parecchie musacee delle filippine, soprattutto dalla musa texilis o manila (per cui la
: nella battaglia d'imera richiamò la musa classica e la romantica a un abbracciamento di
diserto i più gentili arredi [o tósca musa]: / e infantocciata come tu
, resistono. carducci, 285: musa, e non vedi quanto / tuon di
lippi, 8-13: ma qui la musa vuol, ch'io mi dichiari /
begli occhi, non so se di musa o di donna, in vano arridete
macchie in tal maniera, che ciascuna musa aveva la sua propria insegna. garzoni,
gl'inspiri furore, / e tu sua musa sei, o dea cicala. tommaseo
tade allegra. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori /
e stanca / mente richiama, o musa, e mi sia scorta. idem,
ispirati dagh dèi, alunni diletti deha musa. pirandello, iii-239: via tutt'e
sep., 63: o bella musa, ove sei tu? non sento /
, / sì nota sei, mercé la musa amica. metastasio, 1-4-172: a
; e che per non aver propria musa, vuolesse far l'amore con quella
. gnoli, v-140: giace anemica la musa / sul giaciglio de'vecchi metri.
, 162: e'mi dice la musa / che di questi rettangoli appaiati / nasceran
. praga, viii- 590: musa! e noi pingerem carta bollata / e
/ con questi detti, a lui la musa aperse. -aprirsi al riso,
sesto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far l'
a tal clamore / non ardì la mia musa unir sue voci. alfieri, 6
essa [commedia] un personaggio chiamato musa... costui vestiva da armeno
i più gentili arredi [o tósca musa]: / e infantocciata come tu
bastare. machiavelli, 811: musa, se mai di te mi persuasi,
possa vedere quanto alto ascende la celebre musa di questo gran cavaliere. carducci,
poche eccezioni, il suggeritore è la vera musa ispiratrice dei nostri artisti di prosa.
in tanto piangere e maledire la musa di ugo, ci troviamo dinanzi
giorno. lippi, 1-2: o musa, che ti metti al sol di state
annunzio, iv-2-978: la tristezza è la musa etrusca, è quella che accompagnerà per
vostri cor volgar cantore; / nostra nobile musa a voi desia / sol fin che
tasso, 4-19: ma di'tu, musa, come i primi danni / mandassero
moneti, 63: mi dispone [la musa] / a proseguir l'istoria,
foglie larghissime di quella / pianta che musa o bananier s'appella. banano,
da 6 a 25 frutti); la musa sapientium possiede oltre 200 varietà; la
sapientium possiede oltre 200 varietà; la musa paradisiaca dà frutti più grandi, con
25-302: rinaldo un pome che si chiama musa, / a un buffon, che
poesia, non incoraggi punto questa mia musa nascente. pananti, i-99: a
germania... presero questa bella musa che cantava la libertà la natura la
col dito. campanella, i-225: musa latina, è forza che prendi la barbara
il perdono. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori /
*. idem, 2-26-38: trista la musa che scusa non trova! / se
bersagliasti il mio muso e la mia musa. cesarotti, i-190: io raccapricciai
. patini, 418: ma tu, musa, pur vuoi scoppiar dal riso /
scorda. marino, 7-250: mentre la musa in stil leggiadro e grave / tea
la brigata. lippi, 1-2: o musa, che ti metti al sol di
dal destino. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori /
fosser più fidi e più costanti. / musa, tu che migliacci e caldalesse /
), sf. mitol. la musa dell'epica nella mitologia greca; la
omero nel principio dell'iliade invoca la musa caliope e tutte le sue sorelle, dovendo
gr. kaxxtó7t7j * calliope, la musa dalla bella voce * (comp. da
). = dal nome della musa: cfr. calliope *. calliòsside
energia. grazzini, 3-2-24: musa mia, / spogliati, prego, in
, che apprese / a me la dupbce musa di fiacco, / qui tra le
monti, x-2-294: ma dove, o musa, di sentiero uscita / ti tragge
... / sfogava con la musa il suo dolore, / fatto cantando già
contrarre né amicizia né familiarità con una musa appigionata o venduta all'autorità despotica da
. manzoni, ii-1-152: tu [o musa] tali impenni al ferrarese ingegno,
calma increspata. esser perciò la musa del ciampoli or un'orizia rapita
. pananti, 1-276: spazia [la musa] sui nembi e sulle orrende
grosso barbagianni. nomi, 1-1: musa, racconta gli odi eterni e strani /
in pianto. machiavelli, 800: o musa, questa mia la luce,
a nascere, / onor d'agreste musa, / o bocca delle grazie, /
chete aggira. idem, 6-iv-1-35: celeste musa, or che dal ciel discende /
dar la sera da colizione alla sua musa. manzoni, pr. sp.,
chitarra e cetera, e di coma / musa non serva te. d. bartoli
dirò: « fra i salci, o musa, / an- diamei a riposar »
edera di baccho e il lauro della musa. 5. figur. congedo
convengon tampoco / nell'aver favorevole la musa / ella [la cicala] in campagna
chiusa / valle sonar di così nobil musa. 16. figur. insensibile
ciarpame / reietto, così caro alla mia musa. c. e. gadda,
francia e germania] presero questa bella musa che cantava la libertà la natura la ragione
ciechi deliri. nievo, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le
1 fianchi e scalza / salmeggi itala musa. pascoli, 758: cinto d'
bellezza umana. tasso, 1-32: o musa, tu che di caduchi allori /
. giambullari, i-34: la sesta [musa] in un drappo citrino splendido,
cliona, a sua volta dal nome della musa clio. clipeastro, sm. zool
intuitiva e spontanea: è la vera musa, il « deus in nobis *,
giusti, ii-9: in luogo della musa e della ragione hanno il birro e
nostra accademia... la coltissima musa di quel gentile, che meritò d'
e combusti. prati, ii-104: dolce musa, per l'aure s'aggira /
dirò: « fra i salci, o musa, / andiamci a riposar ».
lieve / e può cader reciso, / musa, al mio vario sogno / non
, collegato. tasso, 17-3: musa, quale stagione e qual là fosse /
. giambullari, i-34: la sesta [musa] in un drappo citrino splendido,
pascoli, i-775: u bene la musa compensava spesso con un male: li
sei più forte, quando anche fossi una musa, non venire in competenza nemmeno colle
la conca, cui la serra, la musa e la modia bagnano, ed aspromonte
da regolato senso conceputa e da nolana musa parturita. fontanella, i-228: vaga
1-1: e rozza villanella / [la musa mia] e si trastulla, /
oliveti e di cedri, e consacrato dalla musa di catullo. de sanctis, i-59
e di cedri, e consacrato dalla musa di catullo. 9. come
elementi del vero storico, uffizio essenziale della musa storica; dono d'ispirazione, e
corde d'oro elette / su su, musa, percuoti, e al trionfante /
del mondo! tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori /
corona. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori / non
, 1384: l'uomo, o musa, mi di', molt'agile, il
letterario: sì è l'opera della musa del popolo, che, immischiandosi di
, che apprese / a me la duplice musa di fiacco, / qui tra le
intuitiva e spontanea: è la vera musa, il « deus in nobis »,
tenui miche d'orazio / crebbe la pallida musa del lazio, / a te quell'
annunzio, i-948: vieni, o musa: facciam opera saggia. / vieni:
. bellini, i-124: di qualunque altra musa cruscheggiante, / in campagna, in
la culla. fagiuoli, 3-2-227: la musa... suona la ribeca,
poema epico, / di cui la musa gravida / sia stata un decen- nario
di non dire più questa parola [musa] così rancida e antipatica che, per
per voi famoso et chiaro / o che musa mi canti o m'orni alloro;
: ma vaglia il vero, o musa, or come, or quando / fu
. nievo, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le
io solea chiamare i defitti della mia giovane musa e disconfessarle per mie. pananti,
, ii-54: or perché qui la mia musa si duole / spesso da me chiamata
vostri cor volgar cantore; / nostra nobile musa a voi desia / sol fin che
oblio, / lieto sarei da la mia musa accolto. della porta, 2-282:
vedi, ella mi dice, la severa musa che ti riguarda? è la storia
giovanili manchevoli forze: cui dettò la musa frettolosa e incolta. jovine, 5-390
mai di frasca in palo / salta la musa mia come una gazza? foscolo,
mente ordinato. tassoni, 3-10: musa, tu che scrivesti in un digesto /
i-951: ha buttato via [la musa] i bei sandali, gli scarpini stretti
maraviglioso giovamento. tasso, 1-2: o musa,... / tu rischiara
gozzano, 159: ma la mia musa... / giovine tacerà nella
tasso, 1-5-19: ma di'tu, musa, come i primi danni / mandassero
/ e al bieco voi la dira / musa parea seguirti, / sparte agitando all'
, / lieto sarei da la mia musa accolto. tasso, torrismondo,
solea chiamare i delitti della mia giovane musa e disconfessarle per mie. carducci,
contrarre né amicizia né familiarità con una musa appigionata o venduta all'autorità despotica da
. carducci, ii-5-227: o solitaria musa, tu ritogli a volo me dalla turba
troni dissipi, / ivi è la musa mia, / de l'agil fantasia -su
. corrieri, 4-130: la mia musa è una bestia / più distante della
. b. corsini, 8-65: bella musa gentil, tu de'tuoi annali /
. b. corsini, 8-65: bella musa gentil, tu de'tuoi annali /
magalotti, 19-16: del mantovano ancor la musa, / tre volte eccelsa musa,
la musa, / tre volte eccelsa musa, e sovrumana, / non sempre insegna
divisando nel segreto della sua mente la musa del nuovo bardo per onorarvi. [sostituito
severa, e semplice, quale alla musa tragica si conviene. baldini, 3-84
..., eterna, unica musa dell'uomo è il dolore. prati,
la tenzone dei caprai, che la musa dorica ispira su i flauti dispari « a
dopo il lungo esilio / la doriense musa ricomparve / tra l'immemore popolo.
dolcezza i della tua lira, inclita musa. -dormire della grossa: dormire
severa, e semplice, quale alla musa tragica si conviene. ojetti, iii-504:
al figur. magalotti, 4-94: musa, fermianci a vagheggiarla [la pace
nascer fiume. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori /
. d'annunzio, i-770: la musa ne'suoi caldi baci / t'infuse il
/ né festa genetliaca, / dove la musa pronuba / del bindi non invitisi.
. v.]: 'erato', la musa degli amori, la sesta tra le
<; 'erato '(la musa dell'amore): cfr. l'agg
. franco, 1-117: non può la musa mia stare più cheta, / o
voi famoso e chiaro / o che musa mi canti o m'orni alloro, /
tasso, v-227: questo alimenterà la mia musa ch'io ho consacrato a celebrare gli
contrarre né amicizia né familiarità con una musa appigionata o venduta all'autorità despotica da
de sanctis, ii-13-399: oggi alla musa è succeduto l'ideale, immagine tipica
egli merita compatimento se l'esausta sua musa non gli permise d'agguagliare coll'4 ercole
di lei che dicendosi gelosa della mia musa avrebbe voluto regnar sola nel mio intelletto
melodia siderea nato, / con la terribil musa di colui [dante] / che
. praga, vi-891: quest'etica musa, / che m'apparve matrona ed
del medico del fratello suo e di musa. ferd. martini, 1-ii-197: helbig
. eutèrpe1, sf. mitol. musa del canto lirico e della musica auletica
scient. euterpe, dal nome della musa. eutèttico (eutèctico), agg
evacuate: 'hoc peccat solum si mea musa bene est '. 5.
poi, che ha di comune la musa col mestiere di fabricare libercoli? carducci,
soffre ella d'intendere qualche saggio della nostra musa? carducci, iii-i 1-224: cercare
? c. bini, 1-101: la musa mia è una fanciulla / di garbo
della pace. leopardi, 36-14: musa, la lima ov'è? disse
, / sì nota sei, mercé la musa amica, / che a più provincie
te chiamo io cantando, / non musa o febo, a le mie nove rime
incontinenza. michelstaedter, 345: la musa è femmina, e non dà il suo
femminino, la bellezza femminile, la musa più inspiratrice, l'ideale più alto
, pensandomi... che la musa mia... m'avesse dato festa
/ che muove la tua anima di musa / nel silenzio dorato, / ch'esala
inerme al tempo e al vero, / musa, il divin tuo riso a me
ii-780: immortale come voi la nostra musa / brindisi grida all'uno e all'altro
il senso, quel che l'alta musa finge / non sa negar, se ben
vi-121: fitto avea 'l destrier fino alla musa / nel sangue di cotanto vii podere
sodo. magalotti, 9-1-230: la musa di v. s. è gravida di
< p£aoc 4 amico 'e fiooaa 'musa '. filonàuta, sm. (
i-91: diede la ricca redità d'emilia musa, morta senza testare, che andava
canteo, 87: ma questa flebil musa in varie carte, / de l'orgoglio
/ segue i tuoi passi la mia musa, o dolce / signor, onde mia
pascoli, i-951: canta [la musa] la dignità e l'eroismo del
, 1-162: muta registro, o musa: a te non lice / entrare in
r. bertini, xxvi-3-271: musa, perché t'affanni? / perché
licenza poetica ad un sasso / legò la musa, acciocché con le zampe / non
. parini, 417: qui sol, musa s'aspetta / un fracido castron ch'
di beltà mortale / a che, musa, si loda / l'onor fugace e
avenire con la mia frale e debole musa prender potessi in cantar l'infinite et
di frasca in palo / salta la musa mia come una gazza? manzoni,
che ritrovar non può gli odori / una musa, ch'è piena di freddure;
/ pur nel tuo tempio [o musa], e sa di sagrestia / e
della fronte. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori /
fruge / in cui pallad'ed ogni musa lugge. = voce dotta,
ma di beltà mortale / a che, musa, si loda / l'onor fugace
i-99: una stella non è la musa mia / che nei campi del ciel
1-200: ancora, in luogo di musa, / un micio peso e poltrone
gemebonde cataste andar non ama / quella pia musa. -che è fonte di dolore
gemè in vaichiusa / nostra più dolce musa. oriani, ii-436: aleardi
xi-38: orecchio ama placato / la musa, e mente arguta, e cor
né amicizia né familiarità con una musa appigionata. = dimin. di
2-2-162: acciò che poi conosca che la musa mia geometrica non è in tutto addormentata
questi caldi ell'è [la mia musa] entrata in una fregola così
d'oro elette / su su, musa, percuoti, e al trionfante / gran
idillico, che era il sospiro e la musa de'suoi poeti. de marchi,
. gnoli, vi-1198: giace anemica la musa / sul giaciglio de'vecchi metri:
via / te ostinato amator de la tua musa? foscolo, 1-191: non so
dar la sera da colizione alla sua musa. a. f. bertini, 1-108
, iii-8-2: noto faccia [la musa] il giuoco marziale / fieramente operato da'
se'apollo, / tu se'mia musa, io l'ho provato e sollo.
. d'annunzio, v-3-428: una musa goliardica dal viso di capra sima tinto
carducci, ii-1-26: quando mai la musa de 'l sermone, come dicono
. b. corsini, 8-65: bella musa gentil, tu de'tuoi annali /
, gli allori e l'ostro, / musa, non ci convien, né ci
11-779: immortale come voi la nostra musa / brindisi grida all'uno e all'
. bardi, 1-6-71: ma ferma, musa mia, deh ferma il canto,
. di guidare e dal plur. di musa (v.), calco del
di cameriere. cantoni, 524: musa medico di augusto... lo guari
, xxxvi-16: s'egli è, musa, mai ch'io da te grazia merti
via / te ostinato amator de la tua musa? cattaneo, v-2-158: se la
, ammaliare. monelli, 2-361: musa si mette attorno al vecchio re,
, / cui di soavi fantasie la musa, / e di aspre cure m'
.. t han costumato d'invocar la musa, / perch'ella venga a far
sospetta / d'obliquo intento la reietta musa: / dai potenti e dagl'imi
non parla con difetto / nella sua musa, ciascun impacciato / nella memoria d'
ne'principi. conti, 446: musa, ove tendi mai? cessa impetuosa /
voi, / a modestia, la musa, a dolci studi / e a belle
pazzo pei fioretti; / ma la musa s'impuntiglia, / né c'è
, 1-274: non convenendo che la musa così facilmente si adopri in ogni sorte
son quei vani fregi, / onde mendace musa il vero oppresse. d'annunzio,
/ che infimi gli estri, / musa, gòrgóne. govoni, 749: io
or guerra indica / da'teatri la musa. b. croce, iii-27-296: in
, quelle, che dettami / benigna musa, liriche / note, questa, che
cor volgar cantore; / nostra nobile musa a voi desia, / sol fin
, sep., 63: o bella musa, ove sei tu? non sento
, 1-3: se di porgere, o musa, alcun favore / già mai ti
stile / del mio sudor, della mia musa i parti, / di nuove spoglie
cuor sincero! dottori, 3-77: musa, qual ti lusinga inetta voglia? zeno
si cominciò infalconare et a mettere le musa in continenzia, dicendo seco:
, xiii-199: voi chiara potete far mia musa infeconda, / qual scioglie il sol
f. villani, i-408: colla superna musa [claudiano] canta gl'inferni.
pisani, intr.: la sua musa non si raffazzona co'lisci d'infrondature
per adesso a costor componi, o musa, / un sciroppo rosato, il
de lo fantino, / che gioi li musa, / e gioca e ride; /
iii-1-143: e lui tu sdegni, o musa, e a lui non ride /
1-1: se de'tuoi carmi, o musa, è gloria il fine, /
lontano. fr. gualterotti, 70: musa, tu che discemi / quel che
al tuo bel monte / quella ria musa, c'ha sì orribil muso? salvini
distinzione tra la buona poesia e la musa acconcia o condita a diletto. arici,
promette innumerato tesoro, / chi uccida musa il bandito. aleardi, 1-20:
nomi greci di dei, cominciando dalla musa che diventa 4 camena '.
futuro. canteo, 228: la flebil musa mia / segue de l'ape iblea
... la nascita della decima musa energèia? 3. intr.
, che tien loro luogo d'inspirante musa, e nuove, e nuove bellezze ravvisano
. tasso, 6-39: or qui, musa, rinforza in me la voce,
] cantare quel che favolosamente gl'inspira la musa, non quel che gli somministra realmente
grande, palpitante, è come la musa che giubila all'inizio dell'inno, con
vostro esimio e florido intelletto / spera mia musa suo util guadagno, / onde mio
l'insulsa arditezza, comparì la nona musa a coronar fiorita la vaghezza di questo ingegnoso
altri tormenti, altri sgomenti, o musa, / sento in me stesso,
corde intentate conviene / a te, musa, ed a le tue sorelle.
tasso, 1-2: perdona [o musa] s'intesso fregi al ver.
itale voci a venustà francese, / musa dell'arno e ninfa della senna.
di pers, 49: indarno, o musa, a la mia ninfa intessi /
, intuitiva e spontanea: è la vera musa, il 'deus in nobis'. b
e i poeti non sapevano più qual musa invocare. carducci, iii-25-199: ii
per celia: l'estro invasatóre. la musa invasatrice. = nome d'agente da
amor. carducci, iii-2-428: fosti musa al secolo più bello; / ond'eschilo
anci pur di sciaper, sencia una musa, / cose inaudite e invisitate,
xiv- x35: qui ci vuole una musa allegra e gaia, / piucché mai
, 1-v-29: egli non invoca la musa, perché non ne avea conoscenza, ma
più fino che l'invocazione di qualche musa. guadagnali, 1-ii-179: ogni poeta
dell'invocazione con cui si chiede alla musa o alla divinità ispirazione o assistenza nella
tuo cor s'invole, / che da musa divota in rime accolti / de gli
febbraio il fruscio della candida ala della musa che s'invola. pascoli, 847
-figur. d'annunzio, i-4: musa divina, se volgi benigni i grandi
io troverei la vena torbida e la musa inruvidita per lo disuso. irruzióne
apollo. -ismettici vergine: la musa. d'annunzio, i-61: liete
stile inusitato. mascheroni, 8-10: musa, m'ispira, tu, celeste musa
musa, m'ispira, tu, celeste musa, / ornamento degli astri,
11-56: l'amore è la più possente musa, e rara è quella poesia ove
evangeliche. papi, i-27: tu [musa] che del sina / o dell'
gridar infermo, / allenta, o musa, il canto del laguto, / ché
calma insensibile. fantoni, i-194: musa, lacero il crin, sciolta la vesta
figur. nievo, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le
fanciulli del teatro acheo / l'austera musa. -con significato negativo.
ove sperava anco seguire / la santa musa e il laureato fiume. 3
mi riconoscevo figlio di non so qual musa laurigera e vocale. 2.
appiola... francesca... musa... diacciata...
/ anci pur di sciaper, sencia una musa, / cose inaudite e invisitate,
lena. lippi, 1-2: o musa, che ti metti al sol di state
, 1-ix-253: or dammi, o musa, la di bronzo armata / lira
, / e per amante mi pigliai la musa / più povera, più cieca e
, menestrello di corte, prostitutore della musa e di altro, lenone;..
giunge. moniglia, lvii-133: questa musa mia tinto ha di ruggine / il
-figur. magalotti, 9-1-230: la musa di v. s. è gravida di
/ che infurii gli estri, / musa, gòrgóne, / tu che sciogli le
pascoli, 749: ed ora la musa indigena / suscita il dolce strepito
la correzione. leopardi, 36-14: musa, la lima ov'è.? disse
più disavventurato. agli inviti suoi la musa delle fonti e dei ruscelli (che sarà
della frode / per man della mia musa lineato. serra, ii-101: la imaginazion
poetica. carducci, iii-1-136: itala musa / e cristiana io son; me
dati, xxxvi-16: s'egli è, musa, mai ch'io da te grazia
che apprese / a me la duplice musa di fiacco, / qui fra le candide
/ discreto amico, da una vecchia musa / che le corde e le dita ha
ciarpame / reietto, così caro alla mia musa! moravia, ix-140: non capivo
perché m'hai fatto star tanto alla musa / per uno orlicciuzzin di pan di lolla
/ da la mia molle e lusinghiera musa. giuglaris, 298: se non credi
luogo trovar tra tanta altezza / la bassa musa mia, che per voi spera /
pers, 49: in damo, o musa, a la mia ninfa intessi /
di cui spartiscono forse gli onori la musa e il chàteauneuf du pape, vino
giove ancora. marino, 7-250: la musa in stil leggiadro e grave / fea
porse, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in eliso del figlio
c. i. frugoni, i-3-166: musa, che teatrali / magie queste mai
però s'il babbuin più non vi musa, / ne son state cagion le palle
b. casaregi, 58: musa, né fier nitrito / di cavalli magnanimi
loro. tortora, i-316: le musa del baloardo dell'evangelio e di ogni altra
, / or che il mondo alla mia musa maldestra, / quasi a mima che
4-49: che malora sia l'« itala musa », non so troppo, io
per questo maltrattar si dee [la musa], / né farle lima lima e
cataste andar non ama / quella pia musa, a cui mi desti in guardia.
maiestade! moneti, 120: la musa poi dell'altrui mancanza / per lo scandolo
tasso, 4-19: ma di'tu, musa, come i primi danni / mandassero
che umano, / né la mia musa credo sia divina. baiardi, 35:
e sei verghe d'oro, o musa, io batto / su l'incude con
boccaccio, iii-8-2: noto faccia [la musa] il giuoco marziale / fieramente operato
un giorno. foscolo, v-405: la musa non era venale né mercenaria, tersicore
una matassa di filo, estratta dalla musa ensete. la crede di uso commerciale
e. mi chiede novelle della mia musa, alla quale attribuisce nomi e titoli sì
iv-m: or che [la mia musa] si trova qui senza pensieri, /
sferza. menzini, 5-37: musa, che i vizi scelerati aborri, /
, i-945: cantami, o verde musa balnearia, / oggi il vago paese di
egli sostien la persona della più alta musa che sia in parnaso, tutta volta
velia... francesca... musa... diacciata... lazzerola
di melpomene, attenente a melpomene, musa inventrice della tragedia. 2.
melpomène, gr. mex7to|xév7) 'musa del canto e della tragedia '.
de le tue rime accorte / iace la musa mia quasi smarrita, / membrando quale
terribil pegno, / cantami, o musa. alfieri, 4-11: io..
i fianchi e scalza / salmeggi itala musa; o, qual rubesta / menade oscena
dura avarizia nel remoto flutto, / musa, non ama. tommaseo, 19-107:
, / sì nota sei, mercé la musa amica, / che a più province
compri. foscolo, v-405: la musa non era venale né mercenaria, tersicore
dare meritevilmente fede a la maggior nostra musa, cioè a virgilio. gherardi,
s. v.]: musica, musa miagolatrice. = nome d'agente da
miche d'orazio / crebbe la pallida musa del lazio, / a te quell'aere
. castagnaccio. tassoni, 8-14: musa, tu che migliacci e caldalesse /
, xii-74: lasciala [la tua musa]: o, pari e vile /
/ or che il mondo alla mia musa maldestra, / quasi a mima che
strumento. niccolini, i-xxxvii: la musa non è vile ancella a ministero di
pasquini, lvii-83: sbracciati, o musa, e 'l colascione prendi / che
quale vorrei vedere conciliarsi la vostra misantropa musa. pratesi, 1-277: sentiva d'essere
, gli allori e l'ostro, / musa, non ci convien, né ci
concavo mi stico / la musa de'tempi che furo / sale aspersa di
si sventò la vena cefalica della sua musa e lo spruzzò, come dal timore
[acqua] cantavi / come un'agreste musa /... / passò quel
la voce e le parole, / qual musa inspirerà dentro al mio petto / febei
ove canta il vento ne la tua musa, o teocrito, e sento volare sul
/ anci pur di sciaper, sencia una musa, / cose inaudite e invisitate,
refrigerio, xxxviii-101: tu, sonora musa, /... / l'
e cotti / che, se la musa il ver non mi nasconde, / fur
de'latin, buon moralista, / novella musa ed ottimo dantista, / ch'ai
onofri, 11-8: a te, musa celeste, / ond'aspettano possa e
più gravi intrighi / certi strambotti della musa nostra / leggeva; il che mi
di malcostume. giusti, 2-207: musa,... tenendoti / su la
.). pindemonte, 1-1: musa, quell'uom di multiforme ingegno /
: la sapienza tra'gentili cominciò dalla musa, la qual è da omero in un
nell iliade 'il poeta invoca la musa che 'canti ella'a tutti la guerra troiana
o in tessaglia, e ti chiamavano la musa. altri dice calliòpe o clio.
nobilitate. ugurgieri, 1: o musa, ricordami le cagioni, uale deitade
cercando. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori / non
future etati. tassoni, 3-10: musa, tu che scrivesti in un digesto
dite inneggiando. pindemonte, 1-1: musa, quell'uom di multiforme ingegno /
e stanca / mente richiama, o musa, e mi sia scorta. carducci
i fratelli. / intuona, o musa mia, gl'inni novelli. s.
ferito / pure testé? sei tu. musa, che passi? quasimodo, 6-13
quasimodo, 6-13: narrami, o musa, l'uomo dall'agile mente /
convengon tampoco / nell'aver favorevole la musa / ella in campagna sempre, ei solo
l'officina. nievo, 211: la musa imparziale della storia ci ha svelato le
sue luci indecise, / e la mia musa piccola m'irrise / spiando dietro i
che canti. -per estens. musa dei morti: la sfinge tebana,
con branche atroci e floride mammelle, / musa dei morti, in me / rivive
mi se'apollo, / tu se'mia musa, io l'ho provato e sollo
di belle: * è la sua musa '. carducci, ii-8-320: bella mia
, come anima e come forma, come musa e come donna. d'annunzio,
occhi miei? - la giovine / musa cantava a dante. montale, 7-192
sposare; ma anche questa volta la sua musa scelse un uomo più giovane e più
ora in poi ella sarebbe stata la mia musa. 3. chi professa una
gran voce, / sì ch'ogne musa ne sarebbe opima. ottimo, iii-413:
sarebbe opima. ottimo, iii-413: 'ogni musa ', cioè ogni poeta, avrebbe
/ né festa genetliaca, / dove la musa pronuba / del bindi non invitisi.
i-233: [alfieri] fu la musa di quelle idee e diè loro un
ma senza incontrarla. il capo della musa tragica non più si ergeva nell'orbe
poliglotte. -per anton. musa greca: il poeta pindaro di tebe
, / cantando i versi della greca musa. -musa lesbia: la poetessa
. monti, x-3-351: di lesbia musa che le [a saffo] valse il
asciugarle il pianto? -nostra maggior musa: il poeta latino virgilio (70-19
, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in eliso del figlio
merite- vilmente fede a la maggior nostra musa, cioè a v irgilio et al
. -con uso iperbolico. decima musa: autrice di versi molto apprezzati,
[s. v.]: decima musa fu intitolata più d'una autrice di
foscolo, xviii- 268: la musa per me è come una innamorata che voglio
gozzano, 158: il mondo alla mia musa maldestra, / quasi a mima che
di foggia antica dove i capolavori della musa tragica greca e i capolavori della musa
musa tragica greca e i capolavori della musa tragica contemporanea,... si alternerebbero
di intenderne le bellezze. -decima musa: la cinematografia, come espressione artistica
cinematografo, ch'egli proclamava 'decima musa '. -in senso concreto:
che dolce / versin le canne sue musa silvestre. 5. impulso creativo
se 'l suo favor alla mia debil musa, / porgendo, mi farà di
per desiderio d'accompagnarsi con mia povera musa, da la quale è stata trattenuta fino
soglio parlare con la mia domestica e famigliar musa, e ivi presa la carta e
dar forza e perdono / alla contadinesca musa mia. pasquini, lvli-96: adesso
frati ancor non meno / far la mia musa alquanto riposare. parini, giorno,
ii-778: immortai come voi la nostra musa / brindisi grida all'uno e all'altro
io ti ficco un corno della mia musa satirica nell'occhio sinistro. manzoni,
di più largo volo / la nostra musa [all'inno]. de sanctis,
de sanctis, ii-13-399: oggi alla musa è succeduto l'ideale, immagine tipica
in cor coll'inspirato vino / la musa brilla! cameroni, 67: rovani e
e praga, perché chiesero alla verde musa l'oblio della realtà, agli uni
ciarpame / reietto, cosi caro alla mia musa! montale, 10-21: la
montale, 10-21: la mia musa è lontana: si direbbe / (è
l'ira e la pietà mi sian la musa / che all'alto e fiero mio
[s. v.]: 'la musa del dolore ': le ispirazioni che
al poliziano l'idillio e la vera musa della poesia italiana. graf, 5-997
allora tu cantavi / come un'agreste musa. papini, x-1-443: la diffidenza
sistema, la vendetta la mia crudele musa. -decima musa: appellativo attribuito
mia crudele musa. -decima musa: appellativo attribuito dal d'annunzio all'
da tutti / nell'alba, la decima musa / appari, discese dal monte /
= voce dotta, lat. musa, dal gr. mooaoc. musa2
), sf. bot. banano [musa paradisiaca e musa sapientum).
bot. banano [musa paradisiaca e musa sapientum). l. frescobaldi
limon, cederni, aranci verdi e musa, / che non perdon le frondi al
cipri e parimente in egitto, chiamata musa. boterò, 1-1-130: le sue
comparsi due vasi entrovi quattro piante di musa, due delle quali sono assai bene
foglie larghissime di quella / pianta che musa o bananier s'appella. casati, 1-88
nel monfù le piantagioni dei banani - musa paradisiaca -che è, per così dire,
popolazione. de pisis, 1-508: la musa paradisiaca piega la spiga dei suoi frutti
gli stupori di fronte al banano chiamato musa e ai frutti che mostravano sezionati la
: rinaldo un pome che si chiama musa, / a un buffon, che gli
2. pianta della famiglia musacee [musa ensete), originaria dell'abissinia e
di sotto e di sopra con foglie di musa. casati, i-133: le donne
conterie o di grani di n'zobugo (musa ensete). 3. pianta
pianta ornamentale appartenente alla famiglia musacee (musa coccinea), di dimensioni ridotte e
0. targioni pozzetti, iii-365: 'musa coccinea ': quando fiorisce questa musa
musa coccinea ': quando fiorisce questa musa, nativa della china e più piccola
/ ventre de 'l vase offre una musa i rami. 4. musacea coltivata
filippine e in altre regioni tropicali (musa textilis) per la produzione della fibra
cfr. anche lat. scient. musa. musa3, sf. bot
lastri, ii-191: la [mela] musa,... non è buona che
gigante aparve et aveva in mano una musa d'uno grande rosei, e musava
e fitto avea '1 destrier fino alla musa / nel sangue di cotanto vii podere
/ sì dolce che mi fea leccar la musa. 2. locuz. -fare
2. locuz. -fare di musa: scambiarsi un'occhiata significativa o allusiva
[i due venditori] feron di musa, / e dierle [alla donna]
era testa busa. -fare la musa: tenere la bocca chiusa, mantenere
3-23: cornandovi che ognun faccia la musa, / che mai neente se n'abbia
se n'abbia a sentire. -nella musa: di faccia, di fronte.
erminia / di vèr settentrione ne la musa. -stare alla musa: restare
ne la musa. -stare alla musa: restare a bocca asciutta, senza
cui l'era, si stette alla musa la sera d'ognissanti. giovan matteo di
che già mangiò e ora sta alla musa, / e pur è tanto onestissimo
25-298: rinaldo star non voleva alla musa, / e del tagliere di luciana piglia
a musare? 'o vero 'alla musa '. -torcere la musa:
alla musa '. -torcere la musa: lasciare trasparire sul volto sentimenti di
strani /... e torcendo la musa / far con certa sua scusa /
3. prov. trista la musa che non trova scusa: per indicare
me inganni ». / trista la musa che scusa non trova! / se
proverbi toscani, 85: trist'a quella musa che non sa trovar la scusa.
e in 5 generi, fra cui musa, che è il più importante,
. musaceae, dal nome del genere musa (cfr. musa *).
nome del genere musa (cfr. musa *). musagète (musagèta,
^, comp. da moùoa * musa 'e 7; -firrf; 'guida
per legame musicale ': musaico, da musa. e 'lavoro musaico 'e
chi l'usa, / spesso vi musa. livio volgar. [crusca]:
quest'è un monstro che chiunque 'l musa / diventa pietra. boccaccio, i-ii-
/ for ch'a color che mia speranza musa. 7. ant. chiedere
lo fantino, / che gioi li musa, / e gioca e ride.
... aveva in mano una musa d'uno grande rosei, e musava sì
dal fr. ant. muser 'suonare la musa '; cfr. anche provenz.
a museante; museante non di musa ma di museo... non
vederai la montagna, che se mostra musa da mar e verso terra va sotigliando
così denominati dal vivere de'frutti della musa o fico di adamo. il loro carattere
. scient. musophaga, comp. da musa. 2 e dal tema del gr
comp. da (j. ouaa 'musa; musica, canto 'e puxvla '
in parnaso, / ne cavò dalla musa un buon musone. p. de'
, vii-5-5: musorno propriamente colui che musa, che fa muso, che sta
'mulo ', lomb. musa e ven. musa. mussa3
lomb. musa e ven. musa. mussa3, sf. dial
veste / si fa vedere la pentita musa. 7. spostato, rimosso
? marino, xii-458: la mia musa, pietra nera per l'ignoranza, fredda
* iliade 'il poeta invoca la musa che 'canti ella 'a tutti la
. lippi, 8-13: qui la musa vuol ch'io mi dichiari, / circa
negra / a la tua trista fronte / musa, che '1 gran delfin morto accompagni
: in nivei chiusa / pepli, la musa / sull'arpa i dorici / nervi
nerva; / mi fai suggetta d'onni musa acerva / e non reponi parte al
in cor coll'inspirato vino / la musa brilla! monelli, 2-516: ci avevi
con voi canta l'una e l'altra musa. zefiro, xxxvi-239: bei pastori
touring! 'nato in valtellina alla musa ipocarducciano-iposàffica di giovanni ber- tacchi: nobilmente
for ch'a color che mia speranza musa. alberti, 266: ponete diligenzia in
). moneti, 116: la musa oggi non più tanto odiosa / vibri
, i-2-294: quelle che dettami / benigna musa liriche / note, questa che indrizzoti
poesia, non incoraggi punto questa mia musa nascente. notizière, sm. chi
pienezza è attesa come quella della decima musa. è riservata alle forze misteriose del
bosco e nel crepuscolo... la musa repentina gli poggiò il piede su la
i-276: è il trono della mia musa animosa / nube cinta di fiamme e di
a la tua trista fronte, / musa, che 'l gran delfin morto accompagni,
, sep., 63: o bella musa, ove sei tu? non sento
nel petto di dolor nutrito / vien la musa spirando. beltramelli, iii-1231: questo
lungo oblio. chiabrera, 2-1-1: musa, che a'rai di belle fiamme accese
da'secoli tiranni / nulla pietà stridula musa impetra. g. pozzi, 2-45
scienze. loredano, 2-66: la mia musa..., perduta tra l'
l'odi barbare deponi, / musa, la fredda spoglia. idem, iii-27-36
sospensioni. carducci, iii-2-172: alla musa odiernissima. d'annunzio, iv-1-35:
e d'onici / fùr da la musa mia solo notati. baldinucci, 107:
io non scio se apollo o altra musa pietosa a i casi miei hanno composto
tasso, 6-39: or qui. musa, rinforza in me la voce, /
fuor di gran voce / sì ch'ogne musa ne sarebbe opima. goldoni, xiii-884
grande apollo appresso, / giugner tua musa et albergar presume: / qui vanta il
gigliose..., ovato nella musa. d'annunzio, iv-2-1028: quella
onofri, 11-8: a te, musa celeste, / ond 'aspettano possa e
, a caso, col / favore della musa o d'un ordegno, / ritorna
compone versi. bruni, 99: musa orditrice e pallade canora, / che
, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far l'archimandrita
324: « grais dedit ore rotundo / musa loqui »). orése, v
perché m'hai fatto star tanto alla musa / per uno orlicciuzzin di pan di
manzoni, 5: deh fa [o musa] che, s'io cadrò sul colle
sian quasi tutt'un taglio e la musa. b. fioretti, 2-2-126: stazio
iii-1-1100: va sola e scalza [la musa] su l'antico basalto,
/ te ostinato amator de la tua musa? manzoni, pr. sp.,
pabulo / dolce farai de la mia musa edulio, / non fu sì chiara mai
bellici gli agoni, / sempre la musa alma reai lusinga. f. f.
: l'amore è la più possente musa, e rara è quella poesia ove non
, 17-1: tu fammi, o musa, il gran mister palese / che né
ov'è il regai paludamento [della musa] altiero? idem, iii-5-355: la
. giusti, ii-164: la mia musa fu il dispetto di vedere caduti nel
: / vi pregò, v'ammonì musa panciatica. panciàtico2, agg.
grammatica, salve; salve, o musa, / che pur trovasti il bel rimedio
paradisiaci. 8. bot. musa paradisiaca', specie di banano (cfr
di una specie di pianta del genere musa, altrimenti 'fico d'adamo '
appariva in fondo, sotto una 'musa paradisiaca '. gozzano, i-1118:
i-157: nell'usar voci è la tua musa parca / e licenza ne chiede al
. gozzano, i-178: la mia musa non sarà l'attrice / annosa che si
pataffio, 8: il bambagio alla musa spaccereno; / al tanto, a
. leopardi, 36-7: la [musa] mi condusse intorno / a veder
: se tu vieni di mezzo, o musa terrena, fra me e la musa
musa terrena, fra me e la musa olimpica, questa ultima perde la partita
/ vedi virgilio, a cui la musa amica / è più ch'a gli altri
il povero tasso ne chiedesse perdono alla musa... e per farli tacere,
lentezza. moniglia, lvii-133: questa musa mia tinto ha di ruggine / il
, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far l'archimandrita
pegasea. -diva pegasea: la musa, in quanto patrona e ispiratrice dei
terribil pegno, / cantami, o musa. delfico, iii-618: ciò che si
bosco / uscir la vede, qual vergine musa. poerio, 3-278: sì come
. loredano, 2-66: la mia musa..., perduta tra l'occupa-
mecenate, / a cui sempre ogni musa è perizoma. = voce dotta
a dolci studi / per voi la musa persuade i cuori. manzoni, pr
protezione. machiavelli, 1-vtii-258: musa, se mai di te mi persuasi,
5-1021: ancora, in luogo di musa, / un micio peso e poltrone.
di petra (oggi rovine di uadi musa). petterìa, v.
mascheroni, 8-382: sorgi, mia musa, a più sublime impresa, / ché
. gherardi, lxxviii-iii-312: o musa, e tu apollo al novo canto
carducci, iii-23-394: se ella [la musa italiana] fosse musa da vero -tra
ella [la musa italiana] fosse musa da vero -tra il verismo e il pietismo
, 8-41: sol mancava la tua coma musa a questa napolitana che ogn'ora mi
. b. corsini, i-44: or musa tu, che a favorirmi avvezza /
porse, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in eliso del figlio
. giambullari, i-35: aveva [la musa] i capelli... coronati
, non più, trova pur altra musa / ché questo ufficio a me viene
mai m'hai tu condotto, / musa leggiera come piuma o foglia? nievo
costume. g. prati, i-253: musa, alle nostre piume / qual sarà
. i. frugoni, i-6-290: musa, a pigliar la piva oggi mi desta
, mi ha spirato clio la divina musa che io vi dica delle virtù della
. patrizi, 2-43: la bella vergine musa clio... mi è discesa
, sm. ant. banano (. musa paradisiaca). - anche: il
tasso, 1-19-1: cingiti, o musa, il crin di verde alloro, /
e i colpi lieti / tace la casta musa e vergognosa: / da la congiunzion
l'ho sempre pochissimo curata [la musa], / e se fa qualche cosa
nazioni. nievo, 1-vi-246: tu, musa poco casta,... uscita un
favelliate, poscia che avete entro spirito di musa. -che costituisce una metafora propria
polìmio, agg. ant. degno della musa polimnia per la varietà e la ricchezza
e meno distratto del mio, poiché ogni musa è gelosa, e fuggono tutte quando
più elevata forma di poesia (una musa). ottimo, ii-6: calliope
ii-6: calliope... è proprio musa diretta e polita e ha dolce parlare
guarini, 456: che brami, ardita musa? / se di lodar intendi /
versa i canti l'alta / lirica musa. d annunzio, iii-1-1074: la
5-1021: ancora, in luogo di musa, / [vorrei] un micio peso
sangue sulla decimata farina del mugnaio, la musa ufficiale della consorteria era tutta polvere di
s. v. pomiciare]: la musa popolare agreste ignora gli sbaciucchiamenti, le
paradiso terrestre. -banano (musa paradisiaca); banana. lessona,
ascoltare la voce e il canto della musa popolare o popolaresca; e ai giorni
che divide con villa i favori della musa popolaresca. c. e. gadda
, / or che il mondo alla mia musa maldestra. / quasi a mima che
se 'l suo favor alla mia debil musa / porgendo, mi farà di lui
i-3: se di porgere, o musa, alcun favore / già mai ti colse
, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in eliso del figlio
imperiali, 4-84: per farmi veder la musa amata / di quel molle sentier la
o del furore poetico, immaginarono la musa e il dio dei carmi, apollo.
via / te ostinato amator de la tua musa? alfieri, iii-1-300: beneficar puossi
. nievo, i-vi-261: la mia musa... sdegna i voli lirici e
.. le libi poi la facile 7 musa di pluto a 'l ben
a poco per tutti quelli cui la musa, la dea d'ogni scienza e di
/ discreto amico, da una vecchia musa / che le corde e le dita ha
l. bellini, i-136: all'esser musa ci volea / 10 stare anche
destrier che seguir gli atncu, o musa, / narrami. prevalean le ferciadi
gozzano, ii-218: giovine [la musa] tacerà nella sua reggia, / come
, 2-48: le primizie della sua musa, timida ancora ed inesperta, sono
fatte per lui le primizie della sua musa poetica. sbarbaro, 4-22: su
. pascoli, i-77s: il bene la musa compensava spesso con un male: li
arriva. fagiuoli, i-29: così mia musa, senza far progresso, / colle
. lorenzo de'medici, ii-54: musa, tu le parole e 'l verso ditta
illustri pronepoti. tassoni, 3-10: musa, tu che scrivesti in un digesto /
graf 4-118: non cangiarle [alla musa] la cetra in colascione; /
/ né festa genetliaca, / dove la musa pronuba / del bindi non invitisi.
chitarrone, menestrello di corte, prostitutore della musa e di altro, lenone;.
proposizione dell'argomento, l'invocazione alla musa (o ad altro essere ultraterreno)
arale, de tutto integro, una musa de petra pilates, ad li opportuni gesti
malaria, mercé della lattuga ordinatagli da antonio musa suo protomedico. a. m
personificazione. calzabigi, 52: musa, io non chiamo te, che tante
punto ove condotta sei, / o tosca musa già cara a gli dei, /
la croce di dio, tu [o musa] se'puttana, / se t'
fra gli altri colpi suoi nota la musa / ch'un certo bastian da sant'
dante o non sono? ma qualche celeste musa me gli ha spirati assai simili a
480: di te mi querello, / musa, che la virtù sì mal ritraggi
gran voce, / sì ch'ogne musa ne sarebbe opima. -con riferimento
vaine. b. corsini, i-23: musa, dettami tu di un vagabondo,
con il radar. g. musa, 6-69: lou fu il primo a
ricevute dal radar. g. musa, 6-20: rakeni, come capo dei
raddoppiato allo schietto. tasso, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stài meco sovente
1-1: se de'tuoi carmi, o musa, è gloria il fine, /
1-7: non è figlia del sol la musa mia / né ha cetra
l'impulso della creazione artistica (la musa). anguillara, 2-267: deh
cetra, suona, / mentre la musa mia di te favella: / dio grazia
/ a 'l ragliar de la mia musa le orecchie, /... /
letterarie. magalotti, 4-170: musa, che far di tre gemelle ignude,
quando vedremo qualche nuovo parto della tua musa? -fammi la grazia di non dir
al nobile divertimento di regia scena e a musa d'eroiche azioni rappresentatrice rivolge [il
fagiuoli, xiii-137: sta la mia musa gralla grulla e muta. /.
co'versi molte cose assai. / la musa più in parnaso non galoppa; /
, escuserai subitamente la tua inepta e rauca musa una cum la imbecilità del mio stanco
stampa periodica milanese, 1-149: la musa dei scaldi, d'ordinario sì rauca,
, i-99: una stella non è la musa mia / che nei campi del ciel
, a caso, col / favore della musa o d'un ordegno, / ritorna
/ e perché poco frutta oggi la musa, / il recipe non sta mai col
'poetria ': 'die michi, musa, virum '. benvenuto da imola
tuo terzo nato / che avesti dalla musa arcana; il primo / e l'altro
- / ahi non d'alloro -la mia musa canta. c. e. gadda
conduzione. sacchi, 2-2-31: la musa terpsicore, inventrice e regolatrice di tutti
un cibo). g. musa, 6-27: indicava, sul tavolo,
ciarpame / reietto, così caro alla mia musa! 7. scartato, non
satollo. / se no, la musa avrà sempre il restio. -esitazione
disidera di stare più presso: o musa, restrigni le redine; non ti crollare
, lfl-2-162: e'mi dice la musa / che di questi rettangoli appaiati /
. senza più addomesticarmi con la comica musa. ma finalmente, la lusinghiera che
, chiusa / nel tuo sogno di musa. 10. figur. struggersi
i-91: diede la ricca redità d'emilia musa, morta senza testare...
giorno ascese / dove trovò la sua musa ribalda: / ei la volle attastar sotto
o metri, ma per ribattezzare la musa nell'onda del di fui potente virile
fagiuoli, lv-85: perch'un poco la musa si trastulla / e va in parnaso
che non moia. rastrelli, 13: musa, che svegli armonici pensieri, /
gioie io non son buona, / musa allegra son io, ma son pudica;
sparlare di sé, ed aveva rieccitato la musa dei panflè contro ai parchi reali.
confronto della poesia dotta, anche la musa genovese, dal foglietta al cavalli,
frugoni, i-14-99: l'umil mia musa oscura / teme d'uomo sì prode /
mascheroni, 8-103: quel dì, musa, nmembra, in cui, sospinto
meditazione e seguire i comandamenti di quella musa velata che conferisce allo spirito una grazia
cascò l'ago e toccherà alla vostra musa a raccorlo o rinfilarlo con un filo
e sollecitato il passo troppo pesante della musa francese; l'avea, sventolando le
. moneti, 188: antonio musa, medico d'augusto, /..
goldoni, xiii-335: del stil della mia musa / se contentarsi sogliono, / ne
reliquie del feudalesimo, che traggono la musa a errare fra i rottami d'un
lomazzi, 4-ii-625: sembra che la musa venga detta dal rintracciare, sendo sentenza
mi cantò dentro una orecchia / una musa ripiena di furore, / che pisciava
. caporali, ii-114: tu, musa, ripiglia il tuo liuto, / poiché
voglio... / far la mia musa alquanto riposare. / v'aspetto all'
ne'secoli futuri / da qualche nuova musa ripurgarsi. denina, i-ii- 147
b. corsini, i-44: or musa tu, che a favorirmi avvezza /
con giovanile baldanza, questo è la musa nuova, che sperde da sé quel mondo
nelle occasioni più fortunate ad innalzar la mia musa coi cantici delle vostre glorie. chiari
pericolosa. casti, i-1-362: la musa mia, che tutta è per la fisica
tutto sia morto, allor morrà la musa. papini, x-1-251: bisognava che anche
risuoni. carducci, iit30-311: la musa argiva / ancor nel canto d'eschilo
catinetta, ch'è la seconda sua musa, vi ringrazia rispettosamente della vostra memoria.
esimio e florido intelletto / spera mia musa suo util guadagno, / onde mio vaso
confronto della poesia dotta, anche la musa genovese, dal foglietta al cavalli, su
i colpi lieti / tace la casta musa e vergognosa; / da la congiunzion di
? tassoni, 265: cantiam, musa, l'eroe di gloria degno, /
riveder la luce. -rivedere la musa: ritrovare l'ispirazione poetica. loria
mese e più non ho riveduto la musa e n'ho sofferto fino a rischiar la
rozza sì, ma incontaminata e vergine musa. chiari, 1-i-105: l'etman era
, 1-ix-253: or dàmmi, o musa, la di bronzo armata / lira sonante
e sollecitato il passo troppo pesante della musa francese; l'avea, sventolando le molli
aparve, et aveva in mano una musa d'uno grande rosei e musava sì
egli è antico. tasso, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stil meco sovente
pers, 3-239: de la mia rozza musa / tu gli accenti improvisi in tanto
, i-316: questo, di rozza musa / inno selvaggio, anch'io / ti
/... fai arrossir la rozza musa mia. batacchi, 2-18: musa
musa mia. batacchi, 2-18: musa mia, rozza ma fedel compagna, /
poetica. moniglia, lvii-133: questa musa mia tinto ha di ruggine / il
. -sacrificare alle muse; v. musa. n. 7. -sacrificare a
2. dell'uva, 212: musa, prendi la lira / e, sacri
salamoia. b. corsini, i-23: musa, dettami tu di un vagabondo,
e scalza / salmeggi, itala musa. 4. tr. recitare
a la calibia. / come la musa mia canterà salmo / o come suonerà cetra
e da mattina. parini, 419: musa, dirà talun che di tropp'atro
frugoni, si scontrò... nella musa di giuseppe parini... sono
in parnaso, / ne cavò dalla musa un buon musone. -lavare il
baldini, 13-64: ecco la bionda vivace musa fiorentina, dagli occhi saputi e dal
udir rimembra / melpomene cantare, inclita musa, / che il fiero teschio della
inno a satana, dice alla sua musa: bestemmia, la vera luce è
satollo. / se no, la musa avrà sempre il restio. d'azeglio,
/ che (sbracatasi) tace ogmaltra musa, / carpa la cornamusa / e fa
fra gli altri colpi suoi nota la musa / ch'un certo bastian da sant'oreste
: non ancora / è giunta [la musa] al mezzo dell'impreso arringo.
montale, 10-21: se pure una [musa] ne fu, indossa i panni
genovese, 1-1-236: atri balla e atri musa, / aotri dorme e iaxe zusa
scaldava l'eloquenza degli oratori e la musa dei poeti. carducci, iii-28-
ìusti. casti, i-2-166: bada, musa, non far la scandalosa, /
basto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far l'
un inno a satana, dice alla sua musa: bestemmia, la vera luce è
voce e le parole, / qual musa inspirerà dentro al mio petto / febei
: dinanzi ai combattenti di maratona la musa, fino la schernitrice e conservatrice poesia
di caluso] con classica festività colla musa epico-comica e destò frequenti suoni dalla lira
casti, i-1-239: benché, o scherzevol musa, io ti proponga / di cantar
i-vi- 375: maledetta quella tua musa scherzevole che non si ritrae da banda
piè. casti, i-1-362: la musa mia, che tutta è per la fisica
. tommaseo, 2-iv-235: allor stringe musa il bandito: / schiaffa marco nella
dico: « non plus ultra, o musa mia, ché gli uditori ne son
. magalotti, 19-33: ecco la musa è desta; ecco s'infiora / di
e terrestri. d annunzio, i-447: musa, dàmmi l'arguta rima e schietta
po'd'ordine: e la mia / musa non l'ha, e poi di
l'esprimo: / è colpa della musa che scilingua. 3. tr
il pubblico italiano abboccò il seno della musa pascoliana ed appetì quel latte, tutte
, / è tua grazia e virtù, musa celeste. crescenzio, 2-3-391: quando
gioie io non son buona: / musa allegra son io, ma son pudica;
sul petto gli supera / la musa a'nostri giorni, e in van si
9-1-221: vostra signoria dirà che alla mia musa sia venuta la diarea, mentre ogni
, come l'amo- mo, la musa ec. ora s'intende sotto questo nome
venire così vestito a far visita alla musa scollacciata dello stecchetti. navarro della miraglia
spicciavanosangue sulla decimata farina del mugnaio, la musa ufficiale della consorteria era tutta polvere di
scolpirele gemme. carducci, iii-2-428: fosti musa al secolo più bello, / ond'
turbamento. loria, 5-153: la musa è per me quell'angelo in figura
altra melanite; se di lettere, decima musa. 7. intuire, presentire
han scorto. atanagi, xxxvi-173: qual musa fue l'amorosa e dotta maestra /
saccenti, 1-2-184: mettiti, o musa, l'aureo corno in bocca /
più fallace e inserenissima la mia obbligatissima musa. gannevole) attrazione, sollecitazione o fascino
, come anima e come forma, come musa e come donna. ricordo e ripenso
/ qual destra a lui, qual musa intesser puote / corona trionfai, plauso canoro
rotto / nnor con voi la povera mia musa. d'este, 123: procurò
. magalotti, 19-31: la forosetta verginella musa / ecco si turba, impallidisce e
. grazzini, 500: sganghera [la musa] le toppe e i chiavistelli /
inchine / a 'l ragliar de la mia musa le orecchie, / se a le
tana / calliopè, ch'è piò principal musa, / a zò che questo nobil
michiele, i-316: questo di rozza musa / inno selvaggio anch'io / ti
. figlio a tersicore ed ulisse, la musa della danza e il re degli astuti
. lucmi, 4-115: la loro musa non ha trovato verso: in carducci
, sposa gentil, placidi sensi / tenera musa esprima / in amorosa rima. foscolo,
fagiuoli, iv-85: perch'un poco la musa si trastulla / e va in parnaso
2-196: or veggio a me acennò la musa altiera / dequel che in stil d'amore
ovidio volgar., 6-524: o musa, redente a le porte de la cammera
contrarre né amicizia né familiarità con una musa appigionata. mazzini, 30-151: gli
p della valle, 3-144: la musa sferzava per lo caminodella babilonia e della persia
a me la cetra, a me la musa e 'l canto / sfidator dei tiranni
amore / riapri il volo, o musa; e il ciel t'accolga / che
feriva il bifolco. tasso, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stil meco sovente
b. pulci, lxxxviii-ii-303: inclita musa, che dal sacro asilo / delfico
segue i tuoi passi la mia musa, o dolce / signor, onde mia
metrico. zanoia, 311: servii musa o sillabar mercata. 3. per
o non sono? ma qualche celeste musa me gli ha ispirati assai simili a
2-137: l'ariosto et altri dell'istessa musa, intesi alla dolcezza e fluidezza dello
. e. gadda, 23-129: la musa, specie la triste, ha dei
il dolce alla soavità. alcuna [musa] s'intabacca, / e teco giostra
: io per me credo che la mia musa sia di razza di lucertole, imperocché
cataste andar non ama / quella pia musa, a cui mi desti in guardia.
sentii tuttili spirti. fantoni, i-71: musa, t'arresta; un pigro gel mi
de le tue rime accorte / iace la musa mia quasi smarrita, / membrando quale
/ il fiume ch'ascoltò la nobil musa / per cui di siracusa / ha maggior
pene). marino, v-73: musa, se la tua man or non mi
/ or che il mondo alla mia musa maldestra, / quasi a mima che canta
tana / calliopè, ch'è piò principal musa, / a zò che questo nobil
acciaio o di ce / favore della musa o d'un ordegno, / ritorna lieta
arsenici. parini, 418: tu, musa, pur b. taccone,
149: io più non colo / la musa che ti piacque un tempo tanto:
l. dati, xxxvi-9: invoca la musa che suministri tanto favore d'ingegno e
sémo a la calibia. / come la musa mia canterà salmo, / o come
, 2-i-204: mi burlai de la musa petrarchesca / sonando un colascion dolce e piccante
allegri, 87: perloché l'addormentata musa mia... al suon dello
io per me credo che la mia musa sia di rassa di lucertole, imperocché
temanza, 275: destatasi la sonnacchiosa sua musa, a capo dei tre anni,
sonoramente / accordato hai il canto, o musa cara. -per mezzo di suoni
michiele, i-316: questo, di rozza musa / inno selvaggio, anch'io /
ispira una poesia alta e solenne (una musa). b. pulci, lxxxviii-ii-380
foglie, / qual ne scorge tuo musa alta e sonora. refrigerio, xxxviii-101:
. refrigerio, xxxviii-101: tu, sonora musa, / io dico a te,
l'umil canto / de mia sopita musa. sopitóre, agg. e
! mascheroni, 8-382: sorgi, mia musa, a più sublime impresa; /
conto mio, si è se la mia musa sorga al di sopra delle volgari.
vedenti la montagna, che se mostra musa da mar e verso terra va sotigliando.
di ventilato con le meraviglie della sua musa, cantò le bellezze d'una donna
del bene, 63: tal l'umil musa mia / credette un tempo che novello
: già siam dentro, o musa: il bel severo / contegno verginal pon
. fagiuoli, iv-36: la mia musa spallata non ha retto. 5.
. passeroni, iii-5: dàmmi [musa] corrispondenti al gran sub- bietto /
udir rimembra / melpomene cantare, inclita musa, / che il fiero teschio della ria
g. p. zanotti, ii-280: musa, del fero marte 7 l'
al l'austria la sua musa fu, senza visita collegiale, chiamata sotto
come di duol si spetra / la mia musa al tuo piè contrita e vinta.
, la vigginare. musa greca / unita alla toscana e alla latina
nel petto di dolor nutrito / vien la musa spirando. -sostant. bandello
oratorio. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori / non
per così dire, di quella particolar musa. algarotti, 1-ix-199: il poeta libero
patrizi, 2-43: la bella vergine musa clio... mi è discesa nell'
133: rivolgi..., o musa, in altra parte / il genio tuo
pensier magno; / ma che la musa adesso a dir mi vegna / qual e'
il canto. chiabrera, 1-i-102: musa, se cor gentil prego commove, /
fatte per lui le primizie della sua musa poetica. bernari, 3-238: voi intellettuali
forteguerri, 1-6: né sa [la musa] né bada a regole niente,
tr. (squadèrno). sfola musa, che, per quanto io chiami e
miche d'orazio / crebbe la pallida musa del lazio, / a te quell'aere
gozzi, i-21-16: narrami, o musa, come citerea / di cui s'adoma
lui. calzabigi, cxxxvii-153: la musa mia al suo servizio intesa / m'as-
fra l'indegnità e le brutture di musa plebea. 2. per simil
, 32: scriva un foglio di ciel musa divina; / stillato adamante l'inchiostro
carducci, iii-8-260: è l'opera della musa del popolo, che, immischiandosi di
7 reietto, così caro alla mia musa! 11. origine, causa
. botta, 7-99: la mia musa è tanto stitica che non ne nascono
4-ii-480: farai tronfiare e declamar la musa, / stitica sempre, sempre a corde
di cirra per vie sagrate / poggi la musa mia debile e stracca. berchet,
di pers, 3-136: or taci, musa, taci, / fra strepitar di
. gozzano, i-177: o mia musa dolcissima che taci / allo stridìo dei
musicale. calzabigi, 140: musa bizzarra mia, se pur t'è grado
tazza di vetro d'abbeverar la mia musa. magalotti, 4-prefi: chi pretendesse d'
. parini, 424: pingimi, o musa, or che prescritto è il fuoco
305: anch'ei presume / con una musa sudicia d'un felice avea
-sventarsi a qualcuno la vena cefalica della musa: comporre o improvvisare versi con facilità
si sventò la vena cefalica della sua musa. = comp. dal pref.
al cor disiderosa / l'anima, in musa che da lui si svia / e
. talìa, sf. mitol. musa della commedia, della poesia giocosa e
), dal gr. ©óxeia 'talia, musa della poesia comica. taliàcei
non erano cimenti / per te mia musa. manzoni, pr. sp.,
, ix-44: fu la poveretta [la musa] / sempre tarpata: e
no, allor l'italia / alle musa ricetto, e fu giardino / alle pecchie
/ il fiume ch'ascoltò la nobil musa, / per cui di siracusa / ha
e di freschezza saturnina, la musa nera di verdi, ci si para dinanzi
\ aoq
a ravvisar che urania io sono, / musa che gli astri penetrare ha il dono
, che si riferisce a tersicore, musa della danza, a una danza,
tuo terzo nato / che avesti dalla musa arcana; il primo / e l'altro
prudente. moniglia, lvii-133: questa musa mia tinto ha di ruggine / il
ambo si rovesciaro a tomboloni, / musa dormi tu pur se dormon quei,
le sacre tonache, / che alla mia musa, che alla mia testa, /
. n. villani, 4-56: musa, tu che facesti esser geografo / il
papi, 4-167: ma piangendo la musa il guardo torce / da queste orride scene
tu sei ben quel che l'amplia musa trazia / aguaglia e excede con sicura fronte
vanno / d'un trebbianel che stuzzica la musa. = forse dal lat. trébulànus
bersagliasti il mio muso e la mia musa. leopardi, iii-321: tutti noi combattiamo
della mia cetra, e la mia musa continua nell'antico ereditario possesso di vivere
/ qual destra a lui, qual musa intesser puote / corona trionfai, plauso canoro
/ qual destra a lui, qual musa intesser puote / corona trionfai, plauso
teatrale. gozzano, i-178: la mia musa non sarà l'attrice / annosa che
piedestallo regge il torso consunto d'una musa tunicata e cinta che nessun attributo distingue.
piedi la titanide e raggia, come la musa rapita nell'oro turbinoso delle foglie apollinee
basto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far l'
uom feroce, / toma, o musa, a inspirar l'usato metro. arici
inspiri furore, / e tu sua musa sei, o dea civaia. carducci,
per questo maltrattar si dèe [la musa] né farle lima lima e velia velia
ancora / di questa sacra e veneranda musa / venni ismarrito di pavento allora.
muse. nievo, 1-vi-246: tu, musa poco casta, che uscita un dì
che la mia scienza versificata [mea musa] vi canta. domenico da prato,
qui ninfe sorelle / de la mia musa mesta / unite or molli dal corrente
. allegri, 87: l'addormentata musa mia, quantunque vile e dap- poca
. b. pulci, lxxxviii-ii-363: qual musa o qual furor sarà che spiri /
chiabrera, 1-iv-53: la tua gran musa or che non può? quand'ella /
dico: non plus ultra, o musa mia, / ché gli uditori ne son
b. corsini, n-51: musa allegra son io, ma son pudica;
la cornamusa, / vi faranno tener decima musa: / boezio vostro il dice a
. = deriv. da euterp, musa della poesia melica e dell'arte del flauto
altre fanciulle, meno fedeli questi alla musa dei suoni, fauneggiano nei campi o tritoneggiano
, 30-62: araldo in palco alla decima musa, l'aristotelesca e d'annunziesca enèrgheia
22-195: con fiducia aspettavamo che la sua musa americanagettasse le sueultime scaglie di europeismo,
lalli, 2-1-2: porgimi, o musa, del guaiaco legno / la disiata e
esibì costui, araldo in palco della decima musa, l'aristotelesca e d'annunziesca eè
è proprio, che si riferisce alla musa euterpe e, per estens., agli
, si cattivò il favore della più bella musa e ora la spreggia..
voce dotta, comp. dal lat. musa 'musa'e dal tema di cole. re
, 19-30: senzaunsentorediquellemattie, concuistraneggia la musa dei nostri tempi. = denom