già andato a dare un'occhiata alla mora? idem, 5-41: cinto stava
il povero greco, awien che mora, / in picciol'uma, in breve
non acconsente un suo pensier ch'io mora, / un suo pensier del mio morir
/ mosso palermo a gridar: 'mora, mora! '. 5
palermo a gridar: 'mora, mora! '. 5. rifl
del loro ammontare, sia con qualche mora al pagamento. bocchelli, 1-iii-760: il
dritto o torto è che sua figlia mora; / ha fatto prender certe cameriere
s'andò di nuovo addosso all'infelice mora. pellico, ii-76: non potrebb'egli
226: che dolor fu per la mora / quel vedersi lì adontar! / dal
volete, / guardate ch'io non mora in vostra spera. guittone, 43-5
e di pensiero caricare tanto ch'i'mora. petrarca, 61-5: e benedetto
. firenzuola, 533: benché la mora piaccia a tommaso suo così sconciamente,
loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca
volgar., 10-16: il sugo della mora agresta farai un poco scaldare. s
amaro. petrarca, 229-14: viva o mora o languisca, un più gentile /
del lusingare colui che soffre sotto la grave mora della miseria e inspirargli la idea funesta
non acconsente un suo pensier ch'io mora, / un suo pensier del mio
, 119: pareva il vino una minestra mora; / vo'morir, chi lo
, il povero greco, awien che mora, / in picciol'urna, in breve
e con lui fuggan le nevi, e mora / il verno fier, ché '
, 119: pareva il vino una minestra mora; / vo'morir, chi lo
i-764: [dalle stragi] la mora era uscita per miracolo viva, chi
mi speri / vederla anzi ch'io mora. boccaccio, i-262: sostenete che
loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca
, se mi vuoi, finch'io mi mora; / ora incomincio e ardisco dir
nominati dal piazza, e poi dal mora, erano stati imprigionati fino dal 27 di
di luglio, furono al piazza e al mora comunicati gli atti posteriori alla ripresa del
, 819: era lì che il mora aveva detto esser venuto il padilea,
interessata (avviso di pagamento, di mora, ecc.). carducci,
un altro movimento, cioè di quella mora o spazio o indugio o bada, che
, / sotto la guardia della grave mora. / or le bagna la pioggia e
. manzoni, 776: a giangiacomo mora, barbiere, che stava sulla cantonata
ch'io senta, anzi ch'io mora, / queste brevi parole: amante amato
nel colore del volto: quella è mora, e questo è bianco, ma belli
loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una
ch'io senta, anzi ch'io mora, / queste brevi parole: amante amato
: faccio intendere alla meglio alla vecchia mora che sarei di ritorno fra breve. verga
rompevano le mascelle, si giocava alla mora, o a briscola. fucini.
/ al giuoco delle corna o della mora, / o nasconder più in quella le
sono, da pari mia anco onoratamente mora. caro, 10-994: se indugiar
dietro a giocare a zecchinetta o alla mora, e lì filze di moccoli. barilli
questo proposito interrogata la moglie dello sventurato mora, per nome chiara brivia, risponde
vai, se pur convien ch'i'mora? / ahi, questo è pure il
dritto o torto è che sua figlia mora; / ha fatto prender certe cameriere /
deh! chi può ben morir, adesso mora; / ché chiunque il suo ben
il vino, una maniera di minestra mora composta di acido tartarico, miele e campeggio
un canto della tavola, giocavano alla mora. palazzeschi, 3-168: tutti tiravano fuori
lo spazio dov'era quella del povero mora. -fermo come una cantonata: immobile
l'altro giorno sono passato sotto la mora, -dissi. -non c'è più
sedici. 3. sopratassa di mora. leggi di toscana, 2-26:
: s'introduce con altera prosopopea la mora galiana, oscura e stellante come la
/ e di pensiero caricare tanto ch'i'mora, / poi che voi non mi
consenta il ciel * dicea « ch'i'mora, / che sciolta sia dal cor
pavese, 5-79: chi mi accolse alla mora fu cirino il servitore, col permesso
son giuochi da taverne, come la mora, le piastrelle, le chiavi, e
cor mio, tu vuoi ch'io mora? e perché vuoi ch'io mora?
io mora? e perché vuoi ch'io mora? perché ti amo?..
119: pareva il vino una minestra mora; / vo'morir, chi lo mette
mi speri / vederla anzi ch'io mora. boccaccio, dee., x-lntr.
sopra quel sen, tra quegli amplessi io mora! pascoli, 7: che sia
son giuochi da taverne, come la mora, le piastrelle, le chiavi e le
legge, che pel colore rassomigliava ad una mora aspersa di farina, quella di marat
/ e al pover gli orecchi senza mora. -chinare in giù le ali
! chi può ben morir, adesso mora; / ché chiunque il suo ben perde
loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una
, ma così necessaria alla cattura del mora. tommaseo [s. v.]
nel bolognese poligola, in piemonte testa mora, è uccello che suol volare a branco
id est longa eiusdem rei agitatio in eadem mora consilii explicandi ». cogitóso (
buttate nel fiume; demolita la casa del mora; sullo spazio di quella, eretta
supplizio che soffrirono il barbiere gian giacomo mora..., guglielmo piazza, gerolamo
ella [l'altra parte] è in mora, viensi a un'inibita, /
. m'ero già accorto che della mora non parlava volentieri. con tanto che
nominati dal piazza, e poi dal mora, erano stati imprigionati...
avesse specificate queste circostanze, contradittoriamente col mora. codice di procedura civile, 234
e chi si congiungerà con bestia si mora; e la bestia sia morta. e
, o ciel, ch'io mora indecore; / che sol pensando udir quel
dante, 3-274: acciò ch'io mora consolato in pace. cino, ii-584:
: s'introduce con altera prosopopea la mora galiana, oscura e stellante come la
loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca
avesse specificate queste circostanze, contradittoriamente col mora. ¦ s comp. di
via di monitorio. 2. mora, ritardo a estinguere, a pagare un
lo comprovano e lo attestano, la mora, il ritardo, alla persona debitrice
col vulgo caddi, e converrà ch'io mora. tasso, 6-iii-45: vinca fortuna
/ al giuoco delle coma o della mora, / o nasconder più in quella le
quel giuoco che si dice generalmente alla mora, si chiama alle coma..
sciolta, che il delitto confessato dal mora è diventato verosimile; tanto che ne
manzoni, 794: il barbiere giangiacomo mora componeva e spacciava un unguento contro la
cor mio, tu vuoi ch'io mora? e perché vuoi ch'io mora,
mora? e perché vuoi ch'io mora, perché ti amo? marino,
verretton nel core; / fa ch'ella mora d'altro che di volendolo poi spegnere
agli scacchi, al domino, alla mora, al lotto. dossi, 162:
sacchetti, vi-22: dunque davanti che bellezza mora, / acciò che la virtù lodar
non si degnò mai di venire alla mora. -ant. e letter. senza
, xxx-5-65: i'vuo'ch'ei mora. e s'altra man non trovo
selvaggia, / ch'i'arda, mora e caggia / a quel c'a peso
vi-160: e forse, avanti ch'io mora, li malvagi cavalieri di comovaglia avranno
un canto della tavola, giocavano alla mora. [fermo e lucia, 120]
due facce di scherani, giuocando alla mora. [ediz. 1827 (115)
seduti a un deschetto, giucavano alla mora]. percoto, 224:
che io viva tua o ch'io mora. tasso, 4-62: il mio desir
: del diamoron. il sugo della mora agresta farai un poco scaldare, e bollire
'per mezzo di 'e piópov 'mora '. cfr. isidoro, 4-9-9
la lor diffalta e che ciascun ne mora. brosoni, 1-147: quella fanciulla
alma, che mi prega pur ch'i'mora. caro, 9-125: e nel
ch'oggi si vinca o che si mora. testi, ii-136: carlo, quel
dimora / brescia e milano a gridar mora mora. d'annunzio, iii-1-498:
dimora / brescia e milano a gridar mora mora. d'annunzio, iii-1-498: poiché
guardia tegna, / ch'està donna pur mora. boccaccio, 9-81: così m'
dritto 0 torto è che sua figlia mora. marino, vi-25: non è
del freddo, overo che giocano alla mora con le dita facendo un chiasso in
e perch'io piò sovente e forte mora! meo de'tolomei, vi-11-44 (16-10
non consentire, o ciel, ch'io mora indecore; / ché sol pensando udir
e bramosa, / e di mora e di requie impaziente, / con tutto
, 96: se volete ch'io mora, un colpo solo / m'uccida,
: se dispone il fato ch'io mora, morirò vostro marito, col dolce nóme
le schiere / alla diritta della gente mora: / rinaldo alla sinistra con leone
: non è nessun che temesse una mora / i saracini e la trista gentaglia;
bocchelli, i-317: la ragazza era mora e adusta, di pelle e ossa
, agli scacchi, al domino, alla mora, al lotto, con chi e
/ il meglio è ch'io mi mora amando, e taccia. molza, ix-572
duda2, sf. dial. mora di rovo. = voce sicil.
sicil., dall'ar. tuta 1 mora di macchia '; cfr. turco
dud, tilt e neo-gr. 8outi * mora *. duddo, sm. stor
e declinatorie, cioè opponendo, o la mora al pagadi fetonte. marino, 14-37
sul davanzale chiaro. -erba mora o morella: nome italiano regionale di
con grossa radice, chiamata da noi erba mora. questa è a noi in uso
. targioni tozzetti, ii-500: * erba mora, erba san lorenzo, erba laurenziana
mi speri / vederla anzi ch'io mora; / però ch'ad ora ad ora
! che bel ragazzo! una capelliera mora, folta e lunga senza esagerazione e senza
giorno vegnente... fu chiamato il mora all'esame per intendere « se ha
, retro a quella inumana nota sencia mora cum veemenzia festinante la via, io
30: spero, prima ch'io mora, veder levati ed estinti questi tre
insieme / de- stinan pur ch'io mora, / e gionta è l'ora /
tu procuri notte e dì ch'io mora. tasso, 5-46: di transitorio onor
, / sotto la guardia della grave mora. maestro alberto, 25: non
faccia. pavese, 5-136: né alla mora né a crevalcuore quel matteo si faceva
quattro parole, avanti ch'io mi mora. buonarroti il giovane, 10-887: e
indovinello che lo predicava amante di quella mora. metastasio, i-199: cangia favella
invenzione; e giova credere che il mora abbia preferito il ripiego di foggiarlo a
mi pareva di rientrare nella cucina della mora, di rivedere le donne grattugiare, impastare
neri, 2-13: altri fanno alla mora, altri alle carte, / altri a
perché ti piace, e vuo'che mora. monti, x-1-136: per le pene
mi speri / vederla anzi ch'io mora; / però ch'ad ora ad ora
2-10: retro a quella inumana nota sencia mora cum veemenzia festinante la via,
e con lui fuggan le nevi, e mora / il verno fier, ché 'l
figmento apparea dii stare inconstante e di mora impaziente, vedevasi quasi il tremulare degli
/ a se stesso la tomba anzi che mora? pascoli, 936: come sei
fina seta faccian quelli, / tuoi la mora che sia ben nera, /
e nominò come gente amica del mora, e pochi di buono, quel barnello
che in pace e in quiete io mora, / tempra tanto dolor sfrenato e
crescenzi volgar., 5-14: la mora insalata e secca, stringe il ventre
con fichi, pera, mela e mora, / cedri, cotogni, muse,
, ii-1-272: nelle osterie si giuocava alla mora fragorosamente. svevo, 2-415: ella
: tu sei disposta pure ch'io mora affatto, / prima che tu mi
paganino bonafè, xxxvii-139: toi la mora, che sia ben nigra / e
con lui fuggan le nevi, e mora / il verno fier, ché 'l bell'
stelle. morando, 16: una mora, che si veda tra noi tutta oscura
i-60: no, no, si mora; e l'infedele enea / abbia nel
/ la lana avea, qual di pecora mora, / che giù scendeva e s'
iii-13-3: degno son io ch'i'mora, / donna, quand'io vi mostro
, e par che di gaudio egli si mora. -stare in gaudio: godere
gèlsa, sf. region. mora del gelso. dante, purg
(plur. gelsemòre). ant. mora di gelso. tesauro, 2-15
= comp. da gelsa e mora (v.). gelsato
198: non è nessun che temesse una mora / i saracini e la trista gentaglia
case affumicate, / chi non è mora affatto, almeno è ghezza. nomi
. masuccio, 266-267: la vecchia mora uscita d'aguato, e videndogli a
dietro a giocare a zecchinetta o alla mora. d'annunzio, iii-2-1166: gozzovigliano
, / al giuoco delle coma o della mora. tasso, 11-ii- 482:
giurati: amor s'ingegna / ch'i'mora a fatto, e 'n ciò segue
, xxx-5-65: i'vuo'ch'ei mora. e s'altra man non trovo /
da l'albero e raccolse / la dolcissima mora; indi ne tacque / dal suo
moniglia, 1-iii-192: -la nostra gatta mora / v'ha partorito or ora.
e mia madre, benché lei fosse « mora » d'occhi e di capelli,
puoi gradir, se non c'hio mora. goldoni, viii-305: in altro tempo
5-12: ero stato servitore alla cascina della mora nella grassa piana oltre il belbo.
mi pareva di rientrare nella cucina della mora, di rivedere le donne grattugiare, impastare
vi-3-11: il timore che la gravida non mora tagliandole il ventre per cavar la creatura
d. bartoli, 5-506: una mora... mostruosa, orribile,
): mi sovvien or che d'una mora rossa / mi venne voglia, essendo
lo bevea, e questo fare alla mora in terzo chiamavano eglino il toccafondo.
asa fetita, sugo di radici d'erba mora e titimalio, esula, serapino
volete, / guardate ch'io non mora in vostra spera. elegia giudeo-italiana,
gobbicel tanto minore, / che appena una mora si c'invio. = lat
ch'ai duca, perché a muri ei mora, / tosto in testa si dia
che t'è a grato, ch'io mora non mi agrava. varchi, 24-20
roccia fa imbuto la circondano di una mora di sassi, contro le intemperie.
. pavese, 5-136: né alla mora né a crevalcuore quel matteo si faceva
e per uso, / ch'io mora senza induso: / così forte m'incama
: se vói consentir ch'ai tutto io mora, / levami con tua man sì
e vederlo incespicare giù belando. mora tra sé come la vespa / che va
io mora. segneri, iii-1-266: se non giungono
non consentire, o ciel, ch'io mora indecore. 2. sgraziato
: indi arrivò tra l'altra gente mora, / che non fu visto né sentito
mort'e per uso, / ch'io mora senza induso. dante, inf.,
ove sorgeva la casa del barbiere giacomo mora, condannato a morte quale untore).
a far prigione il barbiere gian giacomo mora; e quello che pure meritava osservazione
, 34 (594): giangiacomo mora: nome che, per un pezzo,
ultime a germinare; e da questa mora, che in latino inferisce indugio,
brighella, suo messo, a smeraldina mora per saper ciò che volesse inferire l'arcano
, ahi troppo infausto, / che mora un dio per la natura inferma. cesari
. pratesi, 4-73: una brutacchiola mora, con un inferno di capelli nerissimi
alto signor, per cui quell'empio mora, / che, con legni rapaci uscito
ciò che cerca. bianchi, 132: mora il finto demetrio, / mora che
: mora il finto demetrio, / mora che la regina / ingannata e tradita /
: / poi, s'ella è in mora, viensi a un'inibita, /
latini, i-2325: quando omo 'na- mora, / io dico che 'n quell'ora
11 che se esser mai deve, io mora innante. tasso, 5-73 •
caro, 9-1-50: quanto a la mora, conosco ch'avete cacciato il mogliazzo
. crescenzi volgar., 5-14: la mora insalata e secca stringe il ventre fortemente
l'inseguite, quasi per far che mora! bellini, 437: in fondo
dimora / brescia e milano a gridar mora mora. bontempelli, 20-191: l'
/ brescia e milano a gridar mora mora. bontempelli, 20-191: l'insubre
bocchelli, i-317: la ragazza era mora e adusta, di pelle e ossa
dio, chi lo mi 'ntenza / mora di mala lanza / e senza penitenza.
ed esigibili; interessi moratori o di mora, che, nelle obbligazioni aventi per
sono dovuti dal giorno della messa in mora del debitore da parte del creditore,
del debito o della messa in mora del debitore, cioè dal momento della
danaro, sono dovuti dal giorno della mora gli interessi legali, anche se non
sofferto alcun danno. se prima della mora erano dovuti interessi in misura superiore a quélla
, né credo ch'uom di dolor mora. girone il cortese volgar., i-114
obbligazione (e serve a mettere in mora il debi tore);
la domanda giudiziale o la messa in mora da parte del creditore o del vecchio
a mettere quest'ultimo in stato di mora (intimazione di pagamento). -anche:
debito, che serve a mettere in mora il creditore stesso. de luca,
1219: il debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto
con questa vita / voi volete ch'io mora intisichita. batacchi, 2-65: le
, no, no, che tu qui mora inulto. m. rossetti,
che a me fia meglio che io mora, che alcuno invanisca la mia gloria
giurato di iugularvi, ogni poco di mora ch'io interponeva, il mio soccorso
, 3-6-9: egli avea sotto una iumenta mora, / di pel di ratta,
crescenzi volgar., 5-14: la mora è rea allo stomaco, perocché si corrompe
: / tè disposta al fin ch'io mora / per amore e gelosia. machiavelli
, chi lo mi 'ntenza / mora di mala lanza / e senza penitenza.
: raccolti sul sagrato / s'accapigliano alla mora: / e fanciulli cattivi / lanciano
faza el to langore, / languendo mora e cusì viverò / de vita nuova se
, montan, mentre le nostre tor- mora / ruminan l'erbe, e i cacciator
bevesse di quello, subito 'sine mora 'confesseria ciò ha fato. 2
ovate intaccate... 'erba mora. erba s. lorenzo. erba laurenziana
. targioni tozzetti, ii-500: 'erba mora. erba s. lorenzo. erba
iacopone, 22-15: aio una mora santa, de paradiso pianta; /
. bacchelli, 2-295 • era mora, pallida di un pallore lentigginato e
: / poi, s'ella è in mora, viensi a un'inibita, /
, ero stato servitore alla cascina della mora nella grassa piana oltre belbo. cassola
cade il sole, o per ch'io mora / e tomi al ciel qual peregrino
.. i ch'i arda, mora e caggia, / a quel c'a
intanto questi all'asta pubblica con proporzionata mora per dar tempo e comodo alla licitazione
. petrarca, 229-13: viva o mora o languisca, un più gentile /
. -mora di macchia: v. mora. -ornit. re di macchia:
donami soccorso, / perch'io non mora giovinetto amando. bembo, 1-166: avess'
al magazzino a bere e giuocar la mora, non si lasciò mai trovar da
ai duca, perché a'muri ei mora, / tosto in testa si dia per
i dottori tra la magna e poca mora, ricavata... dalla materia delle
ricorda la prima volta che mi vide alla mora -ammazzavano il maiale e le donne
andando per rubar la casa di madonna gismonda mora ed ammazzar chi gli avesse voluto far
a cino, iii-2-73: perch'io non mora, prenderà novella, / né già
/ mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». s. bernardino
palermo a gridar: « mora, mora! ». s. bernardino da siena
loro malora. coletta, lxiv-n: mora, mora questa ingrata, / crudele,
. coletta, lxiv-n: mora, mora questa ingrata, / crudele, despia-
/ crudele, despia- tata; / mora, chi vagia dannata / a lo inferno
/ ecco che per mandar fan'alla mora. / ciascun nel loco suo presto
una sola specie nota, volgarmente detta mora (mania maura). =
. soderini, ii-385: l'urtica mora è un'urtica di foglie manse e
che nel tempio / uno infelice peregrin non mora. gelli, ii-46: gli animali
mantiene. pavese, 5-136: né alla mora né a cre- valcuore quel matteo si
, di origine mediterranea; cfr. còrso mora * canale d'irrigazione ',
lavoratori che una massa di frasconi chiamano mora e di qui è moriccia, che vale
, 5-79: chi mi accolse alla mora fu cirino il servitore, col permesso del
tutto 'l popul gridando: -mora, mora, / vien per punir zerbin del non
a la detta cappella per murare la quarta mora. tozzi, vi-962: naldo benedetti
. neri, 2-13: altri fanno alla mora, altri alle carte, / altri
col vulgo caddi e converrà ch'io mora. papi, 4-201: uopo è.
nel suo morire a don cristoforo di mora molte e fin allora ben custodite memorie,
vita, / per tal ch'io mora consolato in pace, / vi piaccia agli
in gaminella non ero niente, alla mora imparai un mestiere. -spreg.
/ ecco che per mandar fan alla mora. / ciascun nel loco suo presto
negri venti onda dopo onda / colà di mora su le bianche arene, / tall'
/ sotto la guardia de la grave mora. pagliaresi, xliii-181: senza dimora /
sonetti. pavese, 5-136: né alla mora né a crevalcuore, quel matteo si
di strida minacciose e interrotte: / mora il perfido, mora, / mora il
interrotte: / mora il perfido, mora, / mora il tiranno del gran regno
mora il perfido, mora, / mora il tiranno del gran regno mosco.
, ne proruppe una maniera di minestra mora che levò nel locale un flagello di
spaventevoli, di croste e di pidocchi. mora via, ii-89: ogni
puza che nel mondo fusse, ense- mora adunata. dante, inf., 17-3
lasciò nel suo morire a don cristoforo di mora molte e fin allora ben custodite memorie
tosse (anche accompagnato da specificazioni: mora di macchia, di rovo o di
, di rovo o di siepe, mora agreste, prugnola o selvatica).
volgar., 10-16: il sugo della mora agresta farai un poco scaldare e bollire
sguardo, un frutto / rosso di mora. saba, 496: quand'eri /
eri / giovinetta pungevi / come una mora di macchia. anche il piede /
landino [plinio], 317: la mora ha sugo vinoso nella carne e tre
e utile per la foglia, per la mora, per mandarvi sopra vite e per
di mori gelsi bianchi, cioè di mora bianca. lambruschini, 5-149: quando
bachi sono nel forte del mangiare, la mora suol essere matura, e casca da
con le more. -nero come una mora: di colore molto scuro.
, là ove sono le genti nere come mora. g. villani, 8-82:
saggina e di semola, nero come mora. nuccoli, vii-695 (2-2):
/ coi volti lor più neri assai che mora. la spagna, 32-18: el
32-18: el re turchione, nero come mora, / verso cristiani venia speronando.
leccare a laido ch'era nero come una mora. -non curare qualcuno una mora
mora. -non curare qualcuno una mora: non tenerlo in nessun conto.
61-67: non curando i nemici una mora. -non valer quattro more gelse:
[s. v.]: 'mora ': escrescenza carnea, a mo'
, / lavora d'onne tempo senza mora. canigiani, 1-85: ah! umiliati
/ e al pover gli orecchi sanza mora. felice da massa marittima, xliii-230
... / el vecchiarei ioseppe senza mora / prese del fieno de li suo
. gherardi, lxxviii-111-399: non far mora: / mira volar la fera di
] apparea dii stare inconstante e di mora impaziente. caro, 4-74: il tempestoso
ciò ne danno / mille scuse di mora e di ritegno. borisi, i-ii-109:
: la terza cagione è la ^ mora, cioè l'indugio e il badamento che
mantova una lettera comminatoria d'ubbidire senza mora a'decreti dell'imperadore. marchetti,
sparge in ogni parte, / né mora o requie in esalando alcuna / gli
. troncarono in un subito ogni mia mora. guerrini, 2-529: dopo la
. guerrini, 2-529: dopo la mora / della dolente notte, / risorgerà l'
imputavano agli spagnuoli d'essere constituiti in mora della pace per le speranze imbevute di
, 5-282: pria d'investir nella gelata mora, / squarciato il fianco di stridenti
altro dì, né che l'orribil mora / cessar dovesse appari a segno.
cipresso / tremola verde su la bianca mora. 2. dir. civ
di un'obbligazione. -in partic. mora del debitore: ritardo ingiustificato del debitore
obbligo legale di pagare gli interessi di mora e gli eventuali ulteriori danni oppure l'
fissa e detta penale o penalità di mora). -mora del creditore: ingiustificato
il pregio a'suoi sol per la mora / nell'alimento puro ch'e più forte
. machiavelli, 1-iii-474: la quale mora non è sanza incomodo e danno grande
tal pagamento debba fare in pena della sua mora e tardità e acciocché il fisco e
prova specifica, in maniera che la mora del debitore sia stata la causa precisa
... passati i due mesi della mora, il danaro si depositerà. ramazzini
del censo sino all'intero bimestre di mora. g. m. casaregi, 2-112
venti o ventisette giorni addi mandasi breve mora. tornasi di lampedusa, 286:
una svolta, lunga come una crudele mora procedurale. -in senso generico:
intanto questo all'asta pubblica con proporzionata mora per dar tempo e comodo alla licitazione
altro movimento, ciò è di quella mora o spazio o indugio o bada che
. 6. locuz. -cadere in mora; essere, stare in mora \
in mora; essere, stare in mora \ incorrere o, rispettivamente, trovarsi
che staterà in non pagare et in mora uno denare. lippi, 6-88: sempre
/ poi, s'ella è in mora, viensi a un'inibita / e,
essere in mora'o 'cadere in mora 'vuol dire essere incorso nella pena
accettante essendo per l'accettazione già in mora di pagare, i protesti in riguardo
viva nei giovani, di essere in mora la prima volta, alla discrezione di un
riparo. -costituire o mettere in mora il debitore o il creditore: rivolgere
espressamente prefisso dalle parti, costituisce in mora colui che dentro quel termine doveva adempire
mora'. il debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto
eseguire l'obbligazione. -essere in mora: essere in ritardo, indugiare;
per levarsi, per non essere in mora. b. cavalcanti, 156: attesi
negligenza e ogni occasione di esser in mora. -purgare la mora: eliminare
esser in mora. -purgare la mora: eliminare gli effetti sfavorevoli conseguenti all'
arretrati immediatamente e senza alcuna purgazione di mora o restituzione 'in integrum '
slargato e facilitato molto la purgazione della mora per un'equità canonica. mote al
: si dice poi 'purgar la mora 'quando la legge concede al delinquente
. = voce dotta, lat. mora 'indugio '. mòra4, sf
/ sotto la guardia de la grave mora. g. villani, 7-9:
una pietra, onde si fece grande mora di sassi.. v /. villani
che bene due braccia s'alzò la mora delle pietre sopra il corpo morto del
.. come fermo più che torre o mora, / vincer non si lassò,
nel cortile, salì per abitudine sulla mora che circondava il tronco di una pergola
nuova via cessa, chiusa dall'alta mora di lapilli. alvaro, 8-263: si
roccia fa imbuto la circondano di una mora di sassi, contro le intemperie.
quel morto gravame, da quella gelida mora. sciascia, 8-127: il professore
8-127: il professore giaceva sotto grave mora di rosticci, in una zolfara abbandonata
lasciate alla storia letteraria la * grave mora 'de'poemi: scegliete con provveduto
cuori che garantiva da ogni sussulto la mora d'un portafoglio. 3.
del lusingare colui che soffre sotto la grave mora della miseria. pascoli, 1227:
, novello cristo, scossa la greve mora, / bella d'armi e di luce
... me vollero seppellire sotto una mora di pietre e di calunnie.
toscano fu sepolto da un pezzo sotto la mora del fastidio. 4.
che una massa di frasconi, chiamano mora. = deriv. da * mora
mora. = deriv. da * mora, da * murra, relitto del sostrato
: muratori, 7-iii-293: « 'mora 'coll'o aperto. massa di
'moles ', mutato in 'mora ', pretende il menagio venuta questa voce
..., dal toscano antico 'mora ', che è lo stesso che
due more di lacedemoni, e ogni mora, come scrive eforo, era di 500
500. guglielmotti, 552: 'mora ': quel membro di falange spartana
. = voce dotta, lat. mora 'battaglione '(dell'esercito spartano
= voce dotta, lat. scient. mora. mòra8, sf. zool.
salvini, 6-125: quella mora o buffoneria in uno atellanico essodio,
, attraverso il lat. mediev. mora. mòra2, v. mòra1
(moraiuòla), sf. disus. mora di rovo. trattati antichi,
o. targioni pozzetti, ii-500: erba mora... morandola...
incerto, da connettere probabilmente alla erba mora * àiuga ', di area centro-settentrionale.
la moratoria (o, anche, la mora). crusca [s. v
7: una massa di frasconi chiamano mora e di qui è moriccia, che
ant. frutto del rovo comune, mora. castra fiorentino, xxxv-1-917: o
moridae, dal nome del genere mora (v. mòra7).
superficie disuguale e aspetto simile a quellodi una mora. tramater [s. v
. 2. morella, erba mora. landino [plinio], 484
vita, / per tal ch'io mora consolato in pace, / vi piaccia
eterna, [dio] ha voluto che mora il suo unigenito figliuolo, il quale
.. crudel, ch'io qui mi mora, / mentre più incrudelisce / la
nel suo morire a don cristoforo di mora molte e fin allora ben custodite memorie,
tu sei contenta / che mia vita mora. busenello, 93: mal custodita
vuole / farne rassegna, anzi che mora il sole. forteguerri, 5-80:
se l'opre tue morran pria che tu mora, / dicemi alcun, perché t'
1-514: ogni molestia qui convien che mora, / onde chi s'inamora /
1-612: per più mio strazio / mora, e sia data la polvere al vento
, / il meglio è ch'io mora amando, e taccia. ser giovanni,
/ mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». m. villani
palermo a gridar: « mora, mora! ». m. villani, 7-70
amgli el cor del petto fora. / mora lo scellerato, mora mora! manzoni
fora. / mora lo scellerato, mora mora! manzoni, pr. sp.
. / mora lo scellerato, mora mora! manzoni, pr. sp.,
in guerra et in tempesta, / mora in pace et in porto. manzoni
, 119: pareva il vino una minestra mora: / vo'morir, chi lo
il che se esser mai deve, io mora innante. fagiuoli, viii-25: egli
non ch'i'veggo che tu se'una mora nera. morando, 16: una
nera. morando, 16: una mora, che si veda tra noi tutta oscura
persuasa, il mio lusso, la mia mora, tutto scandalizza. jahier, 47
trovo che hanno colorito da sé una mora, che pareva di trentadiavoli vivo vivo
ella gli risponde in calabrese. / -bella mora, ei dicea, deh fate motto
/ al cui servizio era una vecchia mora, / presa sopra corsar barca africana
. faccio intendere alla meglio alla vecchia mora che sarei di ritorno fra breve.
31-51: indi arrivò tra l'altra gente mora, / che non fu visto né
cristiano avanzato in età e di madre mora, e che questa partir dovesse e
come il granduca mi donò una schiava mora. g. gozzi, 1-471: domenica
libertà, se si faceva di religione mora. -abitato o popolato da genti di
nelle case affumicate, / chi non è mora affatto almeno è ghezza. d.
pancrazi, 1-165: dalla sua faccia mora e rasa di calabrese, appena spaesata dalle
in pregio. / ulivastra è la mora; inculta ad arte / la sciatta e
color celeste. salvini, 39-ii-175: la mora agli occhi dell'amante sembra..
« formidabile », fece mariolina, una mora con le gambe lunghe.
. faldella, iii-53: una capelliera mora, folta e lunga...
venti? quante cose in quella testina mora. -che è tendente allo scuro,
: quattro mucini / la nostra gatta mora / v'ha partorito or ora. lemene
che fu quel dì / quando la vacca mora partorì. salvini, 16-265: di
tutti a lui ciascuno / una pecora mora doneranno. verga, i-156: la cavalla
. verga, i-156: la cavalla mora si accostava, masticando il trifoglio svogliata-
scuro e vellutata. -erba mora: v. erba, n. 1
. e letter. frutto del gelso, mora. g. visconti, ii-5-2:
dal lat. mòrus, da mòrum 'mora '; cfr. gr. pspov
; cfr. gr. pspov 'mora '. mòro3, sm.
mòro3, sm. ant. indugio, mora. bianco da siena, 2-79
'morum celsi ', che è una mora di ciesa matura.
2. frutto di gelso o moro; mora. sannazaro, iv-45: ciascun mangiava
pur qualche morone. 2. mora. maestro martino, lxvi-1-155: sapor
il morone doveva essere il color della mora di mac chia in piena
morosità1, sf. situazione giuridica di mora e, in partic., di
e, in partic., di mora del debitore (v. mòra2,
— morosità tributaria', situazione di mora del contribuente di fronte al fisco,
moróso1, agg. che è in mora, cioè in ritardo ingiustificato, in
per bocca più che non hanno la mora. sabba da castiglione, 43: nella
giuochi da taverne, e sono la mora, le piastelle, le chiavi e poi
/ ecco che per mandar fan alla mora. frusoni, 7-7: il furbo pappette
al magazzino a bere e giuocar la mora, non si lasciò mai trovar da
far bordello: / altri fanno alla mora, altri alle carte. muratori, 7-iii-
. muratori, 7-iii- 293: mora,... giuoco dell'infima plebe
goldoni, xiii-183: nel giocare alla mora han fatto patta. manzoni, pr.
un canto della tavola, giocavano alla mora, gridando tutt'e due insieme (lì
i-438: se facevano un litro alla mora. montano, 6: le urla degli
raccolti sul sagrato / s'accapigliano alla mora. comisso, vii-89: nelle osterie tumultuano
e fanno co'piè di dietro alla mora. -fare la morra con qualcuno
. -che non vadi a far la mora con prometeo. — giocare alla
giuoco, giacché si dice giocare alla mora, quasi all'usanza mora »; e
giocare alla mora, quasi all'usanza mora »; e gherardini [s. v
ma più probabile e che giocare alla mora, significhi giocare all'usanza mora,
alla mora, significhi giocare all'usanza mora, cioè de'mori, non essendo inverisi
donami soccorso, / perch'io non mora giovinetto amando: / tu hai le
, a simi- glianza di una piccola mora (e precede gli stadi di blastula
. 2. letter. mora. govoni, 2-132: le voluttuose
morula, dimin. di mòrum 'mora, frutto del gelso '(cfr.
letter. assumere la forma di una mora. c. e. gadda
, né a dadi. -giocamoli alla mora. -siete troppo mosca a quel
mósna, sf. mucchio di sassi; mora. = vóce di area alpina,
al ronzin d'alcun dì dopo la mora / fé mozzare la coda. gozzano,
frutto, sì 'l mozza e dira- mora in molte parti, buccoli, vii-707 (
1-iii-192: quattro mucini / la nostra gatta mora / v'ha partorito or ora.
(e ne è tipico esempio la mora di rovo). -gemme multiple:
, 34 (594): giangiacomo mora: nome che, per un pezzo,
avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». intelligenza,
mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». intelligenza, 122:
lavoratori che una massa di frasconi chiamano mora, e di qui è moriccia, che
, 48-61: quando nasca fenon, focoso mora, / coprendo un la sua moglie
strettezza che, non avendo che una femina mora e muta per suo servigio ed essendogli
in pregio. / ulivastra è la mora: inculta ad arte / la sciatta
. faldella, iii-53: una capelliera mora, folta e lunga senza esagerazione e senza
povera creatura, dimmi, grideresti: mora chi perde e viva chi vence?
marchetti, 5-181: ulivastra è la mora; inculta ad arte / la sciatta
vie spinose ed erte anzi ch'io mora, / porgimi, signor mio, ch'
fate almen, per ch'ei non mora, / parte li miri i vostri occhi
per pieno 'in difetto di costituzione in mora, sovratutto quando ebbe mandato, da
di ottenere altresì gli interessi legali di mora e il risarcimento dell'ulteriore danno che
, siave recomandato: / vide ch'io mora nominando a tene. 15
mente di questa maestà esser che '1 mora, e che l'era contento acetar ditto
278: merzé, madonna, / non mora ardendo! / mica no afendo /
creditore, pone quest'ultimo in stato di mora, cioè provoca la mora del creditore
stato di mora, cioè provoca la mora del creditore, con tutti gli effetti
essa basta per escludere o far cessare la mora del debitore e gli effetti sfavorevoli che
il debitore non può essere considerato in mora, se tempestivamente ha fatto offerta della
: rimedio ahi troppo infausto / che mora un dio per la natura inferma:
, nati da un bianco e una mora. de marchi, iii-1-603: v'erano
e fresca e olezzante, occhi di mora di siepe al sol d'agosto, bocca
marchetti, 4-196: ulivastra è la mora: inculta ad arte / la sciatta e
, specialmente quando una brigatella gioca alla mora, o fa al tocco qualche litro
, ero stato servitore alla cascina della mora nella grassa piana oltre belbo.
piovene, 14-17: l'ombra di mora serviva a segnare il tempo nel barometro
tua man, non pur bramand'io mora, / eh'un bel morir tutta la
, / e forse, anzi ch'i'mora, in le mie rime / de toa
preparazione per levarsi per non essere in mora. leonardo, 2-87: farai torre e
avete! / non vogliate ch'i'mora / od io consumi ad ora! /
incominciò narare orditamente / della sua longa mora qual fu già / la cagion.
/ e al pover gli orecchi sanza mora. forteguerri, 30-9: o
puoi voler eh'una spietata / barbara mora, orrida in vista e d'alma /
a tale pianta. -ortica morta o mora: galiopsi (lamium maculatum).
montigiano, 201: tutta l'ortica mora, ciò è l'erba col gambo e
. morando, 16: una mora, che si veda tra noi tutta
guardia tegna, / che sta donna pur mora / e tu non se'ancora /
saporite delle meterane? vi sono mora e ostiensi e tusculane. d'
l'ovidutto che le porta negli ovipari mora del ventre, ne'vivipari dentro l'utero
la vita, / per tal ch'io mora consolato in pace. cavalca, 20-642
: ebreo. coletta, lxiv-11: mora, mora 'sta pagana / crudele napulitana
. coletta, lxiv-11: mora, mora 'sta pagana / crudele napulitana, /
'sta pagana / crudele napulitana, / mora ca no'è cristiana, / poi chi
/ poi chi cossi vole ch'i mora. 2. politeista (con
marchetti, 5-181: ulivastra è la mora; inculta ad arte / la sciatta e
papasso di marrocco / e d'una schiava mora che fece già il mestiere / di
carnagione s'innamori improvvisamente d'una fanciulla mora. -contraddizione dj termini, antinomia.
mort'e per uso, / ch'io mora senza in- duso: / così forte
sono, da pari mia anco onoratamente mora. cademosto, 20: luca sellaro gli
aveva fama di solersi offrire come un'odalisca mora piena di partecipanti consensi alla foga disincagliatadei
di un sensale di bestie, bella mora di una trentina d'anni, soda
. venier, lxxx-4-369: breve sarà la mora sopra la materia onorandomi solo rifletter con
voltato de sotto, sì che in tucto mora. = voce dotta, lat
, xiii-183: nel giocare alla mora han fatto patta. bisteghi, xcii-n-339:
. d. vasco, 484: la mora che si fosse nel compromesso pattuita.
e spasimi di fronte alla memoria di mora erano il condimento col quale giulia insaporava
in egitto, sollecitato instantemente da una mora e pregato a peccar seco [ecc.
bella e regolare sarebbe adorna di pelùgine mora. tom, v-335: sul labbro di
o dio, chi lo mi 'ntenza / mora di mala lanza / e senza penitenza
/ -ben converrà che la mia donna mora. idem, conv., iv-1-8:
. verga, i-156: la cavalla mora si accostava masticando il trifoglio svogliatamente,
/ mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». g. villani
palermo a gridar: « mora, mora! ». g. villani, 4-11
donami soccorso, / perch'io non mora giovinetto amando. ariosto, 4-28:
5-13: ragazzo, al cancello della mora mi appoggiavo al badile e ascoltavo le
135: se non vorrà ch'io mora la mia sorte / e che tu tegni
tutti ad una voce insieme: / mora, mora la maga, che perverte /
una voce insieme: / mora, mora la maga, che perverte / i cori
.. i molto non riderà la gente mora: / ché son persone da darle
, 109: se già advien ch'io mora, / ché gran cosa mi par
, ero stato servitore alla cascina della mora nella grassa piana oltre belbo. -con
sono giuochi da taverne, e sono la mora, le piastelle, le chiavi e
forte al quia / e non farà alla mora e alle piastrelle, / i'gli
marchetti, 5-181: ulivastra è la mora; inculta ad arte / la sciatta
furono presi da nicolò lomellino patron della mora. = deriv. da pignatta,
visita fatta alla casa in presenza del mora, egli rese conto de'barattoli d'unguento
ciò ne dànno / mille scuse di mora e di ritegno. filicaia, 2-1-216:
sua sgarbatezza, trovò le lettere di mora. -esclusivamente formale. bocchelli
refrigerio, xxxviii-84: non voler ch'io mora in poca etate. guicciardini, 2-1-261
, ringhiera o galleria che sporgeva in mora. algarotti, 1-vii-79: tutto l'
frassinella, il titimalo, con l'erba mora. mattioli [dioscoride], 502
uno / sipa vittorios e l'altro mora? bùgnole sale, 3-94: archidamo esortò
poliziano, 1-612: per più strazio / mora e sia data la polvere al vento
nude. pavese, 5-105: quando la mora tornò a popolarsi, io ne sapevo
avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». guido da
mosso palermo a gridar: « mora, mora! ». guido da pisa,
. coletta, laiv-ii: mora, mora 'sta judia, / che mi
coletta, laiv-ii: mora, mora 'sta judia, / che mi auzzide
). coletta, lxtv-io: mora, mora, ché la morte / le
coletta, lxtv-io: mora, mora, ché la morte / le tene
/ mi terranno prigion per fin ch'i'mora: / né so, poi che
passai sotto il nido, vidi la mora coi tigli che toccavano il tetto, il
che v'ama lialmente, / non mora, stando nel vostro podere. petrarca,
le praticacce di tita stavano battendosi alla mora sulle panche dinanzi alla bettola.
ora di naufragio et ora d'altre mora violente. marino, 1-9-122: né
: la società prelodata pensa a dar mora, oltre il testo cu certi classici,
ch'io morrò senza sentir ch'io mora. 28. sollecitare, indurre
fr. colonna, 3-102: fue sencia mora portata una grande conca aurea e di
presente / gode c'un di lor mora / per gire al ciel, là dove
nel condizionale o in partico mora. bonichi, 105: se dio talor
/ sotto la guardia de la grave mora. idem, purg., 8-87:
], 536: il fiore o la mora sono contro alle emor- roide e prestere
arriva, / converrà c'a. fforza mora / e la morte serrà presta.
. lucini, 4-120: banchieri in mora e coscienze, che obbligano ad un presto
/ mi terranno prigion per fin ch'i'mora. f. vettori, i-vi-319:
quegli ch'erano principali a dire 'mora mora 'sì si misono m fuga.
ch'erano principali a dire 'mora mora 'sì si misono m fuga. leggende
/ e per voi e per lui mora innocente. stampa periodica milanese, i-109:
puza che nel mondo fusse, ense- mora adunata, / solfenal de corpi morti e
bacchelli, i-317: la ragazza era mora e adusta, di pelle e ossa
profonda, lo sotterra e lascia solamente mora le vette di dette marze. quando poi
natiche e bramosa, / e di mora e di requie impaziente, / con tutto
conforme qualità di quella figura, eziamdio mora di quello crasso e materiale corpo,
ed i nocciuoli, aggiugnendovi alquanto di mora di rovo, schiacciate poi il tutto
/ e non curando i nemici una mora, / certi per boria più che per
eri / giovinetta pungevi / come una mora di macchia. anche il piede /
nord. -pagare gli interessi di mora (di un debito).
ne era stato privato. - purgazione della mora: eliminazione delle conseguenze giuridiche dell'inadempimento
slargato e facilitato molto la purgazione della mora per un'equità canonica, in maniera
tu la fasci dentro e di mora d'oro purissimo. s. bernardino da
che, non avendo che una femina mora e muta per suo servigio ed essendogli morta
di silvia tutti dicevano che le ragazze della mora erano state puttane. g. bassani
di leanza tien tuttore / e quale mora sua donna amorosa. dante, purg.
: il terzo impedimento si fu 4 mora ', la dimoranza, e però a
visto, / megli'è ch'eo mora in quisto: / forse n'avrà peccato
dunque, crudel, ch'io qui mi mora, / mentre più incre- dulisce
al quia / e non farà alla mora e alle piastrelle, / i'gli ho
ditti cacciatori per qual si voglia fiera che mora e sia in dubbio.
'ferire fedire in i: 'moia mora si leva: 'propria propia si
, / ecco che per mandar fan alla mora. / ciascun nel loco suo presto
iacod fornì di benedire faraone, uscì mora tutto racconsolato. g. m. cecchi
non si degnò mai di venire alla mora, mandava a volte un ragazzetto scalzo,
più, turno, / farai tu mora o sotterfugio o schermo? buonarroti il giovane
notte menano le mascelle / sotto la mora greve dei sogni / masticando una rapa che
g. visconti, cvt-367: mora pur presto il vechio mala- detto,
. lueini, 4-120: banchieri in mora e coscienze che obbligano ad un presto
che continua- mente fa l'acqua della mora nel far correre velocemente sei rote che
signori del governo... contennero mora del rastrello la folla. guglielmotti,
ed i nocciuoli, aggiugnendovi alquanto di mora di rovo, schiacciate poi il tutto
, 3-6-9: egli avea sotto una iumenta mora, / di pel di ratta
già, è opportuno metterci a razione. mora via, ix-186: mentre
repudiato omni altro vago disio, sencia mora reciduava al mio firmatissimo intento in l'
, donami soccorso / perch'io non mora giovinetto amando: / tu hai te redini
né legge / ke per lo servo mora lo regge? dante, conv.,
, lat. remora, deriv. da mora (v. mora3) col pref
accidente al padre francesco, si chiamò una mora per fargli applicare le ventose o coppette
vita / degna, perché un che mora / ch'è de amicicia inicio / e
mi speri / vederla anzi ch'io mora, / però ch'ad ora ad ora
dalla morte eterna, ha voluto che mora il suo unigenito figliuolo, il quale ha
riconducono a chiarezze e trasparenze meridionali. mora via, iv-67: quella
se 'l vo'riveder, conven ch'io mora. ovidio volgar., 6-880:
gli costrinse a non temere di saltar mora e ricuperare le robbe ch'essi avevano perduto
l'esecuzione della medesima, o dentro la mora che si fosse nel compromesso pattuita o
ridegli intorno e par si strugga e mora / quando noi vede. tasso, 12-68
. pasolini, 8-26: in questa mora, la confusione della letteratura, privata
per una certa benivolenzia portataci, tratte mora le braccia de la penna, al
). muratori, 8-i-166: nella mora! teologia sono due eccessi il troppo
strettezza che, non avendo che una femina mora e muta per suo servigio ed essendogli
] di drento in guisa che poi di mora e con catene di ferro stringendole e
/ 'nanzi che l'alma se consumi e mora. -rendere un volto di nuovo
zarate], 243: avendo fornito il mora l'armata del rinfresco necessario, quella
giorni riede il povero villano, ritorna mora e rincavagna, rimette nella cavagna, nell'
che mai, spiccava sulle altre voci. mora via, xiii-284: l'
eletto 7 ch'i'viva e mora sol col mio signore. poliziano,
dentro di esso facesse forza all'in mora,... egli dovrebbe superar
16-269: jazuela è bella, è mora; ma si dimostra caparbia, riottosa;
è per lo mio male fare che io mora, tagliatemi la testa ». straparola
giulia si ripercosse sul povero e fedele mora, vivo o morto che fosse.
e spasimi di fronte alla memoria di mora erano il condimento col quale giulia insaporava
rizo duro corno panne, poi lo cavano mora in pezi. roseo, v-120:
, indugio a compiere un'azione, mora derivante da mancanza di volontà o da
o nell'esecuzione di un'obbligazione: mora del debitore (v. mora3, n
ciò ne dànno / mille scuse di mora e di ritegno. metastasio, 1-iv-23:
li figliuoli d'israel, innanzi che tu mora, dalli madianiti. faldella, ii-2-280
murare per fare il fondamento d'una mora del detto palazzo. guiniforto,
: razza di suini (detta anche mora o castagnina) che si distingue nelle varietà
voglio ad anna, / e se no mora lo mio runcino, / e s'i'
(v. il professore giaceva sotto grave mora di rosticci, in uno zolfara
furono presi da nicolò lomellino patron della mora. rèsto, agg. ant
mano destra, davanti alla bottega del mora. leopardi, 34-266: se nel
e mattutine / volate in grembo a mora, in seno a dori, / ite
la mano destra, davanti alla bottega del mora; spezzate tossa con la rota,
russa, sf. ant. mora di rovo. catzelu [guevara
lo studio. pavese, 5-83: la mora a quei tempi non aveva che il
che si stendono fino ai coltivi della mora. -venti di sabbia: venti fortissimi
muro vegnia, / la letera butò de mora, come sazo. boiardo, 1-27-39
'pratincola rubicola'), detto anche sassicola mora e saltinsalce moro...
, 30: spero, prima ch'io mora, veder levati ed estinti questi tre
l'ultime a germinare; e da questa mora, che in latino inferisce indugio,
: viva la legge pagana, / mora rinaldo e il suo leon sbarrato! tasso
muora meco chi è cagion ch'io mora. aretino, 20-261: con ogni industria
e che di casa io sia scacciata mora. b. davanzali, i-221: fu
gadda, 26-68: ti devo (con mora scandalosa) ringraziare per l'invito dell'
casa. masuccio, 266: la vecchia mora uscita d'aguato
, lxxiv-208: chi crida, chi mora, chi langue / e chi cerca scapolare
. poliziano, orfeo, 361: mora lo scellerato, mora mora! p.
orfeo, 361: mora lo scellerato, mora mora! p. f. giambullari
, 361: mora lo scellerato, mora mora! p. f. giambullari,
la lingua si sterpi e 'l braccio mora. -muoversi con estrema rapidità nell'
e in pregio. / ulivastra è la mora; inculta ad arte / la sciatta
/ ecco che per mandar fan alla mora. colletta, ii-22: non farà
/ tutto il volto, e che tu mora / giureriano i circostanti / a tai
, 7 (117): giocavano alla mora... e un de'
la piaga il preme, ond'ei ne mora. papi, i-77: va',
scala. oriani, x-18-135: la bella mora non aveva voluto a nessun patto discendervi
, vi-167: meglio m'è ch'io mora sanza della pena.
che si sta sempre mai per cacciar mora. caro, 11-124: discorrendo da me
sopraviene, non v'ha pericolo che mora per adesso. c. dati, 4-9
mira fiso, / se s'ina- mora, già sprezzar non dèi.
, 7 (117): giocavano alla mora... e un de'due specialmente
le schiere / alla diritta della gente mora: /... /..
saggina e di semola, nero come mora e duro come ismalto. bonavia, 282
: oh che piacere / sentirsi strapazzar. mora via, ix-24: una
nostro arrivo a quest'isola morì la mora, e la feci sepellire in un posto
. proverbi toscani, in: quando la mora è nera, -condizione di angoscia
non versa. avendo che una femina mora e muta per suo servigio ed capitoli
firenzuola, 400: ogni poco mora, il quale mi ha detto liberamente che
leva, ero stato servitore alla cascina della mora nella grassa piana oltre belbo.
sesso come un 'male'è la follia del mora del suo tempo, ma
già pagar io; ce la giocheremo alla mora. foscolo, xvii-41: sono estenuato
trono un libro scritto dentro e di mora, sigillato con sette sigilli. amabile
/ che perde el suo e convienche ne mora. 3. parteggiare.
, a trapezio, a frutto di mora, a trombone da briganti.
selvaggia, / ch'i'arda, mora e caggia / a quel c'a peso
presi da niccolò lo- mellino patron della mora. firenzuola, 310: niun'altra è
vuoi che in pace e in quiete io mora, quanto faccia, non riesco di tenerli
: egli... vive con esemplare mora no per lo natio ardire
sì sono spento, pur convien che mora. dante, inf, 23-99: voi
le man, s'una sicambra / o mora fusse stata. p. del
avesse / mosso palermo a gridar « mora, mora! » fiori di filosafi,
mosso palermo a gridar « mora, mora! » fiori di filosafi, 150:
di un frutto unico (come la mora del gelso). = voce dotta
segno rosso, simile / ad una mora. galileo, 4-1-90: immaginandosi tal grave
slargato e facilitato molto la purgazione della mora per un'equità canonica. segneri, iv-623
presi da nicolò lomelli- no patron della mora. guazzo, 1-122: come se fossero
di saggina e di semola, nero come mora e duro come ismalto. d'annunzio
« ben converrà che la mia donna mora ». / io presi tanto smarrimento allora
p. verri, 3-iv-196: interrogato il mora cosa contenesse quella = comp. dal
, 135: se non vorrà ch'io mora la mia sorte / e che tu
el tuo sugetto, / innanze che se mora disiando / a. tte, ch'
: tu se'disposta pur ch'io mora affatto, / prima che tu mi voglia
giuoco, che si dice generalmente alla mora, si chiama alle coma,..
a far bordello: / altri fanno alla mora, altri alle carte, / altri
112): forse, avanti che io mora, li malvagi cavalieri di comovaglia avranno
non avesse / mosso palermo a gridar « mora, mora! » zanobi dastrata [
mosso palermo a gridar « mora, mora! » zanobi dastrata [s. gregorio
8-127: il professore giaceva sotto grave mora di rosticci, in una zolfara abbandonata,
da genova, e la vita alla mora sembrava riprendere un po'stracca ma solita
crescenzi volgar., 5-14: la mora, insalata e secca, stringe il
le stelle suolazzano, l'acqua sommor- mora, i lidi impallidiscono. 4.
dal perianzio (come nel caso della mora del gelso). tramater [
è un sorosio sferico (simile alla mora del gelso) costituito dal ricettacolo e dai
/ « ben converrà che la mia donna mora ». idem, vita nuova,
una percentuale a titolo di penalità di mora (un tributo). busone da
/ mi terranno prigion per fin ch'i'mora; / né so, poi che
che si stendono fino ai coltivi della mora. -in una metonimia. gozzano
la prova specifica, in maniera che la mora del debitore sia stata la causa precisa
/ il cor che vuol che desiando i'mora, / vidi questa marina. bisaccioni
/ e certo non morrà, finché non mora / l'onor del giusto e
non consentire, o ciel, ch'io mora inde- core, / ché sol pensando
: quanto più quei fianchi sportano in mora, tanto fanno il busto più svelto
core di maria che le luci ne spmzzar mora la rugiada del pianto. pascoli,
posto, / è più facile ch'io mora. / il mio conto è stabilito:
/ e ascendo l'equo et ogni mora abbrevio. brasca, 107: verso ierusalem
/ e forse, anzi ch'i'mora in le mie rime / de toa vertù
di santo zelo avvampa / e scappa mora e dice: « frate porco »!
vissi in guerra et in tempesta, / mora in pace et in porto, e
non m'aita, fia cason ch'io mora. -che vive poveramente, in
la lingua si sterpi e 'l braccio mora. io. esaurirsi, venire
pavese, 5-156: la vita alla mora sembrava riprendere un po'stracca ma solita
erbolario volgare, 1-92: vale [la mora celsa] alla squinanzia over apostema della
i tigli, il cortile basso della mora, quelle campagne: tutto impiccolito e
una malattia dei polmoni... strappava mora di continuo al salotto della sua amica
che, non avendo che una femina mora e muta per suo servigio ed essendogli
5-282: pria d'investir nella gelata mora, / squarciato il fianco di stridenti
(per la coniug.: cfr. mora abbrevio. groto, 2-73: fo pensier
panni e rascie che si sono mandati mora sono stati svivagnati e proibitone la vendita.
. verga, i-156: la cavalla mora si accostava masticando il svogliato1, agg.
171-4: il meglio è ch'io mi mora amando, e taccia. boccaccio,
non t'oda o ti veggia altri uscir mora. passeroni, 3-6: così bene
mano destra, davanti alla bottega del mora. carducci, iii-3-98: 1 ceppi
arrighi, 3-87: il supplizio del povero mora e del piazza, creduti untori da
fr. colonna, 3-54: et sencia mora converse le spalle, nella agli italiani e
adempiere a un obbligo senza incorrere in mora o si può validamente compiere un atto
altro stinco minore, il quale sta di mora, detto da alcuni scira. tanara
i-23-44: il sugo preme / d'una mora dorinda, e il viso tinge / a
vie sozze e non nette è l'acqua mora la quale esce de l'ulive e
giovane, i-551: e questo fare alla mora in terzo chiamavano eglino il toccafondo.
urto grande, onde e'convien che mora. firenzuola, 271: vergendolo [il
c. i. frugoni, i-6-157: mora, chi vuol morire / per cerimonia:
tali libri. coletta, lxiv-11: mora, mora 'sta judia, / che mi
. coletta, lxiv-11: mora, mora 'sta judia, / che mi auzzide
che mi auzzide con proffia! / mora 'sta inimica mia, / questa ch'
ad l'altra, et poi sencia mora, posto il pede dextro ad terra,
incrinano e pullulano / in giochi di mora / tra tracanni ai trani / chicchi di
: / tè disposta al fin ch'io mora / per amore e gelosia. aretino
incrinano e pullulano / in giochi di mora / tra tracanni di trani / chicchi
. arrigo di castiglia, v-317-25: mora, per deo! chi m'à tratato
sì sono spento, pur conven che mora. g. villani, 11-140: ricominciò
il mio nome e dissi di chiamarmi mora. -rifl. vestirsi con abiti
chiesa di san francesco, la madonna mora come la chiamavano le treccole -ella lo convitava
spropositate. ser gorello, 857: mora mora, / gridavan tutti senz'alcuna
. ser gorello, 857: mora mora, / gridavan tutti senz'alcuna infenta
, trovo che hanno colorito da sé una mora, che pareva il trentadiavoli vivo vivo
crescenzi volgar., 5-14: la mora insalata e secca, stringe il ventre fortemente
advento del sagittante signore, sen- cia mora subite, oblio festivante venerabonde s'apresentorono,
per vie spinose ed erte anzi ch'io mora, / porgimi signor mio. segneri
tutta la terra. ne, vi sono mora e ostiensi e tusculane. menzini, i-89
suffubula alla ninfa dede et ella sencia mora la bionda testa dii tutulo oma- tose
vale, e se già advien ch'io mora, / che gran cosa mi par
goldoni, xii-630: io vuò che mora / l'usuipator di questo regno,
crescenzi volgar., 5-14: la mora, insalata e secca, stringe il ventre
/ e forse, anzi ch'i'mora, in le rime / de toa vertù
48-61: quando nasca fenon, focoso mora, / coprendo un la sua moglie
diceva come fare per essere rispettato alla mora; poi la sera veniva in cortile a
al padre francesco, si chiamò una mora, per fargli applicare le ventose o coppette
, sf. ittiol. pesce del genere mora, famiglia gadidi (mora mediterranea)
del genere mora, famiglia gadidi (mora mediterranea) diffuso nel mediterraneo, con
sciame / vedi qual vola ingordo, mora o fugga. tasso, 11-iii- 1055
landino [plinio], 317: la mora ha sugo vinoso nella carne. mattioli
iii-1-564: vittoria! / vittoria! mora mora il parcitade! / viva messer malatesta
: vittoria! / vittoria! mora mora il parcitade! / viva messer malatesta e
'l tormento, / iesù facendo così lunga mora. 2. propalato; insinuato
dito / ha per segnale una voglia di mora. castelvetro, 8-1-457: quelli [
venier, lxxx-4-369: breve sarà la mora sopra la materia onorandomi solo rifletter con
pensiero / al corpo solo, e una mora! col pelo. -differenza nulla,
: 'almoadi': setta maomettana e dinastia mora. 2. che è
: 'almoravidi': setta maomettana e dinastia mora. 2. che è
della vegetazione del sottobosco, come la mora, il ribes, il mirtillo,
nelle parlate popolari... 'o bella mora / buttami lo zaccagno e la pezzola