essi pure inguacchiati di polvere e di moccio. cecazióne, sf. ant.
è intasamento del naso o distillazione di moccio liquido, ed ancora lo stesso moccio
moccio liquido, ed ancora lo stesso moccio. neera, 296: don leopoldo non
la sonerìa, tira in su il moccio, e l'avoltoio, applaudendo con l'
. 2. scherz. moccio. burchiello, 80: la bocca
piccoletti che facevano la lagna, con il moccio sotto il naso. -di
le sue immondizie. -ant. moccio. dolce, 1-127: ho veduto
, tergendosi colla lingua rosa i colaticci di moccio. 10. veter. andatura
/ empiono allor di lacrime e di moccio / ed escono atterriti dalla scuola.
, da accostare probabilmente a margella 'moccio '(deriv. dal lat. amùrga
moccieche. = deriv. da moccio. moccechino, v. moccichino
(plur. -chi). region. moccio. crusca [s. v
]: 'moccico', lo stesso che moccio, di cui è forma allungata.
e sudicia (in partic. di moccio) o anche, per estens.,
, agg. region. sporco di moccio (una persona, un oggetto);
, un oggetto); grondante di moccio (il naso). -per estens.
-con uso avverb.: colando moccio. buonarroti il giovane, 9-709:
di area ven., deriv. da moccio. móccio, sm. muco
muccoso del naso, detto volgarmente 'moccio ', si prepara continuamente e si separa
disgraziato, a forza di rasciugarsi il moccio e le lacrime con la manica della giacchetta
piagnucolare, leccandosi le lacrime e il moccio che gli colava dal naso. gatto,
2-61: il vecchio starnutì e il moccio rimase a colargli sulla bocca. pasolini,
che facevano la lagna, con il moccio sotto il naso. -per estens.
tergendosi colla lingua rosa i colaticci di moccio. 3. locuz. affogare nei
trasandata, sporca (in partic. di moccio) o, anche, per estens
adulto. = acer, di moccio. moccióso (ant. ^
, le narici); sporco di moccio. tìencivenni [crusca]:
imbrattato, sudicio (in partic. di moccio) o trasandato, trascurato, sciatto
: aggiunto di cavallo, cui il moccio cola dalle narici o da qualche altra parte
, bardotto o mulo che è affetto da moccio. 6. dimin. mocciosétto
più grandicelle. = deriv. da moccio. mócco1, sm. (plur
plur. -chi). ant. moccio. aretino, 1-13: ti par
(lat. class, mùcus) * moccio '; cfr. moccio.
* moccio '; cfr. moccio. mócco2, agg. (
4. muco grondante dal naso, moccio. bellincioni, 1-209: risposon le
lat. class, mùcus) 'moccio ', col sufi, dimin. tose
tose. -0 / 0; cfr. moccio e mocco1; la var. mòccolo
quella polmonare. - morva nasale: moccio. panzini, iv-437: '
. sicil. e calabr. morvu * moccio ', piemont. morfél; cfr
mózzo3, sm. dial. ant. moccio. citolini, 259: tra
= var. di area veneta di moccio (v.). mòzzo1 (
mùccico, sm. letter. moccio. volponi, 4-31: il
genit. di muccus 'muco, moccio ', e lutòsus 'lotoso, sporco
terrestri. -in partic.: moccio nasale (anche di animali).
ugolini, 215: muco, per 'moccio, moccolo ': quell'escremento,
agitato. bontempi, 1-1-13: il moccio, umor seroso e pituitoso portato alle
giorni di trattamento pe'cavalli presi da moccio cronico, non vi è miglioramento notabile
attraverso purgazione. -in partic.: moccio, sterco, escremento. cavalca
gatto, 1-101: ti riallampi al moccio del tuo freddo / col bavarino in
viva, molle col sapore salaticcio del moccio quando uno ha il raffreddore.
degli imprenditori pronti a smobilizzare il patridi moccio. ciato, intaccato. monio personale
smuccaria 'scioc3. pulito o pulitosi dal moccio (per indicare estrema verbali del consìglio
. tose. ripulire il naso dal moccio. tommaseo [s. v
, e da un denom. da moccio (v.). smoccicaménto
6. pulire il naso dal moccio. -per estens.: criticare,
smoccolarsi, di chi cadendo o comecchesdal moccio. sia urtando il naso, ne versa
il naso che cola; insudiciarsi di moccio anche in sesmoccicare2, intr. (
2. per simil. muco nasale, moccio. nappi, xxxviii-233: la non
, tergendosi colla lingua rosa i colaticci di moccio. 2. che denota cocciutaggine
il pulitissimo da prato, in un moccio. 'creti'di dante lo cerchi nel vocabolario
landolfi, 1-49: una gocca di moccio... dovrà cioè sdrucciolare su un