, 240: con acerbette parole cominciò a mordere il moro, che avea multo
, attaccare, penetrare coi denti; mordere. -per estens.: detto anche di
chiama quello diminutivo e questo frequentativo di mordere. aggrumolare da aggrumare, che non è
agre riprensioni, sì come padri, mordere i difetti de'cattivi. idem, dee
1-159: denti bianchi e aguzzi per mordere. baldini, 4-186: il cavallino
altrui, e altissime e rubeste in mordere negli altri li loro medesimi vizi.
1-130: messer mellone sentendosi così amaramente mordere, ed essendo da molti gentiluomini ivi
ammorsare1, tr. (ammòrso). mordere, addentare. - anche al figur
e la marra non giunge mai a mordere né la gómena a tesarsi. govoni
, nel disputare, nel sofisticare, nel mordere. carducci, iii-26-203: quella eccitazione
parti e talora si ritorce come a volersi mordere la coda. 4. figur
. -attaccare un morso: applicarlo, mordere. redi, 16-iv-171: un cane
simile / a capra di virgulti avida, mordere / incominciai. idem, ii-679:
afferrare con i denti; addentare, mordere con accanimento. - anche col pron
. prov. i granchi vogliono o credono mordere le balene: i deboli si illudono
, e non acute / che di mordere han voglia, e mal lo fanno /
iii-188: per ora mi è forza mordere il freno, e lasciarmi battere come
, 3-84: adesso non so più mordere -mi tocca di ruminar, a memoria,
d'insetti, di zanzare); mordere. -anche al figur.: punzecchiare,
che non hai cervello, / perché mordere un uom sì bencriato?
volle morire, non si facesse mica mordere da un aspido, come riferiscono alcuni
caro, i-336: gnatone, sentitosi mordere, avea già cominciato a bravare e
tr. (bruco, bruchi). mordere, spezzare l'erba, le foglie
.. 34-60: a quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar,
(cfr. lomb. cagni * mordere ') o per il colore (cfr
lume a petrolio va guardingo e ascolta mordere la meccanica sulla calza: io non
o d'avorio che si dà a mordere ai bambini durante la dentizione. carena
: e guai se questi cani dovessero mordere tutte le volte che abbaiano!
i cantan- banchi senza pericolo si fanno mordere dalle vipere. g. gozzi
il piovere, il pugnere ed il mordere delle serpi. tasso, 1-90: ma
patria. d'annunzio, v-3-115: di mordere anco in rima dilettavasi castruccio dalla rossa
importa più nulla. -rodere, mordere la catena: sopportare a stento la
dà di sé da parlare, da mordere e da riprendere a ciascuno che ciò
, e tallo e nel farlo quindi mordere dall'acido. postomi questo cerotto in suso
i can- tanbanchi senza pericolo si fanno mordere dalle vipere. menzini, 5-113:
sanno che ciccavo lassù? ho imparato a mordere tutte le erbe amare dei monti.
crudeli delle cimici; imperoché oltre al mordere, al romperne il sonno e al
egli rovesciandosi apre la bocca per volerli mordere, gli cacciano attraverso ima mazza in
, cioè a volere secondo i meriti mordere e premiare secondo la diversità e la
, quella in tre libri, da mordere la viziosa cominciando, e finendo nel premiare
qua però d'alcuno dolcemente mordere. de sanctis, i-103:
frutti acerbi, in cui è difficile il mordere, perchè non hanno ancora concotti i
, iv-301: e'non si contentono del mordere, che e'vogliono anche aggiugner le
ma a caricare il nimico, ed a mordere il morditore. = comp.
638: alle volte saltava su per mordere come una vipera; e s'ingrugnava e
con agre riprensioni, sì come padri, mordere i difetti de'cattivi. sacchetti,
di quanto è fuori di noi potesse mordere sul levigato e freddo cristallo del suo
medie. impulso di alcuni psicodegenerati a mordere tutto ciò che capita loro in mano
urlare come un dannato, e gli faceva mordere tutto ciò che capitava. cantoni,
, 1-13: li labri istringere, e mordere si è soza cosa, e in
= voce dotta, deriv. da mordere (lat. volgare * mordère al
* mordère al posto della forma classica mordere), sul fr. démordre (
che si dà ai bambini da mordere nel periodo della prima dentizione,
di mascella, e sono adibiti a mordere, lacerare, triturare il cibo (e
quanto abbaino, non han denti da mordere. forteguerri, 10-7: non s'
di dente, dei denti: addentare, mordere con avidità. -al figur.:
al dente: portare alla bocca per mordere. pietro da bascapè, v-188-133:
, porre i denti in una cosa: mordere, addentare. dante, inf
lasciasse rizzare, lo cominciarono a mordere di buon denti. -mostrare i
denti aguzzi brillavano ferinamente, come per mordere o per baciare. negri, 1-387
fama di coloro, di cui non possono mordere le richezze. beicari, 6-181:
morsi di coloro che con nimico dente mordere gli volessero. s. caterina de'
denti arrotandoli rabbiosamente in atto di mordere (con riferimento ad animali: ed è
, quando digrigna i denti e vuol mordere. leopardi, 204: digrignando per
là dove i dannati vorrebbono al fine mordere quella mano che gli flagella, essi [
. dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita, di diminuire in
morsa dei denti, lasciar di mordere. sacchetti, 162-42: il
co'denti ', ma 'lasciar di mordere, abbandonare la cosa stretta co'denti
nostri corpi or si proiettavano avanti a mordere lo spazio raggiante, ora dindondavano per la
i creditori, tentarono ma non potettero mordere su questi beni, poiché si trattava
nascono ne i corpi, dopo il mordere del driino, gravissimi e molestissimi dolori,
confetti: e guai se questi cani dovessero mordere tutte le volte che abbaiano! dossi
d'amare chi non sente la voglia di mordere. 2. apparecchi usato per
animali. piovene, 5-156: per mordere [le vipere] hanno bisogno di
-prendere, cogliere all'esca; dar a mordere l'esca a qualcuno: ingannarlo con
: infine il governo, dandoci a mordere l'esca genovese [di far milano capitale
salse, sanza offensione però d'alcuno dolcemente mordere. castiglione, 309: benché le
e fediendo. -per estens. mordere, pungere, colpire con gli artigli
denti aguzzi brillavano ferinamente, come per mordere o per baciare. pirandello, 7-1102
per ischerzo. -per estens. mordere (un serpente, un insetto,
la notte a correre coi lupi, a mordere e a urlare sul ghiaccio infinito.
con aria pensosa e movimenti raccorciati dal mordere a terra. buzzati, 3-99:
de la narrata novella cum indiscreta moralità mordere el suo onore, furono depincte da
fingimenti più a lodare quel reggimento e mordere il pontefice, che ad altro. caro
648: chi suol da scherzo mordere, / alfin morde da vero.
è poca per potersi fissare e ben mordere in qualche parte, è poi sufficientissima per
cornacchie di campanile. -farsi, lasciarsi mordere dalla formica rossa: provare ambizioni e
non sia pazzo non si doverà lasciar mordere dalla formica rossa di recuperar parma e
. proverbi toscani, 11: vuoi mordere questa moda dei frontespizi strambi e da
guardare che esso la cottura non possa mordere, né ad alcuna cosa fregare,
3-479: a'frenatori de'popoli fa mordere il freno. botta, 4-433: governava
dell'animale, gli si vieta di mordere. gioberti, 1-iii-400: s'egli [
-mordere, rodere il freno: mordere il morso (per irrequietezza, per
nel tempo stesso so qual freno dei mordere, andava un po'più moderato nelle mie
al verbo frendère 4 digrignare i denti, mordere, macinare '. cfr. isidoro
v-407: orazio..., per mordere i suoi nemici, e deludere le
. con importunità di gagliof- fare, mordere e iscostumare con parole e gesti scelerati.
, per abbaiare alle colpe e per mordere i malviventi. l. bellini, 5-3-30
firenzuola, 49: sempre si dilettava di mordere altrui con gentil dente.
, tu hai bisogno di gioire, di mordere i frutti, di sfogliare i fiori
. prese [lutero] materia di mordere e riprendere più che ei non doveva
. d'annunzio, iv-2-1220: per mordere il dolore gli era rimasta una mascella scarna
degli uomini, gongolanti sempre allorché vedono mordere i loro simili. manzoni, pr.
dante, inf., 34-59: il mordere era nulla / verso * 1 graffiar
di fronte. -i granchi vogliono mordere le balene: è assurdo che i
toscani, 69: i granchi vogliono mordere le balene. -ogni granchio ha
. -di animali: azzannare, mordere. tommaso di silvestro, 263-31:
che lungamente stati sono in firenze sanno mordere e pungere più graziosamente degli altri.
): guai se questi cani dovessero mordere tutte le volte che abbaiano! serao
ad ansare così nel suo letto, a mordere il guanciale e a percuotersi le tempie
o di altro mostro, che fingeva di mordere la coda. — comp.
è la iambica usata dagli antichi a mordere alcuno particolare per nome, dalla quale
, e dell'insanguinarsi il muso con mordere quel sasso duro. -che interessa o
il lichene. = deriv. da mordere (v.) col pref. in-
el avesse impegolata la boca, non possenti mordere, gli andasse in contro at
] implicitamente, senza aver l'aria di mordere. — non dichiaratamente, non
, 10-11: melania s'era sentita mordere dalla prepotenza di una passione, esclusiva
ma quando bene stava il dargli a mordere... quel pan di pece,
dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita, di diminuire in
] si fosse ancora contentato di solamente mordere e incoraggire gli altrui lievi errori,
annunzio, ii-1055: avete appreso a mordere la mota? / avete appreso a mordere
mordere la mota? / avete appreso a mordere la neve? / e quando non
. fiacchi, 72: nell'infinto mordere / far gli solea mille atti / sconci
rotto. de marchi, ii-138: bisognava mordere il freno, tacere, inghiottire e
di ciascuno e par ch'ingrassi a mordere e proverbiar questi e quelli. aretino
s'ei tira innanzi il suo latrare e mordere. -effettuare, eseguire, compiere
, che non hanno ago né denti per mordere, e questi ammazziamo. marino,
vizi di rampare, tirar calci, mordere, ed anco di avventarsi all'uomo.
(per la coniug.: cfr. mordere). scherz. farsi imperioso,
/ e io mi sento / già tutto mordere / ed intromordere / il gran prurito
= comp. da intro-'dentro 'e mordere (v.). intronacare
desidera la bocca invermigliata che baciare e mordere. pirandello, 8-439: andavano serie
dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita, di diminuire in
inorpellato di dolcezza, poiché non potea mordere con la zanna dell'amaritudine infetta. idem
irritata, non si avventa mai a mordere. arici, i-269: ulula [il
, annodati in un laccio, / mordere ancora i tronchi di quelle piante
,... mostrandosi parato a mordere, a lacerare, ad infamare, a
sono ancora di latte. limitatevi a mordere le canzonette delle ventarole: il '
. dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita, di diminuire in
. 17. -bisogna leccare e non mordere: conviene sempre accontentarsi di un guadagno
bigna [bisogna] leccare, e non mordere; pelare con discrizione, e non
senza lenza pesca. -pigliare, mordere la lenza: abboccare. arlia,
l'ardita licenza del favellare e del mordere altrui, ricoprendo il viso de'morditori
.]: farò che s'abbia mordere la lingua. appena ebbi detto ciò,
notte lo facevano voltar di schianto a mordere il guanciale. pea, 1-201:
contorni le terre di quel paese e di mordere i tirannotti che le si maciullavano.
per invidia o per altra cagione mi volessin mordere. sansovino, 2-128: a costui
.. non lasciano passar occasione di mordere e lacerare or questo or quello.
agli uomini pericoloso, come quello di mordere, dar di calcio, di corno
traffichi: / questi devemo differire e mordere, / non che a mangiar, fin
di stomaco, quando si sente drento mordere lo stomaco alle interiora. togli polvere
] lecca le mani a chi dovrebbonsi mordere. -legare la mano o le
l'altrui e altissime e rubeste in mordere negli altri li loro medesimi vizi..
che l'avversario avea buoni denti da mordere ed era a prova di botta,
l'ardita licenza del favellare e del mordere altrui, ricoprendo il viso de'morditori
la mordeva. 3. mordere, rodere, rosicchiare (un animale)
e gran maestri tenere mastini apti a mordere chi venissi e non fussi familiare di
il giovine mastino / ha bisogno di mordere. c. e. gadda, 6-226
dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita, di diminuire in
. baruffaldi, 81: mi sento tutto mordere / e dentro e fuori / il
cosa nessuna superiore né che la possa mordere, però gli è di necessità pigliar
il poeta piglia di qua buona presa di mordere questa mescolanza. cattaneo, v-1-453:
marino, i-254: quando si vuol mordere si ricorre all'equivoco e si scherza
colore della schiuma mischiato al sangue dal mordere il freno. deledda, ii-811:
della sua noia, propose di voler mordere la miseria del detto re. s.
dolce, non solamente col grazioso suo mordere innamoravan la lingua, ma ancora all'
loro con quelle d'alcuni altri che vollero mordere con qualche motto, furono, da
pers. dell'indic. perf. di mordere, a causa dell'aspetto eroso del
fallo vero. = deriv. da mordere, accostato probabilmente al lat. tardo
ultimo! = deriv. da mordere, con l'influsso di mordacchia.
. mordacissimo). che tende a mordere per natura; che morde con facilità
-che rivela la volontà e la tendenza a mordere. lomazzi, 2-166: si deono
-per estens. che minaccia di mordere, che dà piccoli e frequenti morsi
erotico): che è atto a mordere. tassoni, 10-31: con la
lat. mordcur -àcis, deriv. da mordere 'mordere '. mordace2,
-àcis, deriv. da mordere 'mordere '. mordace2, sm. meccan
., di un cane) incline a mordere, ad azzannare, ad aggredire l'
-àtis. mòrdare, v. mordere. mordasangue, sm. ant
mordeggia. = deriv. da mordere, col suff. frequent.
mordèlla, dal lat. class. mordere 'mordere '. mordèllidi, sm
dal lat. class. mordere 'mordere '. mordèllidi, sm. plur
mordènte1 (part. pres. di mordere), agg. (superi,
la possibilità o l'abitudine di mordere per aggredire o difen dersi
che servono ad intaccare, a 'mordere 'la superficie di lastre metalliche o
gambe, pare che, gridando, tenti mordere un orecchio a colui che lo tiene
così dolenti. / a quel dinanzi il mordere era nulla / verso '1 graffiar,
brulla. fiacchi, 72: nell'infinto mordere / far gli solea mille atti,
coloro che hanno bisogno... di mordere sopra due labbra cedevoli e coralline una
. cellini, 852: mi senti'mordere da una trombettesca zanzara la punta del
sanguisughe non si possono attaccare al ferro né mordere l'acciaio. chiari, 2-36:
avendo cosa nessuna superiore né che la possa mordere, però gli è di necessità pigliar
, annodati in un laccio, / mordere ancora i tronchi di quelle piante annose
, perché il lucignolo non voleva lasciarsi mordere. pavese, 2-116: un falò
falò enorme... si sentiva mordere e scoppiare. 5. lambire
il lido. carena, 2-342: « mordere » si dice parlando dell'ancora,
stanza, e il ragazzo lo sentì mordere alle narici. -assol.
: in quei giorni il freddo cominciava a mordere. buzzi, 1-25: tre poveri
imposte, e nudo si espone al gelato mordere dell'aria. 10. irritare
questi cani [i prepotenti] dovessero mordere tutte le volte che abbaiano. bresciani,
ricevuto,... propuose di voler mordere con alcuno motto di vergogna il ditto
. con importunità di ga- glioffare, mordere e iscostumare con parole e gesti scelerati
: prese materia [lutero] di mordere e riprendere, più che ei non
: dettonsi [i poeti] al mordere copertamente con detti argutissimi e pungenti.
guarini, 2-179: bisogna non confondere o mordere, ma con destro modo mortificar l'
dava anche nel maligno, e per mordere i suoi nemici e deludere le leggi
quello stesso tempo, saltava su a mordere come una vipera chiunque osasse parlare di
. gherardi, iii-62: si cominciorno a mordere e a detrarre l'uno l'altro
al riso, alla lascivia e al mordere. betussi, xliv-148: confidandomi nel
nel favor suo, avrò poca cura del mordere altrui.
.. con gravissime riprensioni cominciò a mordere così folle amore e a sospignerla indietro
], 8-36: sempre s'ingegnano di mordere con riprensioni la vita altrui, come
guadagnali, 1-i-7: promuover la virtù, mordere il vizio, / adesso è preso
gusto, che non abbino avuto che mordere questi che dànno legge al mondo.
valere, lo rimproverava di non saper mordere. pavese, 10-107: al mattino
forte, d'essere giovine, / di mordere i frutti terrestri / con saldi e
egli desiderava né più né meno che mordere la « polpa del mondo ».
della felicità altrui, senza speranza mai di mordere ancor essa a quello splendido frutto che
baruffaldi, 81: mi sento tutto mordere /... / il meato
, senza in alcuna o su alcuna mordere o calarmi. volponi, 64: in
maggior lena sentivo il lavoro andare e mordere nel ferro della fabbrica.
: i creditori tentarono ma non potettero mordere su questi beni. 27
ringhio sordo della città che ha cominciato a mordere. 31. locuz.
31. locuz. -dare da mordere: fornire materia di pettegolezzi.
. v.]: * dare da mordere ': dare occasione di mormorare.
come la pecora morde, deono così mordere l'uditore, e non come '
non si disdice ancora alle donne il mordere un poco, in quello però che
pecora e non di cane, essendo il mordere in guisa della pecora gentilezza e il
in guisa della pecora gentilezza e il mordere come il cane villania. algarotti,
[s. v.]: 'mordere la mano che soccorre 'o '
unghie: v. unghia. -non mordere: non far presa sulla persona a
morde. -non trovare da mordere: non riuscire a conseguire un intento
.]: 'non ha trovato da mordere, non c'è da mordere '
da mordere, non c'è da mordere ': lucrare a altrui danno. e
non abbaia. -i granchi non devono mordere le balene: è pericoloso affrontare chi
balene. -i granchi vogliono o credono mordere le balene: v. balena1,
che morde. -non si può mordere il cane senza essere rimorsi: chi
proverbi toscani, 164: non si può mordere il cane senza esserne rimorsi.
quando sono offese. -chi non può mordere, non mostri i denti: non
. v.]: chi non può mordere non mostri i denti.
= deriv. dal lat. tardo mordere, dal lat. class. mordere
mordere, dal lat. class. mordere; cfr. fr. mordre, spagn
raddolcate. 2. letter. mordere con poca forza (o con morsi
mordicare, dal lat. class. mordere 'mordere '. mordicativo, agg
dal lat. class. mordere 'mordere '. mordicativo, agg. ant
. { mordicchio, mordicchi). mordere leggermente, serrare delicatamente fra i denti
rodere con piccoli morsi ripetuti; mordere adagio, senza foga o svogliatamente
amico. = deriv. da mordere, col suff. frequent.
ère, agg. ant. pronto a mordere; mordace, feroce. andrea
= comp. dalfimp. di mordere e fango (v.).
= comp. dall'imp. di mordere e gallina1 (v.), calco
gaferro. = deriv. da mordere. mordiménto (region. mordeménto
), sm. ant. il mordere; morso. -anche: rosicchia- mento
. = nome d'azione da mordere. mordìo, sm. ant.
con ruberia. = deriv. da mordere, col suff. -io, con valore
. = nome d'agente da mordere. morditura, sf. ant
morditura, sf. ant. il mordere, morsicatura, morso; il punto
. = = nome d'azione da mordere. mordorè, agg. che è
morduto (part. pass, di mordere), agg. disus. che
; ma io non sono donna da mordere altrui. nievo, 797: le sue
dal fr. morpion, dal lat. mordere 'mordere, pungere, tormentare
, dal lat. mordere 'mordere, pungere, tormentare '.
. del part. pass, di mordere 'mordere '. morsàia,
part. pass, di mordere 'mordere '. morsàia, sf.
dal tema del part. pass, di mordere; cfr. rohlfs, 1075.
). ant. e letter. mordere, morsicare. - anche assol.
, 1-261: se il cavallo vuole mordere, lima li denti di sopra e di
per li fori delli denti e non potrà mordere. 2. addentare leggermente e
, affondandoli una o più volte; mordere, azzannare (e per lo più è
morsus, part. pass, di mordere 'mordere '. morsicata,
part. pass, di mordere 'mordere '. morsicata, sf.
tr. { morsicchio, morsicchi). mordere leggermente e ripetutamente, serrare delicatamente
fra i denti; mordicchiare. -anche: mordere con violenza, con l'intenzione di
femm. le mòrsa). atto di mordere, di affondare con forza i denti
, e che non avrebbe tardato a mordere: eccoci al morso: ci siamo
morso in un dato membro 'vale mordere un dato membro. 'se t'
. 4. -dare di morso: mordere, azzannare; sbranare. guido da
, cioè riprendendola; è questo è mordere l'accidia, cioè riprenderla, mostrando
deriv. dal lat. morsus, da mordere 'mordere '; il signif.
dal lat. morsus, da mordere 'mordere '; il signif. n.
-rodere (o biasciare) il morso: mordere il freno. -al figur.:
ant. e letter. l'atto del mordere; morso (e anche la puntura
di stomaco, quando si sente drento mordere lo stomaco alle interiora. pasta, 394
guarini, 2-179: bisogna non confondere o mordere, ma con destro modo mortificar l'
d'annunzio, ii-1055: avete appreso a mordere la mota? / avete appreso a
la mota? / avete appreso a mordere la neve? / e quando non
come la pecora morde, deono cosi mordere l'uditore, e non come '1
3. dial. morsicare, mordere; pungere, pinzare. -anche assol
spesso dai vivai o dal mar, sogliono mordere i pescatori e buttano in mare gli
acciocché e'non possano aprir la bocca e mordere. dossi, 1-ii-653: la giunta
, ecc.), impedisce di mordere, di mangiare, di rovinare le
irritata, non si avventa mai a mordere. -tendenza innata, inclinazione spontanea
cesari, i-304: era poco a mordere i fiorentini dire che si nimicheranno con
celabro. spallanzani, ii-104: feci mordere tre amelli, uno ne'nervi, l'
di venezia, sì che non potessero mordere il siciliano, ausiliare di santa chiesa
; ma io non sono donna da mordere altrui. -nettarsi il deretano,
, cioè riprendendola: e questo è mordere l'accidia, cioè riprenderla mostrando per esempli
consolazione della sua noia propose di voler mordere la miseria del detto re. sercambi
2-71: si sentiva per tutta la città mordere molti de'principali e gridare che non
., 34-58: a quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar,
privilegiato? / anch'io mi sento mordere, e non fiato. giusti,
noia pro uose di voler mordere con alcuno motto di vergogna il
.. giacché, per cotal modo di mordere, viene egli a cadere in opinione
. dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita, di diminuire in
dopo la dentizione, con la tendenza a mordere, anche in senso aggressivo [fase
di stomaco, quando si sente drento mordere lo stomaco alle interiora: togli polvere
il sindico della villa, si diede a mordere e a stridere terribilmente, e legata
l'ardita licenza del favellare e del mordere ^ altrui...: laonde non
-mordere il pane e la mano, mordere la mano che dà il pane:
con l'ingratitudine (cfr. anche mordere, n. 31). foscolo
,... ma a rabiosamente mordere, nitrendo forte corno cavallo de battaglia
l. rucellai, xxvii-6-125: pronti a mordere l'altrui lodevoli azioni, beffeggiando la
è la jambica, usata dagli antichi a mordere alcuno particolare per nome. sarpi,
, pasciuto, ant. pasto). mordere con piccoli strappi, strappare e ingoiare
fare d'ogni parola une sincope, mordere più scorso che letto il messale..
.. si vuol leccare, e non mordere. proverbi toscani, 105: senza
... abbino ardire di tassare e mordere l'opere altrui, senza far loro
a quel [peccatore] dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar,
balzo dalla cattedra ai banchi, di mordere gli agnellini, ma si trattenne pencolando tuttavia
e pesi. bocchelli, 2-xxiv-1006: lasciami mordere a lungo le tue trecce pese e
: il giorno seguente... feci mordere tre piccioni terraiuoli e un galletto.
guardare che esso la cottura non possa mordere né ad alcuna cosa fregare, imperocché
come avea seco gran sicurezza e si sentiva mordere dal pizzicore della curiosità, non isterie
nome. landolfì, 8-64: tentò mordere chi gli si avvicinava porgendo cibo, e
: ipotenare. 4. locuz. mordere i polpacci di qualcuno: incitarlo,
per 1 trivi cleone e tersite a mordere i polpacci dei riluttanti. 5
finalmente da cortigiani, si cominciomo a mordere e a detrarre l'uno l'altro,
-mordere la polvere: v. mordere, n. 31. -nella polvere
di cotesto fastidioso 'ubaldo'e'si lascerebbon mordere ai cani..., dicendo
pass, del class, praemordére 'mordere all'estremità ', comp. da
. da prae 'davanti 'e mordere (v. mordere).
'davanti 'e mordere (v. mordere). premortale, agg.
dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni lau- devole vita, di diminuire
sia privilegiato? / anch'io mi sento mordere, e non fiato ». cesari
consolazione della sua noia propuose di voler mordere con alcuno motto di vergogna il ditto
difesi dalla potenza imperiale, si rivoltarono a mordere il loro propugnatore. s. maffei
eri mulinaro. allora costui, sentendosi mordere colle parole, gli confermò essere vero,
baruffaldi, iii-66: mi sento tutto mordere / e dentro, e fuori / il
di impazienza tale che mi spingono a mordere. = voce dotta, comp
. e perché siete lettore avete a mordere altrui? i signori riformatori vi pagano per
l'usato e con maggiore ardor che mai mordere le viscere e pungere, ecco che
inf, 34-58: a quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar,
eccitativi violenti, come l'impulso a mordere, a ferire se stessi e gli
ha accessi di furore; non può mordere perché non può stringere le mascelle.
fosse un fascio di serpenti che la volessero mordere. gadda conti, 2-165: mentre
peccato non poter diventare can rabbioso per mordere le polpe a quei cari preti!
fare d'ogni parola una sincope, mordere più scorso che letto il messale,
nel favor suo, avrò poca cura del mordere altrui. a quella bacio le mani
, quando digrigna 1 denti e vuol mordere. soffici, v-2-74: i cavalli
tr. (rammòrso). ant. mordere; addentare. sennini, 299
, fare (fogni parola una sincope, mordere più scorso che letto il messale,
, porrai regolizia / tenera, fatta mordere e usare. balducci pegolotti, i-135
troppo a fastidio / e mi bisognerebbe ancora mordere / più di sei. moneti,
a ogni processo di conoscenza (dal mordere la mitica mela a un modello di
che volesse morire, non si facesse mica mordere da un aspido, come riferiscono alcuni
.. tratto dall'oscuro sangue / a mordere ai rifiuti. moravia, 25-168:
. -e perché siete lettore avete a mordere altrui? i signori riformatori vi pagano
] con rigno... di voler mordere. carducci, iii-25-221: due cagnetti
formiche, quali sono così sensibili nel mordere che cagionano lo stesso dolore o fanno rilevare
, signora » diss'egli tanto per mordere di rimando, a qualche modo. «
infi, 34-60: a quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l raffiar,
ant. e letter. tenace nel mordere. pietro da bascapè, v-188-109:
per la coniug.: cfr. mordere). mordere e, per estens.
.: cfr. mordere). mordere e, per estens. pungere nuovamente,
con quelle d'aicuni altri che vollero mordere con qualche motto, furono da loro rimorsi
proverbi toscani, 164: non si può mordere il cane senza esserne rimorsi.
che indica movimento inverso, e da mordere (v.); cfr. anche
denti e quasi brontolando, mostrano di voler mordere. b. del bene,
baruffateli, 81: mi sento tutto mordere / e dentro e fuori /
il poeta piglia di qua buona presa di mordere questa mescolanza, toccando anche della sua
una risanativa boccata di ossigeno o di mordere sopra due labbra cedevoli e coralline una fitta
il battere del polso e il progressivo mordere dell'acido era il suo inebriante orgoglio,
[castruccio] ancora mirabile nel rispondere e mordere, o acutamente o urbanamente.
/ il giovine mastino / ha bisogno di mordere.. venite, / signore,
-rivolgere i denti: protendere la bocca per mordere. berchet, 354: il mastino
cibarsene a piccoli e voraci morsi; mordere con ferocia (un animale).
memoria, per essere tutti affissi a mordere il dominante, di cui soccombono al
dei denti con un intenso desiderio di mordere. tommaseo [s. v.
denti (prurito di rosicare, di mordere). soffici, i-209: nei primi
rosicchiava intorno intorno. 2. mordere le unghie o le mani o un oggetto
.. abbiamo denti, e sappiamo mordere! andremo a rotta di collo noialtri
, parevano fatti per afferrare, per mordere, per lacerare la carne viva, palpitante
altrui, e altissime e rubeste in mordere negli altri li loro medesimi vizi. cicerchia
rovesciargli la testa come un guanto e mordere quella carne viva, molle col sapore
forte, d'essere giovine, / di mordere i frutti terrestri / con saldi e
l'altrui, e altissime e rubeste in mordere negli altri li loro medesimi vizi e
saper bene fare... non mordere se non sai se è pietra o pane
. / a fiutare a baciare a mordere a divorare / fino alla sazietà dei sensi
due coltelli. quasi biasciare, non mordere ne levar via di netto.
. sanno fare altro che latrar senza mordere. -spreg. sboccatàccio.
moravia, i-608: gli piaceva mordere nel bianco quasi elastico e sentire sotto
scantùccio, scantucci). spezzare o mordere il pane cominciando dalle parti esterne.
quelle stanze vuote che stava a farsi mordere il collo dalla gatta. -con
l'ardita licenza del favellare e del mordere altrui, ricoprendo il viso de'morditori.
fiacchi, 72: chi suol da scherzo mordere; / alfin morde da vero.
, inf, 34-59: a quel dinanzi mordere era nulla / verso il graffiar,
annunzio, iii-2-336: alzata sei per mordere, / o pantera schiumosa che strisciavi /
1-xxxviii-88: egli può impunemente ciarlare e mordere quanto vuole, certo ch'io non
la gente stava zitta, si sentiva mordere e scoppiare. - schioccare
fare d'ogni parola una sincope, mordere, più scorso che letto, il messale
, / li quali devemo differire a mordere / non che mangiar, fin che ci
zione della bontà del prodotto consiste nel far mordere impunemente a una bella ragazza una mela
poeta piglia di qua buona presa di mordere questa mescolanza, toccando anche della sua
6-i-448: lascia che la sdentata di mordere s'ingegni, / e giudichiam noi
laocoonte, non altro egli intese di mordere se non se la stitichezza di colori
fare d'ogni parola una sincope, mordere più scorso che letto il messale,
notrica lo serpe che l'ave da mordere. bandello, 1-5 (i-81):
formiche, quali sono così sensibili nel mordere che cagionano lo stesso dolore o fanno
, non sfogati crepano d'invidia nel mordere altrui. piovene, 1-92: rientrai sfogata
i denti come sgengivati, doloranti nel mordere il soffice pane. =
fuor delle toro guaine in atto di mordere. 3. letter. germogliato
risguardi [var.: cum -divorare, mordere con lo sguardo: leggere o li
sindico de la villa, si diede a mordere e a stridere go, sìndico,
l'ardita licenza del favellare e del mordere altrui, ricoprendo il viso de'morditori.
nostri denti smussati dall'antico eccesso del mordere. l. conti, 1-164: controlla
franco, 14: aretin, chi vuol mordere in sonetti / questo e quel tristo
illustrare il trionfo del suo nemico, mordere dall'aspide. c. e. gadda
(per la coniug.: cfr. mordere). ant. ferire le piante
= comp. da sotto1 e mordere (v.). sottomucósa,
che il cane fusse vile, deve lassarlo mordere la testa e il collo dove è
dal pensiero che il gigante non potesse mordere più, ma subito dopo questa idea un
poco che sentansi punte, rivolgonsi a mordere senza discrezione. -rappresentazione precisa.
cleopatra... non si facesse mica mordere da un aspido..., ma
x-29: è lor mestiere il criticare e mordere / per l'altrui fama dissipare e
tra l'altre di arrovesciare l'orecchio, mordere boli, ma con sì fatte
.. con gravissime riprensioni cominciò a mordere così folle amore e a sospignerla indietro
, 1-iii-134: non altro egli intese di mordere se non se la stitichezza di coloro
fu senno, non lasciandosi egli mordere nell'età sua fiorita dalle vipere
stoltezza e temerità, avendo avuto ardire di mordere e sbeffare sino agl'iddii. leopardi
amor ai patria o della giustizia, facevan mordere la polvere ai superbi ed ai malvagi
essi si lasciarono percuotere, strappare, mordere, malmenare. -ritirare in fretta
che, si tu vuoi giocare a mordere, ti strepparrò il naso di faccia o
fra le labbra, nella bocca; mordere. giamboni, 8-i-210: quello [
, per farle stizzare ed irritare a mordere, mettersi le code di quelle in
come se da me avessi imparato a mordere e a graffiare. stupidezze! d'annunzio
la vipera] non si avventa mai a mordere. spallanzani, -iii-466: a farlo
ariosto, 443: questi devemo differire a mordere, / non che a mangiar,
mobili, / li quali devemo differire a mordere, / non che mangiar, fin
mascalcie, 1-261: se il cavallo vuole mordere, lima li denti di sopra e
li fori delli denti e non potrà mordere. = deriv. da terebettotto
è a ogni processo di conoscenza (dal mordere la mitica mela a un modello di
dei tenaglioni simili a zanne pronte a mordere, ornavano il basso dei muri,
terra: morire stramazzando al suolo; mordere la polvere. monosini, 216:
-mordere la terra: v. mordere, n. 31. -muovere cielo
iv-2-1328: la marra non giunge mai a mordere né la gómena a tesarsi.
carità boccaccio, viii-2-73: fieramente cominciò a mordere e a riprendere la tristizia e la
paura lo lasciasse rizzare, lo cominciarono a mordere di buon denti. -avvolgere
becco, pungiglioni, ecc.): mordere, pungere. -anche con riferimento metaforico
con quelle d'alcuni altri, che vollero mordere con qualche motto, furono da loro
notte lo facevano voltar di schianto a mordere il guanciale. loria, 5-95:
, esaltare i suoi contemporanei, ed osa mordere breus rimproverandogli la piccolezza della statura di
obbrobriosa, s'attaccano alla vita col mordere l'altrui azioni e costumi, trinciando
852: in questo mentre io mi senti'mordere da una trombettesca zanzara la punta del
pericolo si corre in voler uccellare e mordere i difetti de'prìncipi. baretti, 1-21
come la pecora morde, dèono così mordere l'uditore, e non come 'l cane
il destro con finezza tutta sua di mordere scherzando, e di deridere i difetti
subito dopo, da un'amarezza atroce mordere il palato e le viscere. restò con
, mostrando la sua sofficienzia, di mordere con gravissime pene i viziosi, e
scarto più vii delle vaschette, / non mordere, per dio, cangia consiglio,
fu senno, non lasciandosi, egli mordere nell'età sua fiorita dalle vipere de'
canini, parevano fatti per afferrare, per mordere, per lacerare la carne viva,
, mostrando la sua sofficienzia, di mordere con gravissime pene i viziosi, e
vizi di zampare, tirar calci, mordere ed anco di avventarsi. pirandello, 7-442
, inorpellato di dolcezza, poiché non potea mordere con b. davanzati, ii-297
tempi si è resa illustre per il ben mordere, par che solamente adesso entri in
hobbesiano dalle zanne che hanno bisogno di mordere e di strappare. papini [in
due pecoroni? 2. ant. mordere. cucco di messer gualfreduccio baglioni,
ucciso per l'estrema licenza del suo mordere? = dal lat. chi¯us,
ricu = iter. di mordere. sava di credere ad una
, e sviperando fuori dalle tane cercano mordere il mostro che possiede l'infandogeniodirinfacciareacolorolepropriefacce,