idem, xxi-976 (42): se n' andò arditamente al rettore e in pieno
dove si donavano molte robe, e non n' ebbe niuna. testi fiorentini, 182
., ii-166: amor, che lungiamente n' hai menato / a freno stretto sanza
/ a due e tre e quattro se n' andaro. ariosto, 17-72: giunsero
rinoceronte, de'quali animali quel paese n' è pienissimo. magalotti, 16-22
e fra gli abatini più giovani ve n' avea taluno che in fatto di opinioni arrischiate
no 'l contempre / sì ch'ei n' abbagli e stempre. 7.
che dileggiavano gesù quando cadde, ve n' era uno impietoso e abbaiante più di tutti
iddio dar possa), o pur n' andiamo / via dalle navi senza danno.
non fossimo loro, sole in tanta afflizione n' hanno lasciate. paolo da certaldo,
e ciò che fortuna mi donerà, sì n' abbia. dante, inf.,
abbandonatamente lasciò il mio petto e se n' andò in quegli splendidissimi ed amorosi occhi
nemici forte se ne maravigliavano, e molto n' abbassarono la loro superbia. boccaccio,
prò odorare? / quegna enfertate el n' ha fatto cascare? / non t'èi
un doccione aperto, d'onde se n' esce. vasari, i-480: dipinse l'
avea fatto getto, onde il ventre n' era divenuto vincido e smunto. fagiuoli
parendo che la ragione che comunemente se n' adduce da gli autori che sin qui
molesta, di divertimento noioso dicesi: n' ho assai, per poco che ne abbiamo
tradiranno e penseranno d'abbattere; e se n' è veduta isperienza vera in firenze per
, di abbattimenti mortali, benché niente n' è trapelato al di fuori. serao
/ fortuna vuol così, che se n' abbella. alfieri, 779: voi [
iii-333: e d'ammaestramenti, se n' abbisognaste (che tutti per verità n'abbisognano
se n'abbisognaste (che tutti per verità n' abbisognano), non potrei soddisfarvene io
per compensare quello che il legno se n' è succiato, ond'essa è fatta scema
, 1-9: molti [vasselli] n' abboccano, ed è poi cosa difficilissima il
come una fonte abondante, che sempre n' esce, e sempre abonda, e sempre
al corpo sì che par ch'esso n' abbonde. campanella, 337: abbondiamo di
piuttosto che per mala speranza che se n' abbia. note al malmantile, 427:
(267): niuna [pianta] n' è laudevole la quale il nostro aere
. ed elli rispose: -all'abbottonar te n' avvedrai, se l'avrai avuto o
a giove. / ed una allor n' avean parte polita, / parte abbozzata.
p. viani]: bench'io non n' abbia alla mano esempi d'autorevoli penne
iacopone, 13-23: l'odio sì n' ha fugato e lo cor ha ennamorato
in somma che più abbrancò: pagolo n' andò di peggio che tutti. soldanieri,
oscuritade. iacopone, 24-133: abreviare sì n' è opo esto fatto, / che
: la volontà del favoleggiare se n' era ita, e il tempo, che
, 4-205: poi sinan improvvisamente se n' andava, pigliando di nuovo l'abbrivo verso
ii, 3-47: già mai non n' ò abento, / vostra bella fazone
di giacomo, i-197: « e n' aria fresca e ffina / ca vene 'a
. leonardo, 1-i75: quando se n' è montata [della montagna] circa a
ed infinito / esso v'abissi, ché n' ha la potenzia. d'annunzio,
, 15-24: tu, che condutti / n' hai, donna, in questo mar
laureti. lastri, 1-4-56: ve n' ha una [delle isole] nella
di gente, sieno terrene, perché già n' ho vedute rumare, colla morte di
negano il lor superfluo ai poveri, n' abusano contro la volontà di dio che
abusano contro la volontà di dio che n' è il sovrano padrone. goldoni, i-1029
bene, colui che non ha, se n' acagione lui stesso. segneri, iii-1-138
io vidi, e anco 'l cuor me n' accapriccia, / uno aspettar, così
a la quinta sorella che rimasa / n' era, bisogna apparecchiar la dote, /
mi bisogna accattar delle ricchezze da chi n' è più di me dovizioso. salvini,
, se di'il vero, n' accatti nimici. e però fuggi le zuffe
qualche luogo accattato nella sua diceria, n' andava in cielo per la nuova casa
oltre a questo accecamento colpevole, ve n' è un altro penale. parini, 624
sanno, / se non quel tanto che n' accende il sole. tasso, 6-i-59
, e dalle vette / a'fondamenti n' ondeggiò l'olimpo. arici, 79
/ osi scriver di te quel ch'or n' accenna. idem, 4-93: e
acqua corrente. sta in orecchi; n' è certo; esclama: « è l'
dante, conv., ii-vm-14: n' accerta la dottrina veracissima di cristo,
accesa, e niuno ricordo lasciò, che n' avesse fatto fine, 0 che fosse
vero accesso di frenesia, che ce n' era abbastanza cagioni, si mise a tremare
ne potrei assai racontare, né però n' avrei una minima parte detta; ma
nubi. linati, 30-56: me n' è rimasto un ricordo nell'anima un
. firenzuola, 393: egli se n' andava così gonfiato e così accigliato per la
, che quando avemo volto la dolente strada n' ac- cisma, cioè, ne acconcia
le sue damigelle, che prima scollacciate n' andavano, vestirono accollato. 2.
leggende di santi, 3-71: piero se n' era già venuto con mal commiato,
ella a dio, a genova se n' andò. idem, dee., 3-5
negano il loro superfluo ai poveri, n' abusano contro la volontà di dio che n'
n'abusano contro la volontà di dio che n' è il sovrano padrone, e che
baroni, accomiatò i servidori che se n' andassero. serdonati, 7-761: fummo accomiatati
accomiatava / sanz'altro dir, ché piangendo n' andava. idem, 5-3: non
gli accommiatati ad assoldarsi co'fiorentini subitamente n' andarono. accomiatatóre e accommiatatóre,
alla nuova disciplina,... se n' erano andati. idem, pr.
alloggio, accompagnata dalla notizia che se n' iva in campagna il dì dietro.
rincontro alla naturale scaletta... n' era una finta, che si acconciamente s'
veniva acconciamente, in parte solitaria me n' andava. crescenzi volgar., 2-13
, 24: quando ella vide ch'elli n' era acconcio / d'andare a quello
portarne anche partita a casa, se n' andò con dio. manni, 2-182:
ardisco, / in fin a roma n' udirai lo scoppio. della casa, 579
ed io, servi ambidue, / n' accoppiassimo insieme. tasso, 2-33: questo
, / che del disio di sé veder n' accora. ove piangendo tomo /
di doppierò / vede colui che se n' alluma retro, / prima che l'abbia
quell'oste: « a dormir ce n' andremo; / e domattina, com'io
: quando son clientoli che non ve n' è da cavar nulla mai, allora
poco discordino, lo buono maestro se n' accorge. dante, vita nuova, 4
/ sì chiusamente, ch'i'sol me n' accorgo, / e quella che guardando
quelli che governavano il legnetto non se n' accorsero. tasso, 4-95: ma
quei giocolini, senza ch'ei se n' accorga. manzoni, pr. sp.
/ venne rinaldo; e come se n' accorse, / con alti gridi e gran
, e oltre a questa inconvenienza ve n' accorrevano molte altre maggiori. paolo da
avesse. cantari, 33: quanti n' è qui e n'è di là dal
, 33: quanti n'è qui e n' è di là dal mare / de'più
salvini, 19-iv-1-310: i fichi or mosso n' han la fantasia, / ch'eran
non vio / che gioi'mi si n' acresca, / nanti mi si rifresca /
, / accresce anco egli, e n' ha da viver lieto. tasso, 6-ii-16
acerbiva, volle anche confessarsene, ma n' ebbe assoluzione. = deriv. da
cerro sembrar grosso et acerbo, / così n' andaro in tronchi fin al calce.
deledda, ii-617: ebbene, se n' è andata. tutto è riuscito bene.
, 9-38: né fluido [cibo] n' appresta agli alvi facili, / e
non ho voluto mancare di dime quanto n' ho ritrovato scritto. vallisneri, iii-368:
che e'vide il sole, e'se n' andò in acqua. cellini, 681
scritti a tua dannazione, anzi se n' andranno con l'acqua benedetta, come
acqua nanfa e ben profumatosi, se n' andò a letto. folengo, i-266
di latte si fa dal latte, quando n' è stato cavato il burro, e
acquerella. g. gozzi, iii-299: n' esce prima un fumo che ammorba,
, 151: per forza d'arme acquistati n' avea / dugento, che 'n sua
460): [don gonzalo] n' aveva poi ottenuta facilmente la ratificazione dal conte
, 9-38: né fluvido [cibo] n' ap presta agli alvi facili
ma stringi stringi, il sugo che n' esce è sugo di rapa. viani,
suo albergo, però che grande desiderio n' aveano per adagiare le loro famiglie.
/ o misero, e non te n' addai. idem, 67-13: amor,
gli è furato ardore, e non se n' è addata, amore. dante,
romore, / sì che nessun se n' è ancora addato. boccaccio, iii-5-26
alfieri, 75: muori: ei n' è tempo il dì, che indarno arditi
qual che sia 'l piacer ch'ora n' addestra, / seguitar si convien,
notte all'addiaccio nei campi, se n' e n tornati a casa. dessi,
e te ne andrai come lui se n' è andato, addio! idem, i-383
ojetti, ii-798: tra le sculture ve n' è sopra un sarcofaco una indimenticabile,
bandiere, le nostre bandiere. ce n' eran parecchie: molte addirittura. palazzeschi
/ e l'uno a l'altro n' additava poi. caro, 15-i-57: non
sue sì dolce canto / rende, che n' addolcisce il cielo e l'óra.
tanto dell'ardor tuo ch'io me n' appaghe / e chiami in dio felici i
grava e morde / il mal che n' addolora / del tedio che n'affoga.
mal che n'addolora / del tedio che n' affoga. settembrini, 1-113: mi
estraneo al loro mondo, e me n' addoloro, ma non so vincermi.
dite al padre che 'l gran corso n' addorma. carducci, 603: dolce
, anche qui, certa gente, che n' hann'addosso... ci ha
, e che quasi piansi quando se n' andò. idem, ii-213: non fare
in fuga. / noi molta preda n' adducemmo e ricca. -figur.
al suo trionfo inanti, / seco n' adduce. pindemonte, 6-227: ma felice
, e pingui agnelle / e giovenchi n' adduca. manzoni, 312: di questo
, inf., 14-129: se cosa n' apparisce nova, / non de'
parendo che la ragione che comunemente se n' adduce da gli autori che sin qui hanno
uso [della mitologia] non se n' era mai smesso fino allora. idem,
dell'annona]... uno ve n' era, chiamato l'estrazione per adequato
2-2 (139): nella camera se n' andarono, e senza niuno indugio coricatisi
, 19-238: presti il comando / n' adempiro, e arrecàr le già promesse
): in que'contorni, non ce n' era uno che potesse, a mille
micidial demon superbo, / che pria dolce n' adesca, e poi n'ancide /
pria dolce n'adesca, e poi n' ancide / d'eterna morte. marino,
rima, che per bisogno che n' avesse la bestialità, perciò che bestia
rettor., 26-19: altressì molto bene n' aviene... a questa
l'adiu vante, che n' è il principio. 2.
io gli vo'dare; intanto / n' andrò adocchiando il più opportuno posto,
quando aombra. idem, 117-79: elli n' aom- brò di questa novella per sì
costui gridava e quasi come aombrato se n' andò al vescovo. pulci, 21-m:
suono, che quanti nella reai casa n' erano parevano uomini aombrati, sì tutti stavano
. pirandello, 6-116: spesso se n' adontava con se stessa, sentendo che
che di ciò pianga o che n' adonti. landino [inf., 6-72
landino [inf., 6-72]: n' adonti: cioè n'abbi onta e
, 6-72]: n'adonti: cioè n' abbi onta e dispetto. dante,
vago, / potresti ben, tante n' ho meco ancora, / renderne il tuo
d. bartoli, 40-iv-274: n' ebbe di questi [idolatri] un sì
vostri adornamenti, fior di fiori, / n' avrebe briga tulio ed orfeo.
, se la maledetta pianta del tutto n' estirpasse. idem, i-100: mai natura
sue speculazioni, come abbondantissimo ch'egli n' era, ne fu insieme liberalissimo, quindi
et insieme con l'altre viti troppo se n' aduggiassero, sfrondinsi. castri, 1-1-140
mai adulare, ma che presto se n' era rimosso,... essendo stato
plebe ed i principi in guisa che n' agognano sempre più, e ne chiedono
i poeti, e per diporto / spesso n' avea qualche adunata a canto. forteguerri
a tavola,... là se n' andò dove il conte vide. ottimo,
alla porta di quel luogo dove ce n' erano adunate forse più che non ce
dimesticamente parlano con le persone, perché n' ho visto esperienza tale che mi pare
/ de'carcerati, fa'ch'io n' oda alcuno. segneri, ii-54: stava
animo ancora quello spirituale contento, che n' affacilitava il viaggio. = comp.
/ com'più t'assaggia, più n' affama. = deriv. da fame
865: che diremo di colui che non n' ha bisogno, che s'afanna cotanto
16-26: ella per uso il dì n' esce [dal giardino] e rivede /
della lunga giornata,... se n' entrarono nel castello senza fare altro assalto
del metallo prezioso... ce n' è qualcuno che suona un po'male:
, 3-73: rinaldo tanti quel dì n' affettava, / che in ogni luogo pel
: era perpetua, come ognun se n' avvede, la serva di don abbondio:
. pulci, 18-96: verso rinaldo n' andava affilato. 7. dimin.
travaglia. pucciandone, iii-1-55: e sì n' afinerai com'oro al foco.
né miri il ciel, ch'a sé n' invita e chiama. g.
staccarti intieramente da lui; altrimenti non n' avrai che danno e fastidi, e sarà
accorge ov'ella già; / e se n' affligge. segneri, i-39: se
fia mia scusa? o chi n' avrà pietade? = lat. affligère
tanto afflitto, / che qual mi vederà n' avrà pavento. boccaccio, i-175:
grava e morde / il mal che n' addolora / del tedio che n'affoga.
che n'addolora / del tedio che n' affoga. carducci, 433: ma
quel che è peggio ha coraggio quanto n' ha un moscino. affoga in uno
, la gente s'affolla intorno; n' accorre da ogni parte della strada. rajherti
valore / sor monta quante n' ha la terra e 'l mare, /
per questa cavatura de'denti lo cavallo n' è più arrendevole e affienato. affrenatóre
en corte i roma, / tale n' ho redutta soma: / onne fama mia
onne fama mia s'affoma, / tal n' aio maledezone. vellutello [par.
a vulcano a riferire il tutto / n' andò ne l'antro affumigato e scabro.
donde, che io era morto; se n' è venuto qui affusolato, per impetrare
., 11-4]: alcuno se n' andava dirieto ad aforismi, cioè breve sermone
ammaestramenti d'entrare nel cammino che ragionato n' avete, che mena altrui a vita
; in cotal guisa, / ch'io n' agghiacciava; e ancor non m'assicuro
le menti aggiri; / per te vita n' è spenta. idem, 929: addio
. il clusio ed il lobelio ve n' han aggionte molt'altre, che poi
anzi che 'l giorno, già vicin, n' aggiunga. boccaccio, i-144: non
gli aggiunti, che qualcheduno sempre ci se n' attaccava, variavano secondo le circostanze e
e fresche aure e rugiade / pure n' attende [il tasso] a maturar
appiccati i picchi, nel giardin se n' entrò. ariosto, 16-27: dove s'
; ché sòltone voi uno, el diàulo n' aggroppa due; ma solvete, e
magalotti, 16-453: le turche se n' aggrottescano [de'disordine. - al figur
delli varii aggruppamenti de varie pieghe che n' empiono tutta una figura. g. averani
. boccaccio, i-39: e già n' avea tanti uccisi [di nemici]
ha così assoluta certezza, quanto se n' abbia l'istessa natura; e tali sono
crusca]: e dentro in questo cerchio n' hae un altro, e chiamasi il
par., 29-42: e tu te n' avvedrai, se bene agguati.
la terra rivestita / ne sorride e n' invita / agiatamente a spaziar per questa
il lume, in quattro salti se n' uscì dal letto, e posesi al
annunzio, iv-2-43: di vele però ce n' era uno sciame lì su la linea
il comodo di studiare, non se n' aveva neppur l'idea. [ediz.
7-1 (155): se n' andò nell'orto ed a piè del pesco
sentito, dove volle a suo bell'agio n' andò. firenzuola, 448: la
addormentato [l'istrice], se n' andò alla volta sua,...
idem, 10-33: chini pria se n' andàr; ma quella grotta / più
nieri, 69: ce n' ho per un pezzo dell'aglio da mangiare
fra giordano, 5-376: a vinegia n' hae maestri, i quali ti farebbero tutt'
dosso un mantello colorato, tutti gli spettatori n' ebbero pietà e pregavano per lui
/ l'aiutino, in prigion se n' andrà tosto, / s'avessi più avvocati
riceve alcuna volta agrestezza; ma egli n' è poi sì altamente meritato, e
e più agri; e le dimestiche n' hanno meno, ma sono più dolci
in crudele odio del tiranno overo che n' avevano agra paura. fatti di cesare,
sono agrumi natii di quella città dove n' è copia. carletti, 118: è
una carta, e falle busi co'n' agucchia e per essi busi riguarda il sole
facciam lavor sì bei, ch'ognun n' è vago. buonarroti il giovane, 9-137
[crusca]: perché l'appetito se n' aguzza e lo stomaco se n'allevia
se n'aguzza e lo stomaco se n' allevia. g. c. croce,
peso tratto, in giù col mento / n' andasti,... e non
barare. boccaccio, v-245: se n' entra nella chiesa: ma non vorrei
, se forse per alcun peccato commesso n' ha bisogno. idem, dee.,
non strabocchevoli pericoli e lasciano perire chi n' ha voglia. paolo da certaldo, 184
; e, per desio ch'io n' abbia, / non posso ancor darvi espugnata
messere? disse il notaio: vorre'n' andassimo a letto: lo che disse stimando
in firenze, e in fra l'altre n' è stato portato l'alabastro occhiuto,
edifici. petrarca, 348-10: or n' ha diletto [di laura] / il
l'irrequieto trasvolare dei piccoli alati: ve n' è pure del- l'ultime cove di
, 2-213: la mattina maestro manente se n' era andato a spasso infino all'uccellatolo
e partitosi il detto papa di firenze, n' andò ad albergare alla badia a ripole
4-3 (415): ad albergare se n' andò segretamente colla maddalena. idem,
: e in firenze giunti, se n' andò ad uno alberghetto di due fratelli che
(per ciò che pure allora smontati n' erano i signori di quella),
non se parte; / e, se n' aveste albire, / fare- stelo venire
che l'albore / rosseggiando nel ciel già n' apparia. idem, 12-58: già
co'novi albori / ad orar te n' andrai là su quel monte / ch'ai
par che spunti la pace, e n' esca fuore, / qual fior da stelo
né d'altri, ancor ch'io n' abbi con diligenzia ricerco di veder qualche
tacito sì, ch'alcun non se n' accorse. guicciardini, 108: non dire
, che di catuno, che n' esce, e mostrasi, poi la sua
, alessifarmaco. muratori, 3-149: n' ebbe per risposta, che nessuno campò
/ sanz'altro dir, ché piangendo n' andava. idem, 2-66: ognun ci
bisogno di brunir d'oro, perché n' è venuto il tempo suo: egli è
camminare per difficultà che, se prima n' avessino immaginato la ottava parte, se ne
. bocchelli, 10-69: egli se n' era [della musica] alienato e disgustato
, 22-75: a diliante in camera n' è ito, / e di parole cortese
cuore. michelangelo, 202-11: così n' avvien di novell'aspra o dolce;
magalotti, ii-90: giustamente se n' allarmarono quegli che avevano fatto il gusto
un dì, per divina spirazione se n' andò allato al mare, alla bocca del
marco in una mia cella, che n' ho le chiavi qui allato. ariosto,
santificar © l'alleanza e vana / n' affidò tutti fino ad or la sacra
sorte, / ché la iustizia sì me n' ha privato ». lapo gianni,
te pòi molto alegrare: / l'arra n' hai del paradiso, non ne pòi
impiccherestiti per la gola; e io n' arei grandissima allegrezza e ballerei e canterei
, sono degli anni assai che non n' ho avuto alcuno se non di fatica
piansi molto; e poi tanta allegria / n' ebbi; che sempre mi vedrai giulivo
per quella, quando la gioventù se n' è ita? foscolo, v-143: l'
oriente e 'l mezzogiorno, / trionfando n' andasse in carro adorno. b. de'
pensier bruca / la lor vertù sì che n' allenta l'opra. idem, purg
a forza da rinchiuso loco / se n' esce, e move alte mine, il
v-312-8: chi più di costa / giente n' aletta, final morte costa. salvini
allibbì, chiuse la tenda, e se n' andò. panzini, iii-559: se
uomini. idem, 1-122: ve n' ha di quelli [difetti] che viziano
: il vestire può essere lindo senzaché n' apparisca l'allindatura. = deriv
lo buttai là, dicendo che non me n' importava nulla. carducci, 839:
soldatesca, alloggiata lì o di passaggio, n' eran fuggiti disperatamente. [ediz.
porta / della mia casa, e n' allontani i mali / che passan muti
allora che io con voi poco fa me n' uscii fuori. brignole sale, iii-136
e quanto degno d'onore facevano chi n' era meritamente incoronato, di quello alcuni
azeglio, 1-141: il buon colonnello se n' andò all'albergo, e noi ce
dire ne gli erasmiani adagii, ve n' è imo, tra gli altri, il
di doppierò / vede colui che se n' alluma retro, / prima che l'
splende quel loco e / 'l fosco orror n' è vinto. marino, 12-90:
, 209-4: ma com'più me n' allungo, e più m'appresso. boccaccio
in fra l'altre cose, ve n' entrava [nella ricetta del medico] una
cielo /... / come se n' alterò, come fe segno / del
compiete -la speranza / di color, che n' han fidanza, / per l'altera
lasciarono il saccheggio a mezzo, e se n' andarono in fretta, senz'aspettarsi
montatovi altressì, quanto più potè, n' andò verso calese. idem, dee.
incontanente la gente del re d'araona n' armarono altrettante. simintendi, 1-180:
che quando sarà il tempo ch'ella n' esca, / la farò uscire, e
idem, iii-1-52: altri so che n' avrà più di me doglia, / la
poche ore davanti pur per morto n' era stato tjratto. machiavelli, 734:
compagnia e senza mutare altramente consiglio se n' andò a quel bagno. idem,
per altri poggi / cerco, che n' è ben tempo, et altri rami.
argeste. moravia, v-195: ce n' erano di giovani, di men giovani e
argivi / senza sangue combattono, ma n' esce / minor la strage, perocché l'
guerra coll'altra. il povero renzo n' aveva, da molte ore, due
beve tutti alla botte, finché ce n' è. -altro...
il quale, senz'altro, se n' andò a far quanto avea divisato.
. tasso, 6-72: che te n' andrai fra nazion nemica, / notturna
trombare voce de gran paura: / opo n' è appresentare senza nulla demura.
molto valore; / pochi presente da voi n' abi ancore; / quanno ce penso
che costi tanto cara, / che morte n' ha più tosto e più amara.
rida. idem, 13-29: e stupor n' ebbe e sdegno; e dente acuto
amari / giorni dopo il seren dato n' ha il cielo. idem, 7-18:
/ non vene a l'amativa chi non n' è luminato. dante, conv.
., 4-2 (399): troppi n' avrei degli amadori, se io ne
fa questa ambasciata: / che voi n' andaste con suo cor in mano. m
g. bentivoglio, 2-53: me n' andai dopo a trino,...
, / per ch'am- bendue n' andassero in profondo. testi fiorentini, 51
forse ne'piedi, / perch'io n' abbia aver l'ambio. fagiuoli, 3-4-217
ma la infamia e l'onta / n' erano in noi vili patrizi aggiunte / al
volte più cattivi de'giovani, ché ce n' è oggi assai più ambiziosi, più
virtù elettrica] più d'ogni altro n' è l'ambra gialla. verga, i-180
ed ambra, e del fumo che n' uscia, doravano le camere. fra giordano
nei lattoni dei venditori ambulanti, ce n' è per tutti i gusti, specie per
di caccia copiosi..., solleciti n' andavamo. idem, vi-128: or
. iacopone, 32-11: lo segnor te n' ammastra, che tu dege cavere /
di cesare, 114: molto ve n' aveva [tesoro] che molto tempo
della pianta, le quali infradiciato che n' è il parenchima, si serrano e s'
un po'di terra! forse non n' avremo quanta basta da coprirci quando morremo
quanto sia la morte, / scandicci n' ha mandati a marignolle: / gente,
, che pochi uomini erano, che n' avessono beuto tre volte che non rimanesseno ammazzati
. leggi di toscana, 2-98: n' hanno [delle stadere] una all'ammazzatoio
i baroni di spagna] se n' andarono al re... dicendogli,
come dell'arti, / qualche vizio n' aprendi, / sì ch'anzi che t'
sì ch'anzi che t'amendi, / n' avrai danno e disnore. giamboni,
allora ammiraglio del re, per vedergli se n' andò verso il luogo dove erano legati
, e d'essa si compiacque, e n' arse. idem, 2-15: guardia
il tempo e l'uom non se n' avvede /... / di ciò
, ed ammirava / che da sinistra n' eravam feriti. idem, purg.
né miri il ciel, ch'a sé n' invita e chiama. idem, aminta,
sirene, / di sirene celesti; e n' uscian suoni / soavi e chiari e
toltase, rattissima al patre spirituale se n' andoe. pulci, 24-151: è
/ ne giungon, tanti convien che n' assidri. 2. sf.
co'suoi piedi, e l'altro che n' esce portata in quattro. viani,
30-8-3: d'essere ammonito lo buono n' è lieto, ma ciascheduno pessimo molestissimamente
ponete / onde il puzzo purgarne che n' ammorba. d'annunzio, iv-2-1282':
, / tante un secreto suo terror n' ammorza. idem, 956: tempra,
amore. idem, 244-10: te n' inganna amore, / che spesso occhio ben
, i-237: morta l'arei, quando n' avessi solamente 11 corpo. -eccoci in
91: sotto l'alba piovosa se n' è andato / il mio amore con
tolto nello eleggere l'amante, ma me n' ha molto in ciò prestato, voi
mira / di retro al tempo che se n' è andato, / da l'un
12-72: e 'nverso la città poi se n' andaro, / dov'era l'amo
di un socrate / adolescente, / n' esce un decrepito / birba o demente:
tre generazioni e del cammino avanti se n' è fatto. gobetti, i-169:
della sua classe, s'egli n' esce ben conformato in ogni sua parte e
in quel tempo nel mio paese ce n' era più di uno. viani, 19-119
, 2-607: e1 polmone / spesso n' è infetto, onde subito infondi / in
a manca /... / n' hai tedio od ira? eh, via
vi dà l'anchetta? ogni volta n' è tenuto a restituzione. = dal
savia e di bel viso, sì n' avrai be'figliuoli. -come rafforzativo
ahi crudo amor, ch'egual- mente n' ancide / l'assenzio e 'l mèl che
d'oro: / e poi fatti n' avean cumuli spessi, / de'quali,
, e anco il cor me n' accapriccia, / uno aspettar. idem,
valore; / pochi presente da voi n' abi ancore; / quanno ce penso,
giro per il mondo. / se n' andò ch'io ero ancora un bambino portato
vago, / potresti ben, tante n' ho meco ancora, / renderne il tuo
a farle quelle palle di cerchi? perché n' ho vedute di ottone e di ferro
i-2543: con questi pensieri / me n' andai ali frati, / e tutti i
/ la qual è enfenita, do'n' è opo andare. angioleri, 50-13:
riva. idem, iii-1-162: se n' andò in pace l'anima contenta. boccaccio
. idem, ii-32: poi ce n' andremo insieme a quelle grotte / e qualche
inf., 8-3: li occhi nostri n' andar suso alla cima. idem,
gnene manda... oh! ce n' è drento un'altra; / a
e rozza e non mai più avvenuta, n' andaro le novelle al soldano. ariosto
/ di retro al tempo che se n' è andato, / da l'un dei
il tempo e l'uom non se n' avvede. idem, purg., 11-140
donna piagneva continuo, e il tempo se n' andava, sagliendo tuttavia il sol più
., 1-1 (72): così n' avverrebbe come voi dite, dove così
inf. 2-1: lo giorno se n' andava, e l'aere bruno / toglieva
poi ella e 'l sonno ad una se n' andaro. passavanti, 85: come
scritti a tua dannazione, anzi se n' andranno con l'acqua benedetta. ariosto,
deledda, ii-436: 1 denari se n' eran andati prima che partisse lui, e
/ come fia in quella dia che si n' andao / madonna, d'esta vita
trapassao. ariosto, 26-13: così n' andasser pur tutti i malvagi, / come
i malvagi, / come a quei colpi n' andò bertolagi. vasari, i-589:
/ tu di beltà, ed io n' andava altera. straparola, 1-2: certo
cittate insino allotta, / che gli uomini n' andavan senza brache. redi, 16-viii-116
qual nebbia ai venti / gli empi n' andranno, e dissipati e spenti. bar
una le parti, troverete non ve n' essere una soverchia, né quanto a lei
. cecchi, 1-2-420: e così ce n' andiamo a maravalle / presto presto.
so che se io l'avessi detto, n' andrebbe il fuoco, o la
iddio / di tornar, se me n' andasse la testa. s. caterina
caterina da siena, iv-6: se n' andasse mille volte la vita, io voglio
/ la vita al nostro modo te n' andrebbe. ariosto 17-127: non son,
. lippi, 3-47: e s'e'n' andasse il collo, sempre il vero
lo ingegno di nerone degli anni teneri se n' andò in dipignere, intagliare, cantare
, 4-32: stizzato meco, se n' andò con dio, / in luogo che
note al malmantile, 4-32: se n' andò con dio, cioè se n'andò
se n'andò con dio, cioè se n' andò via. viene da certe formule
a rifarmi di quel tanto che se n' è andato nei cinque mesi che ho
che là tra'lanzi / da soldato n' andò 'n oga magoga. note al malmantile
., 15 (270): ve n' andate per i fatti vostri; e
, / né credo che il ciel n' abbia altra equale / a te, che
livio volgar [crusca]: elli se n' andaro di pieno andare verso le logge
andazzo di poeti e di improvvisanti, n' è stato in questa terra questo anno
mobili, veramente realizzati, ce n' è un numero assai ristretto, data la
noi, e come gioivano vedendo che n' eravamo persuasi! fil. ugolini, 28
-ne l'écoutez pas, cet homme n' a pas le sens commun, il est
i... i quante mai n' ebbe il ciel per avventura, / bianche
voce de gran paura: / opo n' è appresentare senza nulla demura. dante,
la porta / della mia casa, e n' allontani i mali / che passan muti
iacopone, 81-62: or pensa che n' hai detto de l'amor benedetto:
bellissima tanto quanto mai alcuna veduta n' avesse, la quale stimolava e angosciava tanto
la qual cosa egli così angoscioso se n' andava per la selva, discorrendo in
dire ad anima viva che io te n' abbia parlato. idem, i-141: era
e corpo di cicerone,... n' acquistò il soprannome di attico. b
., 2-2: lo giorno se n' andava, e l'aere bruno / toglieva
animella, d'alcuno invisibile meato se n' era uscita. carena, ii-306: animelle
., 1-457: e se pur biasimo n' appendesse a me, tuttavolta sempre fu'
: molto meglio sarebbe ch'io me n' andassi al suo alloggiamento, e tentassi
sì io veggio quanta tempesta di biasimo n' appende a noi, se tu, spaventato
g. villani, 6-19: molti n' annegaro e gittaro in mare sopra lo
segni, / ebber fortuna e molti n' annegaro. fioretti, xxi-966 (36
nesti sconvenientissimi, com'ho detto, n' ho veduto la sperienza ne'giardini,
dolere tutti i giorni dell'anno s'egli n' avesse molti più che non n'ha
egli n'avesse molti più che non n' ha. idem, v-85: come i
giro per il mondo. / se n' andò ch'io era ancora un bambino portato
, ma viepiù stretto il cor n' involgo, / caro furto ond'il
e la sordidezza e 'l sudiciume fieramente n' annoiano. 4. ant. avere
. varchi, 16-82: se poi te n' avverrà per ventina alcun commodo, annoveralo
dicendo, che per alcuno sentimento che n' avea avuto avea fatto spiare, e
(135): con lento passo lassù n' andò; dove ansando giunto, per
antiaeree. moravia, ix-188: ce n' erano non so quanti di cannoni antiaerei
, 287: molti gran fatti se n' ode dire dalle persone antiche e assai se
. g. villani, 8-8: se n' è veduta isperienza vera in firenze per
rumile signora... la quale se n' era fatta come un anticristo. e
, purg., 24-46: tu te n' andrai con questo antivedere: / se
, i-54: noi altri musici ce n' andiamo più alla buona, senza tanti
609: così diss'egli: ed io n' andai con questo / fallace antiveder ne
bireno / rispondean gli antri che pietà n' avieno. caro, 4-183: solo con
ne parlo co folle, eo me n' ho anvito, amore. idem, 93-45
291: abbandonata la propria casa se n' eran venute anzi al conspetto de'loro genitori
/ sì che 'l suo stuolo ornai n' andria disperso / come anzi l'
a cavallo col suo sparviere in mano n' è andato alle pianure aperte a vederlo
/ tal che 'l tuo successor temenza n' aggia! idem, par.,
perigli al rischio aperto / fuori se n' esce, e sua virtù dichiara.
che furo armati, / quei del chiuso n' uscivano a l'aperto. marino,
l'antenne le zampe la proboscide / n' escono brevi come dalla giubba / folta
riseppe dell'apostasia del marito, se n' andò. manzoni, io7: che
per tutto il corso della processione / ve n' eran altro che diciotto o venti.
senno s'insegna a chi tanto non n' apparò a bologna. = lat
: e sotto un alto robor ce n' andammo, / con una trabacchetta apparecchiata
anni e venti, / e me n' andrò, perché non s'abbia a dire
savi e apparenti: altrimenti chi gli manda n' ha poco onore. bembo, 2-44
fuori apparendo, il marito di lei se n' accorgesse. sacchetti, 158-20: andò
prometto di compiere, e gli dei n' appello testimonio. 5. ant
che s'appella, / mentre il gioir n' attrista, / a la ragion,
un'ambizione più profonda, e me n' appello alle donne dell'europa, dell'asia
, perché sarebbe un'ingiustizia: me n' appello anco ai letterati dei due emisferi
non se ne sta e non se n' acquieta. = lat. appellare
letto, e accesa una lucerna, se n' andò giù da lei per vedere questo
e d'essa si compiacque, e n' arse. / oh maraviglia! amor,
è tre volte a terra, e tre n' è surto; / ch'egli appena
du- done incappato; / né se n' accorse appena, che fu preso:
che fatto sembiante di grandissimo sonno, n' andò a coricarsi. tasso, 13-1:
: io veggio quanta tempesta di biasimo n' appende a noi, se tu, spaventato
idem, 1-457: se pur biasimo n' appendesse a me; tuttavolta sempre fu'
: e se pel dosso / penetrato n' è 'l lezzo, e ci ha appestati
è corrutto, / però ch'elio n' è mozzo onne appetere. scala dei claustrali
di vedere costei, avvegna che alcuno appetito n' avessi già, ma leggiero parea
bellezza. leonardo, 1-52: infiniti ce n' è per soddisfare a un suo appetito
: solamente la via con gli esempi n' appiana, o gli schiocchi ne invita.
e usa co'buoni, glie se n' appicca, e chi participa e usa
ne fu uno che non gli se n' attaccasse, almeno per qualche tempo.
una campanella, su per le scale n' andò. cantari, 20: e poi
del rosso, 1-2-91: non ve n' era alcuno, il quale non gli dicesse
appiccati i picchi, nel giardin se n' entrò. idem, iv-158: né a
, / ché nulla a lui se n' abbia ad appiccare. -prov.
sommo poter! chi fa che salvo n' esca, / se s'appiglia il suo
sassetti, 254: un'altra ce n' è, che è come ima mela appiola
chi ne diceva di più, questi n' era più applaudito, e miglior popolano
, e impossibilità di applicare, che n' è la conseguenza. negri, 2-991:
grave torto alle donne. fra esse ve n' hanno che non colpiscono alla prima
bene appoggiata; di me non ce n' è più bisogno. -milit.
60: [di città] ce n' era più di mille tutte grandi, appopolate
un fatto, e l'altra parte n' appone un altro. dante, par.
di quelle, non sarebbe però ch'e'n' avesse scienzia; ma sarebbe per uno
insieme con la moglie era, se n' andò da lui. idem, dee.
quel che doveano, che lanciotto se n' avedesse, e che appostatoli sul fatto,
titoli d'un giusto orgoglio, - chi n' ebbe di maggiori? 3.
che fosse,... a parigi n' andò. alberti, 34: vuoisi
signora con le savie damigelle sommo diletto n' apprendeva. varchi, 22-99: niuna cosa
/ che ne balzino serpi, che n' esalino / veleni, che ne sorga /
trombare voce de gran paura: / opo n' è appresentare senza nulla demura.
, / ella, non tu, n' avrà rossa la tempia. g. villani
, e fattomi cenno con mano che seco n' andassi, accompagnò [ecc.]
così stanca e confusa il corpo se n' approfitta per distendere a suo pigro comodo
approva natura, e nobile uomo, n' è bello, e necessario. dante da
poi approvato è giusto, / sì n' ha bon pregio tosto. monte, v-319-7
: 'n amare lo prossimo è gran- n' esvalianza, / ché 'l trovi deformato,
bel pezzo, / e amore appuntamente n' è 'l beccaio. l. bellini,
salvini, 12-4-397: d'oro / fibbia n' appunta la purpurea vesta. carena,
questo [la misura del cerchio] n' hanno colto il più appunto, ch'anno
faccia di me il babao celeste: n' appuzzerei tutto il paradiso!
potesti fare aprica, / né quando n' apri il dì né quando il serri,
? / altra forse miglior io me n' apriva, / se 'l concedevi tu,
villani, 10-23: lo cardinale non glie n' aperse più [altambasciadore], ma
arnesi, con tutto il campo se n' andarono. ariosto, 43-96: quivi
, 3-2-156: onde il proverbio nato n' è da questo, / che il dire
ferro e di bronzo, e io n' ho veduto di più nazioni, alcune
aragna, il tuo buio covile / n' hai per tomba, e per pompa il
, i-234: un valente medico me n' ha liberato facendomi prima ben salassare, e
: poi ne l'arato campo se n' è ito. caro, 3-23: e
dee., 2-5 (171): n' andarono alla chiesa maggiore, ed in
con sì ardita fantasia, che non n' avea uno che vantasse il suo compagno;
pitture. baldinucci, 2-4-8: se n' andò a roma, dove di gran
comandamento pieni sei vasi d'acqua, n' attinsero e portarono altarchitriclino, cioè capo
l'avana ovunque tocca, / e n' ha ben de buoni in chiocca / ne
avversario mancasse il saettamento ed i vostri n' avessero abbondevol- mente, io avviso che
, che lo pregassero, se tempo n' era, per le nozze delli due novelli
nasci appunto qual arcobaleno, / che n' assecura l'eterno sereno. g. gozzi
potere almeno aver tanto olio, che n' arda la nostra lucerna. idem,
ardisco, / in fin a roma n' udirai lo scoppio. boccaccio, dee
giusti, ii-25z: dalle prime linee n' andai così matto che mancò poco che
pesci / a lavarci lo sguardo: ce n' era d'argento, / di vermigli
(608): dove fosse, non n' aveva indizio, né poteva argomentarlo.
malamente da alcuni casi speciali, se n' è dedotta una regola generale falsa.
in casa..., là chetamente n' andarono. ariosto, 16-31: seco
venuta, / si dica a que'che n' è sì amoroso, / ched ella
arguta: / che 'l suo marito n' è troppo geloso, / sì che dubita
: nel principio di quest'anno se n' andò quasi a pigliare aria in terra
grandi grue dei piroscafi erano ferme. ce n' erano con i bracci alzati a mezz'
. forse quelli sul piatto non se n' accorgerebbero, e continuerebbero a gridare evviva
dovizia, / ei vostri cenci se n' andranno all'aria: / a chi ha
noi oggi spaziando andiamo, né ce n' è alcuno, che, non che uno
libero, nel quale la vostra magnificenza n' ha messi, del novellare, d'esser
ha così assoluta certezza, quanto se n' abbia l'istessa natura; e tali sono
. redi, 16-i-u: se giammai n' assaggio un gotto / dite pure, e
purg., 20-73: senz'arme n' esce e solo con la lancia / con
più la vita, senza / che se n' avveda alcuno, è un atto di
, risentiti, erano all'arme corsi, n' uccisero. cellini, 1-12 (45
fosse mortto in casa: / l'arma n' anderìa cònsola, ca die [
vesticciuola ad armacollo, pian piano se n' andò ad una porticella secreta della sua
del giudizio; e il litterato che n' è privo può simigliarsi a uno armario pien
, 2-1-176: la diffidenza che gli imperiali n' hanno, potria causare che armassero ancor
», poiché il re nostro non n' ha e non n'ebbe mai alcuna;
il re nostro non n'ha e non n' ebbe mai alcuna; così n'avesse
non n'ebbe mai alcuna; così n' avesse quanto questo re qui, che n'
n'avesse quanto questo re qui, che n' ha attualmente varie e tutte molto terribili
fiore, 20-6: nel giardin me n' anda'tutto 'n gonnella, / sanz'
tone / a'suoi baron, che n' aveano disio: / -d'un figliuol
che alquanto sia corrotto il vocabolo, n' è rimasta memoria in toscana appresso i
, / che quasi ignun non se n' era avveduto. leonardo, 1-147: chi
armonia seconda. salvini, 5-i-410: n' ho trovati pochissimi de'versi affatto disarmonici;
grande arnese si caricasse e alla città n' andasse avanti. livio volgar. [
2-3 (144): qual se n' andò in contado e qual qua e qual
vendutole [le schiave], / e n' ho l'arra, e domani tornar
iacopone, 65-95: trovar par che n' arrabbi: e pensa qual fai cagno
arramata, ch'e'son tordi. qui n' atterra due in un colpo solo.
. baretti, ii-80: di danari n' ho guadagnati assai e n'ho spesi
: di danari n'ho guadagnati assai e n' ho spesi assai, sicché non me
.. più in alto il disegno n' era continuato da una arrampicata di grossi
arranca, / ch'ei vien dove n' ha a ir, non dico a once
stanza del legato in bologna, che tutti n' arricchiano. boccaccio, i-324: io
ci ritornammo arrieri. / colui n' andò in sua terra; i..
suoi confini / ha la nostra virtù: n' arrischia il frutto / chi quelli eccede
dell'uno e dell'altro sesso. n' ho già perduti tanti! manzoni, io7
e fra gli abatini più giovani ve n' avea taluno che in fatto di opinioni
v. s. aspetti che me n' arrivi una buona alle mani, di
comprendere. lippi, 9-3: ce n' è un'altra ancor, ch'io non
di san marco, a cui se n' era imposto il carico, stava tanto
eloquenza solazzevole arrogantemente e malvagiamente, tu n' acquisterai pericolo et odii di molti. varchi
: test'è l'anvito ch'eo n' aio, che prò 'l nimico m'hai
al primo fallo [gli ungheri] n' arrosono uno maggiore, e presono riotta
elmo mi cavasti, / tanto che ancor n' arrossisco la guancia. idem, 7-67
e con uno pane sotto se n' andò alla cucina, e mettendo la detta
nobiltà, e l'ho stoppata quanta ve n' è: manco fumo e più arrosto
-pensavo, - [l'arrotino] n' avrà dovuti arrotare coltelli, sprigionare scintille!
volgar., 7-20: della tua acqua n' arrugiada le vie le piazze e'verzieri
bariglion di polvere, il quale n' arse parecchi, e lui abbronzò quasi
e con ogni sua cosa se n' andò in alessandria. idem, dee.
che vuole e come vuole; pur che n' abbia, ci s'intende, la
snello: / natura il sa, che n' ha perduta l'arte. boterò,
il padre, o poco men n' intese. muratori, 5-iii-18: filippo impe-
sappiate che le vene sopraddette sì ce n' hae una partita, che la fisica appella
: e quanto all'articolazione, non ve n' è bisogno, dovendo esser i movimenti
venuta, segretamente e solo se n' andò all'uscio del giardino della
/ del mio amor, che poco n' ha al postutto. segneri, ii-31:
dà fiato in tanto al corno, e n' esce un suono / che d'ogn'in-
se noi t'aprimmo, tu ce n' hai renduto buon merito. pulci,
levato hai il coperchio, / che n' ascondeva quanto bene io dico. idem
, iii-267: spira l'aura e n' invola i cari odori / e fra le
di lupo e d'asino; e n' è ben antichissimo il costume.
po'nemico / della fatica; e se n' andava a spasso, / pascendo a
vedermi. marino, 347: se n' accorge... / de l'alato
/ ch'onor e stato tua vita n' aspetti. dante, 45-3: chi guarderà
vidi, e anco il cor me n' accapriccia, / uno aspettar così,
aspettati, che io ti mosterrò che elle n' hanno due. idem, dee.
e severo. passavanti, 27: n' andò nel deserto: ove quanto al
: taglia i raspi bene, acciocché n' esca un certo umore asprigno e rodente,
puntura. piazza, 2-30: l'inghirami n' è lieto; e sol gli è
alta torre, / gli occhi nostri n' andàr suso alla cima. idem,
. (51): e assai n' erano che nella strada publica o di dì
corriere di là, se già non ce n' è venuti segretamente. 9
perigli al rischio aperto / fuori se n' esce, e sua virtù dichiara. buonarroti
quella fabbrica gli assegnamenti,... n' ebbe grandissimo dispiacere. viviani, 1-70
il primo, per molte ragioni che'santi n' assegnano. boccaccio, dee.
fiorentini, 834: i quali danari n' asegnò, che avea spesi per passagio e
, con dolore inestimabile in puglia se n' andò. -assegnar fede ad alcuno
. magalotti, 22-125: i figliuoli che n' hanno avuti rimangono al padre,
indugiar tanto che il fero / diomede n' assegua impetuoso, / ed entrambi n'uccida
diomede n'assegua impetuoso, / ed entrambi n' uccida. 3. figur.
grande assembramento, / che se costei n' avesse sei cotanto, / di sua
»... « certo niu- n' altra cosa se non il vedervi qui così
che ciò sia vero, alla tornata n' udirete l'assempro... il
'sta mala vita / per modo che n' assempli ciascun uomo? vico,
certo morto lo avreb- bono, ché n' aveano il podere; e avrebbono finita la
questo si truovano senza fiele: né ce n' è alcun altro migliore. g.
: ahi crudo amor, ch'egualmente n' ancide / l'assenzio e 'l mèl
ordine e modo di religione, che n' è quasi reputato egli l'inventore. annotazioni
. iacopone, 13-28: l'avarizia n' è deietta / e pietate se ce
, / in tra- mendue in camera n' andaro, / ed a seder si furono
politico che convenisse meglio all'italia, ce n' era uno che moltissimi chiamavano « utopia
11-78: ch'era il suo migliore se n' andasse in osterich, tanto che le
oh, disse il conte, chi me n' assicura? caro, 15-i-123: avvertitevi
; in cotal guisa, / ch'io n' agghiacciava, e ancor non m'assicuro
ti paia / che grandi e molti n' haia [degli amici], / però
mio, questa brieve vita che posta n' è, lascino stare. leonardo, 1-127
l'uno duolo coll'altro, se n' andò tristo e quasi pazzo. b.
9-579: sicché, fermo 'l guardo / n' un bel re di danari, eccotel
gli accomiatati ad assoldarsi co'fiorentini subitamente n' andarono. = deriv. da
biva, volle anche confessarsene, ma n' ebbe assoluzione. moravia, xi-215:
me sì forte / ch'a patteggiar n' ardisce co la morte. idem,
aere elementi as- orribili che il simigliante n' avverrà, per ciò che frate né in
suon di crotalo, / e sopra n' assuonavan le faretre. pascoli, 75:
riso, / che le nascose stelle / n' ebbero ad assordir. pananti, i-46
e giocato per lungo spazio, filocolo n' ha il meglio; e il castellano,
in caria, non già com'era quando n' escì per andare a mileto, ma
ricever da lui il titolo di madre, n' aveva preso il linguaggio e il cuore
maria niuno lo afferma; perocché non se n' ha neente per autentica scrittura. leggenda
trattar l'arti maligne, e se n' astiene. sarpi, i-1-185: io non
dimoni, che sono invidiosi, che n' hanno astio, si sforzano a podere
. g. gozzi, 3-1-109: egli n' acquisterà una certa tristezza, astrattaggine,
gli pendono attorno: percioché tal pianta n' ho cavato in su i monti, che
porta dietro le ondate, e l'aria n' è tutta gravida, fin dove è
1-119: mi lascia capire che carbone ce n' è, ma che aveva paura di
una fatica atroce, oh tanto atroce che n' ho orrore come un forzato ha orrore
uva, e spremendolo forte, se n' esce senz'alcuno attaccamento del suo tenerume
ricercherò: bandirolla su'canti: n' attaccherò l'inchieste e i manifesti. 0
sottilissimi e fragilissimi come vetro; onde n' inferisce potere accadere spessissime volte ch'ei
ce ne fu uno che non gli se n' attaccasse, almeno per qualche tempo.
dopo un ramo l'altro finché ce n' è. d'annunzio, iv-2-
; i giovani da l'altro / n' atteggiavano i fatti. 3.
le mattutine ore, e l'età se n' andavano verso i freschi anni ad attemparsi
quel diluvio subitamente, che non se n' avviddero se non tardi. boccaccio, i-24
stiano, spezialmente la fede nostra n' ee da commendare, che lo
sangue...; colei vedendosi scoperta n' arrossisce, segue la confessione dell'attentato
quali [canzoni] se forse alcuna n' era conforme a'miei mali, con orecchie
, 8-10 (340): niun ve n' ebbe, che con più attenta sollecitudine
, 9-7 (382): se n' andò nel bosco, e in quello,
con la sua lancia d'ór, tanti n' atterra. caro, 12-1062: enea
g. gozzi, ii-109: e n' uscirono più di cento femmine, le
l'ore / del tempo che onne stella n' è lucente, / quando da
per dir le sue parole, che n' avrei riportata nel mondo. targioni pozzetti,
, di questo fatto, di cui n' è cesario l'attestatore? idem, iv-16
.. / voltomi in là, n' un attimo riveggo / coperto di baston.
492: senza altro dirmi fuor se n' esce armato... in tanta
.. /... dodici n' empi / anfore, e tutte le suggella
/ né par che pensi che dio se n' aweggia. boccaccio, dee.,
, fece, che la donna se n' accorse. segneri, iv-130: perché gli
, / di sirene celesti; e n' uscian suoni / soavi e chiari; e
si baratta »... e se n' andarono scornati, e co'ventri attopati
ristrette a'picciuoli del raspo, e n' attraggono, e se ne suc- attrassare
/ sì forte e acuta / ch'i'n' ho veduta / più d'un'alma
tanto più l'uomo ne gode e n' è superbo. in questo appunto
(come ho detto a chi me n' ha parlato) s'attraversano a quella
città, non tralasciava occasione, anzi n' andava in cerca, d'aver che dire
misto, / di che mia alma n' ha grieve doglia, / che uomo umano
di rispondere, ma come vergognosa se n' attrista. libro di sentenze, 1-37:
, 10 ne godo, ei se n' attrista. brignole sale, iii-236: più
gonfiato e pregno, / per gli occhi n' esce e per la lingua audace.
in audiènza, / per ritrovarti se n' avrem mestiere, / il luogo dove
, e per la perizia delle leggi, n' acquistò assai riputazione. guicciardini, iii-110
, 10-10 (510): con griselda n' andarono in camera, e con migliore
: così, per ben guardar, sempre n' abondano / in latte e 'n lane
ed alme. caro, 3-328: n' andavamo a vela / con second'aura.
e più d'ogni altro, chi n' era testimonio più autentico, il governatore.
era egli l'autore di quella strage, n' era solo l'esecutore. parini,
mi parendo che la ragione che comunemente se n' adduce da gli autori che sin qui
aquilon trapassa, / e già lieto n' accoglie il novo autunno / ricco di pomi
d'autunno / come un grande fantasma n' è intorno. idem, ii-8-18: odio
7-2-2: io veggo ben che tu / n' hai arrecato l'avanzo del cibacca,
103: di malvagi consigli la femmina n' avanza l'uomo. trattato dei cinque sensi
/ ed ho moneta assai, che me n' avanza. piovano arlotto, 210:
roba, perché ne resterà tanta, che n' arà ognuno. machiavelli, 878:
; / ben temo il viver breve che n' avanza. boccaccio, i-520: egli
dopo aver saziato una turba infinita, n' avanzarono i canestri pieni. carducci, 454
quel che dà noia: * ce n' ho uno e me ne avanza '.
quanto a me, mi basta e me n' avanza d'un bel cavallo.
te; ma so altresì che se me n' avanzerà ti riporterò l'avanzo. alfieri
a volere questo vedere e conoscere, n' è di necessitade sapere e conoscere l'ope-
di molto vino d'avanzo! ché n' ho un poco, e costommi fiorini otto
maggio, giugno... ce n' è d'avanzo ». sbarbaro, 1-96
a. pucci, 84-97: quindici n' affogaro in men d'un'ave, /
in cerca delle rispettive stanze; e ve n' erano di tanto lontane da aversi comodamente
percosse; e sospirose / e frementi n' uscir l'ombre alla voce. manzoni,
e in essa degenera l'orzo; n' è della salvatica e della domestica; la
qualche somma di denari, perché non n' aveva, ci dette la sua benedizione.
(però ché cento / l'ampio albergo n' avea) passar costoro. 5
,... nicolao sapeva che n' era uno a lubecchi,...
bireno / rispondean gli antri, che pietà n' avieno. alamanni, 6-14-136: ma
: ma poi ch'esser non può, n' aggian quel duolo, / che aver
nobil rossore / ne saran tinti, e n' averanno affanno. 19. dover
, / tal che il tuo successor temenza n' aggia. idem, par.,
quello dentro; nel secondo n' avea cinquecento due; nel terzo n'
n'avea cinquecento due; nel terzo n' avea mille cento diece e avievi sette porti
di quella città, comeché poche ve n' abbiano che lucertole vermi- nare non paiano
, 15-24: tu, che condutti / n' hai, donna, in questo mar
, ii-161: fra le donne ve n' avea, la cui voce andava al cuore
sogna già a quest'ora - se n' avrà a male, se la svegliamo.
non averei creduto / che morte tanta n' avesse disfatta. idem, inf.,
da i laghi averni e stigi / n' han segnati col sangue alti vestigi. d'
/ ch'avidità d'onor che se n' indonna. g. c. croce,
s'io ricevessi una cattiva ferita e n' avessi per tutta la vita un impedimento?
secreto / la saggia aresia, e n' ebbe per mercede / quel mio corno d'
: e così par che in sul campo n' andasse, / se l'autor della
di sopra dai monti e la valle n' era avvampata. pea, 3-13:
95-9: anche che troppo tardi me n' avveggio, / non lascerò ch'i'
vassene il tempo e l'uom non se n' avvede. idem, purg.,
. bar etti, i-21: io me n' avveggio si, che volete pur ch'
... orsù, allo spendere ce n' awedrem. pananti, i-52: se
awedrem. pananti, i-52: se n' avvedranno essi al saltar del fosso.
cieco. fagiuoli, 1-3-375: oh se n' avvedrebbe cimabue, che conosceva l'ortica
vergognandosi di ramaricarsene con alcuno, sì perché n' era stato fatto avveduto dinanzi, e
beffe le quali meritamente della sua bestialità n' aspettava,... seco medesimo
. castiglione, 88: molti ve n' erano, i quali, avvenga che
, e s'io campo (madon- n' atropo lo voglia) chi sa che l'
: se da le proprie mani / questo n' avene, or chi fia che ne
oltre ch'onor e fama, te n' aviene / ch'in eterno da te non
, e sette / rallentò l'arco e n' avventò lo strale. idem, 18-88
ciò che fortuna mi donerà, sì n' abbia. ariosto, 26-74: vien malagigi
avventurarlo fuor di città, perché non ve n' ha altra copia. idem, ii-98
avvenne ch'uno mal avventurato giardiniere se n' avvide. boccaccio, dee., 3-2
che del seme di cadmo solo arcita / n' è conosciuto, e tu, o
compagni, 2-5: i loro awersari n' ebbono speranza, perché li conosceano uomini
e se vi è fraude, me n' avvertisca. idem, ii-155: solo l'
v'ho avvertito cento volte, ve n' ho sgridato, ve n'ho quasi
volte, ve n'ho sgridato, ve n' ho quasi strapazzato, e sempre in
doni, 2-113: voi adunque ve n' andate a milano; e perché potreste
, 51: maltrattato da lui, se n' andò in cicilia a filippo mio fratello
la provenza, una gran parte se n' avviò a marsilia. pulci, 3-70:
2-95: ècci una cosa che quanto più n' hai paura e più la fuggi,
dell'anguinaia nell'oste de'fiorentini, molti n' uccise, molti ne indebolì, molti
fu fatto per modo, che poco avvisamento n' eb- bono i loro nemici. giov
2-106: la medicina per il bisogno n' avvisa, che non basta saper che febre
che il giorno, già vicin, n' aggiunga. = deriv. da
v.]: quel compratore di cavalli n' avvistò uno, e cercò di comprarlo
/ l'aiutino, in prigion se n' andrà tosto, / s'avessi più avvocati
, 5-244: fra'muscoli degli uomini ve n' è degli avvoggolati sopra se stessi come
mano avvolti, / e tratti li n' avea più d'una ciocca. petrarca
era di buono augurio, perché dodici n' apparsero a romolo nell'edificare la città di
sicché ciascuna classe, per esempio, n' abbia mille. cattaneo, ii —
quattro azio- nacce della mia gioventù, n' ho paurosa vergogna. = voce dotta
non bisognò dirglielo più, che come n' è domandato, e'dice: «
che vuole il diavolo, che non me n' importa un cavolo. verga, 4-14
voi n' avete più bisogno voi, che molte altre
canzonacce, e baccàn da cacciatori / n' andaro al ciel. manzoni, pr
indolente. bartolini, 15-363: ce n' era, fra le raccoglitrici, di
, ed è ritondo, e ce n' è di più sorte, gialli e verdi
il marito suo venisse a casa, se n' empiesse incontanente la bocca e si guardasse
i-308: quando fu tempo che dafni se n' andasse, empiutogli la tasca di pane
ad ammazzare. bacchetti, ii-284: n' aveva chiappato uno [di topi],
; / de'lor signor, tratto che n' abbia i fili / la giusta parca
esser tanti da ristorarlo di quello che n' asciuga l'aria. verga, ii-481:
è di sapere da che parte se n' esca. dossi, 438: fin dove
baco, né mai in una sola ciriegia n' ho potuto trovar due. il baco
alquanto sta corrotto il vocabolo, n' è rimasta memoria in toscana ap
e col baculo in mano, che n' abbandonano il loro vero riposo, e la
. pucci, ix-405: ogni mattina n' è piena ìa strada / di some,
non vi so ben dire: / i'n' ho veduti qua giù quatro morire.
febbre, in quello istante / se n' andava la sete al badalone, /
[= di più], / e n' infrangea almen diciotto o venti; /
intera..., quando la sgonfierai n' andrai in fundo tirato da'sacchi del
di fiorini, / e non ve n' avess'altro, che de'nuovi, /
se vorrete delle fave, / noi n' abbiam delle baggiane. 2.
uno mese, fu operatore che se n' uscissino. = cfr. balì.
farò quelli di montecatini, perché altre volte n' ho ritratto vantaggio. fanzini, ii-169
pietre fuori del reame, perciò che ve n' è tante che diventerebbono vile. sacchetti
, 2-138: un esangue pallor n' occupa il corpo, / balbuzzisce la lingua
a la camera de l'abbatessa se n' andòe. bandello, 1-40 (i-470
balestra. vasari, ii-582: se n' andarono fuori della porta di s
marmocchi. baldini, 6-143: ce n' erano tanti [bambini] da non potersi
/ quando a dio piacerà, che n' ha balia. andrea da barberino, 1-195
/ e gli amador, che non ve n' era pochi; / tanti strambotti,
questi cori si chiamavano ballate, e n' è piena la lirica. carducci,
fare in qualche mo'ch'e'se n' addìa. / s'io son seco alle
maffei, ed il pover uomo se n' ebbe a morir di dolore.
d'ogni terra e villa, se n' andava a roma con gravosa moltitudine.
baloccandosi, e come a stento, se n' andarono dalla parte opposta. tommaseo-rigatini,
avevo toccato nerbate dai maestri, e allora n' avevo lode! verga, 3-122:
dove che sia, / ch'a firenze n' è fatto troppi schemi; / vorrebbonsi
: claudio ebbro o balordo non se n' avvide. lippi, 1-25: da marte
più, ma qualche famiglia all'antica ce n' à ancora perché durano quanto pesano e
al suo tempo venti gonfaloni, che n' era uno balzano in s. piero scheraggio
/ non offenda i tua piè! quanto n' ho sdegno! ariosto, 175:
riferir per conseguirti / la mercé che n' aspetti. campanella, i-277: sciocco,
getto, potrebbe darmi il valore come n' ho il volere se gli sproni dorati
uno padrone, in ogni occasione che n' ha, beneficare quanto potessi e suoi
casi miei e delle cose di qua ve n' arà ragguagliato a bastanza il nostro signor
grazzini, 4-380: bastardelle! egli n' è stato d'accordo con quel traditor
basta!: non più altro, ce n' è di troppo (per imporre silenzio
soddisfazione raggiunta, l'accontentarsi: ce n' è a sufficienza, non è più
di questa necessità, perché non me n' è bastato l'animo. gioberti,
di far- vivi andare a dispetto che n' abbia. cellini, 1-90 (212)
italia, un bastimento come non ce n' erano altri, colla corazza, vuol
], / le gioie che schizzando n' escon fuori, / cadon a'piedi lor
tondo d'un querciuolo giovane, se n' andò in camera, dove la donna
istizza da tavola levatasi, brontolando se n' era andata; e presala per le treccie
: qualcuno aveva tirato la maniglia: n' era conseguito sull'istante l'inesorabile dir-
/ se un'altra non minor se n' è già accesa? castiglione, 408:
e vedendo... che il martire n' andava in fascio, fece finire la
; sei quasi vii battelletto, che n' è ludibrio. c. i. frugoni
egli, ricevendola dalla commune filosofia, n' adduce. cattaneo, iii-1-394: il nemico
achivi trasaltandosi / batteansi, ed a n' iun di loro in mente / venia fuga
», senza sospettare il sovvertimento che n' avrebber dovuto ricevere i principii morali.
. chiesa, 5-28: finché ce n' è, ce n'è. poi,
5-28: finché ce n'è, ce n' è. poi, quando non ce
è. poi, quando non ce n' è più, si viene a batter cassa
fean batter gli occhi; / e n' era il terren tristo, e l'aria
adoperano. de sanctis, 1-119: io n' ero arrabbiatissimo; vedevo tutte le batterie
c'erano anche dei siciliani; ce n' erano di tutti i paesi. del
grazzini, 4-372: so ch'io n' ho avuto, senza proposito, una batti-
sentite voi, quanta noia e fastidio n' apportino coloro a gli occhi e agli orecchi
torta da uno lato e da quello n' usciva un poco di bava, ché per
fanno punto il viso arcigno se ve n' andate senza comprare: se non è
: « a poco a poco se n' andarono; corsero alle cantonate; e,
3-1-21: ogni folle ambizion da te se n' esca [o libro] / d'
nel palazzo di mio padre ce n' erano alcune che passavano per bellissime
n palazzo pitti di quelle razze lì non n' avevan mai bazzicate, se n'andava
non n'avevan mai bazzicate, se n' andava a vento, a testa alta.
di terminava; perciò che già così n' ha assai beatificati; ma io non credo
creature di un'intera tribù, ce n' era dunque una che soffriva e piangeva,
de'sospiri mi dice / che lagrimando n' uscirete pui. / ell'ha perduta la
di più, che tu non te n' avvedi. sarpi, viii-206: se commettono
. c. gozzi, 4-47: se n' andava in ima sua villetta / a
c'ha sempre due capretti e due n' allatta. = voce dial.,
.. si sentiva dire: « ve n' ha fatte passare, eh, quel
fiorenza / oggima'di speranza, te n' andrai. / di'che ben può trar
.. né mai ser beccone se n' accorse, o se pur se n'avide
se n'accorse, o se pur se n' avide, egli mangiò tanto zafferano che
ito il bando, molti per morte n' andarono a sapere novelle dell'altro mondo.
loro intelletti: se mille volte se n' eran fatti beffe, non era già perché
bella. e di vero la città n' è divenuta più bella, ma,
, 4-2 (399): troppi n' avrei degli amadori, se io ne volessi
che s'avesse a mutare, se n' erano andati. chi avrà cercato altro padrone
37 (649): ora, se n' avete bisogno, portate qui una scodella
questi colle beffe e colle buone se n' era liberato. -in modo avverb
qualche flagello. giusti, iii-348: se n' era andato da roma sul più bello
sono, / si poca parte ancor n' hagio compresa. poliziano, 122:
; / il fitto dei fagiuoli / n' è scancellato e involto. 7
qual cagion ti conduca, o che n' apporti. foscolo, 1-96: o crudelmente
la bacchetta oltre al debito modo, n' acquistò un bene gli sta, che
, 2-4 (307): voi n' andate bene, se egli non vi fa
. lorenzino, 86: e tu n' andrai bene, se non ti caccerà via
sua, se forse per alcun peccato commesso n' ha bisogno. s. caterina de'
quel po'di vantaggio trovato costà se n' andò negli ultimi giorni. nieri,
qualche somma di dinari, perché non n' aveva, ci dette la sua benedizione.
: rendi a dio grazie, ché tu n' hai cagione; / e per questo
. guarini, 417: io me n' andrò, serbando il testamento appresso di me
non ci sia bisogno di sapere se n' abbia spesi molt'altri in soccorso immediato
più la vita, senza / che se n' avveda alcuno, è un atto di
e chi più ne pigliava più se n' aveva. = comp. da
con alcune lividure, e piangendo se n' andò dalla madre, della quale era il
. magalotti, 9-1-82: egli se n' è contentato benignamente, e per sua
benignamente, e per sua bontà me n' ha rese grazie. bar etti, 1-41
, aminta, 610: io n' andai con questo / fallace antiveder ne la
incalcolabile, prodotto vittime, i benpensanti n' erano perplessi, mentre i piagnoni invocavano
più chiaro il tuo valore estremo / n' apparirà, mentre sarai lontano. goldoni
attraversando la questo suo vino, che egli n' avrebbe fatto venir voglia a'città al
vecchio strillone... con un cappellaccio n' ebbe. ariosto, 32-89: ch'altra
par tuo stia senza vino; però te n' ho portato un fiasco: bei e
idem, 1-320: dov'entra il bere n' esce il sapere. idem, 1-321
tanto levata la foggia al cappuccio che n' hanno fatto berretta, e imberrettate,
dica ora messer vitale, perciò che non n' è tempo e non n'è bisognio
che non n'è tempo e non n' è bisognio ora. s. degli arienti
. tasso, n-iii-680: io me n' andrò con la mia robba medesima fodrata
bene alla gente! pòero minchione! te n' accorsono dessi? e io dissi:
, giorno, i-658: poi lieto se n' andrà con l'una mano / pesante
peccato grandissimo, ché, per quanto n' intendo, era il maggior bestemmiatore e
, diss'el « ché quei che più n' ha colpa / vegg'io a coda
casa; se egli è perverso, ella n' ha mille; se tutti due son
terribile quanto abitare in lor compagnia, n' è vero? guarini, no: o
per le bestiole... se n' escono questi guardianelli di capre e di maiali
; se egli è perverso, ella n' ha mille; se tutti due son bestie
sì terribile quanto abitare in lor compagnia, n' è vero? b. davanzali,
servizio della rima, che per bisogno che n' avesse la bestialità, percioché bestialità e
di rammaricarsene con alcuno, sì perché n' era stato fatto avveduto dinanzi, e sì
beffe le quali meritamente della sua bestialità n' aspettava, dolente oltre modo, seco
viani, 4-17: marinai non ce n' era nemmeno uno: loro sguazzano quando
berni, 57-25 (v-31): dove n' andate, pezzi di poltroni? /
bello bello, come dalle forme, n' esce il vocabolo stravizzo. =
, 1-130: con improvvisa decisione se n' erano andati a farsi una bevuta alla fontanella
per universal beneficio di tutti, quanto n' ha ritrovato scritto da gli arabi; e
la biacca, e della miscela che n' era risultata s'era servito come di un
quando il siniscalco levatosi,... n' andò nella valle delle donne. idem
/ quanti fra l'erbe il bianco piè n' apriva. bruno, 3-1007: dice
aspettano la risposta ». e se n' andò. corrada si fece bianca come un
e per ventura di bruggia uscendo, vide n' usciva similmente uno abate bianco con molti
contrappunto / sallo il cavalier suo, che n' ha paura, e caccionne la
a meno. a voialtri bianchi che ve n' astenete il padrone del cielo ha dato
le pasticche biascicate senza che nessuno se n' avveda. jahier, 84: il
con poca saviezza, in maniera che n' avesse da nascere un minimo sospettuzzo,
, alcuni di forbito oro; parte ve n' aveva d'ambra intagliata maravigliosamente, tutti
buon bifolco; / ma s'io n' ho due, andrà diritto il solco.
pagare non c'è, del posto n' avanza, per l'acconciatura non è il
, / e le bigonce a un sorso n' ha già vuote. idem, 18-176
per uno spillo, / di che n' ha in corpo più d'una bigoncia.
che nella superficie si presenta, quelli che n' han donato occasione di far il dialogo
, ed oh quante volte mai! e n' ho raccolto da loro questi bioccoli.
brigadiere era l'opposto di quello che se n' era andato. era giovanissimo, un
in nave, / per ch'ambedue n' andassero in profondo. francesco da barberino
tommaseo, i-488: un generale se n' era invaghito: non credo ch'ella
sano e vispo come un fringuello. n' è vero, birbaccióne, n'è vero
fringuello. n'è vero, birbaccióne, n' è vero, forchet- tola? cantoni
: solo ora che il poveraccio se n' è ito conosco appieno l'estensione della mia
e, perduto un amante, se n' è sempre trovato un altro.
che s'avesse a mutare, se n' erano andati. chi avrà cercato altro
è quella ch'i'veggio? il padrone n' è portato di peso da non so
mai avessi ricevuta una mezza scortesia glie n' avrei restituite dieci, perché sempre così ho
aretino, i-9: ed ei n' ha quel piacer, col qual biscanta
: maremma non cred'io che tante n' abbia, / quante bisce elli avea su
presa tra i battenti, se ferrer non n' avesse ritirato con molta disinvoltura lo strascico
biscottelli da un fruttariol, e se n' è andato ad una bettola a bever
a casa d'un suo conoscente se n' andò. caro, i-274: la cloe
ragionato avete e son certissimo che così n' avverrebbe come voi dite, dove così
sassetti, 96: quindi partitosi, n' andò nella nave sinistra della chiesa,
, / e alla cambra del signor n' andava / per lui servir, se
ad un paesello; e non ce n' erano altre. 3. assol
altrui; fra'quali, se alcuno mai n' ebbe bisogno o gli fu caro o
mia famiglia / mangiar, ché forse n' avete bisogno, / dismonterete, ed onor
, 6-86: perciocché molti fiorentini usciti n' andarono oltre monti e in francia a guadagnare
avere che iersera ci venne. egli n' ha tutta notte tenute in bistento, e
attive, molti [animali] per certo n' avanzano l'uomo..: anche
, e tutto dentro e di fuori se n' empion le case e i palagi,
e quindi la blandizia di esso, n' è anzi la perfezione, la sommità
e di due braccia gratuite in casa ce n' era bisogno. b. croce,
campagnuola e seguitando i bestiami; donde n' ha acquistato il già detto nome di
ristrette a'picciuoli del raspo, e n' attraggono, e ne succian tumore onde s'
andar per le bocche degli uomini, n' avrebbe, in quella congiuntura, fatto
io non me ne rimanessi, io n' andrei in bocca del diavolo nel
, i-214: e il boccaccio se n' è accortamente cavato, conducendo il discorso in
quello è una bella anticaglia, e ce n' è per qualche anno, e non
in pochi giorni forano i bocci, e n' escono convertiti in quelle prime farfalle cornute
, con ordinato fuoco di fusione se n' estrae ferro dolcissimo e trattabile.
avviluppa, e caccia giù; e n' avea già mandati sei bocconi giù,
po'di sfogo, la sua salute n' avrebbe certamente sofferto. nievo, 785
! buommattei, i-21: non ce n' è, rispostila con una certa boccuccia,
, 4-331: la povera morta se n' era andata alla sepoltura in fretta,
monti, iii-368: cristofori, che n' è stato il mezzano, è stato
ora sana non era passata / che già n' avea bollati un centinaio. / contento
. purché non manuchi me, io n' andrò bene ». bruno, 3-1106:
dèi avere denunziata alla dogana. dove n' hai tu la bulletta? -che bulletta?
mel porrò in cuore, io me n' andrò a tuo dispetto. -disse il signore
segregano a riparo la bava e se n' avvolgono e tra quel vano bollichìo iridescente
begalone: 20 chilovatt di gas se n' andarono in pochi giorni per quelle bolliture
del begalone: 20 chilovatt di gas se n' andarono in pochi giorni per quelle bolliture
. che voglia di lavorare non ce n' è più e che le idee bolsceviche dilagano
segno, che le macchine de'nemici tutte n' andranno a terra. tasso, 12-44
, le stoffe, le bomboniere. ce n' era un po'troppe, ma tutta
essendovi dubbio, che la semplicità non n' introduca bonariamente molti [dei miracoli]
semplice d'avanzo, / e me n' ha fatto, so dir, buona fede
. burchiello, 221: se tagliato n' avessi uno a quartieri / di pace
, degli ambasciatori; ogni famiglia nobile n' ha uno; i giovanotti bontonisti, come
bontonisti, come direbbe il giusti, n' hanno uno in molti. =
sente? *. / « ei se n' andò dianzi in quel boschetto, /
poco più che voi state, me n' andrò in casa e sì vi pianterò.
: cento milia cotanti e'barattati / n' avrei, s'i'a buonor gli avesse
ed or di picciol borgo un sol n' ha dato, / tal, che natura
visto. idem, i-182: me n' andai nei monti che confinano tra il piemonte
poter nella tua mano. / perché n' avevi troppo fumo e boria, /
il qual faceva la dedicatoria, / n' avea dalla signora o dal signore, /
e su per le scalee / che n' avean fatte i borni a scender pria,
borsa ad uno, che alcun non se n' avveda, / è un atto di
bramosia; / e come chi più n' ha, più ne vorrebbe, / chi
in luogo nascoso, sicché non se n' erano accorti i medici. puoti,
medici, ii-189: tra lor ve n' era alcun zoppo e sciancato, / e
qua su registrato; ma non ce n' è proprio bisogno, essendovi la parola
880: oimmè, che io me n' andai a casa co'denari che voi
». e così la povaretta se n' ha el danno. burchiello, 203:
del speso, / dicendo: -anzi n' aggiunse il mio borsello, / siccome un
tanti saporosi e delicati vini? sai che n' hai? non n'hai se non
? sai che n'hai? non n' hai se non peccato. cercati pure nel
. l. bellini, 5-22: ve n' è [delle membrane] delincavate in
. davanzati, i-185: con questo rinforzo n' andò a trovare il nimico, già
non dotta, / risposi male, e n' ebbi questa botta. nieri, 411
eran presi di parole; bòtte non ce n' eran corse, ma poco meno.
ch'io era ferito; io non me n' era punto avvisto, né la ferita
. fagiuoli, 2-150: di qui n' addiviene che dal volgo,..
agli altri addio; / sanza licenzia n' è ito a bottega, / di che
guerra bottega. lippi, 3-12: ce n' è una mano [dei medici],
. fagiuoli, 1-6-239: vo'che n' apriamo un po'di bot
per sfuggire l'onde del mare se n' era entrato in una certa botteghetta assai vicina
è brutto, il popolo inventore / n' ha colpa, e non ne sto mallevadore
lorenzo de'medici, ii-160: tutti n' andiam verso il ponte a rifredi,
stava il busillis. parenti non ce n' erano, almeno prossimi; a voler poi
tra lor l'ebbero accolto, / n' andaro ove s'aprì nel verde piano /
, i-144: legge di popolo non ce n' ha; in cirimoniale non si trova
, e cerne tanti, / quanti ve n' è che senza far postille /
cerro sembrar grosso et acerbo, / così n' andaro in tronchi fin al calce.