prencipi principali d'italia, protettori delle muse italiane, cioè savoia, éste,
lode mille cose belle / si leggono di muse alte e preclare, / che mandan
i-161: a chi mai concessero le muse lo stile così preclaro che potesse ben esprimere
cesarotti, i-vm- 194: celesti muse, / ridite or voi come la nave
. bordani, lvi-344: tu de le muse amico, o nobil cino, /
dalla divinità, d'un sacerdote delle muse, cui la infanzia miracolosa predestinava e
profeta di questo nuovo splendore delle nostre muse. mazzini, 29-15: quando l'anima
di colui che in roma / tanto le muse amò, quanto rimarne / mondo oggi
, siate in tresca nuovamente con le muse. = voce dotta,
319: progenie alma ai love, inclite muse, / aprite il fonte lucido,
... amerà l'arte delle muse, spero che con me potrà coltivarla a
non bastan tutti trombetti e tamburini delle muse puttane d'elicona a ficcarmene una pagliusca
a. ccui ancora le mie santissime muse pienissimamente conceduto sì hoe in toccare le
: so qual traggon ristoro / le muse allo spirar d'aura cortese / e
di buon grado per far piacere alle muse inferme d'oggidì. -che non
che nel 'fedro 'platone fa alle muse, e la preghiera a pan e
nacoleggiare, gli altri alunni delle vergini muse lo proseguivano di molto rispettosa deferenza perché
che non sia punto dovuto a quelle muse servili che colla venalità e colla bellezza
ludibrio e la più brutta prostituzione delle povere muse italiane. mazzini, 52-79: non
. boccaccio, vii-144: io ho le muse vilmente prostrate / nella fornice del vulgo
, invocando con l'alto ingegno le muse e la memoria (cioè l'abito
aiuto della navicella dell'ingegno le sante muse, rivolgendosi al buon apollo, per
domane / per la posta ordinaria de le muse. sarpi, i-2-40: la protesta
. / e voller anche femmine le muse, / per loro protettrici e in loro
tiene la casa serenissima d'este, delle muse, fermata da secoli ed invecchiata della
le sirene col loro canto provocassero le muse. queste le vinsero e trasser loro le
i greci, quella nazione primogenita delle muse, rimarrebbero ben sorpresi osservando che il
. poliziano, 1-776: chi le muse esaltano a'lor fonti / fiorisce sempre
che non sia punto dovuto a quelle muse servili che colla venalità e colla bellezza si
e marciali isdegni li effeti di epse sacre muse in questi calamitosi tempi vedere non si
. lussuria e ingiuria furono le tue muse e le tue armi. -comportamento
di sici- glia, / contro le muse del parrasio sacro / il satirico pungolo
: da indi in qua ho amate le muse: d'amore talvolta appassionato, e
c'è più finzione né trasfigurazione, non muse né salti quantici, la maschera è
. ugurgieri, 288: o muse, dite quale idio levò alli troiani
crescere un quattrinello. parini, 327: muse pitocche, andatene al bordello, /
la morta poesi resurga, / o sante muse, poi che vostro sono; /
. gherardi, 3-42: o dolce muse, o sante divine, / e tu
. dante, inf, 2-9: o muse, o alto ingegno, or m'aiutate
philosophiae '[tommaseo]: le quali muse stavano allo letto di boezio, cioè
iii-25-216: bisognando a quelle coniglie di muse italiane essere a ogni modo fecondate ogni
. buti, 2-41: 'o sante muse ': qui invoca l'autore le
: qui invoca l'autore le muse le quali invocò ancora ne la prima cantica
di animali fantastici e immaginari. muse padovane, lxv-308: febo già carco di
... insorse, al concento delle muse, per coronarlo, con questi canori
, amor di temi e de le muse, / che teco a raddolcir scendono i
come arione, quello che salvò le muse nelle tempeste e raddolcì coll'onda castalia
e le guerriere spade / le purissime muse appaion rade / e radi nel gran gorgo
« siam con quel greco / che le muse lattar più ch'altri mai,
e per le fiorite piagge delle sacre muse, e raglia per esse credendo di
il poeta può nell'epopea pregare le muse, deità soprastanti alla conserva della memoria
quelli onde s'ornano i poeti. muse padovane, lxv-325: subito al verde lauro
alto: / pregate che mi sian le muse umane, / come furo ad omero
investigar tra loro l'abita- zion delle muse, ché così passerà il tempo più dolcemente
verde aprile, / quel giovinetto de le muse amico. -attirare l'attenzione,
la quale si chiama la fonte delle muse. garopoli, 12-39:
41-436: non senza mistero il cavallo alle muse dedicarono, chiamato pegaso, perciocché col
di egitto come ho inteso chiamano 'muse '. idem, cii-ii-654: in
stavasi attento il poeta alla canzone delle muse e diceva fra sé: « bella felicità
se armonia tal nel cel recomba / movendo muse al nostro audir diverse. =
al ciel canti amorosi / già ripiglian le muse i plettri adomi. carducci, iii-2-125
* 1 fido armento, / de le muse intrecciò gli aurei capelli.
vittorie carca, / per me le muse ognor vanno mendice. varchi, 22-40
estens. proprio di una divinità. muse padovane, lxv-312: quivi 'n sublime et
che son di sfregio / alle nobili muse e orpello e tresche / credi che
] finto il monte parnaso con le muse et i poeti, et apolline nel mezzo
(anche in contesti allegorici). muse padovane, lxv-312: quivi 'n sublime et
: i putti / dall'opre riedon delle muse in truppa, / e dietro presso
lauro esser reietto, / vacate da le muse, o nuovo omero. carducci,
bestialità di sì fatti intelletti mettono le muse. -rendere la vita: v
alle cui nenie concertarono il canto le muse, a'di cui primi respiri si accoppiarono
delle classiche lettere, del risuscitatore delle muse greche, cantò il gran fatto in
... amerà l'arte delle muse, spero che con me potrà coltivarla a
bella veronese cara alle grazie e alle muse e a due vostri compatrioti. ma
di macedonia, / ove han le muse ancor palazzo e chiostro, / che
o febo poverello! / qual delle muse fu tanto ribalda, / ch'a sì
lo stile in su la ribeca de le muse, che, intitolandovi buono, mi
miracolo / prete era insieme e delle muse amico. vico, 4-i-814: vantavano [
. castelvetro, 97: essendo le muse prestatrici e non ricevitrici di favore.
riservata. boccaccio, iii-366: o sacre muse...!...
esser deve e quanto, / o muse, il vostro affanno, il vostro lutto
. salvini, 39-i-13: riconoscono le muse per padre giove. -considerare in
peste delle città, in seno alle muse ricoverarsi. leopardi, 1ii-313: mi
miseranda barbarie ricuperò i santi doni delle muse, perché stì- miam noi che le
risatona squaccherata tra que'virtuosi e le muse ebber a segnalarsi il collo dal ridacciare
. frugoni, i-10-6: elle [le muse], eccelso fanciullo, in te
fece / sdegnoso in pindo vergognar le muse. guerrazzi, 6-395: mi cadde in
verga, 2-334: allora tutte quelle muse e quelle grazie stagionate si rivolsero in
servili. pananti, i-334: delle muse il delicato amante / ridotto è a
riducitrice, quasi partoritrice, madre delle muse. 3. che è in
termine ch'io ho deliberato che sia. muse padovane, lxv-310: due o tre
somministra / ozi giocondi alle già stanche muse, / e a chi, pausando,
12-9: canto che tanto vince nostre muse, / nostre serene in quelle dolci tube
, n-iii-570: -voi avete albergato le muse [libri e dipinti] fra 'negozi
]: àjlor l'italia / diè alle muse ricetto, e fu rifugio / a
nascere cantarono le sirene, festeggiarono le muse,... s'addolcirono i mari
conseguente alla gloria. dotti, 1-360: muse, lungi da me, ch'io
fior novelli. tesauro, 2-257: le muse sian sirene celesti, rigiranti le sfere
fiera, ecco che io moio. muse padovane, lxv-321: tien mille amanti
veniam pian pian le forze racquistando. muse padovane, lxv-309: rinfrescossi la fronte e
: questa [venezia] è sede delle muse e delle grazie, e rinverdirà e
il destin rio, / s'odon le muse in teneri sospiri / ripeter lungo e
/ et a minerva et a le muse caro, / da te napol aspetta il
/ quando io ripenso che alle sagre muse / dissi più volte addio. govoni
manca a te de invocare le loro muse, che vengono a ripezzare i tuoi cenci
ciel canti amorosi / già ripiglian le muse i plettri adorni. foscolo, v-80:
, le minerve saranno tre, le muse undici e le grazie cinque. idem,
pubblicavano poesie tali che ne stupivano le muse stesse. brusoni, 47: i
nuovo intieramente mi diedi in braccio alle muse. 5. spiegare, rendere
... unitamente alle immagini delle muse, di apollo e di orfeo in
/ lascia, o nato a le muse ardente ingegno, / lascia per poco
. bruno, 3-26: a voi, muse d'inghilterra, dico: ispiratemi,
la morta poesì resurga / o sante muse, poi che vostro sono. ottimo,
insieme di rivocare dal lungo esilio le muse. p. verri, 1-ii-149:
trita favola intorno al solito domicilio delle muse, s'unisce l'esagerazione col contrapposto.
riducitrice, quasi partoritrice, madre delle muse. bianco da siena, 2-104:
il piacere]; e mandò le nove muse per lui, le quali con la
peste delle città, in seno alle muse ricoverarsi. 8. che ha
incedevano al suo fianco nel ritmo delle muse e ritmicamente sostenevano il suo passo ineguale.
comuni che forse pareano corredo necessario delle muse. 4. che viene compiuto o
il qual primo doveva al ritorno delle muse, sbandite d'italia, aprir la
ottimo, ii-7: se voi vincerete le muse, voi rimarrete muse, et elle
voi vincerete le muse, voi rimarrete muse, et elle saranno tolte di signoria:
questa conquista del popolo al culto delle muse io ci ho i miei riveriti dubbi
col mormorio de tacque invitar le vostre muse a cantar sotto l'ombre degli alberi
/ cui dell'attico mel nudrir le muse / e ingagliardio d'alto saper minerva,
4-i-339: gli stromenti musicali sottoposti alle muse ci porgono dolci suoni et ancor insoavi e
onor. tasso, 13-iv-391: voi, muse, voi corone e rime ordite,
uomo. e altre, ben altre muse che i vostri pifferai, l'han cantata
byron è una gran perdita per le muse. i romantici il vogliono tutto loro.
: i nostri giovani poeti, svogliati delle muse, delle grazie e di tutte le
che vi stendevano le grazie e le muse, riempié i sensi e le fantasie
, / chiuse, romite celle, / muse, volgete il piè? -isolato
: a queste voci ardite esse [le muse] non use / gli ruppero il
, / e pendono con foglie ampie le muse / dallo scabro ronchione a fior dell'
rosario mandatomi: rosario di devozione alle muse e alle grazie, che mi ferma
6. figur. rosignolo delle muse: grande poeta. monosini, 162
egregius appellatur alicubi': il rusignuol delle muse. -in contrapposizione ad aquila,
, / più favor non han le muse; / in rovina sono i vati,
/ me rozzo vate / sgridar le muse. delfico, i-31: il dizionario di
fé conoscere l'ora esser tarda. muse padovane, lxv-310: di titon la
vecchi rubizzi. -vedete! -vogliamo le muse! -dateci delle muse! de marchi,
! -vogliamo le muse! -dateci delle muse! de marchi, ii-425: la vecchietta
« suona a me et alle sante muse, però che, perché l'arte perfetta
giuglaris, 186: anco nel carro delle muse l'infima mota è quella che fa
dove elicona ruscela / e se le nove muse vi son sole. fenoglio, 4-212
paltò valor che vi s'intende / le muse ne panie, non ch'altri,
fan confuse / co'poeti e ninfe e muse / al trastul di mosca cieca.
nelle espressioni sacerdote di apollo, delle muse, ecc.). algarotti,
fossero amici degli esuli, benché le muse, delle quali si vantano sacerdoti, lo
: noi soli, noi augusti sacerdoti delle muse, abbiamo il diritto di portare in
scrittrice (anche nell'espressione sacerdotessa delle muse). foscolo, xvi-507:
a fare verso l'amabile sacerdotessa delle muse ciò che per mia sola colpa non avrà
un suo indegno successore nel sacerdozio delle muse, sarebbe venuto quattro secoli dopo a
tuo nome santissimo. -sacrare alla muse: coltivare le arti e, in par-
rier sua nave, / cui sacrando alle muse inclite, voglio / farlo oggi re
dono votivo a una divinità o alle muse. canteo, 201: frondosa arbor
, n. 2. -sacrificare alle muse; v. musa. n. 7
adorno. crudeli, 2-98: delle muse il sacro coro / tra poetico diletto
/ quando io ripenso che alle sagre muse / dissi più volte addio. -sacro
-sacro speco: l'antro delle muse. ariosto, 46-4: veggo ippolita
. -ispirato da dio o dalle muse. serdini, 1-24: trovossi mai
grosanti riti. -sacrosante vergini: le muse in quanto ispiratrici della 'commedia'come poema
pananti, ii-401: mi sento dalle muse inspirata, dice corinna, non quando
volti, / nell'alma luce delle muse avvolti, / ombre illustri di saggi;
qualcosa. menzini, 5-165: o muse, o sommo apollo, e questo è
carmi suoi dottissimi, / coron le muse e febo velocissimi, / le grazie,
. idem, i-23-156: o sante muse, o cirra, o divo apollo,
'guerra', si precipita a'piedi delle muse e le scongiura a rendere le sue
in cui l'autore si rivolge alle muse o alle divinità per ottenerne ispirazione e
simintendi, 1-210: mentre che una delle muse parlava, penne risonarono per li venti
i-172: salve, mia cura e delle muse, amabile / cantor, intatto di
/ fistulle, tibie, trombe, alpestre muse, / veniti, fauni, ognun
vogliono che la filosofia abbia cacciate le muse poetiche da boezio, sì come femmine
comanderà che, mandate sane le grette muse litigatrici, ove io ho sudato d'avanzo
poeta ovidio. -come epiteto delle muse o della poesia stessa in quanto derivante
morta poesì resurga, / o sante muse. serdini, 1-134: morte mi tolse
ove sperava anco seguire / le sante muse e il laureato fiume. zuccarelli,
tutto gl'intelletti bui, / che le muse son peste de'cervelli. baretti,
ben zappati e sarchiati gli orti delie muse, e che tutte l'erbe vili o
plebeio in versi eroici per far dispetto alle muse. menzini, 5-63: pur tenterò
giuglaris, 1-462: non cantano le muse, se non satolle. -chi è
ampia ala distesa voi ditemi, o muse / dolci-parlanti figlie de t sire saturnio.
, i goffi, gli odiati dalle muse savoiardi trionfano in roma in firenze in
carducci, iii-2-267: or itevene, o muse, a sbordellare, / e palla
del bene, 63: mirando le tue muse alte e divine / spesso onorar del
carducci, iii-1-525: pur ch'io le muse indocili / per le scalee dei grandi
gadda, 14-22: le grazie, le muse, le pièricu, le castalie,
da esser paragonate a le vostre coltissime muse, ma perché conosca ciascuno che io sono
d'una dottoressa e mostrar che le muse li favellino, e squa- dèmati a
versi né intascano, / né più le muse i buon poeti infiorano. niccolò da
, 14-9: se donne sete, o muse, in cui suol essere / naturalmente
/ naturalmente del sangue temenza, / muse, dovreste starvi in casa a tessere
.. ch'essendo la montagna delle muse, dalla quale si traviano tanti che pretendono
passar ozio / e per piacer colle muse scazzéllo. biundi, 82: fcazziàri'
più non m'assaglia, / dalle muse non vò più andare a veglia: /
auspici. crudeli, 2-84: belle muse suonatrici, / di pamasso, deh,
alberto, 17: come vide le poetiche muse presenti stare al nostro letto, e
c. gonzaga, i-190: de le muse il coro alto e pudico, / cui
per lo più aguzza, sasso. muse padovane, lxv ^ ii: si trasforma
tra'delfini scherzanti, greggia a le muse cara. -che soffia dolcemente (
apollo] stimato duce e custode delle muse e detto scherzator con esso loro. b
le porte schiudonsi!.. le muse io veggio. / umil vi adoro,
la mente si schiuse / al favor della muse. gozzano, ii-185: carlotta canta
ciel canti amorosi / già ripiglian le muse i plettri adorni. crescimbeni, 107:
il negozio patir non possono, alle muse, che grado non gliene fanno,
poe- tico-metafisiche vedeva il ternario platonico nelle muse tre volte tre. manzoni, pr
. mazza, ii-83: piangeano le muse amaramente, / scompigliate i capei di
parrucche dei portinai chiarissimi del tempio delle muse tutti i falsi capelli accattati si rizzano
ha pari), sposandosi con le muse, arricchiscano co'parti nobilissime l'accademie e
e puro, / astri amici alle muse e ai sacri ingegni. / da voi
ii-13-524: la memoria è la regina delle muse. essa è la grande maga trasformatrice
1-iv-13: con la scorta possente / delle muse 9. maestro, istitutore,
. dante, inf, 2-8: o muse, o alto ingegno, idem,
1 donativi, soliti a farsi alle muse, vengono permutati nelle pensioni che si
. pulci, vi-126: vagliano le muse e l'ancuola e le rime sdrucciole del
! filicaia, 2-1-134: pianger vidi le muse e tutte in duolo / meste e
, xxxvi-231: o de le sante muse bella e chiarissima lampa / ch'illustri il
): me ad evocar gli eroi chiaminle muse / del mortale pensiero animatrici. / siedon
onde l'animo, che talvolta dalle seducenti muse e dalle grazie lusureggianti trasportare si lascia
riferimento al trono di dèi pagani. muse padovane, lxv-312: quivi in sublime et
ii-155: so che dover dell'incorrotte muse / fu il cantar l'opre egregie e
fra l'ombre salvatiche le belle / muse già fèr molte volte cantare.
, 37: però ch'io non ho muse che gualoppino / snelle su e giù
ducitrice, quasi partoritrice, madre delle muse. antonio da ferrara, 192:
odon gli aedi, / de le muse ministri, da amabili bocche le gesta.
de'primieri patriarchi. baruffaldi, i-205: muse voi, / che gli eroi,
quello che più mi tormenta, / o muse, è il profondo terrore / di
più volontieri lo terrei occupato con le muse. = comp. dal pref.
filosofia dà consiglio ai cultori delle muse. cattaneo, vi-i- 60:
, benché non vi fosser tutte le muse pari per l'eminenza all'elicona.
annoiato / alcuna volta, perocché le muse / mi scaccino dal monte d'elicona
o voi, gioia d'olimpo, inclite muse, / dite al vostro cantor (
gozzi, i-26-31: memoria è madre delle muse. dicono alcuni ciò vuol significare serbatoio
si dice apollo cantare con queste nove muse, non altrimenti
io venni / a pormi con le muse in disciplina, / l'una di quelle
miei teneri anni, a'petti delle muse in quello abitanti bevvi il dolce latte
in bona grazia umilmente mi racomando. muse padovane, lxv- 305: non
trattenermi per apollo e per le muse. c. i. frugoni, i-3-127
lord byron è una gran perdita per le muse. i romantici il vogliono tutto loro
algarotti, 5-141: un poco di muse ci avrebbe sollevato dalla severità de'discorsi
oggi i giapponesi propongono un sistema chiamato muse che riesce a comprimere i segnali ma
velenosi aragni tossico dannabile dagli fiori delle muse, sfavellano contra giove = comp.
turbolenze e, dato bando agli studi delle muse, divenni in poche settimane discepolo di
quel sentiero / sferzo il carro delle muse, / tutto carco de'tuoi pregi.
innamorato di trofei e ripu- diatore di muse, o sfibbia la corazza e componi poesie
alle cui nenie concertarono il canto le muse, a'di cui primi respiri si accoppiarono
una padella; / e voi, muse, un leggiadro contrappunto / in su10 sfrigolar
de la sincera avena, / che le muse calar fece sovente / di mergellina a
, / febo, marte, le muse, il monte e 'l sasso / per
: quella [brenna] sgroppata de le muse a forza, / portando del tuo
l'alto valor chevi s'intende / le muse ne parrien, non ch'altri, mute
né gonfiato di vento da le puttane muse di parnaso, o come una sibilla impregnata
. siciliano (nell'espressione sicelidi muse, calco del lat. 'sicelides musae',
un semplice astore, / ma le muse sicelidi, / non, fra le selve
. sicelidij: 'sicelidi': epiteto dato alle muse, come ispiratrici del siciliano teocrito.
ombra d'un belquercione per sacrificare alle sicelidi muse. eran gli ultimi sorrisi del sole
, 29: voi benigne [muse] gli ornaste i quadri di siderea luce
monti, 4-3-63: le muse educarono il medico e filosofo fracastoro e
di vin puzzarono il mattino / le dolci muse, ed ecco ch'e creduto /
de la 'sincera'avena, / che le muse calar fece sovente / di mergellina a
e..., sinfoniando sempre le muse, nascondersi sotto, né brillante
12-8: canto che tanto vince nostre muse, / nostre sirene, in quelle
: barbiere, barbiere, tu ha'le muse per sirocchie. -scherz. oggetto
questi lo sguardo lieto e maestoso alle quattro muse del teatro, situate alla parte sinistra
capacità di quella materia, se le muse non me la drizzano e non la
narrar di lei ciò che non san le muse. -snodare lo scilinguagnolo: v
condurrolla a riposarsi tra la soavità delle muse. campailla, 1-1-59: lungi ascoltò di
la veste ». parini, 327: muse n-ii-157: io non credo di sodisfare
col consueto sofà-letto variopinto. -sofà delle muse. collana di letteratura diretta da l.
3. locuz. adagiarsi sul sofà delle muse: dedicarsi a una produzione letteraria con
recentemente aspirava ad adagiarsi sul sofà delle muse, dopo d'avere, tempo addietro,
bruno, 3-26: a voi, muse d'inghilterra, dico: inspiratemi,
sofonisba tutti / insegnò i modi delle greche muse. denina, 3-62: il verso
le grazie e qui soggiorno / le muse fan. chiabrera, 1-iv-327: divenuta amante
sovrano, / al soglio de le muse alzar la fronte. 14.
, 7: consagrò quel bosco alle muse, dicendo quelle convenire con la sua
ii-iii-570: - voi avete albergato le muse fra 'negozi. - questo è
ii-281: tengan pur me le dolci muse, come dice virgilio, tra quelle sagre
sparso fra negozi lontanissimi e da quelle muse e da que'sollevamenti che son necessari
tutto gli intelletti bui, / che le muse son peste de'cervelli. parini,
i-89: te [italia] nudrice alle muse, ospite e dea, / le
-intr. (4-iv-351): le muse son donne, e benché le donne quel
e benché le donne quel che le muse vagliono non vagliano, pure esse hanno nel
, / o terra al genio ed alle muse amica, / che il carattere
2-4-15: con bellissimo accorgimento induce le muse a voler sommistrargli tirso e cembalo avvendo a
.. convengano insieme il bandire le muse e il compor versi, de'quali sono
losofo, di determinare che le muse alcuna volta ispirano questo divino spirito ad
si vegga, a onta delle nove muse, / straziare e rovinare e lacerare!
iii-2-288: non lufigi / dal bosco delle muse / è l'ara dedicata dall'istesso
è irritata contro la sonnolenza delle mie muse, ed io lo sono per la soverchia
pace rendeo / al cantar de le muse, e sopì l'ira, / quando
, 1-x-62: ci saran nel coro delle muse non solamente soprani, ma anche tenori
ammaestramento di mescolar le grazie con le muse! 2. perpetuarsi attraverso le
, le sorelle di apollo: le muse. rime adespote del secolo xv,
che disperar perdono. gigli, 2-259: muse, sorgete a una armonia più bella
, sendo sempre insieme, [le muse] furon dette, secondo plutarco,
. arici, i-364: ecco le muse: che a'sinistri eventi / non men
nell'animo alcun poco spirito dell'antiche muse mie. n. franco, 3-60
il poeta può nell'epopea pregare le muse, deità soprastanti alla conserva della memoria
al doloroso / genere allora sovvenian le muse, / care fra tutte gl'immortali
che io, orando esso, dalle piatose muse alcuno conforto spero. campofregoso,,
, lxxxviii-i-456: o love, o sante muse, o alto ingegno, / pietà
l'aurea lira, / che le muse mi dierono, / spargi del tuo splendor
sul viso quante maschere vi hanno le muse, saresti riconosciuto, quasi dissi, da
sparso fra negozi lontanissimi e da quelle muse e da que'sol- levamenti che son
il giovane, svogliato di tutto quel chedelle muse, dèe bastare nel mondo tutto, non
novellamente pe'dolci e deliziosi campi delle muse. foscolo, iv-298: ama la immaginazione
continuo a diportarsi con febo e con le muse per gli spaziosi campi della poesia.
signoria..., sposandosi con le muse, arricchiscano co'parti nobilissime l'accademie
le nozze con le massare delle vostre muse. cattaneo, vi-1-106: conviene che abbia
, viii-1-200: perché elle [le muse] sieno nove, si sforza di mostrare
vie più chiuse / de l'italiche muse, / con l'ingegno trapasso e spiano
'motu proprio'; e sebbene nel banchetto delle muse io mi diletti poco di queste spezierie
annoiato / alcuna volta, perocché le muse / mi scaccino dal monte d'elicona,
ch'io nacqui / caro a le muse? ne'miei versi ognora / troppo a
l'ausilio della ciarabottana, fo voto alle muse di parnaso di aggiungere il suo latino
che un drappello di scelti cultori delle muse spiegò il vessillo della ragione e richiamò i
mai dunque che vespaio stuzzica / chi colle muse e con apollo bazzica, 7 se
chiaro, almen non vile / delle muse cultor, me me che spiro / libera
fonte da apollo e per secondo dalle muse, le quali però ci spirano il furore
: il poeta libero e spirato dalle muse salta di primo lancio nel bel mezzo della
stata conceduta la licenza far le caste muse spiritare; / nemmeno un prete oggi può
berenice splendida per trionfi e per le muse a principio invitate da tolomeo lago ed onorate
, / intellettuale scafato, / stanco di muse e fate, / mai sponsorizzato.
alla sua cetra / il signor delle muse; e... i boschi /
chi vuol sapere come si chiamino le muse, quello che significhino e la cagione
farà sempre mercato di voi, vergini muse? non è poco se talvolta la ncchezza
c. 1. frugoni, i-14-47: muse /... spruzzarsi di lavanda
d'una dottoressa e mostrar che le muse li favellino e squadernarti a dosso un
stelle / e l'opra stancherìa l'aonie muse. c. i. frugoni, i-13-9
consumi / contro a ciascun che con le muse stanzi, / dov'io son drieto
altri versi il principio del canto alle muse dove contiensi la invocazione alle dee, descrizione
, et a febo et a le muse il naso / fece turar col suo sterco
5-169: addio, galli; addio, muse sterquiline: / io cedo terreno, per
al micidial riverbero, scendete, o muse. pagano, i-132: nel fondo del
deh, perché mi furo sì scarse le muse, dameta, / del stile onde
ancora sangue stillava fu tutto uno. muse padovane, lxv-312: canne palustri,
piacere essere raro / e durar poco. muse padovane, lxv-310: più tetri /
14: le laceranti nel mio petto / muse mi dittan ora, e la mia
sott'acque, / de chi tutte le muse serian stracque. straccivéndolo, sm
tromba, il canto di tutte le muse fu per gli altri. -sonorità
fu condotto a la beltade da le muse. -figur. fatto oggetto di
afflitto cor di fiamme e dolor senso. muse padovane, lxv-321: tien mille amanti
col suo gelo stringe, / e delle muse il delicato amante / ridotto è a
stringere il nostro ghedini, a cui le muse son più cortesi e che mi ha
ed il commune / studio de le muse ch'a me scuopra / ciò ch'a
diletto e vanto: / e delle muse al canto / presti l'orecchio ancor.
f. frugoni, vi-388: le muse e di vergini caste che sono, qualor
monti, 1-6: ho permesso alle muse di stuzzicarmi un poco il cervello.
bruno, 2-43: si dedignano le muse di subire il porcile del contubernio vostro
/ per quella altezza avean molto vantaggio. muse padovane, lxv-312: quivi in sublime
mi stupisco più s'ella ama tanto le muse, poiché le ha succhiate col latte
, il quale, superato nel canto delle muse, fu da quelle privato e della
: soltanto alla morte e non alle muse si confidano le parole supreme. gozzano,
nostra prosa, sottomette- mo le nostre muse, premisse, subsunzioni, digressioni.
svantaggio è quello di essere dipendente delle muse. leopardi, v-53: chi non
donatomi; e mi compiaccio con le muse italiane che abbian fatto un sì pronto e
gadda, 14-22: le grazie, le muse, le pièridi, le castalie,
maneggio / non solo nove ma diciotto muse. 5. intr. con
sbelle, / da giocar con le muse a sbaraglino. p. della valle,
, / chiuse, romite celle, / muse, volgete il piè? fantoni,
abbracciarvi; ma voi più che alle muse siete fedele al talamo vostro. goldoni,
ne valea con onore e vantaggio delle muse. parini, 509: talvolta giova /
. papi, i-74: favoleggiar profane muse / che da'tantalei labbri un dì
desidera d'essere tenuto litterato e amico delle muse. anonimo romano, 1-84: grasso
l'ore inique passar l'arti e le muse. coli, per quanto abbondanti fossero.
né bifolci, / ma nimphe et muse a quel tenor cantando: / ivi m'
, 1-x-62: ci saran nel coro delle muse non solamente soprani, ma anche tenori
tra 'suoi canti / sull'ali delle muse alto levasse / del buon trivulzio i
militari ed educata nell'ozio delle muse piacevoli, esaminando ogni circostanza con soverchia
allegri, 4-198: son fatto delle muse l'ortolano / e pianto le carote
sue poetico-metafisiche vedeva il ternario platonico nelle muse tre volte tre. a. cattaneo,
che 'l novenario numero loro [delle muse] è perfettissimo, come dal primo dispar
elicona (ritenuto nell'antichità sede delle muse). carducci, iii-1-393; ai
tespìade, sf. letter. ciascuna delle muse della tradizione classica (in quanto abitatrici
. v.]: 'tespiade': le muse ch'abitano nel monte tespio. breme
elicona (considerato nell'antichità sede delle muse e della poesia). ciro
lauri e mirti e amaranti / e le muse e le ninfe e le sirene.
. -con riferimento all'immagine delle muse dispensatrici della gloria poetica. versi
usato mai, / veggio le sante muse tesser l'onorata corona / onde s'
né dal monte parnaso, né dalle muse non mi allontano. machiavelli, 1-i-16:
assoluto dal fallo commesso nell'invitare le muse all'ombra de'gigli. a. f
lanificio e la testura: / de le muse il cantar è invento e cura.
fistole, tibbie, trombe, alpestre muse, / venite, fauni, ognun si
/ miei gl'impetrò da le tiburti muse / torquato; e come strale adamantino
e, avuto seco e satiri e muse, essere stato il primo trovatore degli agoni
2-4-15: con bellissimo accorgimento induce le muse a voler somministrargli tirso e cembalo avvendo a
bandello, ii-847: 1'condurrò le muse a la sua riva, / e forse
. e region. tufo. muse padovane, lxv-312: quivi in sublime et
/ fistulle, tibie, trombe, alpestre muse, / veniti, fauni, ognun
fiori, quanto a me care le muse. algarotti, 1-x-162: al mio ritorno
-rendere economicamente. parini, 327: muse pitocche,... /..
venuto d'egitto non ricusò di coltivar le muse latine. egli volò a dir vero
il sole, un astro). muse padovane, lxv-310: senza aver mai potuto
in generale i dei trasformatori e non le muse, come doveva. d. battoli
: la memoria è la regina delle muse. essa è la grande maga trasformatrice che
verseggiare in generale dei trasformatori e non le muse, come doveva. 2
anteriore raffaello pulci che si trastulla con le muse. bembo, iii-185: noi destro
caro fanciullo. -poeta favorito dalle muse. b. fioretti, 2-4-105:
,... delizia e trastullo delle muse comiche, introducendo uno che si facea
; ci sono restati gli ornamenti delle muse, ma il loro spirito celeste se n'
conviene il trattenermi per apollo e per le muse. carducci, iii-21-201: arezzo.
che 'l novenario numero loro [delle muse] è perfettissimo, come dal primo dispar
lomazzi, 4-ii-599: sono [le muse] nove in numero, perché quelli
cidial riverbero, / scendete, o muse, obbedienti e ligie / con cetre
sono fece chiamar a sé le serenissime muse. ungaretti, i-107: trinano le cose
fu re del canto e delle caste muse. d'annunzio, iv-2-415: per la
amor. parini, 427: povere muse, ove drizzate il corso / per la
, 12-8: canto che tanto vince nostre muse, / nostre serene in quelle dolci
, iv-202: se le vostr5acque, o muse, adoro e còlo, / se
in quattrocento dì tutte furono fomite. muse padovane, lxv-311: tra ramo e ramo
cagione dixeno gli antichi apolline e nove muse avere la tutela de'poeti. g.
o dalle piume azzurre volano fra le muse verdissimi o fra un viluppo di piante
un territorio, un luogo). muse padovane, lxv-306: sante muse..
. muse padovane, lxv-306: sante muse... /... /
io quindi / lasci in pace le muse, e mi diparta / dall'usato de5
, ii-281: tengan pur me le dolci muse, come dice virgilio, tra quelle
, / ballerà un valtz colle sue muse apollo. stoppani, 1-97: se qui
fiammella. / possonsi condoler le sante muse, / lamentar puossi apolline e orfeo
xiv e xv, 21: piangan le muse e nulla ci rimanga / che non
che te amar già tanto, / divine muse e i buon cultori suoi. pascoli
storici, ii-157: non vo'chiamare le muse di parnaso, / ma la madre
, di giurare il proprio vassallaggio alle muse. 7. dominio, autorità
più non m'assaglia, / dalle muse non vo'più andare a veglia.
desio del lusinghiero colle / sacro alle muse e alle apollinee note. -leggermente inumidito
di negarìunqua ti piace / de le muse e d'apollo esser seguace. c.
a'ciarlatani moderni che vendono le amabili muse d'italia. marinetti, 2-i-201:
vendemmie fatte in parnaso per man delle muse al suon della lira d'apollo,
. aretino, 10-128: le mie muse sono veneree. 7. medie.
gran gigli d'oro, / care muse, devote a'miei giacinti. forteguerri,
/ miei gl'impetrò da le tiburti muse / torquato. = lai venusxnus,
baruffaldi, i-82: or'ei fe muse ad ambo i lati schiera / della
diana, minerva, delle vestali e delle muse. dante, purg., 29-37
ogni facoltà, dalli greci poi chiamate muse. nievo, 1-vi-246: tu, musa
vernacoleggiare, gli altri alunni delle vergini muse lo proseguivano di molto rispettosa deferenza.
permesso, / fra il coro de le muse accolte intorno, / parlar de le
di lei. chiabrera, 1-iii-193: inclite muse, che nel ciel cantate / i
far commune a te e a le muse l'altare, a dare esemplo che la
: da indi in qua ho amate le muse; d'amore talvolta appassionato, e
, ferrara, madre de l'itale muse seconda / questo vindice canto su 'l nostro
cancellato (la bellezza). muse padovane, lxv-324: già cotesta beltà ch'
mare). bagnini, xxii-1168: muse, mio dolce amore, i vitrei fonti
sororia, sendo sempre insieme [le muse], furon dette, secondo plutarco,
, lxxxviii-i-456: o love, o sante muse, o alto ingegno, / pietà
la morta poesì resurga / o sante muse, poi che vostro sono. l.
iii-22: rende grazie alla fine alle muse / pel dolce suon la mia zampogna infuse
alle berte, che son fantesche delle muse, che si fece metter dentro per
.. fece tante buffonerie, che le muse ve lo lasciarono stare. a.
già che stiamo in zurla con le muse, voglio confessar una verità, che tacqui
0 amabil giovane, cui le latine / muse e l'acaiche d'invidia punte /
erostrati che tentano bruciare i tempi delle muse. = deriv. dal gr.
. arbasino, 8-15: queste muse non tanto critiche ma piuttosto autoindulgenti,
arbasino, 8-15: queste muse non tanto critiche ma piuttosto autoindulgenti,
. rezzonico, 4-ii-5: caro alle muse ed al cetrato apollo. = deriv
mitologica, ne è originario (le muse). – pierio fonte: la fonte
fonte: la fonte ippocrene, sacra alle muse. – pierie dive: le muse
muse. – pierie dive: le muse. garzoni, 6-82: e