. petrarca, 5-4: quando io movo i sospiri a chiamar voi, / e
guittone, 126-3: a gran ragion mi movo a lamen- tanza, / sì come
l'inverno ha sue dolcezze. io movo / lungo la siepe vedova di fronde
donna, per lo cui amore i'movo l'armi. g. bentivoglio, 4-581
signori: io sono autonomo, e mi movo a. conto mio. gentile,
a gran pena / per basso favellar movo la lingua, / né son signor,
o cingo di catene, massimamente quando movo il bel labbro tinto di cinabbro,
spiasse nella mia mente quand'io mi movo a chiedere l'altrui patrocinio: ed
o cingo di catene, massimamente quando movo il bel labbro tinto di ci- nabbro
o cingo di catene, massimamente quando movo il bel labbro tinto di cinabbro, o
spiasse nella mia mente quand'io mi movo a chiedere l'altrui patrocinio: ed
pene / forte a pietà m'intenerisco e movo, / che 'l nostro stato si
monti, x-3-143: anch'io qua movo il debil passo errante / d'amor
/ ciascuna cosa, ad umiltà mi movo. lettera senese, v- 199-23:
parte del mio sentire, non mi movo per fare me chiaro del mio difetto
parte del mio sentire, non mi movo per fare me chiaro del mio difetto
talvolta, / se a radunanze io movo, infra me stesso / dico: o
tant'autro ed a saper possente / mi movo acciò che, se ragion consente,
io pur, mentre ti miro e movo il piede, / veggio doppiarsi in te
ederoso, / pampinoso; / ecco movo i passi erranti, / e di nebride
io pur, mentre ti miro e movo il piede, / veggio doppiarsi in
anco talvolta, / se a radunanze io movo, infra me stesso / dico:
or le sia, / la mia non movo, e pur sono in figura:
76-9-10: mentre per sti colli io movo i passi / io sento non so che
ogni fronda. zanella, vi-739: io movo / lungo la siepe vedova di fronde
. petrarca, 5-3: quando 10 movo i sospiri a chiamar voi, / e
di star sù, / io non mi movo più. -fare innamorare perdutamente.
a giubilar, non a stupir mi movo. / letizia sento in me, non
gostando, / s'alcun'ora mi movo a tua piacenza. beccari, xxx4-
dottare / ciascuna cosa; ad umiltà mi movo. dante, conv., ii-n-6
. petrarca, 5-5: quando io movo i sospiri a chiamar voi, /
poi ch'infra dì io non mi movo / da scriver mai se non per qualche
dici, carama, -neiente non mi movo; / inanti prenni e scannami, -tolli
la morte istessa e punto non mi movo / qual si fosse da me l'alma
/ e lieta ad onorarti il passo movo; / sol del tardo venir quasi m'
il piede e istupidito l'occhio / movo per l'antro. b. corsini,
, / a gran ragi § mi movo a lamentanza, / sì come om,
ventura, / a gran ragion mi movo a lamentanza. chiaro davanzati, 396:
che 'l cor si do le / mi movo a far lamento / e quel dolore
io sciolto, / sotto libero ciel movo le piante, / ch'ai rio servaggio
guastarsi irrimediabilmente. anonimo, i-568: movo canzone a la merzé fallace, /
: balatetta, con pena / mi movo, e vonne sì come colui /
12-3: ch'ai primo ch'io mi movo, miro intorno / de la mia
ii-19: scelgo la via che monta e movo in fretta / il sole ad incontrar
ctno, iii-75-7: ogni motto con lui movo prima / ch'i'l porga fra
delle parole / ch'io d'amor movo. tasso, 10-32: ascolta e taci
fuggire. petrarca, 5-1: io movo i sospiri a chiamar voi. cacce
bonichi, 13: la vera oppinion niente movo. boccaccio, 1-iv-883: una ne
, / la mia [sorte] non movo, e pur sono in figura.
apressimare, / di tal'assisa trovar canzon movo. chiaro davanzati, liv-56: dille
davanzati, liv-56: dille, se movo a canti, / fo. llo pe
ventura, / a gran ragion mi movo a lamentanza. iacopone, 1-58-45:
dici, carama, neiente non mi movo; / innanti prenni e scannami, to'
ederoso, / pampinoso, / ecco movo i passi erranti, / e di nebride
nerbe / che contra di te quistion movo ed argo. benvenuto da imola volgar
dici, carama, neiente non mi movo. betto da pisa, 339: son
, carama, neiente non mi movo; / innanti e scannami, to'esto
omaggio. g. gozzi, i-17-207: movo i cretesi, qui vengo, ed
bianche sui crocicchi un morto, / movo il piè sconsolato. -per estens
augusto, alessandro, ettore, alcide / movo a ridur battaglie a le memorie,
. goldoni, vi-463: -non mi movo, se viene il terremoto. /
sco, 396: però mi movo, e di voi voglio dire / che
ederoso, / pampinoso, / ecco movo i passi erranti / e, di
. chiaro davanzati, xliv-45: alor movo lo passo, / « omè -
12-92: per quella virtù per cu'io movo f li passi miei per sì selvaggia
mio spiasse nella mia mente quand'io mi movo a chiedere l'altrui patrocinio: ed
iii-53-31: quando di lei piatosi lai / movo col mio signore, / tanto par
altar di cristo; / io fingermi 'pitocco'movo a gioco / e del fallir de'
, / ponderosa son io e non mi movo. -che esprime gravità e ponderazione
che dici, carama neiente non mi movo, / binanti prenni e scannami, to'
-raffigurare. varano, 1-489: io movo e non so dove il corpo lasso;
: per quella virtù per cu'io movo / li passi miei per sì selvaggia
. chiaro davanzati, xliv-47: alor movo lo passo, / omè -dicendo forte
dante da maiano, 1-48-12: ciò non movo per quistio- neggiare / (ché già
dell'animo sia turbato, no insengnando movo, raprezen- tando ai sotili occhi turbati
umilmente la 'nchina: / dille, se movo a canti, / fo. llo
/ per sentier sconosciuto il piè non movo, / e pur straniere io le città
riscuote lo mio core, / mi movo e cerco di trovar piatanza. donato degli
; / anzi né meno al collora mi movo. stampa sera [20-iii-1989],
dici, carama, neiente non mi movo, / innanti prenni e scannami, to'
dici, carama, neiente non mi movo; / innanti prenni e scannami,
per ciance de chiascuno io non mi movo / ma al dir degli excellenti i'me
fazio, i-8-27: or di qui movo in vèr levante i passi, /
il demonio scribac- chiatore addosso non mi movo dal lavoro, e spesse volte ho
: di pogio in pogio errando i passi movo / or ch'è sì dolce il
/ h'al primo ch'io mi movo, miro intorno / de la mia gioia
se mi volgo, e il ciglio movo ed ergo, / altro [edificio]
/ cresco l'ilice superba, / movo il sommolo dell'erba / lungo il
, / e lieta ad onorarti il passo movo, / sol del tardo venir quasi
, / di tal assisa trovar canzon movo. ariosto, 16-62: oli prese egli
, 76-9: mentre per sti colli io movo 1 passi, / io sento non
12-92: per quella virtù per cu'io movo / li passi miei per sì selvaggia
sto dura come un sasso, / non movo più un sol passo, / di
dici, carama, -neiente non mi movo; / inanti prenni e scannami, -tolli
, io sono iddio, che non mi movo, e anco il suo apostolo afferma
dell'animo sia turbato, non insegnando movo, raprezentando ai sotili occhi turbati de