, i-2545: con questi pensieri / me n' andai ali frati, / e tutti
si ravvolse nella capparella, e se n' uscì senza far più motto. -senza
motto. masuccio, 203: se n' andò rattissimo a trovare il fleto negromante
.. dal movente, di lui n' è una parte che muove e non è
di spaventosa minaccia. il nuovo visitatore n' era rimasto atterrito. - perché fa
in ogni caso / eh'a qual n' uscia era tagliato il piede / ed alla
: dal mondo intenebrito / io me n' era pur mozzato. dante, purg.
forse già risentito, spezzossi, e quanto n' era sott'acqua, tutto si dipartì
di topolino trovato nella scansia. ce n' è un mucchio. -spreg.
'l lattime; / e la bagascia mia n' ha un buon mucchio. marchetti,
tenne per levare, l'ostia se n' andoe sì ch'elli non seppe che si
47: de'porcin muffati / se ve n' è, dànne a'frati. chiari
muggine o sardella, / ove n' è gita? b. del bene,
. n. villani, 1-8-127: n' arrabbia e mugge il fier gigante altero.
. bartoli, 4-5-172: non però n' ebbe il vecchio lor principe tanta allegrezza.
.. a casa di lei se n' andò. domenichi, 2-77: andando un
cert'acque bituminose e lorde / ch'e'n' esce poi ch'io ne disgrado gli
tale / che e'me ne dette quanti n' avea in cassa, / ed e'
quando alcuno non vuol fare una cosa e n' è di nuovo importunato. dicesi anche
. d'annunzio, iv-1-41: non n' era pago. il suo ideale muliebre
mulino ': di gran bastonate. 'n' avea fatte tante, ma una sera
di molsa, coronollo di alloro, n' abbracciò il pedale. g. averani
difetti alla ragazza? dilli, se n' hai visti; non stare lì come una
alle persone sacre, quanto alle secolari. n' ebbi io sotto gli occhi gli esempli
cresce e sale / assai più che n' è stata la pesanza. = nome
visconti di milano...: n' avea morti e cacciati tanti, che
morti e cacciati tanti, che pochi n' avea lasciati che avessono polso o forma d'
preci, / ché per più tempo ancor n' eri digiuno. sanudo, 87:
e forse con meno somma, perché n' arebbe allora più bisogno. g. m
e se non l'hai / io n' aggio una per te fra i miei munuscoli
cortese volgar., 140: già sette n' erano in terra, conci in guisa
circolazione delle derrate e delle manifatture, n' aumenta altresì il consumo. giordani,
per sua voluntade isbandito, a lacedemonia n' andò. giustino volgar., 241:
parvenza ora l'agio, / per zo n' ò mossa voglia. cavalca, 20-51
si muova. ariosto, 42-17: n' ha insieme la gamba sì stordita / che
con mano, come che poca forza n' avesse, la lontanava. gregorio dati,
cielo in odio n' aggia: / vostra mercé, cui tanto
al mar ne riducemmo, / e n' imbarcammo alfine. -in funzione della
, con altrettanta pioggia di stillante umore n' ebbimo necesse d'accompagnarlo. 2
la vita / fugge, e la morte n' è sovra le spalle. boccaccio
bruni, i-129: cortese il ciel questo n' adombra / veracis simo senso
modo i grani! e scampo / n' è: ché, se accada, insieme
telo / che da mostro sì rio n' affidi e scampi. salvini, 16-241:
ariosto, 2-41: sei giorni me n' andai matina e sera / per balze e
i-159: tre principali [inconvenienti] n' escono di colui che non ha morta
tanta gloria sedete, / nullu necessu n' abete, / ma quantunqu'a deu
, con altretanta pioggia di stillante umore n' ebbino necesse d'accompagnarlo.
perché è iudicato forzato, e non te n' è saputo grado alcuno. ariosto,
: delle necessità de'miei io solo n' ho a conoscere, ma de'mancamenti in
de'mancamenti in chi m'è racomandato n' arà ogni buono, ogni pietoso, ogni
tutte le necessitadi della carne, quando n' hai bisogno; della vita e salute
discendenti di carlo magno... sì n' è nicessità di dire ancora di quello
autorità pubblica. carducci, iii-n-16: n' ebbe a soffrire... l'esiglio
ma a primo colpo tutto il mondo n' accuserà la regnante. biffi, xviii-3-413
allora che egli con volo subito se n' andò ad ilerda. roselli, lxxxviii-11-390
'ne '(o piuttosto il * n' è ') interrogativo, non mi
'o 'n''. quel * n' è? 'corrisponde al francese '
è? 'corrisponde al francese 'n' est-ce-pas? '. 6.
né degna cura fia che 'l cor n' accenda? idem, n-ii-348: l'
o di vittime neglette / il dio n' incolpa. foscolo, gr., i-ioj
. f. frugoni, v-294: se n' affasciò una quantità negletta [di poesie
da giuno / tra i silvani capripedi n' andrai / presso al marito; e pranzerai
più inutil persona della repubblica colui che n' è capo. delfico, iv-41: la
difetto, ma quelli della vita attiva n' hanno piu implicati in più cose, e
questa sorte che par giù cotanto / però n' è data, perché fuor negletti /
grandi città, forse perché i risultati n' escono più clamorosi o più rapidi, neglige
: la pusa è sì granda ke n' exo per la boca, / ka eo
de notari, 16: che se n' è fatto di quell'antica lealtà nel
da longiano, iv-74: di state se n' andava a piè passeggiando e negociando per
nazione che vivono fuori della città ve n' è una porzione sensibile che non vive
morte di lui il negozio; ma se n' è fatta una società, nella quale
morte, / e recever onor chi no n' è degno. = deriv.
ed introducendovi la loro lunga proboscide n' estraggono la sostanza melata e se ne ci
* 58-94: la parte, che n' era stata malcontenta, alcuna volta pensava
. straparola, 3-1: ogni dì se n' andava a pescare, ma tanto gli
sien crudi, / in ogni età se n' è veduto esempio. segneri, ii-41
capace. bernari, 4-209: ve n' annate così presto stassera? nemmanco se
/ v'ebbe tirsi di colpa, ei n' ha potuto / lavar la macchia a
la classe degli autori di medicina non ve n' è neppur uno che si possa anteporre
per la sera, / ché subito n' andaro in que'paesi / e giunsero i
e in tanta copia che gli arbori n' erano foltamente lanuti. b. del
ribollimento, in una commozione violenta, n' ebbe terrore, s'irrigidì contro se
, ove un uomo nerboruto, che n' era l'oste, batteva, al mio
: verso la casa de'fratelli se n' andò, davanti la quale vide quatro suoi
e che idiota: ubriaco fradicio non se n' accorse nemmeno. 2.
ii-231: lo rompi a forza e n' escono mazzi di foglie tutte uguali schiacciate
del nervo uditorio che la veste, n' esprime la sensazion dell'udire. papi,
onne retaglio, / per lui perduto n' ho apollo e minerve. boccaccio, dee
rossa e morbidetta, / egli non se n' accorgerà. = deriv. da nervo
e che, se tutti gli uomini n' imparassono una sola, ce ne sarebbono de
lepri: quando vedrai che setacciataccia me n' ha fatta torricelli, sentirai allora che
, 7-149: non rimane quasi nissu- n' altra difficoltà che la casa. nievo,
, ove erano li giudei, non ve n' era nissuna. petrarca, 94-n:
badaluccare..., e molti n' erano fediti... e quando nessuno
erano fediti... e quando nessuno n' era preso, subito era impiccato per
cavallereschi, 243: de'giovani ogni di n' ammazza assai / e de'vecchi nessun
fisico. 10. prov. chi n' ha uno non n'ha nessuno: per
. prov. chi n'ha uno non n' ha nessuno: per indicare che il
[figlio] è troppo poco! chi n' ha uno non n'ha nessuno.
poco! chi n'ha uno non n' ha nessuno. stavano sempre in paura che
aveva colto, con essa tutto allegro se n' andò a una buttiga. garzoni,
canti carnascialeschi, 1-21: se 'l piombin n' esce poi unto, / tu
co'propri panni per riconoscerli, ve n' ebbero ritrovati molti, e tutti i più
perché lo stomaco e 'l petto se n' alleva e la loquela diviene più spedita.
4-54: nettati l'occhio tu, che n' hai più di bisogno. g.
boschetti di be'querciuoli e molti ve n' ha acconci per diletto, netti di
netta, ma lo nemico che n' ebbe invidia, intese molto ad ingan
a forza d'aver giudizio, io n' uscivo netto; e dovevi venir tu sulla
giovane che non consideravo più là, me n' andai con l'altre fanciulle a giuocar
prima, tanti anni fa, ce n' erano due e il 'nevone 'di
di nevèa). ne'véro, n' è véro, v. nevvero.
neh véro, ne'véro', letter. n' è véro), inter. espressione
inischiaribili, indileguabili nebbie, direste forse voi n' è vero? manzoni, pr.
-riprese don abbondio: -e si mantiene, n' è vero? si mantiene. svevo
: raccomandò i pulcini a bertoldo perché n' avesse cura e gli guardasse dal nibbio,
che sono in tutto 9, ve n' è una vantaggio, perché mi scrive francesco
capelli. pirandello, 8-198: se n' andò con le mani sul ventre, nicchiando
ripa e 'l cavo erboso nicchio / n' ode lontano, di continuo, il
è corrutto, / però ch'elio n' è mozzo onne appetere: / l'essere
a'paesani, che in poco spazio n' empiono e ne riportan le barche piene,
l'acute nari, / ivi ancor n' addormenta. carducci, iii-24-29: il nidore
io ti prego / senza nego / che n' agie pietanza. sacchetti, 43:
consiglio a calandrino che a firenze se n' andasse e più non vi tornasse,
ò penserò, / che s'altri n' à neente, che mi 'l fura.
, 3-1-115: dell'infinito tal parte n' è il molto che '1 poco e che
tuffarcisi / tanto d'attorno che se n' unse il niffolo, / questo porco
compagni, 1-25: il detto messer andrea n' avea avuti fiorini quattromila, e alcuni
cavo ventre e figlia, / e n' esce fuor vestita in strana guisa / ninfa
: tra gli uomini del risorgimento ce n' erano che si stimavano felici di poter chiudere
se io non me ne rimanessi, io n' andrei in bocca del diavolo nel profondo
dispetto / della sua mamma. quante n' ho cantate, / di ninnenanne, senza
ché 'nn amare lo prossimo è gran- n' esvalianza, / ché '1 trove desformato,
en ciò cer- tanza; / detto n' à quasi neiente / de la sua gran
come el fior del nitro. oggi non n' abbiamo se non d'una sorte
passavanti, 82: una volta se n' andò ad uno orafo suo cognoscente e
/ la chiaman tutti, e niun se n' accorge. marco polo volgar.,
novelle, e senza che neuno se n' acorgesse l'ebbe condutti in un pratello
una forma dialettale sett. l'ilza, n' ilza, con concrezione dell'alt.
no? chiaro davanzati, i°9-i3-1° ve n' adimando veritate, / s'egli è o
nuovi testi fiorentini, 376: non n' eie altra carta se noa questa iscritta di
armida / fra le cupide turbe e se n' avede. / no 'l mostra
uomini buoni e interi..., n' arei qualche isperanza delle sue promesse:
di no, per tal donna me n' hai pregato. tommaseo [s. v
iacopone, 1-51-56: umiliata mente non n' è per vii vilare, / ma
, /... / come n' ha trovato un, fermo rimane. bianchi
sarò nobilissimamente vivuto, se qualche cosa n' avverrà prima ch'io vegga un sì
e 'l suo tesoro e arnesi, che n' era fornito nobile- mente. s.
dolce le sprona / che madonna lucrezia n' acagiona / se vostra nobiltà lor non consente
1-3-278: -state cheto, che vo'n' avete occasione. -eh lasciatemi andare,.
a tórre una radice, / ch'e'n' è tal copia, vai, /
altre viti l'hanno picciolo, altre n' hanno due e quelle fanno poco mosto.
ne posso fare, / se la se n' è crucciata e non vi vuole /
veloci correndo come vento / alla noce n' andiam ai benevento. gigantea, 9:
di tutti simiglianti exemplo / ch'el n' è pieno ogni tempio / di questa
dell'altra pianta, i quali mai artwri n' hanno prodotto frutti simili, perché sarà
., la seguente notte allo spiraglio n' andò. machiavelli, 1-vii-37: dandogli uno
vestirono d'una cottardita e d'u- n' assisa e d'un colore tutti quanti,
cannella che abbia li nodi noi non n' abbiamo al presente. soderini, ii-359:
fornito / per qualche picciol nodo che n' appare. francesco da barberino, iii-367:
, per rattristarci de'nostri peccati, n' andiamo in vita eterna. s.
carezze a mi, che non n' ò voglia: / più non me infenochiare
, 57: arnolfo... n' andò a roma per difesa di santa chiesa
, / polidamante, no, quando n' esorti / a serrarci di nuovo entro
doglia dolorosa, / che a 'n' omo dé [la donna] parere nogliosa
maggior parte festevoli e giocondi; e se n' ha alcuno molesto e noioso, sia
95-9: s'i'volesse, i'n' andre'assa'nomando; / ma appresso che
che sia di lui, ma non ci n' ha neuno sì proprio come questo motto
) / l'alto trovato è pur che n' assecura, / quando più preme la
ne 'ntese che da bernabò udito n' avea. velluti, 9: essendo
2-221: herschel..., che n' era 10 scopritore [di un pianeta
radendo i lidi verso civitavecchia, se n' andasse ad occupare quei luoghi della toscana
alleanza, tanto ritrinse le libertà quanto n' ebbe agio. mazzini, 64-289:
, settembro uccide l'omo e augusto n' ha lo nomo. tommaseo [s.
e la grandezza della persona pare che n' apportino potenza; la bellezza e la
], li facciamo nostri; n' arricchisce la lingua, e non mancano geografi
il piede de l'agnello, e incontanente n' uscì fuori una grande fontana d'acqua
, quando tra loro diceano: -dove n' andremo a cacciare? -rispondevano: -andiamo a
; e poi moltiplicando la furia, non n' eccettuò nessuno; e alla terza vi
certo sarto, mentre regnò tiberio, se n' andava su lo spuntar del giorno in
., 5-7 (1-iv-495): se n' entrarono in una chiesetta antica..
, fatto sembiante di grandissimo sonno, n' andò a coricarsi. segneri, ii-118:
appresso / ella, non tu, n' avrà rossa la tempia. capitoli della
quale. pulci, 18-182: quanto piacer n' arà di questo orlando, / s'
, e dentro / senza pensier, n' andava non ier l'altro / per la
questo io non voglio che tu te n' uccida, né ancora che una sola malinconia
della guerra, con questo pensiero se n' andò a dormire. 32.
davanzati, xliii-72: io di bon tanto n' odo / eh 'ogn 'altro nonca sì
ne veddi mai, non ch'io n' adoperassi. lippi, 3-46: non ch'
che a spremerla ben bene, e'n' uscirebbe un noncovelle bellissimo. 2
per quello che poi ne seguì, ruggieri n' è per perdere la persona. l
). ariosto, 14-97: poi n' andò tra 'pagani, e menò seco
: egli infatti,... non n' era pago. il suo ideale muliebre
m'è avenuto / e sempre me n' andrò con questa norma, / che
avisti, / che mai par de lor n' ò visti / in tuti offici de
metonimia. lanzi, i-m: molto n' è stato scritto da varie penne oltramontane
.. / che l'insegna ottomana / n' orni il trionfo e che da tempi
or mangi del suo, se egli n' ha, ché del nostro non mangerà egli
non fossimo loro, sole in tanta afflizione n' hanno lasciate. lettere e istruzioni de'
queste note: / di tal io n' ho tante vedute e lette. ramusio
nominati, / ma pochi al paragon se n' è trovati. m. palmieri,
trasse carta. iacopone, 1-36-11: non n' à povertate iudice né notaro, /
25: di questi denari n' eie carta per mano di. sser iacopo
che attestava che de la sua guardia n' erano già fugite tre o quattro famiglie
tutti fosse compiutamente risposto, niun ve n' ebbe che, con più attenta sollecitudine
s. maffei, 10-ii-113: n' è chiara dimostrazione la notata dell'editore
di tutte le parole notate non ve n' è alcuna che mi sembri andar male e
è poi lavato, / al mondo n' è lungo tempo notato. equicola,
onn'om cheio perdune, / s'eo n' ho 'n fallo notasone, /
vero, quelle parole, che tu n' hai dette in notificando la tua condizione
diciamo volgarmente massime,... n' ha una principalissima di tutte l'altre
milizie si ragiona, tra le quali ce n' era di regolari e di docili,
noto. machiavelli, 1-viii-77: non n' andreno a casa la madre, el dottore
lume tramonta, e buia notte / n' ingombra. m. c. bentivoglio,
arnesi, con tutta l'oste se n' anelarono. b. davanzati, ii-142
rai. tasso, 2-94: or ce n' andremo ornai, / io a gierusalem
d'onestate il pregio, / che te n' andrai fra nazion nemica, / notturna
s'appresti l'onda: / molta n' aboia il novalla l'aprico e 'l
che s'inganna ognora, / già n' attendea qualche novella strana. s. maffei
di che se'goliosa; / ché tanto n' ài parlato / non s'avene a
novelle, e senza che neuno se n' accorgesse li ebbe condutti in uno pratello intorniato
/ al core de la mia donna n' andate, / sì che possa valere /
, farmi novella fede: / io n' ho più volte certissimi segni veduti / e
. g. villani, 8-8: se n' è veduta isperienza vera in firenze per
della parte sana della nazione; ve n' ha in ogni paese; questa è la
, secondo la sua usanza nella camera n' andò della figliuola. -in
non già per riconoscenza alcuna che ella n' avesse,... ma per la
, xxiv-5 (302): incontanente n' escono fuori e turbansi come novizi e non
ebbe ingiunto « apri! », e n' una gingiva inoculatoli quanto ene d'una
nozze di cò, / ove non n' avanzò né ne mancò. -fare le
, non di meno in quel di napoli n' aveà offuscato sì pochi che con le
un tratto 'astolfo, non se n' avvedendo, / che la spada gli
calabria per opere militari fosse congiunta, n' è separata dalla nudità della marina,
sottigliezza e mascheramento d'interpretazione che n' era molto lontana. montano, 1-115:
immutabile lineamento della sua terra, altri n' erano apparsi, nudi, azzurrini, stranieri
gettandovi sopra la terra che fuori se n' era tratta. -limpido, sgombro;
, fuor del nudo nome, altro n' ascolti. caraccio, 4-36: dal re
, cent., 82-73: i'te n' ho quasi men che nulla detto.
uom perdona, / e che rapidamente n' abandona / il mondo, e picciol tempo
i-iv-939): con l'abate se n' andò alla casa del novello sposo, con
elli fanno tutto chetamente e non ve n' ha nullo che non pianga forte.
nomerare l'impiccati e trovò che uno ve n' era più che non dovea essere.
amici / ne li tempi felici / par n' aver per un otto. brasca,
gregge suo facea governo. / tanto n' avea che non si numerava; / e
che non si numerava; / e n' era egli il pastor l'estate e '1
della quantità di ciascuna sorte di monete che n' anderà alla libra quanto il valore di
voi avete solenni legisti, e il duca n' è ancora assai copiosamente fornito: eleggete
che volete, e il duca se n' eleggerà altrettanti de'suoi. leonardo,
]: per un [inno] chi n' ho visto del mio cesario, parmi
/ la sentenza funesta: / nunzio n' andrò di tua pietade io stesso..
non ti potranno nuocere: ma se n' esci fuori, sarai preso da loro.
volante: e quinci aviene / che questo n' è fornito, e quel n'è
questo n'è fornito, e quel n' è privo. baldi, i-77: molti
, all'ufficio diligente, / nuotando se n' andò per tonde salse. pigafetta,
latte si fa dal latte, quando n' è stato cavato il burro e quando si
rota e discende, ma non me n' accorgo / se non che al viso e
, 6-149: di 'pratiche * ce n' era da gavazzarci, da nuotarci dentro
che buon nuotatore era anch'esso, n' andò sulla riva del retrone e, quivi
in un pelago che, se noi n' usciamo salvi e a onore, ci potremo
: onde vien, figlio, o qual n' apporti nuove? / vener li disse
tu non ti ricordassi di quante volte io n' ho ragionato. p. tiepolo,
4-2-154: udirono i viniziani queste cose e n' ebbero dispiacere; e perché molto bene
pallida colei / che con isdegno nuovo n' è cagione! bianco da siena,
/ tal che 'l tuo successor temenza n' aggia! idem, par., 33-136
/ anche una volta. egli non n' ebbe gioia, / che d'un
hai di belle temine, ed elli n' hanno dischesta. to'ne una quantità di
nominanza, / sì ch'ogni età n' avrà testimonianza. andrea da grosseto,
et in dolore / la vita mia n' arà notremento, / e lagrime de sangue
pecore, e di esse sono molti che n' hanno chi trenta e chi quarantamila.
duodo, lii-6-330: di biade ve n' è in tanta copia che di esse sono
per nudrire la guerra e moneta che n' ebbono... non l'assentirono.
, ogni altra fiera / sparve e n' andò fra nuvolo e sereno. -far
parolai anche allora e di cruscanti ve n' era un nuvolo. baretti, 6-292:
per la quale facciam quello che giustamente n' è comandato. dante, conv.
. se vi incomodate ancora, me n' offendo. è facevano a chi obbligasse più
o a mese, o per lavorenti che n' appaia carta o scritta chiara. aretino
moglie e 'l rimanente sono per dono gle n' abiamo fatto insino al detto dì
dicesseno alle donne (e perché ve n' avea d'età, alcune d'obligagione,
diletto o vantaggio dalla mia compilazione, n' abbia tutto l'obbligo al guasti.
passion di cristo ogni misterio / contemplando n' andàr per tutti i tempi / ch'or
non serve alle proprie concupiscenze, ma n' è signore. e questo è ciò che
quantu male fui trobata, / obebelli n' ài micata, / tia forma
al sepolcro d'un morto quanti e'n' ha nella guerra ammazzati. battista,
ne ha così assoluta certezza quanto se n' abbia l'istessa natura; e tali
famoso al mondo / ch'invidia me n' aran la grecia e 'l lazio. pallavicino
ch'io moia; / se si n' aved'e mandami salute, / immantenente
lo qual disio / sì ch'on- n' altro pensar per quell'ublio. romanzo di
forza non avrà mai ch'io me n' obblii. 11. essere in
oblio. moretti, i-129: ce n' erano anche di truccate [comparse] che
, fra 'quali fu alpetragio, n' assegnò [il moto delle maree] per
di quelli che ti offerivano gloria e n' ebbero scorno da te, ed ora giacciono
/ del gran trovato il trovator poi n' aggia; / ma de toblivion tacita e
i-166: non dubitò, mentre n' erano i sudditi ancora storditi,
tra il sesto e il settimo buco ve n' è un altro laterale che si apre
che se non avessero trovata quella, n' avrebbeno un'altra trovata, perché la
sp., 19 (337): n' a veva riportate ogni volta
della qual voce 'loro'... qui n' ho ricordato questo, per l'occasione
. pulci, 25-129: rinaldo se n' andò verso l'occaso / e volle il
sole l'occaso, sempre piangendo se n' andò verso marmorina. ottimo, i-578:
ne l'acqua de l'eufrate e n' esce fuori da l'occaso del sole sino
l'occaso or prende / (non sol n' ebbe da l'orto) il sangue
ii-279: i'dissi bene allor dove n' andasti, / ch'io ti perdetti a
fondo immoto, / ella al sommo n' ascende, a fin che velo / contro
(iii-36): la dama se n' accorse incontanente, / come colei che
è due strizzatoi o strettoi): ce n' è pochi a un occhio solo.
proprietà, per quello che appaia, n' ha quattro notabili. la prima si
, / d'impero e fede e onori n' inghirlanda / e di manti purpurei adorna
occhio giudicar buono squisito, / ma tc n' accorgi nel partirlo poi. giuliani,
opportuno: e vi ringraziamo che ce n' abbiate aperti gli occhi. giusti, 4-i-109
mi sarebbe giunta nuova, perché la me n' ha fatte dell'altre delle billere a
è molt'anni, a chiunque mangiar n' ha voluto... e a infiniti
sapeva levare l'occhiolino di dosso e che n' era riscaldato di buon modo, parendogli
. pratolini, 10-4io: che se n' è fatto del tuo amico studente, quel
reti / guizzando per timor rompe e se n' esce. -pieno di ventose.
ombre. baldinucci, 9-iii-55: se n' andò ad abitare in essa città di
un luogo, un dubbio, n' ora all'oratorio, e l'abate vede
/ ma tancredi gridò, che se n' accorse, / e con la spada a
e piacque a dio che bene me n' occorse. lettere e istruzioni agli oratori
', perché già di sopra se n' è parlato diffusamente. [sostituito da]
l'ombra e fin den n' è signore. torricelli, ii-3-278: la
organi, tutti gli enti morali quanti ve n' ha per l'universo e popolano le
.. di corbi che tutta l'aria n' era occupata. campofregoso, ii-25:
la sua occupazione con altri, e n' esige una mercede tanti beni quanti bastino
chiusa la porta; e a chi n' avea / la guardia disse ch'alloggiar volea
non fo menzion, che 'l ciel n' era coperto / e occupata tutta l'
che alcuno o marinaro o altri se n' acorgesse, una galea di corsari sopravenne
parti,... finalmente se n' era ito di là dalle alpi nella magna
per la sua occupazione con altri e n' esige in mercede tanti beni quanti bastino.
tarmi, e il fragorio / che n' andò per la terra e l'oceàno?
: osservava minutamente la loro condotta, n' esplorava l'indole, rie notava le parole
, e meno / amar chi più n' è degno: odiar la fede / più
me felice! segncri, ii-128: che n' è di presente? andate, e
fatta per dare odori a tutti finché n' ha. -figur. giudicare.
cognovit. e però, subito che n' odorò la venuta, si pose ad odiarlo
ombelico che gli intestini siano feriti, o n' esce lo sterco o si sente il
/... /... n' andàr. a. cattaneo, i-36:
, 5-v-748: pian piano di tutto ciò n' è divenuto mercante, come ancora di
improvvisa galaj di bei fiori, e n' esala / odorosa armonìa. fiacchi, 231
del barbarisimo. scaramuccia, 138: n' andarono a vedere il preclaro quadretto di
doppo guarito questo male dell'anima, n' insorge un altro offensivo de'corpi. a
idem, inf., 9-123: fuor n' uscivan si duri lamenti, / che
iii-101-90: se mi scampate, / merito n' averete da dio certo, / eh'
v. s. senza ch'io n' abbia potuto godere il frutto. godo nondimeno
paese, nondimeno in quel di napoli n' avea offuscato sì pochi che con le
ophioglos sum ', che n' è il tipo, ed il 'botrychium
ogena si è, ke deo n' acresca, / no trop impir la boca
la vera fama e la gloria di chi n' è l'oggetto. manzoni, pr
403: parlisi con essi, se ve n' ha più veruno in vita e se
codin di pelle zibelline, / ve n' andrete, le pasque e l'ognissanti,
s. caterina, v-426-84: la zente n' è par- tida, ognom à 'l
/ no atende dimandare, / ché desto n' è ad ognore. niccolò del rosso
! chi ha remolo? - / -io n' ho mezo staro. [sostituito da
, i-505: chi veniva, chi se n' andava, chi piangeva, chi a
bella, / oimè, ch'eo n' ho pure malinconia! s
30-33: ohimè! ch'invano i'me n' andava altiera / ch'un re sì
/ ché so che mille e mille ella n' ha tratti. b. giambullari,
, lasciandolo strangolare col chiamarla, se n' andò ai famigli. firenzuola, 208:
el'è fata dentro, un poco ge n' ò dir. niccolò del rosso,
arboreggia in mezzo, / e tu ricinta n' hai, vergin, la fronte.
miei ringraziamenti pel cortese dono che m'n' avete fatto. b. croce, iii-23-454
magno volgar.], 15-46: n' è uscito fuori lo spirito invisibile, il
oliato). allegri, 251: n' avanzò... una insalata / di
usate da'poeti a farsi, e ve n' è una nella prima delle canzoni olimpiesche
demenza maggior, l'atteso olimpo / n' armaro incontra. -insieme delle divinità
per potere almeno aver tanto olio che n' arda la nostra lucerna. statuto dello
si sente gran fatto. di qui n' è derivato questo proverbio. giusti,
giuso. piccolomini, xxi-1-346: poco n' è mancato che, per la polvere,
cangianti putredini, e le onde / n' eran tutte impeciate. -all'olio
ferrata io porto tolio santo: / ce n' è per tutti. bacchetti, 13-160
mettervi punto olio né sale, / n' asperse a bietolon la faccia e il
1-iv-129): nella sua camera se n' entrò, la quale di rose, di
. baruffaldi, i-145: nuovi occhielli n' escono [dalla manica] / che
alla colonna, e la colonna se n' andò nel fiume in cento pezzi.
: aristagora con lo olivo in mano n' andò a casa di cleomene supplicandogli per mezzo
e ambra, e del fumo che n' uscia doravano le camere loro.
oltre tua voglia, / poi che n' ha conosciuto il tuo volere. dante,
, oltreché il vero è cosi, n' è prontissima: la quale è che il
. villani, 6-86: molti fiorentini usciti n' andarono oltremonti in francia a guadagnare,
che l'oltre- monte e l'oltremar n' echeggia. -per estens. cultura
/ che al breve oltrepoggiar eh'ancor n' avanza, / ahi, mal possente te
di corbi, che tutta l'aria n' era occupata: dalle quali loro ali nasceva
? che prode o che utolità ce n' è seguitato? no niuno, perché sono
albergarvi di notte, se ben glie n' è fatta instanza, ma tornarsi di
2-1-143: par che s. santità n' abbia preso ombra dall'esser andato la
termini a certi gradi, e chi n' è ignorante, le sue cose saranno senza
di tal quale inquietudine, - ve n' intendete tanto d'agricoltura? 12
el sovra pagani: / tanti n' uccide che pareva un ombro; / per
sassi sabbionosi. pascoli, 155: ce n' è qualche nido sotto il tetto della
da lui prima eletta anzi la morte n' era portato. poliziano, st.,
e 'l collo tutto e gli omeri n' ammanta. metastasio, 1-ii-370: al fier
, e, invece di ricompensa, n' ebbe morte. = voce dotta,
lo preveniva, tantoché il povero omicciuolo n' era disperato affatto. 2.
una gloria a vederli. oggi ce n' era uno cattivo e brutto come un satanasso
perché com 'omicida di me medesimo me n' andrei a casa calda. tasso, aminta
, amore, / ne'quai tu n' hai già molti avviluppati, /..
segno / l'aspro martlr che n' è quasi omicida. letnene, ii-188:
. baiatri, 68: la cagione n' è sol del kam il core, /
di componimento o di orazione o alcu- n' altra cosa simile che doveva esser nel foglio
iacopone, 1-90-125: terra de promissione n' è promessa, / ché 'n essa terra
era assediato l'omostante, / intorno n' era assa'gente affricante. = deriv
croce mi ha scritto che non se n' è avuto a male e che non è
, cinquecento, e chi vivo, n' avesse mille. ramusio, i-217:
/ che vada a lui, cad e'n' è ben fornito. / ed ancor
lippi, 10-20: ei vien dove n' ha a ir, non dico a once
: tale ha stato grandissimo, e poi n' è cacciato e messo al basso;
sì buono e santo che la città n' avessi lungamente a godere, la quale si
fumi che al cervello [degli ubriachi] n' ascendono, divaricandosi l'unione de'nervi
onde vien, figlio, o qual n' apporti nuove? », / vener li
'n lui si confidia: / elio n' era smisurato / e tristan se ne
la vendetta, e ben d'onde ella n' avea. tommaseo, 3-i-30: i
nel dolersi del governo; e certamente n' han d'onde. carducci, ii-1-30
amico vostro a ridere, per che n' ha ben d'onde da vero, dopo
per la rotta degli spagniuoli ondeggiante, n' andò, e la città con buona guardia
fede verso il lor prencipe, una n' era l'andaluzia. metastasio, 1-i-30
oro e la sua frangia ondulante se n' accendeva. piovene, 8-50: molte rocce
armata e le navi onerarie comandò che n' andassero alla foce del fiume ibero. boiardo
d'onestate il pregio, / che te n' andrai fra nazion nemica, / notturna
sia da tutti veduto, io me n' andrò ignuda. -che non è
.. liberamente,... se n' entrò nella sua casa. grazzini,
ore / del tempo che onne stella n' è lucente, / quando m'apparve amor
signore! / nulla recepì eniuria, non n' èi perdonatore; / nullo inimico tròvete
, ed io l'uomo qual ne prescrivi n' impasterò. onofri, 3-97: godeva
: l'orata luce / del mattin n' apre il cielo. g. b.
le parole della orazione intese, se n' andò nell'orto. bufi, 2-632:
: il quale [duca d'atene] n' andò... con molti danari
anne dato s. xxxv, che n' avemmo quatro orcia e mezzo del suo
, 20-527: quasi d'uno grandissimo fiume n' attignesse un piccolo orciolino. burchiello,
/ il mal chiuso fanciul del mater- n' alvo. casti, ii-1-34: venne ancor
dire di tristizia, per quello che n' è seguitato. g. villani, 8-1
in esse tutto / quel che bisogno n' è. settembrini, 2-97: gli ateniesi
quel tesoro che il preposto li diede n' avesse uno denaio tolto o soccelato.
: quanto al zucchero..., n' ho bisogno di iij casse:.
come si devono fare... n' è vero che son cose che non valgono
nulla, tal che la cosa se n' andrà per l'ordinario. -essere
vennero tutti quanti, quantunque che ve n' avea, ordinatamente secondo gli ordini loro,
luogo ordinato, subito ciascuno per sé n' andò là con grande compagnia. sansovino
i leviti, de'quali gli apostoli n' aveano eletti sette di numero, i preti
a piagnere e a dire: « egli n' è uscito oggi e io
n' uscirò domani ». quasi dicesse: «
, 4-24: il possibile / certo n' ho fatto, / e 'n fin non
nome [presso gli arabi] non ve n' ha. -ant. ciascuno dei
quella religione. oh, che ve n' è moltitudine del terzo ordine! bandello,
schiavina e cappello e l'ordine, n' andarono a vignone. guicciardini, iv-49
sino dal tempo della sospensione de'legumi n' ho avvertito il soldato con un ordine
pontefici se ella col bambino in corpo n' andrebbe a marito con gli ordini.
adriani, 1-ii-192: il re se n' andò per la normandia dando buon ordine a
trarne aria fresca, aure gelate, / n' ordio leggiadro ed ingegnoso arnese. cesarotti
verona, xxxv-1-638: co k'è ve n' ò dir, rendine guarda e cura
il boccaccio, che primo di tutti n' ordì opera lunga, dico la teseida.
accordo; / ma però non me n' ordo, / però che tu mi mostri
può continuare, perché truovo che se n' è tronco l'ordito. g.
in ordo / colle tuoi volte, che n' hai più che golpe. cicerchia,
canta, / sì che d'intorno n' ha piena ogni orecchia, / ch'in
esse sanicule più spezie, di cui n' è una chiamata da alcuni orecchia di
con ella il capo arcidivino / se n' armi, contra achille suo nimico, /
così armoniosi che l'orecchio dell'uditore n' aveva sorpresa e diletto a un tempo
di corbi, che tutta l'aria n' era occupata: dalle quali loro ali nasceva
provvedermi, l'esiodo, specialmente se n' ha una edizione ove siano aggiunti i
organico borbonico vi separa, il cammino n' è rotto, le fila di comunicazione
naso, coda, proboscide. ce n' è più? annuccia guardava incantata il
ricchezze quand'ellino l'ànno, anzi se n' orgo- gliscono. = denom
, ch'è l'empireo, se n' è asceso alla felice destra dell'oriente
] impareggiabile a quante [repubbliche] n' origene- ranno ne'secoli venturi. foscolo
al giannella del mangano il quale se n' andò poi in orinci. p. f
fortuna rea affonda * / un'altra n' è eh'a farro è somigliato;
costui sare'sì poca / che non se n' orlerebbe un calamaio. firenzuola, 555
m'è avenuto, / e sempre me n' andrò con questa norma / che là
né io, attentamente ricercando, ve n' ho saputo quivi riconoscere orma o indizio
. ma perché aristotile non lo diffinisca, n' è forse cagione la difficultà del chiarirlo
del cuore. sacchetti, 195-86: me n' andrò molto più contento...
vago, / potresti ben, tante n' ho meco ancora, / renderne il tuo
io lo gittai nel fuoco, e uscito n' è questo vitello. g. r
ventesi- moquarto del paradiso; e prima n' ebbe uno milano, su la torre
. si addotti pure: ma ove se n' allontani, qualunque sia il pomposo titolo
, assoluto. pananti, iii-56: n' esce un aria appestata, e sono
ed orrendo * / che d'ognintorno n' ha l'aria ripiena, / come si
, inf., 4-72: di lungi n' eravamo ancora un poco, / ma
orrevolmente e come doviziosamente, io me n' avvidi e noi tacetti, e tu
cortese volgar., 27: allora se n' andarono dove era il cavaliere, e
: erano nelle viscere del regno e n' occupavano al dintorno tutte le parti, sì
veritade, / che molto saggi n' avevan paura: / grande spavento e
grande spavento e grande orribiltade / n' udia la gente da dottare allora.
ariosto, 2-41: sei giorni me n' andai matina e sera / per balze e
e vi fermano con il ruggito sordo che n' esce, con il freddo alito umido
xxxv-n-389: andava e ritornava com'u- n' orsa / che va arrabbiando e 'n luogo
l. salviati, 19-105: questi n' andò a notar 'n un golfo,
: chi divide il mel coll'orso n' ha la minor parte, e chi divide
e chi divide le pere coll'orso n' ha sempre men che parte: il proverbio
sacchetti, m-12: colse, ché ve n' avea presso, parecchi gambi d'ortica
biffolco / ha quella, et io n' ho sol tribuli e ortica.
punge, la incende. -se n' avvedrebbe cimabue che conosce l'ortica al
-lisetta ti vuol bene? -oh se n' avvedrebbe cimabue, che conosceva l'ortica a
occaso or prende / (non sol n' ebbe da torto) il sangue vostro.
b. tasso, i-55: così n' andrà la pellegrina fama / vostra,
ch'a dritto vadan, quando van- n' a orza. -propendere verso un
: della biada, cioè della spelda, n' ho comperata da diciotto estaia soldi 9
/ pranzo, cenare e mai no n' à posa! / se no n'è
no n'à posa! / se no n' è aparec- chiato corno a me pare
, 60: ti offerivano gloria e n' ebbero scorno da te [italia],
e 'l merto osceno, / disdegno n' ebbe. foscolo, gr., ii-32
e dalle fazioni e pieno d'u- n' asinità che tutto l'oscurava, colla sola
, / il sereno d'amor n' è conturbatoi / ma fu nel piacer
eccede ogni vaghezza; / indi il mondo n' a- dorna, e ogni oscurezza /
privato finora l'oscurità del carattere che n' ha impedita la lettura.
più lontane dall'esperienza degli uomini e più n' è oscura la conoscenza e meno ne
e i giorni oscuri / quella che n' ha portato i penser miei. boccaccio,
dottori, 3-43: fastoso io me n' andrò per l'ombre chete, / ombra
alquanto fu fatto oscuro, là se n' andò e lietamente ricevuto, con gran
e sono detti copertori chiamati didimi perché n' è da ogni parte uno;..
senza pur salutar l'ospite, se n' andò subito. panigarola, 1-218: piacesse
sol questa [città], ma dodici n' o- spizia / e fece fare.
la cosa stessa: la specie se n' è perduta, e soltanto trovansene dei resti
non solo continua a praticare, ma n' è tenacemente osservante. sbarbaro, 1-79:
nossi costanza più consolata che non se n' era venuta alle proprie stanze, avendole
compitamente nelle sole osservanze che voi solo n' avete fatte? -esercizio di un'
/ se gli feci veder ch'io n' avea fretta / e se più eh'un
predomina la calce è biancastro, ma ve n' è della gialla, della bianca,
quello di dante in poi, se n' è fatti e se ne fa troppi nel
di procuste; ed è miracolo quando n' esco con tossa sane. -vivere
si disse... che la natura n' aveva dato due orecchie aperte e senza
i-474: periragio, se tosto / non n' ò soveni- mento / da quella c'
in fé di dio, che io me n' andava dirittamente nel letto degli osti miei
delle fanciulle quando videro questo oltraggio se n' andarono dolenti e crucciosi biasimando la lealtà
, / sì dica a que'che n' è sì amoroso, / che ella per
in italia tanta acqua del lago sodomeo che n' aveva piena una cisterna per fare ostentàcolo
5-230: un francescano... se n' andava ciu- cando ciucando per la via
f. vettori, 1-73: ce n' andammo a una osterietta, nella quale
come le altre, ma lo stampo n' è intagliato con linee rette che incrociansi
. pagliaresi, xliii-166: quando n' ebbe tre boccon mangiati, / sì
donai, /. <. / e n' ebbi in cambio osti- litade e oltraggi
in mare un'altra cochilla d'u- n' altra maniera, che si chiamano moricche,
m'incresce / per la otulitade eh'inde n' esce. = var. monottongata
: fammi dare ora da desinare che n' è otta, e io ho fame.
che ti aiutino... e domattina n' anderete a grande otta.
siila scelerato a maggior torto: n' ucise, per volersi vendicare, /
un fior d'uomo, che non ce n' ha più segno; con lui si
e nel musaico di san giovanni di firenze n' abbiamo per assaggio uno ottàstico fatto nel
donna,... egli se n' andò nell'orto a contemplare la passione
delle ferrovie italiane nel ticino, uno ve n' ha che, avendo apparenza d'essere
lui in qualità di pastore e se n' era trovato contento, ne divenne il
e con sequaci suoi, de'quali n' avea molti in egitto, sconfisse gli altri
non posso ancora sapere, perché ce n' ha ancora a vangare dalle sette all'
ne li tempi felici, / par n' aver per un otto. ariosto, 17-104
novellino, vi-146: messere alardo se n' andoe al re di francia e disseli
meno bisogno di vedere di quello che n' abbia un altro d'ingegno ottuso e
sangue d'epito. assai bevuto / n' ha l'erinni spietata; / torni ovante
oimè tapinelli, oimè orfanelli, uve n' andaremo, uve ricoriremo? r. roselli
altrimenti avenisse e de'secreti miei altrui n' avesse parte, il nome mio ne diverria
sia avesse vittoria, fatto grande apparecchiamento n' andò in brettagna. boccaccio, ii-237
, per scrivere di herder 'qu'il n' était point d'homme meilleur '.
quieta estinto sia / il mal che fatto n' ha nostra pacia. p. nelli
la pace è segnata; la principessa n' ebbe avviso; non si sanno le condizioni
nuova, 31-10 (128): ita n' è beatrice in l'alto cielo *
. piccolomini, xxv-2-116: -io me n' andarò fin qui in casa del capitano
mia nemica; / io sconsolato me n' andrò in pace. dante, vita
'l corpo sarà consumato, / se n' anderà l'amor che m'ha sì stretto
e pri vilegi speziali bisongnio n' aveano, a pacievolemente e.
lungo. serdonati, 9-48: ve n' ha poi delle maggiori [fiere],
al ciel fan che l'odor se n' ande. bizoni, 133: andarono a
in padovano andasti: / iniustamente quanti n' infamasti / perché non ti face- van
, / del ben servir da dio n' avean buon merto. ariosto, 17-10:
idem, purg., 30-50: virgilio n' a- vea lasciati scemi / di sé
padre vero de le novelle e sempre n' ha pieno un carnero. piccolomini,
solo ubbidendo alla musica, che in teatro n' è la padrona. leopardi, 1-68
: i padroni... non se n' erano mai contentati, non potendo essi
promette una cosa a un altro non n' è più padrone. leopardi, iii-181
mi ridi, baronella. io n' ho. / ho due marassi di padule
. de traschiè e parte de bagnone n' andasse demandando iù de 100 persone.
sgombri dal paese: o ch'io me n' innamoro. -va'a quel paese
sì che la croce e la terra n' allarga /... / o prezzo
quindicimila fiorini d'oro onde di gran parte n' ebbono male pagamento. guicciardini, vi-io
un debito. fagiuoli, 1-6-287: n' hanno avute tante [delle parole]
fra giordano, 107: oggidì n' è rimaso molto di questo paganismo tra
non dovea vi denari e colle candelle se n' andava. castiglione, 436:
né maestri né il governatore, se n' andò all'armata imperiale in alemagna.
: « eh, di befane ce n' è una sola all'anno ».
vago, / potresti ben, tante n' ho meco ancora, / renderne il tuo
d'esclusivamente greco-romano. il medio evo n' è pieno, anche tra popoli di razza
, / questi... / se n' escon ruzzolando. = deriv. da
migliori al palatino evandro / se n' è passato. imbriani, 7-47: qua
bene e'pennecchi: / sempre in bocca n' ha parecchi; / che 'l palato
, 3-66 (ii-598): se n' andò di lungo a palazzo e presentatosi al
caro, 12-i-281: da ischia ce n' andremo a capodimonte. o quel capodimonte
egli colla donna... se n' entrarono nella camera. 3
79-59: così fa il signor, che n' ha podere, / che quando noi
nel commesso, senza trinciarle. ve n' ha di più maniere: e distinguesi
al mercatante del tutto, e poi n' andaro al senato e paleggiaro lo fatto
gola con mezzo bicchier di vino. se n' approfittò il suo contradditore, che la
sicurtà da montevarchi / con loro insieme n' andasser palesi. paolo da certaldo, 178
foglio passa per quelle mani, e n' esce annerito tanto che gli è uno
, e molti / il troiano valor n' avea già spenti, / giunti alle navi
volte, tanto che la fortezza della cenere n' esca, e uscita fuori, e
, 451: nell'alpe lontana / ce n' è un mucchio grande [di foglie
, ne la rocca ascesi, / n' uccisero i custodi, e n'involaro /
/ n'uccisero i custodi, e n' involaro / il palladio fatale. busca
come una sottile e diligente spia, se n' andava tra gente e gente sconosciuto per
schemi. bontempelli, i-137: se n' andò con la mia pallida promessa. serra
a'beni e all'opulenze domestiche, se n' esce con uno straccio di veste e
s. razzi, 314: se n' andò a roma, donde, ricevuto il
e di quelle pietre che prima erano quadre n' erano state fatte pallotte tonde da bombarde
palotte de l'artiglieria e poi chi n' avesse il peggio, suo danno. ramusio
nuovo rimastisi con le beffe, se n' andarono a grignano a giuocare alle pallottole.
garbo di quel parlare fu d'u- n' apparenza sì bella e sì generosa che il
per campioni suoi, / e rimerto n' avrem palme divine. -risultato
vittoria si godea, / che se n' avesse astolfo già la palma. pasqualigo,
peso, sì che lo palmento i n' andrìa giù in perfondo, per gravezza.
de'medici, 7-139: tra lor ve n' era alcun zoppo e sciancato, /
, / bisogna che vestito da palmiere n' esci da la cittade. dolce, 3-258
inserito lo stupendo scritto: * ceci n' est pas un conte ', una
triturano le fibre, / quattro palpi n' adunano il tritume. = voce
pampini. caro, i-282: oltramodo allegri n' andarono a visitar le ninfe, presentando
o clori bella, / che a raccogliere n' appella / de la vigna il ricco
adoratori del dio pane; ma ce n' è che piuttosto adorano altre immagini bestiali
, pure., 20-75: sanz'arme n' esce [carlo di valois] e
a. briganti, 118: trovasi che n' è fatta menzione [del cardamomo]
pan buffetto: / direnvi il modo che n' abbiam diletto. nardi, 6-52:
: il valentuomo... se n' era andato con dio da cinque buone
e bianco; e così fa'tanto che n' abbi tratto un pane. trattati dell'
di pane e di necci; ve n' ha di quelle anco più fiorite! una
4. -tal piange pane che troppo n' ha di cotto: spesso ci
, che tal piagne pane che troppo n' ha di cotto. -tramontana,
vicinanza, massime dopo il panegirico che n' ha udito a varese. manzoni, pr
vischio: dieci ne prendi, cento n' arrivano. -rete sottile cosparsa di
18-149: spesso alcun, che non se n' accorgea, / se ne trovò ingannato
, fa'che subito, quando tu te n' avvedi, di tagliarlo co'frugatoi,
d'uomini che se ci si fossero messi n' avrebbero fatto paniccia. -spappolare.
, ma dell'aureo stile, in rotta n' andranno. salvini, 24-289: or
molte spezie [di amaranto] che n' abbiamo e che in oggidì sono presso a
strettamente aderente al corpo che le pieghe n' esprimano l'azione e la figura. manzoni
le donne lietissime... con griselda n' andarono in camera e con migliore agurio
: un'altra sorta [di rose] n' è, che ha raccolti insieme i
d'un incessante garrito e d'u- n' ombra palpitante, come se tutte le pannine
siete un buon figliuolo, un galantuomo; n' è vero? » disse.
: il tempo è già vicino / che n' ha a venir la piena de'disturbi
bei dei nostri panni / e non n' attribuian gli altrui onori. -fornire
ne rimetto a un'altra che ve n' ho scritta a lungo. la quale
code, ben sapete / coste'una n' ha riposta: / ed in ordin,
lini mi saranno grati sopra modo, perché n' ho molto bisogno. tassoni, iv-2-94
aretino] per più gioco: / n' incaco il mare e tutti i suoi pantani
assediando i nimici gli alloggiamenti, bruto n' uscì senz'esser veduto per la porta,
fosse mortto in casa: / l'arma n' anderia cònsola ca die e notte pantasa
e confondendo le cose che importano, n' andate poi panzanando di vostro.
in un campo pien di cavoli, / n' affettò tanti che beati pavoli. note
con furia celidora in quel campo, n' affettò tanti che furono felici e fortunati
con sengna: / per suo colpire n' è mostra la 'nsegna / perché 'l papa
media). allegri, 251: n' avanzò, lode al cielo, una insalata
giro de'bei raggi sui / se n' esca fuor di papiracea scorza / a memorar
pur un piovuto; / più vago n' è che la scimia de'granchi: /
a macco / da pappar siaci e n' avanzi alcun sacco. -famil
,... la pietra se n' andava parabolicamente. = comp.
la nostra reverendissima e carissima mamma se n' andò in paradiso domenica, addì 29
sì beato riso / che 'n paradiso n' ha portato il core. -rovinare
presa questa gioia dai francesi, e n' è seguito, ciò che pare paradossale a
caro, i-133: io non n' ho cavato altro... che voi
molto, / il paraggio ne teme e n' arrossisce. f. pallavicino, 3-i-107
, / ma pochi al paragon se n' è trovati. f. visdomini, 34
lui e gli altri, se nessun tu n' ami. tommaseo [s. v
se avea scritto... e se n' avea risposta. sermini, 334:
, inerzie, servitù e imposizioni ce n' erano al tempo dei feudi e della
ce ne sono state facte fare e preghieri n' abiamo ricevuti da certi nostri amici speziali
adattamento 'parquet 'all'italiano se n' e fatto 'parchè '.
potrà sempre accrescere, tuttoché la licenza se n' abbia a concedere con grande parcità.
personaggiamento, ho già osservato che ossian n' è parco. tommaseo, 3-i-63:
: le lasciai, senza ch'ella se n' avvedesse, in casa parecchi borsotti.
le orecchie / perché i giudei che n' han fatte parecchie / ti voglion tor per
gettandovi sopra la terra che fuori se n' era tratta. monti, 15-506:
annesti / in qualch'alto legnaggio e n' esca prole / che 'n virtude e splendor
invitar gli altri a scriverne compitamente se n' è trattato, se ne scriverà brevissimamente
dota sia data, / ià se non n' à trovata / donna de granne affare
sorte che par giù cotanto, / però n' è data, perche fuor negletti /
noi fuge e diparte, / ond'io n' aprendo un'arte. pucciandone, 349
ci è paruto necessario quanto dagli antichi n' è stato scritto riordinare, e quello
pare a me) che qui dante usò n' imbocche, per riceva in bocca,
questo signor brighenti; che diavolo te n' è parso? carducci, ii-12-177: del
pene ed afanno, / lo bene n' è di ciò più savoroso / e par
sentita / da questa bella donna, che n' è degna: / che par che
b. davanzati, i-241: ei se n' accorse e forse adirò; ma,
che ne vengon di là, dov'ei n' andaro / per di dietro alla career
son reti da prendere i pesci: n' ho ravviato uno che glielo vo'far vedere
bilancia pari. cicognani, 13-iii: se n' andò preoccupata di portar pari il vassoio
errando. baruffaldi, i-113: se n' entraro / tutte al paro / dispensando inchini
tu non hai bene né io anche n' ho bene, e qui siamo del pari
marino, 1-2-49: le tre cupide dee n' ebber diletto / e, stimulate da
già che fosse un portento d'umiltà. n' aveva quanta ne bisognava per mettersi al
lor vinta restai di cortesia, / e n' ebbi la pariglia coll'usura. -dare
4-13: parecchi [volontari] ve n' erano d'altre parti della toscana,
i par- lamentisti per il pregiudizio che n' avriano ricevuto i loro parlamenti.
mille con trecento ventinove / il bavero n' andò in lombardia j e fece un
/ ha più giudici addosso che non n' have / per tanti regni e per l'
che costa un occhio, e ce n' è stato. d'annunzio, tv-1-8:
ne potè avere notizia di niente, onde n' era in corte grande maraviglia e diversi
che si contaminano, e non ve n' avedete. l. giustinian, 1-287:
sì che li rei paria- dori / n' agiano sconfortamento. monte, 1-35-23: tal
idem, rettor., 67-17: molto n' è grande mattezza e forseneria somettere al
quantu male fui trobata, / obebelli n' ài micata, / tia bidanda scele-
tu hai in borsa che dieci che n' hai spesi: parola molto da notare,
, pieno di mal talento, n' ebbe con gli altri parole molto disconce e
bene alla parola, cioè pochi ve n' ha che esprimano con verità il senso
. esopo volgar., 3-139: n' ebbe grande invidia e mosseli tali parole.
; e fino al partir mio mai n' era stata fatta parola in contrario né a
, 20-558: partendosi dalle parole, se n' andò pieno d'ira e con furore
in bota, / fa'si ke tu n' abie in la tua boca; / parola
si pagasse dazio di parole, e'se n' avrebbero meno e manco. ibidem,
anche allora e di cruscanti ve n' era un nuvolo. monti, xii-1-io:
. a. manetti, 28: se n' andò al prete di santa fili- cita
13-114: l'avevo chiamata aspasia e n' era contenta. / poi ci lasciò.
uno ovvero più, se più ve n' ha, sì che l'api uscir non
parigi, egli sarà due giorni me n' andai in quella parte della città che dicesi
una parte, e virgilio con dante se n' andaron dall'altra. manzoni, pr
provan molte, / di che patito io n' ho la maggior parte, / e
fatto mandare que'libri; e parte n' ho letto, parte ne ho scartabellato.
rettor., 7-13: [brunetto] n' andò in francia per procurare le sue
sperarsi o desiderare di rivederla finché non n' erano dispersi i capi di parte che
fai le carte, en pegno te n' èi dato. scala del paradiso, 4
macinghi strozzi, 1-6: non ce n' è un'altra a firenze fatta come
hai le parti di tiranno e tutte / n' hai le virtù. 31
si debba l'altra preporre, di ciò n' è stato fra questa e quella lungamente
-non se parte; / e, se n' aveste albire, / farestelo venire -in
la mattina levatosi, [il giudeo] n' andò nella chieza di san piero,
è di me tutto et altri non n' ha parte. -intervenire con la
altrimenti avenisse e de'secreti miei altrui n' avesse parte, il nome mio ne di-
studio c'ebbe una parte, ma ce n' ebbe tanta, che per un letterato
ad altra persona, quandoché egli solo n' era a parte. mazzini, 10-
, inf., 4-71: di lungi n' eravamo ancora un poco, / ma
; / or lo cercava, e n' era fatto avaro, / poi che dovea
e non parteggiando che per me solo, n' ebbi onore e salute. leoni,
re. d'annunzio, iii-1-546: -noi n' avemmo licenza / da belzebù che è
questa partenza / pur so ch'eo n' agio doloroso core; / ma vao-
s'io v'adimandai, in parte, n' èi, / ma non già sì
banda a darvi dentro in tal modo che n' ebbe mangiata la metà quando la comare
che usan gli altri, ma che tu n' hai trovato un particolare e molto dagli
preda a una particolare sovreccitazione, e n' avevo un'esatta coscienza, e potevo
, l'altro, e quanti e n' ha de'simili;... oltr'
, nelle creature, particolarizzati, chi n' ha una parte e chi un'altra,
la virtù]; e qualunque otta n' esci, sì pecchi; ma non è
disciplina di pittagora, [platone] se n' andò a teodoro trezenese per apparare geometria
chi per fortuna fo partio, / n' à aquistao pu franco onor. ugurgieri,
il fermarono con ordine e nella città n' elessono ottocento, tutti balestrieri provati,
pos- semo; / mo un ge n' è ke nu schivemo, / nu no
biancifiore, quello che narrato m'avete, n' avverrebbe; ma mandando inanzi cautamente le
io... / sì forte me n' accesi / che viver senza lui non
odoardo è partito, ed io me n' andrò quando tornerà il padre di teresa
partì tanto nascosamente che neuna persona se n' accorse. dante, xxi-36: se del
, ii-138: eran già partitesene be- n' ottanta famiglie delle migliori, quando i magistrati
indovinare, per scuoprire, ma poi se n' è partita e io sono rimasto immobile
visso en tanta alteza, l'alma n' aio perduta: / la mala sopercheza,
, / ed a que'tai - n' andrai / eh'amor di donna non ebbe
non poca sua spesa e disagio se n' ebbe a provvedere, per non restare
, io ti vuo'pregare, poiché tu n' hai saputo più di me e che
verso mezzogiorno arrivò a gaeta. ve n' è un altro che è arrivato dove ognun
egli essendo in roma più volte se n' era gloriato, dicendo che verrebbe
strani; / della vergogna, io n' ho preso partito. lorenzo de'medici,
loro parti, ascendono sopra d'u- n' albero e d'indi poi precipitandosi crepano e
indi poi precipitandosi crepano e dalla crepatura n' escono li camaleontini. -parto dell'
ha fatti infiniti, e una religione n' ha partorite mille. mascardi, 2-376:
vuol, partorirà, / ed un topo n' uscirà. algarotti, 1- ix-222:
sua statura, / che deo non se n' advegga in lontananza? / chi può
anonimo, 1-615: tal dolsore - n' aggi, a mia parvensa, / c'
parvenza ora l'agio, / per zo n' ò mossa voglia.
figliuoli? il quale respuose: anche ce n' è uno piccolo, e pasce le
centinaio almeno di volumi... se n' era pasciuto in altri tempi, ora
/ che lo [il cavallo] menin n' un campo di gramigna, / acciocchii
, e, pasciuto a dovere, se n' era ito. -con riferimento al
bella cosa; / l'odir no n' à posa nell'occhio pasciuto. dante,
pistolenza mutò paschi / ed in francia n' uccise oltre a misura. -diffusione,
f. scarlatti, lxxxviii-n-605: ce n' è un sol di questi / che
fi'aldobrandino, xxxv-n-439: la dote n' aggio grande e smisurata: / pur li
sergardi, 1-300: così da te n' andrà lungi imeneo / e solo dormirai
caro, 12-iii-7: qui se n' è cominciato di nuovo a pasquinare.
9: dove, dopo me, dove n' andrà / la mia piva diletta,
rei. fiore, 131-4: così n' andaro in lor pellegrinaggio / la buona pellegrina
comandanti spagnuoli, imaginato quello appunto che n' era il vero, che col passaggio in
non era guari tempo che barlaam se n' era partito, e si fece guardare le
transizioni e passamenti dal mezo d'u- n' azzione ad un'altra. 7
1-254: celebrate le nozze, se n' andò insieme con la sorella ad imbarcare a
core / gran tempo stato e fatto n' ha su'albergo, / e legato lo
essa antichità quanto il passavanti, ella n' ha tanta ch'ella lo passa,
in sì mediocre fortuna che non ve n' è alcuno che passi quattro o cinquemila scudi
annoverate le ballotte, colui che più n' averà, pur che la metà passi,
: ne abbiam passate delle brutte, n' è vero, i miei giovani? delle
vero, i miei giovani? delle brutte n' abbiam passate: questi quattro giorni che
l'altro, e granatelli, ieri, n' ebbero una passata. 14.
, 4-ii-93: io vi dico che n' ho avuto passatempo, come si fussi per
lasciasseno passare, ec., perché così n' ebbi in commessione da'signori dieci passati
trova piacere, se il passato non n' è venuto in fastidio. duodo,
d'averti offeso nell'età passata / n' è sì tapino che vorria morire, /
opra scancellata / o ti piacesse o n' avessi desire. pavese, 9-14:
: di vederla mi muoio, / se n' innamorerebbe un passatoio. 4
de l'artiglieria, e poi chi n' avesse il peggio, suo danno. ghirardacci
studi filosofici. bandello, ii-964: n' academico divenni, / né di liceo
212: bergamaschi, fiorentini e passere, n' è pieno tutto il mondo.
rivolto passionatamente, / con caldo priego n' invocò il ritorno. giuliani, 11-86:
con lento passo infino ad aversa me n' andai, e quivi fui due dì con
che di passo insieme con nello lassù n' andò [la tessa]. botta,
ci può tórre alcun: da tal n' è dato ». a. pucci,
1-72: poco dopo un gran destrier n' appare, / d'oro guernito e
vam ne l'alto passo, j quando n' apparve una montagna. salvini, 13-30
morti,... si come se n' è visto uno in fi- renzia addotto
andare innanzi e sta a vedere come n' esce: prudenza comoda. -a
: indi sotto al torchio spremute se n' estrae un succo nero, che, condensato
flemme e l'appetito / fa tornar n' un momento a un disgustato, / ed
, li quali s'apersero, e n' uscirono fuori vivi uccelli, conigli, leprettini
un poco: tu sei / entrato n' un impiccio / di volerti pigliare / per
palazzeschi, i-428: mio caro maresciallo, n' avete combinati dei pasticci nella vostra carriera
nare si riducesse a miglior forma, se n' andò [apollonio] sino al caucaso
cecchi, 30-33: dice ch'e'n' era [del prosciutto] cotanto vago,
veleno / sparge ne la ferita che n' uccide / gli animali e le piante
: 'capo bianco': nome d'u- n' erba... detta anche volgarmente '
mangiare. cesari, 6-406: io n' ho riso per un pasto: / bel
rimesse, che le so dir io! n' ammucchiano financo 'na quarticina (un quarto
bellamente se ne uscì di casa e se n' andò a veglia in casa di certe
sul suo pagliaio e poltrone quanto ce n' entra. = alter, del
capo a volo / calin gli uccelli e n' abbiano pastura. 6. figur
, xi-29: di lui non me n' importa una patacca. parini, 415
ancora al mondo non c'è paura che n' esca per patema d'animo. cantù
i-565: di patiti nell'uditorio abituale ce n' e- rano meglio d'una diecina e
del suo palafreniere di suo marito e poi n' hanno rimorso e finiscono per soffrirne la
quella casa, il buon prete non n' avrebbe saputo nulla. de sanctis,
giacomino pugliese, 192: le donne n' ànno pietanza / chi per lor patisce
il puoi tu tanto aver patito? tu n' hai uno da questa parte il quale
, lungo sarebbe a raccontare; ma niuna n' è laude- vole la quale il nostro
signoria si duole de la mia lontananza, n' ha ragione, perch'io patisco incredibilmente
po'di sfogo, la sua salute n' avrebbe certamente sofferto. [ediz. 1827
. pavese, 10-47: lassù che ce n' è / e che è terra di
quale, per il digiuno patito, n' avevano forte di bisogno. algarotti,
. di patiti nell'uditorio abituale ce n' erano meglio d'una decina e sapevano
e patrimoniale di sua mogliera la quale n' è contessa. aretino, 10-33:
di suo patrimonio furono e molte altre n' ebbe in lombardia. fazio, ii-21-78
mazziniani, patriziato borghese, tardi se n' accorgeranno dove avran vogato con noi galeotti
larghezza del patriarca giovanni... se n' andò a lui. g. villani
: -o grande patrice, / come n' avete al tuct'abandonato! giovanni di cino
trono. borsi, 2-145: ve n' era una quinta [donna] nobile di
patteggio / mirarvi sempre fiso, / n' indi la vista rivoltar già mai. dolce
/ non mi dar noia, ché n' avrai buon patto. -proposta,
uomini fur fatti / dalla natura, che n' appar benigna, / l'aer,
un taglieri, / sempre quel che apparecchia n' ha mal patto. g. f
io non ne parlo, / perché e'n' ha oramai fatte tante [di commedie
camauro del principe san piero, che n' è già stato fatto pattuito baratto, non
contro la volontà del suo precessore, n' andò a stare nel muniste- rio farfense
aveva levati cinquecento uomini, e molti se n' erano fuggiti di paura a quella inopinata
di cicilia e 'l conte di gonzestri n' ha haliti per loro paurezze e per loro
bene, signori cavalieri, come lentulo n' à haliti per sue paurezze e per
/ e quanti altri balletti a noi n' insegna / vogliate luna o ver le
e del pavan,... a'n' aón pur fata una de le gomierie
'l corpo sarà consumato, / se n' anderà l'amor che m'ha sì
ne prenda, / l'empia e se n' esca tosto. pellico, conc.
afflitto, / che qual mi vederà n' avrà pavento. idem, inf.,
tu. amor: ch'i'per me n' ho pavento. 2. locuz
dirlo ardisco, / infin a roma n' udirai lo scoppio. jv. morandi,
; / se né. ll'altra no n' ensurga, / e anco atenne a
112: quanto poi alle terrazze, ce n' è un'infinità, disposte su piani
a fondo il paese di san tomé n' era pavimentato [di muschio]. c
mi porta in una stanza dove ce n' era un pavimento, tutte rosse e arrugginite
. scarlatti, lxxxviii-n-603: oh, quanti n' ha già visti al pavimento / di
molti paoni, che in quella contrada n' hae piue che in parte del mondo.
e fenicotteri per incapparrar le frange, se n' è venuto qua tutto arrostito per far
la sua apollinea persona, e poi se n' andò via duro e superbo.
deggia / esser cortese a chi se n' innamora, / non fa conto d'altrui
., 1-28: una speciale guardia se n' abbia, che quando si vanno coricando
e dell'opportunità, perché d'altri n' erano manchevoli. l. bellini,
pazienza. fedeli, lii-7-348: ve n' è stato qualch'uno [dei soldati
pulci, x-1007: il nostro pazzarino se n' andò in siena con questo uccello tutto
vide l'uscio aperto, non subito se n' uscì, ma buona pezza dimoratovi,
un altro che agli occhi di tutti n' era il legittimo proprietario. -in
, con una gran brigata de'coìlazi n' andò a roma. libro di sentenze,
buonarroti il giovane, 9-172: che n' è di colei? / ha ella
a visitarti al tuo palazo, / cagion n' è stato un certo cavai pazo.
dal feretro, / e pur ci ritroviam n' un pazzo intrico. -temerario
avendo tu studiato in poesia, / n' acquisterai de'pazzi il gonfalone. -andare
/ metastasio, le ariette; ella n' è pazza. tarchetti, 6-i-83: io
buonarroti il giovane, 9-43: quanti ce n' han che, sé stimando savi,
sanguine ', come ben sai, e n' è venuto fuori un inno come di
.. / il parrocchian non vuol che n' assaggiate [del cacio], /
pecche, / il perché orlando se n' andò a lamecche. 5.
in tempo non opportuno; e perché n' è stato domandato già la prima volta
le sue peccata, / sed e'n' avesse quanti n'ebbe giuda, / faccia
, / sed e'n'avesse quanti n' ebbe giuda, / faccia pur sì ched
, i-3 (11): quando tu n' ài mester vene a mi dever la
omrom con quel è nato, tu n' ei da quel mondata. fra giordano
buon camerata, allegro: peccato che n' abbia pochi; che gli spenderebbe tutti qui
/ né 'l peccador col iusto: sempre n' à qualqe lagna. giacomino da verona
lonna su diritta pareva che n' uscisse una grande mol titudine
luogo infiato e priemi bene di fino che n' esca la sozzura che v'è entro
[s. v.]: 'te n' accorgerai al brodo se sarà pecora '
mie, gli ho concluso che me n' avvedrò se mi lascia tornare a servir la
. fioretti, 1-173: tutto dì n' escano e se ne veggon fuor pisto-
vincastro. pratesi, 5-143: se n' andò via lesto e guardingo, a capo
facezie [del burchiello] non ve n' ha forse quattro da far fortuna fuori
rimangono impresse le peculiarità della narrazione quando n' è più assimilabile, per la sua forma
vostri ameni colli aviti / pascendo se n' andran gl'irti pecugli. foscolo, iii-1-469
uno di quei pedanti, come ce n' è sempre stati in toscana, i
, benché tutti i pedanti fiorentini me n' avessero fatta una pedantina. -pedantùccio
: eguitando le pedate della cerbia, n' andavano là ove ella era. sannazaro
-a me pedoni non mancano, anzi io n' ho tanti sotto il mio stendardo.
più tosto che lui, perché non n' è molto buon pedone. c. capello
peggio trattato / e gran merito e grazia n' aspettavo, / ma zappai in acqua
forse anco dei peggio, / ve n' ha ad esser negli elisi a centi.
cameriere; ma, infine, se n' erano vedute di peggio. -con
si fanno e facilmente dimenticansi; ce n' è difficili a fare, e ancor
ché ha due percosse, dove il guidato n' ha pur una. machiavelli, 1-vii-238
petrarca, iii-1-53: altri so che n' avrà più di me doglia, / la
colore differente, e di questa sorte n' e ancora altrove che a carrara; e
pendea negra una selva. esiliato / n' era ogni dio da'figli della terra
le indoli umane; e se ce n' è di pallide, come ce n'è
ce n'è di pallide, come ce n' è tante, trascurarle o caricarle.
giambullari, 201: perché non ce n' è certezza né lume, bastici che
coi migliori al palatino evandro / se n' è passato, e quindi è ne
soccorso dalla parte per la quale gli n' erano già penetrati. mazzini, 58-294:
come dopo esso pesce; e tanto se n' apre avanti al suo penetratóre, quanto
per la presta penetrazione, quando se n' unge il corpo. -digestione di
. l. bellini, 5-3-8: n' andaste fin da principio nel vostro intendere
di geloso onore: / e s'io n' offesi te, ben disconforto / ne
contra a la corona, / ché tosto n' ave- ria gran penitenza. m.
pene dovute ai gran misfatti / gravemente n' affligge, e la severa / enitenza
da per tutto si odeno le campane che n' invitano alle sante prediche e a fare
, perocché, se ciò farai, sicuro n' andrai. s. gregorio magno volgar
sulle sue penne, la roba se n' andò di dove venne '. di roba
so quanti calami o pennucciole, / n' è cagion ch'io son basso e voi
: di queste [cipolle di tulipano] n' aveva fra l'altre una con il
addosso a qualcuno, e quanti se n' attaccano, tanti mariti (se è una
vista, de'quali dame e prìncipi se n' ornano. fortis, xxiii-468: uno
che tutti stupiscono del mirabil ritratto che n' ha fatto ovidio nel secondo delle metamorfosi
predire che il mulino san michele se n' andrebbe come un fuscello sulle onde,
pensamento e grande dolore e molta maninconia n' avea. sanudo, iv-309: e1
alquanto in proferere, / avegna che tutora n' ho pavento / non dica cosa che
se avvenisse che per mare a marito n' andasse. bellincioni, ii-162: di te
.. a casa di lei se n' andò. g. bargagli, 1-220:
; / ca de le tuo parabole fatto n' ò ponti e scale: / penne
cosi fatti e dé ^ più spaventevoli assai n' ho già veduti, né per ciò
ciò cosa del mondo più né meno me n' è intervenuto; e per ciò lasciangli
potrebbe trarsi d'impaccio a meraviglia. n' è vero, signora contessa, che la
un gran pensatoio, / talch'io n' ho perso 'l gusto e 'l lagorare.
i-475: périragio, se tosto / non n' ò soveni- mento / da quella c'
quale ella fue, e com'ella n' è tolta. / dànnomi angoscia li sospiri
41-9: penso ched in pensier segnore n' era / di quella gioia, che di
e ò penserò / che s'altri n' à neente, che mi 'l fura.
da roma, niccolò me n' ha molto isconfortata, e dice che
modo non vi vada: e per ora n' ho levato il pensiero. b.
della valle, 3-113: umidità non ce n' è per pensiero: e quest'in
non li fussino contro e perché, quando n' avessi bisogno, venissimo a servirlo
/ e con questi pensieri / me n' andai a li frati, / e tutti
ne prendite / e grazia da dio n' avente, / de li peccati averi pentixon
g. villani, 7-98: i fiorentini n' eb- bono poi più volte pentimento per
/ ma fatto poi lontan ben se n' accorse; / e stupor n'ebbe e
ben se n'accorse; / e stupor n' ebbe e sdegno, e dente acuto
. chiaro davanzati, l-37: molti n' audo van di ciò dolendo, / che
/ e dico che follia / me n' à fatto alungare. rinaldo d'aquino,
ora si trova imbarcato contro sua voglia, n' è imbarazzato e pentito, brama vivamente
danno in quell'amena città, se n' andarono poi colle loro barche, palandre e
dalla comune pentola e che a ciascu- n' arte, particolarmente alla pittura e scultura,
/ oggi quivi e colà ieri / n' hanno ad ogni stringa un paio; /
pucci, cent., 25-80: avute n' ha mille pentute / il fiorentin.
tiranno, come sono. di che n' hanno centomila pentute. sacchetti, 48:
. 000 uomini, che mai tanti n' ebbe a'suoi stipendi nessun im- peradore
parte ai luoghi della diocesi, che n' eran più scarsi. [e- diz
giuochi solazzevoli della gioventù, uno ve n' ha che altalena vien nominato, detto in
faceva acquistare i magistrati, / ve n' è una [campana] nel chiostro
patrizi, i-273: se una lunga n' ha, e tre brievi secondo i
.. è pianta grande tanto ch'io n' ho veduta alcuna in questa città che
. giuliani, i-287: troppi ce n' ha de'fiori per le selve: c'
della chiesa. giamboni, 10-70: n' andaro a lo steccato, il quale era
li miei per loro medesimi, io n' aria tre tanti di te. calandri,
, 2-38: partendomi da roma, me n' andai nella francia per paggio d'un
ne li tempi felici, / par n' aver per un otto. guiniforto, 90
, / che '1 suon de l'acqua n' era sì vicino, / che er
/ e per saperlo pur quel che n' avenne / fora avenuto. boccaccio,
sicuro: ché del dolore, ce n' è, sto per dire, un po'
, / no sai se adam ge n' ave sogna, / mai èva pur n'
n'ave sogna, / mai èva pur n' ave vergoigna. cronica degli imperatori romani
, 1-16: perché era cortese, e n' avea forse / non men dei dui
: perché io non abbia mille, io n' aveva ben cento e anche dugento da
il perderesti, per ciò che tu n' andresti in inferno. s. caterina
che la mia preferenza: / però n' ho percepenza, / visando ch'ogne
alla porta di quel luogo dove ce n' erano adunate forse più che non ce
uscio della casa... se n' andò, e quivi invano lungamente chiamò e
la città. giuliani, ii-285: n' abbiamo invocate (studiate) tante delle medicine
chi dona e pente, in tuto n' è perdente, / e se medesmo ofende
si sono perdute, in luogo di quelle n' ha discoperte e date tante e tante
salici fecundi e non sterili: se omero n' avesse veduti non l'avrebbe mai chiamato
sicuro? -perdinci bacco! o che n' hanno a aver fatto? tozzi, vii-441
volta la crede una umiliazione e se n' ha per male, e lo rimprovera;
oltrepassavano il numero di cinquanta non ce n' è rimasta pur una, perdita di
non sapeva bene qual fosse, ma n' era afflitto come d'una perdita irrimediabile.
9ascuna / chi piu vi serve, pyù n' è perditore, / et a la
e la vita, / per me n' è gita assai gente en perdìzio.
su gli occhi per parere ben miserabile n' andò a piedi di erode, et inginocchiatosi
feste con una sua fante alle perdonanse n' andava e 'l giorno da lavorare si
sol di questo. leoni, 534: n' ebbero [dell'assistenza ai feriti]
scarlatti, lxxxviii-11-561: con festa ve n' andate / pel perdono a pontriemoli alla sagra
i miei versi] raccomandati: n' è ragione che molti di essi sono in
vederti, special- mente dopo che io n' era quasi certa avendoti tanto vicino.
/ che suona ai chitarra, e se n' accese / per modo tal che andavane
due capi un divenuti, / quando n' apparver due figure miste / in una faccia
buonarroti il giovane, 9-822: ma ve n' hanno di quei che stanno i mesi
sì luminosa arde fra quante / ferme n' ha il cielo, o peregrine, alcuna
cui margo illustre affrena, / ruscelli n' escon limpidi e lucenti. e.
bellarmino che, sebbene in queste cose n' era affatto ignudo, almeno avea senso