, io pensavo alle tante agiatezze e mondanità a cui egli era abituato. palazzeschi,
occupava egli il padre inquisitore di queste mondanità? per avvertire i fedeli che il
ordini del giorno » contrastano con quelle gioiose mondanità. = voce dotta,
bello spirito * significa, per la mondanità, uno spirito eguale ad essa. pecchi
, vasta e numerosissima, ma rifugge dalla mondanità e da ridicole ostentazioni borghesi, che
svizzera, acquistò presso di noi senso di mondanità, indicando le cameriere che servono di
, iii-320: bel contrasto formava quella mondanità dei grandi alberghi da un lato e
, socievolezza. -per estens.: mondanità. b. croce,
rirresistibile fàscino, a sognare destini d'alta mondanità. ungaretti, i-112: so di
partecipare alle delicate pratiche e funzioni della mondanità cosmopolita, da sentire il bisogno di
domestico inconsapevolmente nella voce un eco di mondanità. -risonanza senza valore, apparenza vana
* gagà ', segreto fascino di mondanità. cicognani, 13-347: ancora in
di quel concilio, e dimostrare la sua mondanità, cioè a dire i fini,
19-148: viareggio, con tutta la sua mondanità ampiamente spruzzata di letteratura, si trova
dispendiosa, facendosi notare per eleganza e mondanità. arlia, 317: 'lione
ordini del giorno » contrastano con quelle gioiose mondanità. b. croce, iii-34-333:
] sempre vita solitaria, lontana dalla mondanità. -sostant. intelligenza, 25
da pitigrilli, 4 le donne di alta mondanità '. gramsci, 12-333: l'
discorsi frivoli, in un'atmosfera di mondanità, di gran lusso, di pettegolezzi.
pensare, ella non consentirebbe a questa mondanità. cicognani, 13-26: codesto contegno
= deriv. da mondano2. mondanità, sf. carattere di attività, di
di fìliuoli né di mariti né de le mondanità: i vostri uffici, i
do 'vai quasi 'mondanità 'e stacci come una spezie;
, verrebbe a prendersi di qualunque mondanità: là dove solo ad alcune hanno,
pava egli il padre inquisitore di queste mondanità? per avvertire i fedeli che
. croce, iii-23-74: la mondanità della politica si fa ceva
essere tutti carne, secolo, pretta mondanità! nievo, 225: clausetani e secolareschi
miscredenza, di cattivo esempio, di mondanità carducci, iii-7-379: i tre cardinali
che nello scadere del cattolicesimo sfogarono la mondanità loro a servire il despotismo borbonico possono
tu di'ben, ma io non cerco mondanità, e ho imparato da la mia
il poeta si offre precettore di bella mondanità a un cavaliere servente. beltramelli,
. beltramelli, tii-964: la mondanità, il lusso, i piaceri di una
questa rude solitudine porta una nota di mondanità femminile. f. cecchi, 6-386
uguale dappertutto. il turismo e la mondanità le hanno reso questo servizio. montale
nube di allusioni, di reticenze, di mondanità e di cattiva letteratura. moravia,
, famoso per l'eleganza e la mondanità dei suoi funzionari. -successo,
. rispondi così alle tue tentazioni di mondanità, prometti alle tue fibre tentate una
, io pensavo alle tante agiatezze e mondanità a cui egli era abituato.
] aspirava a esser considerata òrgano della mondanità intellettuale romana. montale, 7-214:
bourg sono luoghi che appartennero all'alta mondanità e alla grande letteratura.
ragioni di salmi, mi spogliare le mondanità e vestire dello abito spirituale.
. da mondano1; cfr. fr. mondanità (sec. xiv).
: mondanissima maniera di predicare contro la mondanità carducci, iii-10-128: di core dio
in modo eccessivo della frivolezza e della mondanità della curia romana. carducci,
moretti, vii-665: scartava deliberatamente la mondanità montanesca di cortina o del sass maor.
miscredenza, di cattivo esempio, di mondanità. carducci, iii-25-255: dire poi
di allusioni, di reticenze, di mondanità e di cattiva letteratura.
, aspirava a esser considerata organo della mondanità intellettuale romana,... non
dovuto distacco: voglio dire che la sua mondanità è tutta letteraria e nella sua ostentazione
arbasino, 9-80: sola e massima mondanità d'ora in avanti in tutti i
. frequentazione sociale; vita mondana, mondanità. p. foglietta, 112:
forst sessantacinquenne che fa delle moine di mondanità prenazista. = voce dotta, comp
che è profano o profanato; carattere di mondanità, di licenziosità. -in senso
opera artistica, in partic. letteraria; mondanità, licenziosità. -in senso concreto:
, a interessi esclusivamente terreni, a mondanità; che ne deriva, che ne
tenne sempre vita solitaria, lontana dalla mondanità; possedeva una cultura vasta e profonda
passeggeri e occasioni di svago o di mondanità. a. pucci, ii-268:
arbasino, 9-80: sola e massima mondanità d'ora in avanti, in tutti
appartata, solitaria, trascorsa lontano dalla mondanità; periodo di tempo trascorso in solitudine
esistenza tranquilla e modesta, lontana dalla mondanità. fanzini, iii-89: io non
chiesa e i preti; qualche dozzina di mondanità ruffianesche. -che si adatta
superficiali e delle frivolezze che caratterizzano la mondanità dei salotti. boine, iv-27
. salottière, agg. proprio della mondanità frivola dei salotti (un modo di
citazioni... fanno salotto. mondanità, ad uso universitario. 4
. tecchi, 14-69: scavate sotto quella mondanità e scoprirete spesso vene di scetticismo,
salvo più. gli inviti, la mondanità, sia pur nobile, mi uccidono.
: pier damiano e benedetto parlano della mondanità e secolarità degli uomini contemplativi.
di cronaca, di attualità, di mondanità di un certo rilievo, per lo più
chiesa e i preti; qualche dozzina di mondanità ruffianesche. montale, 7-226: a
giovinezza, e quelle della più sfarzosa mondanità. -allestito in modo sontuoso (
sociali e mondani; atteggiamento mondano, mondanità. tarchetti, 4-i-58: ogni socievolezza
essa ['comunione e liberazione'] venature di mondanità, di spettacolarismo e di potere che
: un 'bello spirito'significa per la mondanità uno spirito eguale ad essa.
già voltato i tacchi verso la miserevole mondanità suburbana di montesacro. 4. letter
uguale dappertutto. il turismo e la mondanità le hanno reso questo servizio.
antimondano, agg. che non ama la mondanità, che vive isolato e frequenta poca
in certo linguaggio che pretende a raffinata mondanità. = voce fr. (nel
non accetta minimamente i parchi lampade della mondanità; continua a rifuggire dai cocktail- parties
una evanescente astrazione: frammento estratto dalla mondanità cosale dell'esperienza ingenua arbasino, 23-1346
. filos. l'essere nel mondo; mondanità. = deriv. da mondo-,
l'altro grand'uomo di quella remota mondanità culturale, connolly, il maestoso autore
par veramente di toccare con le dita la mondanità nazista. = voce ingl.
... e dei protagonisti della mondanità che sorridono sulle copertine dei periodici in vendita
pare veramente di toccare con le mani la mondanità nazista, le mogli dei gerarchi,
. pseudomondanità, sf. invar. mondanità ostentata e superficiale. m
. = comp. da pseudo e mondanità. pseudomùsica, sf. musica priva
riuniva la sera nei riti di una moderata mondanità campagnola, in dimore improntate a quel
, subito, sulla notorietà, sulla mondanità, la vippità. www. girodivite.