insensato, l'empiervi troppo vi fa nausa, il votarvi debilità e dolore: ecco
cibo. mattioli [dioscori- nausa. c. mei, 74: le
che mostrano quelle carni brutte che fanno nausa e generano disprezzo. b. fioretti,
autore e dolersi di quel che ci fa nausa che la natura non gli abbia dato
= probabile adattamento del provenz. nausa, deriv. dal lat. nausea
], 8-27: il dragone restringue la nausa della primavera col sugo della lattuga.