/ e si racqueta poi che 'l pasto morde. fiore, 69-11: egli è
ardire, / ché 'l can che morde, non abbaia invano. =
... l'abbocca, e la morde. passeroni, ii-770: quivi si
nelle tue chete stanze, e non ti morde / cura nessuna. carducci, 673
: circoscritto / dentro a'termini suoi morde il torrente / gli schermi opposti e vi
e scudi, e lima a tondo e morde, / e rappiana e comparte.
3-72: e pur men grava e morde / il mal che n'addolora / del
la cura ignota che il bel sen le morde / io tergerò co 'l puro mèle
, 3-72: e pur men grava e morde / il mal che n'addolora /
tue chete stanze; e non ti morde / cura nessuna. 5. agile
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
de'medici, i-277: né l'aligosta morde in su al schiena / la
fisso, e quando l'uomo lo morde col dente che abbia savore un poco amaro
, senza forfora: riscalda, e morde, e secca. targioni tozzetti, 8-353
debbono, l'altra nella coda; e morde da ciascuna parte, e corre prestamente
bistorti, / però che con ciascuna morde e fiede. boiardo, canz.,
che cerca / vita là dove solo / morde l'arsura e la desolazione, /
che cerca / vita là dove solo / morde l'arsura e la desolazione. piovene
/ come foglia di salvia a chi la morde! idem, iv-2-708: entrambi s'
e teme l'acqua, ma se morde un altr'uomo gli dà la stessa
è morso da un cane arrabbiato, se morde un altro, gli dà la stessa
cerca / vita là dove solo i morde l'arsura e la desolazione. 2
la cura ignota che il bel sen le morde / io tergerò co 'l puro mèle
, in modo facci strèpido, esso si morde il piè per correggere tale errore.
prende il toro, / che 'l morde e per la fretta noi manduca, /
resta / alcun mal vivo avanzo, il morde e pesta. metastasilo, 1-3-17:
aviere impudente, per esempio, che morde la sigaretta a mano riversa storcendo la
incontra, / disperato s'avventa, e morde, e fugge. settembrini, 1-296
con i denti: dare un bacio che morde, dimostrare affetto e nutrire ostilità.
li corrono adosso, e chi il morde di qua e chi di là. sannazaro
. einaudi, 1-502: la biscia morde il ciarlatano. la progressiva confiscatrice.
ed a sbranarla aspira; quei ìa morde alla lingua, e ivi potente / spreme
aligosta, / né l'ali- gosta morde in su la schiena / la murena,
l'altro in su la schiena sì si morde, / isguainando i bocciardi massicci
del dolce suono, né a tizio morde / le interiore del suo corpo grame
coda, la torce e rizala e morde. d. battoli, xxix-1-139:
fresco della mattina... ti morde con un brivido gentile. monti, 24-456
, 845: il latratore anubi / morde a i calcagni la fuggente europa. faldella
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
del can celeste allor che latra e morde, / come ardeva il cor mio
di una volta dicevano che « latra e morde », quando il sole implacabile arde
cane. -can che abbaia non morde: chi fa molto chiasso non è
che can che assai abbaia, poco morde. lippi, 11-29: il can ch'
pieno di gambari, uno d'essi gli morde un dito. foscolo, iv-370:
in cambio di baciar la gente, morde, / e dà co'piè certe ceffate
arenaria e puddinga, che la zappa non morde; e greppi qua e là,
cui non stringe pensier, cura non morde, / co'legami del verso, ove
la cimenti, neanche la vipera non ti morde ». 5. ant.
/ che ancor dentro amoroso il cor gli morde, / ché l'amor perso eternamente
lingua se non questo: questo solo morde movendo la mascella di sopra e non quella
, e salta, e corvetta e morde, e tira calci, con insoffribile protervia
arenaria e puddinga, che la zappa non morde; e greppi qua e là,
un colubro in sul sentiero, il qual morde i pasturali del cavallo, onde colui
, / voce del verno, la qual morde il cuore / a chi non
/ con quanti denti questo amor ti morde. 3. per simil.
.. salta, e corvetta e morde, e tira calci, con insoffribile protervia
miei peccati d'infinita schiera, / mi morde conscienza netta e pura! varchi,
a vuoto della sega che rantola quando morde il tronco scorzato. palazzeschi, 244
6-16: la tarantola... morde l'uomo a caso, l'uomo
pataffio, 7: cui serpe morde, o riceve cubesso, / lu
osservato m'assale, chi giunto mi morde. d. bartoli, 43-2-35: aggiunta
/ or la strigne, or la morde, or la rimira; / ed ella
suone / con quanti denti questo amor ti morde. cavalca, 18-313: per la
'l dente de l'invidia che mi morde, / mi darebbe più doglie e più
vola ondeggiando e si dilata, / morde con dente d'or fibbia gemmata.
, vii-698 (5-3): rabbia mi morde el cor con maggiur izza, /
tesauro, 2-i-67: un diamantino fermaglio morde davanti al seno gli crespi seni del
risentire, ed ella urla come belva, morde come cagna, si dibatte come arrabbiata
, digrigna, e, se può, morde. pirandello, 6-594: e avevo
e scacciolo: / l'altro mi morde il piè, perch'io il dilappoli.
luca pulci, 5-88: chi 10 morde, chi gli storce le mani, /
baretti, 1-52: lo graffia e lo morde e gli dilania tutta la persona a
altri si prezia / che, cui morde, con la sete uccide: /
una vipera, che s'avventa e morde e lascia un veleno denso, che
liberarsi dal morso, sottrarsi da chi morde. alamanni, 23-28: disposto pure
cava dal vino per distillazione, essa morde e dà al capo. baldini, i-801
e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende e
di punte; la repubblica si morde il dito, perché abbiamo gettato da
el seme del dracun- culo riscalda e morde e ha sì veemente odore che le
istessa coda rigirandosi afferra con i denti e morde. galileo, 1-2-194: le nuove
, non pur se spira, o morde, / ver me l'orecchie di pietade
essendo sole, se una mosca le morde, o che si versi loro un vaso
ambito proprio d'una tecnica determinata, morde « in corpore veritatis » -.
mentre vola ondeggiando e si dilata, / morde con dente d'or fibbia gemmata.
3-74: e pur men grava e morde / il mal che n'addolora / del
angue / sibila nel tuo cor, morde le vene? / par che ti serpa
, / però che con ciascuna morde e fiede. tassoni, 270: qual
delfino, 1-122: or più feroce morde / il rostro del sospetto / il misero
4-24: in via serra, il fuoco morde dei cornicioni con sibilo di fiamma ossidrica
monti, x-5-63: quindi col sai morde le tuniche / d'una cipolla,
chi suol da scherzo mordere, / alfin morde da vero. i la finzion del
cecchi, 8- 30: la luce morde lietamente sui fioroni degli enormi orci per
si chiama emorois, lo quale quando morde l'uomo, gli fa uscire tutto lo
sol va onde se cala / melinconia che morde o che formento. = deriv.
il toro, / che 'l morde e per la fretta noi manduca, /
da castiglione, 88: sempre abbaia o morde li difetti, 11 mancamenti e gli
, che vi lambe e poi vi morde. 2. spreg. frappator àccio
soprusi, angherie, ingiustizie; che morde il freno; che è animato da
ringhia, e sparge la terra, e morde il freno. testi, i-50:
, vii-698 (5-4): rabbia mi morde el cor con maggiur izza, /
base a virtude: / l'ancora morde i lidi e non l'antenna. dossi
, e smania e delira e si morde come gli arrabbiati mastini? credete voi,
om dentr'e di fore, / morde e piaga el su'cor primeramente, /
assalto / sotto il vago galon gli morde l'anca. forteguerri, 9-25:
pieno di gamberi, uno d'essi gli morde un dito. soderini, i-32:
genìa. d'annunzio, iii-1-546: morde [il fuoco greco] e divora /
fina, arguta, gentile, non morde, né lacera, ma solletica e
e1 glauco... revoltato morde li ami e no li gliocti ma li
lettera ad areteo 'lo graffia e lo morde e gli dilania tutta la persona a
/ del dolce suono, né a tizio morde / le interiore del suo corpo grame
, comunque cada, sempre aggrappa e morde il fondo con due marre.
cielo con le mani incrocicchiate, si morde il dito, e si gratta il capo
leopardi, 3-70: per men grava e morde / il mal che n'addolora /
, / impaziente spuma e il freno morde. levi, 2-159: teneva una
acuti e gagliardi, con i quali morde la balena e 'l vitello marino, veramente
bocchelli, 1-86: [il mulo] morde, ed ha denti da spezzare il
trabocca, / ed al sanguigno strai morde la cocca. goldoni, vii-570: sono
la nave andava avanti come un cavallo che morde il freno, e si sentiva
volto imbrividito; / chi bestemmia e morde il dito. imbroccaménto, sm
1-1-550: ho compero un cavai che morde, salta, / trae, imperversa.
ma tartagliando impiccia / i sensi, morde i labbri, in convulsione / trema.
bestiario moralizzato, v-366-9: non morde lo nemico enprimamente, / lecca
/ in cambio di baciar la gente, morde. galileo, 1-1-233: questo dico
sua donna vede, / che si morde le labbra e vuol razzare, / quelli
tenesse, / schiattisce, e 'l vento morde, e i denti inciocca. da
paragone degli uomini saggi e avveduti, morde i fiorentini di leggeri e inconsiderati. foscolo
medici, i-277: né l'aligosta morde in su la schiena / la murena,
: la « ruggine »... morde le spighe e le infiamma e le
carnale diletto entra dolcemente, ma infine morde ed uccide. rovani, i-288:
nessun nutrimento. lucini, 5-215: si morde le mani per ingannare la fame.
per il sentiero / e balza e morde al mio petto. 2.
un altro inalza il serpente, che si morde la coda, gieroglifico dell'eternità.
: masticato [il macero di galeno] morde valorosamente la lingua e le fauci,
essi rimira. arici, iii-641: morde il fianco / l'inserta fibbia. d'
; / e mentre i traspiranti insulta e morde / varchi del braccio, ove si
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
ond'è uscito, / quella che morde i buoni sempre a torto. poliziano,
a'papi, cioè a'guelfi, li morde... che adoperando le scomuniche
cui bionda treccia / ceruleo nodo tortuoso morde, / che alle lusinghe dell'aurate corde
come i ginepri che sul lito / morde il libeccio. -ornamento intrecciato,
quella che si agita di più, la morde alla cervice, sanguinario, tenace fino
in senso etimologico. letter. che morde, intacca, scalfisce. govoni
vii-698 (5-1): rabbia mi morde el cor con maggiur izza, /
sua donna vede, / che si morde le labbra e vuol razzare! ariosto,
che ravenna saccheggiata resta. / si morde il papa per dolor le labbia. tasso
come sentendosi chiamare, e certo si morde così le labbra per tenere a freno un
, i-5-166: vezzosetto [il danno] morde / l'orlicciuzzin di sue vermiglie labbra
che allaccia / blando se stesso e morde. graf, 3-268: petti villosi,
ma la tua, eot- tichia, morde e vezzeggia. oliva, 708: l'
. papi, 4-209: se ti morde / del piacer il reo vezzo, e
: sepolto osiri, il latratore anubi / morde a i calcagni la fuggente europa.
, dal gr. xa&poséxtrjs 'che morde segretamente '. latroncellare, intr
bestiola e gioca seco, / mi morde il cuore una crudele invidia. cassola
. / che bacia, lecca, morde e picca e pugne. -curare
con singulto orrendo / la terra ove regnò morde morendo. caraccio, 21-16: per
? questo pensiero mi lima e mi morde continuamente da iersera. -assol.
.. liscia con la bocca e morde con la coda. 3.
fame ardisce e trema e liscia e morde; / fame gl'insegna a far
tempi, nell'età nostra felicemente rimossi, morde lividamente la fama di quei pontefici che
. poliziano, 1-670: se lo morde qualche mosca, / gran lamento allor
fame ardisce e trema e liscia e morde; / fame gl'insegna a far bella
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
cose. pataffio, 7: cui serpe morde o riceve cubesso, / lueerta teme
l'una specie quando è caldo sì morde l'uomo con denti malamente, ma quando
scorza. bestiario moralizzalo, xxxv-n-318: non morde lo nemico emprimamente: / lecca e
punta di un temperino per tutto li morde. bontempelli, i-799: un'aura d'
tua celebre argia, che tutti / morde, o, se loda, un 4
macinato tossa dal membro che lui morde. comanini, fracchia, 519
: -signora. un ministro della curia; morde. eccolo qui. -venga avanti.
rabbia '. lorenzino, 156: si morde le mani, parendoli aver perso,
re uberto, / siccome spesso altrui morde e manuca. zenone da pistoia, 1-5
. gatto, 5-181: la laguna morde / i cimiteri chiusi, i fondi,
poco. sbarbaro, 1-38: il marino morde le torri rosse a vedetta, lustra
, 113: [il macero] masticato morde valorosamente la lingua e le fauci,
aviere impudente, per esempio, che morde la sigaretta a mano riversa storcendo la
5-61: si sa che a can che morde / si dan poi mazzate sorde.
seme è anguioso, acre, e morde la lingua, benché non troppo aromatico
/ con agre riprension la donna il morde, / senza aver luogo a ricoprir
: le labbra il franco per vergogna morde, / l'anglo minaccia. manzoni
guglielminetti, 3-76: il duol che mi morde, la notte fraterna in me calma
una gran figura che per dolore si morde il dito? nannini [epistole]
vagheggia, / misura occhiate e vezzosetto morde / l'orlicciuzzin di sue vermiglie labbra
della moderna razza, / e bacia e morde insieme, e ride e rade.
boccaccio, viii-i- 235: riprende e morde la viltà dell'animo di quegli i
tende a mordere per natura; che morde con facilità; pronto, atto,
della vite alba verde e secca, morde molto; il che non fa la radice
/ e si racqueta poi che '1 pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
alcun mal vivo avanzo, / il morde e pesta. bruno, 3-198: te
noi mordevamo la polpa succulenta come si morde il pane. montale, 2-25: ora
arrabbiata caccia i denti nei sassi, morde le pietre, destrugge i tempi, incrudelisse
e d'altra fera il dente / la morde là nella natia sua terra. ungaretti
la gente, [la mula] morde / e dà co'piè certe zampate sorde
essi [coi cani], ei morde terribilmente. fiacchi, 24: quei [
un l'altro in suda schiena sì si morde. savonarola, ii-24: la lepre
vagheggia, / misura occhiate e vezzosetto morde / l'orlicciuzzin di sue vermiglie labbra
che, ognor cacciata, ognor ritorna e morde / ghiotta di sangue, lì.
sopra lo stagno; e, quando morde un poco, metterlo d'oro fine.
si versa sopra dell'acquafòrte, che morde e intacca il rame ne'luoghi lasciati scoperti
. sbarbaro, 1-38: il marino morde le torri rosse a vedetta, lustra
15: rantola [la sega] quando morde il tronco scorzato. -scavare
. a tagliar non atta, / morde l'amico ferro e acuto il rende.
sulla ruvida corteccia, / cui già morde la fiamma, a un tratto io miro
lena, / mentr'ella in rauco suon morde la riva. fantoni, i-20:
la riva. fantoni, i-20: morde l'eridano più basso l'argine.
arici, i-332: dentro a'termini suoi morde il torrente / gli schermi opposti.
. ragazzoni, 142: l'onda la morde [l'isola], la flagella
baldini, i-65: la linea dei prati morde la linea più fosca delle selve.
in quella parte dove la fibbia dello scaggiale morde le giunture delle latora...
: abile vesta /... / morde con dente d'or fibbia gemmata.
ruota dentata. arici, iii-641: morde il fianco / l'inserta fibbia. poerio
ferrea è la curva falce e ferrea morde / l'ancora il lido. carena,
andare [la carretta], quando morde la ghiaia, trainata da venti paia
sull'orlo degli spalti / l'edera morde ai re le arche bifronti.
che, masticata, non manco valorosamente morde la lingua. tasso, i-35: ciò
fresco della mattina... ti morde con un brivido gentile. capuana,
sono in cenci / e l'inverno morde rabbioso, / guardano un cielo nero
5-153: guardati da quel sole che morde, percuote ed arrostisce. papini,
cerca / vita là dove solo / morde l'arsura e la desolazione.
., con la sua acuità, morde i suoi nervi [dello stomaco].
utile nelle medicine de gli occhi. morde leggiermente e riscalda. campanella, 5-245
, ii-508: la nebbia... morde gli occhi. pea, 5-21:
acqua è medicata, anche adesso mi morde la gola e gli occhi. jahier,
non si va, se pria non morde, / anime sante, / il foco
sento prima del barometro » ché mi morde le gambe come un cane arrabbiato.
euro la primavera tenerella / percote e morde, e rigido rintuzza / del giovin
: la « ruggine »... morde le spighe e le infiamma e le
(44-14): per lei morte me morde. petrarca, iii-1-60: -ben le
, 8-59: la sua ansia di vita morde i giorni come il bambino morde la
vita morde i giorni come il bambino morde la mela. -ridurre, annullare
/ cum tal dolcezza quel canto la morde. ariosto, 46-65: il sangue ch'
]? no; ché il suo bacio morde il core e cava altrui di sentimento
contarini, lxxx-3-624: la collera lo morde fino al cuore, e bene spesso
a. cattaneo, iii-186: quanto morde quella povera anima il peccato commesso!
né tanto il mal trascorso ornai mi morde, / quanto il pensare, antivedendo,
alme invidia. foscolo, iv-409: mi morde un sospetto: le nostre lettere sono
tue chete stanze; e non ti morde / cura nessuna. capuana, 4-155
pò... gaudio, ove morde coscienzia? dante, inf, 19-119:
104): bergamino... onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer can
in tutte le sue poesie lacera e morde le donne. xardi, ii-53: prese
, e chi sia quello che si morde. gelli, 15-i-40: dettonsi [i
senti, senti come / mi vitupera e morde. guarini, 2-179: bisogna non
come parla dei pontefici,... morde volentieri gli abusi. g. gozzi
1-1-296: il panis... morde quella preminenza ch'egli [robespierre] si
. bestiario moralizzato, xxxv-11-318: non morde lo nemico emprimamente: / lecca e
55: salta [la canaglia] e morde allor ch'ella rinvilia. machiavelli,
sulla terra, dove al frutto / morde ognun del caldo amore. sbarbaro,
e bada che spesso la troppa lima morde sul vivo e fa più male che
dentro il cui mattone la vecchia edera morde. 24. spiovere, proiettarsi (
li. cecchi, 8-30: la luce morde lietamente sui fioroni degli enormi orci per
presentat'arm. la voce del colonnello morde come un metallo incandescente immerso bruscamente nell'
dicono il nome è qualcuno che non morde, si sa, -fece scarpa ridendo
i motti], come la pecora morde, deono così mordere l'uditore, e
, / adulator dell'aretino erede, / morde il pane e la mano. o
/ la terra, ove regnò, morde morendo. garopoli, 2-40: semivivo aladino
sangue e macello. e già trafitto / morde fulvio il terren. aleardi, 1-438
; / la prima fila, la seconda morde / l'insanguinata polve. d'annunzio
ripeto... con me non morde. -non trovare da mordere:
147: chi ti lecca dinanzi, ti morde di dietro. tommaseo [s.
s. v.]: il cane morde quand'è arrabbiato, l'uomo nasconde
le mosche; quella che rimane, morde come cane: gli insetti che sopravvivono
le mosche; quella che rimane, morde come cane. -can che abbaia
cane. -can che abbaia non morde: v. cane1, n. 18
, n. 18. -can che morde non abbaia: le persone più pericolose
contrappone a: can che abbaia non morde). proverbi toscani, 130:
proverbi toscani, 130: can che morde, non abbaia. -i granchi non
4. -chi uccella a mosche, morde varia: v. mosca, n
25. -la biscia, la vipera morde il ciarlatano: l'inganno, spesso
. v.]: 'la biscia morde il ciarlatano (chi si crede approfittare
avesse i denti; la rana non morde perchè non ha denti: spesso le
proverbi toscani, 171: la ranocchia non morde, perché non ha denti.
. -non è l'elefante che morde, ma la vipera: i pericoli
l'elefante, ma la vipera che morde. -non si può mordere il
rimorsi. -se è offesa, morde anche la pecora: anche le persone
. ant. e letter. che morde; che si difende o attacca con
cadono le mosche; quella che rimane morde come cane. ibidem, 238:
329: chi uccella a mosche, morde l'aria. -la mosca punge
non chi gira a mosca cieca e morde come un cucciol che metta denti.
, che essi, come la pecora morde, deono cosi mordere l'uditore, e
. -irice). letter. che morde rabbiosamente. c. e.
molto è nociva al bestiame e dove morde subito enfia e fa puzza. bronzino
bocche all'aligosta, / né l'aligosta morde in su la schiena / la murena
. e catal. muscle, fr. morde. mùscolo3, sm. ant
baldini, i-65: la linea dei prati morde la linea più fosca delle selve,
piazza. becelli, 1-112: il dito morde niquitosa e fella / e dice:
suono, / né dito né plettro ti morde. gadda conti, 2-82: furtivamente
per il sentiero / e balza e morde al mio petto. montale, 2-74:
cui bionda treccia / ceruleo nodo tortuoso morde, / che alle lusinghe dell'au-
/ solo negli alti stipiti, / morde il suo vecchio pane. io.
e. cecchi, 8-30: la luce morde lietamente sui fioroni degli enormi orci per
come i ginepri che sul lito / morde il libeccio. 3. formato
, / misura occhiate, e vezzosetto morde / l'orlic- ciuzzin di sue vermiglie
appoggia ed orza, / svolazza e morde. bruno, 3-822: guardate come la
utile nelle medicine de gli occhi. morde leggiermente e riscalda e, suzzando,
e quando non ne può più, si morde un dito, per non lasciar andare
-ritorna in prigione / ogni volta che morde in un pezzo di pane.
del morto nei regni sotterranei. colui che morde quei dolci fatalissimi assapora l'eternità.
/ adulator dell'aretino erede, / morde il pane e la mano. o
iii-136: la cosa che l'uomo morde parte ne piglia e parte ne lascia
/ e si racqueta poi che '1 pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
: e quel- l'altro come si morde le labbra e si pela quella barbic-
spende: / chi iudica, chi morde e chi riprende, / ma il lodare
basalischi, scorpion e serpente / qe morde e percode de venen e de dente
5-153: guàrdati da quel sole che morde, percuote ed arrostisce. 24
questo pesce è avido e vorace e morde facilmente all'amo; la sua carne
per ripiccar chi piccò e rimordere chi morde. -con uso recipr.:
e, chi non l'ha, morde con mille uncini. bibbia volgar.,
mezzo alla crudel strage vermiglia / vola, morde, spetezza e calci tira, /
speculazione filosofica fosse una serpente che si morde la coda, una piroetta del pensiero
foglie più strette e gommose a chi le morde. domenichi [plinio], 13-21
scaglia addosso, mi pizzica, mi morde. v. giusti, 4-3-54: tanto
quegli uccelli che si tuffano, e tanto morde loro el capo che gli toglie quello
sobriamente. monti, x-5-63: col sai morde le tuniche / d'una cipolla,
polposotte: / i frutti poscia trincia, morde e lecca / e ne fa tante
una serpe in manica velenoso, che morde da bocca e da coda, spianando
per fuggir la canicola romana, che morde con morso arrabbiato e mortale: massime
o, dal punto di vista della morde cristiana, che è fortemente incline o abitualmente
. oliva, i-3-126: niun mostro morde e niun tossico rode, se iddio ne
, ii-163: ugolino... si morde le mani, ma 'per furore
[dante], quando con invenzione acerbissima morde le colpe di molti viventi, e
/ con quanti denti questo amor ti morde «. / non fu latente la
è una piccola e razionale consapevolezza che morde in superficie e noi abbiamo il dovere di
si prostra, e il pensiero ti morde e ti macchia. e il contrasto
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
chi gli fa pulcesecche e chi lo morde, / traggongli i sassi e fannogli
e bada che spesso la troppa lima morde sul vivo e fa più male che
nostro / arma [la lingua] che morde e pugne, / come nel gatto
inferno / con una serpe che li morde il cazzo / per peccato di rompere
schiàncio / e lo strina. egli morde u suo tabacco. / è a testa
il pazzo, e maggiori cose, perché morde gli altri animali e appicca loro la
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende
che, masticata, non manco valorosamente morde la lingua. 2. piccola
scanfarda che non ha denti, e pur morde. redi, 16-v-312: or eccomi
, scaipione o ragna- telo / ci morde in qualche parte della vita. chiari,
correggio, cvi-240: questa il rampogna e morde a tute l'ore / e
5. prov. -la ranocchia non morde perché non ha denti: con allusione
, 1-541: proverbialmente la ranocchia non morde perché non ha denti: di chi non
ranocchi. -il ranocchio non morde perché non ha denti; domeneddio fece
. cecchi, 736: il ranocchio non morde / (dice il proverbio) perch'
a vuoto della sega che rantola quando morde il tronco scorzato. moravia, 23-85:
/ che s'allunga e rientra / e morde qual tanaglia e chiappa e strigne,
/ men- tr'ella in rauco suon morde la riva. mascheroni, 8-70: è
della moderna razza, / e bacia e morde insieme, e ride e rade.
quando sua donna vede, / che si morde le labbra e vuol razzare, /
4-82: farla così la recidiva speranza, morde / in un'anguria la polpa dell'
a morire. jahier, 31: morde il lenzuolo e medita la ribellione dell'
: in tutte le sue poesie lacera e morde le donne e, benché qualche volta
vai / l'acre dolor che men ti morde allora. -ricorrenza di una festa.
tempi fu buonissimo scrittore di satire e morde molto bene, ridendo, i vizi
nello 'nfinto viso, sgombra le ricchezze, morde e arde gli ottimi cuori. baruffaldi
viningravida / di quel buon vin che morde e il core inanima. fantoni,
s'allunga e rientra, / e morde qual tanaglia e chiappa e strigne. p
, l'ambizione / le viscere vi morde, e vi chiamate / reformatori della religione
bentivoglio, i-34: -se più ne morde, ficcali quel spiedo / ne la pancia
, s'arresta e rigna / e morde e tira come una saetta. alfieri,
pavese, 1-66: -chi sa come si morde le dita per aver lasciato tornare talino
/ voce del verno, la qual morde il cuore / a chi non fece
, per mezo d'un pappagallo, morde un arguto dottore e da questo vien rimorsa
. gozzano, i-1184: una dama morde un frutto e l'offre al cavaliere
la vedi andare [la carretta] quando morde la ghiaia, trainata da venti paia
tita sbuffa / e le vicine sue morde e diserta. = comp.
peggio, che ringhia e latra e morde, / aizzato a beffarmi la in faccia
alla canaglia, / che salta e morde allor ch'ella rinvilia. bellincioni,
per ripiccar chi piccò e rimordere chi morde. -rimbeccare a battute altrui con
: tosto il serpe si ripiega e ti morde. 12. rattrappire i propri
, / che spesso il cor mi morde e mi risana? -con riferimento
filicaia, 2-1-38: il suol già morde e stride, / e in van risorge
non ha mandato nulla. e mi morde un sospetto: clregli abbia mandato alla donna
coda, la torce e rizala e morde. bruno, 2-40: -facilmente fui questo
i-491: quel pizzicore senza soccorso che lo morde, ingenerato dalla piscia rodente.
vuol dire roseo) e della satira che morde si trova nei due lunghi atti di
che sono dorate: quello che le morde sul verde è ruggine. -sostant
delfino, 1-122: or più feroce morde / il rostro del sospetto / il misero
! perché dunque ti lagni / se ti morde una mosca, e tua follia non
ramoso assalto / sotto il vago galon gli morde l'anca, / onde si
, 14-7: la ruggine... morde le spighe e le infiamma e le
, / sta zitto zitto e si morde le labbra. 2. propagarsi
/ l'acre dolor che men ti morde allora. fantoni, iii-37: l'ire
chiama mohameth, el quale come ramoso morde la gente et amazala, e poi
si stacca dalla navicella e cade, morde al ceppo ed eccoci arrestati nonché sballonzolati
, 2-159: or sbava, or morde, / or parla in alta frase,
una legge sociale, con una norma morde o religiosa. -in partic.:
o puddinga, che la zappa non morde. 15. che ha dimensioni esigue
., digrigna, e se può, morde. -emergere nel contesto di un'
dolce... lui ci sforma e morde il freno. pavese, 5-74:
si scagliano / un sanguinante verminaio le morde. calvino, 2- 156:
i-332: circoscritto / dentro a'termini suoi morde il torrente / gli schermi opposti e
cotanti ardori? fantoni, i-20: morde teridano più basso l'argine, / carezza
chi suol da scherzo mordere; / alfin morde da vero. proverbi toscani, 183
tenesse, / schiattisce e 'l vento morde e i denti inciocca. comanini,
visconti, 2-67: chi in occulto morde tal diventa / quale è il vii
quando sua donna vede, / che si morde le labbra e vuol razzare, /
e d'una tale / che latra e morde e come sferza o strale / incontra
, che liscia con la bocca, e morde con la coda. s. bernardino
colla coda, la torce e rizala e morde. in questo modo fa il detrattore
bestiola e gioca seco, / mi morde il cuore una crudele invidia.
. bestiario moralizzato, 1-159: non morde lo nemico enprimamente, / lecca e
toscani, 325: la vipera morta non morde seno, ma pure fa male coll'
li piedi colli denti e sì se li morde fortemente. lo indovinello, lvii-41:
/... / chi lo morde, chi gli storce le mani, /
. -essere un serpente che si morde la coda: un circolo vizioso,
speculazione filosofica fosse un serpente che si morde la coda, una piroetta del pensiero
pataffio, 7: cui serpe morde o riceve cubesso, / lueerta
setter. non aver paura, non morde ». 2. dimin. setterino
dolce., lui ci sforma e morde il freno. g. brera [«
più niente. piena di sfrontatezza: morde; respinge, fa con la lingua
si sa donde venga, ulula e morde come un cane. -purificarsi con
l'altro in su la schiena sì si morde / isguainando i bocciardi massicci. domenichi
sguardan li matti / che 'l troppo morde, poi, più che serpente. s
a vuoto della sega che rantola quando morde il tronco scorzato. n. ginzburg,
di cristo], 3-20-4: si morde il mondo frequentemente che egli èvano e fallace
sexe pè e han l'abito grixo me morde e me picia e me fa strafriger
, t'arresta; un pigro gel mi morde il cuor, la destra si
e d'una tale / che latra e morde e come sferza o strale / incontrala
e ghiande, et or ginebri e morde. / oh dolce tempo, oh vita
animale). forteguerri, ii-230: morde il fren / destriero audace e queto
fa gran dispiacere / quando la vanagloria le morde. ovidio volgar., 6-879:
in cambio di basciar la gente, morde / e dà co'pie'certe zampate sorde
5-61: si sa che a can che morde / si dàn poi mazzate sorde.
85: la inpietà della morte che morde ogni cosa lapo figliuolo tuo in danno di
forteguerri, iv-385: se ti pugne e morde / lo spendere soverchio ch'essi fanno
della moderna razza, / e bacia e morde insieme, e ride e rade.
losofica fosse un serpente che si morde la coda, una piroetta teriori
ma deluso in sua speme / sol morde l'aria e beve l'arsa arena.
alla crudel strage vermiglia / vola, morde, spetezza e calci tira. 2
in alcune parti coverta di spineti, di morde e di calam- broni pongenti, e
. cecchi, 8-30: la luce morde lietamente sui fioroni degli enormi orci per
abbandonava al ritmo grida e si morde le labbia, / e getta spuma per
ella gli artiglia / le squammee spire e morde e tenta il volo.
oltre all'abbaiare, graffia e squarcia e morde i miseri dannati. ovidio volgar.
sfiorandola, imbizzarrisce nello sguardo, si morde le dita, non sa cosa sta
, in modo facci strepido, esso si morde il piè per correggere tale errore.
: mohameth,... come rabioso morde la gente et amazala, et è
. luca pulci, 5-88: chi lo morde, chi gli storce le mani, /
cani li corrono adosso, e chi il morde di qua e chi di là,
/ che s'allunga e rientra, e morde qual tanaglia, e chiappa e strigne
loro uova, perciò lambisce e non morde i nostri e uccide e stritola gli
: al sofferir poco uso, / morde le labra e di furor si strugge.
stucca': propriamente è una lima che morde pochissimo, perché logora da lungo uso.
appoggia ed orza, / svolazza e morde e col giocar di schiena / tanti
s'è tabifico, il quale come morde l'uomo, immantenente il consuma.
la cura ignota che il bel sen le morde / io tergerò co'l pur mèle
s'allunga e rientra, / e morde qual tanaglia. ferd. martini, 1-i-38
là come sentendosi chiamare, e certo si morde così le labbra per tenere a freno
molto frizza in bocca: e più tosto morde leggermente con lento tepidóre, e abbia
ella ignara l'agita, e ne morde / le tese fila coll'erranti dita,
, cane da pagliaio che abbaia e non morde. 3. donna altera,
adagia usurpare solemus: 'il ranocchio non morde perch'e'non ha denti. il
che il pesce trasmette alla canna quando morde l'esca anche senza abboccare all'amo.
colla coda, la torce e rìzala e morde. -torcersi la pancia: essere
lo scorpione della terra, quando elli morde altrui. c. campana, ii-142:
: né tanto il mal trascorso ornai mi morde, / quanto il pensare, antivedendo
/ e mentre i traspiranti insulta e morde / varchi del braccio, ove si addensa
, è vero, il dolor così ti morde, / che in suon di dubbio,
il bruckero ad imitazione de'sui maestri morde questo ecclesiastico come troncato di molte buone
con turbato ciglio, / ognun ti morde e vuoiti sindacare. sannazaro, iv-59:
cotale, che essi, come la pecora morde, dèono così mordere l'uditore,
il cane della casa sta irato e morde. 14. dimin. umorino.
coscienza così come un cane che lo morde ai calcagni; non deve vivere con la
alconiera, onde le mormora, e le morde, ancorché non abbia più denti.
. boccone, 92: quello che morde [ragno] ha il corpo rotondo che
il cane, perciocché il cane non morde il suo signore, anzi lo difende
proverbi toscani, 46: la vipera morde il ciarlatano. ibidem, 325:
ibidem, 325: vipera morta non morde seno, ma pur fa mal coll'odor
in sé molto sale diventa secco, morde lo stomaco e accende il sangue.
: il giuoco è uno vizio che chiunque morde fa che divenga rabbioso, la qual
oriente, la separazione da loro mi morde nel tallone. -girarsi indietro,
. fiorio, 534: quando il maschio morde e vomita fuori il veleno, i
o puddinga, che la zappa non morde. calvino, 3-68: poiché ho
comincia a tremare! giù che il signorino morde la terra! giù! ».
pernacchi... il putipu corregge e morde con pernacchil'eccessivolanguore laceratodellamusica chepiange e implora
del tipo momordi e totondi rispetto a morde. re e tonde. re),