(anche di quando, invece, mordo come il serpe pestato).
una sana [mela] e la mordo: sapeva di brusco, come piacciono
e tu vi ceni; / s'eo mordo 'l grasso, e tu ne sugi
non è colpa mia questo temporeggiare -anzi mordo la mia catena più che mai:
tu vi ceni; / s'eo mordo 'l grasso, tu ne sugi 'l lardo
non è colpa mia questo temporeggiare -anzi mordo la mia catena più che mai. verga
, comp. dal gr. sàxvco 'mordo 'e (iav (a '
, tarlo '(cfr. sdcxvco 'mordo '). demodèttico, agg
tu vi ceni; / s'eo mordo 'l grasso, e tu ne sugi 'l
né abbaio, né lecco le mani né mordo le zampe. 3. figur
. fagiuoli, xii-127: talor mi mordo il dito e il crin mi strappo,
picciottata, / ché della rabbia mi mordo le dita '. interrizzare,
e tu vi ceni; / s'eo mordo 'l grasso, e tu ne sugi 'l
un frutto / al quale io più non mordo. -colto sulle labbra della persona
. fagiuoli, xii-127: talor mi mordo il dito e il crin mi strappo /
alla gegia col mio braccio destro e le mordo con il mento la spalla mancina.
tra lor: tu mordi, io mordo; / ma stanchi poi, con volontario
/ uno stagno di buio / ora mordo / come un bambino la mammella /
cavacchioli, 137: io che insonne mordo la tua bocca / m'avveleno di te
-abbandonate, abbandonate, che non vi mordo. -danneggiare, rovinare.
, / e quanto più me mordo / per sua durezza, alor fa più
chetti, 45: d'ira tutto mi mordo / e fine ancor non credo
io più furbo di lui! non mordo all'amo; a napoli non ci vado
. gozzano, i-212: tolgo e mordo il frutto avventurato / e mi pare di
, prurito ', da òsaiyfcto 'mordo, irrito '(e, nel medio
di origine incerta (forse da sàxvco 'mordo, pungo ', con protesi di
'eccito 'e di sàxvto 'mordo ', in quanto minatori di foglie.
abbaio, né lecco le mani né mordo le zampre per di dietro; mi tiro
tra lor: « tu mordi, io mordo ». / ma stanchi poi, con
rabie ambe le mani mi mordo. = voce dotta, lat.
e tu vi ceni; / s'eo mordo 'l grasso, e tu ne sugi
, 19-6: mi innervosisco, mi mordo le labbra, rastrello con le dita le
papini, i-14: mela renetta che mordo, / in questo riposo di festa
e tu vi ceni; / s'io mordo 'l grasso, e tu vi sughi
santo lorenzo, la scur- cula e mordo, dove se incamomo vi so dire di
, ioi: se nel rodente / digiun mordo gli avari, ha gran ragione /
, agg. di salice. mordo volgar., ix: era l'orto
deriv. da aapxà&o 'dilanio la carne, mordo le labbra per la rabbia repressa'da
. / che le bacio e le mordo / sulle bocche scottanti. parise,
[di intervista], e mi mordo i denti, li digrigno. eco,
stato / uno stagno di buio / ora mordo / come un bambino la mammella /
la stringo, la succio, la mordo. -possedere sessualmente. buonarroti
braci vive. gadda conti, 2-179: mordo le carni crocchianti, abbrustolite alla viva