serafini, 210: primo membro a morire nel composto umano è la lingua,
di parti incomparabili, lasciò nel suo morire a don cristoforo di mora molte e
de'quali a gran numero ne fece morire. -sollevare scalpore, suscitare scandalo.
n. 13. -menare a doppio morire qualcuno: causargli contemporaneamente la morte temporale
-menare a morte o alla morte, a morire, alla tomba qualcuno: causarne o
causarne o affrettarne il decesso, farlo morire. pier della vigna o mostacci o
, 413: son menato al morire / per forza, ed eo medesmo
iacopone, 9-24: menarne a lo morire le cocine mal frumiate. dante,
che più non la miri, io vo'morire. alfieri, i-23: infermò gravemente
; così fecero e furon menati a morire nel loro abito, non digradati.
, rapire. — anche: far morire. cavalca, 16-2-290: dall'altro
-menarsi al fine, alla morte: lasciarsi morire. donato degli albanzani, 452:
b. davanzali, i-198: menato a morire, gridava quanto n'aveva nella gola
ciò le parea meglio a polissena morire alla patria sua, che di
tal patto venni / ch'io dovessi morire e ben istimo / che contro ciò tutti
. d. bartoli, 1-6-111: il morire era il meno, sì lungi e
grave decadenza, andare in rovina, morire. chiabrera, 3-2-51: archita,
né punto menoma. 14. morire. c. campana, i-i-10-125:
, ben sia tristo chi si lascia morire di fame. dell'uva, 95:
avriano, piutosto che patirla, eletto morire, onde queste croste galliche con leggierissimi
e affanno che quasi ne fu per morire, alfine ne venne pietà a misser
breve processo: due ne furono fatti morire..., due altri furono frustati
pace con lui, perocché egli ha voluto morire per lo peccato. collenuccio, 24
il lor preside ponzio pilato avean fatto morire in croce. -messaggero di una
dagl'indiani... li fanno morire con l'acqua calda, e si
svescica ed internamente è caustica e fa morire i bestiami. = acer,
in spasmo, e ne fa l'uom morire. agostini, 14: deh,
-toccare l'estrema, l'ultima meta: morire. tasso, 13-i-262: e toccherei
nella vita, e non gli era permesso morire prima di toccare la meta.
dire un animale che sa di dover morire), quella domanda sta sempre davanti
disingann'opportuno. conti, ji: sul morire / l'uno metaforizza e l'altro
le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? landolfi, 2-96: non
gioseffo, uomo savio e non vogliente morire, sì si misse giudice del sacrificio
in gola, che mi mette a morire. iacopo da cessole volgar.,
92: per voi son messo al morire. ponzela gaia, 8: miser galvano
persona. -in partic.: far morire in peccato mortale. guittone, xxxv-21
qualcuno nelle mani dei beccamorti: farlo morire. g. gozzi, i-6-24:
pienamente indipendente in italia, tornerò a morire a firenze. carducci, iii-20-2io:
lo morto: -za non credeva de morire; / lo corpo del signore me fe'
cotesto libro, sotterrala e prima di morire ricordati di lasciar detto il luogo,
di vita, che è prossimo a morire; che è in condizioni fisiche o
sua voce era sempre l'ultima a morire: le compagne finivano stanche, ma
3-64: l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua ombra
: perché tu viva, ho voluto morire, / e tu se'stato di te
miele, non più gustato / per non morire di sete, mi pare. montale
tutta la loro gentilezza mielosa, lo fan morire nero e gonfio di punture velenose.
vite umane); uccidere, far morire in gran numero (ed è per
tu troverrai le migliaia che non vorrebbon morire. nini, 447: se quindici o
migliori persone debbano essere le prime a morire. pascoli, i-325: in cospetto
. -venire fra i migliori: morire. francesco da barberino, iii-149:
. figur. abbandonare la vita terrena, morire, passare nell'aldilà (anche nell'
nutriva la speranza... di morire martire, gettato in una fornace o in
più potere. -tirare le milze: morire. tommaseo [s. v.
. vuol dir tirar l'aiuolo, morire. = dal longob. milzi;
, 1-5-148: non aveva nondimeno a morire, se non fosse caduto peccando nella sentenzia
ardito che savio, gli minacciò farli morire. boccaccio, dee., 2-7 (
vita tua. pensa che tu debbi morire, e non sai quando ». tasso
che non per giustizia ma per fare morire i suoi nimici il facea. bisticci,
glie la minacciava, niente curandosi di morire: « sappiate, o signore
, troverà i medesimi concetti del nostro morire, e che a'reprobi non altri castighi
: cerca... innanzi morire che trapassare il giogo dell'obedienzia, ma
la cura degli appestati], il morire, quantunque non sia propriamente un martirio,
a miserie estreme et alle volte a morire in pubblico palco per mano di ministro
, / la qual come colpevole, a morire / sarà senz'alcun dubbio condennata.
potessi morendo giovarti, non restarei di morire: così mi spiace il tuo male
ingrato popolo fatto in una prigione obbrobriosa morire. giordani, iii- 111: io
sentiant ', perché si accorgano di morire. -caratterizzato da mossettine, da
qual per un altro, ha fatto morire e ucciso. parafrasi del paternoster,
immondi affanni. / e mi sentii morire, / amici, con un'irreligione /
scompare. ungaretti, i-19: morire come le allodole assetate / sul miraggio!
pananti, 1-i-63: udite che vita da morire era la nostra sulle fregate algerine.
/ me son saete / di fàrme morire. -intr. dante,
o desdegnar, per fare me morire, / o guardar, perch'eo
, 5-711: di mala morte ti farò morire / e obbrobiosa. mira.
la loro ombra, aspettando per la sete morire. fr. colonna, 2-228:
sopraddetti misavvenimenti ne diviano, perché il morire si fa in men ch'e'non balena
meritava di morire? ', un opuscolo miscellaneo di
se morisse ora, morrei contentissimo per morire in tanta gioia, accioché il mondo
/ che null'om possa per amor morire. mocati o monaco da siena, 443
si pensa la gente / di far morire gano miscredente. ponzela gaia,
, per piacere ad altri, dolcemente morire optano. -sostant. d'
[il leone] cerca più tosto di morire combattendo che d'essere preso, non
vergare queste pagine. io non voglio morire senza lasciare alcun nome dietro di me.
le miserie nostre e non temette di morire. petrarca, 332-70: o voi che
— abbandonare le miserie della vita: morire. tommaseo [s. v.
ronza furente perché il freddo la fa morire? lo stesso loro, i caratteri,
ogni collega ch'ei dovesse in breve morire, senza che si potesse ciò con umano
a lìbito, 1 tre deliberano di morire; e cantandosi le esequie nel detto
presentano un aspetto di tristezza da far morire piangendo: quel vivere misuratamente e, come
, iii-40: fu per misvenire / e morire / allor quando, / non pensando
. beltramelli, iii-566: lavorare e morire come un bove con la semplice differenza che
una malattia di cuore, e dovrà morire, senza mobiliare la sua casetta, della
. -spegnersi come un moccolino: morire dopo una malattia molto lunga e travagliata
per il proprio funerale, prepararsi a morire. pulci, 8-74: manda pel
degli uomini, quando anche gli vedesser morire. de sanctis, ii-19-120: possibile
l'equivoco che non si decide a morire; son l'alibi a cui si
): s'io dovessi ben morire, / vogl'ire a dargli ad ogni
feriscilo in modo che ei s'accorga di morire. boccalini, i-244: questa risposta
chi ha grano e con speranza di morire di fame alli poveri omeni, perché
molie de ettor, vide per sonno ettor morire ne la vat- talia. e disse
: il destino di francesco corazzini è di morire stupido; e, se non avesse
molestia più che la morte, perché al morire 10 son resoluto. nannini [
'non mollare'celestina, di non farla morire affogata... pochi minuti di
come se ad ogni momento si dovesse morire e operare come se mai non si avesse
operare come se mai non si avesse a morire. brusoni, 1-79: bastiti.
quale badia aveva intenzione di vivere e morire coll'abito monacile. leggenda di s
scelse e volle per meno pena mondana innanzi morire che in quel tormento di mente più
i-140: io intendo di vivere e morire in questa vita contemplativa e non tornare
ii... lasciò nel suo morire a don cristoforo di mora molte e
ii-16: se io non porto perieoi di morire, basta; e se io non
là: terminare la vita terrena, morire (v. anche andare1, n.
mondo (o di questo mondo): morire. leggende di santi, 4-212:
: il destino di francesco corazzini è di morire stupido; e, se non avesse
2-39: noi entrammo nel mondo per morire, siccome i dì passati ci dimostrano.
tanto infamati. -lasciare il mondo: morire. ariosto, 13-62: avrà forza
xiii-80: padre, mi parto, per morire al mondo, / che di sua
-portare all'altro mondo qualcuno: farlo morire. collodi, 65: -la tua
scena o dalla faccia del mondo: morire, annientarsi. tommaseo [s.
mondo. -uscire del mondo: morire. lacopone, 1-61-8: or me
più anni sono doveva, come monetario, morire sul patibolo et ancor vive miseramente in
filangieri, ii-35: se si fa morire sopra una ruota un monetario falso,
, trovare il foro del moniménto: morire. attribuito a petrarca, xlvii-226:
,... invecchiare insieme, morire nello stesso letto, essere sotterrati nell'
ssì forte languire? / vivendo ssì e morire, 'n tanto monta l'ardore
, 54: poco monta se avesse dovuto morire in esilio o in carcere.
ov'ella s'era nascosta già certa di morire. diatessaron volgar., 237:
che austriache di taluno. prima di morire, questo proemio amerei di comporlo, siccome
quando ronza furente perché il freddo la fa morire? lo stesso loro, i caratteri
che paolo così morduto dovesse gonfiare e morire. — sostant. patrizi
= ger. pres. di morire. morenico, agg. (
morènte (part. pres. di morire), agg. (ant. e
pochi plebei e due soli nobili fece morire, edmondo polo, conte di soffole
salvò. -che è destinato a morire, mortale. -anche sostant.
nella ciptà di lucca la morìa a morire d'anguinaie, sossitelli, bolle e faoni
morìa e convinta fermamente che dovessimo tutti morire,... per placare l'
. morie, dal lat. mòri 'morire '. moribondaménte, aw.
), agg. che sta per morire, che è prossimo alla morte, agonizzante
2. che ha deciso di morire, che sta per uccidersi. leopardi
, lat. moribundus, da mòri 'morire '. moricana, sf.
morrfto (murruo) 'miccia'. morire (letter. ant. morére, murire
che si dispone / allora allora di voler morire; / e il pome de la
alcuna macchia / e dolcemente canta nel morire / infino che la morte non l'
, 1-299: i conigli seguitarono a morire. -con riferimento ad animali immaginari
ostinato - di aprirmi una strada a morire utilmente. tarchetti, 6-i-393: quell'
ragazzo di diciott'anni e poi lo lasciò morire dissanguato nella vigna.
l'ombre de la notte o pur morire. capriata, 464: dalla parte del
153: ora si tratta di andare a morire sulle alpi, sparsi e lontani.
nostro salvatore cristo, lo quale volle morire nel trentaquattresimo anno de la sua etade.
, ch'elli questa mia carne farebbe morire a mille morti. anonimo fiorentino,
pentere / fin che vene a lo morire. maestro francesco, x. lviii-57:
francesco, x. lviii-57: lo morire non è altra cosa / che l'anima
, signor mio, che innanzi al mio morire / questa rea per me noi possa
4-97: dicesti che poco prezzavi il morire, perché io viveva. giov.
differenza è, al nascere e al morire, dal gentile al villano. cornaro,
filippo ii... lasciò nel suo morire a don cristoforo di mora molte e
perché prima / non ne desti il morire, / acerbo fato? pascoli,
, 388: fu lento / il suo morire, come il lume a estinguersi vicino
, 5-299: tutti gli uomini nel morire volgono il pensiero alla madre.
.. è di nascere e di morire co t sole come la fenice. segneri
volgar., 4-11: i semi sogliono morire per sole e per acquivento. patrizi
non solo marciare i seminati, ma morire. -giungere a maturazione (il
due strutture più indugino le famiglie a morire ed estinguersi. guerrazzi, 2-183:
, se fosse possibile a un popolo morire. mazzini, iii-130: le generazioni.
petrarca, 331-43: bello e dolce morire era allor quando / morend'io non
, 1-60: se brami el mio morire, / o che mia vita stenta,
: pura di vite create / a morire, tu, vergine, dormi / le
tristi. la loro vita deve pur morire. 5. per simil.
questo terribile dilemma: o prostituirsi o morire? borgese, 6-42: oh,
vani. michelstaedter, 243: il morire è per chi scrive il silenzio.
, ma mescolato e confuso con un continuo morire. guerrazzi, 152: il poeta
una foglia, accettando la sorte. è morire a una forma e rinascere a un'
tosto io non elegga francamente di vederla morire [l'accademia], che infiacchi
iii-12-367: la grande italia sta per morire. in vano nicolò machiavelli le si adopera
iii-26-60: la paura che la filosofia faccia morire la poesia, il gusto d'amare
che non more e ciò che può morire / non è se non splendor di quella
,... queste cotali debbono morire e venire meno. cesarotti, 1-xxxiv-195
, che troneggia imperterrita, finisce di morire la casa dove abitò mata hari.
, l'ultima delle quali vada a morire in un beccuccio assai lungo. gozzano
pascoli, 525: chi passa, al morire del giorno, / ch'ode un
, nelle albe intatte quanto nel melodioso morire dei giorni, una inesausta messe di
ala al fianco e va dolcemente a morire nel piano. manzoni, pr. spv
una valletta che si distacca, per morire nei boschi, dalla valle ampia di chevreuse
orizzonte ed apparire agli occhi nostri e morire non vuol dire altro che andar sotto
6-20: quando il sole s'accosta al morire, /... da lungi
è allato, vanno fra gli spettatori a morire. serdo nati, 9-90:
leonardo, 2-256: il colpo nasce nel morire del moto e '1 moto per la
496): si sentiva da lontano morire il suono de'tamburi o delle trombe.
s'udia per li sentieri / lontanando morire a poco a poco, / già similmente
ora avevano aperto la loro grana a sentir morire il gemebondo rintocco. savinio, 29
: stavano zitti delle mezz'ore ascoltando morire i passi di chi traversava.
piovene, 42: ascoltavo stupito il morire della sua voce. 18
e sempre aspirò alle cose da non morire. dante, vita nuova, 15-4
come questo assolutamente sbiadito, per lasciare morire negli occhi dei dannati la memoria e
piange sì che quale la mirasse doverebbe morire di pietade. g. villani
in su a non far nulla, per morire di noia e d'egoismo in un
mani quel pedacio, che era un morire sotto di lui. — essere travagliato
non lo lasciasse di freddo la notte morire. macinghi strozzi, 1-29: io mi
terreni (per lo più nell'espressione morire al mondo). -anche con la
cristo, iii-17-2: dàmmi grazia di morire a tutte le cose di questo mondo
segneri, i-294: ma che è morire a se stesso? è staccarsi anticipata-
[s. v.]: 'morire ': al gioco della corda, al
[s. v.]: 'morire 'in alcuni giuochi, come,
, 1 * 311: dura morte volesti morire. caro, 9-622: che farà
, che il sospira tanto, / e morire il vedria morte crudele. tommaseo [
[s. v.]: * morire una morte tormentosa ', quand'è
lungo il soffrire morendo; ovvero * morire una morte gloriosa', per denotare l'attività
26. privare della vita, far morire di morte violenta; uccidere, ammazzare
sera; / altramente, diman mi vo'morire. carducci, iii-14-157: giraffone.
e morta. arlia, 358: 'morire '. la sapete la nuova?
! ': grida di chi si sente morire tra gli spasimi, di veleno e
33. locuz. — andare a morire: trovarsi molto vicino alla morte;
. v. j: 'va a morire 'vale d'ordinario che non è
morto. -essere più facile che morire santi: risultare molto probabile.
santi ». -essere o stare per morire: trovarsi in pericolo di morte,
/ dismarrimento, -und'eo son al morire. tommaseo [s. v.
v.]: 'era per morire ': questo vai sempre che poco ci
più lungo termine. * sta per morire tra'pazzi '. -fare morire qualcuno
per morire tra'pazzi '. -fare morire qualcuno: procurargli una morte violenta,
/ lo viso envenonato sì fa el corpo morire. dante, inf, 1-102:
di corte, almeno colorato, facesse morire. ottimo, i-438: messer
contado di firenze, nome gaville, fecero morire. ariosto, 33-m: dio.
frotte, / che centomila ne fece morire. p. f. giambullari,
tumulto, vituperosamente di capestro gli fe'morire. fortegùerri, 10-70: il vedersi
di far la figlia e il cavalier 'morire '. tommaseo [s. v
[s. v. j 'far morire ': per lo più con deliberata
morte d'alcuno, e'si fa morire per colpa propria, e anco la
l'imprecazione * prego iddio mi faccia morire ', ma neanco, parlando d'
dire che 'dio l'ha fatto morire ', sarà cosa umana né nobile vanto
nobile vanto. 'un male fa morire in più o men breve tempo. unguento
men breve tempo. unguento che fa morire gl'insetti '. pascoli, 587:
; / ma che alfine poi fa morire. -causargli acerbi dolori; tormentarlo
): de'mi tu far sempre mai morire a questo modo? manzoni, pr
di tutti gli altri, potrebbe farmi morire. rajberti, 2-171: lettori, per
2-171: lettori, per non farvi morire di noia, ve ne risparmio la descrizione
descrizione. carducci, iii-9-165: faccia morire d'invidia e di rabbia i nemici
un diavolo, lo so, mi fa morire, lo so, ma almeno è
s. v.]: 'fare morire 'si usa altresì, con un
per esempio: 'l'hanno fatto morire allo spedale. l'hanno fatto morire
morire allo spedale. l'hanno fatto morire nella miseria '. tecchi, 10-19:
ho visto con i miei occhi far morire vite umane negli ospedali, e anche
tra colleghi. -fino a morire, da morire: in sommo grado,
-fino a morire, da morire: in sommo grado, in straordinaria
]: c'è un caldo da morire. cosa da morir dal ridere, da
. arbasino, no: villana da morire quella biondissima della fuoriserie bicolore che prima
per educazione. -gettarsi a morire: v. gettare, n. 41
gettare, n. 41. -lasciare morire di fame: v. fame, n
fame, n. 8. -lasciarsi morire: non fare nulla per evitare la
vigne] per dolore si lasciò tosto morire in prigione, e chi disse ch'
: o madonna nostra, lasceretevi così morire, che non volete alcun cibo pigliare?
di virginia e lì s'era lasciata morire. -lasciarsi uccidere. berni,
/ che, così armato, si lasciò morire. -non aversi alcun riguardo,
vita: cattivella, non ti lasciar morire; fatti bene, mentre che
mentre che puoi. -lasciarsi morire in mano una cosa: perdere l'
fuori, che non se lo lasci morire in mano. arlia, 1-214:
. arlia, 1-214: 'lasciarsi morire in mano una cosa 'si dice per
la relazione, se non vuoi lasciartela morire in mano ». -mettere a
in mano ». -mettere a morire qualcuno: causargli un grave pericolo di
un osso in gola che mi mette a morire. -morire a ghiado: v
1. -morire civilmente o politicamente; morire alla vita civile: subire una condanna
-morire coi semi in corpo: morire scapolo o senza lasciare discendenti (o
. -morire di fame in altopascio; morire di fame in un forno di pane
che per voi, bella, volesi morire. boccaccio, iii-10-83: caro e dolce
-morire in dio, in cristo; morire in pace; morire bene: morire
in cristo; morire in pace; morire bene: morire in grazia di dio (
morire in pace; morire bene: morire in grazia di dio (e, in
[s. v.]: 'morire in sé ': colle sue facoltà
-morire in o su tre legni; morire sulle forche o a gozzo stretto:
s. v.]: 'morire a gozzo stretto ': impiccati.
è che non sappia che cosa significhi morire la parola tra 1 denti. manzoni
xxiii-13: mi piace più per lei morire / che per
, di essere martire di cristo e morire per suo nome. salvini, 39iii-
fa la natura. -neanche a morire: a nessun patto, nel modo
tessera non c'era nulla, neanche a morire. -non morire e non campare
, neanche a morire. -non morire e non campare: soffrire di una
d'incertezza di guarigione. -non morire e non rimanere vivo: essere incapace
con si dolente sorte / che non posso morire e non son vivo.
non son vivo. -non morire la lingua in bocca a qualcuno:
lingua, n. 23. -non morire mai, non morire più: godere di
23. -non morire mai, non morire più: godere di una sorprendente longevità
vecchio non muore più '. -non morire senza fare una data cosa: volerla
così si muore. -sentirsi morire: provare una sensazione di sgomento,
, essere divisa, di passione si sentia morire. tasso, 12-64: ella già
al suo furore, se ne sentiva morire di sdegno. tommaseo [s. v
.]: dice 'mi sento morire 'chi sente proprio, o gli par
. carducci, ii-8-33: io mi sento morire di rabbia. d'altra parte ti
sentivo morir dalla smania. -voler morire: comportarsi in modo sorprendente, inatteso
vita sua, dichiamo: 'ei vuol morire ', quasi gli umori gli sian
ii-4-7: credo che il fanfani voglia morire: è la prima volta che mostra
. v.]: 'e'vuol morire! ': chi fa cosa che
lire a quella vedova? di certo vuol morire '. crusca [s. v
solito. -volere, eleggere o lasciarsi morire piuttosto che fare o permettere una data
ciò farebbero volentieri, ma quelli prima morire vorrebbero che ciò fare, amore hanno
(341): io mi lascierei innanzi morire che io cosa dicessi ad altrui,
, iii-224: so che vorreste innanzi morire che offenderlo [dio] mortalmente.
mi butto per terra e mi lascio morire. -volere, potere morire qualora
lascio morire. -volere, potere morire qualora accada (o non accada)
è mai tornato a rispondermi? vo'morire, se non s'è posto a vedere
. carducci, ii-8-170: possa 10 morire infame in questo istante se io ho mai
chi appreso non ha, apprenda a morire; e si saprà vivere; che già
bene vivere non saprà, chi a morire appreso non ha. libro di sentenze
vivere e nella vecchiezza pensa di ben morire. f. alberti, lxxxviii-1-75:
aspettare e non venire è una cosa da morire. arlia, 1-226: 'morto
i filistei. alla su'ora bisogna morire. siamo sempre a tempo a morire (
bisogna morire. siamo sempre a tempo a morire (a chi ne parla).
di rabbia muore. chi non sa morire non sa amare. meglio morire con onore
non sa morire non sa amare. meglio morire con onore che vivere con vergogna.
bello o un bel morir conviene. meglio morire una volta che cento. (decidendosi
e non venire, è una cosa da morire. servire e non gradire, aver
che ci vuol tradire son doglie da morire. altro è parlar di morte,
è parlar di morte, altro è morire. moia cristo, e si sciolga barabba
persecutori). chi è nato deve morire. chi nasce convien che moia. chi
dove si more. (nessuno può morire come gli piace)... morirà
, -diceva per metterla quieta, -pagare e morire, si è sempre in tempo.
male. -partire è un poco morire: v. partire. -un bel
morit [urus \ 'che sta per morire, che è destinato a morire '
per morire, che è destinato a morire ', col suff. aggettivale
agg. ant. che è destinato a morire, mortale; che sta per morire
morire, mortale; che sta per morire, moribondo. lancia, i-306
= agg. verb. da morire. morituro, agg. latin
. latin. che è destinato a morire, mortale; che sta per morire,
morire, mortale; che sta per morire, moribondo. eneide volgar.,
part. fut. di mòri 'morire '. morlacco (dial.
soggetto alla morte, che è destinato a morire (con partic. riferimento all'uomo
, non si dicono... morire, ma d'una vita trapassare in altra
16. ant. che è prossimo a morire, che non ha possibilità di guarigione
23-107: un infermo che è per morire si dice 'è mortale '.
,... quando cominciano. a morire tre o quattro persone, ci sentiamo
spavento, ma poi che ne veggiamo morire le centinaia e le migliaia, cessa in
come i recisi, sono almen vicini a morire. -con riferimento alla caducità dell'
della conoscenza. oriani, x-28-30: morire per seppellire seco tutti i tesori di
tocco. 3. modo di morire o di far morire (con par-
3. modo di morire o di far morire (con par- tic. riferimento alle
. landolfi, 2-164: voleva almeno morire di morte generosa. -come oggetto
. -come oggetto interno del verbo morire. tommaseo [s. v.
tommaseo [s. v.]: morire una splendida morte. onofri, 11-56
utile altrui, dimostra animo impreparato a morire. tutta la vita dev'essere una
che, se il capitano deliberato a morire corresse contro a'nimici, l'oste
pirandello, 8-1158: pensa come va a morire quel vecchio, e pensa come morrai
sull'assicurazione della vita non m'imponesse di morire di morte naturale. -morte
piante ', perché... fa morire tutte le altre erbe che le sono
leonardo, 2-256: il colpo nasce nel morire del moto e '1 moto per la
la morte d'inferno che non può morire. bisticci, 3-136: seco medesimo
e no. lla troveranno; e vorranno morire, e fuggirà la morte da loro
stesso tempo, di ottenere loro di morire in stato di grazia e coi conforti
): avevan tanta voglia di veder morire un cristiano all'aria aperta, che volevano
uomini che, legati dal giuramento di morire pur di non retrocedere di fronte al
che la commponevano, avevano giurato prima morire che voltare le spalle al nemico.
, ch'elli questa mia carne farebbe morire a mille morti. -a morte
pianto. -come chi sta per morire; in modo estremo (e ha
il terrore per il sovrastante pericolo di morire. salvini, 16-503: come di
a morte ': tanto da far morire l'avversario o morire. 'perseguitare a
tanto da far morire l'avversario o morire. 'perseguitare a morte ',
morte, in morte, nella morte: morire. iacopone, 1-58-169: op'è
essere condotto al supplizio; andare a morire. dante, purg., 20-129
pericoli. -anche: essere prossimo a morire. tommaseo [s. v.
esporre comec- chesia a grave pericolo di morire. -recipr. cesarotti, 1-xxix-232
morte, in preda a mortequalcuno: farlo morire, ucciderlo. dante, inf.
-dare la vita in pasto alla morte: morire. refrigerio, xxxviii-96: darà la
morte a qualcuno: ucciderlo, farlo morire. giamboni, 10-4: perché,
come di morto o di chi sta per morire. -plumbeo, livido (il
morte; essere pigliato in morte: morire. iacopone, 1-24-1: o frate
la vita e la morte: stare per morire; essere in pericolo di morire.
per morire; essere in pericolo di morire. tommaseo [s. v.
-fare la morte del conte ugolino: morire di fame. fanzini, iv-437
: in punto o in pericolo di morire; nell'eventualità o in previsione di un
metterommi alla morte. — morire di morte, per morte: morire (
— morire di morte, per morte: morire (e ha valore enfatico ©pleonastico)
non avere da aver morte: non dover morire. buonarroti il giovane, 9-559:
— sapere di che morte si ha a morire: avere una malattia sicuramente mortale;
minaccia mortale; correre continuamente pericolo di morire. tommaseo [s. v.
: 'e'sa di che morte ha da morire! '. crusca [s
'sapere di che morte uno ha a morire 'dicesi di chi abbia qualche malattia
dio. tommaseo [s. v. morire]: 'vuo'saper di che
vuo'saper di che morte ho a morire ', saper la mia sorte, quel
vo'sapere di che morte ho a morire 'dice chi è incerto di cosa che
la fine, accorgersi di stare per morire. chiaro davanzati, 6-4: il
patire, prendere, sentire morte'. morire. guittone, 47-14: ma se
-stare alla morte: essere prossimo a morire. parabosco, 1-43: io vado
della morte', in immediato pericolo di morire. sacchetti, 190-172: in poco
. -vedere la morte', morire. tommaseo [s. v.
]: 'veder la morte ': morire. -vedere la morte da vicino:
da vicino: correre serio pericolo di morire. forteguerri, ii-284: tosto si
qualcuno il sudore della morte'. sentirsi morire (per un intenso dolore fisico o
altro è parlar di morte, altro è morire. c. bini, 1-52:
cangiansi i panni; fassi vivere e morire. 2. pallore estremo.
porte. 5. destinato a morire presto; effìmero, caduco. lubrano
morte, privare della vita, far morire. -anche: annichilare, annientare, rovinare
, lat. crist. mortificare 'far morire, dare morte '(tertulliano)
non parea, / sentendo il cor morire innaverato. fra giordano, 3-286:
mortito2, agg. ant. fatto morire (con riferimento al seme che perde
mòrto (part. pass, di morire), agg. che è pervenuto
2. ucciso, trucidato, fatto morire. -in partic.: caduto in
, i-32: se vuoi così ancor crocifisso morire al mondo, bisogna prima che il
sa nascere. facendo conto di dover morire a ogni costo. o, in altre
grido di disperazione di chi si sente morire improvvisamente o si trova in un estremo
cinghiale ferito, che e andato a morire lontano nella macchia. « sentii dopo
. -restare o rimanere morto: morire improvvisamente, per lo più di morte
credersi, tenersi morto: accorgersi di morire o di trovarsi in una situazione disperata.
al perso. -venire morto: morire. dante, xxi-23: per tal
corteo di accompagnamento di persone condannate a morire. vasari [zibaldone], 5-303
, trito in canna, andò a morire nella villa d'un amico modenese,
dove si muore o si sta per morire. e. cecchi, 5-133:
quantità (per lo più nell'espressione morire come le mosche). manzoni
ma ci metteranno il veleno, per far morire la povera gente come mosche. pavese
sereno anche lui avanti i moschetti stranieri morire con gli occhi al colle della guardia.
faccia motto, se egli non vuol morire. 15. locuz. -ai
seguì il suo corso, e fece morire il preso... e così fece
tosto di minacciare la morte che di morire, terminò infelicemente i suoi giorni. manzoni
stato anche lui a gran pericolo di morire, che cadde della mula: vogliendo salire
ben venti milia e più ne fe'morire. -privare dei raccolti, spogliare
= comp. dall'imp. di morire e mai (va muonssimo, agg
scherz. di superi, deriv. da morire. muòta, v. mota1.
imperatore. -per estens. far morire. anonimo, i-534: ben cante
passati a fonterabia non aveano, già molti morire. macinghi strozzi, 1-30: egli sì
fine che quivi dalla fame avesse a morire o vero, d'alta torre precipitandosi
fra poche ore conoscea di dover certamente morire. garibaldi, i-m: ci voleva l'
d'un arcivescovo, per condannare a morire di fame in carcere murato ugolino con
4. locuz. venire musardo: morire. la spagna, 13-32: que'
13-160: 'la bellezza che deve morire 'era stata il tema che il
i-1017: una carpa enorme non vuole morire; chiude i fianchi, agita la coda
: sempre veae l'un l'altro morire / e vede ch'ogni cosa muta stato
guardie, misono fuori quegli che dovevano morire, rimanendo elleno in luogo di quei dannati
28. -mutare mondo: trapassare, morire. dante, pure., 23-77
muta greggia che non sapeva di dover morire e restò più felice ai lui. di
si sperava che il circolo non dovesse morire così, e potesse col tempo trasformarsi
fuggire, eran costretti / per non morire a maneggiar la spada, / onde riusciano
dal nemico, do veva morire immediatamente l'uomo da lui pro
signor possente / vendicandosi nante el suo morire. capriata, 668: il duca di
miele, non più gustato / per non morire di sete, mi pare.
. franco, 5-75: io ebbi a morire de le risa, o coccio,
differenza è, al nascere e al morire, dal gentile al villano. metastasio,
chiabrera, xx-ix-237: dura cosa è morire: / pur di quanti ci nascono nel
quanti ci nascono nel mondo / deve morire ognuno. -con la particella pronom
. / cosi le vidi nascere e morire / e passar lor vaghezza in men d'
fioretti di vite, 165: il morire de'santi non è chiamato morte,
e temente la morte e disideroso di morire. boccaccio, dee., 4-1
quella per cui son miso a lo morire, / ché ben d'amor
quattr'ore il vecchio bettinelli; fu per morire appunto ne'giorni del suo periodo natalizio
non vorrei vivere, ma dove vorrei morire ed essere sotterrato. manzoni, pr.
assai voria sovente / più volon- tier morire, / pensando c'ho smaruto / lo
animali incominciarsi, finire, generarsi, morire, obbedienti tutti al cenno d'una
bascilisco a lo specchio lucente / traggi a morire cum isbaldimento; / lo cesne canta
: giungere al termine della vita, morire. s. giovanni crisostomo volgar.
-soccombere alla necessità di natura', morire. carducci, ii-2-104: tu hai
come l'anima e l'angelo non possono morire. boccaccio, dee., 2-9
il calore naturale: venire meno, morire); funzionale alla sopravvivenza dell'organismo,
che moltissimi ai tempi antichi elessero di morire potendo vivere. palazzeschi, 1-233: giovane
rovina. -in partic.: prossimo a morire, a venir meno. chiabrera
d'una civiltà che fosse andata a morire sull'orlo alla foresta.
, 3-64: l'albero di manzanillo fa morire chi ci dorme sotto. la sua
. pascoli, 1-3ioj certe cose fanno morire il coraggio, suscitano la nausea. b
dei poveri, salute di chi è per morire! 2. che galleggia o
i giovani greci andavano a illustrarsi e morire in oriente. qui la loro virtuosa
cosa, / io dico ben credendone morire! ariosto, 26-128: la scongiurazione onde
perché prima / non ne desti il morire, / acerbo fato? montale, 1-39
. ammazzarsi quando si sa di dover morire lo stesso, un giorno o l'altro
, xi-22: se lo cor more, morire io non voglio: / cordoglio /
vivo e mi muovo, io pur debbo morire. 4. astron. nebulosa
loredano, 3-108: era veramente il morire un atto necessario nel mondo, accioché
iv-370: alle volte il desiderio di morire è necessario insieme e dolcissimo. g.
son sottoposti tutti viventi, di dover morire una volta. davila, 8: quelle
1-486: si vedevano molte persone il dì morire per strada da necessità. casalicchio,
alla necessità di natura o naturale: morire. carducci, ii-2-104: tu hai
e si distingue dalla tanatofobia o paura di morire, con cui è talora, impropriamente
vexpamx6<£, da vexpóto 'uccido, faccio morire '. necrotina, sf. medie
a sabato?.. non posso io morire di qui a sabato? è una
in tutto, / ché meglio m'è morire nanti l'ura, / ca '
morti balocchi ove è negato / pur morire. 6. non ammettere che
la verità confessando, con forte animo morire, che, vilmente fuggendo, per
, nèghi). ant. annegare, morire anne- gato. bonvesin da
tumefacto e negro, quasi non fu per morire. pasqualigo, 648: si è
gesù, già muore: al suo morire / il sol con negri rai segna già
, i loro figli che andavano a morire e a soffrire. 4.
opera di codesto neovolterrianismo, il suo morire non si svolgerebbe come quella 'euthanasia
coll'alcool, illusorio nepente che lo fece morire, a soli cinquantasei anni,
vidi, in quel sì mio breve morire, / che quel tuo nerellin d'in
giumenti facendogli, di subito gustato, morire. c. durante, 2-308: nerio
che a me non interessa nulla di morire... chi sa che il mio
melma, si nascondevano nei cespugli per morire. e. cecchi, 6-231:
mostrano le più sottili nervature, senza morire. ojetti, ii-231: lo rompi
egli uccidesse persone onorate ed indegne di morire. a. cattaneo, iii-33: con
/ ch'ai nebbio infin fo forza di morire. ariosto, 2-39: il rapace
149: e'mi duol che ti convien morire / per questa fera donna, che
: angarino il vide [agatesse] sì morire, / ch'iera su'nievo,
civile. ghislanzoni, 17-6: dovessi morire dagli stenti e dalla fame...
nobile e ricco e poeta dunque lo lascerà morire crudelmente di amore? montale, 1-127
peccatori, che non solamente incominciano a morire, anzi continuamente muoiono; e che
duca di parma in questi giorni ha fatto morire dieci persone, fra i quali sette
sforzasse una donzella nobile, sii fatto morire e tutta la sua robba sia della
stesso con il coltello, eleggendo di morire più nobilmente che esser fatto suddito alli
saluberrima e meno nocevole alle infirmità per morire. ulloa [guevara], iii-103:
latini, i-2047: chi s'arischi'al morire, / anzi che soferire / vergogna
nodo scorsoio mal fatto non può né morire, né toccar terra. guglielmotti,
queste nozze, perché io son risolutissima prima morire che acconsentire alle voglie di filandro.
locuz. sciogliere il nodo mortale: morire, uccidersi. petrarca, 305-1
gente per casa. -crepare, morire di noia', essere travagliato da una
su a non far nulla, per morire di noia e d'egoismo in un albergo
anni sono, uno si buttò giù per morire. lo rivedo come fosse adesso.
egli, dicendo che s'egli lo facesse morire o piglias- selo con tanti cavalieri,
amore lo ritirava che non andasse a morire, cacciollo da sé e chiamollo demonio
, per quanto aveva cara la speranza di morire di malattia. 18.
: non ne dovess'io di certo morire, che io non me ne metta a
-chiudersi a nona il giorno di qualcuno: morire innanzi tempo, in giovane età.
potenza, con un viso da far morire in bocca a chi si sia una preghiera
non ch'io fugga il perieoi di morire, /... / ma perche
il nonno ha i piedi: trapassare, morire. lippi, 4-2: se due
i piedi ': farsi sotterrare, morire. lippi, n-50: miccio e il
che a roma quasi costa più il morire che il vivere, che pur costa tanto
il assato. - invecchiare! morire! e poi? - e, cosa
quelle frotte, / che centomila ne fece morire, / e condannò lui di perpetua
novello cavaliere, io novellamente lo farò morire. 3. un'altra volta
di subbito / era infermato forte da morire; / el re tosto v'andò per
nasce e nel quale è destinato a morire. venuti, lxxxviii-n-728: nudi nascemo
. non mi rimane che rassegnarmi a morire. -in forma ripetuta e con
più tosto di cedere... che morire senza potersi aiutare di nulla. pallavicino
differenza è, al nascere e al morire, dal gentile al villano: ma
annunzio, iv-1-980: io potrei farla morire. spesso ella tenta di nuotare appoggiandosi
mar fu messo, / si pentì di morire: e come forte /...
io temo che noi saremo ridotti a morire di fame nel nostro delizioso casino.
, gustata l'acqua marina, sogliono morire. salvini, 48-108: orribil lion
che combatteva risoluta di vincere o di morire, e quest'era non solo tra
all'aria aperta. ungaretti, i-19: morire come le allodole assetate / sul
animali incominciarsi, finire, generarsi, morire, obbedienti tutti al cenno d'una
ch'ella ti lascia sei tenuto a morire. chiari, ii-47: ben è
ma non iddio e uomo, veduto morire con tanti obbrobri. imitazione di cristo
2. locuz. obdormire nel signore: morire cristianamente. beicari [tommaseo]:
, / si volge addrieto se quel dèe morire; / così al contrario pel contrario
). let- ter. ant. morire. tanaglia, x-71: qual sé
ubliare; / se v'obbriasse, crederia morire. mostacci, 151: bon guidardone
un placidissimo sonno, ed il suo morire non fu che tuffarsi in profondo oblio
obliquo sentiero dell'insensata sensualitade, a morire. lemene, ii- 227:
: quel segno si chiama nascere e morire rettamente, ma se, per contrario,
con risposte e confutazioni. ella deve morire da se medesima e seppellirsi nella obblivione
-coprire la terra gli occhi a qualcuno: morire. bernardo, lii-13-4io: mi disse
, tenergliela lontana. -anche: farla morire, ucciderla per il suo vantaggio.
, ma non istimerai quello già mai morire. campania, 4-93: pugnan gli alcali
altri a sciarra fu fatto miserabilmente morire. scapuccini, lxxxviii-11-492: chi può
/ pieno di rabbia in su 'l morire afferra. pananti, ii-182: spregiata e
tu mel dichi, però che io vorrei morire senza penetenza. 4.
: quintilla un dì con cinzia ebbe a morire, / ché ad una procession l'
cadere, lo cadere è cagione di morire. 5. agostino volgar., 3-91
in questo eremo, essendo meglio qui morire che essere offendicolo ad alcuno. f
35 (617): ne ho visti morire qui degli offesi che perdonavano; degli
apparecchiato d'ingannare per frode o di morire. caro, 2-107: questi era
oggi, tribola domani, tanto bisogna morire. pascoli, 470: oggi non più
ognidì migliorare, come se ognidì dovessero morire. boccaccio, dee., 7-1
oimè den mio, / deh non morire ancora, / ché teco bramo di morire
morire ancora, / ché teco bramo di morire anch'io. padula, 25:
spagna. l. giustinian, 80: morire voria avante / che oldirte lamentare.
1822, accresciuto due mesi avanti al morire, confermava le successioni al trono stabilite
fugire, / oltragio recevere e puoi morire. monti, 24-667: stansi di
a vano guardo, ni ài mesi al morire. b. accolti, 279
il percosso, sarà omicidiale, e dee morire egli. 5. gregorio magno volgar
nella memoria dopo che vi avevo veduto morire germanico. 3. dannoso,
quella aprirsi le vene e così lasciarsi morire oncia ad oncia. baldini, 4-23:
, ultima onda di torino a morire fra i campi. butti, 116:
/ che null'om possa per amor morire. dante, par., 20-112:
del quale vengano per modo di dire a morire languide languide l'ultime espansioni e ondeggiamenti
xii e xiii illanguidiscono e vengono a morire. 16. fis. variazione periodica
de'modi com'egli onestamente potesse fare morire il compagno. pulci, 10-94:
, e perché, quando venia al morire, cadesse a terra più onestamente.
., 172: volesse dio che il morire fosse onesta uscita delle mie disavventure,
mentre ch'io, fillide, potetti morire onesta. franzo j, 60: rasa
terno, / che sì vilmente volesti morire, / per trare i padri nostri
iii-9-37: meglio voglio [io orlando] morire che fra pagani rimanga [la spada
onore; e ora mi farete qui morire per le mani de'miei nimici!
: non potremo colle spade in mano morire onoratamente. bandello, 1-2 (i-20)
che onorata - e gloriosamente era per morire. -con dignità, senza venir
civili anche in una morte vituperosa devono morire con apparenza onorata. -splendido
(per lo più nella locuz. morire sul campo dell'onore ', in battaglia
e del vostro, vivere e ultimamente morire. -al vostro onore', formula
volterà le spalle, ma che vorrà morire quivi e non fuggire, e morire
morire quivi e non fuggire, e morire coll'armi in mano e onorevolmente.
grande bene / chi s'arischi'al morire / anzi che soferire / vergogna, né
opinione, / ch'eo vo al morire e paremi ben fare. maestro francesco,
, / da lei procede il subito morire / seguendo pur la prava opinione.
perfetto cristiano e quell'onesto cittadino lasciasse morire suo padre si poteva dire d'inedia.
tra istinto di coercizione e desiderio ai morire] che non è contraddittorio come vorrebbe
destinato per sé al patire e al morire, si vedeva l'uomo già alle
del tedio, andarono a combattere e a morire per le cause dei popoli oppressi.
21. ant. e letter. fatto morire, privato della vita. - in
del popolo dopo che egli aveva veduto morire la moglie d'uno passatoio, mentre
tutto, / ché meglio m'è morire nanti fura, / ca 'n ora 'n
e che ogni giorno si apparecchia a morire. tasso, 12-64: ecco ornai
anonimo, 1-6io: meglio m'è morire nanti l'ura / ca 'n ora
ore erano contate. -stare per morire. -battere le ore: v.
storia di stefano, 23-21: per non morire da fame quela corba / col corbo
, ordinare i fatti suoi e contenta morire. -sviluppare compiutamente un concetto.
. leopardi, iii-258: è tempo di morire. è tempo di cedere alla fortuna
201): se 'l malato dee morire, egli mandano per certi, ordinati a
davanzati, i-409: la fortuna al morire osservò l'ordine dell'etadi. v.
cose: tutti l'omini vogliono non morire, non infermare, non affatigarse. ficino
tau- pina, / de dolore vorea morire, / ké so remasa orfanella.
. / della gran pena si pensò morire. v. borghini, 6-iii-28: veggonsene
in sostenerlo venga originalmente dall'aver veduta morire la prima sua moglie fra la più
recedere in assorte / stanze ma non morire. 8. figur. cogliere
alla fine aella vita; in pericolo di morire, a rischio della propria vita.
. pavese, 7-121: lo lasciate morire come un povero figlio. questo ragazzo
; / ch'assai è più piagente / morire erratamente / eh'esser vituperato * /
. leopardi, iii-258: e tempo di morire. è tempo di cedere alla fortuna
: è troppo facile l'avvilirsi e il morire di spavento, al vedere o sentire
. -andare a vedere ballare l'orso: morire. l. salviati, 19-105:
boccaccio, vii-50: mille modi da morire osceni. bacchelli, 14-149: il
papini, iii-516: fu liberato sol per morire oscuramente tanno dopo. -nascostamente
se duro coi ragazzi, / vado a morire al- l'ospedal dei pazzi. carducci
, per andare a vivere o a morire altrove, in libertà almeno; pure la
suoi figli, / li quai fé poi morire a gran tristizia. antonio da ferrara
felici, / e a me convien morire o rinegare / la fé che sempre ho
iii-25-46: il romanzo or mai sta per morire, se già non è morto:
piglia l'ossemello, lo temor del morire; j (ancora si'fancello, cetto
tutto o tagliar tutta la gamba o morire. libro della cura delle febbri,
sua donna. -lasciare l'ossa: morire (e ha valore enfatico).
gli capelli / e la minaccian di farla morire; / e voglion loro mostri ove
condusse a tanto che più presto volle morire che non esperimentare i romani.
20-319: doveva [il redentore] morire ostia per tutti, acciocché le morti
del viver nostro, dopo che giurammo morire ». 3. protrazione,
priega minacciava / perch'ostinato era farlo morire. machiavelli, 362: stettero in
-disperata sarei. -dice voler più tosto morire. -ostinatela, dispettosetta. a.
, benché ottantenne, volle prima di morire macchiarsi di infamia incancellabile. b. croce
petrarca, 331-45: bello e dolce morire era allor quando (morend'io non
; la prossima a questa, il morire quanto prima. -con uso improprio
sua figliuola per moglie sed elli ti fa morire, e lo farà gran signore
serao, i-794: -certo, è meglio morire -mormorò lei con la sua voce dalla
. papini, 27-70: facesse pur morire la plebe dei ciechi e degli ottusi,
letizi [tommaseo]: si lascino morire di fame in ricco e pabuloso pasculo
ira. -passare in pace: morire. cassiano volgar., ii-5 (
universo. -riposarsi in pace: morire. beicari, 6-193: queste cose
chi vive si dà pace: v. morire, n. 34. -la
violenza del rimedio che in pericolo di morire. 10. relig. nel
possono e vender e donar e far morire. giannone, i-137: a ragione alcuni
confesso che nobile e onorevole cosa è morire per lo suo paese. masuccio,
pagano gli debiti. -pagare e morire, si è sempre in tempo: v
si è sempre in tempo: v. morire, n. 34. -pesa
darotti della paglia, anzi ti lascerò morire di fame e di sete e di fatiche
proprio da disperati e da voler piuttosto morire in su una osteria in italia che essere
/ cocchin pagliardo, e'ti convien morire. ariosto, cinque canti, 1-110
un suo cancelliere e avendo determinato farlo morire, li domandò se sapeva chi
particolarmente ne'piedi, che primi sono a morire. tarchetti, iv-56: si sarebbe
.. ha ragione su chi deve morire. il pericolo non è, in questo
, attornia il graspo e sembra di morire, se non lo bacia. paoletti,
. -finire di mangiar pane: morire. manzoni, pr. sp.
'finir di mangiar pane 'per morire. -giungere pane alla mascella sdentata
pane. -non mangiare più pane: morire. caporali, ii-io: magnifici poeti
uccellino... ebbe quasi a morire, ché per due giorni era rimasto
la sconfitta e fuga del marito dovendo morire, toltosi dal capo il diadema a
, / s'io son sicuro di morire in fuoco. ulloa [zarate],
3-46: condotto al luogo ove doveva morire, ecco un postiero che con un finto
venne, che commandava che cola non dovesse morire. de luca, 56: dicono
n. 8. -vivere protestante e morire papista: mantenere per tutta la vita
. romei, 56: possa io morire, se costui non mi pare un
sa se forse egli non è un morire? / e il fiatare, un pappare
sua parabola tra crescere, maturare, morire. -ciò che l'organismo e
o devono raggiungere questo alto scopo o devono morire, cioè svolgere sino alla consumazione dei
il viaggio, volare in paradiso: morire (e ha valore eufemistico).
spingere in paradiso: uccidere, far morire (e ha valore eufemistico).
molie de ettor, vide per sonno ettor morire ne la vat- talia. e disse
, non più gustato / per non morire di sete, mi pare.
il viver sia dolce, come il morire a me. / il comun pargoletto
parola al semplice gusto. -lasciarsi morire una parola in bocca: rinunciare a
parola in bocca a qualcuno: v. morire, n. 33. -mozzare
farne parola in giro. -non morire la parola, le parole in bocca o
[s. v.]: non morire le parole e la parola tra '
crudele traditoraccia, vuoimi tu far morire a torto? e cosi fatte paroline o
che per clartà di foco va a morire. chiaro davanzati, 122-7: intanto
commesso. campiglia, 1-214: fare morire tante vergini, tante vedove, tanti fanciulli
eccidio, / m'è nulla il mio morire, se penso al parricidio. nievo
in arrivo. -che sta per morire. lippi, 4-19: già l'
barca con partigianotti grossi, per farlo morire prima, perché morto che è,
/ dismarrimento, -und'eo son al morire; / c'amando sto in dolore
io tutta m'infìamo, / temo morire, e già non saccio l'ora /
la mia vita si parte e vo morire. chiaro davanzati, al-8: io vivo
, dal mondo, dalla terra: morire. -con riferimento a cristo: ascendere
/ e sento nel partire / un vivace morire. tasso, 4-27: son del
. marte2. -partire è un po'morire: allude al dolore provocato daltallontanamento da
il vivo argento, / dal nascer al morire è un sol momento: / attaccata
9. locuz. -dare vultima partita: morire. becelli, 1-53: fiera mano
e uno suo figliuolo a partito di morire di fame, e egli avesse uno pane
che non more e ciò che può morire / non è se non splendor di quella
partorire. 14. locuz. morire sopra partorire: di parto. g
: girfalco... lascerebbesi prima morire di fame che pascesse cose fracide. antonio
nascono / a fine di dover sempre morire. / deh! attende il profondo dove
, l'averebbe fatta, se non morire, svenire almeno di gran cordoglio.
pasqua, infi- noattantoché tu non fai morire giovanni di zaccheria. leggenda di lazzaro
mio non ho imparato altro che a morire passàbilmente, e posso dire che è
esistenza. nievo, 465: dover morire come il topo del grenaio e la
che non passa. 37. morire (per lo più nelle espressioni passare
l'altro passarsi e insieme così combaciati morire. -con riferimento a un'arma
/ n'è sì tapino che vorria morire, / purché restasse l'opra scancellata
. nardi, -151: aveva veduto morire la moglie d'uno passatoio mentre
-andare dietro al passerino di lesbia: morire. sassetti, 7-38: a me
passività, si aveva la sensazione di morire per qualche cosa, se la morte
alto passo per l'altro mondo senza morire, è da vedere se egli abbia
venuto al passo / che mi conven morire inamorato. dante, par., 13-117
fine. 18. atto del morire, decesso, morte (anche nelle
, tu dici queste novelle per farmi morire? 3. che concerne, riguarda
non voglio altro, lo giuro, potessi morire se non è vero, e poi
com- nèno ultimo imperatore di trebisonda fatto morire da maometto ii; discendenza riconosciuta con
onde dunque non è vivere se non morire, ed è vero come il paternostro
cominci a vivere, tu cominci a morire. storia di stefano, 1-63:
natura umana; che può soffrire e morire. -anche: che può essere vittima di
vita, i delitti, finire, morire sul patibolo: essere giustiziato. muratori
di minor doglia mi sarebbe stato 'l morire che 'l vedere che tutti questi patimenti
e del freddo, è vicino a morire. manzoni, pr. sp.,
-finire, cessare i propri patimenti: morire. mazzini, 14-325: la povera
migliori persone debbano essere le prime a morire. gnoli, 1-260: il figlio
. -soffrire nel trapasso; tribolare a morire. bacchetti, 5-149: e quel
ariosto, 14-46: la maniera del morire, amara / lor par più assai
-levare qualcuno da patire: farlo morire, chiamarlo a sé da questo mondo
giovane sconcie cose, ma di far morire alcuno de'suoi non gli patì mai
un affanno nel cuore che pensavamo di morire. navigazione di san brandano \ in *
andare a patrasso ', che vale morire; onde * egli è andato a patrasso
e 'mandare a patrasso 'vale far morire. = alter, scherz.
'raggiungere gli antenati '(cioè 'morire 'j, con accostamento a patrasso (
: né alcun ghiotto patteggerebbe mai di morire per satollarsi prima in quanto si sia delizioso
concittadini, ma so che mi torrei di morire in esiglio anziché essere ministro a quel
significa che l'altro invecchiava e poteva morire. flaminio, 42: se
no quel meschin di fortunio, che vuol morire a tutti i patti del mondo poi
patto / in quell'istante stesso di morire. bacchelli, 2-xxiii-413: io prenderei
, 20-200: sta prima a patto di morire che di piantare alcuno; prometti quello
.. stando prima a'patti di voler morire anzi che levarsi d'in su l'
sotrasselo e gioii a tradimento corno devesse morire. dante, inf., 1-6:
aspettare / e di paura si crede morire. -coraggio della paura ",
odorino di fenolo, quella paurina di morire. -paurùccia. tommaseo [
-finire al pavimento di verde età: morire in età giovanile. f.
160: per quattro pazzi aver da morire con questo bel sugo, - mormorò
strega gli aveva dato un filtro per farlo morire. 3. per estens.
, muore come più gli piace di morire. 3. per estens.
a rischio la peccia: rischiare di morire. fagiuoli, xiii-6: perché non
stessi re ebbero a morire per uno stranguglione di risa, e
voglio, non posso, non debbo morire, tutto cadrebbe nella mediocrità del vivere
ché non è camillo che ti fa morire; ma per dirla in breve, la
fellonesca ingiustizia cacciato in croce e fatto morire. mazzini, 44-28: egli [
senza in- dusia lo dovesse far morire, inferendo che se così non facesse
destinato per sé al patire e al morire, si vedeva l'uomo già alle
approdò [virgilio] peggiorato. sentendosi morire domandava la cassetta, 'scri- nia
1-724: me... lascia / morire; e tu, serbati in vita;
di sonetti e con ciance da far morire di noia. non vedo l'ora d'
, vivere, conversare, predicare e morire e risuscitare, apparire, in cielo
andare a pellegrinare all altro mondo: morire. goldoni, x-705: lindora,
licenza de'soldati privati, facendone ancora morire qualcuno, non volle però o non
o farlo d'alcuna spezie di morte morire; la pena privativa è quella la quale
per la comune utilitade, ma voler morire per essa mantenere. guittone, i-1-181:
per non gli essere ancora permesso il morire, tramortì impallidito. = voce dotta
, 3-i-412: non mi calava il morire, ma il morire innocente sotto al penale
mi calava il morire, ma il morire innocente sotto al penale demerito di colpevolezza
più tempo avesse tormento, penando a morire. macinghi strozzi, 4 (18
9. locuz. cessare di penare: morire. verga, 8-480: -entrate pure
/ ed infermar con lo 'nfermo e a morire / per l'altrui miglior vita esser
tanti pendici / per discazarme o ver farmi morire. -condizione sociale o esistenziale negativa.
? -finire la penitenza terrestre', morire. deledda, ii-201: -ha finito
mel dichi, però che io non vorrei morire sensa penetensa. -tornare,
lo pregai a tacere se non voleva morire ospite emerito dello stabilimento penitenziario di mantova
o una pesante sconfitta. -anche: morire. a. pucci, cent.
volare della morte: essere pronto a morire. boccaccio, v-151: attendendo peggio
e di gioia sentano i miseri del morire. chiabrera, 1-iv-78: fatta vaga
iv-4-128: il pensamento dei vecchi al morire è il cavallo suso il quale corre le
solea, / quando ve squarcio, pensome morire. petrarca, 127-74: se mai
tempo quasi povero divenuto, pensò o morire o rubando ristorare i danni suoi.
pensiero, tra il vecchio che non vuol morire e il nuovo che vuol vivere.
sanna per la uccidere e. ffare morire. = dal fr. pensée
1-440: dicesti che poco prezzavi il morire perch'io vivea. allora si trovarono due
menare le mani e far pensiero di morire o vincere, attendendo sopra ogni cosa
, 18-i-16: le lanciate in sul morire / lor bestemmie non udire, / o
penterai tante volte che tu ne vorrai morire. s. bernardino da siena,
mar fu messo, / si pentì di morire: e come forte / e come
inclinazione allo istesso cibo, una farebbe morire o pe- nuriar l'altra. genovesi
s'acquista, / gioioso è lo morire. petrarca, 128-16: ivi fa che
ha di giustiziare i delinquenti al mattino. morire alla sera non deve essere per metà
'l conte giorgio manzuola sta male per morire. guarini, 100: promettendo / di
cotte: cadere a terra di colpo; morire o essere uccisi in gran numero o
in disparte. ungaretti, i-19: morire come le allodole assetate / sul miraggio
fu percossa con la scure e fatta morire. p. del rosso, 227:
e la sostanza, sicché la facciano morire, e queste si chiamano perentorie.
e dinari e quasi da doglia volse morire. consolato del mare [tommaseo):
annunzio, iv-1-980: io potrei farla morire. spesso ella tenta di nuotare appoggiandosi
in piatti a perdere. -destinato a morire (una persona). la repubblica
, l'anima e il sangue: morire. dante, xxxiv-21: io,
... per perdimento di sangue morire si vedeva. -per estens.
: teresina ed io siamo stati per morire, ella per una perdita di sangue che
quell'uomo che vivea per non saper morire, fa bene, ben si governa in
sventurato ormai ridotto / al rischio di morire in perdizione! -porre in perdizione
oh, perdonami. io mi sento / morire. è questa, è questa oggi
uno di due, i quali fare volea morire. lancellotti, 2-2: s'erano
cioè la morte di ninferno, che morire non puote. storia dei santi barlaam
.. come sa- rebbesi a far morire nelle botteghe de'nostri librai tutti i
e la sostanza, sicché la facciano morire, e queste si chiamano perentorie. filangieri
rinunziare addirittura alla vita, e lasciarsi morire... per amor della paura
la fé fugire / e de morte morire / cum ferute doliose / et arme gloriose
imitazione di cristo, i-23-2: se il morire è cosa spaventosa, forse che sarebbe
ariosto, 24-11: era a periglio di morire orlando, / se fosse di morir
giorgio pensava: « io potrei farla morire ». ojetti, ii-27: quando il
ore il vecchio bettinelli: fu per morire appunto ne'giorni del suo periodo natalizio
, ih-10: tutti i giorni si veggono morire ammalati per peripneumonia acuta senza disordine nelle
intr. (perisco, perisci). morire (per lo più in circostanze drammatiche
stefano protonotaro, 138: viver né morire non mi vale, / com'om
-tr. con valore causativo: far morire, uccidere. gherardi, iii-30:
locuz. -essere al perire: stare per morire. giacomo da lentini, 21:
è soggetto alla morte, che deve morire, mortale. seneca volgar.,
perituro arride. -prossimo a morire. marsilio ficino, 6-105: o
ed una aggregazione di nascere continuamente e morire, farsi e disfarsi, essere e
avesse voluto farsi permutare il precetto del morire, l'avrebbe e potuto e ottenuto.
... de fargli al tutto morire [i bambini]. panigarola, 2-284
cristo risuscitò che mai più non debbia morire,... noi dopo la
animo] non può in neun modo morire, per la cagione di colui per lo
che del piacer sessuale, convenendo talvolta morire per la patria e per la virtù,
. f. loredano, 7-107: il morire onoratamente è uno perpetuarsi nel mondo.
perpetuarsi in quello stato e non avere a morire. porzio, 3-21: invescato nella
la morte la chiamassero sonno ed il morire lo dicessero dormire, con tutto ciò la
de'quali a gran numero ne fece morire. foscolo, vi-674: arte perpetua de'
tanto perseverante ch'egli acconsentisse di farli morire. 2. durevole; immutabile
colpevole, anderai prigione e sarai fatta morire senza riguardo come micidiale. c. campana
vero / con bon perseverar fin al morire!?. prov.
persona. -perdere la persona: morire. anonimo, i-544: se tu
azione, d'azione personale, prima di morire. -compiuto dalla persona di cui
più superbo ed invidioso. -persuasore di morire, di morte: soprannome di egesia
da un uomo ch'è così risoluto al morire come pertinace in non voler fare indignità
noi tutti, che vogliamo viver e morire in essa. monti, ii-160: egli
dove tosto fa paolo e francesco orsini morire. betteioni, iii-294: quante volte simili
e 'l collo, e gli convien morire. buonarroti il giovane, 10-896:
trovano in terra, donde lo convene morire, et allora vene l'omo e si
rete a molte / maglie; e morire luccicando al sole. d'annunzio,
altrettanto darsi che sia quello di farla morire d'aneurisma e d'ingorgo.
del tedio, andarono a combattere e a morire per le cause dei popoli oppressi.
, ire a ingrassare i petronciani: morire. parini, 324: signori cari
riferito come tu senta insuperabile repugnanza a morire, e hai torto, perché a
, non ci ha più bene; bisognò morire. -mal di petto: v
cuoce, che più tosto vorre'i'morire che tu! bemi, 41-13 (iii-313
5-131: è ventura che, dovendo io morire, pare che mi debba durare tuttavia
da un bagno. misasi, 6-ii-158: morire? e in qual modo? con
vive, sono anche le prime a morire. montale, i-7: completano il libro
; / ch'assai è più piagente / morire erratamente / ch'esser vituperato, /
morte, perché mi tardo! / morire m'è a piagenza, / in gran
a'suoi soldati che fosse meglio il morire con la spad » alla mano,
dio e del vostro vivere e ultimamente morire. sarpi, vi-2-90: da noi non
, 5-47: pieno d'aspra voglia di morire, / toglie l'arco di mano
. -non lasciare nessuno a piangere: morire in condizioni di estrema indigenza e solitudine
che dolce e piana cosa fosse il morire. -che procede senza incontrare resistenze
inumana /... / o fa morire o falla dolce e piana.
. lx>cuz. -avere l'ultimo pianto: morire. n. agostini, 6-7-94:
, 20-200: sta'prima a patto di morire che di piantare alcuno; prometti quello
non se ne dea piato, faremlo morire, e quando ci parrà. -entrare
piato con il cimitero: rassegnarsi a morire. lippi, 7-27: furo un
io vel facessi, che io possa morire: / perché so che sapete / che
, non mi regge il cuore di veder morire così, inutilmente, i miei uomini
stato anche lui a gran pericolo di morire, che cadde della mula: vogliendo salire
picciolo angue, / si condusse a morire. boccalini, ii-254: sommamente odiosi
si son sollevati ed han giurato di morire piuttosto che rimanere schiavi. nievo,
, preso vivo et in acqua fatto morire, pestandolo, causa che l'uomo
non potè più tirarla dentro e convenne morire. 2. per simil.
è fiero. luzi, 2-21: o morire o piegarsi sotto il giogo / della
onde poiché così è, io ho da morire per te. paruta, ii-36:
condannato più penoso o più vituperoso il morire. d. bartoli, 4-4-436:
petto / abbandonatamente come fossi / per morire. caproni, 68: trabocca / nel
gloria. pascoli, 5-46: perché dovremmo morire? io sento la pienezza della vita
, 5-47: pieno d'aspra voglia di morire, / toglie l'arco di mano
/ d'affanno mi sentia più che morire. batacchi, i-107: si sveglia
avea, che d'anni pieno / dovea morire alla sua moglie in seno. giorgio
sede secura. pallavicino, 10-i-225: il morire è inevitabile all'uomo, né più
la maddalena, com'ella avea lasciato morire il devoto suo sanza confessione e sanza
non lo lasciasse di freddo la notte morire. s. caterina da siena, i-168
5-299: come tutti gli uomini nel morire volgono il pensiero alla madre, così
così adunque, disse, debbo io morire nel più bel meridiano della mia età?
consente / per nulla guisa di voler morire. boccaccio, vili-1-252: coloro.
. -privare della vita, fare morire; provocare indirettamente la morte.
. fracchia, 725: si può morire per disgrazia, come dici tu,
pigliare degli sbagli circa i tempi del morire. f. casini, i-378: non
n. 4. -pigliare morte: morire. anonimo [in de iennaro]
-andare a fare terra da pignatte: morire; essere sepolto. g. p
porcacchi, i-297: non si curavano di morire così riposati, tanto era grata questa
-ire a parlare a pilato: morire. g. m. cecchi,
, 14-16: occupò il proprio tempo facendosi morire a gocce, con l'aiuto di
: mia zia duodo ha fatto praticamente morire suo marito con le pie pratiche e
con l'aratro a piolo sono lasciati morire. -il sostegno dell'attaccapanni su cui
un languido desiderio d'amare e di morire mi piovevan dentro ogni volta m'affissavo
-andare a fare terra da pipe: morire, essere sepolto. bocchelli,
n. 3. -non morire di pipita: essere smodatamente loouace.
propugnatori di sacrosanti princìpi, pronti a morire per la difesa della loro fede?
quali voleano l'un per l'altro morire. cuoco, 2-i-85: questi collegi
basti quel giorno all'italia per non morire di fame. -bambino capriccioso,
parlare da pitocco... per morire ricco. c. e. gadda,
non mi state più a trattar di morire. -scherz. elargizione, donazione
più avanti, se voi non volete morire. firenzuola, 413: di che natura
- mandare fra i più: far morire, uccidere. allegri, 180:
xxxviii-91: gli è gran disonore / morire in su le piume a un capitano
all'estremo della vita, prossimo a morire. f. alberti, lxxxviii-i-113:
. oliva, i-3-326: ognun vuole morire baciando crocifìssi e con la croce su
mi cuoce, che più tosto vorre'i'morire che tu! s. bernardino da
pianto e di scandali., amerei piuttosto morire lontano da te e non avere per
fatta rabbia di pizza che si sentiva morire. guarini, 1-i-12: il pizzicor
a pizarse al filo de la spada che morire. 4. marin. urtare
, quando piangeva a lacrimoni, guardando morire la patti. thovez, 230: come
un pizzicore intorno che me ne sentiva morire, se ciò non faceva io con colui
futuri nipoti, per non li far morire di curiosità, inventariò capo per capo
povertà, di vigilie, di dolori e morire, sendoli li iddii amici e placati
sensi vuoti, / neppur desideroso di morire. 6. placido.
in un placidissimo sonno, ed il suo morire non fu che tuffarsi in profondo oblio
della chiesa, li lasciava crescere e morire sullo stelo. 3. senza
gran signore, e per giunta gliela faceva morire affogata. = voce dotta,
come la italiana debbono saper vivere e morire della propria rivoluzione. pascoli, i-508
videro tante volte con così orribili accidenti morire e rinascere nelle proprie viscere, pluralizate
pogo aver mangiato, l'acino convenne morire. g. michiel, lii-3-429:
con altri frati cittadini a vivere e morire nel securo gaudio di servire a maria
io non so, dio mio, che morire. / amen. -poeta laureato
solo quand'essi, sul punto di morire, l'abbandonano al niente.
sul pero] o ti farem morire. / o guard'un po'chesto viso
/ troncò per sempre il mio cotidiano / morire. -in poesia, può talvolta
morire le pulice. boccalini, i-198: svetonio
commodo imperadore, perché aveva deliberato far morire lei, con molt'altri nobili di
-cadere, cascare da pollaio: morire. allegri, 6-25: senza dubbio
mi giaccia seco, io mi sento morire. quando tu lo vedi in porta
barbarie, con questo freddo! far morire così d'una bronchite, d'una polmonite
tempio è tutto vivo e non può morire, perché la sua materia à subito solo
fossa o fossa e le polpe: morire, lasciarci la pelle. cecco dascoli
percossa. -uscir fuori delle polpe: morire. g. gozzi, i-2-114:
suo polso vermicolante che corresse pericolo di morire da un'ora all'altra, ne
buono. -non battere polso: morire sul colpo, all'istante. guicciardini
sdegnasi il fier, ché gli convien morire / senza pugnar, sì come vile e
vivere co'suoi discepoli come poltrone e morire della morte ch'egli morio. gherardi
che per la polve mi venne timore di morire soffogato. leopardi, 1-47: io
. -lasciare la propria polve: morire. poerio, 3-232: e stanca
. campanella, 1103: nessuno può morire, se tutto il popolo a man
... non gli fu dato / morire nel combattimento, / morire alzato e
fu dato / morire nel combattimento, / morire alzato e pronto / al più difficile
: i'son papa, e papa vo'morire, / tradito come il re celestiale
/ degno, prima che nasca, di morire. cellini, 2-70 (422)
libertà popolare s'era, presso al morire, riconcentrata tutta, come la vita al
8. locuz. popolare le tombe: morire. rosa, 2-180: par che
-popolatore delle sepolture: persona prossima a morire. catzelu [guevara], i-no
e mettere nella croce e di crudel morte morire. iacopone, 50-10: l'acqua
fermo e deciso nell'idea di lasciarsi morire di fame. c. e. gadda
d'un bue rifinito che sta per morire; e dopo queste porcherie una coscienza
brutto porco maledetto, / che facendo morire a me il marito, / il
che coi piedi in molle vuoi farci morire! sereni, 3-42: « porca -vociferando
la testa, non indegno nel costante morire del nome sempronio, che nel vivere aveva
senza una brecola, porello, stava a morire di noia. = forma
. gozzano, i-52: non vuole morire, non langue il giorno. s'accende
e morrai, in quella son ferma di morire io con te. leggenda di tobia
lei, colto da subita vaghezza di morire, si pose tra le file dei
21. -porsi al letto eterno: morire. niccolò da correggio, 178:
che per voi, bella, volesi morire. boccaccio, vii-237: lucea costei
dirimpettai. -andare a porta inferi: morire, andare all'altro mondo (e
cagione per che costui era menato a morire, sì come la fama l'aveva portata
umili portulacche che si lasciavano calpestare senza morire. = voce dotta, lat.
: per persuaderti che non mi lasci morire con la porzione inferiore, dico: e
che per la fame eran presso al morire, /... / uscì di
gonfiò la gola che quasi si sentì morire. [sostituito da] manzoni, pr
, / della gran pena si pensò morire. baldi, 30: segue l'onda
. ordinarono giusta loro possa di fare morire germia e 'l suo figliuolo daramis e
patir sempre più affogava b desiderio del morire: e 'l foco deb'amor suo,
pascoli, 5-151: io devo veder morire il mio figlio, lui così bello e
se in ogni istante qualcosa nasce col morire di un'altra, egli è nondimeno immortale
, 2-150: il signor rischiò di morire tre volte. antonietta, che per
cose: tutti l'omini vogliono non morire, non infermare, non affatigarse.
vita e morte abraccia / per non morire a posta di tiranno, / io la
o della morte: vivere o morire. fausto da longiano, iv-152
-pigliare la posta per l'altro mondo: morire. della porta, 4-19:
parabosco, 2-6: ahimè, degg'io morire con questa postemma nel petto? salvini
, 3-46: condotto al luogo ove doveva morire, ecco un postièro che con un
venne che commandava che cola non dovesse morire. garzoni, 1-447: furon chiamati
volta non si dimostri, non può morire. 2. nel caso che
un dopo l'altro si gloriavano di morire al servizio di sì potente signore.
altre incomodità, è stato causa di far morire il reo, sebbene li altri undici
degna rispondere. fu lento / il suo morire. bocchelli, 1-ii-356: e cecilia
pogo aver mangiato, l'acino convenne morire. erbolario volgare,
un cattivello amante per troppo amarle poter morire. dovila, 324: rimasero attoniti
ciò che non muore e ciò che può morire / non è se non splendor di
, i-293: avisandolo voler più tosto morire che sottomettersi alla podestà d'alcuno,
è tisico, e pare che stia per morire. pratolini, 2-tit.: cronache
ma ci metteranno il veleno, per far morire la povera gente, come mosche.
o in quanto soggette ad appassire e morire). foscolo, iv-341: la
clerico-popolari. corazzini, 4-117: io voglio morire, solamente, perché sono stanco;
anima mia che voi sarete prima di morire 'uomini'ed 'italiani'davvero. borgese, 1-343
quale vengano per modo di dire a morire languide languide l'ultime espansioni e ondeggiamenti
, 1-5-148: non aveva nondimeno a morire, se non fosse caduto peccando nella sentenzia
loro predizzione ogni anno s'assuefaceva a morire. 2. che costituisce un presagio
spesse volte i discepoli predicevano sé dover morire per la fede; dipoi, tutti quelli
-a punto di morte: nell'imminenza di morire. cavalca, 20-452: venne al
! » ond'e', ciascun, morire, / in quel punto, vorrebe,
fattamente gonfiò la gola che quasi si sentì morire. bisaccioni, 1-75: quell'esercito
128: era stato sul punto di morire. -a, in un punto
solo punto / gran gioi mi saria morire. anonimo, i-627: mia donna è
/ che a te bisogna vincere o morire. bandello, 3-33 (ii-425):
in modo che ci s'accorga di morire. marino, xiii-100: dicea: vostre
, 61: quei che fanno l'aretin morire / sono i punzoni de'miei scartabelli
di veleno si siano fatti gli uomini morire. rinuccini, 86: io potrò crudele
: detto frate infermo... dovea morire; ma non così di subito dopo
dio e al prossimo, fortezza volere morire per cristo; e queste fanno el cristiano
raffrenare la carne, fortezza più presto morire che fare peccato, iustizia rendere a
, e che di quella infermità dovea morire; ma non così di subito dopo
ma non potrei strapparmelo dalle viscere senza morire! b. croce, 1i-11-257: nella
75: pura di vite create / a morire, tu, vergine, dormi,
/ e servo e servirò per me'morire. buonaccorsi, 174: s'i'
trovi ricco... e credi morire nelle miserie, e ogni assai ti
, / vivi, di lunga morte alfin morire. -esalazione di un corpo in
scaturì gran quantità di vermi, a morire. -diventare marcio, guastarsi (
s'tu ritorni a me, poss'io morire, / se con le proprie man