.,
pelaghi navigando. cariteo, 31: ne la più raccolta e più secreta parte
98): lasciati guidar da chi ne sa più di te. fracchia, 799
: e 'l danno e la vergogna che ne seguita, lascio considerare a te.
mancamento, va più in là e ne trova cento. idem, 90: chi
d'un coltello fittogli nel petto e ne la ferita lasciato. pirandello, 8-588
b. davanzali, ii-27: vinio ne fu reo: e fatto incatenare da
lasciato liberamente andare da cesare, se ne andò a marsilia. a. neri,
una o due parole tanto che tu ne raccogli dieci tanti più, con un po'
, che fur tarde, / sdegnose se ne tornano e pentite. f. f
è caro e prezioso, ed anco ne la morte del varchi m'è stato
: la seconda ragione, perché non ne dovemo amare, si è perché noi
orar con isperanza; / la mirra purga ne la penitenzia, / mortifica la carne
disoneste che la lascivia di tali ha fatte ne la vita, che dovendo esser nel
che dovendo esser nel monistero come i gigli ne gli orti, si sono lordate di
modo nel fango del mondo che se ne schifa l'abisso, non che il cielo
: fo recitata una egloga di amor, ne la qual intervene molte lascivie e parole
lascivia di atteggiamenti nonostante il nerume che ne rivestiva le membra tornite. 8
adria, 'la quale nel fronte, ne gli occhi e nel naso somiglia talmente
d'un guardo / rassembra il sol ne l'onda azzurra e pura. berchet,
... al fiume / immersi ne le fredde acque sino a i ginocchi /
canora, vigile, / fiera ti slanci ne la vertigine / de l'oscena ionica
. loredano, 1-212: mi figuro ne tacque un dio cangiato: / son
in onda, le scintilla un riso / ne gli umidi occhi tremulo e lascivo.
i tuoi baci... altre donne ne potran dare di più lascivi: ma
spumosa ballerina. serra, i-347: se ne va per il giardino granducale o sulla
una certa lasciva polizia, al collo, ne i vestimenti, ne le borse,
, al collo, ne i vestimenti, ne le borse, nelle corone de pater
154: amore l'altro giorno se ne andava solo soletto senza strai e l'arco
gran gambate a i'borgo, se ne porta glorioso [di lepri] dentro casacca
lasco. de jennaro, 61: perché ne vai sdegnosa e tanto altera / di
vino una picciolissima dose di lasero, noi ne abbiamo intrise le più alte cime della
e la faretra a lato, / e ne le man la lassa e la saetta
formelle e divelti; / alcuna lassativa ne vedreno. anonimo toscano, lxvi-1-54: anch'
due nappi di lasciativa bevanda, e se ne stette in piazza per fino a mezo
l'osservanza della legge finché non se ne sia accertata l'inesistenza) e si
motivi probabili, ancorché motivi più probabili ne sostengano 1'esistenza e la validità)
: mettesi [il pa- nace] ne i medicamenti delle lassitudini e parimente ne
] ne i medicamenti delle lassitudini e parimente ne i capitali, rompe i carboncelli.
seme di cui la si serva, ne viene sovente a pagar d'un lezzo,
: perché 'l vigore in tutto non ne manchi, / manderò giuso l'ancora
sasso, / un romito trovai, che ne l'aspetto / per lunga età era
, malaurata, / so che vitiperata ne sarei / e eh'i'per man de'
lassa la materia, sempre più puri licori ne causa, ma dell'una più densi
. betocchi, 1-81: la polvere / ne ricopia le lasse / piume lenta.
abbracciato ritornavano al paganesimo, e se ne distinguevano cinque specie, secondo il grado
laudario urbinate, lxxxiii-592: aio peccato ne la gola, / nel mandecare annura
tratto ne lucea / nel breve spazio in mezzo ai
di lassoso, / perch'esser non ne può già core astioso, / che non
gozzo pieno di schiuma, e non ne avete mai digerita la 4 invidia e la-
domani ti aspettiamo a livorno. -non ne dubitate... brucio anche io dal
il pianto ed il riso / parimenti ne sgorgano, gemelli. -lista.
le pietre chiamate lavagne, delle quali ne son cave particolarmente nel genovese..
beccandola, facciano scattare l'ordigno e ne rimangano schiacciati; onde dicesi comunemente anche
qual caso di compra o nolo non se ne apparecchiaranno o condurranno per il brasile di
sassi scabri. pirandello, 5-195: ricchezze ne ha tante, che potrebbe lastricare di
candori. carducci, iii-25-19: io ne conosco di tali i quali si auguravano
fosse davvero messo per quella via, ne sarebbe venuta una rivoluzione, oltre che
lazio nomossi. tasso, 16-7: ne le latebre poi del nilo accolto / attender
insetto ogni latebra, / e gli stami ne svolse. 3. figur.
li non conosciuti dii, se alcuno ve ne era, che, per non mostrarsi
.. preesisteno nel primo intelletto e ne l'anima del mondo in modo chiarissimo e
mondo in modo chiarissimo e risplendente, ne la nostra anima razionale ombroso e latente.
giacché o non producono verun sintomo o ne cagionan di quelli i quali non hanno nulla
, che quasi l'uomo non se ne accorge. giannotti, 2-1-275: una repubblica
2-ii-179: chi mai, se non ce ne facessero fede gli storici, al vedere
insensato e fora di sé, monta ne la torre e trova la roba e
ciò che si dicesse per lo avvenire ne la maniera de'sopra detti, sempre
madri latine e fra le spose / là ne la bella italia, ov'è la
amar diven l'om temoroso, / e ne 'l contraro chere più latino.
amistate, / de rimaner latin me ne parria. 10. facile,
: e io non dirò mai quanti ne abbia trovati tra i suoi sessan- tamila
questo mio volgare fu introduttore di me ne la via di scienza, che è ultima
, in quanto con esso io entrai ne lo latino e con esso mi fu
esperia esser conteso; / ché 'l saper ne la lingua de li achei / non
per latino, / secondoché la cronica ne pone, / nome l'un guelfo e
dante, par., 10-120: ne l'altra piccioletta luce ride / quello
persona, quando / la figliuola del re ne va alla festa / per suo diletto
, 71: ma 'n sin a qui ne sono a quel che n'era,
3-159: compagno de le bestie io me ne vivo. / stommi dentro una grotta
abitano la nuova-inghilterra, non che non ne impaurissero, se ne trastullavano. [
non che non ne impaurissero, se ne trastullavano. [sostituito da] manzoni,
o l'autorità di uno scrittore, ne cambia in qualche modo i termini.
... che vuol ch'io ne faccia del suo 'latinorum'? tommaseo
che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi, prosperosi
e germogli assai,... e ne cavano certe granella grandi quanto quelle del
pozzetti, 7-12: altri generi ve ne sono [di piante] che si
] che si coltivano, o se ne tiene conto solamente per pastura degli animali
campi, e di qualche specie se ne mangia la radice. così detto perché
il terreo suolo / trecento in sé ne numera e sessanta. / tanta egli ha
di 'natura '- qualcosa se ne resta che non può rientrare in nessuno dei
a porre 'estensione '? se ne vantaggerebbe di chiarezza il dettato, e
mascalcie, 1-10: quando si vegono ne le latora di fuori del capo del cavallo
questo ognissanti prossimo passato, / e una ne venia quasi imprimiera, / vergendosi l'
lato destro o dal mancino, / o ne le poppe, sempre è così lento
ecc. varchi, 18-2-261: se ne batterono monete d'argento, le quali
era la pastura / del viso mio ne l'aspetto beato / quand'io mi trasmutai
il pallone invece di entrare in porta ne rasenti i fianchi. 17. gioc
già non avessi di buon lato che ne fussi per venire quantità. -da
cerchio folto / da tutti i lati ne circonda e stringe. g. gozzi,
, in un bavero di visone e ne mordicchiava l'orlo. -essere padre
certaldo, 188: se tu me ne crederai, / molto prò te ne vedrai
me ne crederai, / molto prò te ne vedrai: / credi a me che
leggende inedite, 2-249: stando supino ne letto, fue pregato da'suoi discepoli
tutti latissimo oceano. carducci, iii-3-170: ne l'ombra de tuoi lati velami /
plebe d'una così lata aristocrazia, e ne portavano i più marcati caratteri.
diversi i gradi. comunemente le leggi ne fanno tre classi, nella prima delle
: agrippa aggiunse il capitanio eccelso / ne la via lata e salutollo. tommaseo [
quadrava al pontefice, ma pareva che se ne offendesse ed alterasse maggiormente,..
ritonda, 1-461: uno grande serpente ne portava un piccolo lion- cello, e
: le false dotrine di lutero sommergeranno ne la schiuma che, mentre latrano,
, il quale a guisa di maciulla ne scavezza e trita le ossa. qui
baalle e del tempio di lui latrine ne formarono e cloacche. campanella, 4-391
la guancia polita, che ogni giorno ne cangiano una o veramente seguono quella fin
-pirata. lamenti storici, ii-242: ne l'isola di corsica ogni latrone /
vogliamo dire di banda stagnata, il quale ne abbia l'altro attaccato sotto, accioché
d'occhio la lattaia, che se ne stava sulla porta della bottega. aveva
più fiate ho sognato, e non me ne cadde mai veruno, però, se
dottrine io ti porgo, acciocché tu ne sugghi l'alimento sustanzioso e candido,
16-viii-193: ne'bambini che lattano se ne dà [della polvere antiepilettica] una
come velluto lustrante e netto, se bene ne hanno ancora essi delle pezzate, delle
costoro perdonato. segneri, iv-49: essendo ne i bambinelli di latte, poc'anzi
ricerca, pervenuto? tasso, ii-91: ne le scuole peripatetiche hanno bevuto il latte
è il latte un liquore bianco generato ne le femmine de gli animali,..
disteso. pigna, 26: ne l'angelica infante dier di morso, /
delle belle membra. marino, 16-79: ne la fronte purissima biancheggia / senza rossore
burri e tanti latti / che tutti ne van matti. ariosto, 25-15: tagliava
dell'esula e raccogli quel latte che ne cola. palladio volgar., 6-9:
sono chiamati il latte. di qui ne nasce che quei pesci che ànno simili corpi
gli sapeva la bocca di latte, se ne rideva. lalli, 10-18: io
si chiamano lattee, e fra esse ve ne sono alcune di colore nero, che
aretino, vi-489: hai tu compreso ne le sue gote lattee quella sua mobile
cadere su 'l cominciare, ma, salda ne la destrezza de'colori, sapesse a
nutrisce di questa roba, anzi se ne aggrava, perché quivi si raffina il
, preconizzò per primo la cura lattea, ne intuì il benefico effetto dapprima soggettivamente e
, perché il poco che giornalmente se ne pesca serve per la tavola, vi
nato in fretta la camicetta, ne ha fatto esplodere, con gesto di
. biringuccio, 1-43: me ne fu mostro un altro pezzo di vetro
in guisa di latta l'ottone, ne ovviene che partecipa de'duo nomi e
. aveva un suo lattonzolo / e ne faceva diligente guardia. montale, 3-203:
16-ix-178: delle insalate cotte, se ne potrà mangiare mattina e sera, e qualche
vedere questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l'andai cercando
e necessario, e non sempre sta convenevolmente ne la bocca di ciascuno. idem,
... il cacio, che se ne fa, non è tanto laudabile quanto
ottimo il laudano liquido, quando ve ne sia gran bisogno in poche gocciole mescolate
unguenti si adopera questo, ma più ne gl'odoriferi incensi. montigiano, 47:
li brondi cavelli inanellati, / lo tien ne la corona per bellezza, / poi
, et dove in prima alquanto se ne doleva, se ne laudava poi in infinito
prima alquanto se ne doleva, se ne laudava poi in infinito. parabosco,
i valletti son licenziati, e se ne vanno. 8. locuz. suonare
dal signor marc'antonio colonna il vecchio ne le sue laudatissime azioni. goldoni,
dica / quel che sa far costei ne i petti nostri? / tacesse il meglio
dante, conv., iii-xiv-i: ne la litterale esposizione dopo le generali laude
ama la virtù però a mio giudicio ne meriterebbe, se sapesse amarla senza sdegno.
feudale, il vassallo o suddito che ne aveva il possesso doveva pagare al signore
vicine, la qual è laudevolis- sima ne la chiusa, si dee schivar ne'piedi
come d'una gran filosofia, se ne potrebbe aprire academia elegger delle catedre e
bisogno della mia testimonianza e tanto meno ne ha bisogno ora che la sua grandezza è
/... / a farsi laurear ne va di trotto, / e di
imperio de'suoi fasci laureati, quanti esse ne presero con le lor reti. g
sapere, provato con replicati esami che se ne fanno a tempi e in luoghi prefissi
campa- gnuoli,... se ne tornarebbero nelle loro patrie, laureati in
tramontano li sospinge, talvolta, e ne incurva la fronda. 2.
de'be'fiori / sparga l'aura ne l'aria i dolci odori. d'annunzio
più potenti che si conoscano, e se ne ottiene un olio soavissimo al gusto,
, quanto più ogni dì lautamente se ne pascevano. 2. con larga
dote, / lautamente villeggia, onor ne acquista, / splendida è detta.
poco ai mediocri, ma i distinti ne coglievano i frutti, comparativamente lautissimi.
chi le fa, o pe'vantaggi che ne ha a chi son fatte. orioni
lauti, ma di perdite non ce ne furono giammai. 6. ricco
con cittare la note per la comunità ne fé una matinada. folengo, i-377
la lava ardente gittò per terra e ne portò in mare frati e'moccoli. della
della mia fantasia,... ne rimarrebbe interdetto. serao, 3-156: anch'
i piedi in secco, che passo passo ne fe'cespitar come ubriachi. idem,
trattenute in prigionia, compiute da chi ne ha il controllo (e, prevalentemente
le pietre chiamate lavagne, delle quali ne son cave particolarmente nel genovese (come di
più lamine divisibile, di cui ve ne sono molte spezie più e meno tenere
di genova, dagli strati de'quali ne cavano un'incredibile quantità, e facilmente
bere, o fattone una lavanda, ne rende la forma di prima. soderini,
quadri [della passione del signore] ne fece solamente cinque, i quali sono
loro bagni, o perché le lavandaie ne mettono ne'pannilini imbiancati, per farli odorosi
da lavanda1 (per l'uso che se ne fa nel lavarsi); cfr.
persona debbia lavare neuno pelo né scalcinatura ne le piscine dell'arte... salvo
de la terra, ma eziandio per lavare ne hanno a sufficenza. tassoni, 2-35
lavare il bucato a una fontana / ne le maremme del paese tosco. a.
d'una pietra / vide una fonte uscir ne la foresta, / ne la qual
fonte uscir ne la foresta, / ne la qual si lavò dal piè alla testa
meglio si stendano... e ne i luoghi inchinati, la terra postavi entro
, / con lunghi baci, glie ne lava il viso. verga, 3-43:
con l'attender corto / ti farà triunfar ne l'alto seggio. idem, par
9-5 (367): se filippo se ne avvedesse, tutta l'acqua d'arno
lo 'ndemo- niato e disse: ben ne venga l'amico mio: certo molto ti
lavare i peccati di mille mondi, eppure ne volle spargere un bagno pieno. forteguerri
ma ha preso un lavativo, che non ne merita settanta mila. fucini, 31
ordine; / non resta se non porla ne la pentola. g. b
gli aquedotti di legno ne'lavatoi e ne le fucine, dove la materia metallica si
, 271: neuno lavatore che lavasse ne le decte piscine, possa né debbia
quattr'once di manzo, e se ne serve per metterlo a fuoco con essa,
vasella della cucina, e non se ne awedea. ottimo, ii-458: arme,
e riscalda l'acqua, come veggiamo ne i lavelli de'fabbri ferrai.
/ ma ben sua vita trar non ne poria, / sì gli consente iddio ben
grosse paghe, faceva sì che non ne mancasse ancora a quelli che rimanevano in
dì; e un altro dice; io ne voglio lavorare per lui venti dì;
il bere e 'l manicare, / e ne vo tutta notte a procissione. bandello
avendo a schifo queste cose, lavorava ne la dottrina de la chiesa. foscolo,
gridare « viva » a quello stesso che ne avea fatto dei bruti. bacchetti,
che tu abbia tanto tempo, e non ne hai mai. la testa lavora,
modo è possibile che l'uomo sì ne rimanga [dal male] e a dio
(23): de'poderi assai ne rimarranno sodi: che così rimaneva il mio
quel terreno ch'avanza loro, e se ne possono nodrir molti. soderini, iii-128
lavorativi. forteguerri, iv-441: se ne stava per lo più in campagna, /
dati semi alla terra lavorata e parte ne serbasse dopo grandi tempi alla lavorata.
625: uno [vaso] se ne fece al vescovo salamanca spagnuolo, et
vescovo salamanca spagnuolo, et un altro ne feci al cardinale cibo: tutti a dua
: religiosi di gran perfezione... ne parlavano come d'un'anima lavorata dalla
e terra lavo- radoia lungh'essa possta ne la lessca. virgilio volgar., 5
magiore e per lo ad vento e ne ili dì di dominica ad ora di maitino
inanzi; onde tal volta la se ne veniva... con una fante a
rado, e poi a casa se ne tornava. -ant. femm. lavoratore
da inediti documenti le poche notizie che ne avanzano. b. croce, ii-6-24
: 'lavoratore', chi ama il lavoro e ne fa di molto, sia impiegato o
. -lavoratore buono, di un podere ne fa due; lavoratore cattivo ne fa
podere ne fa due; lavoratore cattivo ne fa mezzo. magazzini, 74:
: lavoratore buono, d'un podere buono ne fa due; cattivo, ne fa
buono ne fa due; cattivo, ne fa un mezzo. ibidem, 225:
petto non te afferri, perché vestale ne li soi lavoreri tengono sola una representazione,
lavorio ella conduce, / e non ne lascia mai 'ndrieto cavelle. castelvetro,
nate, per lo quale lavorio la cittade ne divenne più netta e più bella e
potere scampare li lavorìi del fuoco, ne ascendevano giù a terra et andavansene nel
conv., iv-xxv-5: li antichi regi ne le loro magioni faceano magnifici lavorìi d'
battoli, 2-2-299: sopra un maestoso rialto ne posa il trono, per la preziosità
vuole sapere che ciascuno buono fabricatore, ne la fine del suo lavoro, quello nobilitare
dopo tanti lavori di cinque secoli, molti ne rimangono a fare su dante. tommaseo
che ama la sua spada, e ne guarda la lama e ne tenta il filo
spada, e ne guarda la lama e ne tenta il filo e ne scruta la
la lama e ne tenta il filo e ne scruta la brunitura e i lavori dell'
mi faccia / sì ch'io me ne trametta, / che 'l mio lavor
insolubile nell'acqua. gli orientali se ne servono generalmente per tingersi le unghie, i
nel tempo di peste... ne fu fatto fare un disegno a michele.
certa lazzarina minuta come la stizza. -me ne rammento. -a quel cociore che ti
, come se non avesse sensi che ne patissero, ma con tanta consolazione e
, come dice uno storico contemporaneo e se ne fregiarono con orgoglio e nei loro manifesti
l'animale, nel tempo che se ne stava qui a fare il lazzarone.
): v. con; nelle { ne le, in le): v.
petrarca, 267-14: ma 'l vento ne portava le parole. boccaccio, dee.
i-878: le barbariche strofe io, ne le prime / armi, scagliavo in
cose, / roseo 'l tramonto ne l'azzurro sfuma. gozzano, i-755:
. d'annunzio, i-858: violacee tonde ne 'l ve- spero fosco d'autunno /
, inf., 25-33: glie ne dié cento e non sentì le diece.
pascoli, 306: le voci fuori ne trae [dal flauto] più belle /
versi. a pena pubblicati, le ne manderò copia. pavese, n-i-735: se
com- mannato / ca là io le ne vada. boccaccio, dee., 3-9
: la contessa... le ne donò cinquecento [lire] e tanti belli
mia pa- droncina dolce, io le ne ho tanta che mi si scoppia il cuore
del naso con una discretissima fiutata non le ne fa la credenza. foscolo, iv-366
insistenza con cui ella pretese che le ne spiegassi le ragioni, mi costrinsero a
se tu mangi di noi: tu ne vestisti / queste misere carni, e tu
parole quasi un turbine di vento percosse ne le finestre e violentemente le aperse.
, ili -canzone, 58: cose appariscon ne lo suo aspetto / che mostrare de'
de'piacer di paradiso, / dico ne li occhi e nel suo dolce riso,
infedeli; e da quel che me ne raccontò l'ombra amante, vi so
. g. villani, 6-62: ne pare degna cosa di fare di lui
ben leale; e poi che morte / ne lo colse, ho serbato / verso
misi in volume; ch'io cosi vòte ne le conosco, come piene di leal
, ed il peso della seta che ne trarranno, distinguendo la leale dalla doppia.
io vi prometto lealmente ch'io ve ne deliberrò. dante, conv., iv-xxvi-14
24: per lo suo amore, quanti ne troviano, / io zuro lialmente a
chi o per ignoranza o per arte ne stravolge il significato e ne abusa. d'
per arte ne stravolge il significato e ne abusa. d'annunzio, iv-1-28:
lealmente a la speranza che io aveva ne lo esser favorito da voi. pallavicino
amico ver la lealtade / si suol conoscer ne l'adversitade. = deriv.
xxv-80: ch'ignoranza -non da ben far ne tolle, / quanto talento folle,
/ quanto talento folle, / e ma'ne 'nvolle -a ciò malvagia usanza, /
davanzati, xvii-761-7: vo'che tu ne prende sicuranza, / ch'io ti diletto
i... i via se ne giva per esser primiero. b. giambullari
. m. cecchi, 55: -e'ne cercono a fe'. -tu vuoi la
un color più chiaro della ruggine; ne fa quasi sempre poca, di pigne
per segnalare la loro presenza; se ne distinguono tre forme cliniche: lebbra cutanea
orecchia dove è il male fino che ne esca sangue, e fatto questo pigliare
suo, e co 'l suo indovinar ne le conche d'acqua, e vedervi
suo, e co 'l suo indovinar ne le conche d'acqua. bottari,
per il dì delle feste. non me ne dolgo, perché gli stanno bene quelle
le saracinesche del caffè, 1 dimostranti ne approfittarono per mangiare e leccare i gelati
anno, quando le sifìlidi incoronate non ne vollero più sapere? 2.
envenenando. pulci, 4-16: verso rinaldo ne venne il lione / e cominciava a
, 12-i-203: centoquarantamila [scudi] ne lecca [la camera] su questo tratto
abbiano con sì fatta industria a leccarsi che ne riescano ricercate, imperoché non vogliono esser
l'onore e l'utile che loro ne debbe seguire,... strignerli [
di quel mio marmoreo capaccio non ve ne pigliate, camillo mio; ch'anzi
lembo dell'acqua e con leccatura veloce ne attinse la superficie. bresciani, 6-vi-42
allegorica corte animalesca immaginata dal casti ne gli animali parlanti). casti
legna nel leccieto de la via che ne va a la pieve a san giorgio
giorgio, in fino a quella che ne va per le coste. filippo degli
far il lecchino con le donne; quante ne incontra, tante ne ammicca ».
donne; quante ne incontra, tante ne ammicca ». ed uno stornello dice:
dice: « giovanot- tino, che ne ami sei, / a canzonarle tutte come
e per salvargli, / sprez- zator ne divien de la sua vita. / fa
per quel poco di lecco che i patroni ne gustano,... all'ultimo
: vero è che quel poco che ei ne dice lo dice a maraviglia e con
alleva addolcir possano ed il favor di chi ne tien conto procacciarsi? giocosa, io
, i-30: oh lecconi! vo've ne sarest'iti in broda di succiole.
ottenga il suo intento, a chi ne promette una fetta [di cacio parmigiano
cacio parmigiano], ed a chi ne promette un'altra; e molti credono
scrupolosamente le spiche, e se non ne sono contente, le rigettano per scerne
umore al leccume di quel terriccio se ne va tutto. gioberti, 1-ii-72: come
: beati quelli, a chi mai non ne tocca [della lode], /
lucini, 4-279: l'abruzzese ne accorgeva l'effetto: tal quale assorbisse
che non offendi dio e che non ne ledi la tua coscienzia. serafino aquilano,
sacchetti, 155: tu, ne se'piorno / del susorno / e se'
lega di s. gaudenzio non ve ne era venuto veruno. v. borghini,
; / ma dimmi se tu l'hai ne la tua borsa. buti, 3-658
argento. targioni tozzetti, 9-252: ne furono fatti [dei fiorini] moltissimi
ch'erasi cavata la sostanza glutinosa, se ne facevano delle corde e delle legacce per
] vi si rivelavano i muscoli che ne alteravano la delicata morbidezza. -ciascuna delle
legali d'un atto ', quelli che ne derivano secondo la legge, e che
: in un anno fece grandissimo profitto ne gli studi legali. gigli, 2-228
scritto fra noi altri professori legali se ne vede poco. galanti, xviii-5-987:
perché v. a. s. se ne possa valer con roma. targioni tozzetti,
composto di molte funi, se ve ne resta alcuna che tuttavia tiene. cesari,
deono eleggere piccoli rami e freschi, ne quali sia molto sugo e poca durezza,
più notomie; delle quali 3 te ne bisogna per avere piena notizia delle vene e
amorosa pace... / che ne i campi de l'aria accendi i petti
. tasso, 2-1: i suoi demon ne gli empi uffici impiega / pur come
sé medesimo si legava, se e'ne andava co 'i duca arnoldo. caro,
aristea. pirandello, 8-369: pazzie ne aveva fatte parazzetti d'ogni genere; ma
nuova barbarie del medio evo; e ne scaturì quella poesia romanzesca, che i freddi
la guerra: / e con una catena ne correa, / che solea portar cinta
ordine a proveder gioie, e diverse ne comprò, diverse ne fece legare. goldoni
, e diverse ne comprò, diverse ne fece legare. goldoni, i-1034:
insieme e si legarono per forma che ne uscirono le ossa. milizia, viii-
cento fiori di cotali sue speranze non ne giungano a legare i dieci, e
o di quelli, ma ciascun uomo ne ha una parte. = voce dotta
vivere) spontaneo e ordinario; e ne nasce una certa legatezza, un certo impaccio
funi, catene o ceppi, perché ne siano ostacolati i movimenti o impedita la
seme cade nel suo recettaculo, cioè ne la matrice, esso porta seco la
la propria lingua tanto nei vocaboli, che ne sono i materiali, quanto nella grammatica
materiali, quanto nella grammatica, che ne forma l'architettura. -con uso
). tasso, xx-ii-251: ne le delicate piume giaceva co'sensi non
inutile, dato che di doveri uno ne ha sempre, purché voglia? calvino,
cose, affinché la memoria e la fantasia ne conservi lungo tempo le immagini, è
è sì bello e sì ben legato che ne saria onorevole una reina. tasso,
legata..., anche quando ne è stato espressamente dispensato dal testatore.
prima cosa e lo primo secreto che ne mostrò,... fu quello suo
219: di tutte le legioni ne mandò una oltre il po agli ebu-
/ e vistola stracciata, incollerito / ne fa cinquanta pezzi e poi gli abbrucia,
la virtù di congiungerle per modo che ne formino una sola avente il valore di
aveva avuta la legazion di bologna, ne ebbi quell'allegrezza che averei avuta se
, 3-31: quattro cose sono quelle che ne drizzano, e per le quali ci
.. la prima cosa, che ne dirizza, si è la legge. dante
ogni aiuto, qual più cara procura ne possono fare? sarpi, vii-43:
e della sua volontà conferisce, tanto ne ritiene per sé, quanto sia necessario
presa dalla corte, che non se ne fece altro, e la divisione suddetta durò
tavole, non si poteva usurpare il vestibolo ne la entrata de'sepolcri per usi propri
non gli sia mogliera, / s'accusata ne viene, abbia la morte. fiamma
e la legge, per necessaria conseguenza ne viene dover esser questa l'oggetto principale e
legge naturale. ungaretti, ii-99: non ne posso più di stare murato / nel
307: non sospettar il male; ne vedi anche troppo di certo per immaginarti
stavano alla base di una comunità civile e ne permeavano la cultura e l'organizzazione sociale
caso del mondo islamico, e se ne distingueva solo molto limitatamente e parzialmente quanto
, ma... egli non ne aveva necessità, perché non gli mancarebbe fra
il nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge. idem,
alcune leggi della natura, e lo scopritore ne è celebrato come una maraviglia. queste
tutta sottoposta a l'amorose leggi; ma ne l'età matura, sperimentata negli affanni
essi da sé s'hanno presa, così ne vanno ogni voce di qualunque popolo,
canzone, fuggirete questa sconvenevolezza: ma ne la seconda non schiveremo quello ch'ad
. a un certo punto i cammelli che ne trasportavano la salma si fermarono e,
/... -i'la spiccherò e ne farò / più pezzi. delfico,
da mille leggendacce goffe, e se ne va altiero per due tagliuzzi, che
cuore, che era in loro, se ne pentirono. = deriv. da
nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge. buti, 2-628:
lingua. tasso, n-iii-698: ne le rime ancora di questa nuova lingua
ci pare che la nostra fama ringiovenisca; ne la quale ci piace d'esser rassomigliati
per certo succedute tante scene, quante ne abbiamo lette nella sudetta arguzia, se alla
apparita. petrarca, 222-12: spesso ne la fronte il cor si legge. bembo
ai dottori: dare precetti a chi ne sa più di noi. pauli,
ariosto, iv-16: non sapea leggere / ne la tavola il pater pure a cómpito
. bartolini, 20-161: io non ne ebbi paura / a lei m'accostai
nel mestiero; consigliatevi meco, che ne posso leggere in cattedra. 22
galleggiare, quando ella si ferma, ne sia cagione la leggerezza. g.
si ritrova, assai concludente argomento ce ne porge l'esperienza del pallone gonfiato,
quella lucentezza di raso, credo che ne avrei indovinata la patria. 4.
di velocità di piedi, a correre ne i giuochi olimpici il padre filippo, [
lui per più legereza sparse lo sangue ne l'altare magiore. bandello, 1-35
1-35 (i-437): confermatosi messer pancrati ne la prima openione, che la moglie
sé innamorata senza che il frate nulla ne sapesse, si parti di chiesa. cesarotti
ora che date in leggerezze, e me ne piange il core. -in troppa
si vide. caro, i-266: se ne giva leggiermente saltellando, e come scegliendo
vita nuova, 3-4 (44): ne le sue braccia mi parea vedere una
): lo dolcissimo signore... ne la mia imaginazione apparve come peregrino leggeramente
le mani troppo bianche, troppo grandi. ne staccò una per carezzarle leggermente il fianco
quelle del pero. tasso, n-ii-251: ne le delicate piume giaceva co'sensi non
diligentemente, e dipoi... se ne scola fuor l'acqua leggiermente. salvini
stata in roma o almeno che non ne sia stata fatta vendetta. ariosto, 796
molestano, ma sì leggermente che non ne fa caso. 12. di
vecchi assai leggermente, perché poco bisogno ne avevano in quel tempo. ottonelli, 41
fogazzaro, 1-245: anche gli altri ne hanno parlato pochissimo e quel poco leggermente
come quello che mira riceve la forma ne la pupilla per retta linea, così
quella medesima linea, la sua forma se ne va in quello ch'elio mira:
leggieri possono. ochino, 220: se ne vanno i veri peregrini leggieri delle cose
questo mondo, con grande agilità se ne va con la suo mente al cielo,
fero! / e quanto mi parea ne l'atto acerbo, / con l'
e spesso piagne / la leggier damma ne gli ascosi inganni. salvini, 23-167
ideali erranti squadre / nel comun senso e ne la fantasia / vagan leggiere or spaventose
largo, ma basso; della qual acqua ne danno bere agli ammalati, per esser
innovatrici: / mi bat- tean ratte ne le cicatrici / l'onde de 'l sangue
cinsi con esse; ma egli non se ne avvide punto perché l'erano leggiere più
, 376: -non nel capo, non ne gli omeri, / non nel petto
. bettissi, xliv-95: assaissimi se ne veggono, i quali, prima che
, di speranza e di soffrenza / ne le gravose pene, / di disianza portar
dovemo, / e leggier per amor ne combattemo. guicciardini, i-339: pagolo
forse già fu che gravi e strane / ne potevan parer sì fatte offese; /
, sono sofistiche, sono ridicole tanto che ne toma biasimo a voi d'averle dette
medesmo errore. morando, 23: ne gl'interessi di stato anco i leggieri indizi
. serra, iii-108: difetti ce ne sono. e nei sonetti: così
. tasso, n-iii-621: dunque ancora ne l'elocuzione, la qual è una specie
corpi seguitano la leggerezza, non saranno ne l'elocuzione ripugnante a la gravità.
battaglia quattro- centocinquanta uomini, de'quali ne siano quattrocento armati d'armi gravi e
gran corazza usata o le schiniere: / ne veste un'altra ed un pedon
e leggero / tanto che l'acqua nulla ne 'nghiottiva. buti, 2-42:
e che di questi terzi fiorini se ne facesse un nuovo sigillo, che io
s. degli arienti, 161: tu ne dimandi te faciamo cavaliero, credendo forsi
così per leggieri: e se tommaso ne verrà co lettere, ed io lo
è un poco leggieretto, ma io ne so bene edificato. poliziano, 2-30:
/ saltellando ne van di frasca in frasca, / quasi
suo genitore, tutto a un tratto ne fa un'eroina. -leggerino.
donna molle, / e facile a piegar ne li vizi empi, / potessi aver
persegue una " bella creatura, / che ne conduce ove a lei piace,
serena più del cielo, or divenuta oscura ne la morte;... o
riguardevole, se le altre non avanza ne la novità de le foggie, ne
ne la novità de le foggie, ne gli addobbamenti con arteficio immaginati e ne
ne gli addobbamenti con arteficio immaginati e ne le sconvenevoli leggiadrie. assarino, 4-29:
erano, la più gentile nazione del mondo ne vennero le giostre e i tomeamenti e
il peccato che tu commetti, e non ne fai caso, quasi fosse un male
, 7-53: non è la leggiadria novità ne le donne. campailla, 1-2-53:
; e con che grazia / se ne già d'arco e di faretra armata.
or tesseva, /... / ne la qual storiata si vedeva, /
, 136: è bella sì, ma ne vediamo tante / più leggiadre di lei
bemi, 52-55 (iv-250): come ne vien quel leggiadro animale! / e
caro, 8-912: pallante in mezzo risplendea ne l'armi / commesse d'oro,
armi / commesse d'oro, risplendea ne l'ostro / che l'arme avean
/ e costumata: / e spesso ne va alzata / per sin quasi al ginocchio
/ più vago di mirar ch'i'ne fossi anco. alberti, i-200: avete
raccoglier alcun frutto della vita, se ne vagheggiano i vaghi colori, la forma
quel della vena, io non me ne poteva spiccare. g. m. cecchi
/ su le labbra parole leggiadre, ne 'l tenero cuore / voluttuose immagini /
chi 'l piantò pensier leggiadri et alti / ne la dolce ombra al suon de tacque
/ di montalcino / talor per scherzo / ne chieggio un nappo. foscolo, ii-258
e lontani da ogni esperienza diretta. ne seguivano due risultati importanti; prima di
tela, colori e leggio, e se ne andava a dipingere in quella di gregorio
bocchelli, 1-iii-604: i leghisti se ne vadano col capolega dove gli pare.
quel diavolo, che v'era, ne uscì, ed introvenne una legione, cioè
stirpe e qualità che le maggiori non ne ebbe addosso giobbe quando giaceva sul letamaio
tacite degli astri /... ne passan sul capo. fogazzaro, 2-69:
11-ii-407: licurgo legislatore mise una dignità ne le ricchezze, per la quale prestiamo
non quelli che compilano leggi vecchie o ne aggiungon poche nuove conformi, ma quelli
lira in metà, quarti e ottavi, ne viene una facile intelligenza ed un più
chi studia in altr'arte, / non ne cerca altra parte / che quanto basti
, n-iv-112: per quel ch'io ne creda, i legisti, che de gli
fideicommiso, e con patto ch'egli non ne abbia da de- traere né leggittima,
animale gettasse sangue dalle nari, non ne temere, ma sappi che l'animale