come uno che s'affanni per una mèta agognata. moravia, i-617: prese
lontano, presto il paese sarebbe diventato mèta di troppo modeste felicità estive. luzi,
due che vanno allacciati verso una sola mèta. moravia, v-57: senza accender lumi
la lontana boa galleggiante, mira e mèta dei più audaci, e su quella
indolente di chi cammina senza pensare alla mèta. chiesa, 5-222: un omaccione
/ s'angusta fossa a le fatiche è mèta? maia materdona, iii-323:
argomento / che sei di gloria ad umil mèta intento. idem, 12-24: ma
, di bagnatura, il tempo e la mèta e il percorso dei viaggi. barilli
ed incerta ai suoi occhi era la mèta. palazzeschi, 6-48: dal gruppo,
vagato su questo poggio, con la sola mèta di perdere tempo. -battere
alle uve / della bimare corinto / mèta alla corsa fatale, / immobile vivea.
la lontana boa galleggiante, mira e mèta dei più audaci. calvino, 1-335
deponete il bordone. siete arrivati alla vostra mèta. cicognani, 2-179: i postiglioni
brumai novara / e a'tristi errori mèta ultima oporto. valeri, 1-82: ora
buio degli anni / dio pose la mèta / de'nobili affanni. nievo,
: qualche altra domenica, la nostra mèta preferita era il parterre, bel giardino delle
che piazza della certosa è sempre stata mèta di convegni di innamorati. -figur
iv-1-118: mancavano circa ottocento metri alla mèta. lo sperelli vide la vittoria
la parola, il motto, la mèta. = voce dotta, lat.
ha una fissa dimora o non ha mèta precisa nel suo vagabondare; privo di
si frangono e si dissolvono presso alla mèta. b. croce, iii-26-323: tra
cammino. bariti, 6-31: la mèta divisata e niente affatto sicura mostrava di
la pesta. / girò stretto la mèta; giunto al varco / d'egresso
nel buio degli anni / dio pose la mèta / de'nobili affanni. / con
desidera conoscere bene; passeggiata compiuta senza mèta precisa, per città o campagne; vero
, / così che inerme in quell'estrania mèta / non più l'ignoto peso il
sul corso estremo affaticati / toccavano a la mèta, allor che niso / su l'
dell'esule, sicuro che toccherà la mèta attraverso la presente oscurità. -per simil
in un intento; non raggiungere una mèta, un bersaglio. - anche al figur
negli scopi proposti, di raggiungere la mèta fissata, di assolvere le proprie funzioni
irresistibile tendenza, ardente aspirazione a una mèta luminosa. rustico, vi-1-160 (26-12
che voleva rifare. -traguardo, mèta. caro, 5-459: presi i
assunto dall'uomo come termine ultimo e mèta suprema del suo agire o di una
-condursi al fine: raggiungere la mèta. trascritta... in un
. 8. arrivato a una certa mèta (nello spazio o anche nel tempo
e si capisce che non ha una mèta fissa: che va per diporto. montale
simil. e al figur. fine, mèta, conclusione. pulci, 23-1:
avesse affrettato la nazione verso la sua mèta finale, ma perché i prussiani vinsero
, i-12: dei riguardi poi passò la mèta, / e prese il sopravvento al
). vagare qua e là senza mèta o senza uno scopo preciso; errare
la coscienza. -che non ha mèta fissa (un viaggio). collodi
. che ha raggiunto un termine, una mèta, una conclusione (o anche un
la diligenza. -guidare verso una mèta; indicare, segnare (il cammino
il vento spira, rispetto ad una mèta che poi potrà facilmente raggiungere dirigendovi col
. d'annunzio, iii-1-1074: la sua mèta non era se non la distruzione di
liberò per que'pascoli, correndo senza mèta, / tra le mandre affondate ne
tessendo un fornello a foggia di una mèta, lasciando infra l'un mattone e
iv-1-119: a circa cento metri dalla mèta, radeva lo steccato, avanti, avanti
inquieta / mia giovinezza, la raggiante mèta / sì perseguita e non raggiunta mai
costringere ad andare; indirizzare verso una mèta o un luogo determinato o nella direzione
fuggivano la sua casa, preda e mèta di maniache, di mentecatte, intriganti
strettamente quanto più poteva; girò la mèta penultima virando a pochi pollici dal pennone
. = deriv. dal venez. mèta o mèda, per sincope, dal
, per sincope, dal lat. mèta 'colonnetta '. mea culpa
dionisio / menadi urlanti a la sanguigna mèta. soffici, v-6-274: la sartina e
o di molte nazioni verso un'ideal mèta artistica. bocchelli, 1-iii-744: si
ché non corriamo a la città ch'è mèta / d'ogni nostra vittoria? imperiali
brumai novara / e a'tristi errori mèta ultima oporto. e. cecchi,
: piazza della certosa è sempre stata mèta di convegni di innamorati. -figur.
cavaliere. mancavano circa ottocento metri alla mèta. -bersaglio. gambara, 1-453
ghiacciai scomparso / di là da quella mèta / che si trapassa per non ritornare
qualunque s'opponga: è questa la mèta. convincervi che voi dovete farla con
d'annunzio, iii-1-1074: la sua mèta non era se non la distruzione di
buoni, due tranquilli cittadini, a cui mèta è un buon bicchiere. vittorini,
, il ristretto, 'la sommità, la mèta, la perfezione della sapienza.
al suo ufficio si vendano più della mèta statuita,... sia ipso facto
1580 [. rezasco], 35: mèta data l'anno 1574. i vini
de'ministri non possa da lui solo dare mèta di pane, vino, carne.
339: fece metter l'assisa o lor mèta a tutte le cose mangiative. vincenzo
annunzio, iv-1-74: egli andava errando senza mèta, come in un fantastico laberinto.
/ ch'assai toccar mi basta questa mèta. algarotti, 1-x-55: avea veduto
. = voce dotta, lat. mèta 1 figura conica o piramidale; colonnetta'
metadella2). = dal lat. mèta 'cumulo, mucchio'; cfr. mèta1.
iv-1-423: andavano per i campi senza mèta, di rado, ragionando. egli lodava
la luna. tutte migravano a una stessa mèta [il santuario di casalbordino].
ti porta dei chilometri lontano dalla tua mèta. insomma avevo rinunciato a credere che
fanti partiti il 7 da gheraref per mèta che non si conosce. misasi,
1-118: a circa cento metri dalla mèta, radeva lo steccato, avanti,
o di molte nazioni verso un'ideal mèta artistica. 3. disus.
loro / l'ultimo grado in accertar la mèta, / spiedo di duro e noderoso
di tanto da allontanarsi nuovamente da quella mèta che non aveva nessuna fretta di raggiungere
, 13-441: questi luoghi sono la mèta di tante ottobrate. = deriv
coll'opporsi a ciò che vanta sua mèta suprema: il bene degli uomini.
personali, senza coltura, senza una mèta prefissa, ci hanno fatto indossare la veste
la citta sacra del brama- nesimo, mèta di pellegrinaggi senza fine. -comitiva
d annunzio, iii-1-1074: la sua mèta non era se non... la
pigliare un'impresa, di prefiggere la mèta. b. croce, ii-14-157: il
.., circa cento metri dalla mèta, radeva lo steccato. -passare
propinquo / che lui tosto e la mèta anco varcando, / si vide avanti
iv-1-423: andavamo per i campi senza mèta, di rado ragionando. pea,
femmine rettili... giunte alla mèta, si alzavano. -bot.
che febo a noi comparte, all'ardua mèta / si corse dell'onor.
, il ristretto, fa sommità, la mèta, la perfezione della sapienza.
rebora, 3-1-226: perdonami il saettamento senza mèta della mia lettera; mi stringe il
salutare, s'incammino di nuovo verso la mèta ormai vicina. -era salutare
mazzini, 36-38: è a questa mèta, cioè alla violazione ella libertà di
/ ché non corriamo a quella eccelsa mèta / de le vittorie? guerrazzi, 16-221
, ch'io giunga a l'alta mèta / de le sue lodi e lo stil
, il ristretto, la sommità, la mèta, la perfezione della sapienza. oriani
proposto di giungere quella stessa sera alla mèta, avrebbe fermato l'asinelio, tolto
/ ch'assai toccar mi basta questa mèta. castelvetro, 8-1-519: toccano adunque i
freddo. viani, 10-36: la mèta di tutti è un casone recinto d'un'
visione, sempre più presente, della mèta che si conquista. eco, 14-257:
: sol per riconoscere che la sua mèta non era se non la distruzione di
, 1-174: il viatore vorrebbe arrivare alla mèta, camminare per la buona strada che
.. viaggia verso un futuro senza mèta e si disunisce di fronte alle prove