argomentare in tal guisa, e di motteggiar la poesia per così aspra fortuna;
l. salviati, ii-1-72: se motteggiar vogliono alcuni di lor professione, o
è ancora da fuggire che 'l motteggiar non sia impio; ché la cosa passa
un ch'abbia una gran libraria (solea motteggiar un faceto) è come colui che
/ e piacevol occorso m'introduce / a motteggiar così, e tra me stesso /
al proverbio, il quale dice: non motteggiar del vero, e non ischerzar che
forse / ched 10 temesse el tuo motteggiar fello? cammelli, 290: forsi
antonio studiò in renderla più lieta col motteggiar seco e giovaneggiare. salvini, 39-v-233
è... da fuggire che il motteggiar non sia impio. sassetti, 118
aprendo loro quasi una vena sulfurea di motteggiar su quelle licenze e su quelle laidità
serdini, 1-237: voi state a motteggiar chiunche passa / e farestevi beffe della fiera
, il qual dice: « non motteggiar del vero e non ischerzar che dolga »
... egli non era uomo da motteggiar con lui. bisticci, 1-i-560:
forse / ched io temesse el tuo motteggiar fello? boccaccio, dee., yconcl
di nuovi mondi ne'suoi stracciumi indiani motteggiar sopra il mio nome con vilipendio.
... / egli entra meco a motteggiar di questo / suo amore.
a bocca chiusa / di non la motteggiar con beffe e risa. sansovino, 6-20
proverbio, il qual dice 'non motteggiar del vero e non ischerzar che dolga '
: non scherzar che doglia, non motteggiar del vero, con li padroni, amici
ridicolo vien sempre dal difetto e il motteggiar da virtù. leopardi, 790
. casti, i-1-390: geppa a quel motteggiar nulla risponde; / ma bofonchiando voci
: è ancora da fuggire che '1 motteggiar non sia impio. leopardi, 883
e vederle comperar delle cose e per motteggiar talora onestamente qualche lor parente o vicina
non fu quasi mai senza sconcio il motteggiar nelle cose quantunque piccole e vili.
f. frugoni, 4-351: solea motteggiar nodomo talvolta contro a gemmario che ribattea
f. frugoni, 4-351: solea motteggiar nodomo talvolta contro a gemmazio, che
ritornante. ammirato, 1-ii-212: né motteggiar si deve il compagno a casa,
al proverbio il qual dice « non motteggiar del vero e non ischerzar che dolga »
in mostra, nel più bello del motteggiar loro mia madre venuta alla finestra..
, il qual dice: « non motteggiar del vero, e non ischerzar che
a bocca chiusa / di non la motteggiar con beffe e risa. 8
non fu quasi mai senza sconcio il motteggiar nelle cose quantunque piccole e vili.
peccato. ariosto, 1-iv-643: non motteggiar. m'hai tu portate lettere /