abbaglio, e se non miro, i'moro. segneri, i-548: considera quanto
del mio padre; e io mi moro di fame. arrighetto, 216: così
rimettilo insieme, e legalo con buccia di moro. baldinucci, 2-1: accanalato,
acerbette parole cominciò a mordere il moro, che avea multo dimorato. tasso,
, / con lo scita sanguigno, il moro adusto. tasso, 13-14: qui
volgar., 5-14: desidera [il moro] le fosse alte, e grandi
drizza e la vela / al lido moro. idem, 823: solo un amante
. tommaso di sasso, 2-17: moro considerando / che sia l'amore che
, 5-14: se il pedal del moro si pertugerà,... diverrà il
, ammaliare. artale, iii-407: moro a tue fughe e son tuoi canti
tempo, se accostò piano ove il moro iacea, e ammanitose un cortello, che
: la ra dice del moro, cotta nell'acqua e bevuta, ammolla
bronzare. = deriv. da moro (v.). ammorsaménto
/ con l'auree fila ond'io beato moro. = dimin. di amore.
baldini, 4-32: mi veniva dietro un moro (ma non un moro annacquato,
veniva dietro un moro (ma non un moro annacquato, un moro stinto, ma
ma non un moro annacquato, un moro stinto, ma proprio un moro di quelli
, un moro stinto, ma proprio un moro di quelli di legno verniciato).
., 5-14: puossi seminar [il moro] con seme,...
crescenzi volgar., 5-14: il moro... in tufo o in argilla
posto al rezzo, / appiè d'un moro gelso in su la strada, i
era sì qualche giovane tenente, come moro, che gli si era affezionato, ma
maschera, tu ed io e 'l moro, con una zana d'aranci, che
d'aranci, che la porterà il moro. mattioli, 1-269: gli aranci poi
. simintendi, 1-156: l'arbore alto moro, abbondevole di bianchi pomi, era
come fuor de le stanze il popol moro / davanti al re agramante ha preso
bende / gli fa ricco monile arnese moro. davila, 1-3-426: consumati e guasti
/ con ferraù più d'un famoso moro. firenzuola, 577: arroge assai
la vite a questo modo ancora nel moro che è tanto alla vite amico. idem
con l'auree fila ond'io beato moro. orsino, iii-288: apria bocca vermiglia
del corpo mio, che di lontan mi moro, / veggo per opra del gran
scorgere... che dall'albero del moro sieno generati i bachi da seta,
pasciuto per venti giorni con fogli di moro. vallisneri, i-356: nutrendo un villano
si oda dir piuttosto galletta, bigatto e moro, o giusta le varietà provinciali morone
: allora vivendo il duca lodovico il moro lo ritrasse [domenico de'cammei] in
... e consiste nel prendere un moro, il quale sia stato già innestato
. cecchi, 5-117: [tommaso moro] ha da battagliare contro lutero; da
279: in quel tempo un vecchio moro, / un che spesso divinava, /
= comp. da beccare e moro * gelso beccamòrto (anche beccamòrti
benedica / quella cara nemica per cui moro. algarotti, 3-24: non ostante i
chi sta sempre a berciare, i-136: moro, ma pria vuo'spento il fuoco mio
armati come stanno, / perché il moro ancor s'avvisi / che a combattere
fonte. idem, 23-33: u moro alzò ver lei l'altiera fronte, /
], 16-18: amano luoghi freddi el moro e uno albero in gallia chiamato betula
esso bianco per aver generato un figliuolo moro; il che successe per aver mirato
oda dir piuttosto galletta, bigatto e moro, o giusta le varietà provinciali '
chi abbia posto nome giauhàr a un moro, a uno schiavo favorito, come anche
e. cecchi, 5-116: [tommaso moro] si metterebbe a ridere; direbbe
bistorti. soderini, i-189: il moro dopo il cedro, la persea, di
un pezzo di lingua, e il moro disse: -va e racconta, figlio
, / a chi non vuol che 'l moro sia solone. machiavelli, 800:
/ della tua pelle / si brinerà di moro. brinata, sf. formazione,
metto in bucato. -mettere un moro in bucato: tentare un'impresa impossibile
il ridolfi aveva preso a mettere un moro in bucato. -risciacquare ad alcuno il
il ridolfi aveva preso a mettere un moro in bucato, e altri che il moro
moro in bucato, e altri che il moro lasciava cantare il ridolfi, lo teneva
scenderete a un largo spazio, un moro per capo. davila, 1-1-446: con
lavoro avete fatto! -capo di moro: mantello del cavallo stornello, con
(detto anche cavezza, capezza di moro o testa di moro).
, capezza di moro o testa di moro). -capo di porco:
in guisa che abbiano la testa da moro e le mani da bianco, e
5-10: innestasi nel caprifico, nel moro, nel platano con le gemme
qualche raccolta di lanternoni; ed io mi moro di melanconia fra questi satiri capripedi fusignanesi
zerbino. redi, 16-ii-155: d'un moro incirconciso e d'una ebrea / nacque
il presente dei carpioni, che il moro dipintor da bene mi fece porgere dallo ischia-
sorpresa in intimo colloquio con antonio maria moro. = propriamente, part. pres
se / nessun mi vuole, indirizzalo al moro. / -al matto avestu detto,
i portoghesi casati alla misericordia di quel moro. casatórre, sf. (plur
, 813: con questo coltello il moro ha cavato dentro via una fessura in l'
altri letterati, che vogliono che 'l moro sia il più prudente arboro di tutti.
de'mantelli, / cavezze assai di moro, e rabicani, / giudicai la più
gliadoro, / preme un cavallo cavezza di moro. carena, 2-316: 'cavezza di
2-316: 'cavezza di moro'(cabeza de moro, spagn.), sorta di
, cappa di frati e cavezza di moro, che così è il nome del
= dallo spagn. cabeza de moro * testa di moro '.
spagn. cabeza de moro * testa di moro '. cavezzale, sm.
dissono alquanti, che chi forasse il moro di qua e di là nel tronco,
prelato, incontanente che fu a san moro presso di parigi, non avendo del papa
raccolta di lanternoni; ed io mi moro di melanconia fra questi satiri capripedi fusignanesi
giato! e del digiun pur moro. lancellolti, xxiv-286: tutta
76: oh, se per te non moro / digiun di sì bell'onda,
, 813: con questo coltello il moro ha cavato dentro via una fessura in l'
le driadi] / com'io mi moro. tesauro, xxiv-12: niuna parola
con la amica dicea: livia io moro, livia io ardo. varchi, v-35
della seta. sugo di verdi foglie di moro, concotto e coagulato in una pasta
seta: sugo di verdi foglie di moro, concotto e coagulato in ima pasta
di difesa, collare di testa di moro, collare del bompresso, ecc.)
di cappelletto * o 'di testa di moro ': è un semicerchio di ferro,
di gabbia e la testa di moro. = etimo incerto: forse
deh conta loro / com'io mi moro. foscolo, vili-130: nel commento scritto
picciolo prelato, incontanente che fu a san moro presso di parigi, non avendo del
i pontremolesi la minaccia di gio. moro,... sebbene fossero stati
voglia. masuccio, 222: il moro con tutte le losenghe, gli doni e
foco, / d'invidia de letizia amando moro. boiardo, canz., 133
scempio. pratolini, 2-35: il moro, dopo l'arresto di cadorna, assieme
deh conta loro / com'io mi moro. d. battoli, 33-278: lascio
de'muli, e tirarse l'orribilissimo moro addosso. boiardo, canz., 133
che il ridolfi aveva preso a mettere un moro in bucato, e altri che il
in bucato, e altri che il moro lasciava cantare il ridolfi, lo teneva
alessandrini: ha le foglie involte come el moro e dicono che è utile alle precordie
come ne dimostra il disegno del gelso o moro potato a comettami. =
fr. de marchi, 1-31: il moro per tavole è bellissimo;..
doni, 3-82: io non vorrei un moro s'io fossi re nella mia corte
fed. della valle, 248: io moro. a ciò m'ha tratta /
loro, / come, nota, ne moro in crepantiglia. = deriv.
nte poi mettere in cruce / che non moro più de fame. -moltiplicare
volgar., 5-14: la radice del moro, cotta nell'acqua, e bevuta
ordinai per ogni dieci di essi un moro per capo. segneri, 3-396: e
mio destino. soccorime; aimè, moro, ardo, me struggio! bibbiena,
/ di schiettissime palme, intorno al moro / movere il ferro, e dacalvame i
. domenichi, 2-223: angela del moro decana delle cortigiane di quella città.
di contradirvi dopo il dicapitaménto di tommaso moro. « = deriv. da decapitare
ho mangiato! e del digiun pur moro. marino, 3-99: il cacciator,
già è passato tanno, che 'l moro con li fratelli si trovò al poggio in
bei vostr'occhi, per cui vivo e moro, / l'anima ornai depositar mi
canta il cigno a la morte; io moro e piango; / mio caldo lagrimar
stava co'frutti d'or nell'orto moro: / così col tuo s'unisce aureo
ho mangiato! e del digiun pur moro. fr. della valle, iii-309:
berchet, 256: finalmente un can di moro / per me die'cento dobbloni.
pasco, / e mille volte il dì moro e rinasco, / diletto ad altri
io / non mi discolpo, disperato moro. metastasio, ii-267: che reo non
e quella topina aflicta / da ca'moro, / bona co l'oro, col
io / non mi discolpo, disperato moro. goldoni, iv-145: ella è
prove. berchet, 229: vede un moro alla campagna, / che vien via
deh conta loro / com'io mi moro. testi, 11-88: il veggo,
. forteg-uerri, 19-60: nell'esercito moro un saraceno / era sì grande e grosso
ho mangiato! e del digiun pur moro. battista, iii-399: io non
/ lecore, signa, quaracchi e san moro, / e campi, e brozzi
, 256: finalmente un can di moro / per me die'cento dobbloni. rovani
palladio volgar., 3-33: ponsi il moro a pian- toncelli, e pognonsi le
. berchet, 283: tanto il moro va in dolcezza, / che addormito è
il mio non già, poich'io ti moro a lato. sarpi, i-i-ii:
/ che fosse più fallace / il moro infido o l'arabo rapace? / no
, no: l'arabo, il moro / han più idea di dovere; /
: o spietata beltà, mentre che moro / tu mi dài morte in guiderdon di
bianco, per aver generato un figliuolo moro; il che successe per aver mirato
/ di quei bei lumi onde trafitto i'moro; / ben diresti ancor tu,
il cigno a la morte; io moro e piango; / mio caldo la-
il nome suo e il cognome del moro. caro, 12-i-114: essaltare una
increbbe. boccalini, iii-24: tomaso moro... vive in quella
che mi è stato detto che questo moro insieme con li fratelli hanno fatto.
ii-271: fa'almen, s'io moro, dell'estremo foco / le mie ossa
: / perché, vivendo tu, non moro in tutto. marino, 4-74:
il beneplacito di roma... moro non è incerto un minuto; ma
: di origine africana anche se non moro, dal 360 ottavo dei vescovi di verona
con la scimitarra in faccia, il moro. savonarola, iv-469: onde e'[
di partire, l'armeno e 'l moro s'empierono la pancia di cacchi; ch'
à tolto lo posare; / per lui moro for fallanza. anonimo, 1-66:
. restan così padroni del campo il moro col colletto, il fazendero con la
, del campeggio, del mogano, del moro tintorio, la canna zuccherifera e
mio tormento! / merzé, ch'i moro per servire a fede! -alla
che tempe non vide o l'orto moro, / quanto più li feria con aghi
ferrite cum questo coltello. m. moro, lvi-179: ippolita già fu guerriera
e del pioppo sono bianchi, que'del moro gialli, que'delle quercie, roveri
, 7-728: tra i capelli ricci da moro ima festuca di paglia splendeva nel sole
il ridolfi aveva preso a mettere un moro in bucato, e altri che il moro
moro in bucato, e altri che il moro lasciava cantare il ridolfi, lo teneva
; / e parea dire: -io moro, / anch'io di luce lasciva /
anch'io di luce lasciva / con voi moro e mi struggo in fiamma viva.
fiamme verserai diluvio. a. l. moro, 272: giusta il modo,
e. cecchi, 1-63: quel paggetto moro d'uno dei re magi...
ermellino è quello che sico moro anche si chiama, falsamente detto il fico
stare a fronte al saracino e al moro, / e all'unne in mar di
dimani, dopo avere invitato a bordo il moro e suo figlio, feci cucinare un
muovono orizzontalmente per triturare la foglia del moro, che è il suo cibo. sotto
consiglio avragio / s'io fino e moro per voi disiare? iacopone, 88-36:
ma vivo mi mantene, / ch'io moro più sovente. fra giordano, 1-284
danno. dossi, 934: il moro soffriva malinconie e spesso fiottava e piangeva
sm. ornit. region. totano moro. = voce dell'italia centrale
. baldelli, 5-2-121: son caldi il moro, l'ellera e l'alloro,
padre,... / certanamente mi moro di doglia, / se tu consenti
: i begli occhi, a cui moro innanzi e taccio, / folgorar contra me
ch'usan pescar l'arabo e 'l moro. guglielmini, 58: le differenze de'
el colore del bel frutto alla fonte del moro, regnava el mio sangue soldano in
volgar., 5-14: la radice del moro pesta..., poiché è
). ariosto, 13-63: e moro e sforza e viscontei colubri, /
frango 'l petto, / e disperata mi moro qui. stigliani, 2-413: alla
tempo, / come intorno a selvaggio antico moro / sul- che serve per occultare
in vendita quel famoso ritratto di tommaso moro fatto dall'okben. salvini, v-391
e chi le fronde / sfronda del moro a'suoi bombici date. d'annunzio,
: due fuchi udii ronzare sotto un moro. d'annunzio, i-650: nel giardino
un fuseràgnolo, / a pié del moro bianco in diebus illi. buonarroti il giovine
tempo, / come intorno a selvaggio antico moro / sull'imbrunir del dì garrulo stormo
pugni rocciosi di gelsi. -gelso moro (anche gelsomòro): gelso nero.
al rezzo, / appiè'd'un moro gelso. bandello, 3-41 (ii-459)
. padula, 451: il gelso moro dà il corbame, ossia l'ossatura,
lat. [morus \ elisa 1 [moro] alto '. gelsolino,
ierarchie. ariosto, 23-33: il moro alzò vèr lei l'altiera fronte,
isola fu discoperta, menarono alla nave un moro antico di essa naturale. bruno,
ha la pelle di colore scuro; moro, negro (e, in passato,
di me t'incresca che per te moro. ariosto 1-78: chi bee de l'
un piccolo uomo, somigliava ad un moro). cfr. ven.
578: tra i rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnulo invito
21-66: un gigantaccio ignudo, ispido e moro. papini, 28-83: da quelle
all'un de'duo che contra il moro / più quel giorno aiutasse i gigli d'
. boiardo, 3-6-7: gionse un moro in su un gianétto bianco, / che
pertica, / ch'ha in man quel moro, alla qual su su 'n vetta
, i-iii- 325: micio, moro, gnau, gnau. perticari, ii-371
e il tutto spia dai rami irti del moro. cicognani, 2-37: mi diverto
, 578: tra i rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnulo invito
tonni. padula, 451: il gelso moro dà il corbame, ossia l'ossatura
son mio, no; s'io moro, il danno è vostro. pulci,
, i-34: alle grida non lassa el moro e'cani, / ma col carro
articolo della coltura e degli usi del moro, del terebinto, del sommacco, del
che ha la foglia quasi come di moro, se non che è minore.
, sm. ornit. region. gabbiano moro o zafferano (larus fuscus)
sdigni. tommaso di sasso, 70: moro considerando / che sia l'amore che
cristiani senza mescolanza di sangue ebreo o moro nella loro famiglia. carducci, iii-23-103
col suo male limato idiome [il moro] gli disse che de tale amore
lengueglia, 1-266: eravi il gelso moro, che con suoi frutti sanguigni diede
perché. e. cecchi, 5-118: moro si riduce a vita privata e mediocre
confonde e impiccia / l'egizio e il moro. c. i. frugoni,
che il vescovo implacato / era di moro l'anima? 2. insaziato
che, versando il sangue, i'moro. aretino, v-1-142: ora io,
e così * incappellare la testa di moro, la coffa 'e simili. dizionario
coffe, le crocette, le teste di moro ': farle passare per sopra la
fernandez de cordova, spiccava un re moro incatenato per la gola. pascoli, i-216
/ mi sento il male ond'ie languendo moro. crescenzi volgar., 9-18:
partito. redi, 16-ii-155: d'un moro incirconciso e d'un'ebrea / nacque
ricerche intorno al monumento con cui il moro voleva glorificar la fortuna del padre.
un fuseragnolo, / a piè del moro bianco in diebus illi, / e orfeo
ch'abbia in sua biblioteca il rege moro / del petrarca un'inedita canzone.
cercava rovinarlo. soderini, iii-68: il moro fra le domestiche [piante] e
in latino inferisce indugio, è chiamato moro. m. adriani, vi-25: la
me tal bizzarria, che sin ch'io moro / non convien ch'io te schiva
però sia tu certo, s'io non moro, / che di tutti non facci
, 455: allegro vado a moro a le belleze / e 'nforzo il canto
giuglaris, 1-354: s'interroghi ludovico moro e cento altri se non sono li più
/ trionfan gli altri, e ne moro io d'inopia. bracciolini, lvii-105
cedro] in pero, e in moro: ma e'ramuscelli innestati si voglion di
! / trionfan gli altri, e ne moro io d'inopia. tassoni, xii-1-109
; onde holbein nascose le mani di moro dentro alle grandi maniche della roba orlata
5-14: se le frondi [del moro] insiememente con le radici si cuocano e
mercié mi chieri? / ch'io moro amando. -ed io che colpa n'agio
, mirtillo \.. 'mi moro, oimè mirti '. questo nome interciso
son mio, no; s'io moro il danno è vostro. sacchetti, 210
g. ferrari, 266: tomaso moro, troppo libero nella libera inghilterra,
? -lo so, - rise moro. - qui stiamo intisichendo tutti.
, che a persuazione loro si fece moro. gualdo priorato, 1-190: a'capi
. frugoni, 3-ii-41: s'io moro voglio che consegnate alla memoria de i
/ trionfan gli altri, e ne moro io d'inopia. firenzuola, 738:
iperboree. ariosto, 13-63: e moro e sforza e viscontei colubri, / lei
cattive parole dette da colui al suo re moro incatenato per la gola, volesse fargliela
il tutto spia dai rami irti del moro. d'annunzio, ii-619: piove su
misura / un gigantaccio ignudo, ispido e moro. parini, giorno, i-1040:
i monti, / e svelto il moro pon la fiordaligi / nel fecondo terren già
/ e tutto d'un leggiadro abito moro / l'adorna sì, che non gli
al conte, e dice: « i'moro / per questa ingrata schiava e spasmo
retaggio / a chi cadrà s'io moro? pirandello, 8-358: questa bugia
, nella radichella dei tetti, nel moro della china. tramater [s. v
oro, / che io me ne moro. bruni, 248: io sol godo
, che languidezza! io manco, io moro. papi, 4-29: un convulsivo
soffuso di mestizia. m. moro, lvi-178: ecco l'alba risorge,
sacerdote, / alias cognominato il prete moro, / con chioma rasa e con lanose
starete. ariosto, 187: se qui moro, non ho chi mi pianga:
involata. saraceni, ii-637: il moro, come corsale a i latrocini e
. testa. -lavare la testa al moro: v. moro. -lavare la
-lavare la testa al moro: v. moro. -lavare la testa o il capo
, ha fatto rimaner di neve il moro. a. cattaneo, iii-131: anime
20-46: madonna, o madonna, io moro, io sento il polmon che mi
le ore del lavoro giornaliero che tomaso moro in più duro clima portava a sei.
al color vino; e il cavezza di moro, o testa di moro, che
cavezza di moro, o testa di moro, che va congiunto col color nero della
nano chiamarsi 'atlante ', un moro * cigno ', una piccola e storpiata
che sangue. tassoni, 10-23: moro, can, senza legge e senza
davanzati, ii-362: il roffense e il moro, che l'esaminarono, dissero non
voni, 7-42: sopra un lembo di moro il sole / era come un dolce
non sciolse / da corda tesa sagittario moro, / che in corso fral non
, 277: di nuovo, un moro, con non altro bianco / che gli
? li persiani resposero: questui è moro santo... e comandorono al patrone
-essere come il libro di baccio moro: non avere alcun interesse, essere
qua, sono come quelli di baccio moro, ad ogni pagina peggio.
b. davanzati, ii-356: tommaso moro, tra gli altri in ogni virtù
è l'alno, il licino, il moro, il lauro regio, il tasso
e. cecchi, 5-115: aveva tommaso moro occhi d'un grigio acciaio,.
col suo male limato idiome [il moro] gli disse che de tale amore
misericordia a sier sebastian e sier zuan moro, qu [ondam] sier damian,
omè omè omè, vedi ch'i'moro / per quelle treze d'oro / che
., 5-14: la radice del moro cotto nell'acqua e bevuta...
adoro, / soccorrimi, ch'io moro / per tua cagion. tansillo, xxx-10-257
a riva / mille volte il dì moro, e mille nasco: / tanto da
andarono a trovare il re a san moro, luogo vicino a » parigi. lami
la spiga di colore rossiccio; gran moro. lastri, 1-5-66: da poco
la barba cresciuta e l'abito di moro e l'aver ancor tinto di macchia il
poliziotto. pratolini, 2-28: il moro dubitava che giulio fosse stato arrestato,
chi è il chiamato? / un moro solo, e non altri si grida.
, e forse maumetto / restò pel moro, sendogli obbligato. savonarola, ii-238:
/ stava co'frutti d'or nell'orto moro: / così col tuo s'unisce
,... perché un savio come moro... perdesse la pazienza e
col suo male limato idiome [il moro] gli disse che de tale amore del
l. giustinian, 1-347: io sì moro di gramezza / de sta tua malvasità
malvolere dello scrittore. fogazzaro, 12-x-147: moro [era] un pessimo soggetto,
contale davanti / e dille com'eo moro per suo amore, / e mandimi
e luciano: perché un savio come moro perdesse la pazienza e mandasse tutto a
parlava e diceva: « romani, ingiustamente moro, moro per la vostra povertade e
diceva: « romani, ingiustamente moro, moro per la vostra povertade e per le
, che vive nell'africa tropicale; moro. = deriv. dall'ingl.
quarantia criminal fu con- dennato ser antonio moro, intromesso per li sindici per manzarie
mezzo. casalicchio, 546: tomaso moro... ebbe gran disgusto di
80: comprò una volta da un moro un vaso pieno d'una manna liquida
misura / un gigantaccio ignudo, ispido e moro. monti, iv-289: fuori la
sì fatte cose paion brutte in un moro e in un cane sbattezzato, quanto più
e chiari, roani, cavezza di moro, sauri scuri e simili, che
/ che parea il campo d'agramante moro, / che in zoccoli marciasse a lume
crescenzi volgar., 5-14: il moro è arbore noto;... richiede
udene città grossa: erra luogotenente luca moro, texorier cristoforo marcello, marascalco pollo
nell'immagine qui esposta d'un brasiliano moro, in atto di sonare la marimba
lo stupendo sacrifizio dei bandiera e di moro. = v. marinaio1
nave. masuccio, 343: antonio moro, innamorato de la muglie de un
. campanella, i-245: nato d'uom moro e femmina marrana / (descendenti dal
: la grande e gentile sorpresa di moro è che, religiosissimo, integro, esemplare
. b. davanzati, ii-368: il moro, certo del martirio, disse non
e prete giovanni irlandese, cappellano del moro, e un altro detto asbeo.
dicano ognora: ahi lasso! io moro, io pero; / e'non si
: ivi pirramo fia, che sotto 'l moro / finì la vita, e tibse
la morte nel seno, e pur non moro. cantù, 400: anche il
sedi o per incappellarci le teste di moro. -maschio dell'ancora: ciascuno dei
del quale si incastra la testa di moro: ed anche quello sguscio al piede che
documentata dall'ancora odierna diffusione del termine moro nel significato di negro, venivano designati
: sier marco gabriel, sier gabriel moro el cavalier, sier matio vituri,
b. davanzali, ii-358: tommaso moro rispose con un dotto e prudente libro e
, i-557: me'mi saria -s'io moro per amore / c'aver tal doglia
color rosseggiante. chiamasi anche 'gatto moro 'e 'gallina di guinea '.
presto, come il ciriegio, il moro. boccone, 1-347: una gran parte
mercé domando / a voi, ché moro amando. petrarca, 53-106: roma ogniora
fugire / la face ov'ardo e moro, / senza trovar giamai nulla mersede /
. chiaro davanzati, vi-46: mi moro temendo, / cherendo a voi merzede
queste poche pagine [l'utopia di tomaso moro]... la più originale
lavoranti. è mezzo biondo e mezzo moro. gozzano, i-608: mai ho visto
lavoranti. è mezzo biondo e mezzo moro. -mezzo matto: v.
(anche mietiha dell'acqua e io moro de sete. savonarola, iv-19: li
che, versando il sangue, i'moro. -ciò che è considerato come
avanti cristo, un bel gat- tone moro col muso bianco, dietro a un ciuffo
scena di oggi. se non io moro di timore e di collera. manzoni,
, 80: comprò una volta da un moro un vaso pieno d'una manna liquida
. idem, xxvi-300: quel zamel moro, avendo fato capo al miracùrt,
mai: -io vivo, -ma -io moro. l. giustinian, 1-30: zentil
abbi pietà di me, mira ch'io moro. metastasi, 1-ii-45: or che
. ojetti, ii-681: ludovico il moro ve la mandò in missione. la
misura / un gigantaccio ignudo, ispido e moro. e. cecchi, 6-257:
modo di avere questi malfattori e questo moro, lor recettatore e fautore e participe
del tutto se dispuose volere provare se 'l moro se sapea cossi sotto l'arme adoperare
iii-387: il gran mogol, re moro di agra. p. della valle,
trovandosi in alto mare, [il moro d'alessandria] andava molestando tutta la
sanuao, li-576: sier gabriel moro el cavalier, consor, andò
quei paesi avevano occhi arditi, carnato moro, membra tonde e salde, e poca
, sopra del quale è una testa di moro, in cui passa il bastone della
, quando è matura, nero. il moro è tra gli ultimi a fiorire.
v. citolini, 208: segue il moro e le more sue, e bianche
b. davanzati, ii-521: il moro e utile per la foglia, per la
parole. caro, 12-1-256: il moro mi promise sabbato di venir per la
. bellincioni, i-84: laudando el moro e 'l vostro alto intelletto, /
moraro, sm. region. gelso, moro. pigafetta, 1-55: le sue
'galletta, bigatto 'e 'moro 'o giusta le varietà provinciali
; cfr. ven. morèr 'moro, gelso '. v. morero.
, comp. da more o maure 'moro 'e dorè 'dorato '.
ehi tu!; sta quieto, moro mio ', e simili. queste osservazioni
, che è proprio di ludovico il moro (cfr. moresco3). bellincioni
vivo mi mantiene, / ch'io moro più sovente. -con valore iperbolico
o berbera e di religione musulmana; moro (con partic. riferimento ai saraceni
loro anco si maravigliavano che, essendo moro, non intendesse la lingua moresca.
: nutrendo i fìlogelli della foglia del moro salvatico maschio, cioè che non fa frutto
giano, fautore, seguace di ludovico il moro (1452-1508). bellmcioni,
: fa'cavare dette barbate [di moro] e falle porre dove tu vuoi fare
per trasudamento sulla superficie della corteccia del moro o gelso nero, nelle quali trovasi
. m. -chi). ant. moro, di colorito bruno.
deriv. da morus inciela 4 moro indiano '; cfr. fr. morinde
: 'morino'e 'morina': non di moro di nazione, ma persona di colorito bruno
cruda, / usi le rabbie sue: moro contento. segneri, iii3- 206:
madonna, v-18-5: quanto te beio, moro presente. giacomo da lentini, 23
a riva / mille volte il dì moro, e mille nasco: / tanto da
marino, 303: senza morir mi moro. gualdo priorato, 8-372: noi moriamo
chiaro davanzati, vi-75: io mi moro e pietà non avete. dante,
poliziano, orfeo, 386: i'mo moro già di sonno. / son io
sentom. abenuto: / chi allegrovado a moro a le belleze. tommaseo [s.
deo / che quella guisa ch'eo / moro, chi morir fa. mi morir
crudel sa che per lui spasmo e moro. firenzuola, 667: alessandro muor
. ant. moresco, moro (e si riferisce, in partic.
qui s'ode il rosignuol cantare: io moro, / e là vezzosi augelli infra
servi che te- nea, era un moro de tripuli de barbaria, nominato elia
avevano visto una bionda aliare con un moro in giacca nera, e dicevano: «
, il quale l'autore finse un moro con le ali nere e le gote gonfiate
gonfiate. pascoli, 277: un moro, con non altro bianco / che gli
nota del colore del pollone. un moro da teatro, un otello col berretto
ha da far la bruttezza di un moro con la bruttezza di un peccatore sì mostruoso
uomo, ma con la faccia di moro e la voce d'orco. bianciardi,
. bianciardi, 4-33: se dicevo moro, poco fa, intendevo di fatto
la sua anima nera... il moro dei drammoni, intendevo, il moro
moro dei drammoni, intendevo, il moro padrone che sbandona i putei negli orfanotrofi
mago per l'oroscopo. -il moro di venezia: protagonista della tragedia di
occhi verdi ', come appella il moro la gelosia del suo cuore.
e come puoi star questo, che uno moro sia bianco? - dicesi a'genovesi
sia bianco? - dicesi a'genovesi moro bianco, perché in questo non si
[delle donne], fu da un moro, staffiero del duca, sopraggiunto e
,... avea comprato un moro molt'anni avanti e l'avea ben instruito
portator d'aquila incontrò il primo un moro, che fu tagliato a pezzi dai
da stallone a cop- pier, da moro a scalco. d. carli, 90
3-58: un tale aveva comprato un moro. con l'idea che quel colore
del pri mo padrone, condotto il moro a casa, lo sottomise a tutte le
tutto uno. tasso, n-iv-481: benché moro fosse aver- roè, fu nondimeno amator
che si pigliassero per capitano generale un moro, anzi, come gli attori per
per tradizione perpetua lo rappresentano, un moro negro, anzi un turco col suo
fernandez de cordova, spiccava un re moro incatenato per la gola. siero,
su l'entrar, / vide un moro a una bertesca / solo e ritto a
che ben la sa: / - moro, prégoti per dio: / moro,
moro, prégoti per dio: / moro, dimmi in verità: / cavaliere
/ e che meglio notàr l'abito moro, / conobbero che gli eran saracini
/ e tutto d'un leggiadro abito moro / l'adorna sì, che non gli
con più guardia fu su ', lito moro / il pomo de l'esperide servato
mentre ei d'asia e dal paese moro / l'oste accogliea, soliman venne
stava co'frutti d'or nell'orto moro. metastasio, 1ii- 91: qual
/ dagli orti di amatunta al lido moro. carducci, iii 2- 38:
drizza e la vela / al lido moro. 5. che ha carnagione
e di carne bruna. 'è moro, un po'moro, ma è un
bruna. 'è moro, un po'moro, ma è un bell'uomo. ha
è una gran bella coppia, lui moro e lei bionda. pancrazi, 1-165:
. algarotti, 1-viii-27: da un moro e da una bianca ne viene un
appellativo. pasolini, 3-191: a moro,... manna 'n'altra canzona
goldoni, xi-389: se con quell'occhio moro / voi mi guardate un po',
calvizie in testa e con un magnifico barbone moro, lustro, dipinto e sferico intorno
quei paesi avevano occhi arditi, carnato moro, membra tonde e salde. cinelli,
e tutti anzianotti. -capo di moro: v. capo, n. 19
, n. 19. -cavezza di moro: v. cavezza di moro.
-cavezza di moro: v. cavezza di moro. 8. che tende allo scuro
/ che non si può chiamare affatto moro, / se bene al negro è più
[s. v.]: 'moro ': nero, morato, e
/ della tua pelle / si brinerà di moro. -testa di moro: colore
brinerà di moro. -testa di moro: colore marrone scuro particolarmente intenso e
nocciòla, bronzo... testa di moro, papavero secco. 9.
fior di sangue... 70 moro. 8° nero. -che produce
scura (un albero). -arancio moro (anche moro, sm.)
un albero). -arancio moro (anche moro, sm.): varietà pregiata
polpa di colore rosso cupo. -pesco moro: varietà del piemonte, vigorosa e
erba, n. 1. -grano moro: grano lupo (v. lupo,
. 10. marin. testa di moro: v. testadimoro. 11.
12. locuz. lavare la testa al moro: dedicarsi a un lavoro inutile,
matta impresa di lavar la testa al moro. 13. acer. moróne
: 'moracchiotto ': che è alquanto moro di carnagione; e usasi anche in
', diminutivo di 'moro': alquanto moro o bruno di carni. 'è
dal colore dei frutti, sono il moro bianco, largamente coltivato, soprattutto in
alimentazione dei bachi da seta; il moro nero; il moro rosso, spontaneo
da seta; il moro nero; il moro rosso, spontaneo dell'america settentrionale
dell'america settentrionale (anche nelle espressioni moro gelso, o ant. censo,
ant. censo, genso e gelso moro). — region. moro fioraio:
e gelso moro). — region. moro fioraio: gelso maschio; moro moraiuolo
. moro fioraio: gelso maschio; moro moraiuolo: gelso femmina.
, / o siano mandole, o moro o fico. attribuito a petrarca, xlvii-
110: per tisbe tinse il bianco moro / piramo del suo sangue innanzi al
sopra '1 mantello a piè d'un moro / e del suo sangue i suoi
de'due amanti bagnò il frutto del moro, che infino a quel tempo era
palladio volgar., 3-33: il moro è amico della vite. nascono i mori
ad ambo noi fu tetto / candido moro. soderini, iii-489: il moro
moro. soderini, iii-489: il moro è di tre fatte: una sorte fa
2-299: si nudriscono delle frondi del moro gli artificiosi vermicelli... che
un suo giardino una di gelso o moro, come più ordinariamente sogliamo chiamarlo,
granata mantengono i bachi con foglia di moro nero, poiché non hanno il moro
moro nero, poiché non hanno il moro bianco, e nientedimeno la seta vi
viene ottima. lastri, v-3: il moro gelso, 'mo- ruscelsa ',
forma esterna si assomigliano più al celso moro. pascoli, 42: due fuchi udii
: due fuchi udii ronzare sotto un moro. d'annunzio, iv-2-28: che
del campeggio, del mogano, del moro tintorio. -moro del giappone:
. -stor. ludovico il moro: ludovico maria sforza (1452-1508)
sol dio / era in ciel e un moro in terra, / e sicondo al
, con buona pace di ludovico il moro, che il gelso o moro tira il
ludovico il moro, che il gelso o moro tira il malocchio e a loro gli
c. bartoli, 1-46: lodano il moro sì perché dura gran tempo, sì
, 93: il pinastro, il moro, l'acero, l'olmo non sono
], 16-40: caldi sono il moro, l'alloro e tutti quegli di cui
fuoco. soderini, i-152: il moro è lodato dagli antichi, e massime
in toscana i tini di castagno, di moro e di quercia. 3.
. 4. prov. meglio essere moro che noce: perché quest'ultimo è
proverbi toscani, 331: meglio esser moro che noce. 5. acer
2-79: ecce domini ancilla. sine moro / sia fatto a me secondo el tuo
come le chiama kasis e avi cenila, moro, perché nella figura...
: è fermo più che '1 genovese moro / lo detto di cristofano in toscana.
2. frutto di gelso o moro; mora. sannazaro, iv-45:
moróne2, sm. region. moro, gelso. boterò, 1-1-8
oda dir piuttosto galletta, bigatto e moro, o giusta le varietà provinciali morone e
organizza intorno all'uomo politico democristiano aldo moro (una corrente politica); che
uomo politico democri stiano aldo moro (1916-1978). morotròfio,
mort'è cortise, / ch'eo moro e poi rivisco. anonimo, i-492:
sospira e dice: / « per quella moro c'ha nome beatrice ». idem
gli mandò un corpo morto d'un moro, giovane bellissimo e quanto dir si possa
ordinarie; e che sulle foglie del moro infracidate si veggon nascere altresì mosche ordinarie
piacevolezze. boterò, 116: tomaso moro, personaggio e per dottrina e per virtù
. ammirato, 1-ii-57: lodovico il moro,... abbandonato milano,
era d'un nero lucido / più che moro affrican, / e d'un tanfo
una mulatta / apre nel viso di carnato moro / i suoi begli occhi color
lastri, 1-3-156: se un maschio moro con una femina bianca si accoppi, ciascheduno
ferimento etnico: saraceno, moro (e assume talvolta una connotazione spreg
fra la propria e la politica del moro, quando, dopo di non averlo seguito
opposizione a 'rosso 'e * moro ', varietà di cercopiteci.
lavoranti. è mezzo biondo e mezzo moro. ha i capelli lunghi e lisci d'
merda d'oca, testa di moro. = etimo incerto.
amore, oh • io! mi moro, / e mi niega il mio tiranno
sotto un vecchio e grande albero un moro col torso ignudo agitando le braccia muscolose
o su '1 pepe o su 'l moro non si posasse. brusoni, 9-378:
] si pigliassero per capitano generale un moro, anzi come gli attori per tradizione
per tradizione perpetua lo rappresentano, un moro negro. gioberti, 12-iii-294: la
depintare, e tolti certi strazze del moro, e in manera e de catene e
avversa. chiaro davanzati, viii-70: moro in veritate, / s'io non
, 100: il legname suo [del moro]... in processo di
. africano di carnagione meno scura, moro. bocchelli, 2-xxiv-440: cinquanta guerre
di un colore scurissimo: bruno, moro; annerito, scurito, abbrunato.
due figli dell'ammiraglio bandiera, con moro, ricciotti e i pochi altri erano le
la pertica sul noce. -meglio essere moro che noce: v. moro2, n
piede di pollo, a testa di moro o a pigna. dizionario di marina
pigna, arricciati o a testa di moro e a piè di pollo.
spago. -nodo a testa di moro o arricciato: nel quale si scompone
, 572: 'nodo a testa di moro ': quello che aggiugne al precedente
niccolò del rosso, 1-390-9: s'eo moro, sol questo mi noglia: /
f. frugoni, 3-ii-41: se io moro voglio che consegnate alla memoria dei vostri
/ e che meglio notar l'abito moro, / conobbero che gli eran saracini
famigli di stalla. g. moro, lii-4-328: ama la conversazione delle donne
istimate, merci. g. moro, lii-14-378: alcuni spai novelli..
di forza, nerbo. g. moro, lii-14-355: quelle poche [galee]
da sé in numero. g. moro, lii-14-344: solevano essi tuttavia esser stimati
à messa; / però conosco ch'i'moro per essa, / cotanto pianto lo
degli animali nodriti in case. g. moro, lii-14-342: cavalli...
, lii-5-205: non è alcuno, o moro o indiano, che senza licenza e
poliziano, orfeo, 387: i'mi moro già di sonno. / son io
mani di qualcuno. g. moro, lii-14-373: candia... è
de questi beveva. g. moro, lii-14-355: misero due cannoni in corsia
tedaldi, 1-1 (64): moro, trist'a me, gridando -oimei!
. algarotti, 1-viii-27: da un moro e da una bianca ne viene un
il geta ornai, l'inchini il moro, / con eterno di stige oltraggio e
in vostro omaggio; / ed io mi moro e pietà non avete.
dimorare oimai / senza madonna, di cui moro, stando. latini, rettor.
: omè omè omè, vedi ch'i'moro / per quelle treze d'oro.
, 3-238: ossequio presta [o tommaso moro] / all'oprata riforma.
modo si chiamassero oppressi. g. moro, lii-14-337: tutti in quel governo
contrario. moravia, ix-214: il moro, imbestialito da questo tono, si
/ e, s'eo ci penso, moro incontanente / di mia vertute e smemoro
uomo, ma con la faccia di moro e la voce d'orco. levi,
'). ordini di lodovico il moro [rezasco], 315: nessuna
, i-174: se ne fanno [del moro]... alle navi i
sinistra del bompresso vicino alla testa di moro. -ciascuna delle due alette,
sporgenze laterali poste presso la testa di moro del bompresso. guglielmotti, 1188:
oreficeria milanese del tempo di ludovico il moro. soldati, 154: erano i miei
della tua pelle / si brinerà di moro. piovene, 7-188: in quei giorni
uno orologgio di arena e disse al moro, che andava in sù e in giù
sangue ancora, / preme il suo moro al sen. pascoli, i-892: manca
oreficeria milanese del tempo di ludovico il moro. montale, 1-46: osservare tra frondi
o lo scrivano di razione. g. moro, lii-14-354: per servizio di ogni
case all'ombra del palazzaccio del 'moro geloso '. 2. per
forte per il signore. g. moro, lii-14-328: ama la conversazione delle
nell'insegna, sopra nomato fu il moro. a. cattaneo, ii-125: una
5: donna, merzé, ch'eo moro in disianza, / se non discende
espressione attribuita all'uomo politico democristiano aldo moro (1916-1978) per indicare, nell'
, 6: il capolavoro di aldo moro, che corona sedici mesi di permanenza
a molti è sembrata una cineseria, moro è riuscito a realizzare un miracolo al
, 146: era tanto il popol moro / che del sol parava il raggio.
o olmo..., e 'l moro pareggia a ciò tutti questi.
in su l'entrar, / vide un moro a una bertesca / solo e ritto
avedete. l. giustinian, 1-287: moro di doglia e perdo- nanza chiamo /
, che con lanciotto a l'uso moro / entra a venir di ser martin ser
chi l'ha lanug- ginoso, il moro, l'ellera, il pioppo. tasso
cecchi, 5-114: poiché san tommaso moro è di quei santi che toccano le nostre
vita! / da te parto e non moro? tosso, 13-i-413: perché seminò
linguaggio. moravia, ix-216: il moro questa volta scelse il partito di infischiarsene
rosso, 1-28-7: conosco ch'i'moro per essa, / cotanto pianto lo nutriga
machiavelli, 16-190: mandò [il moro] oratori in francia con danari e con
4-106: voi non avete scelto luigi moro per vostro sposo. vi hanno scelto
la morte, / lasso e desperato moro. ibidem, lxiv-57: tu sola si'
, lii-5-205: non è alcuno, o moro o indiano, che senza licenza e
-in espressioni ridondanti. g. moro, lii-14-364: la milizia turchesca, vivendo
/ la fama tua dal patriano al moro. pàtria potèstas, locuz. lat
giorno da giacersi seco. g. moro, lii-14-337: pattuisce prima la quantità
giovine gli aveva dette. g. moro, lii-14-364: la milizia turchesca, vivendo
boterò, 8-269: all'ora il moro, toltasi una scarpa del piede,
è pefo, che vede ch'i'moro, / che s'el mi fose dato
da ferrara, 166: io me moro de doglia, che zascuno / voi
della tua pelle / si brinerà di moro. quasimodo, 151: un fuoco
gondola non sentirò freddo. g. moro, lii-14-364: dormono anche tra le
redi, 16-iii-161: l'albero del moro genera i bachi da seta, impregnato
la signoria, accompagnato da sier cabriel moro, cavalier, sier piero pasqualigo,
pensiero di questa cosa. g. moro, lii-14-335: il poco pensiero che
dov'era vivuto e morto prigione il moro suo padre. de sanctis, leti,
. l. giustinian, 1-287: moro di doglia e perdonanza chiamo / a sti
avesse difetto alcuno. c. moro, lii-14-350: sono marinari periti, dei
persecutore de'scellera ti. g. moro, lii-14-327: corrispose all'espettazione dando
di mutinatori delle communità. g. moro, lii-14-379: se alcun turco passasse
talento, / ca, s'eo mi moro, ell'à lo perdimento. rustico,
.. se dispuose volere provare se 'l moro se sapea cossi sotto l'arme adoperare
piccoh alle sbarre di prua. g. moro, lii-14355: misero due cannoni in
/ ché da foco mi spegno / e moro per lo degno / amor, che
per quella piaga, onde trafitto io moro, / a l'omicida mia dimando aita
sono piani de sotto. g. moro, lii-14-351: hanno... molte
l'altra notte, secondo mi dice el moro, doi de'nostri fanti alla staffa
nera [la buccia], / moro cane, dirò, lascia la piazza.
acompagna to da sier cabriel moro, cavalier, sier piero pasqualigo,
s'tu non la fai, e'moro de dolore. 6. caratterizzato da
fu lungo e sedeci alto. g. moro, lii-14-330: lo trovai a sedere
, 20-379: gli fa ricco monile arnese moro, / sonora piggia e tremula gli
: il sovero, il pinastro, il moro, l'acero, l'olmo,
pistori erano detti dal pestare. g. moro, lii-14-364: per meglio disporre i
secco che l'olmo, frassino, moro, ciliegio, ma più pesante. pantera
. cecchi, 5-118: lui [tommaso moro] che, facendosi costrurre il sepolcro
era de la plebe vile. g. moro, lii-14-337: tutti in quel governo
e predilezioni. e poiché san tommaso moro è di quei santi che toccano le
lima. l. giustiniani, 1-287: moro di doglia e perdonanzza chiamo / a
di queste è che sono innestate in sul moro. dominichi [plinio], 15-14
i re di polonia. g. moro, lii-14-346: oltre le proprie forze,
. arbasino, 19-39: il caso moro, e tutti gli altri casi,
., 5-14: se la radice del moro pesta si metterà in aceto e lascisi
oro / venne a trovar quell'orgoglioso moro. m. adriani, v-95: faceva
i campi, dove roppe / tempio moro i roman, tua mercé, varrò,
da qual cane, / da qual moro hai potuto mai imparare / l'avere i
, da arabi hasce, alhasce e moro, e da'volgari porro fico, delle
0 rinaldo d'aquino, 438: moro certamente, / s'eo faccio più tardansa
dicono i franzesi, da turco a moro e la faccia vedere al sig. abate
stare a fronte al saracino e al moro / e all'unno, in mar di
buona fama). g. moro, lii-14-361: stavano aspettando il tempo di
a colui. saraceni, ii-637: il moro, come corsale ai latrocini e rubberie
secoli avanti cristo, un bel gattone moro col muso bianco, dietro a un
criminale e condannato a morte. allora il moro, certo del martirio, disse non
fummo rissolvendo i suoi pensieri. g. moro, lii-14- 358: assan bassà è
il colpo. ah. tisbe, io moro. metastasio, 1-i-203: eh,
: un grande dolore colpì ercole e il moro in quei giorni, colla morte dell'
e i predatori del core. m. moro, lvi- 178: ecco l'
cor mio. / per lei languisco e moro. b. corsini, 10-38: ah
origine da papa sergio. g. moro, lii-14-331: mentre io col clarissimo mio
le carrozze. pratesi, 5-176: un moro d'algeri, seduto di dietro sul
e predicando va da l'indo al moro / per cavalier famoso, ed è figliuolo
: così filando i giorni, arso mi moro: / parca, prefica msiem,
/ che 'n quella guisa ch'eo / moro, chi morir fa. mi morir
venga / che, s'eo mi moro, fate a dio pregherà / che l'
ritenerlo nell'ire all'isola spaventosa del moro. e pur egli vi volle andare,
e dentro al buco delle teste di moro per quindi incappellarvi tutte le manovre ferme e
introducendone la cima nel buco della testa di moro del bompresso... 'presentare
ventre. / quando te beio, moro presente. / nillu teu regnu agirne
o per il fior: ma 'l moro per la fronde. muratori, 10-ii-168:
un trattato con uno schiavo di nazione moro di volere abbruciare l'armata e, secondo
de gran prezio. g. moro, lii-14-331: sopra questo sofà era un
del quattrocento, lxtv-io: senza colpa moro in presonia. / questa traitora me
gli occhi eran volti nel roffense e nel moro, incarcerati, primai lumi d'inghilterra
265: l''utopia 'di tomaso moro, pubblicata nel 1516, un anno
ed in ciascuna parte serena. g. moro, lii-iq-333: la città di costantinopoli
secreti cose. sanudo, vl-364: esto moro... era persona principale de
com'solete non fate, / ché moro in veritate, / s'10 no ritorno
. dolce, 8-9: manderò il moro mio servitore, che è fidatissimo e se
vani. b. davanzati, ii-366: moro era laico, gratissimo all'universale:
da qual cane, / da qual moro hai potuto mai imparare / l'avere
/ d'un zingaro, d'un moro o d'un aràbo, / quando n'
nell'insegna, sopra nomato fu il moro. solaro della margarita, 75: l'
l'equilibrio del declivio. g. moro, lii-14-334: per un continuo e rapido
più profumieri e ispezialmente alla profumiera del moro in su 'l ponte di rialto.
prima ch'il non promesso. g. moro, lii-14-337: è occorso alcuna volta
artificiosa. boterò, 116: tomaso moro, personaggio e per dottrina e per virtù
sua utilità, e consiste nel prendere un moro, il quale sia stato già innestato
rimettilo insieme e legalo con buccia di moro per tutto, sì che tutto il vesta
dì sei di luglio, come tommaso moro pochi anni innanzi, morì: segnale che
mirabile si è esperimentata, avuta da un moro maravi- glioso erbolaio, ch'ancora che
). serpetro, 223: il moro, detto volgarmente celso negro, non
prosperitade della sua vittoria. g. moro, lii-14-357: quella cattività...
gode della protezione divina. g. moro, lii-14-327: si deve per aiuto più
mettere in luce il delitto. g. moro, lii-14-376: nelle cause criminali costumano
. b. davanzati, ii-358: tommaso moro rispose con un dotto e prudente libro
pubblicamente. masuccio, 343: antonio moro, innamorato de la muglie de un
mamma! -gridò, puerilmente, filippo moro, battendo le manine. di giacomo,
occhi uscirgli il sangue. g. moro, lii-14-378: lo sdegno di qualche contesa
, di una persona. g. moro, lii-14-349: attendono solamente a riscuoter
criminale e condannato a morte. allora il moro, certo del martirio, disse non
figlioletto. bianciardi, 4-33: il moro dei drammoni, intendevo, il moro
moro dei drammoni, intendevo, il moro padrone che sbandona i putei negli orfanotrofi,
campanella, i-245: nato d'uom moro e femina marrana / (descendenti dal
offensiva di un esercito. g. moro, lii-14-355: l'armata...
, v-18-5: quando te beio, moro presente. faba, 55: quando
quarantìa criminal fu conde- nato ser antonio moro, intromesso per li sindici per manzarie
toscana i tini di castagno, di moro e di quercia e si son cerchiati col
io d'amore o rio! mi moro, / e mi nega il mio tiranno
: -se io ne ridico mai nulla, moro, che dio e santo antonio.
di non offendere persona. g. moro, lii-14-365: desiderano e persuadono la
co'giusti, perché volete condannar per moro cidi abducarim, e voi vi stimate esser
pseudo-scroffa, 1- 40: io moro / quotidie né cosa è che non m'
de'mantelli, / cavezze assai di moro e rabicani / giudicai la più parte
da lui nellunsegna, sopra nomato fu il moro? pacichelli, 1-241: sono questi
certo d'aver ragione. g. moro, lii-14-326: chi ha ragione può parlar
del martedì 29 lamentarmi col doganiere del moro selim, il quale s'avea tolte
giardini di ragionevole grandezza. g. moro, lii-14-366: siavus, di ragionevole statura
se non con donativi. g. moro, lii-14-336: paga ogni anno il bogdan
raio cascò nel brigantino e ammazzò un moro e due spagnuoli. = dallo spagn
aspri cinquanta al più. g. moro, lii-14-348: oltre i padroni di galea
.. ti chiama, / priega el moro che a quella or dia l'effetto
rapato e biondo, mentre pnma era moro. calvino, 5-80: c'era un
: mendicò... [ludovico il moro] un'investitura imperiale (3 settembre
: la scena ch'ei [ludovico il moro] rappresentò sul teatro d'europa è
buon destriero. marino, 1-20-277: il moro... /...
loro cose. masuccio, 240: il moro... attendeva ad agiare li
si rassomigliano: e da platone a tomaso moro propagano egualmente la felicità coi miracoli della
1-40: non have 'l turco e 'l moro, come ho io, / l'anima
meno appariscente che non quella di tommaso moro, e così fu più efficace,
di granada e la distruzione del regno moro di boadil a opera degli eserciti congiunti
anonimo, 455: allegro vado a moro a le belleze / e 'nforzo il canto
a- verai, / ché per ti moro, se tu me refudi, / ni
che oggi gitterebbe un mondo. g. moro, lii-14- 339: vengono assegnati
. gozzano, ii-336: oste del moro, avete un rifugio per noi? /
la quarantia criminal fo condenato ser antonio moro, intromesso per li sindici per manzarie
, 'l'utopia 'di tommaso moro, 'la città del sole 'di
(un'autorità). g. moro, lii-14-326: in ben regolato governo [
, iii-123: mentre egli [ludovico il moro] fuggiva..., il
altro avvocato o consultore. g. moro, lii-14-376: nelle cause criminali costumano di
platone, 'l'utopia 'di tommaso moro, 'la città del sole '
/ fu da uno strologato / del moro alambra / unto di balsami / d'aromi
relative funzioni. ordini di ludovico il moro [rezasco], 314: perché è
accusandolo d'aver detto di voler essere moro e che poi fusse retroceduto. brusoni
la mia mort'è cortise, / moro e poi revivisco. cavalca, 6-1-202:
: vediamo come si possa l'argomento del moro ributtare. varchi, 23-236: io
che avrà durato. g. moro, lii-14-350: gli schiavi della professione.
ricreare il popolo commune. g. moro, lii-14-328: nani, muti ed altri
ignegni delli mulinari... allora moro le mole perdute, aitre moite deslocate
le ore del lavoro giornaliero che tomaso moro in più duro clima portava a sei.
di un disagio subito. g. moro, lii-14-337: tutti in quei governo rubano
ferrari, 265: lutopia'di tomaso moro pubblicata nel 1516, un anno prima delle
martello, / se non che 'l moro loro [dei fiorentini] impeto rifrena.
sostant. segneri, iii-3-141: tomaso moro, gran cancelliere d'inghilterra, avvisato
prigioniero che scambiò al segretario un servo moro, datogli a recare il cibo,
a qualche condizione più piacevole. g. moro, lii- i4 * 379:
se di- spuose volere provare se 'l moro se sapea cossi sotto tarme adoperare,
tenerella, / deh, succurrine ch'io moro. spinelli, lxiv-105: la toa
sotto un vecchio e grande albero un moro col torso ignudo agitando le braccia muscolose
pirramo e tisbe a la fonte del moro! storia dei santi barlaam e giosafatte,
nuovo. ordini di ludovico il moro [rezasco], 304: lasciamo in
rimettilo insieme e legalo con buccia di moro. -radunare, riorganizzare (truppe
mi pasco, / e s'i'moro, i'rinasco / per dover rimorire.
o di principante. ordini di ludovico il moro [reza- sco], 303:
/ se ben più volte el dì moro e renasco. trissino, xx-1-77:
l'immortal fenice. grillo, 1-131: moro
le vittorie sono usate di fare, moro sozzate per lo rincontro delle corpora morte
(il mondo). m. moro, lvi-180: per voi si rinnovelle /
miller, caduto per gravi ferite domenico moro, la guida calabrese e due altri riuscirono
base donde scappava fuori il tallo del moro, dunque di lì non poteva nascere altro
prendi questa fatica rara. g. moro, lii-14-363: nelle botteghe...
respirazione assai difficile. g. f. moro sini, lii-6-262: egli inclina assai
ix-214: il biondo smontò di colpo il moro dicendo, con quella sua risatina maligna
del prezzo al proprietario. g. moro, lii-14-358: tratta i suoi schiavi con
i danari ch'egli avessi pagato al moro per il mio riscatto, lo pregai
e condannato a morte. allora il moro, certo del martirio, disse non
spandi le tue mani e soccorrimi che moro. -intr. girone il cortese
. -sonoro. g. moro, lii-14-362: il parlar dei turchi è
sull'orizzonte, spuntare. m. moro, lvi-178: ecco l'alba risorge,
vegna / che, s'eo mi moro, fate a dio pregherà / che l'
iii-1-324: il franzi profumiere, / il moro ed altri ve lo venderanno: /
, alessandro, a l'indo, al moro, / dove il sol nasce e
de star qui per fin ch'io moro. giraldi cinzio, 3-10 (1946)
è che pandora, per cui ardo e moro, / quel dì che mi legò
ombra / del fruttifero verde e dolce moro, / sotto al qual, poi che
i-5-129: l'ipocondria, in cui mi moro, / ha bisogno di ristoro:
pietà di me, mira, ch'io moro. goldoni, ii-218: se tasse in
abbia il suo fonte. g. moro, lii-14-362: il panar dei turchi è
tentarlo in casa vostra. g. moro, lii-14-372: come albanese, rozzo e
. -confessione religiosa. g. moro, lii-14-347: i giorgiani, cristiani di
? / s'io non ritorno i'moro, / e se io tomo e l'
, orfeo, 388: i'mi moro già di sonno. / son io ebra
coperte. loria, 1-128: il moro, lombrico e squitti, s'erano rituffati
eccellentissima. sergardi, 1-348: io moro, / se non mi dici, come
riva, / mille volte il dì moro e mille nasco. idem, 230-10:
madonna. leonardo, 2-131: il moro in figura di ventura colli capelli e panni
morte è cortise, / ch'eo moro e poi rivisco. / oy deo,
e cento fiate il giorno di dolore / moro e rivivo di gioi altre cento.
, 9-52: menestoro ci aggiunge anco il moro in questo luoco, e s'immagina
/ la donna del petrarca insieme e 'l moro. machiavelli, 1-i-170: quando la
, moscato, stornello, capezza di moro, rovano, ubiero, parpaglione, piva
compresa tra la rabazza e la testa di moro dell'albero sottoposto. 8
di cedro o di pero in un moro nero, s'averanno i frutti rossi.
romanuolo, / girolamo schiavon e agostin moro / e fu santo domenico spagnuolo, /
più strano ed io ne spasmo e moro. leonardi, iii-136: i romagnuoli
era stà rombà la galia di sier toma moro. idem, x-133: con li
se di- spuose volere provare se 'l moro se sapea cossi sotto tarme adoperare,
più non vedrovi, e pur non moro? dolce, 1-22: i poeti,
dar natura, / nel mezzo il moro alla palma vicino; / salvia ci mette
rotte. gozzano, ii-356: oste del moro, avete un rifugio per noi?
, dopo avere invitato a bordo il moro e suo figlio, feci cucinare un buon
, oggi, alvà! » gridò un moro... « 'e onne
rozezza pellere. boterò, 148: il moro, per liberarsi di quella noia e
che tira al biondo. g. moro, lii-14-327: questo è sultan amurat xiii
fa mai altro che rumigar foglia di moro. viani, 14-136: « signore mio
un continuo fuoco. l'isola del moro lo rutta con tanto impeto e strepito
d'un sabbion, / vide un moro in sentinella / lungo i merli a un
saettò nel core, ond'io mi moro. guarini, 53: udì del fido
e lasciar friso e schiavo e turco e moro / e morello e sainato a chi
si trova colei, per cui amando moro. marino, 1-1-168: tu poi,
. i acciò che senta ogniun ch'io moro amando. bandello, 2-37 (i-1067
detto anche sassicola mora e saltinsalce moro... si vede frequentemente sulle siepi
. region. saltimpalo (anche saltinselce moro). savi, 1-221: 'saltinpalo'
..: pigliamosche, volgarmente saltinselce moro. = comp. dall'imp.
camera salvaròbba del re, dove il moro tosto raveva condotto. -per simil
mauro, / con lo scita sanguigno il moro adusto. -che sceglie colori vivaci
pucci, 5-14: madre, i'mi moro di doglia / per la reina che
scrivia. colletta, 2-i-226: il moro del re, la maldicenza proseguiva,
mirabile si è esperimentata, avuta da un moro maraviglioso erbolaio, ch'ancora che sia
cattaneo, cxx-280: è molto lodato il moro, il quale per l'antichità diventa
il tutto spia dai rami irti del moro. 7. saggio; accorto
agio aiuto, / io me nde moro, e fonne saraménto. monte, 1-42-10
pomato, il segnato sopra negro cavezza di moro et anco il sauro metallino, che
gelso. soderini, iii-68: il moro fra le domestiche [piante] e 'l
in latino inferisce indugio, è chiamato moro e savio, ché non gli avviene
cosa. btanciardi, 4-33: il moro dei drammoni, intendevo, il moro
moro dei drammoni, intendevo, il moro padrone che sbandona i putei negli orfanotrofi,
mi glia. g. moro, lii-14-360: come corsaro ha sbarcato in
sì fatte cose paion brutte in un moro e in un cane sbattezzato, quanto più
sono più di 30 anni che lazaro moro, nostro italiano, pensò in un suo
. berchet, 225: 11 re moro, che tien gli occhi / sempre addosso
^ magi, ritraendo pel giovane e pel moro volti di orientali; e benché,
prigioniere che scambiò al segretario un servo moro datogli a recare il cibo, perché colui
, i-m: donne, quest'è un moro di granata / di reai sangue e
a un pero. g. moro, lii-14-376: mangiano in un piccol scanno
. tommaso di sasso, 70: moro considerando / che sia l'amore che
lancia. pananti, iii-213: un moro guardian degli schiavi gli scaricò un gran
dalla finestra le cavalle / di celso moro a bretto per le prade, / e
che fece a milano per ludovico il moro... e così in quella età
balzo e gorgo / percosso, al fin moro a mia speme e ai sensi,
. d. bartoli, 16-1-44: il moro prendeva tutto a scherno: e motteggiava
. tommaso di sasso, xxxv-i-90: moro considerando / che sia l'amore,
: il presente dei carpioni, che il moro dipintor da bene mi fece porgere dallo
dimani, dopo avere invitato a bordo il moro e suo figlio, feci cucinare un
vechi brochi dico, / cioè del moro o del fico, / e siano quilli
scintille del nuovo diritto, raccolte da tommaso moro, hanno illuminata la via a chi
di quell'oratoria è l'on. aldo moro? 58. riacquistare, anche
a questo fine... addirizzatosi il moro, agevolmente si guadagnò, con i
, / morir promisi, e già moro, e già sento / le mortali mie
collera. rosso, 36-14: penando moro, sì forte mi sente / chi de
], 178: cogliesi del moro al tempo che si mietono le biade,
, sol ho che, 'n vita, moro! / perch'io tanto mi scoro
ritrassi / a'mie'compagni. g. moro, lii-14-362: non pareai turchi che quegli
sistematico. qualche frettolosa lettura tommaso moro, 'la città del sole'di campanella costituivano
articolo della coltura e degli usi del moro, del terebinto, del sommacco, del
-anche sostant. a. l. moro, i-75: altro dunque qui non ci
goldoni, ix-357: ora il re moro / a scuotersi tornò: poco
in dì sei di luglio, come tommaso moro pochi anniinnanzi, morì: segnale che iddio
i-557: me'mi sarìa - s'io moro per amore / c'aver tal doglia
re, siede il giustissimo e virtuosissimo cancelliere moro, dottore eccellentissimo. fagiuoli, vi-19
, / ferrara è stretta, che 'l moro la chiarì / quell'altra volta ch'
in dì sei di luglio, come tommaso moro pochianni innanzi, morì: segnale che iddio
molinello al di sopra della testa di moro degli alberi di taluni vascelli. sulla
a destra e sinistra della testa di moro, che rimane alleviata dallo sforzo dei
elvira... sotto sembianza di moro va per liberare il fratello imprigionato da garzia
taglia; / sacio ch'eo ce moro en questa dura sembiaglia. tavola ritonda
palladio volgar., 12-7: taglie di moro, seme di mandorle, osteriore'non sono
volta l'anno. a. l. moro, i-164: appoggiò sopra di me
ant. cruschello. g. moro, lii-14-364: il pane, del quale
morto sarei, poi ch'io vi moro in seno. b. tasso, iii-115
d'inverno sospetto a'navicanti. g. moro, lii-14-334: nasce da questi due
a sdegno / chi'l salcio e 'l moro e 'l dolce fico innesta, / scelti
stato di milano quando venga nel figliuolo del moro, è da per sé sì debole
a li predicti mercadanti veneti per uno moro al caiero ducati 40 mila in tanti seraffi
o la superficialità. g. moro, lii-14-368: cose ridicole...
marino, 1-7-105: men pigro il moro in sì beate parti / alverme serican serba
pirramo e tisbe a l'umbra del moro gelso finir lor vita. -trattenuto
/ ché da foco mi spegno / e moro perlo degno / amor, che m'à
, catapano e camarlingo. g. moro, lii-14-376: mangiano inun piccol scanno che
don lorenzo,... trovandosi il moro sotto le gambe, si fece dui
quale usava di tal maniera che sfesse il moro finoal petto. -in un contesto
ritenere le lacrime. a. l. moro, i-157: parmi bene d'esser
dora, per cui ardo e moro, / quel dì che mi legò si
l'ombra / del fruttifero verde e dolce moro, / sotto al qual, poi
infondati. a. l. moro, i-151: scrissi una dissertazione in forma
non venire », lo assalì il moro. l'altro tacque, in soggezione.
si rassimigliano non poco a quelle del moro. produce il frutto tre e quattro volte
una mulatta / apre nel viso di carnato moro / i suoi begli occhi color d'
meza lega, segurissimi porti. g. moro, lii-14-334: nasce da questi due
. letter. nell'tjtopia'di tommaso moro, ciascuno dei magistrati eletti da trenta
è un bel ragazzo. ha del signorino moro. non c'è che dire.
volta per volta. a. l. moro, i-63: il sillogismo, per
]: l'illustrissi- mi signori leonardo moro e marco zustignan sinnici, avoga- dori
me ad me dicendo: « si io moro quivi, cusì misero et dolente
albin si more e l'amoroso / moro n'accoglie gli ultimi singulti. fusinato,
è da usarsi. a. l. moro, i-124: l'anno scorso m'
che 'n quella guisa ch'eo / moro, chi morir fa mi morir faccia.
da noi trovati. a. l. moro, i-40: il sistema, che
nella sua miniera. a. l. moro, 1-61: per ispiegare la
oreficeria milanese del tempo di ludovico il moro. ojetti, i-51: sono stato
sanudo, xxviii-446: poi parlò sier sebastian moro el con- sier, per defender la
, / e s'eo ci penso, moro incontanente / di mia vertute e smemoro
a muro, sotto un quadro del moro di venezia, e un quadratino di carta
fiume si sminuisce. a. l. moro, i-74: quando il calore si
poter, benché villanamente, vincere il bizzarro moro mezzo atterrato. papi, 1-4-282:
il tempo. g. moro, lii-14-330: lo trovai a sedere sopra
oimai / senza madonna, di cui moro, stando. galliziani o rinaldo d'
senza protestare. a. l. moro, i-63: acciocché vostra signoria illustrissima
distinzione fra la propria e la politica del moro, quando, dopo di non averlo
sopra il fiume e farsi condurre a san moro, nel quale luogo, posto vicino
pier francesco borgherini. a. l. moro, i-132: giacché ancora l'opra
di quell'oratoria è l'onorevole aldo moro? 2. acer. sollucheróne (
loro somigliantissime. a. l. moro, i-72: se ben bene esamineremo lo
tuta de argento. a. l. moro, i-74: l'ampolla di sopra
, principalmente. a. l. moro, i-32: quanto meno poi meritevole io
dodici galere; soprasagliente a quelle cristoforo moro. 2. letter. chi
fra noi. a. l. moro, 1-42: lei... co'
per pentimento sopravenutogli. a. l. moro, i-154: dopo ch'io scrissi
esecuzione di un lavoro. g. moro, lii-14-349: si servono di legname verde
molto fredda). g. moro, lii-14-376: verso il fine del mangiar
asagia / quanto per intellecto vivo o moro, / mi fa, come spar-
.). a. l. moro, i-36: il pronostico che fa v
un progetto. a. l. moro, i-157: se la di lei saviezza
sospira e dice: / « per quella moro ch'ha nome beatrice ». groto
. lami [in a. l. moro, i-85]: la mia balla era
redi, 16-iii-161: l'albero del moro genera i bachi da seta, impregnato
scrittori approvati universalmente. a. l. moro, i-42: ragioni ch'io adopro
m. s. a. l. moro, i-162: posciaché si desidera un memoriale
ed il sacco? a. l. moro, i-94: le 100 copie..
a questo fine... addirizzàtosi il moro, agevolmente si guadagnò, con i
sotto ci sono il gobbo pulizia e il moro fabrizi ». -verso il basso
da aspri quaranta al dì. g. moro, lii-14-354: per servizio di ogni
scudi cento trantadua. a. l. moro, i-162: posciaché si desidera un
queste poche pagine [futopia'di tomaso moro]... la più originale espressione
merce). a. l. moro, i-152: oltre l'opera sopra i
spazzo delle merci. a. l. moro, i-125: da persona che ha
di guerra. moravia, ix-213: il moro le sparava grosse con un tono sicurissimo
moravia, ix- 213: il moro le sparava grosse con un tono sicurissimo e
civili e matematiche. a. l. moro, i-43: sono tutte pruove d'
dono). a. l. moro, i-4q: riguardo al merito di lei
cose caduche. a. l. moro, i-35: di grazia prenda vostra signoria
. ch'io mi spasimo e ch'io moro, ch'ella non si movesse a
per lui spasmo e moro. n. franco, 4-136: talvolta
siena. tassoni, 10-70: 1'moro / per questa ingrata schiava e spasmo e
più, ch'io ardo, spasmo, moro di giungere a tanto bene.
dirà: « ben mio, mi moro! » / - mi dirà: «
, ma durò poco. g. moro, lii-14-342: quando entrano nella battaglia,
ad chiamare e dire: « io moro! io moro! » della qual cosa
e dire: « io moro! io moro! » della qual cosa li frati
vesta. goldoni, ii-1159: -ehi, moro, dove sei? -comandar, patron
» panigarola, 3-ii- 463: il moro nostro duca di milano, per sé e
ché da foco mi spegno / e moro per lo degno / amor, che m'
mia vita, da cui vivo e moro, / perché altro far volendo non
377: bellincioni, i-143: col moro, e tu col lauro pur m'offendi
. rinaldo d'aquino, 115: moro pur disiando, / ché lo meo core
giudicare il mondo. a. l. moro, i-157: io appoggio il mio
alcuno. sergardi, 1-348: io moro, / se non mi dici come può
e altre spesette. a. l. moro, i-128: il servo del signor
si rassimigliano non poco a quelle del moro. a. adimari, 3-71: non
dello specchio. a. l. moro, i-78: un corpo duro che si
/ la discendenza. a. l. moro, i-48: in voce avrò gran
terreno). a. l. moro, i-159: posseggo qui sei in sette
., iii-122: mendicò [ludovico il moro] quindi un'investitura imperiale (5
, anzi se'spiedo ond'io mi moro. l. quirìni, 6: io
della cosa definita. a. l. moro, i-37: a questa razza di
. sabbionato [in a. l. moro, i-160]: io ho per le
. bicchiacchi [in a. l. moro, i-79]: per quanto visiti
arrivando a tolentino mi posai all'ostaria del moro e sopragiunsero alla medesima ostaria il spirituale
, t'amai, ma per te moro ». borgese, 6-57: né ho
: io ho amato, io amo il moro, e con lui io voglio vivere
trovansi sprovveduti. a. l. moro, i-31: quantunque presso di lei
; reminiscenza. a. l. moro, i-32: una sì chiara, tersa
spirituale). a. l. moro, 1-68: soverchia cosa ella mi accenna
la limosina. a. l. moro, i-76: penso che oniuno vorrà seriamente
, / ferrara è stretta, che 'l moro la chiarì / quell'altra volta ch'
stagionato. castri, 1-1-239: il moro richiede terreno fresco, sciolto, e
ciclo naturale. a. b. moro, i-58: io ben conosco sarebbe tratto
mia libertà. a. l. moro, i-37: lo scartafaccio mio è già
nell'insegna, sopra nomato fu il moro. siri, 1-v-509: chi fa professione
tricromia, nelle oleografie padre del moro de'nobili, e vedendo nel tondo che
agonizza e muore. a. l. moro, i-163: nell'ottobre del 1759 fui
crescenzi volgar., s-14: il moro è arbore noto e amico molto della
forza di là da quel fedel servitor moro, che da sì fiero proponimento seppe rivoltarla
donna andò allo giardino e sterponne un moro, il quale molto era diletto'a lui
. bartoli [in a. l. moro, 1-88]: dal panvinio e dal
dalla corruzione. a. l. moro, i-72: l'acqua stigia è diversa
critica). a. l. moro, i-77: potendo a nostro agio esaminare
, ii-460: andava spesso a starsi col moro per vederlo lavorare e ragionar seco amichevolmente
vanno a fissarsi il primo sulla testa di moro di maestra, il secondo in crocetta
straniare, mentendo una sua tresca con il moro. 8. comporre un testo,
a. l. moro, 270: la stratificata (se così
prigioniere che scambiò al segretario un servo moro datogli a recare il cibo. c
venendo d'un sabbion, / vide un moro in sentinella / lungo i merli a
studievolmente dal papa. a. l. moro, i-69: non ci resta libertà
scorse ogni lor luogo il turco e 'l moro / con stupri, uccision, rapine
contra di essi. a. l. moro, i-151: stuzzicato a pubblicar il
. tasso, n-iii-718: lodovico il moro... volle turbare il buono e
consiglio. a. l. moro, i-130: per mio suggerimento egli la
. bicchiacchi [in a. l. moro, i-80]: se non le suggerisce
bituminoso e zolfufeo. a. l. moro, i-71: così la pioggia fu
dell'economia nazionale, approvato dal governo moro). corriere della sera [
vi si racconta... che moro e andreotti... chiesero e ottennero
come presente. a. l. moro, i-60: s'io, com'ella
di sangue ancora, / preme il suo moro al sen. g. bufalino,
, / che parea il campo d'agramante moro / che in zoccoli marciasse a lume
poche pagine, 'l'utopia'di tomaso moro. 1enea, 1-207: 1 grandi
: per ritornare ai moderni, lodovico il moro e ferdinando d'aragona e cesare borgia
tagliar il superfluo, come aviene nel moro, qual da greci è detto sarcoma,
che al cardinal ruffente e a tomaso moro si mozzasse sopra di un palco il
matta impresa di lavar la testa al moro. tommaseo [s. v.]
cosa notoria. a. l. moro, i-157: cautela migliore io non so
. alberti [in a. l. moro, i-67]: ella però non si
: fatele intendere che è venuto un moro dall'affrica, amico di pirro, e
578: tra i rami giallicci del moro / chi squilla il suo tinnullo invito?
265: l''utopia'di tomaso moro pubblicata nel 1516, un anno prima delle
, ix-214: il biondo disse al moro ridacchiando: « mi dispiace, carmelo,
del martedì 29 lamentarmi col doganiere del moro selim, il quale s'avea tolte fuor