adeguarsi o conformarsi al loro esempio o modello. baldini, 9-167: altri,
2. figur. chi imita passivamente un modello, spesso in modo inadeguato e maldestro
grossolano, a una teoria, a un modello culturale, a un autore.
. che imita pedestremente e goffamente un modello. papini, v-22: codesti guazzeti
scìmmio). imitare, prendere a modello; riprodurre, contraffare, anche goffamente
2. figur. che imita pedestremente un modello. tesauro, 4-260: queste sono
-fondato sull'imitazione pedestre di un modello. nievo, 1-387: un giardinetto
2. intr. conformarsi supinamente a un modello. la regina elisabetta ed il conte
viceversa. -imitare senza originalità un modello letterario o artistico. de sanctis
, di un linguaggio o di un modello letterario. ojetti, iii-503:
io. causa, impulso, modello, incentivo o, anche, persona
= deriv. da scintillare], sul modello di errabondo, sitibondo, ecc.
8. costituire una guida spirituale o un modello illuminante per la propria condotta.
= deriv. da sciocchezza, sul modello del fr. sottisier (dasottise).
= deriv. da sciopero, sul modello di forcaiolo. scioperalibrài, sm.
settignano. carducci, di nomi foggiati sul modello di 'costantinopoli', 'necropo mento
alla sua spedizione contro cartagine) sul modello di buffonata, cretinata, ecc.
ci scipiti derivati di questo e quel mediocre modello, francese il più delle volte.
seconda edizione. -che ripete un modello precedente. bandi, 150: ecco
contrial nemico rico o letterario, un modello; che vi assomiglia nei oblio, /
e genito (v.), sul modello di primogenito. secondogenitura,
da secreto, n. 3, sul modello del fr. secrétage. secretagògo,
= deriv. da secondogenito, sul modello di primogenitura. suale della donna
. secondo1) e cera 'cera', sul modello di primicerius (v. primicerio1)
: la nostra propensione ed il nostro modello di consumo rappresenta non soltanto una sindrome
2. figur. seguire gesù cristo come modello spirituale. co, inperzò che
sedici) e annus 'anno', sul modello di biennis (v. bienne).
di dire (v.), sul modello del fr. soi-disant.
nel valore, ecc.) un modello (una persona, un evento, una
= deriv. da sedici, sul modello di quindicina. sedicino1, sm.
. 4. posa di un modello davanti a un artista. d'este
deriv. da seenne per seienne, sul modello di biennale (v.).
deriv. da seenne per seienne, sul modello di bien nio (v
= deriv. da segale, sul modello di erbaio. segalata, sf.
= frequent. da segare, sul modello di rubacchiare. segacchiato (pari.
e via (v.), sul modello di funivia. seggioviàrio, agg.
più recenti..., integrando il modello della divisione culturale del lavoro con una
fosti cacciato. -esempio, modello da imitare. vita di s.
e passo (v.), sul modello dell'ingl. pace-maker, comp.
da segnare1, n. 14, sul modello del fr. signataire. sta
. -indicato, proposto (un modello di vita o di azione);
dovranno essere applicati gli accessori previsti dal modello degli articoli di pelletteria in lavorazione.
gesso o statua non avessero dinanzi per modello. d'annunzio, iv-1-96: alcune
al segno. -rendere conforme al modello originale. l. pascoli, ii-154
), con passaggio di -va -g-sul modello di ugola. ségola, v
. da seg [are \, sul modello di cursoncello (v.).
= deriv. da segretariox, sul modello di cresimando, laureando (v.
repertorio di lettere, che serve come modello per la corrispondenza (in partic.
= deriv. da segreto2, probabilmente sul modello del fr. rimane perciò nascosto
il grado, l'eccellenza di un modello; giungere o stare a pari di qualcuno
il comportamento di qualcuno, prenderlo a modello; seguire un esempio. giamboni,
tre chiese. -scegliere come modello artistico uno stile o un'opera.
fra'iacopone. -prendere come modello linguistico. castelvetro, 2-296: la
bella che era servita di esempio e di modello all'al- -eseguire un comando.
stiledi caravaggio. -che riproduce un modello ideale. dante, conv.,
. che segue un esempio, un modello; discepolo, seguace.
= deriv. da sei, sul modello di bienne, decenne, ecc.
= deriv. da sei, sul modello di duino (v.).
= deriv. da sé, sul modello di aseità (v.).
(v. seiugo), sul modello di bigae (v. biga).
= deriv. da selce, sul modello di stradino. sélcio (roman.
= deriv. da selettivo), sul modello di induttanza (v.).
dal gr. óóóg 'via', sul modello di elettrodo. selettóre, agg
= deriv. da sella1, sul modello di opificio, lanificio, panificio (
tema di sternère 'stendere a terra', sul modello di lectisternium (v. lettisternio)
= deriv. da selva, sul modello di boschereccio (v.).
di = deriv. da selva, sul modello di boscato. quella taverna dalle tendine
sal- vatichella veloce che gli servì di modello per le due vitselveggiante (pari.
= deriv. da selva, sul modello di fruttifero (v.).
: in questo senso lalinguistica può diventare il modello generale di ogni semiologia, anche se
(v. semantico), sul modello di morphème 'morfema'. semantérion,
= deriv. da sema, sul modello di morfema, fonema, ecc.
anche la percezione assume una forma e dal modello percettivo si può passare alla rappresentazione se-
morale o di un valore civile; modello positivo rappresentato da un comportamento, da
. acerbo (v.), sul modello del lat. semiacerbus. da agricoltore (
e dal tema di mensis 'mese', sul modello di dell'ala dell'aereo divisa
applicarla. -brutale, incivile (un modello di vita). cameroni, 1-216
da bue (v.), sul modello del lat. semibos. semicalvo, agg
da canuto (v.), sul modello del lat. semicànus (v. semicano
da chiuso1 (v.), su modello del lat. semiclausus. semiciclo
dio1 (v.), sul modello del lat. semideus. semidìo2 (
futurismo o ne risente la suggestione come modello. il mellogeno o il sedimento
luna (v.), sul modello di plenilunio (v.).
duhamel: è andato all'udienza col modello e con dell'arena, ne ha
= deriv. da semino1, sul modello di giardiniera e pepiniera. seminìfero,
., deriv. da seminare, sul modello di ciondoloni. seminòtte,
obólus (v. obolo1), sul modello delgr. f) [u (bpoa
da occlusivo (v.), sul modello del fr. demiocclusive. semiografìa
), non solo a titolo di modello, ma anche a titolo di componente,
oti ^ eióco 'indico, segnalo', sul modello dell'ingl. semiosis.
governo, regime, sistema semipresidenziale-, modello costituzionale in base al quale, se
tipo (con partic. riferimento al modello poetico introdotto nel 1887 da l.
spatha (v. spada), sul modello del gr. f) \ xiojiàùiov
da volata (v.), sul modello del fr. demivolée. semivolàtile,
lat. vordre 'divorare', sul modello di carnivoro, erbivoro, ecc.
da vuoto (v.), sul modello di semipieno. semizio, sm
e eternale (v.), sul modello di sempiternale. sempretèrno,
e eterno (v.), sul modello di sempiterno. semprevérde (
vivus (v. vivo), sul modello del gr. àel ^ coov (
= deriv. da senape, sul modello di oliera, saliera, ecc.
. da sen [nato] sul modello dei termini astratti greci. senesismo,
-ùtis (v. senettute), sul modello di magnitudine. senettute (
. senex 'vecchio, anziano', sul modello di verità, falsità, ecc.
= deriv. da senno, sul modello di sapienza, prudenza, ecc
donna (il plur. è sul modello del fr.). -anche al sing
. = deriv. da sensale sul modello di malleveria. sensalismo, sm
= deriv. da sensazione, sul modello del fr. sensationnel. sensazionalismo
non altrimenti che le piètre fan sensibile quel modello che prima stava occulto nella mente dell'
= deriv. da senso, sul modello dei nomi d'azione. prima è
avanzamento (un tipo di trapano, sul modello del fr. perceuse sensitive).
= deriv. da senso, sul modello di sensitivo. sènso, sm
= deriv. da sensorio, sul modello del fr. sensoriel e del- l'
= denom. da sensuale, sul modello dell'ingl. to sensualize (nel
) g 'simile'), sul modello di genialoide, pazzoide, ecc.
raffigurato il movimento esemplare, il movimento modello del mondo nell'evoluzione, senta qua
alla propria esistenza (e anche il modello di vita morale o spirituale da seguire
sentiero. -tralignare rispetto a un modello. boccaccio, viii-1-4: bene ragguardando
= deriv. da sentimento, sul modello del fr. e ingl. sentimental,
da sentire (v. sentire) sul modello di rapina da rapire (v.
e calzone (v.), sul modello del fr. sansculotte.
e carta (v.), sul modello del ted. schriftenlosen.
e patria (v.), sul modello del fr. sanspatrie.
. dal lat. saepes 'recinto', sul modello di petàlum 'petalo'. sepalodìa
= deriv. da separare, sul modello dei termini astratti di -delimitare il letto di
= deriv. da separatista, sul modello dell'ingl. separatista (nel 1830
. separazione fra stato e chiesa: modello di rapporti istituzionali fra stato e chiesa
); la propugnazione di un tale modello (detto anche separatismo); l'
); l'attuazione storica di tale modello in alcuni paesi dell'occidente, in par-
= denom. da sequenza, sul modello dell'ingl. to sequence.
= deriv. da sequestrare, sul modello di locatario. sequestratèla, sf.
= deriv. da sequestrare, sul modello di curatela. suo fratello.
deriv. dal lat. sequi, sul modello di pedisèquus (v. pedissequo)
il signif. n. 2 è sul modello del fr. soirée (nel 1636
le serbò intere. -imitare un modello. g. gozzi, 1-17:
e reggente (v.), sul modello di sedicente. serème (seirèmi
e remo (v.), sul modello di trireme. seremìn, sm
sdr 'capo'e emin 'direttore', sul modello di serdaro. tà;
, con suff. accr. sul modello di ceffone. sèri, sm
. per estens. conforme a un unico modello di vita o modo di essere;
individui appartenenti a una comunità a un modello di vita uniforme. f. basaglia
. colere 'coltivare, allevare', sul modello di avicolo (v.).
una funzione uguali a un unico modello, prodotto in un deter
= deriv. da seriografìa, sul modello di fotografo, radiografo, ecc.
-dnis (v. sermone1), sul modello di patrocinali, vaticinàri.
= deriv. da serpe1, sul modello di piantonaio, vivaio, ecc.
= deriv. da serpe1, sul modello di lupaio, ostricaio, ecc.
= deriv. da serpe1, sul modello di bastonata, frustata, ecc.
= deriv. da serpe1, sul modello di lionato, tigrato, ecc.
= deriv. da serpente1, sul modello di acquano e rettilario (v.
e chiomato (v.), sul modello del gr. òtpion; x.
, con suff. dimin., sul modello del part. pres.
, con suff. dimin., sul modello dei nomi d'azione.
e fila (v.), sul modello del fr. serre-file. serratilo
), deriv. da serrare1, sul modello del ger. lat. serrànidi,
esempio... di venezia, il modello delle repubbliche, e qui la signoria
= deriv. da servare, sul modello di meditabondo (v.).
accuratamente a uno stile o a un modello oratorio. speroni, 1-2-260: certo
-seguire costantemente un principio, un modello, un esempio. monte,
= deriv. da servare, sul modello di serbatoio. servatóre (servadóre)
= deriv. da servigio, sul modello di servizievole. servitale (serviciale
= deriv. da servigio, sul modello del lat. tardo servitiàlis 'adibito
6. che imita un determinato modello letterario o artistico senza alcuna variazione,
denota aderenza pedissequa e pedantesca a un modello letterario o artistico senza alcuna originalità e
l'influenza culturale o a imitare un modello artistico o letterario pedissequamente, senza alcuna
= deriv. da servile, sul modello del fr. servilisme (nel
= deriv. da servile, sul modello del fr. servilité (nel1542);
, originalità e inventiva rispetto a un modello letterario o linguistico; con una traduzione
guida la natura, diede principio al modello di orfeo, mendicando in quel luogo villereccio
. = deriv. da servo, sul modello di cenobita. servita2, sf
in modo pedissequo e senza originalità un modello, in partic. letterario. leopardi
da doppio1 (v.), sul modello di sesquialtero, sesquiterzo, ecc. soddisfatta
da quarantesimo (v.), sul modello di sesquialtero, sesquiterzo, porto
eda trentesimo (v.), sul modello di sesquialtero, sesquiterzo, ecc.
eda ventesimo (v.), sul modello di sesquialtero, sesquiterzo, ecc.
= deriv. da sessare, sul modello del fr. sexage. sessàgono
nel valore, ecc.) rispetto al modello che riproduce (un oggetto, un
= deriv. da sessanta, sul modello di decuplo (v.).
= deriv. da sessanta, sul modello di decenne (v.).
= deriv. da sessanta, sul modello di decennio (v.).
dimin. masch. da sessanta, sul modello di diecino, 480 / 64
= deriv. da sessantotto, sul modello di patriottardo (v.).
le discopro il mento marcatamente mascolino, sul modello del sesso. gioberti, 4-2-459:
che debbono splendere come rimprovero e come modello agli uomini sessua- lizzati, civili,
nome d'azione da sessualizzare, forse sul modello del fr. sexualisation (nel 1950
-criterio di valutazione rigoroso e preciso; modello interpretativo alquanto rigido. v.
= deriv. da sesto1, sul modello di quaternione1 (v.).
= deriv. da sesto1, sul modello di quaderno (v.).
sextarìus (v. sestàrio), sul modello di quartissimo e assai ben composto,
= deriv. da sesto1, sul modello di biga, quadriga1 (v.)
= deriv. da sesto1, sul modello di quartetto, duetto, ecc.
= deriv. da sesto1, sul modello di settimino. sèsto1 (ant.
musso, 140: cristo è il modello, la chiesa è la fabrica,
. leme pareva tutte senza sesto e senza modello. -di sesto, di buon sesto
pass, di gignère 'generare'), sul modello di primogenito (v).
sextus (v. sesto1), sul modello dell'espressione in utroque iure (v
= deriv. da sesto1, sul modello di quadruplice, quintuplice (v.
= deriv. aa sesto1, sul modello di quadruplo (v.).
(v. fare), sul modello di opifìcio, lanifìcio, ecc.
= deriv. da sete, sul modello di sanguinolento, turbolento, ecc.
= deriv. da sette, sul modello di quartano. settanta (septanta,
= deriv. da settanta, sul modello di centenario (v.); cfr
= deriv. da settanta, sul modello di decenne, ventenne. settantènnio
= deriv. da settanta, sul modello di biennio, decennio. settantèsimo
pensiero, di un autore assunto a modello letterario tanto da sostenerne la superiorità,
v. sètte), sul modello di duplex 'duplice', simplex 'semplice',
= deriv. da settenne, sul modello di biennale, triennale. settennalità
deriv. da settenne, settennio, sul modello del fr. septennat.
. caed'ère 'tagliare', sul modello di loculicida (v.).
dal lat. clavis 'chiave', sul modello di laticlavio (v.).
comp. da sette e corda, sul modello di eptacordo. setticosaproemìa,
(v. settimo1), sul modello del gr. èfióonàg, che è da
e dal tema di mensis 'mese', sul modello di bimestris, trimestris, semestris.
= deriv. da settimo1, sul modello di decina (v.).
da settimo1e decimo (v.) sul modello dei numer. ord. lat.
= deriv. da sette, sul modello di decina. settinàrio, v
= denom. da sèttuplo, sul modello di duplicare, triplicare, ecc
16-v-1909], 493: il grande modello in gesso, convenientemente sezionato, fu
= deriv. da sfacciator, sul modello di improntitudine (v.).
= deriv. da sfagno, sul modello di scopeto, roveto, ecc.
da falcare1 (v.), sul modello di defalcare. sfalcata, sf
= deriv. da sfamare, sul modello di pensatoio, serbatoio, ecc.
e culo (v.), sul modello dei dimin. lat.
= deriv. da sfera, sul modello di tondeggiante. sferestesìa, sf.
lat. latus -èris 'lato', sul modello di equilatero. sfèridi, sm
= deriv. da sfera, sul modello di cubismo. sferistèrio, sm
da sferrare1, n. 8, sul modello ai feritoia. sferratóio, agg
sferruzzare, con cambio di sufi, sul modello di agucchiare (v.).
= frequent. di sfilacciare, sul modello ai piaccica (v.).
da filo (v.), sul modello di sfilacciare. sfìlóso, agg
signif. n. 17, probabilmente sul modello del fr. effleurer (nel 1611
vera trasfigurazione, / ea'ogni fantasia vero modello. 2. possibilità di diffondersi
= frequent. da sfogliare2, sul modello del milan. sfoiasà. sfogliazzato (
perfetto, che può essere preso a modello di una forma artistica. temanza,
= deriv. da sfollare, sul modello dei gerund. lat. sfollare
da fronte (v.), sul modello del lat. tardo effrons -ontis '
pochissimo o nulla quasi faceva mai senza modello, avendone fatti pur de'teatri,
quella mano gigantesca che può servir di modello a uno scultore. questi sono abbozzi,
donne. 3. bibliotec. modello del dorso delle legature di volumi appartenenti
= deriv. da sgamare, sul modello di occhiata. sgamato (part.
-scostarsi da uno schema o da un modello rigidamente determinato. bigiaretti [«
= deriv. da silicio, sul modello di cloruro. silicizzare, tr
= deriv. da siliqua1, sul modello di frutteto, pometo, vigneto.
= denom. da siluetta, sul modello del fr. se silhouetter. siluraménto
= deriv. da siluro2, sul modello di opifìcio, lanificio, ecc.
gr. rceòlov 'campo', sul modello di balipedio (v.).
disponeva della 'engadine', il più antico modello di nave portaerei che si conosca. una
? = deriv. da selva sul modello di arboricolo, cavernicolo, ecc.
da coltura (v.), sul modello di agricoltura. silvidi, sm
simbolo-, il n. 2 è sul modello del fr. symbolisme, usato per
= deriv. da simbolismo, sul modello del fr. symboliste (nel 1856
= deriv. da simile, forse sul modello del fr. similaire. similare2
-che riproduce fedelmente le fattezze del modello (un ritratto). castelvetro
dall'avv. lat. similìter, sul modello degli avv. it. similitudinariaménte
scala ridotta un'opera architettonica (un modello). cesariano, 1-181: sopra
1-181: sopra il muro similitudinario [del modello] statuite una piccola machina dependente corno
. -conformità di un ritratto col modello. castelvetro, 8-1-99: se io
e oro (v.), sul modello del fr. similor (nel
per pavi potrete conoscere il modello da me fatto avere in sé quella vede
= denom. da simpatia, sul modello del fr. sympathiser. simpatizzazióne
il signif. n. 3 è sul modello delpingl. symposium. simposista
= deriv. da simulare, sul modello di cogitabondo, meditabondo.
. da simula, per semola, sul modello di migliaccio (v.).
reale, conciossiaché l'esemplare o il modello che lo diciamo, giusta al significato
= deriv. da simulare, sul modello di testardo, bugiardo, infingardo.
che si basa sul riferimento a un modello matematico del sistema stesso che ne riproduca
di fedeltà (e il funzionamento del modello viene esaminato attraverso l'elaborazione delle informazioni
dalla stessa radice di simìlis), sul modello del lat. tardo momentanéus (v
sinant [rina] per sinantirina, sul modello di glu cosio, fruttosio
= deriv. da sincrono, sul modello dell'ingl. (poi fr.)
= deriv. da sincrono, sul modello del fr. synchronique (nel 1827
= deriv. da sincronia, sul modello del fr. synchronique. sincronismo
= denom. da sincrono, sul modello del fr. synchroniser (nel 1888
= nome d'azione da sincronizzare, sul modello del fr. synchronisation (nel 1888
di = denom. da sindacalei, sul modello del fr. syndacaliser. difficile
= deriv. da sindacale1, sul modello di politichese, sinistrese, ecc.
= deriv. da sindacale1, sul modello del fr. syndacalisme (nel 1894
= deriv. da sindacare1, sul modello del gerund. lat.; è voce
, assicurativi, commerciali, informatici sul modello della giapponese seibu. 4
= deriv. da singenesi, sul modello di genetico. singènico, agg.
= deriv. da singolo, sul modello di multipletto per il signif.
= deriv. da sinistro, sul modello di dabbenaggine, melensaggine, ecc.
= deriv. da sinistro, sul modello di natalità, mortalità, ecc.
sono i gruppi che si formeranno sul modello pistols, primi fra tutti i clash
= deriv. da sinistra, sul modello di politichese. sinistrézza (senestrécia
. cruv 'con'e da semantico, sul modello dell'ingl. synsemantic e del ted
= deriv. da sintassi, sul modello di morfema, fonema, ecc.
femm. sostant. di sintattico, sul modello delt'ingl. syntactics, deriv.
= denom. da sintonia, sul modello del fr. syntoniser (nel1907) e
ne, rivolgimento', sul modello di entropia. sintròpico, agg
. -forte richiamo esercitato da un modello culturale o dall'opera di un autore
caratteristico è stato condotto sulla base del modello di faglia... e delle attuali
, travaglio ») come forma sincopata sul modello di « susta da suscita, cesto
di cura luminosi, ultramoderni sistemi pedagogici modello... un'aria fin troppo
evasivi. 12. schema, modello classificatorio; classificazione, in partic.
lai umanistico sistematica, systematice (sul modello del class, methodica, methodìce),
da una critica imparziale ci mostra un modello di vera vita virtuosa in tutte le circostanze
= deverb. da slanciare, sul modello del fr. élan (nel 1778)
che svanisca. -allontanarsi da un modello. galileo, 3-3-198: che fallacia
del fr. ant. eslaissier, sul modello di lasciare (v).
deverb. da eslaisser), sul modello di rilascio (v.).
. -che ha abbandonato un determinato modello culturale. salvini, 41-337:
dal gr. (plxog 'amico', sul modello del fr. slavophile (nel 1872
e via (v.), sul modello di funivia. slittóne, sm
e via (v.), sul modello di filovia, funivia. slivellaménto
suff. dei nomi d'azione, sul modello del fr. délivellation.
. forma espressiva o frase foggiata sul modello di uno slogan. a.
da lungo (v.), sul modello di allungare (v.).
a sbornia smaltita, quando a certo impiegato modello sussurrano dell'esistenza d'un disonorevole sosia
a maurizio, a proporre protti come modello per il personaggio del capitalista.
strada che fino al secolo decimoquinto stette modello di grandezza. c. carrà, 406
subito. -non seguire un modello o una tradizione. cicognani, vi-241
attenzione a un termine preciso, a un modello, a un punto di riferimento;
deriv. da smisurare, probabilmente costruito sul modello del provenz. desmezuransa e del fr
misura (v.), probabilmente sul modello del provenz. desmezurar e del fr
= deriv. da smontare, sul modello del fr. démontage. smontaeómme,
= deriv. da smorto, sul modello di pallore (v.).
= deriv. da snob, sul modello del fr. snobisme (nel 1855)
ed altre simili cose fece fare un modello di legno grande quanto il vivo, che
(e anche una persona in quanto modello esemplare di fascino, avvenenza, leggiadria
e dal tema di olire 'nutrire', sul modello di proles'prole', indòles 'indole', ecc
coda (v.), sul modello di appiccagnolo, attaccagnolo, ecc.
= deriv. da soccorrere, sul modello dei gerund. lat. soccorrènte
(il vivere); organizzato secondo tale modello di civiltà soccorso-, v.
= deriv. da soccorrere, sul modello di corso1 (v.).
e democratico (v.), sul modello del ted. sozialdemokratisch (nel 1849
tedesco o spd) e, sul suo modello, in altri paesi dell'europa centrale
o alla socialdemocrazia scandinava, un valido modello politico-culturale alternativo rispetto a quello del comunismo
e democrazia (v.), sul modello del ted. sozialdemokratie (nel 1869
riorganizzazione delle strutture economico-sociali secondo un modello che prevede come fine la piena attuazione
, hanno propugnato l'attuazione di tale modello facendo perno sulla forza propulsiva delle classi
produzione e il compimento storico del nuovo modello di società attraverso la lotta di classe
polemico per rilevare le differenze rispetto al modello teorizzato dal marxismo). l
= deriv. da sociale, sul modello del fr. socialisme (nel 1831)
= deriv. da socialità, sul modello del fr. socialitaire. socializzante (
sociale, con suff. frequent. sul modello del fr. socialiser (nel 1842
= deriv. da società, sul modello del fr. sociétaire (nel 1788)
? 5)] > z9: sul modello di sociologia... si sono fatti
(1935), 19]: sul modello di sociologia... si sono fatti
] letto (v.), sul modello dell'ingl. sociolect. sociolinguista
. da sociologia o da sociologo, sul modello di politichese. sociologìa,
a quello che ernst topitsch chiamò il modello sociomorfico dell'universo (l'interpretazione del
(1935), 19]: sul modello di sociologia... si sono fatti
(1935), 19]: sul modello di sociologia..., si sono
da sodo1, n. 32, sul modello di boscaglia, sterpaglia. sodaiòlo
= deriv. da sodare1, sul modello dei termini astr. di origine provenz
largo. celimi, 695: questo modello era di forma quadra, et in mezzo
che tira all'utile, ecco il modello, l'archeotipo umano della simmetria, per
= deriv. da sodomita, sul modello di malefizio, ecc. sodomizzare
= deriv. da sofisma, sul modello di stilema, fonema, ecc.
soffolce. 3. costituire il modello logico. campanella, i-156: o
deriv. da sofisima per sofisma, sul modello degli avv. di modo.
la guerra, al consueto decoro e modello. palazzeschi, i-442: avendo posseduto
= deriv. da soggetto2, sul modello di favolistica, memoralistica, ecc.
= deriv. da soggetto1, sul modello di beatitudine. soggettiva (suggettiva
e centrico (v.), sul modello di antropocentrico, geocentrico, ecc.
a un potere sociale o a un modello politico. silone, 93: «
., deverb. da sogguatare, sul modello di nuisca il miracolo, conciosia che le
= deriv. da sogno, sul modello del fr. rèverie. sognéro
= deriv. da soiare, sul modello di testardo, codardo, bugiardo.
= comp. di solacio, sul modello di meditabondo. sempre fien sua
solchi di maledizioni. 11. modello, parametro di riferimento (culturale, artistico
il solco avanti a qualcuno: costituire un modello da seguire; precorrere altri in un'
= deriv. da soldato2, sul modello di plebaglia, ciurmaglia, ecc.
= deriv. da solfa, sul modello di sinfonia. solfanilammide (solfanilamide
e acido (v.), sul modello di ossiacido. solfoanidride,
. cantù, 3-100: su quel modello si formò il nostro ponte di piacenza
una legge di salvazione eterna, il modello di umanitarismo diventa l'inquisizione.
, con suff. frequent., sul modello del -accostamento saldo di due o
= deriv. da solidario1, sul modello del fr. solidarité. mattone
flussione (v.), sul modello dell'mgl. solifluxion (nel 1916)
, con suff. germ., sul modello di casalingo, guardingo, ecc.
suolo (v.), sul modello di impiantito, piancito: v. a
'myricae', che s'ispira palesemente al modello leopardiano. leopardi, 11-tit:.
v. sollevare), formato sul modello di alleviare (v. alleviare
= deriv. da sollazzare, sul modello di carponi, ecc. sollazzóso
. suilla caro 'carne suina') sul modello di gruillus > grullo (secondo spitzer
solutus (v. soluto) sul modello di saluber e salubris (v. salubre
senza alcun effetto termico e dal cui modello la maggior parte delle soluzioni reali,
lo sono: e... il modello di insolenza, disumanità, spietatezza è
o meno fedelmente le fattezze di un modello; che presenta somiglianza con una persona;
3. in modo rassomigliante rispetto al modello. piccolomini, 10-67: imagini esattamente
14: se pure alcuna somiglianza di modello in alcun luogo mi si mostrava, mi
verlaine. -a imitazione, sul modello di. anonimo, i-589: io
partic.: rendere rassomigliante il ritratto al modello (il pittore). mazzeo
e 9. riuscire somigliante al modello; riprodurre fedel6. riprodotto, raffigurato
= deriv. da sommergere, sul modello di pendenza, prevalenza, ecc.
senso proprio, nocciolo duro di un modello di organizzazione produttiva in cui l'area
altro, considerato superiore, o a un modello di stile. r. bonghi,
e scapo (v.), sul modello di imoscapo (v.).
dal tema di specére 'osservare', sul modello di extispicìum (v. estispicio).
= deriv. da sonaglio, sul modello dei dimin. spagn. sonaménto,
movimenti da tre a uno; il modello concepito da domenico scarlatti (un solo
strumento qualsiasi e pianoforte si impose come modello tradizionale nell'età classica e romantica;
metà del xviii secolo (costituendo un modello per i primi movimenti di sinfonie,
. = dal toponimo sondrio, sul modello di bergamasco, comasco, ecc.
= dal toponimo sondrio, sul modello di varesotto. sóndro (sóntro
= deriv. da sonetto, sul modello di novellistica, romanzistica. sonettizzare (
= denom. da sonico, sul modello dell'ingl. [to] sonicate.
deriv. da sono per suono, sul modello dell'ingl. sonic (nel 1926
= deriv. da sonnacchiare, sul modello di carponi, ginocchioni, ecc.
ambulare (v. ambulare), sul modello del lat. mediev. noctambulus.
= deriv. da sonno, sul modello del lat. cogitabundus, meditabundus,
fiugére (v. fuggire), sul modello di ignifugo, lucifugo, ecc.
dal tema di loqui 'parlare', sul modello di soliloquio, vaniloquio, ventriloquio.
= deriv. da sonniloquio, sul modello di magniloquo, ventriloquo, ecc.
= deriv. da soppiatto, sul modello di carponi, ginocchioni, ecc.
= deriv. da sopprimere, sul modello del gerund. lat. sopprìmere (
e bibere (v.), sul modello del lat. superbibére.
e canto1 (v.), sul modello del gr. èncpòf] 'scongiuro
e canzone (v.), sul modello del gr. èjtipòóg (v.
= deriv. da sopracciglio, sul modello del lat. supericiliosus (v.
= deriv. da sopracciglio, sul modello di ciliare (v.) e probabilmente
e acqueo (v.), sul modello di subacqueo (v.).
faccia (v.), forse sul modello del fr. surface (nel 1611
e liminale (v.), sul modello di subliminale. sopralliminare { sópra
e numerario2 (v.), sul modello del lat. supernumerarìus, che a
, 1 (v.), sul modello del lat. tardo supersellìum, comp
e seminare (v.), sul modello del lat. superseminàre.
pari. pres. di soprintendere, sul modello del lat. mediev. prantendènte
. sorcio) rifatta sul plur. sul modello di lumaca, radica.
de ga- speri all'opposizione è un modello di discorso fra sordi. s. viola
-dris (v. suora), sul modello di fratello. sorellaménte, aw.
= deriv. da sorella, sul modello di fratellanza (v.).
= deriv. da sorella, sul modello di figliastra, di provenienza sett.
= deriv. da sorella, sul modello di parricidio, matricidio, ecc.
: se l'altre repubbliche prenderanno il modello dagli esempi di questa, non vederanno
in fuori, che sorge di suo modello, non si sa che attenda ad altro
, = deriv. da sorgere2, sul modello del portogli, surgidoyro e zampillante.
= deriv. da sororicida, sul modello di fratricidio, omicidio, ecc.
da reggere (v.), sul modello del lat. surrigére.
= deriv. da sorridere, sul modello di riso2 (v.).
a? cannuolo \ -tipo, modello di un manufatto, di uno strumento.
= deriv. da sortirei, sul modello del fr. sortie. sortito1 (
. sor2) e da vegliare, sul modello del fr. surveiller. sorvegliatézza
. sbarbaro, 1-200: a certo impiegato modello sussurrano dell'esistenza d'un disonorevole sosia
= deriv. da sospirare, sul modello dei gerund. lai sospirante (
= comp. di sostanziale, sul modello del lat. tardo substantialìter (tertulliano
nelle civiche magistrature. -incarnare un determinato modello politico e istituzionale (uno stato)
sostenuti dalle organizzazioni sindacali. -proposto come modello. c. carrà, 598:
= nome d'azione da sostenere, sul modello di sostentazione. sostilare, v
= deriv. da sostituire, sul modello del gerund. lat. sostituènte
area sett., di sotto1, sul modello del provenz. sota. sottàbito
deriv. dall'avv. subtus, sul modello di * superculus, postulato da soperchio
: ossia guardare per lunghe ore il modello. guardandolo, vi si scoprono sottigliezze
che è quello che ha fatto il modello del palazzo. = comp.
e cantore (v.), sul modello del lat. liturg. succentor.
e centurione (v.), sul modello del lai subcenturlo -dnis. sottochiave
e gola (v.), sul modello di soggolo. sottogòmito, v
da linea (v.), sul modello del fr. souligner e dell'ingl
e mandare (v.), sul modello del lat. submittère 'mandare di
si rifà e si uniforma a un determinato modello filosofico o morale (una dottrina)
e mondo2 (v.), sul modello dell'ingl. underworld.
da piatto5 (v.), sul modello di soppiattone. sottopiède,
e porre (v.), sul modello del lat. subponere (v
e priorato (v.), sul modello del lat. mediev. subprioratus (
e priore (v.), sul modello del lat. mediev. subprior.
e proletariato (v.), sul modello del fr. sousprolétariat, cfr.
e proletario (v.), sul modello del fr. sousprolétaire.
sotto1e ordinare (v.), sul modello del lat. mediev. fermati
e ordinato (v.), sul modello del lat. subordinata.
e ordinazione (v.), sul modello del lat. mediev. subordinano -onis
e ridere (v.), sul modello del lat. subridere (v
e rosseggiare (v.), sul modello del lat. subrubere.
= deriv. da sottosegretario, sul modello del fr. sous-secrétariat.
e segretario1 (v.), sul modello del fr. soussecrétaire; voce registr
e siepe (v.), sul modello di sottobosco. sottosierósa, sf
comp. da sotto e solano2, sul modello del lat. subsolanus (v.
da un denom. da spiga, sul modello del gr. ìmooraxijofiau sottospinato
per ricavarne il rilievo istesso del fatto modello, conforme riescirà perfettamente, sempreché non
tavolo (v.), sul modello di intavolare. sottotégola, agg.
e vassallo (v.), sul modello del fr. sousvassal, arrière-vassai.
e verde (v.), sul modello del lat. subvirìdis. sottovestàia
= deriv. da sottrarre, sul modello dei gerund. lat. sottraiménto
altri corpi organizzati militarmente o secondo un modello militare. foscolo, xv-22
e ufficiale (v.), sul modello del fr. sousoffìcier (nel 1765
(v. sovente), sul modello di frequentìus, comparai di frequens -entis
= deriv. da soverchiante, sul modello dei sost. di origine pro- venz
rivoluzionarie comuniste in altri paesi, sul modello dell'esperienza russa. ojetti,
processo di trasformazione coercitiva, secondo il modello comunista sovietico. e. rusconi
processo di trasformazione coercitiva, secondo il modello comunista sovietico. e. bettiza
centrorientale. 2. governato secondo il modello marxista-leninista (la russia).
processo di trasformazione coercitiva, secondo il modello comunista sovietico; il processo di trasformazione
e abbondanza (v.), sul modello danza; ant. sópra abondanza
e abbondare (v.), sul modello del lat. tardo superabundàre.
e famoso (v.), sul modello del gr. xùòurcog. sovraffatica
; la forma intr. è sul modello del fr. se surmener.
da sovrano2-, la var. è sul modello degli astr. lat. sovranizzato
sovrordinazióné), sf. in un modello logico, condizione di ciò che è
e stare (v.), sul modello del lat. superstàre. sovrastato
e imporre (v.), sul modello del lat. superimponère. sovrimposizióne
per estens. eseguito sulla base di un modello (un ritratto). pagano
ed eminente (v.), sul modello del lat. supereminens -èntis (v
ed eminenza (v.), sul modello del lat. tardo supereminentìa (v
= deriv. da sovvenente, probabilmente sul modello del fr. ant. souvenence e
= denom. da sovvenzione, sul modello del fr. subventionner. sovvenzionato
= deriv. da sovverso, sul modello del fr. subversif per i signif.
= deriv. da sozzo, sul modello di puzzolente. sozzópra, v
= deriv. da spada, sul modello di fantaccino. spadaccino2, sm
= deriv. da spaghetto1, sul modello di pizzeria, trattoria, ecc.
= deriv. da spaghetto1, sul modello di insalatiera. spaghétto1, sm
= dal nome geografico spagna, sul modello di nizzardo, savoiardo, ecc.
così chiamata perché l'invenzione di questo modello venne erroneamente attribuita allo spagnolo vicente espinel
voce di origine gerg., rifatta sul modello delle analoghe forme antiche filo 'paura'e
spalleggiate'(1940). secondo il modello di 'someggiato'e simili.
si dissolveva. calvino, 14-m: il modello è per definizione quello in cui non
e giaco (v.), sul modello di sfondagiaco. spartigrano,
una virtù, non aderire più a un modello etico o religioso. cavalca, 20-462
= deriv. da spaventare1, sul modello di spauracchio-, cfr. anche spagn
come spazio economicamente omogeneo costituito secondo un modello determinato (spesso chiamato comprensorio).
dal lat. nauta 'navigatore', sul modello di astronauta e cosmonauta; cfr. fr
spazio1e nave (v.), sul modello di astronave e cosmonave (v.
[aeroplano (v.), sul modello dell'angloamericano spacecraft. spaziopòrto
e porto1 (v.), sul modello dell'angloamelazzi, le dritte e spaziose
., deriv. da spazzare1, sul modello di fruciandolo. spazzanéve,
gogol'], 45: suo servo, modello, stemperatore di colori e spazzatore di
di un ministero (di un ministero modello per il modo specchiante com'è tenuto
3. figur. prendere qualcuno come modello di riferimento; seguirne gli esempi e
. che è frutto dell'imitazione di un modello superiore. dominici, 4-173:
-entità che imita o riproduce un modello, un archetipo o, anche,
che è oggetto di ammirazione o è un modello di comportamento; maestro di vita,
bellezza, fornito da una persona; modello a cui esemplarsi nel comportamento; fonte
or non vale. -istituzione presa come modello. boterò, i-221: gli arsenali
= deriv. da speciale, sul modello del fr. spécialiste. specialisticaménte
suoi termini. -per estens. modello di un manufatto. castelvetro, 8-1-218
) di una turbina di un dato modello, quando sviluppa la potenza di 1 cv
specìmina). saggio, campione; modello. f. argelati, cxiv-3-105
= deriv. da specie, sul modello di razzismo (v.).
di ammirazione o da essere assunta come modello da imitare o termine di confronto.
4. che riproduce strutturalmente un modello, anche invertendone i termini fondamentali.
quali si dovranno speculare dall'azione del modello. -considerare attentamente il possibile esito
carità. - prendere come proprio modello. lalli, 7-26: avrà figli
debili. -figur. che è modello di virtù (una persona).
allora mi rimase dentro nome soavissimo e modello di grande, cioè di franco e spedito
= deriv. da spedizione, sul modello del fr. expéditionnaire (nel 1829
eccelse virtù e può essere considerata un modello di comportamento. a. pucci,
spelaeum (v. speleo2), sul modello di orogenetico (v.).
(v. nauta), sul modello di oceanauta. speleopaleontologìa, sf.
= deriv. da spendere1, sul modello di rendita, vendita (v.)
-figur. esempio da seguire, modello di virtù. rinaldo d'aquino,
= deriv. da sperdere, sul modello di raccogliticcio (v.).
: si abbandoni la parola di podere modello che illude il pubblico sullo scopo
v. sperma), forse sul modello del fr. spermatisme (nel 1872)
xóyog 'discorso, trattazione', forse sul modello del fr. spermatologie (nel 1741
sperma) e boàgiov 'animaletto', sul modello del fr. spermatozoare (nel1741).
= forma masch. di spera2, sul modello del provenz. esper.
operai di santa maria del fiore un modello di san iacopo maggiore per la loro
= deriv. da spettante, sul modello di eccellenza, magnificenza, ecc.
) analoghi per tipo e concezione al modello inglese. bonghi, 1-113: volevo
, una prassi di lavoro, un modello d'autore, una speranza.
= deriv. da spiccicare, sul modello di spiccatoio. spiccinare e deriv
= deriv. da spiga, sul modello di falciatrice (v.).
ebbe la sensazione dei quanti o del modello atomico o della meccanica ondulatoria o dello spin
= deriv. da spina, sul modello di frascata, palizzata, ecc.
il xvii sec. si diffuse il modello tipico della scuola fiamminga e inglese (
triangolare (con punta mozza); tale modello nella seconda metà del sec. xvii
suo cardine, nel fondo, sopra un modello di tavola, serve per spegnere ed
e caffè (v.), sul modello del piemont. pusacafè. spingicarro
. — per estens.: il modello di pensiero da esso derivato, assunto in
un'opera artistica, di un nuovo modello filosofico o culturale, ecc.
deriv. scherz. da spinta, sul modello dell'avv. lat. sponte (v
= deriv. da spione, sul modello del fr. espionnage. di informazioni
= deriv. da spira, sul modello di zampillo. spirilo, sm
(o ne deriva) 0 un modello estetico esemplare. c. carrà,
in quello stato ed ho subito il modello dell'anima della bestia nella sua porzione
ferre 'portare, produrre', sul modello del lat. splendorifer. splendiménto (
= deriv. da splendere, sul modello di termini lat. splendòfora,
nel sec. xviii), sul probabile modello del fr. spoliatif (nel xviii
4. tecn. tornio spogliatore-. modello particolare di tornio usato per fabbricare frese
= deriv. da spoletta, sul modello di opificio (v.).
= deriv. da spolverare1, sul modello di strofinaccio. spolveragiòie, sm.
l'opera di un seguace (un modello artistico). r. longhi,
f. doni, 6-4: con questo modello o spolverizzo 10 vengo a inferire che
spolverizzo. -in senso generico: modello. a. f. doni,
, (v. spondeo *) sul modello del gr. ojtovòeiaxóg. spondale
= deriv. da spontaneo, sul modello del fr. spontanéisme (nel 1950
= deriv. da sporco, sul modello di spendaccione. sporcaccionerìa, sf
= deriv. da sporco, sul modello dei sost. lat. 3
. = deriv. da sporco, sul modello luculento, truculento, ecc. -irregolarità di
anogà (v. spora), sul modello di bionte, ecc. sporoplasma
., deriv. da sportello, sul modello di bighellone, car poni
= deriv. da sportivo, sul modello di classicheggiante. -sostant.
= deriv. da sportivo, sul modello del fr. sportività (1920).
= deriv. da sport, sul modello del fr. spottif{nel 1862).
exprimére (v. esprimere) sul modello di premère (v. premere).
= deriv. da sprimacciare, sul modello di scapaccione. sprimanzìa, v
: officina bertone di torino: il modello della 'giulietta sprint'in allestimento. benni
= deriv. da spugna, sul modello di opificio (v.).
. è stato tra i principali fautori del modello 'a bolle'. -presenza di
e 'pieno'. spostando tale livello critico il modello si può pertanto modificare, passando da
. -modificato in peggio rispetto al modello da cui deriva (un'opera d'
= deriv. da squilla?, sul modello di scillitico (v.).
altrimenti si muove e si atteggia il modello per porre in luce la squisitezza dell'
stima o perizia. 8. modello di condotta e di organizzazione sociale recepito
= denom. da stabile, sul modello del fr. stabiliser (nel 1780)
= deriv. da staccare, sul modello del gerund. lat.; voce registr
di confronto; fortemente differenziato da un modello. carducci, iii-8-231: è strano
stadera alla destra. 3. modello, esempio. beicari, 5-64:
vasari, i-620: filippo, levato nel modello quel poco di legno che era da
argilla umida e su questa si fa col modello l'impronta ai ciò che si vuol
semina diuno staio di frumento *) sul modello di pùgnoro, pànoro, ecc.
di i. v. stalin sul probabile modello del fr. stalinismo (nel 1928
= deriv. da stalinismo, sul probabile modello del fr. staliniste (nel 1929
vasari, 4-i-534: io vo seguitando il modello et ho trovato, poi che il
= deriv. da stalla, sul modello del fr. ant. estalage.
= deriv. da stalla, sul modello di casereccio. stallìa (ant
= deriv. da stalla, sul modello del fr. ant estalier.
tipica o identica a quella di un modello o ai un altro esemplare. -di
o la discendenza o si propone come modello. antonio da ferrara, 6:
il meglio. -fonte o modello letterario. carducci, iii-8-162: fin
che ne denota la tipicità o il modello o l'ambito a cui si riferisce.
alla sua stampa: corrispondere esattamente al modello. speroni, 1-4-354: a questa
= deriv. da stampare, sul modello del fr. estampage, secondo il
= deriv. da stampare, sul modello del gerund. lat. stampanino,
ed in ciò dimanda solamente aver fatto il modello ed avere rinetto il bronzo dove si
14: il procedimento avviene sistemando sul modello in gesso la stampella (asta verticale
(asta verticale forata, alta quanto il modello) in tre punti fondamentali: un
possono dirsi stampelle, non abbiano sul modello di queste pensata e ritrovata l'arte
le forme e le caratteristiche di un modello, di una scuola, di una corrente
stampini. 4. figur. modello o tipo generale. pratesi, 1-311
e altri simili ornamenti. 2. modello, neltindustria moderna per lo più di acciaio
derivazione o la discendenza o costituirsi come modello (in par- tic. nell'espressione
la singolarità o la conformità a un modello, a una tendenza. de sanctis
di legge. 8. industr. modello, campione o tipo di un prodotto,
aggett.: uniformato o adeguato a un modello, a un tipo, a una
ha forma e dimensione uniformata a un modello o a un campione o a un tipo
o fenomeni. 17. ling. modello linguistico considerato normale e accettato da tutti
. 18. log. matem. modello standard di una teoria: quello immediatamente
caldaie'. 20. scient. modello standard-, modello di un fenomeno conforme
20. scient. modello standard-, modello di un fenomeno conforme ai rilevamenti sperimentali
ai rilevamenti sperimentali. -in partic. modello standard del sole-, modello che ipotizza all'
partic. modello standard del sole-, modello che ipotizza all'interno di esso una
. che può essere uniformato a un modello, a una categoria, a un tipo
, a una situazione, a un modello o a un criterio riconosciuti come normali
= denom. da standard, sul modello dell'ingl. [to] standardize.
. 2. conformato a un modello prefissato (un sistema operativo o produttivo
ha forma e dimensione uniformata a un modello o a un campione o a un
uniformati a un tipo fisso considerato come modello (una persona). piovene,
e degli equipaggiamenti. 2. modello artistico da imitare o a cui ispirarsi.
= nome d'azione da standardizzare, sul modello dell'ingl. standardization.
= deriv. da stanza1, sul modello di latibolo. stanzière, sm
= deriv. da stapula, sul modello dell'ingl. wool-stapler 'mercante di lana'
sturzo -riproporre ancora la validità di un modello economico. pasolini, 20-489: intorno
potere politico da parte del governo, al modello dello stato di diritto e comporti un
-stor. stato guida: che costituisce un modello per l'attività di movimenti politici (
che debbono splendere come rimfjrovero e come modello agli uomini sessualizzati, civili, intel-
. -fare stato: valere come modello o autorità. de luca, 1-3-1-113
= acer, di stato1, sul modello di statino2. statonènse (stationènse,
stati uniti [d'america], sul modello dello spagn. estadounidense.
stabilità, di ideale immutabilità (un modello sociale normativo). giraud, 1-232
di gruppi considerati analoghi ad un certo modello. testo unico delle disposizioni concernenti lo statutodegli
ypù < p « > 'scrivo', sul modello dell'ingl. station pointer.
= nome d'azione da stazionare, sul modello del fr. stationnement.
= denom. da stazione, sul modello del fr. stationner. stazionarietà,
di qéo) 'scorro', sul modello di seborrea (v.).
dal tema di péto 'scorro', sul modello di seborrea; è registr. dal d
le fortune delle diete dimagranti, del modello steccoluto e asessuato, il quale riassume
, tetto'e oavpog 'lucertola', sul modello di dinosauro (v.);
= deriv. da stélla, sul modello di rosario (v.).
gogol'], 45: suo servo, modello, stemperatóre di colori e spazzatore di
, ideale o valore che costituisce un modello di riferimento, una guida morale e spirituale
e scritto (v.), sul modello di dattiche da banche, società.
= deriv. da steppa, sul modello di desertificazione (v.).
gr. < payeìv 'mangiare', sul modello di coprofagia. stercolisina, sf
= deriv. da sterco, sul modello dei lat. stercoréus e stercoraria.
-óris (v. sterco), sul modello di putulente, puzzolente, ecc.
fotogrammetrica in cui la visione contemporanea del modello ottico dell'oggetto e della marca avviene
= deriv. da stereometria, sul modello di geometra. stereometrìa, sf.
senza apporto di novità e originalità un modello ormai superato (un uso).
4. figur. riproposizione di un modello, per lo più artistico o letterario
'di genere'. 4. sm. modello convenzionale, che si ripete sempre con
-oeiòfjg 'simile a', sul modello dell'ingl. steroid (nel 1936)
(xai 'sono pazzo', sul modello di cocainomane. steròlico, agg.
. delle sostanze alcooliche -olo, sul modello dell'ingl. sterol. stèrpa1,
= deriv. da sterpo1, sul modello di boschivo (v.).
un deriv. da terra, sul modello dei nomi d'azione dei verbi lat comp
. dal gr. otdxog 'colonna, sul modello di grandi personaggi, come re
eloquenza semplice ed elegante, secondo il modello degli scrittori attici, in partic. di
= deriv. da stile1, sul modello di fonema, morfema, ecc.
gruppi e a bande che, sul modello della cosiddetta gioventù bruciata occidentale, ostentavano
= da stilista] 2, sul modello dell'ingl. styling. stilista1
la linea e la foggia del nuovo modello di un prodotto industriale. -in partic
della civiltà,... il modello linguistico, terminologico e stilistico della
corte viene sostituito dapprima dal modello delle élites intellettuali borghesi, e poi
élites intellettuali borghesi, e poi dal modello delle prime lingue tecniche dell'organizzazione industriale
2. ricondotto a un determinato modello stilistico, fino a toccare la pura
e latria (v.), sul modello di idolatria. stilolite, sf.
, con suff. dimin., sul modello di stivaletto. stincare (ant
= deriv. da stipetto, sul modello di scaffalatura. stipetterìa, sf
= deriv. da stipulare1, sul modello dal gerund. lat stipulante (part
denom. da stipula per stipola, sul modello di stimolare. statuto).
deriv. da stipula per stipola, sul modello di pispoletta (v.).
e baffo (v.), sul modello di piegabaffi (v.).
= deriv. da stirpe, sul modello di lignaggio (v.).
che gesso o statua non avessero dinanzi per modello. giusti, ii-68: la penna mi
= deriv. da stoccaggio, sul modello del fr. stocker. stoccare2,
= deriv. da stomacare, sul modello del gerund. lat modo da lasciare
= denom. da stomaco, sul modello del lat. stomachàri, che vale
= deriv. da stomaco, sul modello del lat. stomachìcus (cheperò vale 'sofferente
= frequent. di stonare1, sul modello di rubacchiare, scribacchiare, sonnecchiare,
parlare. -riproduzione alterata di un modello artistico. r. longhi, 665
di contadini. -vicenda esemplare, modello. dante, par., 19-18
sul lago. -servire di modello e di base per l'interpretazione storica
diversa, metteva capo, come il suo modello hegeliano, alla stasi e alla negazione
confronto è 'i miserabili'... come modello di summa del romanzo popolare e di
-compromesso storico: espressione coniata sul modello di blocco storico per indicare la collaborazione
. = deriv. da storiella, sul modello di storiografo. -grammatica storica: v
tornare (v.), forse sul modello del fr. détourner. stomarèlla
l'anonimo pittore doveva aver scelto come modello sul posto. 3. locuz
, che deforma profondamente e negativamente il modello; contraffazione. lubrano, 2-134
= nome d'azione da storcere, sul modello del lat. torsìo -ónis 'spasimo'
mal condotto (l'imitazione di un modello). malpighi, 1-171: fra
profilatoio. 2. figur. modello, esempio a cui conformarsi. aretino
= nome d'agente da stracorrere, sul modello di corridore. stracorso (part
disegnato le stesse mani che fecero il modello de'merli e de'parapetti straforati delle moschee
eretta, un pò arbitrariamente, a modello. 8. abbandonarsi a interpretazioni
= deriv. da stramazzare, sul modello di bocconi, carponi, ginocchioni,
= deriv. da strano, sul modello dei sost lat. stranitaménte, avv
e torsello (v.), sul modello del genov. streppa torseou.
., deriv. da strappare, sul modello di battona (v.).
dall'imp. di strascicare e manto1 sul modello del gr. étateolneji: x.
= deriv. da strascicare, sul modello di carponi, ginocchioni, penzoloni,
-i; ant. anche, sul modello greco, stratagèmati e f. le
). guarini, 2-80: un modello di scrivere stravagante e dalle buone regole
. = deriv. da straviare, sul modello di stramberia.
= forma masch. di strega, sul modello di spia, spione, lena,
= deriv. da stress, sul modello di psicologo, nefrologo, ecc.
; fedele a un principio, a un modello; perfettamente allineato sulle posizioni di un
argomento. -che riproduce con fedeltà un modello (un'opera letteraria o artistica)
, rovi, è già un modello per ciò che sarà il pietismo della con
quella dell'origine onomat. sul modello di trillare. strillata, sf
= deriv. da strillare, sul modello di rasente. strillettare, tr
copria ra globale dell'universo, secondo un modello ipotetico. di due fé pattegiar didone
è cagione che * 1 regolo o modello on vi si muove sopra, o più
, a un'idea, a un modello, a un codice letterario o artistico.
= deriv. da strisciare, sul modello di ginocchioni, scivoloni, ecc.
e cervello (v.), sul modello del- l'ingl. headshrinker 'riduttore
= deriv. da strizzare, sul modello di pizzicotto (v.).
= deriv. da strombettare, sul modello di trombettiere. strombettio, sm.
= deriv. da stronzo1, sul modello di scempiaggine, stupidaggine, ecc.
= deriv. da stronzo1, sul modello di liquame. stronzaménto, sm
= deriv. da strozzato, sul modello di meningitica (v.).
= deriv. da strozza1, sul modello di gorgozzule (v.).
nessuna confederazione che meriti esser tolta a modello: leghe di schiavi, leghe di
= deriv. da struggere, sul modello ai scortichino (v.).
gnocco (v.), sul modello di bernoccolo. strugolare, tr
al papa che aveano visto il mio modello e che pareva loro che io non fussi
, procedimento con cui si ottiene il modello matematico di una struttura, necessario per
= deriv. da strutturale, sul modello dell'ingl. structuralism. strutturalista,
tr. costituire e disporre secondo un modello organico e compiuto. f.
, di un'attività intellettuale o di un modello di pensiero. pasolini, 8-77
, ii-6: formò egli il suo modello di stucco, alto 22 palmi, in
ornamentale o, anche, opera o modello scultoreo compiuto con tale materiale (per
da imparare da qualcuno, prenderlo a modello. malpigli, xxxviil-27: luxuria,
r. borghini, i-24: il modello di cera studiato dal naturale promette che
il vocabolo coniato da mussolini, sul modello di un precedente 'sciocchezzaio'di giovanni papini,
= deriv. da stupido, sul modello di schedario, bestiario, ecc.
= deriv. da stupido, sul modello di magnificante. stupidìgia, sf.
= deriv. da stupido, sul modello di stupore. stupiménto, sm
16-50: l'urbe, sinistro e vizioso modello di tutte le future città imperiali,
dal compì, di termine, sul modello della costruzione col dativo propria del verbo
2. dipendenza o soggezione a un modello o a una tradizione culturale.
= deriv. da subiettó2, sul modello di personificazione. subiettitùdine (suiettitùdine)
= deriv. da subiettó1, sul modello di beatitudine, cfr. anche
o personaggio raffigurato in un dipinto; modello di un ritratto. aretino, v-1-279
e ora1 (v.), sul modello di soventora. subitosaménte, aw
= deriv. da sublime, sul modello di beatitudine. sublimizzare, tr.
da locare (v.), sul modello del fr. souslouer (nel 1609
da sonico (v.), sul modello dell'ingl. subsonic.
unghia (v.), sul modello del lat. scient. subunguis o subungula
dotta, deriv. da succo, sul modello del lat. velamen -ìnis (v
da cavernoso (v.), sul modello del lat. succavus (in lucrezio
= deriv. da succedere, sul modello del pari. fut. lat.
= deriv. da successivo, sul modello degli avv. lat. di modo.
viscere degl'animali s'internarono a cavare il modello de'più irregolari successi. c.
sapori. 5. elemento o modello culturale profondamente assimilato e che concorre alla
), deriv. da sudare, sul modello di tremarella. sudàrio (ant.
decànus (v. decano), sul modello di subdiaconus. suddelegare e deriv
ed est (v.), sul modello dello spagn. sudeste. sudeuropèo,
= deriv. da sud, sul modello di nordici, plur. di nordico (
tirolese (v.)., sul modello del ted. sudtiroler. sudvietnamita
= deriv. da suffisso, sul modello del fr. suffixal; voce registr.
in luogo di suffragista (secondo il modello del francese 'suffragette') e parve più impertinente
'tagliare, abbattere; uccidere', sul modello di homicide (v. omicida).
= denom. da suicida, sul modello del fr. [sg] suicider (
. suicide (nel 1734), sul modello di omicidio. suicidòmane, agg.
lat s « [ws], sul modello di altruismo, egoismo (v.
tanto discognoscente. 3. prendere come modello di riferimento. cesariano, 1-55:
sistematica di una materia o di un modello di pensiero. = voce dotta,
di facére 'fare', sul modello di opifìcio, panifìcio, calzaturifìcio, ecc
ha la medesima forma che la figura del modello ed a suolo a suolo si cuoce
. accantonamento di una teoria o di un modello culturale, sociale o economico ritenuto inattuale
. figur. predominante, preponderante (un modello di società). g.
3 (v.), sul modello dell'ingl. superphosphate. superfosfato,
che assume nel soggetto la funzione di modello e di ideale e svolge un ruolo
= deriv. da superiore, sul modello di priorato, rettorato, ecc.
da mercato1 (v.), sul modello dell'mgl. supermarket.
(v. super 1) e da modello (v.). supermolècola
da mundus 'mondo', sul modello di intermondio (v.).
aprile 1992], 66: il modello quantistico di campo della super- radianza può
da reazione (v.), sul modello deh'ingl. super-reaction-, voce registr
gl'animali s'internarono a cavare il modello de'più irregolari successi. vico,
da strada (v.), sul modello di autostrada (v.).
. superstringa, sf. fis. modello della superstringa: modello di osservazione delle
sf. fis. modello della superstringa: modello di osservazione delle particelle subatomiche come
'superumanità'nicciana ha solo come origine e modello dottrinale non zarathustra, ma il 'conte di
per indurlo all'acquisto di un nuovo modello o di un nuovo prodotto. la
da vedere (v.), sul modello di supervisore. supervelóce,
tiene la positura supina, è il modello della barca a remi. a. corti
9. che imita in modo pedissequo un modello o la realtà (un'opera d'
mezzi la suppellettile per crescervi una facoltà filologica modello. bacchelli, i-268: la linda
dotta, deriv. da supplicare, sul modello del lat. meditabundus (v.
= deriv. da suppliziare, sul modello del gerund. lat. suppliziare
= denom. da supporto, sul modello del fr. supporter e del-
= deriv. da supposito, sul modello dei nomi d'agente. suppositòrio1
in una classe superiore', sul modello di déclasser 'declassare'. fenoglio,
, deriv. dal lat surdus, sul modello di moribondo, cogitabondo, ecc.
= dall'ingl. surf, sul modello di nomi di sport come bowling
v. gelare), sul modello delf'ingl. to aeep-freeze (nel 1949
da reale3 (v.), sul modello del fr. surréel.
riscaldare (v.), sul modello del fr. surchauffer (sec. xvii
. per estens. credenza, sentimento, modello culturale, ecc. che ne sostituisce
. sostituzione di un progetto, di un modello culturale con altri. cavour,
= deriv. da suscitare, sul modello di vagabondo. suscitàbulo, sm
(v. susseguire) sul modello di consecutivo (v.).
una condizione, un fenomeno, un modello culturale, religioso, ecc.);
= nome d'azione da sussumere, sul modello del ted. subsumption.
uti (forse troncamento di utile) sul modello di consimili espressioni, come né uti
da vantaggio (v.), sul modello del fr. désavantage (fine sec.
11. derivare direttamente da un modello, per lo più costituendosi come una
derivato, prodotto direttamente da un determinato modello (un'opera letteraria o artistica).
dito. 14. discostarsi da un modello, da una regola, dal giusto
c. e. gadda, 15-163: modello narcissico è bene spesso il ragazzaccio più
svelve. = da svellere, sul modello di divelvere (v.).
= deriv. da svergognare, sul modello di sbadataggine, sfacciataggine, ecc.
svezza. 4. emanciparsi da un modello culturale. m. praz, 2-138
. -travisato, frainteso (un modello artistico). r. bonghi,
da vigna (v.), sul modello di scampare-, cfr.: note
chi ha il compito di riprodurre lo stesso modello in più taglie differenti. corriere
del lat factre 'fare', sul modello di opificio, lanificio, ecc.
indica un tipo di pubblicazione, sul modello della stampa americana, caratterizzata dalla sinteticità
= denom. da tabù, sul modello del fr. tabouiser. tabuizzato
signif. n. 2 è sul modello dell'ingl. [to] tabulate.
= nome d'agente da tabulare2, sul modello dell'ingl. tabulator, il n
di qualcuno-, rifarsi strettamente al suo modello, seguirne l'esempio. m.
= femm. di tacchino, sul modello di elefantessa. tacchino, sm.
= nome d'azione da tacerel, sul modello di parlatura (v.).
(v. tacito), sul modello di nocturnus 'notturno'. tacitùrnulo,
= deriv. da tagliare1, sul modello dei gerund. lat tagliante (
su misura di qualcuno o secondo il modello che gli è adatto (un abito,
tagliati tutti e quanti in un medesimo modello. goldoni, v-1283: -al giorno d'
23. composto secondo un determinato modello, stile o struttura letteraria o con
di bel taglio. - modello di una nave, di un veicolo.
'trappola militare', da talus 'calcagno'sul modello di pedica da pedes 'piede'.
xàyna (v. tagma), sul modello di fonema, morfema, ecc.
deriv. da alfia 'sangue, sul modello dell'ingl. thalassemia. talassèmico,
) e pixqov 'misura', sul modello del fr. thalassomètre. talassomotóre
= deriv. da tangentocrazia, sul modello di autocrate, ecc. tangentocrazìa
'oscillare') con il suff. frequent sul modello di beccheggiare. tanghéggio (
da recettore (v.), sul modello dell'ingl. tangoreceptor. tangramma
= deriv. da tana1, sul modello di covile, ovile, ecc.
e tosto2 (v.), sul modello del fr. tantòt. tantòsto2
= deriv. da tardo, sul modello di primizia (v.).
e antico (v.), sul modello del ted. spàtantik. tardogòtico
che riporta la casa di produzione, il modello, il numero di matricola, la
= dimin. di targone2, sul modello di dragoncello. targone1 (tarcóne
del lat caedère 'uccidere', sul modello di insetticida. tànnico, v.
del lat. fugére 'fuggire', sul modello di vermifugo. tarmire, intr.
= deriv. da tartufo2, sul modello del fr. tartuferie. tartufescaménte
calco del fr. pochable o sul modello di ciclabile, carrozzabile, ecc.
. (v. tassia), sul modello di phonema (v. fonema)
= deriv. da tasso2, sul modello di frutteto, querceto, ecc.
tre velocità selezionabili (due per il modello più piccolo). possono essere applicati
la sola impronta di ciascun sottosquadro del modello. 10. ant. ampio
= deriv. da tassonomia, sul modello di astronomo, agronomo, c
. x. óy05 'discorso', sul modello del fr. taxologie. -tappo
cominciarsi alquello di vójiog 'legge', sul modello del fr. taxonomie o taxinomie lentare.
da accostare a tata. 1, sul modello di babbaleo, babbeo, ecc.
, nei scopo o determinato da un modello comune o soggettivo. nievo, 1-vi-179
= deriv. da tatto, sul modello degli agg. verb. tatto
òvv ^ ia óvona 'nome', sul modello di omonimia. tautosillàbico, agg.
e bassorilievi; l'evoluzione di questo modello dà vita, nel corso del diciassettesimo
e balli popolari. -teatro totale-, modello di struttura architettonica progettato nel 1927 da
e danza (v.), sul modello del ted. tanztheater.
= deriv. da teatro, sul modello di filologo, semiologo, sociologo,
secolo d. c.; prendendo come modello un'opera omonima di antimaco di colofone
appariva un piroscafo a ruota, d'antico modello, poggiato su batuffoli di ovatta azzurra
xiijig 'elemento lessicale, parola'; sul modello di idioletto. tecnolingua, sf.
dal mordere la mitica mela a un modello di spazio riemanniano). =
= deriv. da tedesco, sul modello di anarcoide, pazzoide, ecc.
, n-x-1989], iii: un primo modello relativo alla ricaduta di blocchi, lapilli
= deriv. da tefra1, sul modello del fr. téphrine. tefrìnico
del lat. coltre 'coltivare', sul modello di agricoltore; è registr. dal d
. da tè2 e da coltura, sul modello di agricoltura; voce registr. dal
= voce forse introdotta dal magalotti sul probabile modello del fr. théière (attestato però
. dal gr. ©eóg 'dio', sul modello del fr. théisme (nel 1756
= deriv. da tè1, sul modello di caffeismo. teista, sm
= deriv. da televisione], sul modello di cineasta (v.).
e città (v.), sul modello di cinecittà (v.).
= nome d'agente da telecopiare, sul modello dell'ingl. tele copier
gr. xgaxéoj 'domino', sul modello di burocrazia, ecc. telecretino
= deriv. da telefono, sul modello dei nomi di patologie. telèfono,
= deriv. da telegrafia, sul modello di radiografo-, cfr. fr. télégraphe
[comunicazione \ e [informatica, sul modello del fr. tèlèmatique (nel 1977
e stampante (v.); sul modello del- l'ingl. teleprinter, voce
= deriv. da telestereografo, sul modello del fr. téléstéréographie. telestereogràfico,
e oxi / og 'verso', sul modello di acrostico (v.).
ne'e ibòti 'ode', sul modello di palinodia. teleutosòro, sm
f (v.), sul modello dell'ingl. television. televisionista,
visore (v.), sul modello dell'ingl. televisor (nel 1926)
= deriv. da televisore, sul modello di politichese, sindacalese, ecc.
-ùris (v. tellure) sul modello del ted. tellur. tellurite
= deriv. da temere, sul modello di tremebondo (v.).
= deriv. da téma, sul modello di puntiglioso (v.).
, come di temperanza, egli è modello di fortezza e magnanimità e d'amore per
-adeguare a una norma, a un modello, a un termine di riferimento;
in partic.: piccolo edificio costruito sul modello dei templi greci e romani come elemento
monumentale di gusto neoclassico, costruita sul modello degli edifici di culto greci e romani
di lavoro, sulla base di un modello medio prefissato e secondo un preciso piano
ciò che è in voga o costituisce un modello da imitare. eco [in
forma alter, di tendine, probabilmente sul modello del fr. tendon (nel sec
= deriv. da tenebra, sul modello di chiarore, splendore, ecc.
-avere costantemente presente a sé un modello. machiavelli, 1-i-64: ha preso
azione a un principio o a un modello. anonimo, i-566: poi mi
anche con uso appositivo) indica il modello che ha estensione media rispetto all'estensione
= deriv. da tendere, sul modello dell'ingl. tensor (nel 1704)
nostalgicamente l'irripetibile. -seguire un modello, uno stile o un genere letterario,
= deriv. da tentare, sul modello di bocconi, carponi, ruzzoloni,
, x-26-90: questa tenuta è un modello superbo di agricoltura e si deve a lei
degli operai sconsigliarono la generalizzazione di tale modello. -per simil. resistenza del
tema di cpóyw 'mangio', sul modello di antropofagia (v.).
= deriv. da teologia, sul modello di teorema. teologhéssa, sf
= femm. di teologo, sul modello di poetessa (v.).
mal posti e come tali irresolubili (un modello filoso l. pascoli,
= deriv. da teosofia, sul modello di filosofema (v.).
diapason (v.), sul modello di disdiapason. terebèlla, sf
gr. néyujroc 'grandissimo', sul modello di tgionévurtog. terméno, sm
? (v. terme1), sul modello del fr. thermique (nel 1847
lo scultore aveva lasciato in roma il modello colossale non terminato; il resto del
figura fondamentale o emblematica, anche come modello ideale per le qualità o le virtù possedute
= deriv. da terra, sul modello di sotterraneo (v.); cfr
= deriv. da terra, sul modello di soprano e sottano1 (v.)
e noce (v.), sul modello del fr. terre-noix (nel massa di
= deriv. da terra, sul modello di acquario (v.).
= deriv. da terrestre, sul modello di celestiale. terrèstre (ant
. = deriv. da terra sul modello di marziano, venusiano, ecc.
= deriv. da terribile, sul modello di visibilio (v.).
= deriv. da terra, sul modello di ferrigno (v.); cfr
deriv. dal nome di tertulliano, sul modello del fr. tertullianisme; voce registr
= deriv. da testabile2, sul modello dell'ingl. testability. testàccio
= deriv. da testai, sul modello di capezzale (v.).
= denom. da test, sul modello dell'ingl. [to \ test e
= deriv. da testa1, sul modello di focatico (v.).
incerto: forse da teso teso, sul modello di giuso e suso.
= deriv. da testimoniare, sul modello del fr. ant. tesmoignage (da
locuz. essere a testimonia: costituire un modello, in partic. morale, per
quei molinari. -costituire un modello esemplare e autorevole. manzoni, ii-2-585
= deriv. da testuggine, sul modello di testudinato. testùggine (disus
= denom. da testura, sul modello del fr. texturiser. testurizzato
= nome d'azione da testurizzare, sul modello del fr. texturisation.
signif. n. 2 è probabilmente sul modello del fr. tétti).
deriv. da tela per theta, sul modello di lambdacismo (v.).
. dal gr. xvxxog 'cerchio', sul modello dell'ingl. tetracycline (nel 1952
dal gr. xqùtfia 'colore', sul modello di policromia, quadricromia, ecc.
lemma1 (v.), sul modello di dilemma. tetràlice (tetràdice
lineare (v.), sul modello di plurilineare. tetralinearità, sf.
terga- (v. tetrarca), sul modello di pentathlon (v.)
tema di figo, 'io remo', sul modello di rgn'igiig (v. triera)
tetpa- (v. tetrarca), sul modello di monosio (v.)
, 14-v-1988], 1: il modello thatcheriano si presenta... come qualcosa
ideologiapolitica e prassi di governo, improntata sul modello attuato da margaret thatcher, fondata su
si rifà alla sua opera, al suo modello stilistico (con partic. riferimento alle
lat. faelre 'fare', sul modello di opificio, ecc. timbro1,
1-iv-103: il tipo cristiano, come ogni modello ideale, attuandosi finitamente e incarnandosi nell'
del lat. faelre 'fare', sul modello del fr. tyfiifier, è registr.
da tipo1, col suff. frequenta sul modello del fr. typiser (nel 1834
= nome d'azione da tipizzare, sul modello del fr. typization. tipo1
tipo1, sm. ciò che costituisce un modello, un paradigma, un esemplare di
che vale come campione e funge da modello nella produzione di altri.
e di giovanni, fu veramente il modello, fu il più bel tipo dell'amicizia
riferisce): che può fungere da modello, da campione (e nel linguaggio
= deriv. da tipografia, sul modello del fr. typographique (nel1560).
e scritto (v.), sul modello di dattiloscritto. tipostampa,
imporre con rigidità e pedanteria un proprio modello normativo o un'opinione.
= deriv. da tiranno1, sul modello di ruberia e taccagneria.
rigoroso determinate regole, che impone un modello normativo. ascoli, 11: a
e dal tema di caedére 'uccidere', sul modello di omicida. tirannicìdio, sm
palle a forbice. oh, guarda, modello inglese, bellissimo! 2.
triangolo, più grande che il detto modello di crocifisso due gran dita intorno intorno
= deriv. da tisana, sul modello di caffettiera, teiera, ecc.
da sempre geloso custode dell'unità del modello titoista, che hanno abbracciato a sorpresa le
un'antica popolazione della battriana, sul modello del ted. tocharisch. tócca1
sta. / tu che siei per modello / a torla assuefatto, / o zerbinetto
in simile ritratto. -prendere come modello per un quadro o una statua.
anzi io dico che potrebbero esser tolti a modello per dipingere bauci e filemone.
moglie. 104. offrire un modello, un esempio da imitare. gigli
accettata. -anche: non attenersi al modello o alla regola comunemente accettati; distinguersi