è noto, con la consuetudine la nausea, il senso d'infelicità. deledda,
natura. 4. ant. nausea; repellenza; ripugnanza. boccaccio,
; quell'abborrimento, in quella nausea di libri e di studi.
cupidigia. moravia, ii-237: la nausea, molto forte, si esprimeva in un'
di me una ripugnanza amara come la nausea. deledda, ii-690: il pianto
questa canzone, mi disgusta e mi nausea, trovandola piena di difetti, cosicché
. idem, 2-24: chi patio nausea in mare, de facile, vedendo il
posso dir così, bisogna antivenire la nausea e anco la sazietà. b
. b. croce, ii-6-370: la nausea per la grandiosità di parole e per
mesi e più che io combatto colla nausea, e a forza di giocare di
scrivere ancora finché non verrò in nausea a tutto il mondo. carducci, iii-24-287
profonde viscere l'amarezza, come una nausea improvvisa; e rimaneva là ad assaporarla
che saliva dalla cucina, gli dava la nausea. jovine, 3-129: era una
comisso, 1-185: mi distrassi dalla nausea, guardando il giallo splendente delle vele
una forma usata e riusata fino alla nausea. palazzeschi, 5-50: i bottegai
, il colpo basso mi dà la nausea. -far man bassa: rubare,
attacco epilettico, o che soffra di nausea, ecc. è tipica la bava lasciata
bestiale quanto piena letizia contrastava fino alla nausea coi pensieri miei, miei dolori, mio
masticare lentamente e male di chi mangia con nausea... anche dicesi biascicare quel
alba, morto di stanchezza e di nausea, tenuto desto dagli scoppii delle sue bestemmie
se gentile, può non pensare con nausea a quella gente sùdicia, la cui
un ribrezzo, un fremito, una nausea. de roberto, 694: gli mancò
fingerò » diceva « cambiamento / e nausea per il mondo, con parole; /
recere i cani; poiché essi mangiano senza nausea cose schifosissime e fetentissime.
all'in- nanzi indicante o disprezzo o nausea infinita. 3. locuz.
freddo, accompagnati dalla solita angoscia, nausea, tachicardia, cefalea e dispnea.
sono mal di capo, vertigini, nausea, sonnolenza, paresi, perdita della
del ventricolo; mal di cuore con nausea o deliquio. tramater, ii-95: *
saliva dalla cucina, gli dava la nausea. piovene, 3-636: presso nemi
sudor freddo, accompagnati dalla solita angoscia, nausea, tachicardia, cefalea, e dispnea
di certe minuzie loro, che rendon nausea perfino ai ciavattini. d. bartoli,
medie. malessere che si manifesta con nausea, vomito, vertigini, sudore freddo
un secolo vago di predicare sino alla nausea ciò che chiamasi elegantemente principio di associazione
né al suono della chitarra, egli mi nausea poi con questa sua fanciullesca invocazione.
tatto, sordità, cecità, nausea, ecc.). = deriv
tutta l'opposizione nel disgusto, nella nausea della pubblica opinione. pavese, 4-240:
volti contratti dalla medesima espressione di nausea. « il fegato, eh? »
piegarla a comportar de'cibi / la nausea universal. alfieri, i-197: ma
agli angeli, diede natura una certa nausea delle cose cotidiane, benché giovevoli, se
,... le ripetete fino alla nausea, le disciogliete in brodo, le
disonorarsi. -anche: sentire ribrezzo, nausea. tasso, 19-89: schivo ed
mente di certe minuzie loro, che rendon nausea perfino ai ciavattini, contendendo alla disperata
con gran piacere senza mai dar segno di nausea, ed il p. mo violino
dello stomaco a ricevere qualche cibo; nausea, repellenza, fastidio. 2
ripugnanza, con viva repulsione, con nausea. - al figur.: controvoglia.
questo la languidezza delle forze, la nausea del cibo, e le vigilie proprie di
per volta, mancati o sazi di nausea gli uomini integri che avanzano dei varii
agli angeli, diede natura una certa nausea delle cose cotidiane, benché giovevoli, se
non gli costava sforzo né gli dava nausea. pea, 7-71: in salotto c'
mani, uscì in quell'esclamazione di nausea, che soleva usare quand'io m'affannavo
cominciò ad essere incomodato da accessi di nausea, e vomito nero, e deiezioni di
depresso gli addolcì la bocca fino alla nausea. 6. disus. abbattuto,
delle interruzioni di abbattimento e come di nausea dell'un stato e dell'altro. bocchelli
versi mi desta il ribrezzo e la nausea. panzini, i-208: il pranzo
quali sono a così fitte, che mi nausea da me medesimo. baretti, 3-255
, 42: mangiano con più fastidio e nausea che diletto e piacere. marino,
galileo, 3-4-192: ornai sento grandissima nausea da quelle altercazioni nelle quali io altresì nella
loro sola antichità questi assiomi ci fanno nausea, esaminandoli col diluvio della nostra moderna
7-188: quando mi alzai saziato avevo nausea di me e volendo dimenticarmi, pensai
valorosissimi suoi pari, alcuni trapana per nausea. assalta i contumacissimi e dirittissimi, contra
] finalmente l'animo a sentir senza nausea il tocco della discamerazióne di castro.
animo a compensi da non fare minor nausea. goldoni, vii-1072: può una
: « chiedo, per la mia nausea, un sorso del più aspro vino popolare
o morale; suscitare stanchezza nell'animo, nausea profonda per un oggetto, per un'
disgusto, provare fastidio, ripugnanza, nausea (per cibi, bevande, anche
; ripugnanza per cibi, bevande; nausea. 0. rucellai, 8-10
di bruttezza; senso di sazietà e nausea verso ogni cosa e l'intera vita
. che reca disgusto, che dà nausea (un cibo, una bevanda)
mammelle, con emicrania, astenia, nausea, ira scibilità e talvolta
superi, dispiacevolìssimo). che produce nausea, disgusto; sgradevole ai sensi,
freddo, accompagnati dalla solita angoscia, nausea, tachicardia, cefalea e dispnea:
... le ripetete sino alla nausea, le disciogliete in brodo, le distillate
mi piglia un andare sbracato divincolone da far nausea in sommo. = deriv
usa la lattuca silvestre con tra la nausea. vallisneri, iii-420: 'lucertola volante
versi mi desta il ribrezzo e la nausea, e, se lo confortassi e consigliassi
destano nelle anime sagge ed economiche la nausea e l'aborrimento per tutti questi versi
/ sol di pinguedini, / che movon nausea, / e in tanto volano /
produce ordinariamente forte diarrea, accompagnata da nausea, vomito e dolori addominali; nella
della gondola gli metteva in corpo la nausea. -bruciare, pigliar fuoco come
.. ». fu più che una nausea, mi si disciolsero le gambe.
, viu-32: provavo una specie di nausea dolorosa al pensiero che la nostra intimità
facilità ora subentravano lo stordimento e la nausea. -possibilità di comportarsi, di
7-188: quando mi alzai saziato avevo nausea di me e volendo dimenticarmi, pensai di
, 14-98: quelle stanze gli davano nausea e fastidio, e se non avesse trovato
ebbi indigestione; ed ora sono alla nausea. leopardi, ii-69: dove è maggior
le soavità poetiche ci abbiano a far nausea. goldoni, iii-533: fraschettuola! mi
prova fastidio, disgusto, stanchezza, nausea morale; infastidito, irritato, annoiato.
che accompagna le funzioni della nutrizione; nausea, avversione, disgusto, ripugnanza fisica
quanti signori mangiano con più fastidio e nausea che diletto e piacere, sempre temendo
tollerare, non gradire; avere a nausea; non tenere in alcun conto.
, stanchezza; avvertire un senso di nausea, non tollerare (un cibo);
. 11. che prova nausea fisica, che rifiuta i cibi e
. fastididsus * che provoca intolleranza, nausea ', deriv. da fastidium (v
delle sue gengive vuote di denti dava nausea alla donna, divenuta un solo nervo
in genere dura tre giorni accompagnata da nausea, cefalee e dolori muscolari e articolari
emorragie cutanee e interne, albuminuria, nausea e cefalee. -febbre gastrica:
le salì al cuore, un moto di nausea le passò per la gola. d'
di triclini, / dove fetèa la nausea / dei tracannati vini. d'annunzio,
, la gravezza della testa, la nausea e la conturbazion dello stomaco, l'
mento di tutte le cose e con una nausea così fiera del genere umano, che
mi trovai nell'atrio e figurai con nausea quello che doveva essere l'aria nelle
. comisso, 5-238: preso dalla nausea comperò un manuale di cucina e fissò
sono a così fitte, che mi nausea da me medesimo. porini, 331:
comisso, 1-185: mi distrassi dalla nausea, guardando il giallo splendente delle vele
, che con gran facilità e senza nausea mantiene il corpo fluido. 8
il fluttuare del mare vomitano, hanno nausea e caldo ne i precordii. c.
ragazze dovevano comprendere questa loro specie di nausea della vita, perché ogni qualvolta rivolgevano
malessere aumentò di continuo: fortori e nausea mi sconvolgevan lo stomaco. = deriv
fradicio contrasse il volto in un'espressione di nausea e di tedio. e. cecchi
cicognani, 1-126: divenuto, per la nausea, astinente, vivrà alla francescana per
considerazione di me stesso, che mi fa nausea. tommaseo, i-114: le lussurie
accidia che a volte arrivava fino alla nausea. montale, 1-131: tutto ignoro
[la sposa] era presa dalla nausea di questo gabbiano. nievo, 1-228:
italia in un secolo che fino alla nausea decantasi sì civilizzato e da'pregiudizi scevero
chiedergli qualche grazia. deve aver la nausea ormai degli adulatori. 3.
buzzati, 4-381: con un ghigno di nausea, spalancò la finestra e si protese
gira. di costanzo, 1-352: alla nausea del mare... o li
; completamente, totalmente; fino alla nausea. boccalini, i-5: co'gnatoni
-avere lo stomaco in gola: avere la nausea, soffrire di disturbi di stomaco.
. sembrava perfino tanto pasciuta da avere nausea dell'abbondanza esposta sull'uscio per golosia.
grazia e con tanta freddezza che mi nausea. campana, 169: malaccorto ed
lo grifo. pindemonte, 221: nausea i nostri frutti, / torce il grifo
dei fenomeni neurotossici (come vertigini, nausea, ecc.). =
di tristezza, infine, e di nausea. soffici, v-5-280: la disonestà
non sincero, ma che patisce di nausea, il gustar molte cose, le quali
, mancamento di cuore, singulti, nausea, inappetenza. galileo, 1-2-214:
che... si potesse veder senza nausea una donna, già incestuosa ed afflitta
frusti, / il disgusto e la nausea di false leccornie / rivedute all'alba che
e inculcare le medesime cose infino alla nausea. segneri, iii-1-70: quando vi venga
epigastrico, alito fetido, eruttazioni, nausea, vomito). -in senso generico
rutti frequenti, borboglianza di ventre, nausea del cibo. fucini, 35: fece
ebbi indigestione; ed ora sono alla nausea. massaia, xi-109: io, travagliato
govoni, 6-42: la luna gli fa nausea / come ima polenta avvelenata coi fiammiferi
proverà, peggio che fastidio, disgusto e nausea. -capelli a ìnfula: pettinati a
altre ricette e medicine... danno nausea ed orrore... a que'
occhi le lagrime d'amarezza e di nausea. c. i. frugoni, i-9-70
cresceva di tristezza, infine, e di nausea. sopra il tomo vi di
d'ingozzare voglia o non voglia tanta nausea di scienza. -ammettere, accettare
fanno che l'ammalato, prendendole con nausea, malamente le inghiottisca. -ant
. bocchelli, 1-i-277: aveva nausea dell'acqua ingurgitata, sapore di fango
tutto, ben so, ti è nausea e noia; nulla t'inalza; nulla
si manifesta con cefalea, vertigini, nausea, malessere generale, senso di stanchezza
altri castigatissimi suoi castigliani, fanno venir nausea, cotanto sono insulsi e sciorpellati. giannone
, fanno che l'ammalato, prendendole con nausea, malamente le inghiottisca. -intendersela
un giovane savio con istomaco e con mezza nausea: oimè, che vita malinconica
reprimere le reazioni a uno stimolo di nausea, di repulsione, di fastidio,
a uno stimolo di fastidio, di nausea, di repulsione, di ripugnanza;
ecclesiastici intorno le decime mi muovono somma nausea contro la cieca passione dell'umano interesse.
ionicamente vaóoia, e in latino * nausea 'perch'ella suole accadere ai naviganti.
1-14: l'ipoclorito e il bisolfito dànno nausea. eppure i due odori si avvertono
d'ogni terreno / e l'irrompente nausea / freni coll'acre reno. de roberto
di polizia, delle quali sarebbe troppo nausea istoriare i particolari. tommaseo, 15-110:
piegarla a comportar de'cibi / la nausea universali foscolo, sep., 255:
si provarono di riportarvi il labbro sentirono nausea della sentina. papini, ii-1250:
pungente qui è enorme, come la nausea che gli è legata. comisso, v-41
il poeta vuol accennare questa lentezza e nausea del ben operare, coll'immagine de'vogatori
.. il colpo basso mi dà la nausea e un livore ingiusto contro tutta la
azioni disoneste, da condotta dissoluta; nausea, ribrezzo, disgusto, fastidio.
per la rettorica liberalesca e la nausea per la grandiosità di parole e
soderini, iv-88: è buona alla nausea la limatura dell'avorio mescolata con sale
, 14-98: quelle stanze gli davano nausea e fastidio, e se non avesse trovato
-categoria. tansillo, 1-82: quella nausea del mar, che alquanto attrista,
g. raimondi, 1-117: una nausea logicizzata, un disprezzo raziocinante.
: smuovere l'intestino, provocare la nausea. de marchi, iv-231: soltanto
superbo. imndolfi., 8-169: nausea, quasi ribrezzo per questo mostro che
: 'maccheria ': calmeria sino alla nausea, come quella che per disgrazia loro
3-1-247: a'deboli e malaticci muove nausea il pane ed il vino. casti,
erranti, le gambe malcerte, la nausea, e una penosa prostrazione. moravia,
di mare), sm. malore, nausea provocata dall'oscillazione a cui è
, mal di capo, vertigini, nausea, torpore). panzini,
encomiare le proprie azioni forse alle volte con nausea di chi l'ascoltava, da che
una professione così fetenta che mi faceva nausea solamente in vederlo, mi dava per la
, mancamento di cuore, singulti, nausea, inappetenza. galileo, 3-3-191:
infuso di carrube. dà una leggera nausea molto piacevole. 2. figur
così grande d'una cosa che generi nausea e renda disprezzabile la medesima cosa.
, [un giovanastro] facea venir nausea con suo stile mareggiante.
. - per estens.: soffrire di nausea. bùgnole sale, 3-24: come
muratori, iii-155: la mattina per la nausea egli non poteva prendere medicamento alcuno prima
pillola masticina indorata fanno mille singulti di nausea, per vomitar quella cosa ostica.
aveva parlato di metafisica spirituale fino alla nausea. oh, che modo di procedere è
; e subitamente un invincibile fiotto di nausea dal fondo della maternità le salì alla
che disse ch'ella gli aveva fatto nausea, per esserli paruta troppo melata.
d'ogni terreno / e l'irrompente nausea / freni con l'acre reno / chi
... man mano nasce sazietà e nausea di codesti entusiasmi a buon mercato.
a tutti, per disawezzarsi con la nausea, la prostituzione, nel suo sfacciato
lunga, consumati e scaltriti fino alla nausea, occorrendo invece un rozzo, un ingenuo
, con sintomi di stanchezza, di nausea, di emicrania, di riduzione delle
che sia raffreddato, si può mangiar senza nausea. il panico, pillato e rimondato
, ma è tale che non fa venire nausea prima di essersi consigliata collo specchio e
gentile... che opera senza nausea e senza travaglio veruno; in breve
di che, più che del mar, nausea mi viene. sansovino, xlvi-159:
di odore che a lei davano la nausea, contro quelli scoppi di risa che a
da un odore che genera repulsione o nausea, da un clima insalubre, da
rarvene l'aborrite eh? domin se questa nausea che voi mostrate al dilettevole e al
.. mi dà un poco di nausea. -rollio, beccheggio di un'
riso, a ribrezzo, ed a nausea, e hanno nome: arroganza;
sguardo si rimane presi da un senso di nausea. -che è di vastissime dimensioni
di coloro a i quali il navigar muove nausea. -eccitare sessualmente. selva
di giacomo, i-704: vinta dalla nausea, stringeva tra il pollice e l'indice
qualche giorno successero la diarrea, la nausea, l'affanno, il vomito. m
m. savonarola, 1-96: la nausea... vuol dire una inclinazione di
in dite barche, io con gran nausea, partimo per cao d'istria.
, 1-7: io mai non ebbi tanta nausea in mare / quanta quel giorno in
ii-183: le lattughe tenere levan la nausea dello stomaco, generano appetito e conciliano
marzapani e 'l nettare cagionano abbominazione e nausea. muratori, iii-155: la mattina
, iii-155: la mattina per la nausea egli non poteva prendere medicamento alcuno prima
. dizionario di sanità, ii-190: nausea: movimento di vomito accompagnato da affanno
. guerrazzi, 18-242: mi prese nausea grande e languore come allorquando ci coglie il
fino alla camera nuziale e le dava nausea. borgese, 1-240: - ma
adducendo la stanchezza del viaggio e la nausea rimastale della traversata in battello.
né le uve, e biasimo assai la nausea e la troppa sazietà. fausto da
: sopravvenne alla donna certa febbre con nausea d'ogni cibo. mattioli [dioscori-
[la natura] cura con una nausea, con una ripienezza od inappetenza al
, a comportar de'cibi / la nausea universal. foscolo, xiv-316: vacillo
, xiv-316: vacillo camminando, ho nausea d'ogni cibo, veglio la notte
infuso di carubbe. dà una leggera nausea molto piacevole. ma una non basta:
di disguche qualche logico stomacoso non pigliasse nausea e vi sto, di schifo causato
iii-76: un animo troppo dilicato ha nausea di ciò che giova, con
bruttezza loro [dei serpenti] faceva nausea grandissima allo stomaco. balbi, lxii-4-
quivi con quella signora, per non muoverle nausea e imbrattarle i vestimenti. g.
. è tale che non fa vedere nausea prima di essersi consigliata collo specchio e
antitesi, cerca avidamente quanto muove a nausea, quanto fa inorridire. fucini, 388
grave che durai fatica a vincere la nausea che mi buttava indietro. d'annunzio
diede l'ebrezza / assaporare torpido la nausea. anche da vizi, da gravi
savonarola, 8-ii-174: vi saranno alfine in nausea, e tornerannovi in fastidio a voi
li imperatori che tiberio... aveva nausea di tanta dappocaggine. nannini [epistole
, quando verranno a stomaco e a nausea agli uomini le cose sacre et ecclesia-
del vostro spirito che muove a dio nausea. gualdo priorato, 3-i-50: rese
, 3-i-50: rese... nausea a tutta l'europa e ogni buon cattolico
, in virtù di cui diggerisca senza nausea molti amari bocconi. martello, 172
... si potesse veder senza nausea una donna, già incestuosa ed afflitta da
di esse [storie] mi fa nausea l'iniqua parzialità da cui sono sconce
di me stesso, che mi fa nausea. carducci, iii-17-49: una bella pagina
.. raccoglie tutto il sentimento di nausea morale ond'è increspato il sogghigno dell'
gli pareva ch'egli dovesse portare la nausea per sempre, per sempre, come
termine. pirandello, 8-718: ho nausea, orrore, odio di questo che non
il tuo incanto -e dopo la mia nausea di me. volte
me. volte con nausea di chi l'ascoltava, da che gli
cimenta la concordia che la coabitazione ingenera nausea, ira, odio, e si
332: a teresina il padrone metteva nausea ogni giorno più. guglielminetti, 3-124
pigliava e gli uomini gli erano a nausea, usciva fuori al sole ad accarezzare cogli
osanudo, ii-625: dice non sia a nausea lo mio scriver estetiche che si
però questi dieci non le avranno apportata nausea e aborrimento. gemelli careri,
, venuta in lisboa, avea a nausea tutte le belle frutte europee. a.
f. bertini, 1-105: questa nausea che voi mostrate al dilettevole e al vago
chiese; ma il tutto con molta nausea, senza nessun senso del bello. g
, i dottori, i teologi muovono a nausea quando vogliono trarre dalle variabilità delle opinioni
imitate quegli insipidi giullari, che fan nausea a tutto il mondo coi loro canti
amorosi e lamentevoli. marinetti, 8: nausea della linea curva, dalla spirale e
in quel momento, assalito da una nausea naturale; quell'ammasso gli appariva uno
a una persona o a gruppi didi sé nausea e indifferenza verso ogni cosa che abbia
landino, 76: e1 superbo genera nausea e stomaco e puzzo a tutti gli
a chi lo pratica, anzi viene a nausea a tutti. casoni, 5-5-470:
, quantunque piacevole, è caggione di nausea al fine. muratori, 5-iii-117:
riempiuto, infino a saziarsi e farci nausea, tutto il parnaso. delfico, ii-83
censori dettami, ripetuti perpetuamente fino alla nausea e sempre scarsi di effetti. niccolini,
subito la plebaglia degli scrittori sino alla nausea lo ripete. dossi, 1-i-346: fu
d'ingozzare voglia o non voglia tanta nausea di scienza. palazzeschi, 1-507: frequenta
stimolati i sensi li appaga fino alla nausea, lui. marotta, 6-90:
diurno, sui loro volti era intensa la nausea delle ruote. 5. stato
delle interruzioni di abbattimento e come di nausea dell'un stato e dell'altro. pascoli
cose fanno morire il coraggio, suscitano la nausea. b. croce, iii-27-366:
con l'anima chiusa ed ingombra / di nausea, senza l'ombra d'un ricordo
594: non ti scrissi per la nausea e l'inerzia nella quale ben presto
tutta quella inutile attività una specie di nausea mi venne, un malessere. finché
. -sei appunto un vomito, e però nausea. torchiello a cavar l'olio,
volte puzza non è maraviglia se mi fai nausea. lancellotti, 3-326: -filos. nel
tanto d'abbrustolato che offende con non poca nausea il m'hanno mosso e muovono qualche volta
m'hanno mosso e muovono qualche volta a nausea certi paul sartre, stato d'animo che
ne sentono nausero gli uomini vani che nausea producono in quelli che mondo vista
, quello dei debussy e dei ravel mi nausea anche più, rifiuto.
linguaggio, più tardi nel sartre della 'nausea cosmica 'è persino l'esistenza individuale
= voce dotta, lat. nausea 'mal di mare ', dal gr
figlia d'etimologia. per esempio 'nausea 'quella parola sì espressiva presso i
ionicamente vauala, e in latino 'nausea 'perch'ella suole accadere ai naviganti »
lat. tardo nauseabilis, deriv. da nausea 'nausea '. nauseabóndo
nauseabilis, deriv. da nausea 'nausea '. nauseabóndo, agg.
nauseabóndo, agg. che provoca nausea, disgusto, repulsione; disgustoso,
4. ant. che prova facilmente nausea; schifiled una passione: era goloso
ha il mal di senso di nausea, impulso al vomito, repugnanza
, repugnanza mare, che sente nausea ', deriv. da nauseare * provare
; disgustare. -anche assol. nausea '. loredano, 2-402:
le cose di gran nutrimento e molti vengonoprovoca nausea, disgusto, voltastomaco; disgunauseati dalla
3. ant. che è soggetto a nausea; che soffre di nausea, di
soggetto a nausea; che soffre di nausea, di oppressione di stomaco, di mal
poi, non mi piace; mi nausea. govoni, 716: nei sobborghi.
le pietre son macerie, e l'erba nausea, / nata tra l'immondizie e
diletta [l'orazione], o sommamente nausea. leti, 8-ii- pref.:
e la sua disonestà mi offende, mi nausea. perché ingiustamente collocati costoro in una
superiore. 3. avere a nausea; provare nausea, disgusto o,
3. avere a nausea; provare nausea, disgusto o, anche, inappetenza
questa terra, e lo stomaco li nausea già tutti. g. averani, iii-57
imbandita di copiose vivande... nausea tutto fuorché un piatto inglese ai grossolano
'rost-beef'. pindemonte, iii-497: nausea i nostri frutti, / torce il
125: chi è uso all'ardire non nausea il pericolo. martello, i-3-156:
i-1-98: la nostra gioventù... nausea nelle lettere ciò ch'è meramente letterario
, lat. nauseare, denom. da nausea 'nausea '. nauseativo, agg
nauseativo, agg. ant. che provoca nausea; indigesto. m.
nauseare), agg. che prova nausea, impulso al vomito, oppressione di
ant. e letter. che provoca nausea, impulso al vomito, oppressione di stomaco
voce dotta, lat. nauseòsus, da nausea 'nausea '. nausìbio,
, lat. nauseòsus, da nausea 'nausea '. nausìbio, sm.
amarezza le necessiti a mandar fuori la nausea catarrale perle narici. -con valore
, movimento di flusso di corpo, nausea, mancamento di appetito, la mente
il tuo incanto -e dopo la mia nausea di me / fu pure il mio terrore
avvelenamento (quali cefalea, vertigini, nausea, respirazione affannosa, ecc.;
frastuono ', deriv. dal lat. nausea 'mal di mare, disgusto
i nostri stupori; lungi sia quella nausea che naturalmente a vicenda provar dobbiamo, e
nausa, deriv. dal lat. nausea 'nausea, disgusto '(r.
deriv. dal lat. nausea 'nausea, disgusto '(r. e.
rimuginavano nello spasimo delle copule o della nausea, fra canti e risa, come in
254: non saprei dirvi con qual nausea si scorgono le sue pagine e qual
hanno mosso e muovono qualche volta a nausea certi oggidiani vituperatori de'loro coetanei,
negativa...; per dimostrazione di nausea, come 'oibò! che schifezza
bocche, piene di bava / con una nausea oleosa e pesante. 4.
. calvino, 1-104: sentiva la nausea salirgli su per le volute dello stomaco
omuncoli / cagioneremo forse o sonno o nausea. landolfi, 20-85: china la
. tose. pesantezza di stomaco, nausea; conato di vomito. tommaseo [
. -dare le onde: provocare nausea. bacchetti, 1-i-456: il più
1-7: io mai non ebbi tanta nausea in mare / quanta quel giorno in terra
vita. comisso, v-76: con la nausea per il cibo, uno schifo orrendo
2-123: mi prendeva ogni volta una gran nausea / quando il sipario alzava sulla scena
entri pure il pestalozzi ». la nausea delle cartoffie del cacco stava per vincere
pillola masticina indorata fanno mille singulti di nausea, per vomitar quella cosa ostica.
chiese; ma il tutto con molta nausea, senza nessun senso del bello,
tutto, ben so, ti è nausea e noia. visconti venosta, 125:
lungi dal provocargli l'angoscia o la nausea, lo rassicurava al contrario sulla sua potenza
, vero pandemonio, mi viene la nausea al cuore e fuggo via. emiliani-
. complesso di vertigini accompagnate spesso da nausea, ni- stagmo e astenia muscolare,
che disse ch'ella gli aveva fatto nausea, per esserli parata troppo melata.
origine fran- zese, imperocché fa loro nausea qualsiasi cosa che non venga dalla francia
bello pasciuto, pronto e sazio fino alla nausea. 10. appagato, soddisfatto
pastorellerie settecentistiche, le quali tanto muovono nausea quanto que'quolibeti e bisticci muovono riso
mio; mi pigliano le vertigini e la nausea, tanto è brutto e vile e
, dolore interno nel sinistro ipocondrio, nausea, inappetenza, profluvio d'orma, tristezza
pillola masticina indorata fanno mille singulti di nausea, per vomitar quella cosa ostica.
occhi le lagrime d'amarezza e di nausea. fagiuoli, ii-53: ti lusingò uno
o in pillole senza mai gemere per nausea o per fastìdio. monelli, 2-492
di giacomo, i-704: vinta dalla nausea, stringeva tra il pollice e l'
, poi con impeto, poi con nausea, ma essendo sempre al suo fatale
subito la plebaglia degli scrittori sino alla nausea lo ripete. nievo, 313: distraendo
ant. esprime disgusto, ripugnanza, nausea, schifo. gonzaga, ii-55:
febbre, mal di gola, faringite, nausea e disturbi intestinali, a cui seguono
liquide o in pillole senza mai gemere per nausea o per fastidio. -prodotto scadente
'l sitibondo pecuglio potato, / la nausea correpta vomitanda / in lui vedrai, e
in una pozzanghera di ridicolo e di nausea! marinetti, 52: dopo i turchi
ipertensione arteriosa ed endocranica (cefalea, nausea, vomito, disturbi visivi, ecc.
tutti que'preparati anatomici, che fanno nausea e ribrezzo e pure affascinano. b.
494: la beata remediazione privativa della nausea negli prelati e negli medici è la
gregorianozi, vescovo di zagabria e federico nausea vescovo di vienna. = voce
polso, dolore interno nel sinistro ipocondrio, nausea, inappetenza, profluvio d'orma,
profondo, / stan laggiù meco e nausea, orror, disprezzo. goldoni, ix-ii6q
lì. a lei, scommetto, fa nausea, eh? per me invece è
loro inventi! infiniti per certo e a nausea rispetto a tanti inventori, compilatori,
america meridionale ad una sensazione come di nausea e di abbattimento che provano quelli che
ozioso tutto, ben so, ti e nausea e noia; nulla t'inalza;
adosso al compagno, male- dicean la nausea della maretta. 26. impegnarsi
erranti, le gambe malcerte, la nausea e una penosa prostrazione. savinio, 10-76
a laure nostre purgatissime, / da mover nausea a un lenone, a un sicario
era dolore, non più fastidio e nausea angosciosa: era forza purgatrice e ritrovava
landino, 76: e1 superbo genera nausea e stomaco e puzzo a tutti gli
landino, 76: e1 superbo genera nausea e stomaco e puzzo a tutti gli
venirgli in uggia; suscitargli disgusto, nausea. angiolieri, xxxv-ii-392: son sì
sia raffreddato, si può mangiar senza nausea. calvino, 8-38: una coltre
del bene, 1-322: soglion anche recar nausea del cibo le viziose escrescenze alla lingua
, i-482: le fecero... nausea i rancidi avori tabaccosi della mezza coda
tanto le raschiatrici di scorza gli destavano nausea. -scherz. sonatore inesperto di
sapere le altrui calamità perché ci recano nausea l'ulcere degl'im- piagati. orsi
gigli, 2-244: se piaga mortai nausea vi rende, / ecco il balsamo:
repulsivi. -caratterizzato da senso di nausea, da disgusto (uno stato di
a sputare in ogni momento con grande nausea di tutti gli astanti. g.
, un'evacuazione corporale o anche la nausea. - in partic.: indurre
filosofia per uccidere in noi la profonda nausea dell'amore coll'a maiuscolo.
stomaco, per la sete, per la nausea, per provocar l'appetito, per
versi mi desta il ribrezzo e la nausea. svevo, 8-684: oramai, oltre
ricagnato. bùgnole sale, 5-307: alla nausea del bicchiere reca forse alcun rimedio posso
mi fanno ridere, sì, ma anche nausea; e non son uso di lasciarle
persone che vediamo e rivediamo fino alla nausea alla televisione. -recitare una parte sulla
la particella pronom. ant. provare nausea. meo de'tolomei, 77:
e ripetuto fino alla sazietà, fino alla nausea, fino al rigurgito che avrebbero aperto
494: la beata remediazione privativa della nausea negli prelati e negli medici è la impassibilità
5. nauseare, saziare fino alla nausea. moravia, 19-128: sì,
piacere, fidando nella sazietà e nella nausea che succedono all'abuso. piovene,
riempito di cibo, sazio fino alla nausea. -anche: ingrassato dal cibo.
di quest'acqua, e non sentii nausea di veruna sorte o rimprovero di stomaco
girolamo maffei che, quando egli si sente nausea e ripienezza, non trova meglio che
, una repugnanza la trattenne. la nausea le turbava lo stomaco: era incinta,
di ribrezzo, di repulsione, di nausea. tommaseo [s. v.
e compagni più o meno maschi mi nausea come l'odore del latte riscaldato.
evangelico, / pornografia e riscatto, nausea per l'odore / di trifola, il
poma ne son sazi che ne sentono nausea. -con valore negativo
(plur. -chi). ant. nausea, senso di sazietà dovuto ajl'eccesso
ecciti dolori di budella, promuova la nausea e 'l continuo vomito; arrossisca,
una forma usata e riusata fino alla nausea, una forma vecchia come la vecchia memoria
chi li fa. -ciò che provoca nausea, disgusto. beicari, 2-125:
da uggia, da tedio, da nausea. -rivolta ideale: titolo dell'ultima
stomacare, disgustare, provocare ribrezzo, nausea (in senso fisico o, più spesso
così male carni e fattezze da far nausea. bartolini, 20-94: alla fine
provocargli una sensazione di disgusto, di nausea. marinetti, iii-428: la polvere
, dava, più che ira, la nausea del troppo zucchero. gobetti, i-172
o della sete (anche fino alla nausea). fra giordano, 1-287
né le uve, e biasimo assai la nausea e la troppa sazietà. baldelli,
e ripetuto fino alla sazietà, fino alla nausea, fino al rigurgito che avrebbero aperto
ambascia, un fastidio opprimente, un'agra nausea della vita che, lontana dai consueti
teneva ogni volta dietro lo scontento e la nausea, nausea della parola scritta. g
dietro lo scontento e la nausea, nausea della parola scritta. g. bufalmo,
e inculcare le medesime cose infino alla nausea. monti, xi-17: altri in
che dava il mal di capo e la nausea a tutti i convitati. a
le bottoniere. -saziato fino alla nausea. a. cattaneo, i-406:
l'espressione del volto, ribrezzo, nausea, ripugnanza o, anche, irritazione
israel. 3. che prova nausea, disgusto per un cibo (o per
alle altre fatiche; la schifezza metterà nausea nel suo marito. -condizione di
3. sensazione fisica di ribrezzo, di nausea, di repulsione o, anche,
. ant. e letter. senso di nausea, di ribrezzo, di disgusto per
. ant. senso di disgusto, di nausea per cibi sgradevoli o, comunque,
menzogna. panni, 554: moveagli nausea e stomaco gli faceva il lezzo e lo
né qui né là, in una nausea folle di sciupio intellettuale. 2
5. rivoltare lo stomaco provocando nausea. pananti, 1-i-33: quando appunto
-mettere in subbuglio lo stomaco, provocando nausea, vomito. gersi e barcollare che
di tristezza, infine, e di nausea. d'annunzio, iv-2-420: quei suoni
avvilito. - prio quando la nausea disperata ammorbava in asfissia, quando chi
, tignosuzza, che faceva stomaco, nausea, vomito, recere ed amoreggiare.
3. sdegnamento di stomaco: nausea. sassetti, 7-506: corre qui
8. sconvolgere lo stomaco, provocando nausea. c. bartoli, 4-ii-597:
4. che è in preda alla nausea. cavalca, 20-108: quelli della
forte ripugnanza nei confronti del cibo, nausea (anche nell'espressione sdegno di stomaco)
anime, posso intendere... la nausea di un cuore sensibile...
, la vergogna, nientefa più sdegno e nausea di certi rimorsi. soffici, v-6-95:
provarono di riportarvi il labbro, sentirono nausea della sentina che vi trovarono nel fondo.
. bartoli, 9-32-66: tanta era la nausea e la schifezza che la prendeva delle
, 254: non saprei dirvi con qual nausea siscorgono le sue [di peliegro de grimaldi
un sorso, / perché impedito dalla nausea viene. -come pena ultraterrena nell'tnfemo'
miglior donna non prova a lungo andare nausea e sfatamento, se non s'accorge
un concetto fino alla noia e alla nausea (nell'espressione sfrangere vanima).
, che qualche logico stomacoso non pigliasse nausea e vi disturbasse l'audienzia col farmi
vestite di forma arcana: una superba nausea dell'ovvia, dell'antica, della
un veicolo, un mobile, un oggetto nausea di chi si trova presente si vede uscire
mortificata. riguardò con un senso di nausea profonda quel ciarpame rotolante, quel canagliume
dispetto contro la propria debolezza, in nausea che finivano col ricadere sulla gobbina:
di così male carni e fattezze da far nausea. milizia, iii-78: la natura
levata la maschera con una smorfia di nausea, la tua vantata umiltà ossia il
aure nostre purgatissime, / da mover nausea a un lenone, a un sicario!
ma è tale che non fa venire nausea prima d'essersi consigliata collo specchio e
tempi... si potesse veder senza nausea una donna già incestuosa ed afflitta dai
un sorso, / perché impedito dalla nausea viene. g. gozzi, i-23-37:
: m'hanno mosso... a nausea certi oggidiani vituperatori de'loro coetanei,
: uno stato ininterrotto di cefalèa, nausea, soffocazione e capogiro (dovuti, dicono
udito tutti stridere e solfeggiare fino alla nausea, il grammofono. = denom.
moglie coi rimproveri, aggiungevano note di nausea e disperazione alla sinfonia di que'sonori
è rimpinzato all'eccesso, fino alla nausea. serafino da fermo [tramater]
dosatore. arbasino, 3-470: la nausea da argenti, dopo un po'che si
mai... può non pensare con nausea a quella golosa con cinque logge coverte
e là mi muove la rabbia e la nausea. alfieri, i-58: esaminando io
e di triclini, / dove fetèa la nausea / dei tracannati vini.
blesura pallore, delirio, rutto, nausea, vomito, sporcarla ed altri seguaci,
.. » disse con un principio di nausea, anche per lo spurgo di nafta
e di dentro... domani la nausea della ciccia gli piglierà...
vacca squacquerellosa e devenuto, per la nausea, astinente, vivrà alla francescana.
. tutto è smisu di nausea. non c'è misura né movimento.
guardava sospettoso i dintorni come chi ha la nausea. -da stanga: da tiro
sconcerto, indignazione di pesantezza e di nausea che ne deriva). stomacàccio,
stata fatta da'ministri non per precisa nausea, senso di repulsione e di disgusto.
proprio, con una veniva una nausea di tal sorte che chi non mi avesse
stomaca. -stancare fino alla nausea apparendo troppo lezioso e affettato.
). sazio di un cibo fino alla nausea; che prova disgusto per qualcosa
stomacazióne, sf. ant. sensazione di nausea. crescenzi volgar., i-4-1:
ant disturbo, impedimento di stomaco; nausea, voltastomaco. trattato de'falconi
in quelle enormi stomachezze che tanto fanno nausea ai galantuomini che ci veggono lume.
sm. tose. conato di vomito, nausea. bresciani, 3-318: il
stomaco. -resistenza agli stimoli della nausea. tansillo, 1-222: chi naviga
landino, 76: e1 superbo genera nausea e stomaco e puzzo a tutti gli uomini
vidi in vita mia cibo che maggior nausea e stomaco mi facesse né che peggior mi
, non vorrei che ti fosse passata la nausea perché non hai più sullo stomaco la
luogo santo quando verranno a stomaco e a nausea agli uomini le cose sacre e ecclesiastiche
tanto il disgusto della bocca e la nausea quanto 'stomacacelo'. = acer, di
. in modo rivoltante, da provocare nausea. e. zani, 85
, anche fino al punto di provocare la nausea; schifoso, stomachevole, nauseante
inerti. 2. lieve sensazione di nausea. tommaseo [s. v.
rigonfio per il contenuto eccessivo (una nausea. borsa, un recipiente)
senza dubbio sarebbe stato e pieno di nausea il ragionare: e pervenuti con istracchezza a
udito tutti stridere e solfeggiare fino alla nausea, il grammofono; per le strade
vecce: a sentir lui, gli facevano nausea, gli rivoltavano lo stomaco; ma
. fenoglio, 5-i-1651: rabbia e nausea gli strizzavano lo stomaco.
figur. saziare, suscitando un senso di nausea (un cibo, un sapore intenso
). che procura subito sazietà o causa nausea, disgusto (un cibo, un
(ant. stuchevolézza), sf. nausea, disgusto causati da un cibo troppo
. in modo da suscitare disgusto e nausea o noia e fastidio; con lungaggine
. de roberto, 689: moti di nausea gli erano saliti dalle viscere alla gola
piacere, fidando nella sazietà e nella nausea che succedono all'abuso come più efficaci
quel quaderno dove avevi scritto il nausea le sudicie miserie delle donne e degli uomini
che portava con sé una sensazione di nausea. -tremore convulsivo di un arto
erendere. giusti, 4-ii-491: quale / nausea ci svoglia d'assaggiar 1 pianta?
questo disprezzo, questa svogliatura, questa nausea pur troppo comune al dì d'oggi?
bacchetti, i-482: le fecero tale nausea i rancidi avori tabaccosi della mezza coda
freddo, accompagnati dalla solita angoscia, nausea, tachicardia, cefalea, e dispnea.
così, che cominciasse con una siffatta nausea, con un tale disgusto, e
noi abbiamo già provocato una crescente nausea per l'antico, pel tarlato e per
di filippo, riuscirà fastidiosa fino alla nausea. cesari, i-614: voi udite e
, tignosuzza, che faceva stomaco, nausea, vomito, recere ed ar- coreggiare
che tiberio uomo tirannico e superbo aveva nausea di tanta dapocaggine. giorgio dati,
divien sempre più torbido e isvogliato sino alla nausea di quelle bellezze medesime che l'avrebbero
della malattia [redi]: afflitto da nausea grande, tormentatrice dello stomaco. cesari
e più vecchio mi spiace sino alla nausea: caccio via le maschere con la
comisso, 12-5: mi traboccava una nausea per le armi, per la passione della
gravato di sacco ecc., e una nausea tipo-spotomo mi ha fatto quasi stramazzare,
si tramutavano / in fantascientifico dubbio o nausea / e l'amore era un gioco di
, ti empi tutto di veleno e di nausea. -strabuzzamento degli occhi. a
di attico ora moverebbe lo stomaco a nausea. = voce dotta, lat
polenta; e infelici se ne avevan nausea o ne lasciavano cadere alcuna micola in terra
nelle sue tristezze fisiche. -disgusto, nausea o malessere provocato da un cibo.
bocca o la lingua o se li tacesse nausea, o li desse qualche tristezza.
sua traduzione di tacito, mi mette nausea quel suo scrivere fiorentino, anzi plebeo di
gozzi, 4-228: con sforzi e nausea ed avversione orrenda, / qualche brodo succiai
tumultuosa; tutta l'uggia, tutta la nausea di essa gli si raffigurò a poco
da uggia, da tedio, da nausea. -con meton.: persona
di ventre. -uggia di stomaco: nausea. pascoli, 286: dal
anche si dissipa la languidezza o la nausea, se nelle fauci del bue a digiuno
fanno ridere, sì, ma anche nausea, e non son uso di lasciarle impunite
moti fastidiosi dei vascelli; non sentono nausea, né vomiti, né inappetenza.
alle volte con nausea di chi l'ascoltava, da che gli
in vilipendio. cesarotti, 1-i-252: la nausea di tanti grecisti per tutto ciò che
stomaco: rivoltare lo stomaco, provocare nausea o vomito. monti, vi-183:
. -chi o -ci). senso di nausea, conato di vomito.
disprezzarla in quel momento, assalito da una nausea naturale; quell'ammasso gli appariva uno
bocca; è preceduto da sensazione di nausea e accompagnato da secrezione riflessa di saliva
orofaringe. -per estens.: forte nausea. giovanni dalle celle, 4-2-12-2
non è maraviglia, se mi fai nausea. 4. figur. condizione
, o pure qualche pignatta, senza nausea di servirsene immediatamente per cucinare. saccenti,
, sm. farmaco o rimedio contro la nausea. panorama [5-v-1995]: antinausea
. dal gr. àvxi 'contro'e da nausea. antinazionalismo, sm. atteggiamento ideologico
siamo caduti in una baggianeria che non la nausea ma la compassione merita. =
, tignosuzza, che faceva stomaco, nausea, vomito, recere ed arcoreggiare. p
, pallore, delirio, rutto, nausea, vomito, sporcaria. = nome
ripugnanza, con viva repulsione, con nausea. castelletti, 2-63: e
quelli della maternità, aumento di peso, nausea, coliche addominali e renali.
tutto e di tutto ancor fin oltre la nausea. = denom. da moviola.