(596): quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla
un languore estatico, una specie di molle beatitudine. d'annunzio, iv-i-
con altro abbracciamento che il faticato e molle leandro fosse dalla sua ero; del
sul gr. à (3eóg 'molle '. l'agg. precatorius deriva dal
d'annunzio, iv-1-104: quella certa molle tolleranza che è una delle più amabili qualità
/ è da sera il ligustro o il molle acanto. mattioli, i-4: l'
, 343: qual l'amaraco molle / sceglie e distingue da'men degni
filosofi al fianco, e con la molle / mano accarezza le cadenti barbe. cesarotti
ove accento stranier misto al natio / molle susurra. settembrini, 1-92: udii
, iv-1-439: l'ora fluiva lenta e molle, quasi accidiosa, in quel confuso
.., sbadiglierà; acciottolategli le molle o la padella, troverà in quel frastuono
uno scacciapensieri all'orecchio, acciottolarle le molle e le palette, o farle venire
ha le quadrella / con duro laccio al molle tergo è avvolta. / l'onta
d'una quasi cartilagine, e così molle e flessibile, che... percotendo
eumeo fuggendo. arici, 93: al molle orecchio appressa, e questo mormora /
galileo, 1-2-166: si fermino alcune molle,... le quali impediscano l'
aspro, pareva proteggere lo scialle molle e stanco della donna. beltramelli
noi veggiamo che per continua caduta la molle acqua rompe e fora le dure pietre:
-scherz. metter l'acqua in molle: preparare 11 rinfresco. g
/ acciocché voi mettiate l'acqua in molle. -mettere acqua, non legna:
si deono mettere [gli smalti] in molle in tant'acqua forte quanta gli ricuopra
piovere dentro quella specie di patio una molle luce verdolina e acquatile. pea,
piccola cresceva, di un verde tutto molle di acquitrino. negri, 1-780: ascolta
suo sembiante / veggia e l'abito molle onde fu involto. arici, 247:
diventa arrendevole, se non istà molto in molle nell'acqua. buti [par.
viaggio d'inverno un letto tepido e molle, dopo una sobria ed affannosa caccia
conche, / dove il bruno affidar molle ricolto. manzoni, pr. sp.
i-364: dolcemente afflitta / il volto e molle i begli occhi lucenti. tasso,
, t afflosci). diventare floscio, molle, cascante; cedere. -al figur
), agg. divenuto floscio, molle, vizzo; svigorito. viani
gloria avrà una parte dell'animo tanto molle, la quale egli colla preparazione e
uguali, dai nasi cicciosi e la bocca molle come quei pesci che sguisciano nel fango
romani. tasso, 6-70: dal molle seno / sgombra amor temerario ogni paura,
più mite, più sostanziale e più molle, ed acconcio e nato fatto per intasare
in fine la pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli veduto insorgere
lana, e al tatto agguaglia / molle bambagia. idem, 196: appresta
occhi ponno / la quiete raccòrre o 'l molle sonno. idem, 8-71: così
bot. ciliegia selvatica, a polpa molle, acidula (detta anche visciolona).
scarlatto quand'è matura, con polpa molle giallastra. salvini, 15-1-95:
a distanza dai canali, più scuro e molle. idem, 2-765: la massa
dove le rose esalavano un profumo tanto molle. idem, iv-1-431: le tende
di color verde per la clorofilla, molle e gelatinoso, pieghevole anche quando è
iv-2-903: nell'ombra era un aliare molle di nottole. idem, iv-2-1035: qualche
poco differente dalla bietola, agro e molle al gusto, mordente molto e accendente.
scarni, le foglie minute, il fior molle, lig- giero e copioso; la
lito, e invano m'allasso nella molle arena. cicerone volgar., 1-515
proscioglie quanto 'l sale, il pan molle, il cacio fresco e secco.
, 5-47: la fanciullesca età tenera e molle / è quasi incauta e semplice fanciulla
, iv-2- 414: su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano
ch'io... menassi una vita molle e delicata ed oziosa, trapassando.
allungava come una serpe, calda e molle. borgese, 6-41: un trenino buio
/ e col puro storace e l'ambra molle / il muschio dentro e l'aloè
piante] l'alo- pecuro ha spiga molle, e lanugine folta, simile alle code
. parini, xvii-31: e quasi molle cumulo / crescer di neve alpina / la
e il medio inflessi alquanto, / molle ridendo, al suo vicin la gota /
piegarsi un poco sulla grossa persona molle non gl'impediva di conservare un
d'annunzio, iv-2-617: un molle viso niveo dove la bocca aprivasi come
. marino, 313: il papavero molle / alzò dal grave oblio, / colmo
marino, 343: qual l'amaraco molle / sceglie e distingue da'men degni
o prunus avium) a polpa rossa e molle, con buccia sottile, e di
avvolgeva lo spirito come in una fascia molle. beltramelli, i-656: [essi]
cinto. idem, iv-1-6: prendeva le molle pesanti con ambo le mani e
e col puro storace e l'ambra molle / il muschio dentro e l'aloè vi
/ mostra il suo frutto rugiadoso e molle, / che piangendo si sta tra
ombre amene / ove un rio piange e molle il vento spira? grafi, v-274
dice ammazzerata, quando, essendo molle, è calpesta o battuta, onde si
terra si dice ammazzerata, quando essendo molle, è calpesta o battuta, onde
solamente leggere e vane, ma troppo molle e lascive. castiglione, 90: la
, distinta da una protuberanza conica e molle sull'apice del muso (diffusa nel
sm. l'ammollare; il divenire molle (bagnato, umido); acquosità.
, tr. [ammòllo). rendere molle; bagnare, inumidire; tenere in
; bagnare, inumidire; tenere in molle, mettere a mollo; irrigare.
collo. carena, ii-565: mettere in molle, ammollare, è il porre e
. 7. rifl. diventar molle, cedevole; perdere la propria durezza
bailìa. = deriv. da molle (v.). ammollare2
di ammollarel) t agg. reso molle, intriso d'acqua, inumidito, bagnato
ammollisci). ren dere molle, morbido, pieghevole. giovanni
quella snervante gravezza era qualche cosa di molle che ammolliva il cuor passionato della senese
spesso con la particella pronom. diventare molle, cedevole, ammorbidirsi. boccaccio,
comp. di mollire 'render molle, cedevole, tenero '(cfr.
, cedevole, tenero '(cfr. molle). ora l'uso comincia
di ammollire), agg. reso molle, cedevole; ammorbidito. domenichi
ant. ammorbidire, rendere tenero, molle. simintendi, 1-186: e
. rifl. figur. darsi alla vita molle, viziosa. b. davanzali,
). rendere morbido, tenero, molle; lenire, attenuare. de
rifl. darsi all'ozio, alla vita molle; infiacchire. baldelli, 4-287
/ de l'apennino, o molle pianta, amore / d'umili tempi!
accoglia / l'ampia origine tua nel molle seno, / non è diversion che
da una parte, e 'l legno molle e spugnoso dall'altra: conservatane la naturai
il porto, a cui non tien nel molle limo / la confidata indarno àncora all'
iniziale che trasforma l'andamento languido e molle in un crescendo di spasimo. =
guardare la sua andatura non sia troppo molle per tardezza..., né troppo
vetrine giapponesi, con quella sua andatura molle e ritmica e affascinante. pirandello,
. marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga
apre le zolle / scoprendo l'anelide molle. quasimodo, in: dalla fangaia
agil collo scendendo incaute / tutta di molle fulgor la irradiano. pascoli, 27
, caratterizzato dal corpo pisciforme, molle, ialino, acuminato alle estremità
deposta ogni asprezza, divenga limpida e molle. baldinucci, 2-4-18: il bel concetto
nasce di secco, di caldo o di molle, / e qual è il vento
decapodi, con addome per lo più molle, privo di corazza, ripiegato su
/ meglio venirci ansante, roseo, molle / di sudor, come dopo una gioconda
marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga
] tutto tremante, / nudo, molle, ansimante. salvini, 16-276: ma
cnidari (celenterati), a corpo molle in forma cilindrica o conica, a
pena / segna nel corso la più molle arena. leopardi, ii-1026: gli
da s. c., 12-3-9: molle è 'l colpo dell'appen- sato male
diciamo non tenere, quando o pel molle o per altro la pania non appicca.
è mirto; / né cumino né molle appio palustre. d'annunzio, ii-585:
, iii-395: della vite appoggia il tralcio molle / su le baiule canne il potatore
lenti gradando / all'omero ti fan molle sostegno. carducci, 690: sette
le vie veggiara seccarsi, e 'l molle / fango apprendersi tutto in dure croste.
deforme voce l'abbiamo presa con le molle negli annunci economici d'un giornale;
un lago; / ove in perpetuo aprii molle amorosa / vita seco ne mena il
iii-4-162: quel modo d'opposizione, sì molle e inefficace a primo aspetto, aveva
un lago, / ove in perpetuo aprii molle amorosa / vita seco ne mena il
la stagion prima e novella / uscir la molle erbetta, come sòie / aprir le
e l'aquila vien fuor ventosa e molle. tasso, 8-2-412: qui insieme collocar
colle frangie bianche, dondolante sulle ampie molle, coi passamani guarniti di fiocchi,
da l'arce capitolina del collo fidiaco molle / il pentametro pender, ghirlanda albana
... avvolti / fossero al molle archimandrita i sonni. ojetti, ii-157:
un gelato sudor sentia la fronte / molle, e di ardente lagrimare il viso.
, / e con lubrico guizzo il molle argento / frange e rincrespa a la gran
flessibile per l'equalità della materia sua molle, vengono a ricever quello da
: e sé e lui aveva tutto molle / di lagrimari, da'belli occhi mossi
, 1-8: la fecondità umida e molle della carne viva è stata strappata e
io canterò d'amor soavemente; / molle udirete il flauticello mio / l'aure
: la terra arrabbia, lavorata tra molle e asciutta e la mattina alle guaze.
il terreno che la terra bagnata e molle si rimescoli nel lavorare coll'asciutta,
arrendevole, se non stà molto in molle nell'acqua. ugurgieri, 14: come
veramente bella appariva, illanguidita, arrendevole, molle, quasi direi fluida. panzini,
miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti. mazzini, ii-130:
. marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga
il ferro provato può arrotare il ferro molle, così lo frate sollecito spesse volte
si sconcia, / perché il ventre già molle non arrughi. idem, [
dove gli si arruvidava e inaspriva quel molle fischio, che prima gli era in vece
per l'equa- lità della materia sua molle, vengono a ricever quello da
un venticel l'arsura estiva; / molle il suol, fresco il rio, verde
si secerne dalla pelle (dapprima molle, può indu rirsi fino
idem, iv-2-414: su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano
traeva di tasca, era ornai troppo molle per asciugarmi gli occhi. pellico, ii-128
l'imagine lor, gelida e molle, / l'asciuga e scalda, e
/ del cucco: -un giorno molle, un giorno asciutto. viani, 19-467
1-64: ho nel sangue l'odore molle e nero dell'asfalto che le mie ginocchia
il luogo elegga / ben lieto e molle. mattioli [dioscoride], i-335:
1-465: vedeva... il molle corpo della patella scomparire tra le sue
achei / dormian sul lido in sopor molle avvinti; / ma non l'atride agamennón
piccolissime differenze d'aspro, liscio, molle e duro, che con altre parti
bramavo quel bel fresco, quel bel molle. idem, 272: nell'asprure
telaio alle ruote con l'interposizione di molle, generalmente a balestre; può anche avere
. carducci, 326: d'un molle riso gli assentì la dama / donnescamente.
, 6-197: fuggì tremando assiderato e molle, / tutto stillante il sen pruine
in una corsa / vertiginosa per la molle strada, / e rotolava tutta in sé
dal consorzio di lei, penetrasse la molle gioia di tali pensieri. b.
: egli assomiglia lo naturale ingegno alla molle cera, la quale... ha
creava nell'aria una fumèa tarda e molle che assordiva i romori.
posto sul telaio, che scarica le molle a balestra dalle sollecitazioni comunicate dal ponte
mezzo del castelletto di trazione e di molle (continua, per carri merci;
6-1-n: tra 'l bianco viso e 'l molle e casto petto / veggio spirar la
astretta, / che duro intoppo al molle piè propose, / per non pestar del
l. adimari, 2-209: non il molle cantar [è nobile virtù],
: dormirem congiunti / sotto l'erbetta molle; / mentre alla luna i punti /
postino -... siamo le molle che cercano di attutire gli urti fra
, la parete del loro corpo è molle, sono provvisti di verruche 0 tubercoli
diceva più nulla; attizzava il fuoco colle molle, ed aveva l'aria severa.
cenere, ecc.): formato da molle a presa piuttosto allungata.
tasso, 16-18: ed ei nel grembo molle / le posa il capo, e
al mio ninferno. alberti, 133: molle, lascivo amore, che attuti ogni
[il piacere] alimentato dall'aura molle della laguna, formò quella vita galante.
1-98: automi spirituali da muovere per molle e fili. leopardi, 837: quegli
destra / ella intanto ti porga: e molle caschi / sopra i tiepidi avorii un
, come vede il ferro ostil che molle / fuma del sangue ancor del giovenetto,
uomo. papini, 21-104: la molle quietezza del nuovo solstizio /...
per l'equa- lità della materia sua molle, vengono a ricever quello da questo
, ii-28: a guisa di tante molle di oriuoli, che poi lasciate in
ha le quadrella / con duro laccio al molle tergo è avvolta. / l'onta
avvolta / tonda è la groppa, e molle si riposa / sovra l'anca
si chiama labiale dura, il b labiale molle. -b.: abbrev.
l'aceto acuto, il baccalà in molle. di giacomo, i-411: il
sardine in salamoia, zangole di baccalà in molle. viani, 19-330: il porto
b. davanzali, i-327: ponte molle allora era il raddotto, la notte
un mezz'occhio arguto, col passo molle dei ballerini, e battendo avanti una
11 cipresseto fosco / che con un molle fremito risponde. viani, 4-97:
verso il mar, esce bagnato e molle. straparola, 1-5: la fante.
contentasse un povero mendico tutto dalla pioggia molle e bagnato albergar in casa. firenzuola
baionetta affondare rigida in qualche cosa di molle e guizzante. slataper, 1-58: marciavano
, i-422: della vite appoggia il tralcio molle / su le baiule canne il potatore
vie della piccola città / col passo molle e baldo delle giovani donne / calde di
, 14-120: di fango brutto, e molle d'acqua vanne / tra il foco
una nocciola o di una noce, molle, carnoso, di color mattone; ha
barba. -disus. di barba molle: debole, inetto. baretti,
: eh, voi altri politici di barba molle vi formate delle zecche nella fantasia,
, 18-1: di già sdraiate sopra il molle strame / soffiano il sonno dall'
me le dicessi in còllora, tutto molle e barbugliando. varchi, v-39:
da fare o lattovari o savori in molle, e davvi sì fatta entro, che
baril di vernicie e 1 baril di sapon molle e una barca di merde. idem
: i letti erano nuovi ed a molle, le stanze così vaste che lasciavano a
uomo quel principe polignac che inventò due molle barocche da carrozza! giusti, 2-203
palladio, 1-7: se 'l terreno sarà molle e profonderà molto, come nelle paludi
, / porta de'giunchi sovra 'l molle limo. g. villani, 1-43:
baionetta affondare rigida in qualche cosa di molle e guizzante. baldini, 7-8: ci
che si scherza, la paletta, le molle, la vèntola! medioevo. soldati
questa parte del corpo è sempre in molle, l'altra si vendica poi ignorando l'
.); né duro né molle. pananti, i-262: vedrem
corneo, che alla base superiore è molle e prepara la consistenza tenera delle narici
e il serpente / volentier de'tenere in molle il becco. - / e lui:
puliva. caro, metter il becco in molle, e poi sonerò ciò che vorrete.
/... mettere 'l becco 'n molle / ogni gazzera ardisce, ogni
bere, / e poich'egli ebbe in molle posto il becco: / figliuoli,
fa prima romor col becco in quelle in molle, vuol dir bevve; pigliandosi la voce
tommaseo-rigutini, 514: mettere il becco in molle... degli uccelli,
zione); mettere il becco in molle, bagnarsi il becco: derlo
, la vecchia cencia ricevette quel coso molle, color gambero cotto, che strillava
i grilli verso sera / per b molle la zolfa degli ermini. = comp
il nome antico della lettera b, e molle (in contrapposizione a be duro e
: su che diffidi, / troppo molle pensier? bèndati, e segui / l'
alla donna sta ben aver una tenerezza molle e delicata. straparola, 1-4: pregò
si naturale, mentre b rotundum o molle (di forma rotonda) esprimeva la stessa
col vento che gli sbatteva la visiera molle del berretto contro il naso, l'arancia
: e1 bertoldare si fa di molle, cioè cimato un poco da ritto col
, e quelle / con una lana molle come sputo: / pascono in cento un
bietoleggiare invece di languire e d'esser molle e fiacco). = deriv.
iv-1-439: l'ora fluiva lenta e molle, quasi accidiosa, in quel confuso
(bietoléggio). raro. essere molle (come una bietola); essere languido
vece di languire, e d'esser molle e fiacco. bietolina, sf.
riduzione della bilirubina. intanto, le molle ». bilirubinòide, sm.
chiesa, 1-193: e un tempo molle, un po'velato: il sole /
letto odorifero gli accolse / la fresca molle e rugiadosa erbetta, / ne sussurrar,
molli e d'irte lane / al molle petto i bei candori ammanta. vico,
veronica portò la tela odorosa, il bisso molle e delicato, e le trine e
biutóso, agg. ant. molle, pastoso. palladio volgar.
, v-832: -non metto il becco in molle; vuole il dover ch'i'
pure il sonno con pigre ali, molle / da l'erbe lasse conosciuto dio,
suono delle nacchere ed è danza assai molle e vivace. 2. giacchetta
acqua. pascoli, 224: con molle / gorgoglio su la cenere quell'onda /
s'uccise un elefante, e neron molle, / e di siam le donne
ma, come vede il ferro ostil che molle / fuma del sangue ancor del giovinetto
. / credete di trovare il terren molle, / ma v'ingannaste, è
p. axaxfa (da ixaxaxó? 4 molle '). perde la via
chiesa, 1-166: ma già cresce un molle orlo alla magrezza / dell'inverno,
a spirale. panzini, iv-83: molle a bovolo, chiamano i meccanici le
a bovolo, chiamano i meccanici le molle a spirale conica: repulsori dei vagoni.
e il marito per ravvivarlo prese le molle, lo sbraciò, e venne una bella
che potevano rientrare (per mezzo di molle) nel tubo di ferro che le portava
vinse, / mentre che 'l terso e molle avorio strinse / di quella man,
pur dianzi lan- guìa; / e molle si riposa / sopra i gigli di pria
da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla
boiardo, 1-12-89: ciascuna dama è molle e tenerina / così del corpo come
/ barbara sposa, allor che, molle assisa / su'broccati di persia,
rosate schiume / del lago, e il molle crescenzi volgar., 9-61: perocché meglio
più altri usi, anche la campagna molle. non marinareschi. = deriv.
che del nostro / sangue e pianto è molle ancora, / brontolando un paternostro /
tutti, sì, dormian domati / dal molle sonno. -figur. d'
brovarli, pelarli, metterli a molle, lavarli, inardarli, mettergli al fuoco
orlando / di sangue tinto e d'acqua molle e brutto, / brutto del sangue
ancora giovani; strato più interno e molle della scorza degli alberi. marco
0. rucellai, i-374: spugnosa e molle e sì bucherata venne fatta la lingua
del cruscotto e bulloni e làmine delle molle. e. cecchi, 5-23:
rubizzo campana irregolare, con polpa molle e sugosa, di buongustaio del
poco lume, ed il terreno vi è molle e diseguale. landino, 193 [
il mite leone, / o foste il molle job. baldini, i-57: chiacchieravo
la cappa del camino, lasciò le molle e disse con quella sua voce grave
, edra serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, /
repente in ampio letto accolta / la molle acqua cader gonfia e spumante, / che
differenti: / chi scaglioso, chi molle, e chi col pelo; / e
, grossa come una mela, con polpa molle, succosa, dolce.
circonda, edra serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, /
miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti. tommaseo, i-142:
cadente. -figur. languido, molle, delicato. d'annunzio, iv-1-307
fune, in una cadenza che la molle sabbia rende ancora più armoniosa. silone
edra serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, / lusinghiera
cadono. ti guardo / in un molle riverbero. piovene,
: con quell'occasione io poteva molle di morte. negri, 2-1017: la
garzone, a cui fiorisce / di lanugine molle il mento appena, / mi venne
sul calcagno ed ora sulla parte più molle della pianta del piede, e così
6-i-n: tra 'l bianco viso e 'l molle e casto petto, / veggio spirar
nasce di secco, di caldo o di molle. dante, purg., 3-31
al mal di lei ripensa / con più molle pietà che non vorrebbe. carducci,
un seggiolino sostenuto da cinghie e molle al di sopra delle stanghe.
ha un grosso capo con un'appendice molle sul muso; depone uova racchiuse in un
; / noi sentir, se con man molle tasteggia. = deriv. da
il guardo, e vide bellissimo destriere tutto molle d'acqua, il quale, sbuffando
calpitar de'piei delle bestie quando è molle. caro, 8-924: va per la
, in cappa e calze solate, e molle come si debbe istimare, pareva la
momento spalancò la porta, un po'molle nel suo lungo camice bianco. sinisgalli,
abito chiaro a corta giacca, una camicia molle dal colletto rovesciato. pascoli, 19
; ortis dovèasi lasciare in camicia, molle, pronto a sparire sotto ai quattr'occhi
notte davanti al caminetto lavorando con le molle e con la fantasia. d'annunzio,
salvini, xxxiv-62: o pur papaver molle, / c'ha rossi i campanelli
31-103: non tolgon campo più sul lito molle / di barcelona, ove lo tolser
d'annunzio, ii-618: ecco l'isola molle / intra du'ami, / cuna
/ e della vite appoggia il tralcio molle / se le baiule canne il potatore.
ii-1079: barbara sposa..., molle assisa / su'broccati di persia,
che si impantanavano in un terreno molle, senza effetto. -figur.
, iv-2-414: su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si
canzonarlo. alvaro, 9-221: uno, molle, con le labbra sottili, la
10 aspetto del nostro cortegiano, non così molle e femi- nile come si sforzano d'
6-6: si messe a caminar bagnato e molle, / e capitò all'ostel d'
da l'arce capitolina del collo fidiaco molle / il pentametro pender, ghirlanda albana
1 ginocchi le foglie macere, il musco molle. pirandello, 7-205: la vecchia
,... il collo corto e molle che non regge il capino inteschiato,
o capocchia. manzini, 11-62: è molle [quel bruco], che un
faceva e disfaceva nella cenere, con le molle. guerrazzi, iii-219: le donne
/ e la fronte bagnando e il guancial molle. anche un adulto che si comporta da
suolo, ed essa, ancor tinta e molle di sangue, dava a rivedere quello
e si piglia alcuni carbonetti con le molle. allegri, 1: fre- gacciolando
... il collo corto e molle che non regge il capino inteschiato, le
sfilacciate, che sono piccolissime spire e molle, somiglianti a quelli degli oriuoli a
di lei carnale tepore, così provvido e molle. -figur. tommaseo, i-284
cui si veste / il desiderio della terra molle, / è il dono d'uno
abbandonai, da esperto carnefice, le molle, se non se quando la vidi [
. carne, sf. tessuto muscolare molle del corpo umano e degli animali,
abbandonai, da esperto carnefice, le molle, se non se quando la vidi
pasqua al fuoco, carnevalesco. 0 molle oppure carnevale al fuoco, pasqua al manzini
poppare in aria, con la bocca molle modellata su la forma del capezzolo;
e predatori, che per procreare sdegnano il molle nido sugli alberi, si raccolgono nei
miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti. ungaretti, iv-39:
, come si afferra con le buone molle uno stizzo che frigge, fa fumo,
agli urti, ai sobbalzi dei carri senza molle. c. e. gadda,
questa, come ne'bambini è ancor molle, e poca forza ha bisogno per ispartirla
imposte. 4. figur. molle, vizzo; accasciato per consunzione o
al lato manco / mi reggea il molle braccio, / e io, vezzosa e
.. quella parola così facile, molle, cascante, manierata vien fuora faticosa
multiformi e difformi, con una sintassi molle e cascante, con una punteggiatura vaga
parte fatta di legno, sostenuta da molle, sulla quale posa il sedile delle
o è sostenuta da'cignoni e dalle molle ad arco, o poggia sulle molle a
molle ad arco, o poggia sulle molle a balestra, e dentro la quale
ben coverta, col becco sempre in molle e bagnati. bisticci, 3-16: fece
tieni [il colore] sempre in molle, e ben coperto dalla polvere,.
cellule ripiene di polpa nera, molle, un po'zuccherina, in mezzo a
, ii-125: 'castagna', specie di callo molle, spugnoso, e privo di peli
castratèllo, castratino, castra-tàccio: individuo molle ed effeminato. fagiuoli, 3-3-92:
quindi era spinto in alto da varie molle. ojetti, ii-288: i tre fossati
la donna sorrideva sempre di un sorriso molle nell'aridità meridiana, ebete e sola nella
catena di grossezza uniforme, o una corda molle appesa colle sue estremità a due punti
. e così lo tieni sempre in molle e ben coperto dalla polvere e d'ogni
non è mirto; / né cumino né molle appio palustre. i...
d'andar a piedi: ripose le due molle sul ferro del telaio, dove stanno
presso, et pollo [panno] così molle afaldato sul cavallo e portalo al tiratoio
e secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi stromenti
i dolci alberghi, / cavati in molle gleba / con gran lavoro, e l'
schiuma / il ciel vedemmo rugiadoso e molle. tasso, 6-i-212: né sol fra
grigio-argenteo, con tendenza al nero-verdastro, molle, con sa pore speciale
facilmente; poco compatto; morbido, molle. -di terreno: che smotta,
piaceva. 3. figur. molle eleganza stilistica. leopardi, i-54:
e quasi esclusivamente marini; hanno corpo molle, spesso gelatinoso, con simmetria tipicamente
della notte davanti al caminetto lavorando con le molle e con la fantasia. panzini,
salutare un cencio nero. -cencio molle: individuo debole fisicamente e assai stolto
, 181: quel solenne fantoccion di cencio molle, non avendo figliuoli,..
faceva e disfaceva nella cenere, con le molle. prati, i-144: guardo il
radice / giuntavi del centauro, un molle empiastro / ne feo sopra la piaga.
[pecore] / con una lana molle come sputo: / pascono in cento un
sul calcagno ed ora sulla parte più molle della pianta del piede, e così
che per gran calor, quell'aria molle / resta consunta, ch'in mezo l'
usata per lucidare i pavimenti, molto molle (a volte liquida), di
creatura mite, senza volontà, cera molle che il principe plasmò a suo talento.
-trovare, ritrovare il cuore di cera molle a qualcuno: riuscire ad abbindolarlo,
tutte avea ritrovato il cuore di cera molle. -viso, volto, mani,
che, riscaldati, formano una pasta molle, suscettibile di ricevere l'impronta dei
cerato2, sm. farmac. sostanza molle e untuosa composta da un miscuglio di
la giuba del leoncello, o bionda e molle come il pelame del cerbiatto. c
vinse, / mentre che 'l terso e molle avorio strinse / di quella man,
cerei volti di monache. 3. molle come cera; facilmente plasmabile, influenzabile
e la mano avrebbe un certo che di molle e di disinvolto. manzoni, pr
già del dilicato mento / la lanugine molle. redi, 16-v-442:
membri lassi / posava in grembo della molle erbetta, / era a vederla nova meraviglia
i ginocchi le foglie macere, il musco molle. deledda, iii-97: attraverso i
: stassi cheto ogni augello all'ombra molle. f. d'ambra, xxv-2-399:
amene / ove un rio piange e molle il vento spira? verga, 3-115:
, da cui si protende il corpo molle e viscido, di forma allungata, dotato
: chi diceva ch'ell'era in molle in dormentorio, che s'asciugava; chi
: / sopra si chiuse il liquor molle e lieve. d'annunzio, iv-2-238:
ascosa? / però che tralucea nel molle gelo / come suol gemma in vetro
che 'l sonno tenea chiusa e 'l dolor molle. s. caterina da siena
, di un colpo dato su un oggetto molle, di una cosa che viene schiacciata
sette forate e stridule cicute / con molle cera di sua man composte / bella varietà
sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le bionde gote
questa sì ch'è da pigliar colle molle! e'bisognerà in questo caso mettere anche
/ di mattutina rosa, / e più molle e più candida del cigno, /
salda detto di panni 78 cimatti di molle e ravistati da segno 1 insino a
giorno, iii-71: con la destra / molle verso il tuo sen piegata e mossa
i-268: ma, dal cinabro / molle del labro / quando l'accento /
584: l'aria era umida cinerina e molle; i canali serpeggiavano per mezzo ai
, ii-501: ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi / e di marmi
di cuoio addoppiate, che unite alle molle ad arco, sostengono i bandelloni. viani
ghiaccio, neve, fango, terreno molle, ecc.). panzini,
pafìo / cinto la crespa fronte, / molle testor di veneri, / festivo anacreonte
la cioccolata, mentre era calda e molle. tommaseo [s. v.]
bacia il cipresseto fosco / che con un molle fremito risponde. negri, 1-657:
nella fanciullesca lattea della dicitura snervata e molle. leopardi, i-1013: non hanno [
cirsio: chi dice buglosso, chi spina molle. tramater [s. v.
che circondano la bocca; hanno corpo molle, gelatinoso (che può essere di
è far sodo, di tenero e molle far duro. pirandello, 5-310:
riempiuti [i chiodi] di fango, molle, viscoso, con peli insieme porcini
iddio,] / così temperi insieme il molle e il duro: / da te
, vergin preclara, i ove di molle piè l'orma è più rara. nievo
, / porta de'giunchi sovra 'l molle limo. boccaccio, vii-13: quella splendida
sviluppato, adatto a reggere, colla molle elasticità d'uno stelo, la testa di
chiaro a corta giacca, una camicia molle dal colletto rovesciato. fanzini, ii-318
alla robespierre. -colletto floscio o molle: non inamidato (della camicia da
e una vecchia cravatta attortigliata al colletto molle di una camicia di colore.
. moravia, iv-285: con un gesto molle e irresistibile, gli gettò le braccia
collo... quella sua faccia molle e triste non la rimpiangeva nessuno.
. -i). medie. tumore molle e gelatinoso, caratterizzato da una completa
filli. marino, 313: il papavero molle / alzò dal grave oblio, /
, ii-502: ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi / e di marmi
la colocasia. monti, x-2-286: il molle acanto, / che alla soave colocasia
di secco, di caldo 0 di molle. fiore, 163-13: la femina de'
d'annunzio, iv-2-248: aveva la parlatura molle, e i gesti lenti e delicati
nostro marchetto cara, ma con più molle armonia; ché per ima via placida e
fra quattro nappi, ond'io son molle, / un non ce n'ha di
annunzio, i-313: trèmane tutta quanta la molle compage de'fiori. 2
occhi san mentir / facendo comparir per molle ed innocente / quel core che non l'
vesti. moravia, iv-46: un molle disordine, tutto femminile, fatto di
fino a oltre un metro. -componente molle: quella poco penetrante, che viene arrestata
con essa cartapesta, ben tenera e molle, la superficie incavata della forma,
ginocchi le foglie macere, il musco molle. e come egli respirava nei rami e
cui è allogato e protetto il corpo molle di certi animali (e soprattutto dei
: tuttavia quel modo d'opposizione, sì molle e inefficace a primo aspetto, aveva
, può sembrare col duro il molle e con l'acuto il grave; /
fisica] confessa 11 peso / il molle cedente aere. -riferire segretamente.
, 2-58: il terreno, molle e traversato di luogo in luogo da alcune
o mandarci via col cuore dolcificato e molle come una pèsca giulebbata. cassola, 2-299
procede per la congiunzione o per b molle. g. b. martini, 2-1-95
: vedrassi la lussuria e il viver molle / di quel di spagna, e di
consente il loco) o d'acqua molle. sarpi, i-155: non consentiranno mai
le conserve sono forme medicamentose di consistenza molle, caratteristica, ottenute da polpe di
un tumore invecchiato non dolente, ancorché molle, nella destra parte del ventre inferiore
sì forte, come al foco la molle cera. guicciardini, 162: fu el
che per gran calor, quell'aria molle / resta consunta, ch'in mezo
. moravia, iv-104: quel contatto molle e umido della bocca dell'uomo le era
che è dura, si fa convenientemente molle e liquefattibile. f. f. frugoni
moravia, iv-285: con un gesto molle e irresistibile, gli gettò le braccia al
. parini, xix-36: e quasi molle cumulo / crescer di neve alpina / la
un povero mendico, tutto dalla pioggia molle e bagnato, albergar in casa, bellini
in caso di rottura di una delle molle ad arco che sostengono i bandelloni.
traversa, su cui si appoggiano le molle ed il contracinghione, e balzati via
senza tante tripodi o quadrupedi, e molle e rimolle, e viti e contravviti,
del cuore che lo tiene debole e molle, in continuo pericolo di ricadere, egli
lago, / era una cuna in sulla molle arena, / ivi dal vento spinta
s'acquattava in un faccione biondo, molle molle, sempre imperlato di sudore.
s'acquattava in un faccione biondo, molle molle, sempre imperlato di sudore.
corbezzolo. d'annunzio, ii-795: il molle settembre, il tibìcine / dei pomarii
dee l'animo del sapiente essere troppo molle; né lasciarsi vincere dalla pietà e dal
avinto / un guamel di sottile e molle lana; / bottonato nel petto,
, qualche cosa di vergine e di molle, come un alito infantile, da quei
rio / quinci 'l piè torto e molle, / e quindi talpe il dritto
e cavato; e se pur fosse molle, essendo ampio di calcagno, sarà con
-figur. bembo, 2-54: molle e dilicata e piacevolissima è la l,
savore diciamo, egli è il pan molle a guisa di pappa. 23.
): va del corpo una certa cosa molle, / che, come gli occhi
, / poi con vezzi addolcito e fatto molle, / quantunque ancor pien d'ombra
suoi uomo che tanto detestasse il vivere molle quanto egli, e che tanto fusse
giudicare qual sia quel corpo che, quasi molle scorza dentro dura scorza, dentro cotesta
delle femmine d'oggidì? una vita molle ed inutile, una vita sciocca e
ogni curva del suo volo, ima molle gracchiata. 2. per simil
cognazione, / così temperi insieme il molle e il duro: / da te
un avverbio: codesto luogo, codesta molle sottili, lamine elastiche, ecc.)
/ ma costrutto di tufo, e creta molle. galileo, 122: io non
e secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi stromenti s'
colore e buona cotenna, e falla molle e morbida. giov. cavalcanti, 78
è ricoperta da una liscia ed assai molle cotica, ed è bianca di sotto,
augel s'impenna: / e, rotta molle scorza, uscendo fuori, / produce
; si cova, / dentro l'urna molle e segreta, / non so che
d'un sì bianco augello; / molle e gentil come nutrita a covo /
xpàviov 4 cranio * e pàxaxoc 4 molle '. craniomante, sm. chi
gambe e generatovi un tumore floscio, molle e facilmente cedente ad ogni benché minima
. quella sostanza bianca o giallastra, molle, untuosa, spessa ed opaca, che
urna d'oro, le coprir d'un molle / crimisìno. diziotiario del commercio,
'. cremolato, sm. gelato molle, servito in crèna2, sf. zool
/ le membra ancor crescenti e 'l molle volto. pindemonte, 226: partesi un'
sinistro. 5. formaggio a pasta molle e a maturazione breve (prodotto in
.. /... quasi molle cumulo / crescer di neve alpina / la
aspetto del nostro cortegiano, non così molle e feminile come si sforzano d'aver
e crespe, / d'un breve e molle e negro crin m'appago. tasso
/ cinto la crespa fronte, / molle testor di veneri, / festivo anacreonte?
/ ma costrutto di tufo e creta molle. carletti, 76: l'acqua,
lassù c'era una cassa, tante molle rotte, trabiccoli e mucchi di crine.
circonda, edra serpente, / e sì molle dal crin si scote intorno, /
ricoperti dal tegumento, pelame foltissimo, molle, iridato d'oro, arti anteriori
né rapimenti, ma bensì una contentezza molle e riposata. serao, i-700: di
amaranto / e la volubil clizia e 'l molle acanto, / e voi, tra'
, con le esili foglie, nel molle musco e nell'erbetta del terreno.
sensibilità nuova e attonita come il crostaceo molle che si è spogliato. calvino, 1-452
/ a nevi e rose il cubito / molle posava. zanella, i-iio: in
'l portiere. / mettere 'l becco 'n molle / ogni gazzera ardisce, ogni cuculio
in cuffia da notte e col viso molle delle donne che stanno troppo a letto.
è mirto; / né cumino né molle appio palustre... ». papini
? parini, xix-31: e quasi molle cumulo / crescer di neve alpina /
d'annunzio, ii-618: ecco l'isola molle / intra du'arni, / cuna
) su mattoni di argilla cruda e molle con punte triangolari di canna dura o
sonci alcuni che cuocono senza metterla in molle, cioè d'asciutto... comunemente
). cuòra, sf. strato molle ed erboso che galleggia sulle acque dei
a tutte avea ritrovato il cuore di cera molle. alfieri, vii-61: or vedi
palati arduo s'appresta / solletico che molle i nervi scota, i e varia
fine la pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli vedute insorgere
iv-2-414: così talvolta su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano
stricnee; ha colore bruno, è molle o secco, ha sapore amaro;
ogni curva del suo volo, una molle gracchiata. -inversione di marcia di
fiorentini chiamavano rosa di gruogo, rendeva molle la spalliera. palazzeschi, 1-81: corsi
eroe toccò. s'inaridisce / la molle cute, e si rincrespa; rari
mezzo affondati in un terreno sabbioso, molle per la neve sciolta di fresco e
attimo tenni il mio spirito sospeso nella molle atmosfera creata dal fascino della dama antica
dove è il sole; / la terra molle e l'unda farsi dura, / il
davvicino le officine del potere, e le molle che vi si temprano,..
chi può avere più forza di rendere molle ogni duro core... che il
atroce e crudo, / onde al molle garzone / il decimo funesto / anno sorge
parini, xix-34: e quasi molle cumulo / crescer di neve alpina / la
sentono, come le giovanili, la molle voluttà del cielo di napoli. barilli
landò neri, con i timoni e le molle tenuti su a forza di funicelle;
dedutta '; cioè menata e fatta molle, acciò che ricevesse la impressione del suggello
, xxx-1-62: la misera canape ancor molle / e morbidetta, da quel nuovo
quella musica la qual degenerando è divenuta molle ed effeminata. settala, iv-no:
pur con voi qui sotto, e molle / fosse del sangue mio quest'alma
i-732: non è egli né la molle divinità dell'amore né la feroce deità della
vatico, i vailesi dell'effeminato e del molle. ne'paesi sterili vi fiorisce l'
la sudicia barba ed incomposta / al molle viso e delicato accosta. forteguerri,
. amante degli agi, dei piaceri; molle, effeminato; dissoluto (una persona
e piagne, / un'isoletta dilicata e molle / più d'altra che 'l sol
affettature e le delicature di una educazione molle, o gl'inchini, i complimenti
snodi e t'alzi / e balzi, molle nube ove celato / sia l'arco
2. figur. languido, molle. b. croce, iii-23-306:
un che, un qualcuno di sordido e molle che s'insinua in noi, quando
esser questo appunto il gusto effemminato, molle, secondario, al confronto degli affetti
, 7-53: il suo vestir delizioso e molle / tutto era d'ozio e di
3. amante dei piaceri; effeminato, molle, delicato, voluttuoso; schizzinoso,
: stassi cheto ogni augello all'ombra molle: / sol la cicala col noioso metro
. -polpa dentaria: il tessuto interno molle del dente, costituito da tessuto connettivo
/ aspro è ben sì, ma dentro molle ha il frutto; / tu
il frutto; / tu sei molle nel volto, aspra nel cuore. cesa
. pascoli, 552: il molle nido pieno di musco! / che rozzo
un fresco di rugiada / feretro molle, / su cui deporre un eroe morto
per le indiscrete, aspre percosse / le molle [dell'organo] fuor de'propri
ciccia coderina in gozzoviglia. -desco molle: refezione, spuntino, merenda,
, 193: s'egli sta a desco molle a suo contento, / e non
che egli era solito cantare a desco molle in compagnia de'suoi beoni, e
nelle sagre commodità di parnaso a desco molle. fagiuoli, 2-38: le cene
, vo io a ordinare il desco molle? carena, 2-255: 'desco molle
molle? carena, 2-255: 'desco molle ', dicesi, forse per una certa
annunzio, v-3-428: vi sedete a desco molle in seggiola o in panca per badialmente
dove sono varie e diverse generazioni di molle,... gli dettono grandissimo
dita. / né a scaldarsi tardò la molle pasta. monti, iii-157: la
, da chi ben regge, / con molle mano e placida si tratta. vico
uso a vivere di dì in dì, molle, effeminato, e di poco spirito
porta, e comparisce un fanciullo, molle di pioggia, e pel dolore allibito
prato, / argento fuggitivo, / zaffiro molle e vivo, / diamante distillato.
calcare e disperdere come il sognare tuo molle? non ha anch'ella commesso peccato
isola di citerà del mare egeo, molle, effeminata, vicina a candia,
a sì vii gente, / obscena e molle come voi vedete. 3.
che il legno del sassafrasso, tenuto in molle per otto giorni nell'acqua di mare
; / quei dal diesis in bim- molle casca, / e dal bimmol questi in
più inerti e fumosi, non era che molle pietà per se medesimo. 4.
82: in che diffidi, / troppo molle pensiero? bén- dati, e segui
mezo le diede tra il sodo e 'l molle, qual'è la cartilagine, affinché
pin fendea / de la vasta anfitrite il molle seno, / ond'arrestato al picciol
rimaner di fuori / quella notte intendea molle e digiuna. cellini, 2-23 (344
mezzo a l'acque, ecco che tutto molle e bagnato, come mi vedete,
6. letter. sciogliersi, divenire molle, fradicio. carducci, ii-9-295:
. 2. letter. reso molle, fradicio. cattaneo, ii-2-447:
queste sorti di piombo, il negro è molle, e per questo si lascia
, 127: tali sono i fornimenti delle molle, che si dilatano sul collo delle
vostra sia molto più dilicata e più molle che non è la nostra. baretti
ottimo, iii-630: se uno di molle complessione, che naturalmente è abituato a
, che donna non importa che cosa molle. muratori, 5-iii- 40:
cantar... ma con più molle armonia che per una via placida e piena
?... ch'era diafano e molle del sudor d'agonia. e.
. tasso, 1-62: la terra molle, lieta e dilettosa / simili a
; privo di energia, di carattere molle, snervato. iacopone, 22-63:
si suole, / intenerir sentite il molle petto. 29. sembrare,
flessuoso (con anche un che di molle e abbandonato). pataffio
, sufolando in sordina. 2. molle, malfermo, ciondolante (un arto,
marino, vii-506: altri, cui molle il cor molce e lusinga / l'
miti e costanti dessero alla navigazione la molle tranquillità di una crociera di diporto,
che dirama o gemma chiusa / nella càpsula molle. montale, 1-114: la tempesta
: cfr. rompere). rendere molle, flessibile; far cedere, diminuire
[le pelli] si mettono a molle in acqua chiara per una notte, indi
sentenze, 1- 33: la molle risponsione dirompe l'ira, e la dura
, tesser pestato, fiaccato, reso molle, cedevole. bocchelli, 9-283:
. derótto). che è reso molle, cedevole, che ha perso consistenza
gli artisti, / e canti per bi molle un dirupisti, / ch'i'non
dal resto del corpo; snodato, molle, inerte (un arto).
manina bianca e stanca, quella manina molle e disarticolata. bernari, 5-285: era
/ e spoglia il ricco, e molle vestimento. -rifl. togliersi le
, è il suo cervello: ruota molle fuori dell'asse. 2.
manda alla caserma di disciplina a porto molle. -sala, camera di disciplina
, ma danno anche nel freddo e nel molle. discretezza dunque. c. gozzi
11 vino, del quale tu se'molle. bencivenni, 1-14: chi vuole
amoroso, / de'suoi baci sospir, molle sorriso. fogazzaro, 4-19: arrivo
dei disertori e dei truffatori torbida e molle: « chiedo, per la mia
abi del sugo de'limoni e mettivele in molle, e in una notte fieno disfatte
ma lieto pur di freschi rivi e molle. prati, ii-77: ma pur,
iv-2-414: così talvolta su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano
disfogarlo in atti o in parole di molle tenerezza, e più sento lui fervente e
suoi mezzi, nelle sue forze e molle interiori o esteriori, ne'suoi processi
la mano avrebbe un certo che di molle e di disinvolto. manzoni, pr
. 2. snodato, dinoccolato; molle, flaccido. marchetti [lucrezio]
occhi miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti. mazzini, i-105
arriva indifeso contro le insidie del clima molle e pieno di improvvise suggestioni.
s'assise e dispogliossi / della tunica molle. settembrini [luciano], iii-1-256:
, che non sia la terra troppo molle né troppo secca, ma quando è polverizzevole
/ si messe a cambiar bagnato e molle, / e capitò all'ostel d'
grati al gusto umano, si tengono a molle dui giorni nel ranno, e uno
dissoluti ghiacci. -ant. molle, pieghevole. zanobi da strata [
2. figur. togliere vigore, rendere molle, fiacco; consumare, logorare,
d'intom a questo globo freddo e molle / le braccia sua lucenti, el vulgo
/ al piè d'un elee o sulla molle erbetta. fogazzaro, 5-87: franco
. tasso, 8-7-577: umida e molle diè la lingua al gusto, / che
sentiamo piccolissime differenze d'aspro, liscio, molle e duro, che con altre parti
parenchimatosi, famiglia de'trematodi: corpo molle, depresso, od allungato e rotondato
la virtù loro, e qual sia molle o forte / a pugnar colla state,
che le fe'il duro cor tenero e molle. tasso, 10-34: se ne
leopardi, 4-77: a te la molle / gota molcea con le celesti dita /
tetto, è una diligenzuccia con le molle e le ruote alte alte, sottili
/ altra men dura, altra più molle e liscia, / altra d'una
accoglia / l'ampia origine tua nel molle seno, / non è diversion che
ancor divezzati, e col capo tuttavia molle dell'acqua battesimale. ungaretti, viii-25
i-732: non è egli né la molle divinità dell'amore né la feroce deità della
, 50: ti guardo / in un molle riverbero. non so / se ti
le sue forze naturali, e diviene molle in modo che il niello che ha
a trarle la roba di pellicce tutta molle, a vestirlene una di duagio lionato che
uscito di capo questo pensiero, così molle come vedrete. l. bellini, vi-iv-i-
se ne può uscire altro concetto che molle. c. mei, 262: il
mia chioma in trecce sciolta, / molle catena al docile / tuo collo intorno
della voce e persino dai cigolìi delle molle del letto e dai fruscii delle coltri
le sue doglienze eran figlie non d'animo molle, ma di cuor risentito. d'
, dólchi). ant. rendere molle, ammorbidire. intelligenza, 16
vocabulo dolce. bembo, 2-54: molle e dilicata e piacevoh'ssima è la l
, frivolo; affettato; fiacco, molle. tommaseo, 3-iii-105: sarà buon
o mandarci via col cuore dolcificato e molle come una pèsca giulebbata. brancoli, ii-288
un confetto dimenticato. -fiacco, molle. borgese, 6-m: malgrado il
. 2. figur. morbido, molle. pascoli, 483: è da
? foscolo, gr., ii-142: molle il flauto si duole / d'innamorati
: quantunque / sia ciò ch'è molle di rotondi e lisci / semi composto,
ogni dondolio dei fianchi, con una molle abbondanza di pieghe. -per simil
il collo gracile; e il seno molle e un po'sfiorito: un difetto di
. carducci, 326: d'un molle riso gli assentì la dama / donnescamente.
dito / la lanugine sua minuta e molle, / e l'andar doppiamente, altrui
ma'con fiato più placido e più molle / per le campagne libere poi spira
xxi-1-188: diceva ch'ell'era in molle in dormentorio, che s'asciugava. lippi
popolo non rechi impedimento / l'abito molle, la dormita pace, / la facil
qual silenzio grata pioggia cade / sul molle dorso di lanosa greggia. redi,
xxx-1-37: quella [la dea] il molle terren sodando, e l'aspro /
a discendere e a traballare sulle antiche molle, che conservavano tutta la loro giovanile
sì forte, come al foco la molle cera. dozana, sf.
.. e un drappello di lino molle in olio d'oliva. garzoni,
colorati, e sempre impugnando la maschera molle e floscia, sembrava una smarrita marionetta.
tutte l'ore / de lacreme lo molle scendimento. / donqua, madonna,
non cede (ed è opposto a molle, tenero, soffice); che è
, e la sua pelle / si facea molle, e quella di là dura.
. boccaccio, i-311: per continuanza la molle acqua fora la dura pietra. frezzi
astretta, / che duro intoppo al molle piè propose, / per non pestar
profumata, / dura di schiena e molle di persona, / la qual sen
le quadrella / con duro laccio al molle tergo è avvolta. delfino, 1-50:
della dissimulazione; perché in persona così molle e poco intendente riesce molto dura questa
). giamboni, 59: la molle parola discaccia l'ira; e quella
fai cognazione, / così temperi insieme il molle e il duro: / da te
n'era in copia, / duttile e molle al pollice qual olio. alvaro,
non metallici, come sono la cera molle, la pasta, l'argilla plastica e
la donna sorrideva sempre di un sorriso molle nell'aridità meridiana, ebete e sola nella
edi-si forma un tumore livido o nero, molle, che cede a fizio / del
annunzio, iv-2-414: su dall'erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano
caratterizzata dal guscio non rigido, bensì molle e flessibile poiché le pia
è l'edema, è l'edema molle e freddo / che cede al dito e
, 8-7-1029: d'una costa il molle corpo / edificò della consorte. marino,
tr. (effémino). rendere molle, delicato, femmineo (le persone,
taggine 's'indica una maniera di vivere molle all'uso delle femmine. =
comportamento poco virile; condotta frivola e molle (e spesso è riferito in partic
snervato; privo di attitudini virili; molle, fiacco, imbelle; che ha aspetto
nostri. tasso, n-iii-1014: il molle e l'effeminato cede al dolore,
sonno e la piuma, e l'ozio molle / su le morbide coltri a l'
pien di fasto e lascivia il vestir molle. pallavicino, 7-192: muovono la concupiscenza
quella musica la qual degenerando è divenuta molle ed effeminata. g. bentivoglio,
ch'è una miniatura. è un giardino molle ed effeminato. carducci, ii-5-210:
biasimata, e, come arte troppo molle ed effeminatrice degli animi, avuta in ira
cannonate che si impantanavano in un terreno molle, senza effetto. silone, 4-51:
memoria perenne. carducci, 859: molle de'giovani prati l'effluvio / va
vi dico. serra, i-173: meno molle, meno effuso, meno alato del
ai giorni freddi / con l'elastiche molle... /... frugando
materasso elastico: sorte di materasso con molle di filo di ferro. milizia
alle foglie sono sostituite più dozzine di molle, fatte con grosso filo di ferro,
color bianco-verde, solida all'esterno, molle e glutinusa all'interno, d'odore di
fame un fresco di rugiada / feretro molle, / su cui deporre un eroe morto
mantenute in equilibrio da forze date da molle o pesi (amperometro elettrodinamico, voltmetro
: 'elettuàrio ', medicamento di molle consistenza (ed è più denso del
freno de la pazienza ed incrudelito il molle de la tenerezza, son costretti da
ittiol. animali marini con il corpo molle e non metamerico, privo di arti
polvi / che roder gli potrien la molle cute, / o d'atroce emicrania
32-7: alcuni a questo effetto metton in molle due ranocchi, tagliando loro i piedi
comp. da ex-e mollìre 4 rendere molle '). èmolo, v
roberti, ix-146: per te la molle pesca, e l'aspra noce / di
, all'encausto: sciogliendo rotondeggiante, molle, fluttuante, formato da i
(un tumore costituito da un tessuto molle, bianco-roseo, simile alla sostanza cerebrale
è per natura quasi una certa cosa molle e rimessa ed umile ed enervata e
* enfisema '. enfiagione o tumore molle, bianco, lucente, elastico,
: la più mite e pacata e molle stagione, l'autunno, soppianta la precedente
), agg. ant. diventato molle, soffice. ristoro, 30:
èvxepov 4 intestino 'e txocxaxó? 4 molle '. enteromesentèrico, agg.
: la terra arrabbia, lavorata tra molle e asciutta e la mattina alle guaze;
da fare o lattovari o savori in molle, e davvi sì fatta entro, che
gusto l'amore episodico, languido, molle, che regna oggidì sopra la scena
per iudicamento diritto e leale, né troppo molle né troppo aspro, sanza d'inchinare
non si cibava se non di pane molle e di pochi erbaggi. soffici, v-3-234
sulla fresca erbetta. preti, iii-175: molle il suol, fresco il rio,
1-8: io disteso su l'erbetta molle / mille volte piangendo / ho rimirato il
lenti gradando / all'omero ti fan molle sostegno. cagna, iii-208:
due sole paia di zampe, tegumento molle; sono privi di trachee; vivono
di anel- lidi policheti, con corpo molle, chiuso entro spessi tubi trasparenti di
l'ermellino, / gelsomin candido, e molle / da quali zolle, / da
, i-295: il gusto effemminato, molle, secondario, al confronto degli affetti
ne 'l suo passaggio, / tutta era molle ed umida pe 'l diluvio e feconda
: era come un liquor suttile e molle, / atto a esalar, se non
. -senza nerbo e calore, molle, fiacco (un'opera, uno
e pesanti e in testa un cappello molle di campagna a tese larghe. boine
ne 'l suo passaggio, / tutta era molle ed umida pe 'l diluvio e feconda
. non mai debole, non mai molle, è sicuro della obbedienza delle sue squadre
/ calici espande la giunchiglia e il molle / narciso, e nel garofano fastoso /
albertano volgar., 1-7: la molle risposta espeza l'ira, lo sermone
intriso d'umida frescura, bruno e molle, gonfio d'esplodenti ricchezze plebee.
/ nel tempo; un passo strascicato e molle / di bestia troppo in libertà lasciata
giorno forse / dèn qualch'ore serbarsi al molle ferro / che il pelo a te
viani, 14-155: un lontano ondeggiar molle di olivi grigio-argento e verdi esplosioni di
e t'espon salva in su la molle arena. 2. liturg.
è mutata. è meno languida, meno molle, più seria. 10
linguaggio [il francese] si è tesser molle, tenero, affettuoso, e maravigliosamente
esprima / un lungo stelo e il molle fior del sonno. d'annunzio, v-1-583
un dispositivo (con una o più molle) capace di tendersi elasticamente in un
da chi lo adopera e del numero delle molle. ojetti, iii-393: ha in
secondo l'impulso delle suste, delle molle e delle girelle d'una libidinosa natura,
e il bel volto, e il parlar molle. baretti, 1-200: ecco dove
amor, gentil costume de un cor molle / e maniere le dà dolci e
erbetta, e vi fa seggio fresco e molle. baldi, ii-117: fra pini
scuote anfìon la lira, e al tocco molle / spirano i marmi e una città
dolciastro e di estraneo, di troppo molle. brancoli, ii-159: e così
: sull'intonaco an cora molle si può con una punta delineare il contorno
, 50: qui nella mia, molle come una cosa bianca di cencio /
forma di cuscinetto, è di consistenza molle e di colore giallo o bruno o
/ senti vasi sereno sulla distesa e molle libertà. = voce dotta,
4. figur. spreg. uomo molle ed effeminato; persona dappoco, priva
del senso ebber proclive / l'animo molle, e come infami e ree /
le polvi / che roder gli potrìe la molle cute, / o d'atroce emicrania
. privo di nerbo, di vigore; molle, fiacco, smidollato. gioberti
. -al figur.: che rende molle, fiacco, smidollato. gioberti
: la tua candida gota, il molle labro / sparse di rose amore industre
/ d'atroce gioia, arse la carne molle. de roberto, 224: la
: costei, ch'alli disii facile e molle / di pinabel sempre era stata inante
affettuoso. -debole, fiacco, molle. guicciardini, vii-58: per l'
sé di quel semplice, facile e molle che male si può apprendere dalle cose
pochi sono que'che avendo ricevuta una molle educazione ed aspettandosi una immancabile facoltosa eredità
* lenticchia 'e paxaxó? 'molle '. facomatòsi, sf.
n'andremo a la patria, ove più molle / per la falcata riva ondeggia il
faloppata o felpata, sorda e molle. = v. faloppa1.
: una donna viene insultata con voce molle e accorata, in un accento falsamente
, vii-263: niuna altra voce è più molle e flessuosa, niuna più agevolmente si
tasso, 16-19: ei nel grembo molle / le posa il capo, e 'l
, i pregiudizi, le passioni, le molle segrete de'popoli e de'governi.
a cotesto zanzero di frigia, così molle e infemminito. = deriv.
molte cose fanciullescamente, allora egli diventa molle e vizioso, eziandio in quelle cose
di melma o terriccio più o meno molle. le àncore vi fanno una presa abbastanza
un fattoretto, che con un paio di molle tenga che quello straccio non caschi del
le due unghie, e fasciature porte / molle in aceto, e sopra messo sale
le mie osservazioni, diveniva immediatamente così molle, a ca- gion della guazza,
girella dellio, la fastosa ricchezza del molle sallustio; e poi poetava per conto
odorati / calici espande la giunchiglia e il molle / narciso, e nel garofano fastoso
/ e poi gli espon sovra la molle sponda. / quinci mirar la già
principio al vin, ch'è cosa molle, / e va senza fatica giù nel
il figolaio, che preme la terra molle, faticosamente compone al nostro uso ciascuno
, iii-158: quella parola così facile, molle, cascante, manierata vien fuora [
fattoretto, che con un paio di molle tenga che quello straccio non caschi del
due per lato), dal palato molle e dalla base della lingua.
, ed il marito toma a casa molle, pieno di neve ed agghiacciato, e
.. massimiliano, ancora che uomo molle e effeminato fusse, e poco sano di
poverissimi di colà, intonacar di creta molle, intrisa con feccia di sale, le
rivestito, ricoperto di vegetazione soffice e molle (un terreno). cicognani,
. appiccica ad un feltro il foglio molle, già formato, perché cominci ad
alla donna sta ben aver una tenerezza molle e delicata, con maniera in ogni
aspetto del nostro cortegiano, non così molle e femminile come si sforzano d'aver
il cielo, e con le zampe in molle i fenicotteri vi pescano i pesci col
creatura dai capelli lunghi, dal corpo molle, dai seni gonfi, che tuttavia
fame un fresco di rugiada / feretro molle, / su cui deporre un eroe
andar a piedi: ripose le due molle sul ferro del telaio, dove stanno a
l'aria e l'odore di quel fieno molle e ancora fermentante. savinio, 1-169
polvi / che roder gli potrìe la molle cute. arici, i-51: né a
quanto allo stile, di raro così molle e pieghevole e armonioso. carducci, ii-3-25
la mano si chiude lentamente e le molle cadono per terra con un pesante tonfo
plautini, che non soddisfacevano al gusto molle e cortigianesco dell'amico di mecenate.
resistenza, che ha poca solidità; molle, ammorbidito (una costruzione, un
cannonate che si impantanavano in un terreno molle, senza effetto. -opaco,
belle gemme, il duro cor fe'molle. straparola, 8-3: nella nostra città
miti cordiali serviranno per caricare le interne molle della circolazione, e serviranno lor di fiancheggio
/ che non ben li copriva il molle fianco. parini, giorno, ii-1278:
. b. maccari, vi-381: in molle e caldo letto / dolce è il
, indarno tenti / che per lagrima molle, o lieve fiato / di sospir che
istologica più complessa). -fibroma cutaneo molle: di varia grossezza, sporgente sulla
grossezza, sporgente sulla superficie cutanea, molle al tatto, ha colore variabile dal
dei liberatori che han voluto infliggere alla molle istanbul... l'umiliazione di vedersi
nei fatti tuoi! -ficcarsi nel molle: ottenere facilmente uno scopo.
di potere pignere la pedona e ficcarsi nel molle, e di poter persuadere ciò che
ficcatòio, sm.). terreno molle, melmoso, cedevole, in cui si
più leggieri. -al figur. materia molle, tenera, di scarsa resistenza.
guagnele! / voler mangiare queste ficacce molle, / che ti levan la sete,
da l'arce capitolina del collo fidiaco molle / il pentametro pender, ghirlanda albana
sorte incrudelì più molto / placida e molle, che sdegnosa e fiera. negri,
d'annunzio, v-2-142: nulla di molle rimane nel secondo cristo. tutta l'
4. ant. e letter. molle, tenero, malleabile; facile a
/ col dolce vin de la lussuria molle, / quasi del padre ebreo figlie profane
, e la sua pelle / si facea molle, e quella di là dura.
5-2-295: né men si tiene in molle il porfido per figurarlo, né egli s'
di cavalcare, preferiva una buona e molle carrozza a due cavalli: bellissima pariglia
spessi e minuti fori, e togli rena molle e fanne un suolo sopra i detti
in partic., nella fabbricazione di molle di torsione, di funi metalliche di funivie
elmo eragli al mento, / la molle gola al giovine strozzava. massaia,
filze di capelli tinti, copiosa di carne molle. panzini, iii-403: il
annunzio, iii-2-72: porta una tunica molle che scende fino ai piedi calzati di porpora
diversi mobili, finimento di alari, molle, da caminetto, di bronzo, ferro
) è veramente / da pigliar colle molle! che un somaro / possa col cuor
di questi tenerelli, / che di molle lanugine fiorite / hanno a pena le guancie
l'odore acuto del fieno, / un molle gorgoglio di polla, / un lontano
a'colli / prima che questo legno molle e verde / s'infiammi, come
che ha scarsa consistenza e sodezza; molle, cascante, rilassato, vizzo (
stupore che un animaluccio così flaccido e molle abbia poi tanta forza di rodere.
primo s'abbatté sulla carne rilassata e molle con un suono flaccido, che fece fremere
: io canterò d'amor soavemente; / molle udirete il flauticèllo mio / l'aure
elli che quello uomo sia lento e molle e pesante e dormiglioso. buti,
d'una quasi cartilagine, e così molle e flessibile, che ella possa più
10-40: l'edera flessuosa e 'l molle acanto, / la preziosa vite e l'
roseti, / col flessuoso acanto il croco molle. spolverini, xxx-1-146: s'incomincin
, vii-263: niuna altra voce è più molle e flessuosa, niuna più agevolmente si
ragazza fin troppo formata, un po'molle e cascante, quasi che la floridezza rimanesse
, di sodezza, di elasticità; molle, flaccido, cascante (un tessuto
prati. -letter. flaccido, molle (il corpo o parte di esso
altri troppo lubrico e fluido, altri molle e ricercato. redi, 16-vii-49: nobilissimi
iv-1-439: l'ora fluiva lenta e molle. negri, 2-232: ella ascolta
varchi, v-302: quando il mestruo sarà molle e flussibile, il parto sarà femmina
unica, / vestita di una tunica molle, di foggia « impero ». alvaro
: vien rapito dal tempo / fulgor di molle guancia in quella guisa / che le
silicio che entra a far parte delle molle per le balestre dei veicoli, come
le diverse lamine onde son composte le molle della carrozza. 7. strato
massima parte di talco, minerale assai molle, liscio, lucente.
gl'inni irradiar vorrei, / cingerle il molle crin co'l'immortale / fior de
l'erba fresca, / o sotto molle o prezioso velo? tasso, 2-20:
, / si messe a caminar bagnato e molle, / e capitò all'ostel d'
correre. -quando il tempo è molle, il dente è più folle:
toscani, 191: quando il tempo è molle, il dente è più folle.
acini medi, sferici, con polpa molle, succosa; matura in seconda
epitelio secernente e ripiena di una sostanza molle, giallastra e trasparente. -follicolo tonsillare
sua voce entra il lamento impotente, il molle. -per simil. de sanctis
si fondeva in un'altra angoscia sorda e molle, in una tenerezza cieca e disperata
molto dissimile al groviera ma alquanto più molle e grasso. = voce piemontese
, i-311: per con- tinuanza la molle acqua fora la dura pietra. palladio
fu ivi chi incominciò... colle molle, e colle forche in mano a
de'pratici intende esclusivamente una specie di molle o tanaglia di grande dimensione, che
le stendeva alla moda forestiera, con un molle abbandono. 7. ospite
bartoli, 9-25-2-63: s'empie di molle creta la forma, vi si spiana
formaggio. formaggino, sm. formaggio molle confezionato in piccole forme quadrate o rettangolari
, 454: è fresco e molle come un formaggino / il po tra i
pasta { formaggio a pasta dura o molle), al grado di stagionatura { formaggio
, di bufala: è una pasta molle o consistente, che, per il
, 10-40: l'edera flessuosa e 'l molle acanto, / la preziosa vite e
quanto fossero necessari tali formatori della più molle età in un paese dell'italia abitato da
servito alla concia del coiame, e tuttora molle, vien ridotta in forme, come
/ ed infocato ognor si fa più molle, / talché come acqua al fin liquido
liti la gente e senza foro / ozio molle godea. questa è l'etade /
, ora profondo e filosofico; quando molle, quando risentito e forte. pananti,
h, hanno un suono languido e molle. pascoli, i-991: le sillabe semilunghe
consuma sì forte, come al foco la molle cera. cellini, 1-27 (74
. verri, ii-183: spensierato, molle, dissoluto nel vivere comune, temperante
l'antica madre. baldi, 5-10: molle sparto e fosca pece / gli diedi
, limpide acque, / se smalto al molle piè di fior mai piacque, /
soffici, v-3-112: trovai nel terriccio molle una seminata di funghi scuri e viscidi
incolore o leggermente giallastro, lucente e molle come la cera, insolubile in acqua
e duro la creatura: la testa molle, informe, con la lanugine che
e lattanzio bastonato, svergognato, fradicio molle, cacciato da casa come un gaglioffo.
un ponticello della ferrovia. -terreno molle, cedevole, soggetto a smottamenti.
al sorvenir de gl'inimici colpi / il molle corpicciuol, del cielo irato / franco
. / e con lubrico guizzo il molle argento / frange e rin- crespa a
un'oimè. carducci, 859: molle de'giovani prati l'effluvio / va
d'intorn'a questo globo freddo e molle / le braccia sua lucenti. caro,
, e 'l secco dura / col molle. 33. industria del freddo
corpo, co'l leggiero si fa molle. -figur. rifinire un componimento
/ quella fronte serena, / che molle sembra al troppo duro incarco: /
resistente di colore nero turchino e polpa molle di sapore piuttosto aspro; assai rustico
povero cittadino avvezzo a una vita più molle... viene posto alla tortura
sufficientemente determinata; ch'ella è ancor troppo molle per troppa freschezza. dossi, 544
. preti, iii- 175: molle il suol, fresco il rio, verde
tasso, 14-1: usciva ornai del molle e fresco grembo / de la gran
sera della tornata in napoli, era molle infino alle punta de'piedi, e le
. -che ha suolo umido, molle (una regione, un paese)
d'amido. 9. tuttora molle, non ancora secco o prosciugato (
fresco. 34. ant. cosa molle, non ancora secca, poco solida
contro l'altra da un sistema di molle; a seconda della forma e del funzionamento
legume). -anche: tenero, molle. c. bartoli, 3-398:
è anche lo ser- mollino colla foglia molle e colla fronda tenera. crescenzi volgar
. s'induri in selce, o in molle fonte / si liquefaccia, o vesta
dita, e vi si lasci stare in molle per due ore, dandoglivi dentro
marino, 335: fa che vezzoso e molle, / fruttifero e fiorito / con
breve / fugace tempo han guance sempre molle / di fruttuosi pianti, che qual
pascoli, 713: nella strada / molle di pioggia, al risonar d'un passo
fuggiva in una corsa / vertiginosa per la molle strada, / e rotolava tutta in
ch'egli sia puro, tenue, molle, liquido, e vano tanto che fugga
quando fia che non sia di pianto molle / il petto mio, ch'a gran
1-8: io disteso su l'erbetta molle / mille volte piangendo / ho rimirato il
: vien rapito dal tempo / fulgor di molle guancia in quella guisa / che le
vari arnesi affina / tinto di fumo e molle di sudore. segneri, iii-1-261:
come ei vede il ferro ostil, che molle / fuma del sangue ancor del giovinetto
: la ricca nave alla dolce aura e molle / varca il tranquillo mar con placid'
dei più tra i leggenti alla poesia molle e fumosa, è anche per gran
cavar poscia nel centro / dello alveo molle un fosso angusto ed imo, / e
nell'ozio nati; / come in pianura molle / scoppia fungaia marcida / di suol
]: 'fungina', sostanza bianchiccia, molle, insipida, poco elastica, molto infiammabile
struggilegno) che invade il legname rendendolo molle e friabile e causando gravissimi danni;
fe'fare del fuoco, perché era tutto molle, per asciugarsi. gli ingannati,
di marmo. pascoli, 552: il molle nido pieno di musco! / che
aspro è ben sì, ma dentro molle ha il frutto; / tu sei molle
molle ha il frutto; / tu sei molle nel volto, aspra nel cuore.
io nel mio sen ti dondoli / quel molle capo e furi / cento baci immaturi
, 1-666: costui, che in molle / candido lin sacerdotal si avvolge, /
zappa. -il vivere in maniera molle, effeminata (con allusione al mito
c'è va la mi re col b molle... nella fronte del tasto
con lenti progressi ben pasciuti nell'ozio molle de'lor gabbioni formavano pranzi salubri e
, una volta gli vidi pigliare con le molle del caminetto cento fogli della 'gazzetta
, allegransi i propinqui / liuti, e molle il flauto si duole / d'innamorati
agli staffieri che faranno dondolare sulle dodici molle, trascinandolo fuori dalla rimessa, il
: mira il galatic'orzo, odi la molle / vite novella richiamarsi a lato /
metallurgia dell'alluminio; è un metallo molle che pesa meno allo stato solido che allo
proscioglie quanto 'l sale, il pan molle e 'l cacio fresco e secco. gherardini
211: meglio venirci ansante, roseo, molle / di sudor, come dopo una
longitudinalmente diventando di verde nero e di molle duro, si chiama garoper tutta la
buio e possente, e il suo secolo molle e con lampioni a gasse. carducci
giovane, 9-692: mettere 'l becco 'n molle / ogni gazzera ardisce, ogni cuculio
acqua, presentandosi quindi come una massa molle. 6. medie. tumore gelatinoso
/ e perché 'l mio gelato e molle cuore / del calor naturai tutto s'accenda
acqua). carducci, 859: molle de'giovani prati l'effluvio / va
pomo african... in molle scorza / mille quasi purpuree e bianche
, maiuscolo e da pigliarsi colle molle; così fedele e senz'errori esser
tasso, 13-i-643: ama ei cor molle che germogli e frutti / lieti pensieri;
seminato. ungaretti, i-36: nel molle giro di un sorriso / ci sentiamo legare
che hai, metti la forma i'molle e disfarassi. cellini, 2-57 (400
astretta, / che duro intoppo al molle piè propose, / per non pestar del
uva è già ghezza e sono in molle i tini, / sicché vendemmiar puossi a
! / di un ghiacciato sudore era già molle. machiavelli, 270: per
, 4-81: le parole fur ghiacciate e molle, / ma gli occhi pronti assai
: con un sobbalzo sordo e molle delle ruote, entrai nel viale ghiaiato.
ragazzini. con un'andatura sbandata, molle, piena di zig zag, di
annunzio, v-2-19: dioniso, più molle di una suonatrice di flauto, non
9-6: già non arride / spettacol molle ai disperati affetti. carducci, 686:
giacque: / sopra si chiuse il liquor molle e lieve. 8. per
sospira e piagne / un'isoletta delicata e molle / più d'altra che 'l sol
: cera gialla, che sia stata in molle e sia incorporata con un poco di
cava dalle coccole dello spincervino tenendole in molle; serve per dipignere in carta.
si cava dallo zafferano, tenendolo in molle, serve per dipignere in carta.
.. è circondato da una certa sustanza molle giallognola e tenera, come un sapone
: terra calda, fredda, dura, molle, sassosa, arenosa, giarosa,
gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le bionde gote.
che, grazie a un sistema di molle a scatto situate nel suo interno,
che pur dianzi languìa; / e molle si riposa / sopra i gigli di pria
alle ruote, ai rocchetti, alle molle di quell'altro orivolo di metallo e
211: meglio venirci ansante, roseo, molle / di sudor, come dopo una
col collo e il petto insanguinato e molle, / spargendo al ciel co'piè
sarà venuto un giovincello, / un molle, effeminato e senza core, / che
i-371: quei dal diesis in bim- molle casca, / e dal bimmol questi in
re (secondo grado del primo esacordo molle), e ut (primo grado del
rote mosse occultamente da controppesi o da molle, viene agevolata mirabilmente. 9
dolce come deh'amaro, così del molle e cedente come del duro e resistente.
243: per entro le valli serpeggia un molle, un fresco, un giulivo che
, / porta de'giunchi sovra 'l molle limo. boccaccio, vi-303: a piè
giuppóne: essere avvezzo a una vita molle ed effeminata. leonardo, 7-1-73:
di carta, il busto grasso e molle preso in un giustacuore di cuoio tutto unto
direttamente nel sole. lalli, 1-1-41: molle è l'arco a piegar, giusta
), ha un suono tenue e molle sì come è in 'pigliano,
la cura dei particolari (glifi, molle, sportelli, arresti, rampini,
, 7-309: il * coupé 'aveva molle eccellenti e le gomme alle ruote.
gonfiar la piva, / tenendo in molle l'uno e l'altro labbro. marino
; e mossono qua e colà la molle mota del profondo goraio con maladetto salto
vedere un uomo effeminato, che in molle vesti e in lascivi canti si vezzeggia,
l'odore acuto del fieno, / un molle gorgoglio di polla, / un lontano
né avrebbe solamente impietrita quell'umida e molle parte, ma le altre ancora circonvicine
. tipico formaggio italiano da tavola, molle e butirroso, preparato con latte intero
leopardi, 4-77: a te la molle / gota molcea con le celesti dita
, sensuale e sorridente, gli sembra molle al confronto della scultura romanica. gobetti
ogni curva del suo volo, una molle gracchiata. = forma sostant.
e alle situazioni sfavorevoli; languido, molle (un temperamento, un carattere)
le tenaglie o abbracciatole o gracinghe o molle o torte. = etimo incerto
lenti gradando / all'omero ti fan molle sostegno. 2. avanzare gradatamente
, 29-54: a mezzo il tratto trovò molle e lenta / una macchia di rubi
primato tragico il grandiloquente eschilo ed il molle euripide? leopardi, i-1202: lo stesso
della vescica]... è molle e di molte minute granelle tra se stesse
olivi, 292: si vede il corpo molle dell'animale formato di un ammasso granelloso
con stento e con riguardo per la sua molle rosea grassezza donnescamente curata. levi,
quel tuo sapor di su la bocca molle / mi discese nell'anima severa / allor
grossa o viscosa o in corpo molle e delicato. gelsi, 20: una
7-ii-160: la terra era infusa e molle. leopardi, 1-114: ve'come infusi
: era come un liquor suttil e molle, / atto a esalar, se non
misura di lenticchie infusorate, cioè messe in molle in acqua fredda. leggenda di
e su l'incude / domato e fatto molle e fatto ardente, /..
le tre grazie ti atteggino / in molle scanno d'oro, / e la noia
di ruote, di suste, di molle, di verghe, e di bacchette di
principali ingegni, una delle più gagliarde molle della natura, è abbastanza provata da
dico / di quanto ne'reciprochi contenti / molle e ingegnosa fantasia soddisfa, / e
l'oro, che sudò prima al foco molle, / con travaglio ingegnoso e pellegrino
il terzo o poco più, con le molle pigliando le pentole, le versano in