atteggiamento. manzini, 10-67: le narici leggere, lavorate con minuzia, e
l'eccessivo spazio lasciato scoperto tra le narici e il labbro superiore dava al viso
, 1-345: ippopotami di malumore dalle narici accigliate. 3. figur.
, 3-262: pareva che le loro narici accusassero l'odore, chiamiamolo così,
quel che si faccian negl'intestini, nelle narici, negli occhi, ed in altre
fisiol. colorazione scuradell'acqua ragia che pizzica narici e gola. dell'estremità della
non nascose che esisteva un catarro delle narici e dei bronchi maggiori: un'affezione
, 16-712: in questo dire / le narici affilò, travolse i lumi, /
d'annunzio, iv-2-984: le sue narici palpitarono nel suo volto segretamente astuto ove
il suo volto, specie intorno alle narici, aveva la trasparenza di certi alabastri
naso. ojetti, i-731: le narici più alte del setto che paiono due
2-1 io: come suol esalare alle narici / il soave liquor dell'amaraco.
dalla fresca / piaga mi giunse alle narici. idem, ii-742: e nella sua
, e sorridenti rughe intorno alla bocca e narici in su e occhi ammiccanti.
palazzeschi, 1-81: chi purgherà le mie narici da questo odore che le ammorba?
. zool. vertebrati provvisti di due narici (in opposizione ai mo- norrini,
la burla per annusare la lode a narici più libere. 2. figur
mia. papini, 28-178: e dalle narici rugiadose [delle mucche] s'ode
, colpì dopo l'inodora aria notturna le narici di pietro che la respirò avidamente e
di latte caldo che fa allargare le narici per aspirarlo voluttuosamente. pascoli, 59
borgese, 2-247: rimase con le narici dilatate e coi suoi bellissimi pomelli aureolati
in fronte, dal piè balzano, dalle narici rosse. 3. arald.
pigliar tabacco sonava di clavicembalo sotto alle narici colle bianche dita, formando poscia sul viso
con quale impercettibile pressione ella stringeva le narici nella batista. = fr. batiste
molle e prepara la consistenza tenera delle narici; ha forme e dimensioni varie,
un drago, che sbuffava fuoco per le narici e per gli occhi.
naso largo piatto, le due enormi narici aperte, la boc lo
e simpatici, dalla fronte bassa, dalle narici larghe, dai capelli neri lustri
pelo, dallo spumare e scollarsegli le narici fin a tanto che, contaminati gli
il mento, le gote e le narici, restando solo una certa apertura quanto
da bullicare. scopre due gran narici pelose. = voce inglese, comp
ogni odore è caduto; / le narici si levan ^ verso le luci oscillanti.
, 2-758: nome che mi porta alle narici odor di pane caldo, appena tolto
, curvata come un petalo, le narici leggere, lavorate con minuzia, e il
il labbro superiore; i peli delle narici e delle orecchie. burchiello, 27
anello di ferro che si infila nelle narici dei buoi e dei bufali, per guidarli
occhi, rugar le ciglia, aprir le narici e mandar un crocito di cappone per
e vengal a vedire. -le narici. viani, 19-472: quelli dal
pigliar tabacco sonava di clavicembalo sotto alle narici colle bianche dita. alfieri, i-121:
inzupparmi d'acqua la gola, le narici, gli occhi. comisso, 1-248:
rugar le ciglia, aprir le narici e mandar un crocito di cappone per la
gobbe di carminio che arrivavano fin nelle narici. -carminio giallo: lacca aranciata ricavata
... gli sarebbe uscito per le narici. d'annunzio, ii-823: settembre
cartilagine. pratolini, 2-464: le narici si dilatarono, le cartilagini delle guance
per la salda dello sparato, le narici spalancate, le palpebre violette, la bocca
han per carat tere le narici molto strette e le ossa del naso riunite
una grossa caruncola carnosa sulla testa, narici comunicanti, dito posteriore situato più in
piccoli, orecchie mancanti di padiglione, narici collocate sul vertice del capo, con
e con uno stecco gli frugava le narici e le orecchie. 6.
poi comprese che doveva respirare con le narici e il vino fresco gl'inondò la
[i cavalli] dar le molli / narici e volgere i chiomanti colli: /
ricurvo con una placca cornea sopra le narici. = voce dotta, lat.
occhi, rugar le ciglia, aprir le narici e mandar un crocito di cappone per
testa gli scoli l'umore per le narici; ancora un suffumigio di bambagia per le
ancora un suffumigio di bambagia per le narici gli gioverà. foscolo, xv-64: le
sopra il bianco cinghio / dei denti le narici larghe. 2. voragine
occhi e per gli orecchi e per le narici. l. f. marsili, i-747
punta del naso come per spremere dalle narici quei due ciuffetti di peli grigi, stava
pigliar tabacco sonava di clavicembalo sotto alle narici colle bianche dita, formando poscia sul
per estensione si prende in senso di narici posteriori ». coanati, sm
. i vertebrati caratterizzati dalla presenza di narici interne o coane (secondo alcune classificazioni
coanorragia', emorragia nasale per le narici posteriori. « = voce dotta
pure per estensione si prende in senso di narici posteriori ». coartabile
, curvata come un petalo, le narici leggere, lavorate con minuzia,.
per aver albergati due comitati mazziniani nelle narici. borgese, 1-168: salvo i
la punta del naso come per spremere dalle narici quei due ciuffetti di peli grigi,
mento contro il collo e alitando con le narici pallide. cassola, 2-376: si
, saturno; questa, che ha le narici aperte, la fronte impetuosa, la
appendici tattili disposte a stella intorno alle narici. « = voce dotta,
per gli orecchi, e per le narici. bar etti, 1-4: que'due
robespierre torceva il grifo e faceva certe narici animalesche, poi si metteva a ragghiare per
iii-269: muscoli, tendini, vene, narici, labbra, tutto gli si contrae
alcuni mali della membrana della cavità delle narici e dei seni frontali e massillari,
flussione di umore sieroso ed acre sulle narici, il quale umore è tanto acre,
, ed anche da ulcere nelle stesse narici. carena, 2-302: * corizza '
occultano immediatamente sotto la tunica interiore delle narici, e la cui azione è di
: camuso il naso, di cui le narici, o piuttosto froge, si dilatavano
gli occhi, gli orecchi, le narici, la bocca, le mani dell'inferma
posto gli occhi, gli zigomi, le narici, la bocca, s'accontentò di
occhi, rugar le ciglia, aprir le narici e mandar un crocito di cappone per
branchiali, encefalo dotato di emisferi, narici comunicanti con la bocca, intestino terminante
: una piccola cuffìna ponevasi accanto alle narici, di sottilissimo lino, di minute maglie
... bruciando zolfo che dava alle narici delle pecore, le quali belavano.
deforme, sgorgante barbugliosa da bocca e narici rose e consumate, gridava: -maledizione
bonario. brancoli, ii-38: le narici sensuali gli si erano dilatate fiutando ferocemente
che fai dibattimento, / e le narici ti percote e infetta. 2
nei suoi occhi, e dilatavasi colle rosse narici, mentre ella agitava il ventaglio chinese
nella tua salute. -dilatare le narici: aprirle nell'atto di respirare profondamente
voluttà aprendo la bocca e dilatando le narici, e pare che ci rinfreschi il
. camuso il naso, di cui le narici, o piuttosto froge, si dilatavano
il farmaco. landolfi, 2-100: le narici di lei si dilatavano a respirare l'
x-4-417: notate il varco / delle narici dilatato, indizio / di compresso respiro
: aveva l'occhio fiammeggiante, le narici dilatate e due lagrime sforzate rabbiose riflettevano
altri secondi, aspirando voluttuosamente, colle narici dilatate, il fumo del sigaro.
, quell'aria pura, con le narici dilatate, con un istinto di voluttà
e termina ad uncino che pare articolato; narici potenti, prominenti e situate lateralmente.
. sottofamiglia di colubridi opistoglifi, con narici laterali, coda molto lunga, dentatura
colle particole volatili nelle parti nervose delle narici, e perciò chi non molto è assuefatto
o. rucellai, 2-3-3-161: le narici le diversità degli odori aggradevoli e disaggradevoli
gomito, fiutando l'aria con le narici dischiuse, quasi preparandosi alla lotta. cicognani
inzupparmi d'acqua la gola, le narici, gli occhi, e m'ingorgavo di
le ripugnanze del siciliano gli affluivano alle narici, rese docili dalla voluttà a un palpito
celesti e il naso ricurvo con le narici larghe. -ruvido, calloso.
una ingiallita pagina impolverata, le mie narici hanno imparato ad apprezzare l'eccitante sentore
effluvi di carne guasta le sfioreranno le narici. -per estens.: con riferimento
mobile (e all'estremità porta le narici, con una 0 due appendici tattili
croce gli occhi, gli orecchi, le narici, la bocca, le mani dell'
... dell'abdomine con le narici; imperciocché nell'emorragia, cioè nel
, cioè nel flusso del sangue alle narici, si pongono le ventose all'abdomine
quando una di quelle emorragie di sangue dalle narici che m'avevano prima ben quattro volte
tessitura floscia e delicata, come le narici, o polmoni, le gengive,
enari, sm. plur. ant. narici. francesco da barberino, 183:
vistoso. pirandello, 7-99: le narici del gran naso aquilino, energico,
cavallino imbolsito, che tendeva le narici col solito sforzo fuori di posto
epistassi, sf. medie. emorragia delle narici di origine patologica o traumatica.
t<4 éppiva, medicamenti da infondersi nelle narici. = voce dotta, lat.
erte come un gatto, con le narici aperte quasi a fiutare la preda.
convenzione. dossi, 296: le sue narici, un poco all'insù, un
2-119: il crepuscolo inala / nelle narici delle mandrie estasiate / il profumo
che l'onda odorosa dovette arrivare fino alle narici di stefano. = deriv
par di veder palpitare e dilatarsi le narici delicate della giovane donna. è ben
etere; la polvere, avvicinata alle narici, eccita lo starnuto e produce in
. che hanno il becco convesso, narici allungate, fronte nuda ed i piedi
sui grandi occhi tristi, e le loro narici nere fumavano come fumava la terra smossa
... un'appassionata compagna le cui narici feline parevano respirare in un sogno eroico
fermate, col cuore in bocca e le narici tese... giusto arrivava fischiando
. savinio, 1-169: le mie narici palpitano in un puzzo di marcio,
sensualità. brancoli, ii-38: le narici sensuali gli si erano dilatate fiutando ferocemente
dall'estremità del muso si prolunga alle narici e termina davanti a ciascuno degli occhi
svenuta, poi le pose sotto le narici a aspirare la boccetta dei sali stropicciandole
il collo, / l'acqua dalle narici nere fila. d'annunzio, v-1-283:
, che soggiace immediatamente al setto delle narici. tramater [s. v
e che soggiace immediatamente al setto delle narici. = voce dotta, lat.
d'annunzio, iii-2-1014: hai le narici inquiete come se fiutassi nell'aria quell'
. 2. aspirare attraverso le narici (polveri da naso e, in
colle particole volatili nelle parti nervose delle narici, e perciò chi non molto è
dilatato nell'atto di fiutare (le narici, le froge). bocchelli,
, iii-232: all'emorragia bensì delle narici, quantunque non tanto pericolosa, e a
nasali: espansioni laminari che circondano le narici e si estendono sulla faccia di alcuni
del catino sono due bocche da vitruvio narici nominate coperte di quoio o di
questo nero sangue; e così ancora dalle narici e dal fondamento e dall'utero copiosamente
fragranzosissimo gimè: / cui'intorno ronzan le narici arsicce, / come le vespe a
becco lungo e uncinato all'apice, narici poco sviluppate, ali assai lunghe,
palpiti. orioni, x-5-79: le narici le palpitavano, il seno disordinato nelle
il naso, un bel nasone dalle narici frementi. ojetti, i-500: quelli
che andava pensando, gli fremevano le narici e i muscoli intorno agli occhi.
i-460: sentendosi il vento a le narici, / i cavalli fremevan di piacere.
e le avea prodigato frizioni di aceto alle narici e alla fronte, e frizioni
-che provoca una sensazione pungente alle narici (un odore). bar uff
). ciascuna delle estremità carnose delle narici degli animali (e, in par
froge ', la pelle di sopra le narici, e dicesi propriamente de'cavalli.
: camuso il naso, di cui le narici, o piuttosto froge, si dilatavano
la 'testiera 'copriva anche le narici e le guance, si univa al collo
. bartoli, 9-29-1-242: entratogliene per le narici nel capo un gran popolo [di
gote, o un leggiero palpito delle narici appena lo vedeva comparire. pascoli,
cani averne bisogno, imbeverar loro le narici di aceto fortissimo, e tanto più
faticosamente;... le loro narici nere fumavano come fumava la terra smossa
soffia (un animale, le sue narici). d'annunzio, iii-2-294:
/ il morso; e gli soffiai nelle narici / fumide il mio respiro / d'
sedere, purché potesse tenere aperte le narici al fumo delle cazzeruole di pitti. fogazzaro
del naso pareva estenuarsi e prendere nelle narici quel colore fumolento che suole accompagnare la
fumoso che già s'infoscava intorno alle narici e alle palpebre. 3.
superbia deve gonfiare il petto e le narici del cavaliere nel domare, nel padroneggiare un
. -spirare fuoco: mandare fiamme dalle narici o dalla bocca (un animale
che il cane fioccherà bene: le narici strette significano generosità in esso.
sbuffando, guardandola torvo, con le narici fumanti, e contrastando alla mano. dossi
a meno di non ispa- lancare le narici al soave fumo, e fiutarselo tutto.
1-8: annasa giusto con tuttaddue le narici. leopardi, i-138: la pazienza
zione è accennata nel naso col gonfiamento delle narici. soffici, i-152: era entrato
col sangue che gli uscia gorgogliando dalle narici e dagli occhi. verga, i-137:
sieno con alquante grinze partite in arco dalle narici e terminate nel principio dell'occhio.
rapè, un po'di grisou nelle narici te lo dovrebbe mettere la tua zolfara.
iguana cacciandogli un tubo di paglia nelle narici; escono alcune goccie di sangue e
cani averne bisogno, imbeverar loro le narici di aceto fortissimo, e tanto più
: era impensierito. palpava con le narici contratte l'aria per sentire se vi fosse
unendosi per due infossature quasi impercettibili alle narici. d'annunzio, iv-1-50: un
esterno del corpo umano (bocca, narici, imene, ano, ecc.
. bruno, 3-765: ha le narici aperte, la fronte impetuosa.
della membrana pituitaria che veste la cavità delle narici e delle fauci, e per la
stropicieranno all'infermo bue con diligenza le narici, la bocca, il palato, la
significato generico: inspirare; introdurre nelle narici. c. e. gadda
2-119: il crepuscolo inala / nelle narici delle mandrie estasiate / il profumo dell'
il viso ormai giallo e inaridito dove le narici erano tese come in un ultimo fremito
e una straordinaria, leggera mobilità delle narici, nelle labbra, nelle sopracciglia:
; smorfia (delle labbra, delle narici). g. del papa,
pelle; atteggiare le labbra o le narici in una smorfia leggera; raggrinzare.
contrae la bella bocca, dilata le narici vibranti, increspa i vasti sopraccigli.
leggera smorfia (il labbro, le narici); corrugato, raggrinzito; rugoso
leggera smorfia (delle labbra, delle narici). redi, 16-iii-247: dal
calcandose l'indice e il pollice sotto le narici. manzoni, pr. sp.
noi addolcendo, e l'odore le narici infacendo, e il colore la vista aggregando
scuotean, foco sbuffando / dalle larghe narici. 4. figur. diventare
. / che gli occhi offusca e le narici infesta, / come si forma?
... il verme affacciarsi da quelle narici, la cui mobilità tradiva una natura
occhi di lacrime, mi brucia le narici. moravia, iv-160: aveva il naso
. dial. cacciare su per le narici; annusare tabacco. pirandello, 8-1
= denom. dal roman. froce 4 narici * col pref. in-con valore
o imbuto, che tramanda gli escrementi alle narici e alle fauci. redi, 16-ix-265
di non purgar alle volte le ingombrate narici. d'annunzio, iii-1-143: la
, inzupparmi d'acqua la gola, le narici, gli occhi e m'ingorgavo di
che sono dentro overo d'intorno le narici ed hanno croste overo ingrato odore,
ingrata e s'insinuava negli occhi, nelle narici ed in bocca, sin quasi da
membrana pituitaria che veste le cavità delle narici, rende molto probabile la supposizione che
inodorifero, che alcuna / alle nostre narici aura non manda. =
circondava il consiglio inquisitoriale spirasse dalle sue narici. carducci, iii-15-411: per lo
una polvere misteriosa che esalando per le narici darà l'insensibilità. 2
bidoni degli insettifughi... e alle narici mi arrivavano solo quegli odori di sostanze
la polver s'insinuava negli occhi nelle narici ed in bocca, sin quasi da
mostrò i canali onde si respira dalle narici. govoni, 1223: l'odiosa resistenza
lo più attraverso la bocca o le narici) per rianimare una persona colpita da
1-xvii-7: a patroclo poi stillò nelle narici ambrosia e nettare rosso, acciocché il
intinta nell'inchiostro di china e le narici nel nero di seppia. e. cecchi
lume al volto, vide uscirgli dalle narici una spuma sanguigna, la bocca torta,
soprattutto sul muso e sulla coda; narici e occhi posti sulla parte superiore del
che irrita fortemente gli occhi e le narici. d'annunzio, i-257: ella
1-39: una istantanea felicità gli palpitava nelle narici quando la brezza del vespro trascorreva sul
1-13: i due forami esterni delle narici in tutte le razze di tartarughe sono
candor stellato, / gonfie circonda le narici aperte. peregini, 2-133: ogni acutezza
ciò è fessa in mezzo fino alle narici. dossi, iii-42: assume gli aspetti
radice macerata nel vino si applica alle narici nella passione isterica. tramater [s
infelice; perocché condotto / per le narici all'intimo cerébro / un verme rio,
di alcuna alterazione locale nella membrana delle narici o dei seni frontali o massillari.
; padiglioni auricolari brevi e arrotondati; narici anch'esse chiudibili; pelame bruno,
alla parte inferiore del mento e alle narici. bacchetti, 1-iii-70: se nascesse qualche
morfo; naso con radice depressa e narici dila tate; è rappresentata
, ch'ascendono, entrando per le narici, vanno a ferire in alcune mammillule che
mento e la mandibola inferiore, allargando le narici, sbarrando gli occhi, e scotendo
mento un poco lungo di profilo, le narici larghe. barilli, ii-36: un
degli occhi, del ciglio, delle narici o il rosso della bocca dall'artefice sarà
severo. pea, 1-408: le narici mobili e marcate. viani, 13-380:
volte a pieni polmoni e accolse nelle narici aperte l'odore dei campi marci di
ultimi fiocchi di luce e manda profumi alle narici. pavese, 9-109: prenda un
di alcuna alterazione locale nelle membrane delle narici o dei seni frontali o massillari. tramater
che si applicava alla bocca e alle narici per proteggere gli organi respiratori).
di garza applicata alla bocca e alle narici per depurare l'aria, o da
refrigerante dell'etere in bocca, nelle narici, nel cervello. -maschera chirurgica
se gli si liquefacesse il cervello per le narici. mazzini, 28-170: se mi
per esser acre e salina corrode le narici e parti per dove passa, pure ancora
prendere una delle zampe, toccare le narici. donna letizia sorreggeva il dolce peso
costola mostravano gli angoli taglienti, le narici attenuate e cosparse di quella tale forfora
umori nella membrana pituitaria che veste le narici o nelle parti continue.
lunghezza del mento, la larghezza delle narici. borgese, 1-145: -lasciami.
leggere, disegnate con minuzia, le narici. -lavorato a minuzia: foggiato
fermate, col cuore in bocca e le narici tese, atterrita di quel che
una polvere misteriosa che esalando per le narici darà l'insensibilità. tecchi, 13-56
sostituiti dopo la nascita dai fanoni, narici longitudinali vicine ma distinte, rudimenti di
po? * mucosa, naso, narici ', con allusione al lungo naso.
mobile. pea, 1-408: le narici mobili e marcate. gozzano, i-363:
, e il verme affacciarsi da quelle narici, la cui mobilità tradiva una natura
secrezione di materia vischiosa e ematica dalle narici; morva, cimurro. -anche:
: la materia mucosa che cola dalle narici degli animali a causa di tale malattia
pieno di muco (il naso, le narici); sporco di moccio.
grandi della stagione estiva si hanno le narici sempre mocciose molto. caro, 8-26
cavallo, cui il moccio cola dalle narici o da qualche altra parte del corpo
del naso], a che le narici, a che il moccolo e l'altre
nelle vene, con un palpito nelle narici. palazzeschi, i-162: si sentiva
8. fare provare al palato o alle narici una sensazione di pizzicore o un gusto
e il ragazzo lo sentì mordere alle narici. -assol. g.
si sentiva preso al capo, occhi e narici gli mordevano. 22
, ii-412: la radice schiacciata e le narici larghe, leonine, disgraziavano il sembiante
dial. ferro a tenaglia applicato alle narici dei bovini per poterli guidare facilmente;
orientale, caratteristiche per le narici tubolari e per l'uropatagio ricoperto di
una striscia di cuoio che passa sopra le narici e la bocca, e alla auale
xv e xvi proteggeva la bocca e le narici dei cavalli usati nei combattimenti.
infilata sul muso, passa sopra le narici e la bocca, e alla quale è
), sf. plur. le narici, considerate nel loro insieme (e il
]: sono facili a mugnersi le narici. libro della cura delle malattie [tommaseo
, 2-30: di sotto al mezo delle narici poi e le labbra, si vede
men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso.
membrana pituitaria che veste la cavità delle narici e delle fauci. parini, giorno,
siede / dispregiando le carni; e le narici / schifo raggrinza. manzoni, fermo
e la mandibola inferiore, allargando le narici, sbarrando gli occhi, e scotendo il
già sveglia, vigilante. hai le narici inquiete come se fiutassi nell'aria quell'odore
gli occhi più grandi ed accesi, le narici avide, dilatate dai profumi. bacchetti
tori, i quali furiosi e dalle narici spiranti focoso fiato vennero incontro noi.
ogni pesce che sta prosteso più colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca.
trovarono senza più odore di volpe nelle narici e svoltarono ad un angolo retto.
me stesso e forse ad altri di purgate narici, in questa materia apportando a longo
ed alla parte superiore di ambedue le narici degli equini, ed è formato dalla
del catino sono due bocche da vitruvio narici nominate, coperte di quoio o di legno
con chi, invece di annusare a piene narici l'olezzo che egli pretende di spandere
narìglie, sf. plur. ant. narici. boccamazza, i-1-433: hanno
forma di tanaglia che si adatta alle narici de'bovi per tenerli in freno.
e dalla base in cui si aprono le narici; sede dell'organo dell'olfatto (
di canna e largo e dilatato nelle narici, che raffigura una pallottola o un
un animale in cui si aprono le narici e ha sede l'organo dell'olfatto
quelli che gli uscivano a cespugli dalle narici. -di animali. de
giando le carni; e le narici / schifo raggrinza, in nause
necessiti a mandar fuori la nausea catarrale perle narici. -con valore attenuato: indurre
nasale depresso e a punta ottusa, narici dilatate, zigomi pronunciati, scarsa prominenza
scossa, / de'convitati a le narici manda / vezzoso nembo d'arabi profumi.
intinta nell'inchiostro di china e le narici nel nero di seppia. piovene, 6-243
i capelli lucidi come unti, le narici aperte come due froge, due sbaffi
spessi occhiali, lunghi peli affioranti dalle narici. -per estens. membro virile
arcipelago malese, con rostro corto, narici prominenti, orecchie larghe e frangiate di
appena lavata, il collo scoperto, le narici taglienti den tro il cervello
cammin men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso
la membrana che ristringe l'apertura delle narici... o è nuda (
inaspettatamente riportato sotto la pelle e le narici una gioia remota, uno di quei
. calvino, 1-101: gli salì alle narici una nuvola di quel profumo caratteristico dei
sua bocca una pezzuola e portava alle narici un odorino per non respirare l'aria
ogni pesce che sta prosteso più colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca
: l'altrui odor le sua narici offende. goldoni, vii-1138: -quest'a
superiore della base del becco, fra le narici, notevolmente rigonfia, i denti assai
dalla sofferenza, il naso affilato con le narici trasparenti, le guance scavate da un'
di linee, e delicati rigonfi alle narici. borgese, 1-161: il suo viso
* / la qual gittò dall'orride narici / tal fiume d'acqua dentro della
ordigno / guasto il palato e le narici ha sorde. graf, 5-609: in
di profumi parigini pareva che le loro narici accusassero l'odore, chiamiamolo cosi,
appiattito, recante sulla parte superiore le narici, e fornito in ogni mascella di placche
, ogni odore è caduto; / le narici si levano verso le luci oscillanti.
la vittoria con la fiamma delle sue narici. dopo l'ultimo ostacolo, avendo superato
mascella superiore leggermente fornicata sulla cima, narici bislunghe, che guardano lateralmente ed in
preservativo di otturarsi gli orecchi e le narici con della bambagia inzuppata nell'olio.
, / per cui ciascun le sue narici ottura. -otturare le orecchie:
che sono dentro overo d'intorno le narici ed hanno croste overo ingrato odore,
8-210: alcuni mali della cavità delle narici e dei seni frontali e massilari,
e corrosivo che corrode qualche volta le narici. 2. zool. ant
carenata, dita con unghie robustissime, narici collocate tra gli occhi e la punta
alquanto palpitare. marotta, 1-258: le narici degli angeli palpitano, il profumo di
caldi, il taglio dei peli nelle narici e nelle orecchie, la frizione,
termina fra le nari; e le narici sono quelle due ale che in fundo
a cui accostava, papillando bramosamente dalle narici, la ventosa oscena di quella bocca
di piume sotto cui s'ascondono le narici: le ali sono di mediocre lunghezza,
2. sorta di museruola che copre le narici. -anche: nasale dell'elmo.
, che sta prosteso, più colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca.
ovili, bruciando zolfo che dava alle narici delle pecore, le quali belavano.
nell'elisire, si turavano con essa le narici e le orecchie, perché il cattivo
con una pennùccia fatta passare per le narici. savi, 2-i-44: la pennuzza o
ridotto in polvere e preso per le narici, muove e sconquassa il capo con
la pelle del collo meno dilatabile, le narici come una picciola linea che non sembra
, ch'avete gli occhi becicchiosi, le narici umide, i capegli bianchi, l'
a bocca di catino / dalle peste narici il sangue rende / e al proprio servitor
al genere pelecanoide dotato di becco con narici tubolari, piedi palmati e ali corte
, c'avete gli occhi becicchiosi, le narici umide, i capegli bianchi,.
una ragazza annegata, a cui chiuse le narici, ed accostando la propria alla di
sua bocca una pezzuola e portava alle narici un odorino per non respirare l'aria
dallo spavento era di ghiaccio, / le narici ferirmi un tristo odore, / come
ch'avete gli occhi becicchiosi, le narici umide, i capegli bianchi, l'udito
alzano il collo, / l'acqua dalle narici nere fila. -recipiente pieno d'
con la penna copri di essa le narici. galanti, 1-ii-150: nella calabria
andate di traverso, che uscissero dalle narici di un pipatore inesperto.
degli arrampicanti; è distinto per le narici diritte nel principio, e vive di
scudi labiali hanno fossette, e le narici, le quali si aprono ora lateralmente ora
o imbuto che tramanda gli escrementi alle narici e alle fauci, si distribuisce per la
pituitària, che veste la cavità delle narici e della bocca e che s'insinua
di piume che s'introduce va nelle narici del cavallo per stimolare il flusso di
è ima pallottola simile che si ficca nelle narici del cavallo, per eccitare un flusso
ombra di filiggine che gli tingeva le narici assottigliate. -pizzicare le gambe:
era rimasto il pizzicore della polvere nelle narici. 4. figur. mordacità
estremità del muso e le orecchie; le narici strette e circondate da un piccolo grugno
caratterizzati dal setto nasale largo e dalle narici molto distanziate, pollice non opponibile alle
: le labbra rosse come fragola e le narici aperte in gentil guisa sotto un naso
po'fra le tue labbra e le tue narici il riso e le grinze che nascono
della bocca, gli occhi, le narici, il bellico [del porcellino] e
sogguardavano coll'occhio porcino, soffiando dalle narici, senza spaventarsi delle fucilate rumorose quanto
una polvere misteriosa che esalando per le narici darà l'insensibilità. stuparich, i-461
cammin men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso
la vittoria con la fiamma delle sue narici. -con riferimento a una graduatoria
zampe pelose e soffiando potentemente dalle larghe narici, e anche esso sembrava nero.
-naso a pozzuolo: che ha narici molto grandi. r. m.
preservativo di otturarsi gli orecchi e le narici con della bambagia inzuppata nell'olio.
unita al labbro superiore e dotata di narici all'estremità; proboscidei. tommaseo [
becco uncinato...; le narici son riunite in un canaletto che poggia sul
revulse, zigomi sporgenti, guance cave, narici nere dfom- bre, mani scarne,
scossa, / de'convitati a le narici manda / vezzoso nembo d'arabi profumi.
suo proprio tormento? che profumi le narici? la puzza dei sani vuoti di cibo
fronte vellutate e dirette allo innanzi sulle narici come negli uccelli di >aradiso. come
bella senza che mi sfuggisse la calugine tra narici e labbro o la prominenza sfacciata del
ogni pesce che sta prosteso più colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca,
gli [al cavallo] tura le narici rumanti. faldella, iii-75: per poche
in cui si trovano gli orifizi delle narici. appartengono alle regioni tropicali e calde
'): distanza dall'angolo posteriore delle narici fino alla punta del becco almeno
netti; si puliranno frequentemente le loro narici. -rendere sereno. pavese
sulle tempie e attorno alla base delle narici. 6. copertura minima dei capezzoli
e lo è ancora: chi purgherà le narici da questo odore che le ammorba?
umor piangente, / che spira a le narici aura putente. f. f.
a manifestazioni tribunizie che certamente puzzavano alle narici del principe. brancati, 3-244:
spirante ambra e muschio, fece turar le narici ad un angelo che, facendo viaggio
fiatate, vi faccio uscire il vino dalle narici! 2. agitare con
rabbuffato in su, con le sue narici aperte, con le sue orecchie larghe.
dita pure de'piedi, all'entrata delle narici, sulle labbra e nelle loro commessure
siede / dispregiando le carni; e le narici / schifo raggrinza, in nauseanti rughe
: raggrinzando la fronte e allargando le narici, com'uomo irritato, esclamò: -scrivete
cammin men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso
mascella e nella quale sono situate le narici è chiamata rinoteca). 2
più riprese di rapato vecchio le ampie narici di un naso abbastanza senatonale.
d'esempio, di polissena, delle narici e del mento di cassandra per adattarle alla
elisire, si turavano con essa le narici e le orecchie. fortis, 1-96:
/ e il foco accolto sotto a le narici / rawolve, e sbuffa impaziente e
-far giungere alle orecchie un suono, alle narici un odore. leopardi, 22-50
, 4-iii-472: ovali e risaltanti sono le narici [della strige], vestite alla
bolseg- giante, / fumo fuor delle narici vomita, / che si refrigera /
ovale, che comincia al disopra delle narici, si stende lungo tutto il capo ed
del dito annulare, accostava dentro le narici. morgagni, 206: dieci anni sono
calvino, 16-7: le nostre sorde narici non coglieranno più le note della gemma
vedere. -palpitante nel respiro (le narici). d'annunzio, iv-2-191:
corto, un poco erto, con le narici larghe e respiranti. -che
forte respirazione schiudeva a lui le grosse narici. -maschera di respirazione: la
mostrò i canali onde si respira dalle narici. -per simil., con
di minimo uncino di carne, con le narici scoperte e reticolate di venuzze vermiglie.
trovar la loro uscita naturale attraverso le narici. = deriv. da retto1
, coma lunghe,... narici rialzate e larghe, lunga nuca e polputa
: si alzò di botto, colle narici aperte, la faccia rianimata e si mise
8. buttare fuori dalla bocca o dalle narici (il fumo). pratolini
il fumo lo ricacciò tutto dalle narici. 9. ribattere, rimandare
, 182: osservo emorragie copiose per le narici dalla puerizia sino all'età d'anni
occhi celesti e il naso ricurvo con le narici larghe. -spiovente (i baffi
ondulazioni di linee e delicati rigonfi alle narici. g. raimondi, 5-183: si
, inarcate le ciglia, spalancate le narici, messosi in ponto con un riguardo di
aveva mal di stomaco: gli montava alle narici un rigurgito acido ed amaro che lo
sole, i tuoi corsieri / van con narici ardenti / respirando i gran vènti.
modo che esattamente rappresenta l'incavo delle narici. si credono vulnerarie. lessona,
mammiferi, in cui si trovano le narici. = voce dotta, deriv
'ù, ove i solchi delle narici giungono fino ah'estremità del: cco
, e con alcuni fino all'escremento delle narici, con rincrescevole stomachezza.
hanno il becco fornito di dentelli, le narici coperte da un lembo di pelle
palato e l'apertura posteriore delle narici. = voce dotta, comp
naso, permette alla luce di traversare le narici prima di giungere all'occhio.
teca, nella quale sono situate le narici. = voce dotta, comp.
nel naso, può vedere attraverso delle narici, singolarità chiamata 'ri- nottia'. m
ora è tornato comandante, muove le narici e dirige lo sgombero del casolare in
spidocchiarli e ripulirli dentro alle orecchie, alle narici e al pelame. s
, 4-iii-472: ovali e risaltanti sono le narici [della strige], vestite alla
una ragazza annegata, a cui chiuse le narici, ed accostando la propria alla ai
fumo e ri cacciandole dalle narici, aprendo la bocca a cuore per fare
, i-229: condotto / per le narici all'intimo cerebro / un verme rio che
facendo udire / l'alto ronfare dalle narici strette. cicognani, iii-2- 225
che facevo molto più grandi del naturale le narici e poi quelle coppe e quei rotoli
/ dispregiando le carni; e le narici / schifo raggrinza, in nauseanti rughe
, ch'avete gli occhi becicchiosi, le narici umide, i capegli bianchi, l'
ingrata e s'insinuava negli occhi nelle narici ed in bocca. deledda, ii-209
montani, 44: i cani, le narici dei quali sono così sagaci e sì
, lucido ma non untuoso, con narici lunghe e sagaci e la punta lievemente
l'indice e il pollice sotto le narici. -sostant. assaggio.
svenuta, poi le pose sotto le narici a aspirare la boccetta dei sali. montale
. calvino, 1-101: gli salì alle narici una nuvola di quel profumo caratteristico dei
l'appicano per li piedi e da le narici e bocca li cade quel veneno e
ottusamente intaccato; fascia sopraccigliare lunga; narici basilari; palpebre pennute; tarso più
di refrigerio su le labbra, nelle narici. barilli, 7-51: piazza termini
e la mandibola inferiore, allargando le narici, sbarrando gli occhi, e scotendo
collo e breve, / ha sbarrate narici e capo asciutto. sbarrato3 (
si fa una fomacetta con le sue narici che sbocchino nella detta torretta a vòlta
della magistratura una bestia malefica, alzò le narici e gli venne dalla lontana fiutato il
tr. mandare fuori dalla bocca o dalle narici aria o boccate di fumo o quanto
scàccolo). togliere il muco dalle narici. - anche rifl. tommaseo [
che facevo molto più grandi del naturale le narici e poi quelle coppe e quei rotoli
xcii-i-248: lavatogli gli occhi, le narici e le bocche, gli fosseno rimessi gli
faccia, boccette d'aceto sotto le narici, per scuoterla da quel torpore.
.. col naso scemo e con le narici larghe e sottili ho veduto io in
/ dispregiando le carni; e le narici / schifo raggrinza, in nauseanti rughe
molleggia a ogni scossa / le sue narici cercan la maremma /... /
e situati in orbite profonde, le narici e le orecchie molto pronunciate, gli
che perciò farà sentire fino alle tue narici il tanfo della pedanteria e del metodismo.
la faccia ed egli aspirava continuamente dalle narici. 4. figur. sconvolgere
in etiopia, dei quali alcuni senza narici, altri hanno le bocche scongiunte et
, ridotto in polvere e preso per le narici, muove e sconquassa il capo con
lunghe boccate cne poi soffiava fuori dalle narici. -con scarsa simpatia, con
, meritamente ti fu di cui le narici si prolungano in una cresta parallela alla posto
ogni scossa, / de'convitati a le narici manda / vezzoso
scricchiola tra i denti e no ancora nelle narici, ogni tanto, quel tanfo particolare,
, inarcate le ciglia, spalancate le narici, messosi in ponto con un riguardo di
faccia, boccette d'aceto sotto le narici, per scuoterla da quel torpore. d'
d'annunzio, iv-2-984: le sue narici palpitarono nel suo vólto segretamente astuto ove
,... sbruffandogli poi le narici e la bocca di vino e lavandogli
ombra di filiggine che gli tingeva le narici assottigliate. fracchia, 306: fino a
produce quel forte eccitamento sulla membrana delle narici. tarchetti, 6-i-156: bastava assumere
o sospetto di alcunaalterazione locale nella membrana delle narici o dei seni frontali o massiilari.
pompano l'aria, e arricciano le narici come il toro. fenoglio, 5-i-877
dalla pura e nobile fronte, dalle narici fini e sensuali. bacchetti, 13-404:
monotreni e sdentati), posto dietro le narici esterne. = voce dotta
, 4-iii-472: ovate e risaltanti sono le narici
divisione sette settine di probi uomini. le narici più alte del sètto che paiono due alette
nasale è quello che divide le due narici. -in partic.: parete divisoria
si distinguono per mancanza di denti palatini, narici diversamente foggiate, corpo più lungo e
. -con riferimento scherz. alle narici. mattio franzesi, xxvi-2-194: il
facilità le lagrime. -espellere dalle narici o dalla bocca l'acqua ingerita.
rilevato e gobbo, altri aranno le narici scimmie o arovesciate aperte, altri porgerà i
alto due spanne andava siringando coscienziosamente sulle narici del pubblico. 4. figur
specchio bianco, senza fasce nere, narici mediane... 'smergo minore': becco
nella femmina), nere trasverse, narici basilari. pascoli, 1122: ora tra
odore alcuno, / come suol esalare alle narici / il soave liquor dell'amaraco,
. -espellere dalla bocca o dalle narici il fumo della sigaretta. svevo
muco, emettendo aria con forza dalle narici. sermini, 179: se nel
nasali con un'emissione d'aria dalle narici. tommaseo [s. v.
630: tutti ora sbuffando / dalle narici il rauco sonno, in sogno / lo
. -sbuffare il sonno dalle narici: russare. pascoli, 630:
, 630: tutti ora sbuffando / dalle narici il rauco sonno, in sogno /
armonioso ordigno / guasto il palato e le narici ha sorde. c. carrà
. li spidocchiano, li puliscono nelle narici, dentro gli orecchi, e quelli stanno
tanto d'occhi al sentire penetrar nelle narici l'odore dei salsicciotti arrostiti che lai
appuntano a me. -dilatare le narici, per assumere un atteggiamento imponente o
volto, inarcate le ciglia, spalancate le narici,... appuntò le tre
alto due spanne andava siringando coscienziosamente sulle narici del pubblico. -per indicare una
esterne (come la bocca, le narici, il condotto uditivo) da esaminare.
, cogli occhi aperti e spenti, le narici filigginose. papini, x-2-78: ieri
po'fra le tue labbra e le tue narici il riso e le grinze che nascono
. li spidocchiano, li puliscono nelle narici, dentro gli orecchi. -rifl.
spina della pinna dorsale gli usciva dalle narici. airone [1-v-1981], 25:
invisibile, simile a quello spirante dalle narici dei buoi. 3. che
anima spiri. -mandare fuori dalle narici o dalla bocca il flato, fiamme
gli occhi); emettere schiuma dalle narici (un cavallo in corsa).
il naso perennemente scoriate e sotto le narici tenebrose uno sputino di baffo.
della bocca, gli occhi, le narici. moravia, xi-355: un pezzo di
infelice, perocché, condotto / per le narici all'intimo cembro / un verme rio
erba che, odorandola o mettendosela nelle narici, fa stranutire. 0. targioni
seguita da una violenta espirazione attraverso le narici accompagnata dall'urto sonoro della colonna d'
: ha [il tricheco] le narici piene d'umidità, che lo fanno bene
segnatamente chi ha stretti i canali delle narici. 2. liberare da un
candor stellato, / gonne circonda le narici aperte. -con riferimento al pavone
a primi corpi / possano penetrar per le narici / dell'uomo, allor voi,
errato! » / stillò nelle narici ambrosia e nettare rosso, acciocché il corpo
, fiamme dagli occhi, folgori per le narici. p. e. gherardi,
. baruffaldi, iii-21: altre [narici] poi bitorzolute, /...
irritamento che si fa nei nervi delle narici, per cagion del quale nasce quello
baruffaldi, iii-251: i due fori delle narici, dalli qualiscoppia fuora l'impetuoso e strepitoso
avete gli occhi be- cicchiosi, le narici umide, i capegli bianchi, l'udito
attrezzo usato dai subacquei per stringere le narici durante le immersioni in profondità. dizionario
iv-78: con istrofinazioni di ammoniaca alle narici ed alle tempia, ripigliando a poco a
impiastrato e facevo sangue dalle gengive e dalle narici, la materiale costituzione, trasportandone,
, i quali, furiosi e dalle narici spiranti focoso fiato, vennero incontro noi.
alzano il collo, / l'acqua dalle narici nere fila. -in partic.
-bucato col succhiello: che presenta narici piccole e regolari. lorenzo de'
ci escono a sciami dalle orecchie e dalle narici, e si posano sulle nostre mani
vipera]. -aspirazione con le narici di una sostanza medicamentosa. bencivenni,
. jovine, 2-173: respirare a narici aperte e suggenti gli odori che l'
cogli occhi aperti e spenti, le narici filigginose. gozzano, ii-69: socchiusi gli
. -largo, dilatato (le narici). savinio, 27-94: aspirava
il fumo leggero che poi emetteva dalle narici svasate. -che ha l'imboccatura
una donna pallida e grondante tabe dalle narici e dalle fetide labbra. carducci, iii-2-332
solo i grumi di sangue intorno alle narici. -per estens. il prelievo
, 1-vi-273: farà sentire fino alle tue narici il tanfo della pedanteria e del metodismo
e copre i poderi e tappa le narici; ma ricorda l'infanzia, il sole
. tenuto chiuso fra le dita (le narici, per non sentire odori);
ridotto in polvere, e preso per le narici, muove e scon che
costola mostravano gli angoli taglienti, le narici attenuate e cosparse di quella tale forfora che
primi corpi / possano penetrar per le narici / dell'uomo, allor che i puzzolenti
un'ombra di filiggine che gli tingeva le narici assottigliate. -sostanti scala
tipo attor giovane sdegnato, sinoal dilatarsi delle narici. 5. nella tessitura manuale
pipa; aspirare polvere di tabacco dalle narici. - anche assol. rajberti,
in partic. cocaina, aspirandola dalle narici (anche con uso intr.).
colle particole volatili nelle parti nervose delle narici. 3. vezzegg. titillazioncèlla
stuzzicare il cavallo, strappandogli i peli delle narici. dossi, i-119: giunto il
, 3-765: questa che ha le narici aperte, la fronte im
: un istantanea felicità gli palpitava nelle narici quando la brezza del vespro trascorreva sul
con chi, invece di annusare a piene narici l'olezzo che egli pretende di spandere
a manifestazioni tribunizie che certamente puzzavano alle narici del principe se quel che si assumeva
africa e dell'asia tropicale; hanno narici tubulose ed il carapace indurito soltanto nel
-naso a trombetta: con larghe narici. faldella, 15-79: desiderai di
l'una riguarda il tu- ramento delle narici, veduto avendo ch'esso le più volte
dormiglioni. 3. chiudere le narici stringendole fra le dita, in par-
meditativa nello specchio, se ne umetto le narici, i lobi delle orecchie, il
, i sughi mucosi e lubrificanti delle narici e delle fauci. tozzi, vi-572:
la gota non riassorbiva, ai lati delle narici una leg dilazioni di giorno
massime negli occhi e nell'apertura delle narici; tanto bastava per ricongiungerlo d'un affetto
, o d'aglio, e infondi nelle narici. essere eccessivamente pignolo, minuzioso,
grossa ed ottusa, muso troncato, narici piccole, in parte chiudibili per mezzo di
, che ha becco breve e grosso colle narici co perte dalla cera,
, il ventre a terra, le narici enormemente dilatate, soffiando come una vaporiera.
colle particole volatili nelle parti nervose delle narici. d'annunzio, iv-1-341: era una
accelerato il respiro e fatto vibrar le narici, su per giù come quando si odora
la vittoria con la fiamma delle sue narici. -intensità, potenza della voce.
, senza crepitacolo e senza fossette dietro le narici; teredi, 16-ix-68: non mi
cammin men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso
, sprigionare fuoco dalla bocca e dalle narici (una creatura fantastica). semintendi
si sconciassero. -sprigionare dalle narici e dalla bocca fuoco, esalazioni (
terra, e tutti ora sbuffando / dalle narici il rauco sonno, in sogno /
sbriciolava fra le dita, accostandola alle narici. 2. piccolo cubo o
cassieri, 14-53: starà fissando con narici supplici i serti di peperoncini che tappezzano
ella è seduta...; le narici aperte hanno come un fiutamento ferino.
righe. se solo potesse trattenere nelle narici il suo odore, negli occhi la forma
muso di cane che lanciavano fuoco dalle narici, dentetiranni, policaudati, serpenti pelosi,
soffi. nievo, 11-330: le narici o buchi soffiatoriˆsono sulla cima della testa