i-297: e da quell'ora inanzi multiplicando l'onore, non come pellegrino,
che gli atomi di fuoco si vanno multiplicando per l'acqua ed aggregandosene molti insieme
/ e non troppo allegando / leggi multiplicando; / né curar di broccardi, /
crescere non si può se non questo multiplicando. s. maffei, 1-167: il
, / che in me ognora van multiplicando, / ciò che esser non pò?
di sei grossi pezzi..., multiplicando in breve fino al numero d'altri
far i conti di ciò che introitava e multiplicando il proprio. longano, xviii-5-388:
c. bartoli, 7-72: multiplicando il b per il c...
passato certo tempo... e multiplicando in avere e persone, venne volontà
boccaccio, v-106: ciascuno giorno multiplicando di bene in meglio, potea essere
nascita e divengono mendicanti in vita, multiplicando maravigliosamente la loro classe. poerio,
crescere non si può se non questo multiplicando. ottimo, i-82: è mille numero
... qual rinascente fenice andò multiplicando, co'suoi fasti, i suoi
e furioso, / ira sopra dolor multiplicando, / piglia a due mani il
magnò volgar.], 20-18: multiplicando gl'iniqui, la fede sarà in
375): di giorno in giorno multiplicando l'ardore, venne disi- dero a
diminuendo però il fuoco, ma sempre multiplicando. ariosto, 27-53: s'ode dal
: questa perversa femmina ogni giorno più multiplicando nel fare delle cose male a lei
me sostenere. velluti, 7: multiplicando in avere e persone, venne volontà
moltiplicare per nove sapeva facilitarsi il compito multiplicando due volte per tre. * si
magno volgar.], 20-18: multiplicando gli iniqui, la fede sarà in obbrobrio
una maggiore consumazione di manifatture nazionali, multiplicando le classi operose. bertola, 268
, 1-1: dappoi per li tempi multiplicando la gente, sono stati alquanti diluvi
diminuendo però il fuoco, ma sempre multiplicando, in tanto che 'l popolo di
parimenti noto per la regola aurea, multiplicando il secondo pm per il terzo mi
pubblicamente dai mali uomini, quando, multiplicando gl'iniqui, la fede sarà in obbrobrio
venuti in parte del reggimento, ché, multiplicando tra loro disoneste cupidità e desiderosi mandare
il volo e qual rinascente fenice andò multiplicando, co'suoi fasti, i suoi
. m. fiorio, 65: multiplicando i passi de la lunghezza con quei
rasciutta la guazza, diventano ritropiche, multiplicando lor l'acqua fra carne e pelle