sul modello di fonema, lessema, morfema. miteménte (dial. mitaménte
nella terminologia nordamericana ha un corrispondente in morfema). = voce dotta,
si riferisce, che è proprio di un morfema. morfezzare, tr. (morfézzo
spostamento di un sintagma o di un morfema in una posizione anteriore rispetto a auella
incarico e persisterò. -anteporre un morfema a una parola per precisarne o modificarne
prefisso. - anche: apporre un morfema all'inizio di una parola con funzione
prefisso3, sm. ling. morfema (per lo più di origine preposizionale
una lingua); anteriore all'uso come morfema (la funzione, il significato di
, suffissi); può essere un morfema capace di costituire da solo una parola
da una forma libera), o un morfema incapace di sussistere senza uno o più
sono i sintagmi; nel rango del morfema, che è l'unità costituente il
risultante da un'azione passata (un morfema lessicale, in partic. un verbo
significato; distinto e non influenzato dal morfema, può essere costituito da una sola
significato in quanto costruite intorno allo stesso morfema lessicale di base è con una comune
deriv. da sema, sul modello di morfema, fonema, ecc. semèmico,
posta dopo la radice ma prima del morfema, che consente la determinazione grammaticale.
da semis 'metà') 'quasi'e da morfema (v.). semimòrto
parola semplice, costituito da un solo morfema, non composto. p f.
deriv. da sintassi, sul modello di morfema, fonema, ecc. sintassi,
da stile1, sul modello di fonema, morfema, ecc. stilemàtico, agg
), sul modello di fonema, morfema, ecc. tagmèmica, sf.
ad un'analisi lessicale (unità minima il morfema), fonologica (unità minima il
morfologica: ciascuna delle modificazioni che un morfema o un elemento lessicale può presen
. -per estens. variante di un morfema, anche non condizionata. - anche
'movimento', col suff. -ema di morfema, semantema, ecc. cinemanìa,
. morfematico. = deriv. da morfema; cfr. ingl. morphemic.