sempre più grande e più bella. nascènza (nascènzia, nasciènza), si.
la viltà e la fragilità di sua nascènza. livio volgar., ii-1-13: poi
, ii-1-13: poi appresso raccontò la nascènza de'suoi nipoti e com'egli furono ingenerati
... l'altro è della nascènza, lo terzo è della morte. marsilio
sì come quella alla quale nella sua nascènza marte non avea voluto donare veruna delle
che se noi credessimo avere alla sua nascènza data occasione. grossi, ii-262: tante
ii-262: tante e gravi dalla mia nascènza / colpe ho commesse ch'or stommi
lo suo nascimento, anzi la sua nascènza è comandata da lo cominciamento del
. lastri, i-56: dalla spontanea nascènza della querce, dell'abete, del
vi è molta similitudine, per la nascènza, per l'educazione e per le altre
, c'ha la ruvidezza naturalizzata dalla nascènza rustica. faldella, 9-338: questa
toccando l'aristocrazia, specialmente per la nascènza materna, la borghesia...
certa e insieme ovviare al male nella nascènza, ordinò [il pasqualigo] che
e supplici procurò d'estinguere nella loro nascènza questi disordini. 5. costituzione
la corruzione di quella repubblica, la nascènza della quale sì come dio ha favorito
l'orecchia sinistra, stata d'una nascènza che fatta gli avea poco davanti a
che a un de'fratelli nacque una nascènza in su 'l collo molto sconcia e
liburnio, 2-59: un porretto over piccola nascènza nel volto più disdice che in tutto
naso ebbe un porro largo o vero nascènza a modo di cece, per la quale
... infermò d'una pericolosa nascènza in una mammella. -per simil.
sé medesima. 8. fis. nascènza colloidale: stato colloidale che alcune sostanze
, greco non meno di fede che di nascènza, poiché fallace più che l'iena