di baffi... gli pendevano a mo' d'accento circonflesso sulla bocca tumida.
le trecce bionde accerchiate sul capo a mo' delle madonnine. pea, 1-13: portano
fatto aristocratico! idem, ii-680: mo' accidenti, -fa mia madre, -
(accordèllo). avvolgere a mo' di corda. viani, 19-647
, 10-877: e'par 'n un certo mo' che 'l cuor mi sfrizzi, /
calava giù nel cielo oscillando pian piano a mo' di aerostato che si sgonfia. pea
menava le mani con accanimento, a mo' di uno che l'avesse con la
era mutato da quello / amor che mo' tornò tutto gioioso! parini, xiii-6
6-198: la tela si voltò a mo' di una pagina di libro, ma d'
1827 (671): che direte mo' ora, udendo che, appena giunti,
l'alloggio. onde il dire a mo' d'esempio, cerco un alloggio..
sola radice, fitta in terra a mo' di palo, d'odor grave e di
si lasciano andar giù e a quel mo' ciondolando tutti d'accordo cominciano a pignersi
, ii-69: parlava intanto, a mo' d'oratore, per attirar gente intorno a
, / da un pruno, a mo' di freccia, / là sbalza un'amadriade
rosa, 548: io ve commando che mo' ciantellate lo castiello, parate le bombarte
l. bellini, ii-125: questo mo' di parlar così fantastico / gli è
9. locuz. ant. a mo' d'archetti: forma di risposta evasiva
a ogni modo. -come? -in mo' d'archetti; / per forza, per
un poco come farai? -oh! in mo' d'archetti, non è tempo ora
le arrandeila. 2. usare a mo' di randello; colpire, battere,
poliziano, st., 2-11: pur mo' lo vidi sì feroce in caccia,
(assèrpo). avvolgersi intorno a mo' di serpe. montale, 1-137:
donzellette librano atticamente sul capo, a mo' di canèfore, le grandi ceste dei
soffici, ii-69: parlava intanto a mo' d'oratore, per attirar gente intorno
, capace. iacopone, 1-232: mo' tu puoi ormai pensare / se sei
, giocherellando sempre colla sua bacchettina a mo' di frustino, un po'da bambina capricciosa
francesco da barberino, 64: mo' si dà l'acqua alla sposa novella
siasi davanti la diman lavata / che mo' non torbidi l'acqua troppo: / penisi
dossi, 59: lodàvami, a mo' d'esempio, il maestro? trac.
balìa, / sì m'ha mandato mo' questo accidente, / per temperar la mia
giovane, 10-907: vo'fare in qualche mo' ch'e'se n'addìa. /
. panzini, ii-420: « guarda mo' » meditava talvolta aquilino, « tanta pedagogia
, purtroppo! » baritoneggiò, a mo' di conclusione. baritonèsi, sf.
baretti, 2-314: non meritereste mo' voi, padre luciano, che con
- piangi forte, piangi forte, che mo' passa la gente. -farsi beffe
carezza e per celia, ripetendo a mo' d'esclamazione: 'bellone bellone'. soffici,
coll'inchiostro un frego trasversale e spesso a mo' di x, quanto la scheda è
entrai in casa, e ho contraffatto in mo' la boce della moglie, ch'era
bernardino da siena, 982: oh, mo' io vorrei da bere perfettissimi vini,
eh, purtroppo! » baritoneggiò, a mo' di conclusione, papiano. « borbonico
stretto, / aperte in giuso a mo' di padiglione, / servir di grande e
facendo loro segno di mano spianata a mo' di fucile, o facendolo a branchi
, e non andare a letto a mo' dei bruti, come compare cipolla,
al fine di documentarefare, / a questo mo' l'arebbe paglia in becco, / e
: così, così, 'n un certo mo' burlando, / par fatto per trafigger
di quel peso: / manca in qual mo' si può correr burrasca. note al
querelandosi per le regge dei potentati stranieri a mo' dello accattone alla porta del convento:
bar etti, 2-314: non meritereste mo', voi, padre luciano, che con
cagione di esempio: per esempio, a mo' d'esempio. tesauro, xxiv-77
di forma tubolare atto a rivestire a mo' di calza un oggetto. 12.
hai fatto: foro carne quatto e mo' so'tre. camo3, sm.
dato campo franco che voi ci trattiate a mo' vostro. algarotti, 1-139: i
non tutti i vignaiuoli d'italia, per mo' di dire, intenderanno facilmente di che
, 222: cominciate pur a ridere, mo' ridete, cancaro! buonarroti il giovane
donzellette librano atticamente sul capo, a mo' di canèfore, le grandi ceste dei
egualmente, come don michele, a mo' d'esempio, il quale era grasso
che s'era tirato giù sul naso a mo' di tettino. faldella, 2-90
... ci aveva fatto, a mo' di saluto, un discorsetto intorno ai
ch'ella vi stia / in qualche mo', che di miraeoi sia. salvini,
2-275: que'panni pendono giù a mo' di cortine e celano le persone in esse
cani e poca cappellina, / a questo mo' la tossa si guadagna. marino,
: ma si può / fare in mo', da salvar la capra e i cavoli
in una congiuntura di tanto momento? sentite mo' a qual savio partito que'machiavellisti accademici
ho parlato da uomo grave; permettete mo' adesso che io vi parli un poco
dalla china tagliata con arte di natura a mo' di scaglioni, sì che l'impeto
, 49: io non mi sento in mo' da passeggiare / con essa tutto dì
(63): ché se voi siete mo' privato e casso / della cittade nobile
. carducci, 6: sempre al solito mo' tolleranti / già già si cavano rugghiando
: immaginatevi adunque di veder, per mo' di dire, accademici, sopra lo imbusto
di via in via rovistare, a mo' che i cani fanno per le spazzature,
in verità » pensava... a mo' di chiosa « questo santo è pur
dell'utile che si ritrarrebbe piantandone a mo' di siepi, de'vantaggi che le
. tassoni, 310: cicalate pur mo', signor toscani, / e sciorinate
si getta la gonna sulle spalle a mo' di scialle, va in cucina,
per cui discendeva dalle nari un flusso a mo' d'acqua continuamente. montale, 3-250
di fico le hanno appesa una fune a mo' d'altalena. = voce
non tutti i vignaiuoli d'italia, per mo' di dire, intenderanno facilmente di che
noi facemmo per la patria -finiva a mo' di clausola il dottore - è ben
. francesco da barberino, i-339: mo' ti ritorno ai primi insegnamenti, /
china tagliata con arte di natura a mo' di scaglioni, sì che l'impeto
un vespro e una compieta, / in mo' ch'e'doverrà avermi inteso.
tuo grande ardire / ch'ha'dimostrato mo', allo ver dire, / incontro
profonda condizion divina, / ch'io tocco mo', la mente mi sigilla / più
una congiuntura di tanto momento? sentite mo' a qual savio partito que'machiavellisti accademici
, in figura di cono, a mo' di cono. galileo, 3-3-159:
, / e volgon gli occhi a mo' di contrappesi. pallavicino, ii-788: essendo
, 2-232: non se gli potrebbe mo' dare dell'ignorante copertamente e con qualche
della polizia correzionale, ei procedeva a mo' del cane, il quale scottato dall'
. baretti, 1-186: io ho mo' delle avventure da raccontare degne dell'attenzione
tuoi piedi piuttosto che sul capo a mo' d'aureola? 2. arald
sui capelli lisci e la treccia a mo' di cuffia. 3. bot.
ant. e letter. avvolgere a mo' di chioma. d'annunzio, ii-902
le dita: incrociare due dita a mo' di croce in segno di giuramento.
, un palo, ecc., a mo' di croce). dante
sulla profuga: che cuccagna! dagli mo'! 6. gioco (di origine
in alto e in basso il capo a mo' di civetta. soffici, 1-166
soprastare, / quando non c'è altro mo', collo zombare, / e zombar
e le brindellose sottane, scoprendo a mo' di derisione finale i pantaloni arrotolati fin
derisivamente, avv. ant. a mo' di deri sione, derisoriamente
dir dirisoriamente il proverbio scurrile che già mo' era fatto vulgato per tutto trento.
, 7-247: le notizie trascitte a mo' di statistica, in merito al commercio,
.. io non poteva, a mo' d'esempio, passar vicino a un vassoio
en teologia. fra giordano, 5-83: mo' odi vero che saranno dioti. a
patemi. sarpi, i-1-172: questo mo' non sarebbe cosa da far correre per italia
369: i'vò condurcelo / in ogni mo' a mio padre, il qual potrebbeli
. berni, 302: se volete mo' credere o discredere anche questo, sta
l. bellini, ii-108: a quel mo' alla peggio e disgarbate. dis garbo
vertù venia da quella parte che nostra mo' da noi disgrazia parte. fazio, i-20-27
su gli scanni della camera, a mo' dei mezzi cocomeri sopra la scalinata,
/ e disveltene, andando a quel mo' in furia, / le ciocche belle e
nella grossa cintura di cuoio che serviva a mo' di doga alla botte. govoni,
la rifiniva più di chiac- colare a mo' delle donnacole del villaggio. carducci, iii24-
mezzo alla vita, / non vi fu mo' né verso / che il medico volesse
guarire parecchie infermità col sangue, a mo' di esempio, l'elefantiasi. pea
; che si compone di parti unite a mo' di embrici (la zampa di un
figur. viani, 19-285: a mo' di questo le avevan detto di non
m'assorbo nelle comici che, a mo' d'una viacrucis, corrono intorno alle pareti
dì nei consigli della corona, a mo' di zucca sopra la pergola, immaginasse
seno grosso e allungato. -a mo' d'esempio; per atto, per cagione
cominciava a rivelarsi alquanto preoccupante era a mo' d'esempio questa. -dare
mie, da lui ordinate previamente a mo' di dizionarietto. gomena, 39-96:
, m'assorbo nelle cornici che, a mo' di una via- crucis, corrono intorno
cospiratori, anche dei principali, a mo' di esempio il mazzini, si commettano alla
, agg. frollato e cucinato a mo' di fagiano. buonarroti il giovane
portata dalle donne sotto il vestito a mo' di guardinfante. machiavelli, 12-202
persone, / per cui cagione -faccio mo' membranza. re enzo, 217:
che io aveva con pompeio; da mo' innanzi mi metto in adventura, e
di luci o altri oggetti a mo' di fanali. savinio, 290:
di dipingervi cose stupende: il quando mo' si riserba in petto de la fantasticaria,
di marmo carrarese, coll'aquila accucciata a mo' di cane tra le pieghe del
te ne 'mpacciare. / fa a mo' d'un pazzo: levane 'l pensiero,
3. locuz. -a fascina: a mo' di fastello. fracchia, 700:
a fasci: disposto, riunito a mo' di fascio; in gruppo, insieme,
piede stretto, mobile e allungabile a mo' di proboscide; sono comuni nel mar
d'una pera campana, / a quel mo' pastosona e fatticciotta, / bianca come
... le prime, incurvate a mo' di falce le seconde; le une
rapato, con una pietra sopra -a mo' di fermacarte. viani, 13-
lanterne errare qua e là, a mo' di lucciole, giù per la vallea,
s'ha a dire 4 festival 'a mo' degli inglesi? 2. manifestazione
iii- 184: si pensi a mo' d'esempio... alle perpetue guerre
il fiato: la crema a quel mo' impazzata, pareva una torta di panico
. baretti, 1-71: che vuol mo' dire il bonfadio con questo periodo di
. francesco da barberino, i-314: mo' non ti vo'tacere / d'alcun
irata, / non signore, a quel mo' non ce lo piglio. - / -eh
. non manca nulla. che c'è mo'? -un momento, figlia mia!
3-41: il torace mio gira a mo' di trespolo, o arcolaio spiritato che continua
tina. anonimo, ix-1073: fi'a mo' lu re t'è essuto assai
30-6 (63): se voi sete mo' privato e casso / della cittade nobile
30-8 (63): se voi sete mo' privato e casso / della cittade nobile
/ che non gli venga in cache mo' sentore / del nostro appalto, che
eziandio delle feci maligne che a mo' di ruggine cre scono su
nettarle ben bene, a odorarle a quel mo' calde, si sentiva il giacinto così
sono allato, hanno gli usci ad un mo' fatti, / e dentro pur della
i-n: io non poteva, a mo' d'esempio, passar vicino a un
chiaro davanzali, lii-5: dubito non mo' possa fornire / in proferere ciò ch'
cruciale. pontano, 108: essendo mo' quasi al forte de lo inverno,
, più che ricciuti, intricati a mo' di bioccoli di lana non iscardassata. verga
mai. con frastagliature, a mo' di frangia. vestito de verde sambucato a
piace 'l prestar ad usura / a mo' de'preti e de'ghiotton frati.
conte di provenza, / e per sto mo' gli fregiarò la pelle.
opera,... due parole a mo' di conclusione. bacchelli, i-55:
piangere pian pianino e ficosamente, a mo' de'bambini leziosi o che fanno l'
trasportato le reliquie della povera creatura a mo' che i contrabbandieri trafugano il frodo.
sovran bel fiore [la rosa] / mo' nel lor bel giardin non mostren fòre
frondè coperto di fronde a mo' di barba. menzini, iii-121
città. guerrazzi, 5-45: a mo' di guardie del fuoco che si affrettino
dare il tuffo nella monarchia, a mo' dei gabbiani nel mare per buscarvi una
i prencipi de li cristiani; e mo' che possete essere gallo, non volete galleggiare
tuct'i prencipi de li cristiani; e mo' che possete essere gallo, non volete
1-175: porta al collo, a mo' di nodo scorsoio, un gatto spelacchiato.
grossa cintura di cuoio che serviva a mo' di doga alla botte, dove egli
piace 'l prestar ad usura / a mo' de'preti e de'ghiotton frati. cavalca
la dea ragione / e sempre al solito mo' tolleranti / già già si levano ruggendo
. francesco da barberino, ii-395: mo' guarda in giù / e vedi il
, anella, un cintolo / a suo mo' lungo, vesti... -e
e giunte / con nervi equini, a mo' di chiusa pigna. govoni, 6-240
contenevano. rajberti, 2-202: pensate mo' se valeva la pena che un ignorante
chi portava un terraiuolo cinto ai fianchi a mo' di gonnella donnesca, e chi aveva
gremiti i capi delle fanciulle, a mo' di api che facciano gomitolo intorno alle
mensa dell'altare con ordine digradato a mo' di scalini, ne formano, per così
ad onni bon grado vostro, e mo' e sempre. bandello, 1-3 (i-51
tecniche; non... a mo' d'un industre grammatico o d'uno stilista
. m. cecchi, 1-1-71: odi mo', s'e'trovò la buca al
, un inno / volean cantare a mo' dei grandi. palazzeschi, 3-45:
sazievole! - gli è a quel mo' vivo, ma gli è dolce grappolo.
: e il * qu 'a quel mo' gravacelo / ballava da pagliaccio.
-verbi grazia, per verbi grazia: a mo' d'esempio. s. agostino
). masuccio, 493: mo' mostrarò che io non so'matto,
. cecchi, 337: -adunque a questo mo' potrà la livia / esser ancora di
stelle filanti brevi e arcate, a mo' di piccole comete, che guizzavano e
illuvie degli improvvisi su pe'giornali a mo' di francia. = voce dotta,
1-125: zitella questa; tagliata a mo' d'uomo, con pie'd'uomo
firenzuola, 685: ho contraffatto in mo' la boce della moglie, ch'era
che certi artisti aggiustano, inclinato a mo' di tramoggia, alla parte interna e
prima, e non cominciar a impennare a mo' della tonia, per empier dimolte carte
l'uscio era imporrito e trito a mo' / di tomba. papini, 40-73:
lor dami fare, / a questo mo' farebbe paglia in becco. b. fioretti
plinio], 9-50: lo polpo femena mo' sede in le ova, mo'chiode
femena mo'sede in le ova, mo' chiode la caverna con lo incancellato strenger
fu neiente / appo 'l dolor che mo' tanto mi tene, / ca sì compreso
lutero mi ronza nella mente zufolando a mo' della zanzara. giusti, 2-257: ci
: incidentalmente, di sfuggita, a mo' d'inciso; in modo accessorio, secondariamente
, e l'uomo dio. perché mo' è egli il nostro signore tanto incommodato?
non documentato * inconcare 1 foggiare a mo' di conca denom. da conca (v
: 'incudinétta', piccolo pezzo metallico a mo' di cuneo, situato dietro l'innesco o
.. le prime, incurvate a mo' di falce le seconde. d'annunzio
, ove rasa la sommità del capo a mo' di una tonsura (segno questo di
/ femmina, che così a quel mo' ingabbiata / non serva di zimbello a
, e da una parte rialzata, a mo' di leggio, per appoggiare le braccia
canibaie loredano, 13-6: guardatevi mo' di non imbevervi il riso per fame
questa cità et in lo contà da mo' inanso no se làsono trovare. latini,
, 1-85: di'piuttosto in che mo' noi siam parenti, / ch'io non
incappati. 3. coprire fittamente a mo' di selva; rendere simile a una
non sapevate voi ch'io doveva aiutare mo' di presente? lasciatelo, e li vostri
giunte / con nervi equini, a mo' di chiusa pigna, / che non l'
particolare e tecnico, porrò qui a mo' d'intermezzo una visione del mondo umano
bigonci. -per intraméssa: a mo' di digressione. d. bartoli,
invocativaménte, avv. ant. a mo' di invocazione. b.
, quanto è carina questa voce pur mo' nata! * iridescente '. se stiamo
nelle due lingue. tal fu, a mo' d'esempio, della voce 'istruire
di lanterne errare qua e là, a mo' di lucciole, giù per la vallea
manifesto segnale crespa lanugine, che pur mo' occupava le guancie sue. bandello,
versi non avrei quella largura / usata in mo' ch'una carrozza a sei / passi
che di farfalle hanno sembianza / pur mo' dal baco uscite: è quei volando /
questa cità et in lo contà da mo' inanzo no se làsono trovare. storia de
chiaro davanzati, lii-8: ma dubito non mo' p®ssa fornire / in proferer ciò ch'
sorella (o dio! a quel mo' son le donne! / voi perrete un
in letto fuor del lembo, / pur mo' di marte sciolta dalle braccia, /
lemme tra un dito e l'altro a mo' della vergognosa di camposanto, insomma come
di una veste color giunchiglia, che a mo' di un peplo antico lenteggiava sul petto
arte... per qualunque altro mo' danno o lesione alcuna sofferissero,.
sanno sforacchiarli con mille malizie, a mo' di esempio appuntandoli di lesione, di
abbreviature / ristretti, anzi rattratti a mo' di punti. fagiuoli, 2-97: sopprimere
lombarda. carducci, iii-8-367: il mo' ripieno alla lombarda, non è dei
tra le labbra e le dita, a mo' di un fittabile in piazza. bazzero
. aretino, 20-179: i todeschi mo' son fatti d'un'altra stampa
, 57: quel ghiotton s'aggrava in mo' che voi / diresti proprio che fusse
altrimenti il magistero del mondo, pur mo' creato, sarebbe stato una mole senza
scocca all'improvviso nella mia mente a mo' di inaspettato lampo e la disordina e
cosa manco. -mancare in qual mo': non trovarsi a corto di mezzi
quel peso; / manca in qual mo' si può correr burrasca. note al
poco. aretino, 20-202: ci resta mo' le vertù de le quali naturalmente le
ferrate tutte quelle operazioni che occorrono a mo' d'esempio di attaccare o staccare una o
e là le gemme / picchia al mo' che picchi tu. / va, taglialegna
se'un margutto: / rimarrò 'n ogni mo' così d'un pezzo. = deriv
i quarti di dietro / cotti nel mo' che e'piacciono a tuo padre, /
v.]: 'marrone': usato a mo' di aggiunto, e detto di colore
piglio al bastone col martello geologico a mo' d'impugnatura. monelli, i-198: carbone
cartone o di carta, ritagliato a mo' di fraschetta, che si colloca sopra
faginoli, 1-4-365: questo non è mo' d'andare innanzi, ve lo dico
mattone ', per dare, a mo' d'esempio, dell'asino a chi cavalchi
: 'di mattonella ', usato a mo' di aggiunto o di compimento, vale
, 1-125: zitella questa; tagliata a mo' d'uomo, con piè d'uomo
[il polipo] anche cacciava li cani mo' bac- tuti con li extremi capilli mo'
mo'bac- tuti con li extremi capilli mo' percossi con le braccia assai robuste al
. -a mazzetti, in mazzetto: a mo' di piccolo mazzo; in forma di
* essa 'pronome. così, a mo' d'esempio, « luigi ieri
faceano. lancellotti, 3-192: vogliamo mo' che i pari di v. s.
medievalescamente'. invece di dire 4 a mo' del medio evo. secondo l'uso,
, xxxv-1-682: eo bonvesin dra riva mo' voio fà melodia, / quilò voio far
, / per cui cagione - faccio mo' membranza. -tenere in membranza qualcosa
abbia gambe'; proverbio che dicesi a mo' di rimprovero e di avvertimento insieme,
la buona femmina dentro di sé aggiungeva a mo' di restrizione mentale: se però mi
'mi fa maraviglia! ', a mo' di esclamazione, e anche seguito da
, non mi merita; fate / a mo' d'un pazzo; oh lassatela andare
, vi-164: il viso suo come neve mo' messa / parea, nel qual mescolata
sta-ge ben. / doman veri, ké mo' no se coven ». bartolomeo da
, che tutti li danari si trarano da mo' a mexi 4 li sotoscriti dacii,
'aspettare il messia 'dicesi, a mo' di proverbio, per aspettare persona o
vi-164: il viso suo, come neve mo' messa / parea, nel qual mescolata
/ che non è nieve d'alpe pur mo' messa, / si fece el corpo
della caducità della vita umana, xxxv-1-660: mo' ve 'n tornai, meser,
guerrazzi, 1-112: la rivoluzione, a mo' del bronzo squagliato per fondere il perseo
una bella papera il dire, a mo' d'es.: 'in quella biblioteca
è dizione comune per vestire elegantemente, a mo' delle mogli de'milordi inglesi. es
miscee, s'innamora di molte bazzecole a mo' dei fanciulli, e le si compera
, 7 -sogg.: gnaffe, vedi mo' colà quel rigattier di novelle che fa
la persone, / per cui cagione -faccio mo' mem- branza. ritmo di s.
ed ogni bon grado vostro, e mo' e sempre. iacopone, 1-17-6: se
: solo per lo penserò / son mo' degno d'avere / altro che solo
: l'abito mio solea vestire santi, mo' veste malandrini. sannazaro, iv-371:
, 1-21: le passate [cose] mo', d'accidenti che furono, divengono
un affare differente. imbriani, 1-119: mo' vorrà convertirmi, anche me: ricondurre
, né sta volentieri in casa. mo' si trova in casa d'altrui, mo'
mo'si trova in casa d'altrui, mo' in piazza, mo'negli anguli per
d'altrui, mo'in piazza, mo' negli anguli per insidiare e sedur le genti
i fantasmi vanno sul cavai pegaseo volando mo' di qua mo'di là a tutta
vanno sul cavai pegaseo volando mo'di qua mo' di là a tutta briglia.
. francesco da barberino, i-139: mo' vien un quarto detto, / ch'è
ti vogli smarrire dalla vera via; mo' che parlar sofistico et indiabolato è quello
favor vostro? monti, i-25: mo' la è una gran brutta cosa la morte
parole. tronconi, 3-144: non sarebbe mo' una bella cosa che si mutasse linguaggio
don placido, che spesso ripeteva: « mo', vorrei qui salvatore...
o negative. iacopone, 1-57-141: mo' n'è maraviglia / s'eo turbo
. giuliano de'medici, 75: tu mo' che fai? -l'error piango
fatte, anime mie? / è possibile mo' d'aver sì poca / sostanza?
mai le feci torto. / guarda mo' che scortesia! giovio, ii-26: fatte
venchieredo. panzini, i-34: va mo' a vedere che cosa fa tuo babbo.
ritrarre alcuna cosa di quello che infìno a mo' non è stato ritratto. ser giovanni
[s. v.]: ma'mo'? dicesi pure nella versilia per è
vostro cor sormonte e cresca, / mo' che fortuna el mio contraro adesca. parabosco
.. e ora ti voglio, mo' che son finiti i colpi, carogna,
/ l'isola, dura, né pur mo' piantate, / davan le viti ciò
. carducci, iii-8-367: « il mo', ripieno alla lombarda, non è
condannagione... o per qualunque altro mo' danno e lesione alcuna soffrissero [ecc
seal trino, dimmi in che mo' opererai. buonarroti il giovane, 9-691
buonarroti il giovane, 9-691: che mo' di fare è quello, eh, compagnacci
fa. pascoli, ii-151: il mo' di 'tradere 'che è punito nella
. 2. locuz. -a mo' di qualcuno: conforme al suo modo
non come taluni fanno che, a mo' di bertoldo, v'entrano col sedere.
. ghislanzoni, 17-56: vestiva a mo' di prete; affettava semplicità e modestia.
ed arte. come violenti, al mo' di capaneo, oltre i sodomiti, gli
elmetto / ricoprente la gota, a mo' de'frigi, / a mo'de
a mo'de'frigi, / a mo' de 'l biondo cavalier parigi.
la cità, e ivi stava a mo' de l'asina di ierusalem. sanminiatelli,
accanto e si sollevava le gonnelle sedendosi a mo' delle galline che si pongono a covare
si pongono a covare? -a mo' o per mo'di qualcosa: conformemente
covare? -a mo'o per mo' di qualcosa: conformemente alla sua forma
19: gli ha quinamonte in vetta a mo' d'un fungo, / ch'è
abbreviature, / ristretti anzi rattratti a mo' di punti. praga, 4-41: una
su cartoline appese al collo, a mo' di decorazioni. deledda, i-566: -l'
la lunga berretta sotto l'orecchio a mo' di cuscino. barilli, 5-154: ha
bianco dal piede sino al ginocchio a mo' di calze traforate. -con l'
vocabolario, a pagina 20, per mo' d'esempio. pirandello, 8-1050:
questa medesima scusa se, a mo' di esempio, ce la presentasse tutto gonfio
, 4-103: -non dimenticate -disse a mo' di conclusione, che voi sarete mio
come sta, ma gli rivolgano a mo' di saluto questa domanda: -beh! che
l'ospite pronunciò i nostri nomi a mo' di presentazione. bernari, 3-352:
si toccò con due dita le tempie a mo' di ringraziamento e si avviò verso l'
baldinucci, che qui fa del grande a mo' del secolo - una accademia delle più
radiatore ai parafanghi, era utilizzato a mo' di scaffale e mensoletta. -a ogni
di scaffale e mensoletta. -a ogni mo': in qualsiasi modo, comunque.
, 4-30: promettevi / ch'a ogni mo' sarete felicissimo. lippi, 4-25:
fo presente; / ché ad ogni mo', da poi ch'ella sta meco,
o volle far niente. -a proprio mo': secondo la propria volontà, la
avendo a aver consorte / non a suo mo', ma qual vorrà la sorte.
il suo gusto. -a questo mo': così stando le cose, in fin
. -a questo o a quel mo': così, in questa o in
facea quel fatto, / a quel mo' lo sposo inganna. g. m.
il giovane, i-146: a questo mo' s'impara / a far virtù della necessità
vi pareva che pesassero nulla; a quel mo' distese vi parrà ch'elle pesino un
serio: 'noi si farebbe a questo mo'; o piuttosto reggendolo'. 'a questo mo'
mo'; o piuttosto reggendolo'. 'a questo mo' che qui'. -in espressioni enfatiche
/ sorella (o dio! a quel mo' son le donne! / voi perrete
, ella mel disse. -di mo' che: sicché, per cui.
ed ei si vuole / riposare; di mo' che noi ci siamo / per un
siamo / per un pezzo. -in mo' che: in maniera che, in modo
, per conchiudere, / seppi in mo' cicalare,... /..
giorno / se non di fare in mo' che 'nfine i'muoia. -per mo'
mo'che 'nfine i'muoia. -per mo' di dire: tanto per dire, si
suoi processi, l'antitesi, per mo' di dire, è presa dallo scrittore per
certe censure ingenue (dico così per mo' di dire) non le potrò evitar mai
, offerta, venduta. - fare a mo' e to': vendere a pronta consegna
to '. onde 'fare a mo' e to''dicesi delle compre e delle
quattrini '; dicesi anche semplicemente 'mo' e to''; per esempio: '
tal cosa, ma, badiamo, a mo' e to'\ = forma abbreviata
o lepida che dicesi come preavviso a mo' di parentesi, quando si vuole enunciare
: mangiare a modo suo, vestire a mo' degli altri. ibidem, 332:
mangiare a modo suo, vestire a mo' degli altri ': maniera proverbiale,
ha tutte le tecniche; non a mo' d'un ecclettico, né a mo'
a mo'd'un ecclettico, né a mo' d'un intrepido scopritore e inventore.
fiocco svolazzante, cappottone nero spalancato a mo' di mantello. e. ceccht, 7-79
quel suo muso nero e rincagnato a mo' del molosso ('bulldog ') a
'mora ': escrescenza carnea, a mo' capessolo, che insorge sull'angolo maggiore
ma il carattere... guarda mo' tu... -la mia padrona
le cifere, l'andava scrivacchiando; e mo' se ne fa bella, come fosse
. agostini, 38: mi si aggiunga mo' l'indegnissimo nome ch'io porto di
'mucco ': apponesi, a mo' di aggiunto, alla voce vitello.
esempio eroico, giù anch'essi a mo' di muffii dalla ghiacciaia per sovvenirlo
per nabissare l'una e l'altro a mo' dei saltatori che si tirano indietro e
più né meno che ogni altro naccherino pur mo' nato. dossi, 3-116: nel
felice da massa marittima, xliii-289: mo' ti veggio andar povero e solo,
prime / fuòr gioco e canto, or mo' de nuovo imparo / come conven che
. maestro alberto [tommaseo]: mo' che la fortuna mi è nubila ed
come abbiamo detto, è compresso a mo' di pinna. contiene i generi 'firola
seppie; hanno conchiglia inferiore cornea a mo' di freccia. se ne incontrano fossili
: rasa la sommità del capo a mo' d'una tonsura (segno questo di
receta, besogna che me orba. mo' avanti che sera i balconi, vogio
: nella parete di fronte, a mo' di panoplia o di trofeo, ricordo della
e può essere fatta volontariamente, a mo' di segnalibro, per ritrovare il passo
e può essere fatta volontariamente, a mo' di segnalibro, per ritrovare il passo
un filo alto e uno basso a mo' della canne d'un organo. organatóre
in costà, io non voglio, orsù mo', io griderò. guarini, 109
. aretino, 20-193: orsuso mo', a le qualità dei giovana- stri
nostro pesce-luna e che egli grugnisca a mo' di porco, le sono notizie di cui
ora con questo ora con quel fianco, mo' di proda mo'di poppa, in
con quel fianco, mo'di proda mo' di poppa, in qualche cosa, che
: 'osteotomo strumento chirurgico, a mo' di forbici dirette, o curve sulla lama
perpetuamente si movono,... mo' dall'ostro al settentrione, mo'dal
. mo'dall'ostro al settentrione, mo' dal settentrione all'ostro torcendo il viaggio.
, la favola è finita: resta mo' che le date l'ovazione et il plauso
un umore albuminoso, foggiati a mo' di vescichette, ed in
fiori un giovincel serpente / uscito pur mo' fuor del vecchio scoglio. falier,
sciente s'accentuò, prima di spegnersi a mo' di luci gnolo, giunto
non abbia a riposare un'ora? mo' padrino di questo, mo'di quell'altro
un'ora? mo'padrino di questo, mo' di quell'altro, ora andare a
/ e il 'qu 'a quel mo' gravacelo / ballava da pagliaccio.
: astolfo s'è scordato presto / del mo' che qui si tiene in palar vigna
sentì veementemente affocarsele il capo e a mo' di palco rotante girarle. -bello
/ esso si l'ha menada / e mo' 'nde dà panada senza pan. m
saccente. rajherti, 2-202: pensate mo' se valeva la pena che un ignorante
i due pezzi e mangiato a quel mo' chiuso a bocconi. 2.
radiatore ai parafanghi, era utilizzato a mo' di scaffale e menso- letta. manzini
tirino in pari, uniti, a mo' de'soldati che vanno in fila.
semi, torrefatti, si adoperano a mo' del caffè. = voce dotta
in letto fuor del lembo, / pur mo' di marte sciolta dalle braccia, /
, lxxxviii-1-401: passeggia il cielo, mo' sopra dove l'arduo fende / eridano,
sopra dove l'arduo fende / eridano, mo' donde al cielo le pleiadi sotto /
al cielo le pleiadi sotto / cinsero, mo' donde gl'iddìi la sguardano tutti.
una pera campana, / a quel mo' pastosona e fatticciotta. dossi, iii-184:
schienali. -ricoprire una superficie a mo' di patina. sbarbaro, 1-280:
f. loredano, 11-62: -giovancarlo battidonda mo' mo'mi ha levato la sorella di
loredano, 11-62: -giovancarlo battidonda mo'mo' mi ha levato la sorella di casa.
balia, / sì m'à mandato mo' questo accidente, / per tenperar la
vuol non mi merita: fate / a mo' d'un pazzo; oh! lassatela
ne 'mpac- ciare. / fa'a mo' d'un pazzo: levane 'l pensiero,
giuliani, ii-406: quassù non c'è mo' d'imparar altro che a custodire il
. cecchi, 1-1-420: ella favella in mo' che par che eli'abbia / i
che sempre l'umore non gli chiocchi mo' contra questo mo'contra quell'altro,
umore non gli chiocchi mo'contra questo mo' contra quell'altro, cagionano finalmente questo,
pelle del medesimo animale e con quelle vanno mo' di qua, mo'di là,
con quelle vanno mo'di qua, mo' di là, come fanno li cingani.
lungo tralcio di vite sospeso, a mo' di festone, da un albero all'altro
di pelo di martora, fatto a mo' di paletta, posto sopra la cima
: molti a prua / corsero a mo' di gregge agglomerandosi / fin sul bompresso
, 1219: o tu, che or mo' fra queste piante erravi, / che
rimedio, disse piangendo: chi anderà mo' in spagna dal mio signore a darli
pacifico e quieto sempre albergo; / mo' debelmente per tuo camin pergo / con
di otricoli appiattiti, larghi, a mo' di tavola, che costituiscono foglietti fra il
: -non ho forse dianzi detto a tuo mo'? -tu sei stata una perla.
d'una pera campana, / a quel mo' pastosona e fatticciotta, / bianca come
comune che una verace persona poetica 'pur mo' nata', ha tutta la ricchezza e
persone, / per cui cagione -faccio mo' membranza. dante, purg.,
erano dui pessi: che ne credi tu mo'? - respose lo eretico: -io
avere il quarto aculeo straordinariamente prolungato a mo' di proboscide e la bocca con denti a
letti. giovio, ii-38: chi vorrà mo' seguir bassi pensieri starà sempre inviluppato nella
espansi di vetro opaco, disposti a mo' di capitello attorno all'alto dei pilastri di
e verde, con sul capo a mo' di cuffia una pezzuola di raso nero
, 7-10: l'ostacolo non era a mo' di barricata nella strada che invece è
de'medici, 75: -tu mo' che fai? -l'error piango e 'l
... rimasi lì piantata a mo' di un palo. c. botto,
il conto / della cassa: di'mo' ch'i'sono a piede. galileo,
. nella sola toscana è a quel mo' pieghevole e schietta, acconcia ad ogni maniera
co'pigioni, che son ferri a mo' d'una vanga; vi s'appunta sopra
, le quali, venendo trasmesse a mo' di eredità, si usarono in molte
. francesco da barberino, ii-339: mo' ti ritorno ai primi insegnamenti / li
aggomitolano le sostanze di cui si pascono a mo' di bozzolo, entro al quale stanno
alto della nuca, si allargano a mo' di raggi sulla parte anteriore del capo
colle due punte sfilacciate all'apice a mo' di pennelli. è bruno nero sulle parti
attorno gli s'awolge la legna a mo' d'una grillanda; e si ricopre con
odiò lassù l'onora. / -tu mo' che fai? -l'error piango e 'l
il platicèrio maggiore, ha foglie a mo' d'acquasantino. = voce dotta
dati, lxxxviii-i-401: passeggia il cielo, mo' sopra dove l'arduo fende / elidano
sopra dove l'arduo fende / elidano, mo' donde al cielo le pleiadi sotto /
cielo le pleiadi sotto / cinsero, mo' donde gl'iddii la sguardano tutti.
finirò mai / cheste poccine bianche a mo' ch'un cacio. contile, i-15:
: è quel tessuto, disposto a mo' di foglietti, da cui è coperta la
pel suo muso con margini allargati a mo' di foglie e pel gran numero di
! castiglione, 3-i-1-765: li cavalli mo' boni per sua santità sono di questa sorte
magalotti, 21-114: incominciò a piovere a mo' di rugiada un gelo finissimo, come
puntute vepre da furiosa rabie concite, mo' qui, mo'lì, malamente lo
da furiosa rabie concite, mo'qui, mo' lì, malamente lo ardente et pondoso
fare osservar la legge / divina, e mo' ti fai santo chiamare, / che
impingui el mio cor, ch'è mo' sì macro, / e tanto del tuo
ne potria le vedute / bellezze, ornai mo' viste fra 'mortali? cesarotti,
l'ordine preciso di depositare ogni volta a mo' di tributo, sotto un ponticello detto
, 428: sentirai dire, a mo' d'esempio:... 'il
uno conseio qual governa il stado: mo' si chiama pregadi perché prima erano pregadi
e sacrilegio; / perciò voglio che mo' el ventre m'empi ». / e
presciolosa e un po'misteriosa. « mo' è tardi, me ne devo d'annà
': vediamo un po'come cuciniamo a mo' de'francesi questa voce. in prima
: questa [presa di tabacco] mo', ch'è foglia schietta, / pretta
, raggi della pinne ventrali frastagliati a mo' di setola. il priacanto rosso o
/ fra bonvesin dra riva ve 'n parla mo' de fresco. / la premerana è
con le bianche ali spiegate / a mo' di grandi procellarie erranti. oriani,
in uno stagno, il quale increspa a mo' di circolo la superficie dell'acqua,
medesima. proemialménte, aw. a mo' di proemio; in sede di proemio
2. per estens. dire a mo' di esordio (e introduce il discorso
-scherz. primo saggio, a mo' d'esempio, di ciò che sarà
. tassoni, 310: cicalate pur mo', signor toscani, / e sciorinate sonetti
con le bianche ali spiegate / a mo' di grandi procellarie erranti. fanzini,
donzellette librano atticamente sul capo, a mo' di canèfore, le grandi ceste dei
19-123: giove, t'annunzio che mo' nacque un prode / che in argo
as- sorbo nelle comici che, a mo' d'una viacrucis, corrono intorno alle
rigoroso e leggero, lucido ed inflessibile a mo' deba paradola d'un astro, come
tuoi pensamente: / megli5 è che mo' te pente, che de far lo provare
abbreviature / ristretti, anzi rattratti a mo' di punti, / providi n'ammonivan che
m. cecchi, 447: a questo mo' gli arà da vivere / quella prwisionetta
, i-n: io non poteva, a mo' d'esempio, passar vicino a un
parte anteriore, pinne pettorali protese a mo' di ali e tutte intagliate, coi lunghi
tovaglia (la lana, la distende a mo' di tovaglia). si riporta in
impingui el mio cor, ch'è mo' sì macro, / e tanto del tuo
vi-147: un piccolo disco sporgente a mo' di suggello con suwi una stella a
.. le prime, incurvate a mo' di falce le seconde; le une
groto, 532: puttana di me, mo' che princìpi bizari sono cotesti? c
del medesimo animale e con quelle vanno mo' di qua, mo'di là, come
con quelle vanno mo'di qua, mo' di là, come fanno li cingani.
cionello, vii-778 (7-8): da mo' innanzi così ti protesto, / che
/ gli ha quinamonte in vetta a mo' di un fungo. g. m.
gli uomini obbedienti infilarono un trave a mo' di zeppa nel punto dove il carosello,
e z 'angolo è l'equazione: mo' calcu- lare il mezano movimento del sole
aggrapparsi alle superficie piane, operando a mo' di ventosa; hanno numerose fine verruche
danno } panfilo volgar., 83: mo' comenga pan filo rasonar e
io facia che cristo- foro tirabosco solliciti mo' lui li rasonatti che aconcino mo'li
solliciti mo'lui li rasonatti che aconcino mo' li mei cunti su li libri, come
. i. profano insanguinato / a mo' di cifra gentilizia. gadda conti, 1-538
l'amor che de'la fiola, e mo' sta repiatta entro la serrada scorga.
! / tu me l'hai in mo' rappreso / e sì sconfitto reso / ch'
pasolini, 14-95: tutto questo bosco, mo',... / è stato
. /... / lo sprofondo mo' è restato tutto raso, / senza
). giovio, ii-48: circa mo' al ghiribizzare per trovare la causa della
panfilo volgar., 75: tu ei mo' fata raviréssa de la mea mente,
es.: 'é sempre a quel mo' rawersatino che fa proprio piacere '.
manca. guerrazzi, 1-784: a mo' che la lampada per olio novamente infuso
possono divertirci, maschere neutre, a mo' de'pagliaccetti, quando razzano lazzi e contigia
le cifere, l'andava scrivacchiando: e mo' se ne fa bella come fosse sua
. gobetti, 1-i-44: ragionando a mo' di coppola, chi legge un libro
air conditioned '. bernari, 3-348: mo', ti pare che con tutti i
buona femmina dentro di sé aggiungeva a mo' di restrizione mentale: se però mi
in modo da disporre la rete a mo' di grande sacca; reti da traino
, avrebbe retribuito un omaggio annuale a mo' che il re di sicilia costumava con
gattonate (giri e rigiri, astutamente a mo' d'un gatto) e va a
cavour, lo crebbe a dismisura, a mo' del mercante sbilanciato negl'interessi che tira
maiuri solazi genera a li nimici. refingnete mo' de monstrare allegreze, né tanto te
vi trovò quest'acume. -a mo' di considerazione conclusiva. tesauro, 2-i-73
: 'crampi riflessi': moti riflessi a mo' di crampi, che sono particolarmente sintomi di
più furioso: io rifrustando a mo' di segugio i cantoni e i luoghi più
(giri e rigiri, astutamente a mo' d'un gatto). cantoni, 411
al termine di ogni strofa, a mo' di coda; rima incatenata: v.
sono allato, hanno gli usci ad un mo' fatti, / e dentro pur della
petruccelli della gattina, 1-96: ti raccomanderei mo' benestante... « chi sa,
parare alla meno peggio. mo' al marchese di sora e ti farei rimpedulare
guerrazzi, 1-552: composti a questo mo' gl'interessi del corpo, gli altri
della caducità della vita umana, xxxv-i-660: mo' ve 'n tomai, meser, no
agostini, 30: or va'tu mo' a desiderare la propagazione rinovazione. bruno
capo, il quale ha muso appuntito a mo' di becco; le zampe anteriori
sul naso fatta d'una foglia a mo' di lancetta verticale, orecchie di media
, 49: la crema, a quel mo' impazzata, pareva una torta di panico
biacca, / al quale ad ogni mo' trovar non puoi / un rimedio che vaglia
tirino in pari, uniti, a mo' de'soldati che vanno in fila. quando
difetto. giovio, ii-154: resta mo' il cardinale ridolfi, il quale è
grandi sporti o risalti, quasi a mo' di baluardi, chiamati 'tagliamari'.
[i conducenti] col debito cenno a mo' di saluto romano, essi non solamente
mente isolato dal resto, diceva a mo' di risentita domanda: « conosce lei
fumo. giovio, ii-39: resta mo' che faccia del resto e che la sua
risparmi l'anfora, / né, a mo' de'salii, allegre danze manchino.
estetica questa medesima scusa se, a mo' di esempio, ce la presentasse tutto
a. llor niente? / resspunde mo', s'ài nulla scosa; / tu
tormento / fosti nel mondo; e mo' se'restorata, / e vai incoronata
, fermo e lucia, 307: dicono mo' i preti che un giorno hanno a
carrà, 404: la scena ritmata a mo' di trittico da due colonne, si
cantare un motivo musicale, ripetendolo a mo' di ritornello. bocchelli, i-376
italia ne fosse un'altra'. vedi mo' riuscita di questo costrutto! v bellini,
volesse che sua santità fusse stata intesa mo' tre anni quando el venerabil messer san marco
alla santissima vergine, detta p'ere- mo' o 'romitorio di calomini'. 2
valcroissant covava con gli occhi ambrogio a mo' che fa il rospo all'usignolo.
de la vesta? io non requiem mo' li segmenti né la lana, la qual
/ e veder glorificare / tomo k'è mo' ruinoso. -riottoso, capriccioso.
più pedanti loro a giocar a quel mo' d'esempi rubacchiati e chiappati a volo
tonni le terre, / delle quai tengon mo' la chiesa fòri. 3
certo equilibrio animale e non ritrovarsi a mo' d'esempio assiderato dal freddo e sdraiato
e veder glorificare / l'omo ch'è mo' ramoso. felice da massa marittima,
ed infame libidine, tenendo, a mo' di tiberio, ma più sfacciatamente, un
], 9-34: né se trova mo' in la arcanania quelle [perle] che
la sposa. linati, 9-36: dite mo', che razzo vi salta di voler
il giovane, i-252: or per mo' d'arrotare i coltelli, / già che
titanio cristallizzato a piccoli aghi disposti a mo' di rete, che imita la rete detta
.. come sono capitate: procurarò mo' che me vengano al salvamento. zilioli
» aretino, 20-302: -e perché mo' cotali tuoi ridimenti? - perché il
, sf. dial. drappo appeso a mo' di festone. c.
'sandalo': apparecchio di cuoio che a mo' di scarpa avvolge completamente il piede del cavallo
, / poi mi dicivi: « mo' la mozecare, / ca tutta quanta me
verdura della vite abbracciasse, avviticchiandosi a mo' di festone, il corpo sanguinante e
da santocchio. giovio, ii-io: alcuni mo' della scola de'santocci dicono che dio
fino a tanto che uno putino vestito a mo' de angelo have annuntiato la ditta representatione
mi avete fatto quelle chiave, pensavate mo' di averle fatto a qualche ladro o
, si pongono de'sassi o mattoni a mo' d'un ponticino. cantoni, 460
. tu da i canto tuo fa''n mo' ch'i vecchio e'non possa venir
contiene il documento, come, a mo' di esempio, che l'imperatore costantino
duplice loro vescica aerea che funziona a mo' di polmone. = voce dotta,
bellini, i-61: piantandoti tirannicamente a quel mo' storpiato colla mascella fuori degli arpioni,
madre, la fede del vivente a quel mo' bella liscia come potrebbe essere se fosse
e ragionar sommesso / li vidi a mo' di gente / che sbigottitamente / un
di confortarle, gridano: « isbiondéggiati mo', impiàstrati senza discrezione ». =
dei bullidei; hanno conchiglia esterna a mo' di corno aperto, e presentante un'
, vii-641 (96-10): m'aveggio mo' che gamba corta / non se convèn
: 'scanagliare': gridare e fare atti a mo' della canaglia... 'è
, i-ii: io non poteva, a mo' d'esempio, passar vicino a un
. fanfani, 3-95: guarda a mo' d'esempio queste lettere qui..
gradasso). parabosco, 6-23: mo' chi sarà questo scardasso? o poverina,
una piccola campana di vetro applicata a mo' di ventosa sulla cute). -coppetta
solo come scherzo e che trattato a mo' di idillio diventa goffo come un'arcadia
nella gonna e sulle braccia donde cascava a mo' di schiavina. -figur. espediente per
.. nella sola toscana è a quel mo' pieghevole e schietta, acconcia ad ogni
che i francesi vituperano in altrui, a mo' di quello che inquina la pietanza ond'
giunta, nella parete di fronte, a mo' di panoplia o di trofeo, ricordo
buona, dicendo 'vaccio, a buonotta, mo' mo', testé testé, alitare
, dicendo 'vaccio, a buonotta, mo'mo', testé testé, alitare,
vino e se lo beve a quel mo' a sciacquabudella'. = comp.
noi scinde e volve e cambia a mo' d'armento! 4. figur
, / e fugge morte dio che pur mo' nasce. bellincioni, i-195: di
. tassoni, 310: cicalate pur mo', signor toscani, / e sciorinate
/ l'altro volea che, a mo' di vescicanti, / gli fossero applicati sulla
astro] contempla e novamente, / a mo' d'una meteora sparente, / entro
f. doni, 6-58: ecco, mo' fate l'amore, adesso; fate ora
fiori un giovincel serpente / uscito pur mo' fuor del vecchio scoglio. ariosto,
impercettibili, corpo rotondo e allungato a mo' di fuso; il dorso è di un
. tu da i canto tuo fa 'n mo' ch'i vecchio e'non possa venir
stima. lancellotti, 3-192: vogliamo mo' che i pari di vostra signoria (
allo scopatore e lo ado- erò a mo' di clava; glielo strapparono, ed egli
già mai le feci torto. / guarda mo' che scortesia! molza, i-2:
in abbreviature / ristretti, anzi rattratti a mo' di punti. salvini,
cionello, vii-778 (7-6): da mo' innanzi così ti protesto / che con
chiamava cani, ma, se vissi a mo' di bestia, non fui, tra le
estetica questa medesima scusa se, a mo' di esempio, ce lapresentasse tutto gonfio e
grandezza disuguale, ricoperto sopra da8 piastrelle a mo' di scudi. questi animali escono solo la
le gambetutte avvizzite, secche, tirate a mo' d'un fuso. -spolpato,
introduzione di corpi stranieri, come a mo' d'esempio dei granelli di sabbia.
de la vesta? io non requiero mo' li segmenti né la lana, la qual
panfilo volgar., 41: mai mo' sì digamo avisendadamentre le secrete cause de
, studiarne di lontano le mosse a mo' di segugio dilettante. 3.
un gio- vincel serpente / uscito pur mo' fuor del vecchio scoglio. bembo,
lontanando si gettava avanti, / a mo' di pio seminator, le brice / cadute
ciò me sia testimonio dio e quelli11 quali mo' vivo con meco, ché le infrascritture cose
soltanto le due parti laterali mediane, a mo' di in righe distinte di una banda
alcuni pezzi di fune, li annoda a mo' di sferza ecaccia i servi della moneta.
il mondo in preda, / e mo' stag5 a la catena; 7 io
io faceva filar seda, / io mo' vivo con gran pena / e non
un cuneo; spesso si aggruppano a mo' di grondaia. lo sfeno si trova nei
gonna e sulle braccia donde cascava a mo' di schiavina. io. locuz
, 10-877: e'par 'n un certo mo' che 'l cuor mi sfrizzi, /
disposti a concederle a sedere a quel mo' all'impazzata, sganascia tutte le seg
muoveva le labbra gonfiando le gote a mo' dei ghiottoni satolli. = deriv.
prende a camminare di traverso, a mo' dei granchi, ma curio dietro. settembrini
cifere, l'andava scrivacchiando, e mo' se ne fa bella, come fosse
essi, che prendonoforma cilindrica, quasi a mo' di sigaro; donde il nome
sanno sforacchiarli con mille malizie, a mo' di esempio appuntandoli di lesione, di
cecchi, 1-1-220: fate / a mio mo', messer flavio, andate a scrivere
/ di aiucce che spalanco talvolta / a mo' di sirenide con le braccia perfino /
grossa mole, con addome terminante a mo' ai coda, larva esapoda che vive negli
siròcchia, zitella questa; tagliata a mo' d'uomo. -in relazione con
, frolle co- m'eltenno, in mo' che le sitano, poi, cotte bene
tutte avvizzite, secche, tirate a mo' d'un fuso: veda come sono smidollate
nettarle ben bene, a odorarle a quel mo' calde, si sentiva il giacinto così
volgar., 6-529: lo pegro oro mo' fi sodutto da la terra. 7
di maiolica dipinti turchini e bianchi a mo' di scacchiere. botta, 5-344:
. tassoni, 310: cicalate pur mo', signor toscani, / e sciorinate sonetti
nel vostro cor sormonte e cresca, / mo' che fortuna el mio contraro adesca.
. i. nelli, i-287: al mo' di sornacare che fai tu, i'
quello.. e ora ti voglio, mo' che son finiti i colpi, carogna,
soperchio, grande oltraggio volere vermiciello omo mo' esser rico, per cui dio, maiaestate
.. ma perché lo coltivamento si è mo', né la rusticità non è remasa
vergonga né matega né vilania a mi mo' no sovrastà. -regolare un umore
non averne bisogno, sì che penso mo' spazzarlo per altra via. domenichi,
bersezio, 3-167: sparnazzandomi un poco a mo' d'un barbone che esca da un
più spedita condensando questa seconda parte a mo' di epilogo in una nuova novella.
po'di grazia, / ch'a quel mo' pari pare / 10 spegnitoio del cero
i prencipi de li cristiani; e mo' che possete essere gallo, non volete galleggiare
millimetri, bianchi, vermifori o a mo' di bottiglia, ecc., forniti
biacca, indicolegno e lucido e smeraldo pur mo' spezzato perderebbono dalli gialli, bianchi,
, che tutti li danari si trarano da mo' a mexi 4 li soto
, ha tutte le tecniche; non a mo' d'un eclettico, né a mo'
mo'd'un eclettico, né a mo' d'un industre grammatico o d'uno stilista
o in poggio o in piano / mo' così la morte sprolungòe di occupare me in
sono allato, hanno gli usci ad un mo' fatti, / e dentro pur della
aretino, 20-179: 1 todeschi mo' son fatti d'un'altra stampa, e
. cecchi, 19-40: a questo mo' noi ci potremo stare. buonarroti il
: - ta ella a vostro mo'? - la sta benissimo. documenti riguardanti
codice dei beccai ferraresi, 237: ancora mo' che quella uni- versitade abia dui comandaduri
a. delfini, 3-100: guardi mo' che bella ragazza che le faccio conoscere.
in botanica, verticillo fogliaceo, a mo' di stella, che termina lo stelo di
nere parallele dipinte a lato della bocca a mo' di rughe. -con meton.:
di un popolo e il tenervelo dentro a mo' de'capponi nella stia, per tirargli
... possano essere vendute a mo' di stime vive o morte col podere dal
volgar., i-143: la vattaglia era mo' for- tessema per che infinite lanze se
e battendo in quei seni stornavano a mo' di pipistrelli. pratolini, i-190: mafalda
il capitano vernavaghi saltacavallo e la per mo' di aire signorina de'marineri. -fare
10-890: - la mi vuole a suo mo' stramenare. / -...
e quelle sue cose buttate a quel mo' giù alla peggio. nuovo giornale enciclopedico,
tutte avvizzite, secche, tirate a mo' d'un fuso. nievo, 7-41:
e un'altra da capo, va a mo' di carretto, e si stringono i pezzi
io vo'che mamma in tutti i mo' me 'l dichi. -a voce
vetro è un piccolo disco sporgente a mo' di suggello. -per indicare uno
verdura della vite abbracciasse, avviticchiandosi a mo' di festone, il corpo sanguinante e
l'uccel- lerte, / è lascio mo' a la porta le greve armi. /
la strada al nemico in alsi a mo' di baluardi, chiamati 'tagliamari'.
sostentarà la nuvola. incurvate a mo' di falce le seconde; le une e
d'uno tamborino fecino un'altra moresca, mo' zugando fra loro ad scrima, mo'
mo'zugando fra loro ad scrima, mo' lavorando, et sempre batevano el tempo.
volgar., i-105: e da mo' te prometto de te ricipire per mia cara
bonafè, xxxvii-114: e questo sì è mo' lo rimedio / quando umidità li fa
, 6-529: la corte la qual è mo' degna de cotanto conseio fo de stipula
di legno, s'intesta (a mo' d'un solco si fende nella testa)
che li fa ricadere in ali spennacchiate a mo' di tettuccio tropicale, intorno alla testa
nell'espressione pressa tirapròve. tiravano il verrettone mo' di qua mo'di là, guardandolo.
tirapròve. tiravano il verrettone mo'di qua mo' di là, guardandolo. de-
sopra li altri ebbi corona: / or mo' come livrier tirato ho il fianco.
il bravo prof. cerquetti: « indovinate mo' come chiamano chi, uscito dalla fabbrica
giovio, i-321: starà mo' a v. s. rev. ma
: ne trovassi io uno a mio mo' prima di andare a letto, che non
. n. quirini, xlix-101: mo' ancor le fresche plage non son sode
1-159: per la bocca di tutti i mo' del sig. klopstock. spallanzani, i-273
citade de babilonia, ilio o'ell'è mo', li gigante edifi- càno una torra
medesimo animale, e con quelli vano, mo' di qua, mo'di là,
con quelli vano, mo'di qua, mo' di là, come fanno li cingani
mezzi pubblici] col debito cenno a mo' di saluto romano, essi non solamente non
spremendolo, trapassare nell'acqua fredda a mo' di vermicelli e lo vendono chiamandolo stirace vermicolare
poco. aretino, 27-i-1-209: or pensolo mo' tu ciò che faria / se trescasse
amori, / ciò è quegli che mo' con teco faccio, / per una iscredenziera
del tricentenario di shakespeare quattro composizioni a mo' di fregio illustranti l'opera del grande poeta
erigere un trinceróne il quale servisse a mo' di piazza di arme dove le milizie
, i-53: e'par che a quel mo' belloccio, bianco e rosso e sofficione
: estrasse il moccichino artatamente piegato a mo' di spola,... poi ci
trallatori si potrebbe discettare brillantemente, a mo' di monologo del buon tempo, richiamando
suoi tubi che pendono in fuora a mo' di grondaie, e fatti a tromba.
. n. quirini, xlix-101: mo' ancor le fresche plage non son sode
sedette, l'oste gli servì a mo' d'antipasto il mio articolo.
, 10-923: tu m'hai trattato in mo' ch'io non credetti: / tu
poi s'i'mi voroe / a simil mo' me rimariteroe. mazza, 1-74:
banda all'altra, tiravano il verrettone mo' di qua mo'di là, guardandolo.
, tiravano il verrettone mo'di qua mo' di là, guardandolo. m. adriani
mangiare a modo suo, e vestire a mo' degli altri. = dal lat
attorno gli s'avvolge la legna a mo' d'una grillanda; e si ricopre con
legali sanno sforacchiarli con mille malizie, a mo' di esempio appuntandoli di lesione, di
delle vecchie credenze umane, affermarono quasi a mo' di compenso il progresso indefinito del consorzio
volo / di parole, e un mo' di dire usato. -velocità con
: embeh, tutto questo bosco, mo', per ordine del sig. klotz /
. /... f ho sprofondo mo' è restato tutto raso, / senza
: affermano avere vagato pel mondo a mo' di zingano sotto nomi diversi, ora pigliando
stare, / quando non c'è altro mo', collo zombare / e zombar 'saltare'.
libertari in fanzines del movimento quali e mo' basta! o pescara 's k. 0
, mentre un braccio si muove a mo' di pagaia, l'altro si allunga in
meno adorno, che si ripiega a mo' di busta e serve a reggere i neonati
vi esorto alle istorie. pure io. mo' arriva la mia. non è la
ufficiali sopra rialto, 1-62: che da mo' avanti alguna persona, sì venedega come
commestibile, o piuttosto deglutibile, a mo' di cialda: sospetta di essere un
dare retta. pasolini, 3-230: mo' però cesentono anoi! co'stocioccochejestamo facendo
. campanella, 10-54: e mo' io stavo piangendo com'elia sotto il iunipero
cuoio, o di panno grosso, a mo' di quelle de'lanzi e degli svizzeri
festività spiegano le loro tende, a mo' degli arabi, primeggia il torronaro,
ma i tedeschi quando vogliono umoreggiare a mo' degl'inglesi, caricano tanto la dose,