. salvini, 41-290: egli [l'àmor divino] è onnipotente, il penetrante
meglio a lasciarsi scorticare e sbranare per àmor di una cieca e sorda...
posso scudar dai mortai colpe, / ch'àmor mi tra', per ch'iodi te fui
moti suoi / che alle leggi d'àmor fosse soggetto. -sostant.