più adoloro. marino, 359: narrar gli affanni e i pianti / d'una
: de la madre afflitta / chi può narrar l'affanno? a. adimari
de la madre afflitta / chi può narrar l'affanno? lippi, 2-70: pur
, i-18: oimè! chi potrebbe mai narrar la ruina e la tempesta di quella
che saran quai l'antiqua fama suole / narrar de'figli del tindareo cigno, /
amanti. idem, 33: narrar sue pene ed esser certo almeno / ch'
oh miglior gloria, ai figliuoletti intenti / narrar le forti prove e le sudate /
che tutte siano baie e filostoccole da narrar la sera al fuoco. aretino, 1-19
e la loro lingua, che apertamente narrar soleva i mostrati versi, balbuziando andava errando
già mai / imaginar, non che narrar gli effetti, / che nel mio cor
chiabrera, 482: lungo fòra a narrar come son gai / per trapunto i
/ un di lor s'era posto a narrar. nievo, 461: e i
; e constandogli che sia ottenuta con narrar il falso o tacer il vero, non
oh miglior gloria, ai figliuoletti intenti / narrar le forti prove e le sudate /
: oh quante volte ai posteri / narrar se stesso imprese, / e sull'eteme
mondo. l'inferma lo udiva volentieri narrar casi e battaglie che volgevano sempre alla
chi pretende negli scritti suoi / di narrar fatti chiari e conosciuti, / non ha
. chiabrera, 482: lungo fòra a narrar come son gai / per trapunto i
orlando] / solenne, et atta da narrar cantando, / e ch'all'istoria
1-34 (i-423): chi volesse mò narrar le pazzie che gandino fece per il
scusazione..., cominciò a narrar una assai lunga e mal composta favola
. chiabrera, 482: lungo fòra a narrar come son gai / per trapunto i
rispose. idem, 42-30: a narrar il suo amor se gli condusse / col
81: l'inferma lo udiva volentieri narrar casi e battaglie che volgevano sempre alla
sul cor, meco potete / tutto narrar. bocchelli, i-463: era virtuosa,
contanti. paciolo, 200: e narrar se 'l mercato fo... a
. machiavelli, 804: lungo sarebbe narrar tutti e'torti, / tutti l'
poco: assai ti debbo / cose narrar, molto importanti. monti, x-3-75:
alamanni, 5-1-762: potrebbe ancora / narrar l'arene ch'in cirene avvolge /
avete sul cor, meco potete / tutto narrar. -avere una spina nel cuore
saran quai l'antiqua fama suole / narrar de'figli del tindareo cigno. anguillara,
pure; e s'io non tomo / narrar potrai qual sia / verso l'amato
beccari, xxx-4-232: bon vi starò a narrar altro argomento, / che da sé
). ariosto, 42-30: a narrar il suo amor se gli condusse /
che dal suolo acheo, / come sentii narrar, molto distanno, / d'
garzoni, 1-478: questo basti per narrar brevemente le virtù e i vizii di
17-34: ei dipoi / prese loro a narrar con esattezza / tutte le sue sventure
s'i'avessi cento lingue non saprei / narrar tutti gli affanni, e dolor miei
giamai / imaginar, non che narrar gli effetti, / che nel mio cor
che acerbo mi sarebbe / più il narrar l'empietà della mia sorte, /
, 5-i-370: dovendo il poeta epico narrar le cose, imita perciò gli storici,
non oso in questo cielo eretico / narrar ciò che osservai: tacer bisogna, /
si fusse mosso a compassione / sentendoli narrar el suo dolore. caro, 2-2-39:
mio soffrir giunto a l'estremo, / narrar le pene a chi le fa m'
43: oh quante volte ai posteri / narrar se stesso imprese, / e sull'
4-187: comincia filinor pubblicamente / a narrar per la piazza le faccende. nievo
non porìa giamai / immaginar, non che narrar gli effetti / che nel mio cor
campofregoso, ili-io: s'io volesse narrar qui d'ogni frutto, / fastidio
e ferrea lena e ferrea voce, / narrar potrei quel numero che spento / ne'
che tutte siano baie e filostoccole da narrar la sera al fuoco, ché io per
rinvenuto dal ghiaccio fondente in pescheria a narrar la sua storia. 2.
moneti, zzo: ma se tutti narrar volessi i guai, / ch'hanno le
non oso in questo cielo eretico / narrar ciò che osservai: tacer bisogna, /
unicamente... s'impiegasse a narrar solamente gli amori umani...,
... / e l'altr'opre narrar di seric'arte? / e tanti
. chiabrera, 482: lungo fòra a narrar come son gai / per trapunto i
è fatta. tasso, 8-1-93: narrar non si può, né 'n spazio angusto
si potrebbe mai per tempo e tempo / narrar la gran biltà di quel gioiello,
. pasqualigo, 1-58: chi potrà mai narrar per quanti casi / girato è l'
a noi. prati, ii-36: se narrar ti deve, / ch'io son
gazzettier s'avrebbe / dura impresa in narrar, come tignavo / gallico gregge,
cambi, i-i-3-145: se io comincio a narrar... ogni suo nuovo scritto
non finti ardori / prendo spesso a narrar come presente. marchetti, 4-i49:
abito eletto. selva, 3-333: taccio narrar quanta vaghezza mostra / con ricca
a sua figlia di parlare, di narrar tutto al dottore, lasciandoli soli, con
-guardare indietro: considerare le cose pasche narrar gli effetti, / che nel mio cor
infervorito il core / con cui possa narrar de'memorandi / gesti de'sommi eroi
. guidiccioni, 5-80: io sarei di narrar sue colpe vago, / e d'
erano in quel sito, / che narrar non si può quel ch'è infenito.
. dell'uva, 96: con narrar dell'alme a cristo amiche / ingannava
. parini, viii-94: chi può narrar qual dal soave aspetto / e da'verginei
. menzini, ii-221: allor narrar potrai... / come le nevi
oh miglior gloria, ai figlioletti intenti / narrar le forti prove e le sudate /
la maniera usata da san matteo in narrar con anticipazione un tal avvenimento, quasi
lamenti storici, iii-262: or qui narrar el tutto veneria / ameno le mie
possano avvenire al mondo, siegua a narrar questa istoria; ch'io, per me
buonafede, 2-v-63: sarebbe poi lungo narrar quello che fanno e come s'ineb-
apollo / ch'io 'l debba a voi narrar, gran re de'galli, /
pieno / ch'i'ora vidi, per narrar più volte? idem, purg.
daniello, 1-42: quegli è tenuto a narrar le cose semplicemente senza aggiungervi o menomarvi
sacchetti, vi-42: par vergogna / narrar quel ver ch'ha faccia di menzogna.
già mai / imaginar, non che narrar gli effetti, / che nel mio cor
favella; / narra a ruggier quel che narrar conviensi / e quel eh'in sé
l'eloquenza? minturno, 444: nel narrar, poi, s'ingegnerà d'adattare
: son poi tutte le lingue a narrar mute / come quel dolce infra quest 'onde
esser lontano. parini, 1-233: narrar quel che da'padri suoi / nonagenari
/ ch'i'ora vidi, per narrar più volte? g. villani, 1-1
un uom come voi raro, / vo'narrar parte de le molte e molte /
43: oh quante volte ai posteri / narrar se stesso imprese, / e sull'
e sforza tutto l'universo, / narrar con umil verso / la gran letizia che
si raddoppiarono, quando, invitati a narrar il modo del viver loro dopo la
giorno al mondo, / l'opre a narrar delle tue glorie in parte? s
core. tasso, 15-38: mi gioverà narrar altrui / le novità vedute e dir
ch'io ti vedesse, udendo solo / narrar di te quel che ora ad occhio
-offuscare. baldi, 17: narrar chi faccia oltraggio al giro ardente /
dire. tasso, 7-6-55: ór chi narrar potrebbe a parte a parte / le
d'orlando] / solenne et atta da narrar cantando, / e ch'ali'istoria
v.]: 'originar ', cioè narrar dal principio. -ideare, inventare
m. zanotti, 1-8-102: se di narrar desìo ti venga / a più tardi
invano oserebbe alta e spedita / voce narrar suoi pregi a parte a parte. c
non oscure / loro venture / tutti narrar. -che toglie la coscienza.
volte ai posteri / [napoleone] narrar se stesso imprese, / e sull'
tuoi perigli al tuo ritorno / sperai farti narrar e star pendente / dal tuo dir
: del tuo amante narri cosa / che narrar di pochi uomini awertisco: / che
miglior gloria, ai figlioletti intenti / narrar le forti prove e le sudate / cacce
miglior gloria, ai figliuoletti intenti / narrar le forti prove e le sudate /
colui che si prepara / caso acerbo a narrar, l'addolorata / mente raccolse il
, malinconica e cinica, cominciò a narrar loro una storiella piccante, che le faceva
chiabrera, 1-ii-32: tutto lieto a narrar piglio / di quei rischi oggi che
meraviglie, alti portenti / là puoi narrar, 've forti polsi ha l'alma,
la legge delle xii tavole, al narrar di pomponio, la scienza delle leggi
ammaestrare e un giovare e dilettare quel narrar avventure e produrre opinioni e detti e
l. pascoli, i-proetn.: che narrar possiamo anche noi de'nostri moderni architetti
e lena / ripigli alquanto, se narrar vi voglio / l'empia della princéssa
non finti ardori / prendo spesso a narrar come presente, / e supplico pietà
35: giudico che sia bene di narrar prima in qual essere trovai la francia
lii-15-35: giudico che sia bene di narrar prima in qual essere trovai la francia
oh miglior gloria ai figliuoletti intenti / narrar le forti prove e le sudate / cacce
muratori, 5-i-352: propongono costoro di narrar ciò che veramente è avvenuto, senza
di passione, m'è riuscito il narrar in questa guisa. 3.
: oh quante volte ai posteri / narrar se stesso imprese, / e sull'eteme
anno). baldi, 79: narrar quante / frondi scòta aquilon da l'alte
io chiedo perdono, se, volendo narrar loro dello stato precedente e dei costumi
l'esperienza più volte avvertito che nel narrar per via di ragguaglio e di relazione
io son tocca da tal ribrezzo m dovervi narrar quel che mi avanza, che mi
tuo col pensier mio / quel che narrar non puossi in questa vita': veggo
de'cervi io v'ho promesso / narrar la caccia, io mi riduco a quella
. c. campana, ii-481: dovendo narrar le cose importanti succedute ne'paesi bassi
riman, ché s'io volessi / narrar gli effetti che i begli occhi fanno,
per rimetterlo in ena? intende egli narrar le geste di don ferrante gonzaga:.
dicendo a sua figlia di parlare, di narrar tutto al dottore, lasciandoli soli,
g. argoli, 127: chi può narrar, come ronzando stolze / da l'
): bindoccia... finì di narrar al padre e ai fratelli la mala
come potrò aprire i labri / a narrar le fortune e i tristi auguri,
; / non porìa pienamente / né narrar né descrivere già mai / la cronica tapina
pieno / cht ora vidi, per narrar più volte? landino, 166: chi
che la sua scorta sente / meraviglie narrar, tutt'altro oblia, / e
: or chi potrà senza lagnarsi epiangere / narrar d'europa i dolorosi gemiti, / le
.. che si slarga eziandio a narrar l'imprese di federico barbarossa.
la mia lingua e voi potete / narrar di lei ciò che non san le muse
la spacciata mente / m'ha condotto a narrar sì duri casi. 16
/... / di lui narrar quel che da'padri suoi / nonagenari udì
. mascardi, 2-387: chi potrebbe narrar, signori, le lagrime ed i
, 18-210: chi può l'ira narrar, narrar il duolo / del superbo garzon
: chi può l'ira narrar, narrar il duolo / del superbo garzon quan
va'direttamente a caprera, va'a narrar la cosa a giuseppe garibaldi. ripeterà
ii-105: oh quante volte ai posteri / narrar se stesso imprese, / e sull'
. panni, 500: lo da lor narrar m'udìa / come spesso a par
anco cosa semplice e parimenti poetica sottilmente narrar le cose particolarmente, come che 'sopino
non finti ardori prendo spesso a narrar come presente, / e supplico pietà de'
amari, 1-iii-448: ci è occorso di narrar come ruggiero avesse inviati di tali abbigliamenti
stimare che l'epico poeta nel suo narrar trasponga e confonda l'ordin dell'azzion
, lii-15-35: giudico che sia bene di narrar prima in qual essere trovai la francia
vince e sforza tutto l'universo, / narrar con umil verso / la gran letizia
la voce e le parole / per narrar la crudele orrida guerra, / onde l'
colpi e rinfiammate vie / de confini e narrar d'astri cerchiata / zodiaca via de'