morde / io tergerò co 'l puro mèle ascreo, / l'addormirò co'le
ii-43: unge piuttosto la lingua sua col mèle delle adulazioni e delle lusinghe, procacciando
aliando su'nettarei calici / e del mèle futuro in cor s'allegrano. pascoli,
i-391: vi abbonda il zuccaro, il mèle, il reubarbaro, la canfora,
colui al quale la fortuna diede molto mèle, altressì gli diè molto fiele.
del timo sanno trarre la dolcezza del mèle. g. del papa, 1-2-262
di rame cipriotto, a spessezza di mèle... de l'amorca
legato fu al palo e unto di mèle, con sua grandissima angoscia dalle mosche e
tempio della cera, e la bocca di mèle. palladio volgar., 1-38:
aliando su'nettarei calici / e del mèle futuro in cor s'allegrano. arici,
l'ape, ingegnosa artefice del divino mèle. carducci, 880: come api
e rose,... con mèle d'emblici e miva aromatizzata. magalotti,
le buone parole t'inganna e con il mèle ti porge assenzio. baldelli, 5-3-181
morde / io tergerò co 'l puro mèle ascreo, / l'addormirò co'le te-
alberto, 82: più dolce pare 'l mèle a chi assaggia / tamaro innanzi.
lor amore, ed in poco di mèle sparge sovente assai assenzio, disturbò questi
buone parole t'inganna e con il mèle ti porge assenzio. tasso, 4-92:
'l sole, più dolce che 'l mèle, più bianca che la neve, più
il tuo stato. stilli nella bocca il mèle, e nella mente si esalti l'
/ vivida si distende: / stillano mèle i tronchi; / dove co- priano
/ vivida si distende: / stillano mèle i tronchi; / dove copriano i
acqua entra malvagia, aceto bianco, mèle, fior de'gigli, fagioli freschi,
220: siccome la ghiotta mosca seguita il mèle, e il lupo il carcame,
; / onde cosparsi di castalio mèle, / degni del genio tuo del tuo
tempio della cera, e la bocca di mèle. boccaccio, dee., 1-1
ma i fiumi non avrebbero corso latte e mèle, come nell'età dell'oro.
per tale veniva acqua, e per tale mèle e per tale vino. crescenzi volgar
ombre. manzoni, 33: stillano mèle i tronchi; / dove copriano i
per alcuni essere stata come pasta e mèle cotta con olio, e chi dice pasta
zufolare, / o dua orsi insiem per mèle irarsi, / o dua gran
/ se'n corse il fiume e stillò mèle il bosco. chiabrera, 233:
i fiumi non avrebbero corso latte e mèle, come nell'età dell'oro. giusti
pensiero; / onde cosparsi di castalio mèle, / degni del genio tuo
gli esorta, / parole usando di mèle consperse, / a cui non baderan:
poi a pentirsene / e far crespelli senza mèle, e piangere. = deriv.
posta, e dimostrar d'essere tutto mèle, e poi riescono fiele e veleno
l'amoroso ruscel, l'uno è di mèle, / pien di quanta dolcezza il
tante cose apparecchiate con zuccheri, con mèle, ed altre soavissime vivande, colle piacevoli
., 2-46: oppoponaco dissoluto con mèle ed impiastrato, è cosa singulare alla sciatica
acqua entra malvagia, aceto bianco, mèle, fior de'gigli, fagioli freschi,
legato fu al palo e unto di mèle, con sua grandissima angoscia dalle mosche
quando una sampogna, quando un favo di mèle e quando una pelle di cervo.
il tempio della cera e la bocca di mèle. savonarola, iv- 524:
arrighetto, 246: stilli nella bocca il mèle, e nella mente si esalti l'
espresso / non poche stille di segreto mèle, / che tempra, ove non tolga
/ vivida si distende: / stillano mèle i tronchi; / dove copriano i bronchi
schiera [di api] / studia dal mèle a separar la cera. monti,
che l'opra ferve, allor che 'l mèle / sparge di timo d'ogn'intomo
con questi aromati il fetore, con questo mèle il veleno dei lor argumenti per ingannarci
composte parole e savie son fiadon di mèle e dolcezza dell'animo e santà dell'
essere dolce fia done di mèle nella bocca dii pauroso. libro di sentenxe
compenserà i primi fieli colli fiali del mèle. redi, 16-viii-72: in un'altra
in un loro fiaro, gli portavano mèle, senza d'alcuna cosa offenderlo. palladio
colui al quale la fortuna diede molto mèle, altressì gli diè molto fiele.
l'amoroso ruscel, l'uno è di mèle, / pien di quanta dolcezza il
furto espresso / non poche stille di segreto mèle, / che tempra, ove non
fluente ed abundante di latte e di mèle. savonarola, 6-260: lassa gli odi
triboli / vivida si distende: / stillano mèle i tronchi; / dove copriano i
in aceto e nella colatura si giunga mèle. d. bartoli, 9-282- 137
e desse a mangiare dieci giorni con mèle di lape, egli sarebe diliberato di quello
come il fuco, che non fa mèle e si mangia quello degli altri.
/ el tetto pare una bresca di mèle. lorenzo de'medici, i-259: campeggeran
, 3-258: il caldo molto el mèle strugge, / e 'l freddo el fa
: così nasce per me di amaro il mèle, / dolor del riso pio /
compenserà i primi fieli colli fiali del mèle. boccaccio, i-487: a queste parole
: simili or dunque a dolce / mèle di favi iblei / che lento i
come più tosto s'accorsero di quel mèle, ad un tratto [le formiche]
piccolomini, xlv-26: di questo [mèle] impàniati le mani la sera.
, ii-61: rechi la terza il mèle, onde, per voi, / a
allor la saggia maga, / tratta di mèle e d'incantate biade / una tal
, 2-259: vi stillarete su del mèle stemprato e liquido, finché la pasta incorporandosi
liquido, finché la pasta incorporandosi col mèle s'ingrani. -figur.
, i-1-400: la cenere meschiata con mèle a ponerla sopra il piede spedato è
, 1-108: il zucchero, o mèle, sia tanto cotto, che egli possa
amministravano a quegli i fiari pieni di mèle. -ingiuria e scorno: danni
manzini, i-2-259: vi stillarete su del mèle stemprato e liquido, finché la pasta
liquido, finché la pasta, incorporandosi col mèle, s'ingrani, cioè prenda forma
si succhia le dita, che nel mèle de la lode gli intingono coloro che si
prima dalli a beccare carne intinta in mèle ed in olio rosato. castellani,
vanno aliando su'nettarei calici / e del mèle futuro in cor s'allegrano.
menan correnti i fiumi e latte e mèle. 7. riuscire a ottenere
i-36: dolce ha veleno ed amaro mèle, / trestizia con gaudio insieme ad ora
, / a soffrire mi parrà latt'e mèle. sacchetti, 86-125: or pensa
costui, avendol già tutto unto di mèle ed empiuto di sopra di penna matta,
20: chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco.
pura, o pure la cuocciono con mèle o licorizia. sederini, ii-185:
orti; il cui sugo, aggiuntovi mèle, netta... la libia produce
/ e con la sua boccuccia / piove mèle. -delucidarla, chiarirla, spiegarla
fatta la tintura delle lane vermiglie col mèle e delle bianche con l'olio bianco:
del cane] non migliora, piglia mèle schiumato e meschia con esso del zafferano
113: passare domestico unto in mèle ovvero in vino ottimo madefatto, con
la saggia maga, / tratta di mèle e d'incantate biade / una tal soporifera
che si spogliavano ed ugniensi tutti di mèle e poneanli alle mosche. cavalca, 20-42
, 4-753: questa, d'umido mèle e d'obliosi / papaveri composto un suo
, / e gli edifici lor privi di mèle. marino, 1-96: pasce proteo
/ e distillava de le scorze il mèle. campanella, 4-276: se s'intacca
pieno d'una manna liquida simile al mèle, la quale faceva nelle medicine mirabili
proverbi toscani, 56: una gocciola di mèle concia un mar di fiele. ibidem
, pur l'amore ebbe sempre il suo mèle; come a dire, un dolce
): io sol conosco lo contrar del mèle, / che l'assaporo ed honne
costui, avendol già tutto unto di mèle ed empiuto di sopra di penna matta,
, una di sale di mare, di mèle libbre dieci, d'acqua libbre otto
specie di rugiada untuosa e dolce come il mèle, la quale, in certe mattine
peri giulebbati ', scambio di 'mèle 'e 'pére '. ci badino
mettendolo innella sottana bocca, tutto il mèle romane innella bocca, cioè a la
... / per memoria del mèle onde alle grazie / con soave ronzio fanno
ucello,... piglia butire e mèle, di ciascuno mezza dramma, e
legato ad un palo e unto di mèle. cicerchia, xliii-434: fiadon di mèl
loro favi lasciano imperfetto perire lo incominciato mèle. ariosto, 44-45: così, ma
sé, l'ape rinuova / il mèle ogni anno, e mai non lo possiede
buona e spaziosa, abbondante di latte e mèle. panigarola, 1-16: veramente la
fele, / contr'al sapor del venenoso mèle. tasso, 2-61: cominciò poscia
giacoppo, più saporito e dolce che mèle e sapa; e ne vo recitando i
con i ferri traditori. e venendo il mèle sul fiadone, la dolcitudine gli tornò
: io sol conosco lo contrar del mèle, / che l'assaporo ed honne pien
colui al quale la fortuna diede molto mèle, altresì gli dié molto fiele.
monti mio -la tua lettera mi fu mèle, né io dubitava della tua calda
partirmi con lo stomaco amaro, meritando mèle e zucaro, poi che sua santità per
è vero che la lode è proprio il mèle di noi altri letterati. rajberti,
/... ma le grazie il mèle / persuadente a graziosi affetti, /
fece fonti, / che sopra il mèle a bere ebber dolcezza. -avere
menan correnti i fiumi e latte e mèle. tasso, 18-24: rugiadosa di manna
fronda / e distillava de le scorze il mèle. testi, ii-168: i duri
in pene / e vedesi donar tòsco per mèle, / né più nonn-ha da-tte che
/ e con la sua boccuccia / piove mèle. -portare il miele in bocca
/ trovato ho tòsco per zucchero e mèle. -vivere a miele rosato:
proverbi toscani, 20: allo svogliato il mèle pare amaro. -a miele che
trasvola / l'ape ministra dell'aereo mèle. -promulgatrice di leggi.
volgar., i-1-98: prende il mèle e di bello burro e dell'erba
. caro, 4-752: d'umido mèle e d'obliosi / papaveri composto un
: simili... a dolce / mèle di favi iblei, / che lento i
la sua bocca più dolce che 'l mèle? piccolomini, 8-157: io mi coleo
220: la ghiotta mosca seguita il mèle. boccaccio, dee., 8-7 (
in cambio d'amandole, incorporate di mèle, overo mosto cotto. lastri, iii-114
/ restiamo, senza favi e senza mèle, / negletti aridi tronchi. tasso
la sete, e, messovi il doppio mèle, è più nettativo. 2
tante cose apparecchiate con zuccheri, con mèle ed altre soavissime vivande, colle piacevoli
tante cose apparecchiate con zuccheri, con mèle ed altre soavissime vivande, colle piacevoli
caro, 4-751: questa, d'umido mèle e d'obliosi / papaveri composto un
a petrarca, xlvii-221: o velenoso mèle, ontoso
vetro, 48: togli una libbra di mèle giallo e once 2 di cera gialla
1-viii-357: porta la pecchia in bocca mèle e cera. caro, 6-1059: le
che son più interi / e pien di mèle, e sanza violenza / di muffa
/ trovato ho tòsco per zucchero e mèle. caro, i-229: io ho presentato
..., ma le grazie il mèle / persuadente a graziosi affetti, /
/ nella dolcezza d'un poco di mèle. vita di s. petronio, 45
e con la sua boccuccia / piove mèle. b. tasso, ii-9: vieni
xxxiv-418: pongogli innanzi pesce e favo di mèle e cristo mangia. ariosto, cinque
partirmi con lo stomaco amaro, meritando mèle e zucaro, poi che sua santità
: siccome la ghiotta mosca seguita il mèle e il lupo il carcame, così la
. romoli, 325: il miglior mèle è... quel che è fatto
: io veggio i lapi che fanno il mèle, le formiche e simiglianti animali provedersi
pure come fuchi neghittosi vogliono pascersi del mèle altrui avendo nemicizia giurata colla fatica, non
che mi feci ingannare dalla dolcezza del mèle. g. gozzi, 1-263: che
grazie / sparser di loro mano il mèle iblèo. cesarotti, 1-ii-259: or non
son queste per certo e unte di mèle di dolcezza di rettòrica e di musica.
piglia pepe pisto e senepa pesta e mèle e fanne una pilora. 3
l'opera loro / di compor cera e mèle e turar rima. fr. martini
usar la fede rotta, / portarrò mèle en boca e rasor sotta. esopo volgar
20: chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco. fanfani
porco senza carne e falla bullire in mèle. sanudo, xlviii- 299:
] entra malvagia, aceto bianco, mèle, fior de'gigli, fagioli freschi,
porco senza carne e falla bullire in mèle e dàline a beccare lo primo die
giacoppo, più saporito e dolce che mèle e sapa; e ne vo recitando
e fatto ha come l'api / del mèle. ecco i miei sapi: /
se'la palma / e de li angeli mèle e manna / piena d'ongne
: / 'na cosa sbombocata e senza mèle. = voce di area napol.
, 4-754: questa, d'umido mèle e d'obliosi / papaveri composto un
, le quali... gli portavano mèle, senza d'alcuna cosa offenderlo.
dolcissimo 'giacoppo', più saporito e dolce cne mèle e sa- pa; e ne vo
n'apporta la terra feconda, / mèle indi cogliendo puro. della casa, 651
son queste per certo e unte di mèle di dolcezza di rettorica e di musica;
194: al dolge più che mèle / per esca li fu dato fele /
. degli albizzi, 106: che sien mèle o sien fichi aspetta questo, 7
: io ti vò tutto imbalsimar di mèle, / che non si smunga mai viso
stretto bucciuolo spesse volte sta serrato suave mèle. palladio volpar., 11-14: l'
mattutina rugiada e soave a guisa di mèle. -figur. che dà
f. raggio conteneva simiglianza di mèle a quelli che erano asse
la saggia maga, / tratta di mèle e d'incantate biade / una tal soporifera
sorbile, o con quattro oncie di mèle. g. gozzi, 1-269: era
doia usar la fede rotta, / portarrò mèle en boca e rasor sotta. siri
rinchiuse terremo, postovi il cibo del mèle, lasciandovi alcuni spiragli strettissimi nella cella
colse; / di là si trasse il mèle, / se san di dolce a chi
, s'ac compongono il mèle. graf, 5-444: nella pomposa /
da tutto il pomo, mescolato con mèle, vale alle putredine della bocca e delle
petto fiele / non può sputar mèle. proverbi toscani, 173: chi fa
fanno farina... e altri fanno mèle,... e altri che
: le querce, che dovien sudare il mèle, stil- lono assenzio. garisendi,
panigarola, 3-ii-812: o mani piovitrici di mèle, stillatrici di manna, diluviatrici di
tutta poi la stipano con pane, mèle, uva passa, fichi e cose
: fareti polvere, e mescolati con il mèle, poi metteti ne la bocca storta
farina... e altri fanno mèle e alcuni che fanno seta e alcuni lana
nodricie istropiciare la boca di salina e di mèle, e poi lavare la boca d'
gregorio magno volgar., 2-188: succiarono mèle della pietra ed olio della ferma pietra
morta l'ape, non si succia più mèle. = probabilmente da un lai volg
il sugo da'fiori e'ncontanente diventi mèle. segneri, ii- 368:
di questi frutti cotti in zuccaro o mèle con la sua scorza viene a diventar dolce
la bocca di esso; contrano al mèle, che è meglio quel da basso,
, ii-13: sono approbati li suppositori di mèle, di sapone o di radici di
la gola al cane dàlli a bere mèle meschiato con butiro e se abbia male in
morde / io tergerò co'l pur mèle ascreo, / l'addormirò co'le tebane
stretto bocciuolo spesse volte stà serrato suave mèle; ed acqua di picciola fonte tempera grande
alberto, 82: più dolce pare 'l mèle a chi assaggia / l'amaro innanzi
, ii-564: con la man tinta in mèle di sosillo / traesti fuor la troppa
, e siccome io vorrò, ti darò mèle e fiele. tu formica picciola,
fior di gigli, uova fresche, mèle, chioccioline marine, perle macinate e canfora
. caro, 4-751: d'umido mèle e d'obliosi / papaveri composto un suo
e trattone il sugo, si cuoca con mèle, per modo ch'abbia similitudine d'
son queste per certo e unte di mèle, di dolcezza, di rettorica e di
/ le sue parole eran zucchero e mèle. g. gozzi, ii-341: altri