, par che insieme soavemente baci e morda. segneri, i-557: tutti gli altri
adunco. / io so come si morda il pomo / senza perdere stilla di
lupo arrabbiato né cagna / che così morda e divori ed attosche. savonarola,
., 4-75: costui non è chi morda o che gli latri, / ma
lupo arrabbiato né cagna / che così morda e divori ed atto- sche. l
che indugia, / pare ancora che morda quel grappolo d'uva / tanto ha
insolente, / questa terra ei la morda caduto; / a lei volga l'estremo
abbia il padrone, e fame il morda. algarotti, 2-410: l'abbaiar
insolente, / questa terra ei la morda caduto; / a lei volga l'estremo
can ch'abbaia, rado awien che morda. manzoni, pr. sp.,
si torca in spasimo grande / e morda la verde sua bava / e dia
come di lima sottile / che ferro morda. è colei / dai piedi azzurrigni?
, corra in fretta, / e morda invano con stizza e con rabbia. soderini
d'uomo cui altra cura stringa e morda, / che quella di colui che gli
/ d'uomo cui altra cura stringa e morda / che quella di colui che gli
carico loro; prima che la vipera morda le torrò i denti. 3
diletta e non lo 'ntenda, non morda subitamente col dentarne canino, e coll'unghia
194: guarda ch'elio non si morda le dita / quando li denti mette.
si risvegli e dèstisi, latri, morda e uccida. poliziano, 198:
817: non mi curo che mi morda / un detrattore, o palese o coperto
autro, acciò ch'el poi lui morda e devori. iacopone, 75-1: fugo
faccia o con un motto, gli morda, o mostri me'di loro, subito
: non vo'che alcuna delle achee mi morda, / se ad uom, che
/ di iosuè qui par ch'ancor lo morda. albertano volgar., 145:
vegna contra coscienza, non mi ci morda. albertano volgar., ii-138: è
che col troppo adunco dente / troppo non morda, e la nascente gemma / non
in brev'ora / tanto lecchi e tanto morda / che ogni mandorla al precetto /
ogni tanto impennandosi come un puledro che morda il freno. sinisgalli, 6-123: la
sua possa / il suo benefattor laceri e morda. tasso, n-iii-605: dissero [
tropo. e guardase che no li morda né li strengua cum li denti,
4-73: costui, non è chi morda o che gli latri, / ma liberal
non abbiam paura che ci manuchi o morda la befana,... noi ci
la schiuma, conforti l'odorato, morda la lingua, scaldi lo stomaco e faccia
che sappi, a ciò che non ti morda / l'ignoranzia col dente velenoso,
... guardese che no li morda né li strengua cum li denti.
amore / ch'io quella lingua sua le morda almeno. cantoni, 407: mi
, 1-10: il taglio di quella spada morda, attossichi, succhi, laceri,
oliva, i-1-227: mirate come il sale morda e asciughi 'l fradiciume che impiaga
so che, che o lusinghi o morda la lingua e '1 palato o faccia l'
che non lecchi, punga baci e morda, non vale. della porta,
che vuol che sempre il suo giudicio morda / ognun ch'abbi peccato tanto o
non vo'che alcuna delle achee mi morda, / se ad uom, che tanto
d'uomo cui altra cura stringa e morda / che quella di colui che li
/ di iosuè qui par eh'ancor lo morda. petrarca, 29-17: quanto per
non ha drento di sé stimol che t morda. p. fortini, ii-280:
non è al mondo chi non vituperi e morda le truffe, le ingiustizie ed i
semivivo aladino awien che cada / e morda il suol del proprio sangue impuro.
e ponli dentro con lib. meza di morda. idem, 48: piglia libre
vino, che nel berlo par che dolcemente morda la lingua. 10.
/ né vai perch'altri lusinghi o morda, / eh'a suo modo ne
arrabbiato né cagna, / che così morda e divori ed attosche, / né anco
non so che che o lusinghi o morda la lingua e 'l palato, o
d'omo cui altra cura stringa e morda. idem, purg., 1-119:
d'uomo cui altra cura stringa e morda, / che quella di colui che gli
/ ch'avete voi paura che vi morda? / guardate se vi piace la
acciocch'or questo or quello ei graffi e morda. /... / quand'
/ ch'io quella lingua sua le morda almeno. loredano, 3-29: minacciò dio
che indugia, / pare ancora che morda quel grappolo d'uva / tanto ha
sua possa / il suo benefattor laceri e morda. nardi, 1: comunche se
ogni tanto impennandosi come un puledro che morda il freno. piovene, 14: si
non lecchi, punga, baci e morda, non vale, ristucca troppo e viene
amoroso / e, benché spesse volte ei morda e stringa / non genera furore,
un non so che che o lusinghi o morda la lingua e il palato o faccia
, voi l'andate a sollecitare perché vi morda. rattiepidare (rattepidare), tr
/ sicché venga un serpente pure e morda, / ch'ella non sente nemmeno
per risposta si dice e il risponditore morda come cane essendo come da cane prima
la schiuma, conforti l'odorato, morda la lingua, scaldi lo stomaco e faccia
si stracchi, / non strida e morda, e le ale non sbatacchi.
intorno a sé, quasi cane che si morda la coda. -privo di una
d'omo cui altra cura stringa e morda / che quella di colui che li è
, par che insieme soavemente baci e morda. -con antifrasi: sensazione dolorosa
caldo, ma non sì che egli morda spiacevolmente. anonimo [agricola],
mastichi la cenere o le selci f morda, neuna stella / s'infosca o muta
, xxviii-23: guardese che no li morda né li strengua cum li denti.
/ d omo cui altra cura stringa e morda / che quella di colui che li
stenda l'arco antropos e con lei morda / la furia di carid, anzi disperda
/ quanto amor de virgilio el stringa e morda. landino [plinio], 30
lanzi. ricchi, xxv-1-275: per te morda, ogni giorno, / un migliaio
uomo, cui altra cura stringe e morda, / che quella di colui che gli
mar- scio en lo trozo, e morda la ungia del cavallo azò ch'el cavalere
ora / tanto lecchi, e tanto morda, / che ogni mandorla al precetto /
è al mondo chi non vituperi e morda le truffe, le ingiustizie ed i tradimenti
prov. pulci, 28-i37: non morda ignun chi ha zanne, non che denti