. pucci, cent., 41-98: mondan diletto non vuol dir cavelle, /
/ e pascea e sanava / catun mondan ver gusto e viso chiaro, /
dilettanza / al ben del cielo il mondan non s'accoste. alfieri, v-1-769:
tuo cor sia discisso / da'ben mondan, co'qua'l'anima adugge.
ornai / gli occhi a que'del mondan romore eredi. pulci, 22-207: questo
., 11-100: non è il mondan romore altro che un fiato / di vento
/ tuoni, ch'a turbar tutti i mondan conforti, / varcar l'alpe,
risorto, / m'alzerò io dal mondan fango accorto, / ch'alto volo talor
la graziosa prole, / grazia e 'l mondan favore aumentando, / e copioso dante
spero già mai, / stando ne li mondan terrestri guai / di lungi da la
purg., 11-100: non è il mondan romore altro ch'un fiato / di
aveva intero / quando partissi da le mondan fole, / era lograto, rotto
190: il mondo è frasca, e'mondan son fra- schieri: / la femmina
190: il mondo è frasca, e'mondan son fra- schieri: / la femmina
a torto non ghizza / nel ben mondan ch'è nulla; / ma sempre si
divine, /... schernendo il mondan falso penserò / scarche ven gite al
spero già mai, / stando ne li mondan terresti guai / di lungi da la
tu pensi senza avere / a'diletti mondan la mente gomba, / sì come fece
contenta visse, / lunge il visco mondan che talme intrica. tasso, 20-15
che sì va lunge, / involti nel mondan tenace visco! -accecato (
190: il mondo è frasca, e'mondan son fra- schieri: / la femmina
11- 102: non è il mondan romore altro ch'un fiato / di vento
. franco, 272: in modo dal mondan donare i lidi della paura e
aveva intero / quando partissi da le mondan fole, / era lograto, rotto e
e manco, / come 'l ben mondan sempre. monte, xxxv-i- 456
/ presso la cui altezza / il mondan senno reputa mattezza. boccaccio, dee
e manco, / come 'l ben mondan sempre. fra giordano, 93
., 11-100: non è il mondan remore altro ch'un fiato / di vento
alcun che mai si fide / in mondan stato, perché in ~ un momento
non voglia indarno / sovra l'uso mondan la vista alzare! di leo, 209
onestate, / parlar ch'avanza ogni mondan diletto. canti carnascialeschi, 1-573:
vedete. / noi paian tolte dai mondan piaceri, / per quel ch'appar
pon ben vedire, / quelli che mondan hanno intendimento, / che troppo ha li
4-276: a noia m'è chi per mondan disio / ne'sacri luoghi le donne
ne viene a troncare / i dissegni mondan la morte edace. sarpi, vi-3-81:
e pio / a morte, mosso da mondan timore. sarpi, vi-3-236: le
, / o sommo padre, i tuo'mondan pastori, / però che le lor
temporali. nappi, xxxviii-213: e1 mondan pon e sprezza el summo bene,
guittone, xxvii-55: santa religion de mondan loco, / e de l'enfernal
, ha più dolzore / d'ogne mondan segnore. iacopone, 1-61-79: or me
-sostant. bambagiuoli, xxxvii-16: lo mondan saggio vive con stasgione / e fa
, acciò che stato glorioso / intra'mondan potessimo acquistare, / venimmo al mondo
salma] in alcun core / d'alcun mondan, né aver perfetta palma. roseo
fuor de le voglie rie, del mondan carcere fuora, / per sentir nuovo,
franco, 272: in modo dal mondan tutto diviso / fabricata è vine- gia
d'aver cura / ancora di sanare il mondan male. 16. ant.
la più bell'opra, ond'il mondan volume / ornò del creator l'alto
purg., n-102: non è il mondan romore altro eh'un fiato / di
quietarsi in alcun core / d'alcun mondan, né aver perfetta palma. bisticci
franco, 272: in modo dal mondan tutto divino / fabricata è vinegia sopra tacque
mai macchia né segno, / né mondan accidente opprime o fiede. filicaia,
vende, / ma il pellegrin sott'il mondan vessillo / al mondo il presta e
, 326: mentre che stiamo in questo mondan telo / quella moneta abiamo che si
tu pensi senza avere / a'diletti mondan la mente gomba, / sì come fece
, 290: ben che fosson fuori de'mondan fregi, / quando ritornerà pietro e
nostri intelletti / posano al fine nel mondan piacere. varchi, 28-2: illustrissimo
nostri intelletti / posamo al fine nel mondan piacere. 7 posate adunque i grand'
purg., 11-101: non è il mondan romore altro ch'un fiato / di
visconti, 2-118: ogni altro ben mondan spreggio e refuto, / ché in questo
alcun che mai si fide / in mondan stato, perché in un momento / sforza
omnipotente creatore / te guardi sempre da mondan periglio; / e io, se mai
così ciascheduno altro peccato. / amor mondan sì fa l'alma giudea, /
e tanto vergognosi, / alienati da'mondan diletti. ovidio volgar., 6-362
che sì va lunge, / involti nel mondan tenace visco! alfieri, 4-93:
gravi, / vi fan ne'ben mondan metter sì il rostro. =
purg., n-100: non è il mondan romore altro ch'un fiato / di
di sasso -verso dio / per lo mondan disio) / dove sarà il tuo albergo
, 1-686]: sia rimosso il mondan atto, / che di lui scedato sia
si ce mostri / esempio a nui mondan, de toa vertute, / a zò
oscura. fiamma, 51: il mondan visco è tanto in me possente / e
/ fuor de le voglie rie, del mondan carcere fuora, / per sentier nuovo
sgombra ovunque inonda, / ch'argomento mondan più nulla vate. guidiccioni, 5-36
f. scarlatti, lxxxviii-ii-521: amor mondan sì fa l'alma giudea, / perché
que'c'han ditto in questo mondan vado / posser quest'uomo aver felice stato
che io / partì * mi dal mondan reame mio ». -indizio.
qui conven ch'io stime / onne mondan piacere essere raro / e durar poco.
savio e uom che conoscea / i mondan casi e le cose avvenute, / sì
una corona / di perpetua memoria al mondan secolo, / e ognun gli guarderia
tinse mai macchia né segno, / né mondan accidente opprime o fiede. della casa
stella matutma, / o tramontana del mondan viagio, / porgi el tuo sancto ragio
ne viene a troncare / i dissegni mondan la morte edace. forteguerri, iv-271
cosa. fazio, iv-22-18: ogni mondan diletto qui si fugge, / e gola
non voglia indarno / sovra l'uso mondan la vista alzare! p tiepolo, lii-5-19
4-276: a noia m'è chi per mondan disio / ne'sacri luoghi le donne
paglia. musso, 81: i venti mondan le nebbie, e le nuvole,
, padre cortese, / l'alto visco mondan com'è tenace. mazza, i-69
che sì va lunge, / involti nel mondan tenace visco! 4.